Ordine degli ingegneri FERRARA (FE) 30 ottobre Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Starplast
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1 Ordine degli ingegneri FERRARA (FE) 30 ottobre 2015 Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Starplast
2 Norme Breve riassunto NORME: Complesso di disposizioni e principi che regolano un determinato settore disposizioni Leggi Europee Leggi Nazionali Leggi Regionali Regolamenti locali principi Norme UNI Norme ISO Norme EN Linee guida ARPA Principi di progettazione
3 Norme identificate come disposizioni Esempio Regione Emilia Romagna DIR CE 91/271 D.G.R. 1053/03 (Applicazione D.Lgs. 152/99) DIR CE 98/15 D.G.R. 286/05 (Gestione acque p.p.) D. LGS. 152/99 (Disposizioni tutela acque) D.G.R. 1860/06 (Proroghe acque p.p.) D. LGS. 152/06 (Testo unico ambientale) P.T.A. Regione Em.R. (Delib. Ass. Leg. N. 40/2005)
4 Norme identificate come principi applicabili ai prodotti CATEGORIA NORMA EN TITOLO Entrata in vigore della norma Inizio marcatura volontaria Fine del periodo di coesistenza Inizio marcatura obbligatoria DEOLIATORI EN Impianti di separazione per liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio) Parte 1: Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità. 01/09/ /09/2006 DEOLIATORI EN Impianti di separazione per liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio) Parte 2: Scelta delle dimensioni nominali, installazione, esercizio e manutenzione. 01/06/ /09/2006 DEGRASSATORI EN DEAGRASSATORI EN FOSSE SETTICHE EN Separatori di grassi Parte 1: Principi di progettazione, prestazione e prove, marcatura e controllo qualità. 01/09/ /09/2006 Separatori di grassi Parte 2: Scelta delle dimensioni nominali, installazione, esercizio e manutenzione. 01/03/ /09/2006 Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT Parte 1: Fosse settiche prefabbricate. 01/12/ /12/2005 TRATTAMENTO BIOLOGICO SECONDARIO EN Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT Parte 3: Impianti di trattamento preassemblati e/o assemblati in sito delle acque reflue domestiche. 01/05/ /07/2008
5 Norme identificate come principi applicabili ai prodotti NORMATIVA UNI EN 858-1/2 Impianti di separazione per liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio) PARTE 1 Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità. PARTE 2 Scelta delle dimensioni nominali, installazione, esercizio e manutenzione.
6 Norme identificate come principi applicabili ai prodotti NORMATIVA UNI EN 858-1/2 DISPONGONO I REQUISITI PROGETTUALI DI COSTRUZIONE E PREVEDONO LA MARCATURA DEL PRODOTTO PER POTER ESSERE IMMESSO SUL MERCATO REGOLAMENTANO ALTRESI ANCHE LE FASI DI GESTIONE E MANUTENZIONE DEL PRODOTTO
7 Dove si usa un separatore di liquidi leggeri 4.1 In generale, gli impianti di separazione sono installati per una o più delle ragioni seguenti: a) per il trattamento delle acque reflue (effluenti commerciali) provenienti da processi industriali, lavaggio di veicoli, pulizia di parti ricoperte di olio o altre sorgenti, per esempio piazzole di stazioni di rifornimento carburante; b) per il trattamento dell'acqua piovana contaminata da olio (deflusso superficiale) proveniente da aree impervie, per esempio parcheggi per auto, strade, aree di stabilimenti; c) per il contenimento di qualunque rovesciamento di liquido leggero, e per la protezione dell'area circostante.
8 Come è composto un separatore di liquidi leggeri Determinazione del tipo e delle dimensioni degli impianti di separazione Le parti che compongono gli impianti di separazione, conformi a quanto indicato nella norma UNI EN 858-1:2005, sono due (vedi Tabella): 1. Sedimentatore: parte di impianto in cui il materiale (fango, limo, sabbia) sedimenta 2. Separatore: parte dell impianto che separa, trattenendolo, il liquido leggero dalle acque reflue. Sedimentatore Separatore Componenti Classe II Classe I Lettera codice S II II b (separatore con bypass) I Ib (separatore con bypass)
9 UNI Requisiti di prestazione Parti dell impianto e classe dei separatori 2 3 Codice: b Codice: I 1 Codice: S Separatore a coalescenza 1. Sedimentatore 2. Separatore Separatore con by-pass integrato 1. Sedimentatore 2. Separatore 3. By-pass
10 UNI Requisiti di prestazione Classe dei separatori CLASSE 2: olio residuo max 100 mg/l Tecnica di separazione tipica a gravità Tab. 3 scarico in P.F. limite imposto: 10 mg/l CLASSE 1: olio residuo max 5 mg/l Tecnica di separazione tipica a coalescenza
11 UNI Requisiti di prestazione Parti dell impianto e classe dei separatori CLASSE 2: olio residuo max 100 mg/l CLASSE 1: olio residuo max 5 mg/l Separazione a gravità Separazione a coalescenza Tab. 3 scarico in P.F. limite imposto: 10 mg/l
12 Esempi applicativi secondo la Norma UNI 858 Materia Dilavamento acque piovane Pulizia delle superfici Autolavaggi Applicazione Trattamento prima dello scarico in Pubblica Fognatura Acque Superficiali 1 Acqua piovana da stazione di rifornimento carburante S-II S-I 2 Acqua piovana da territori di stoccaggio S-II S-I e trasferimento olio S-IIb S-I 3 Acqua piovana da parcheggi per veicoli, S-II S-I ecc. S-IIb S-I 4 Acqua piovana da strade, ecc. in casi S-II S-I particolari (per esempio aree di raccolta delle acque) S-IIb S-I 5 Pulizia (sversamento e perdita) pavimenti di officine, centri di prova e collaudo, stabilimenti, ecc. 5.1 Con l'uso di sostanze pulenti S-I S-I 5.2 Senza l'uso di sostanze pulenti S-II S-I 6 Autolavaggio Non è ammesso lo scarico nelle 6.1 Manuale S-II acque superficiali 6.2 Autolavaggi automatici S-II direttamente dal 6.3 Con pulitrice ad alta pressione S-II separatore. In circostanze Solo pulizia delle superfici del veicolo senza contaminazione da olio S-II assolutamente eccezionali e con il consenso della Pulizia delle superfici del veicoli con S-II autorità locale, può essere contaminazione da olio S-II consentito lo scarico nelle 6.4 Lavaggio del sottoscocca S-I acque superficiali con un 6.5 Motori S-II trattamento aggiuntivo 6.6 Self-service con pulitrice ad alta pressione S-II
13 Gli impianti IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE Ambito civile/attività DEOLIAZIONE S I AUTOLAVAGGI Dilavamento S Ib METEORICHE PRIMA PIOGGIA S I IN CONTINUO S Ib
14 Breve riepilogo relativa alla configurazione degli impianti Le indicazioni per la configurazione degli impianti di separazione, a seconda delle caratteristiche dei liquidi da trattare e dei requisiti minimi di qualità del refluo da soddisfare, sono: Configurazione S-II S-I S-Ib Qualità dell effluente Consigliata come qualità minima dell effluente per l immissione in sistemi di scarico/reti fognarie e impianti per reti fognarie Consigliata dove può essere richiesto un grado di separazione maggiore Può essere utilizzata per trattenere il primo deflusso superficiale contaminato Applicazioni sub conditione Enti locali Strade ecc Stazioni carburante Prima pioggia
15 Dove si utilizza il separatore di liquidi leggeri con by-pass Disposizioni della Norma UNI Separatori bypass I separatori bypass comprendono un dispositivo che consente il passaggio di una portata eccedente la portata massima ammissibile per far sì che oltrepassi il separatore. I separatori bypass non sono idonei per gli utilizzi di categoria a) (per il trattamento delle acque reflue (effluenti commerciali) provenienti da processi industriali, lavaggio di veicoli, pulizia di parti ricoperte di olio o altre sorgenti, per esempio piazzole di stazioni di rifornimento carburante). Essi devono essere utilizzati esclusivamente in luoghi dove è improbabile che si verifichi una significativa contaminazione da idrocarburi in periodi di elevata piovosità. I sistemi di separazione non devono sovraccaricarsi o causare sovraccarichi a monte, quando sottoposti alla loro massima portata di progettazione.
16 Focus su separatore di liquidi leggeri con by-pass incorporato REALIZZATO SECONDO UNI EN 858 La maggior parte della Normativa Regionale in tema di trattamento acque di prima pioggia, Prevede il trattamento per piazzali con superfici > 2000 m² per una portata di pioggia massima minore o uguale a 50 l/s. Il deoliatore con by-pass incorporato è la soluzione migliore per il trattamento Di acque di prima pioggia provenienti da piazzali con superficie inferiore ai 2000 m² vista la sua completa conformità a tutte le Norme regolamentari a riguardo.
17 Le norme UNI per i trattamenti REQUISITI DI PROGETTAZIONE 1.Tenuta all acqua 2.Stabilità strutturale 3.Resistenza chimica
18 Gli impianti e i trattamenti TIPOLOGIA DELLE VASCHE STARPLAST Monolitiche Modulari assemblate tramite elettrosaldatura
19 UNI Requisiti di progettazione 1. LA TENUTA ALL ACQUA PARTICOLARE DELLA TUBAZIONE ELETTROSALDATA La stessa tecnica viene utilizzata per la Realizzazione delle tubazioni di ingresso e uscita del separatore
20 UNI Requisiti di progettazione 1. LA TENUTA ALL ACQUA 2 - PARTICOLARE DELLA SALDATURA PER ELETTROFUSIONE FRA DUE MODULI DELLE VASCHE DI REALIZZAZIONE DEI SEPARATORI
21 UNI Requisiti di progettazione 2. STABILITA STRUTTURALE Prove di simulazione F.E.M. Spinta di falda max zone critiche Analisi dei risultati
22 UNI Requisiti di progettazione 2. STABILITA STRUTTURALE Prove di schiacciamento effettuate presso laboratorio accreditato CE
23 UNI Requisiti di progettazione 3. RESISTENZA CHIMICA Tabella delle resistenze chimiche EPA Certificati analitici specifici su materia prima
24 UNI Requisiti di prestazione Filtro a coalescenza Funzionamento del separatore CLASSE1 Dispositivo di chiusura automatico INLET OUTLET Senso del flusso Senso del flusso Sedimentazione Sensore allarme livello olio ATEX
25 UNI Requisiti di prestazione Funzionamento del filtro a coalescenza Filtro atossico realizzato con schiuma di poliuretano reticolato a struttura cellulare aperta. La caratteristica principale della spugna è il numero di pori per pollice lineare: PPI Caratteristiche prestazionali che Starplast ha testato: Q max 8 l/s per vasche circolari Q max 40 l/s per vasche modulari
26 Le soluzioni impiantistiche TRATTAMENTO DELLA PRIMA PIOGGIA PIAZZALI > 2000 M² Valvola a clapet con galleggiante Scolmatore Deoliatore Classe 1 Pompa di rilancio Accumulo per i 5 mm Quadro temporizzato con sensore di pioggia
27 Le soluzioni impiantistiche TRATTAMENTO PIOGGIA IN CONTINUO Dispositivo di chiusura automatica Scolmatore di by-pass Sedimentatore Separatore Dispositivi di filtrazione a coalescenza
28 UNI Manutenzione PUNTO 6. ESERCIZIO, ISPEZIONE E MANUTENZIONE La manutenzione dell'impianto deve essere effettuata almeno ogni sei mesi da parte di personale qualificato. La manutenzione deve essere effettuata in conformità alle istruzioni del fabbricante, ma deve come minimo comprendere quanto segue:
29 UNI Manutenzione OGNI 6 MESI SEDIMENTATORE Fango SEPARATORE Oli Dispositivo di chiusura Funzionamento filtro Sonda di allarme SCARICO Pulizia del canale
30 UNI Manutenzione OGNI 5 ANNI SVUOTARE E CONTROLLARE Tenuta Condizione strutturale Stato delle parti integrate Stato dispositivi elettrici Regolazione dispositivo chiusura
31 UNI Manutenzione Da effettuarsi ogni sei mesi a) sedimentatore - determinazione del volume di fango; Nota: Si raccomanda di svuotare il separatore quando si raggiunge la metà del volume di fango o l'80% della capacità di accumulo b) separatore - misurazione dello spessore dei liquidi leggeri, - controllo di funzionamento del dispositivo di chiusura automatica, - controllo di permeabilità del dispositivo a coalescenza, se i livelli dell'acqua davanti e dietro il dispositivo a coalescenza mostrano una differenza significativa UNI 858
32 UNI Manutenzione Le modalità di utilizzo e la manutenzione ACCESSI Semplicità di smontaggio delle unità a coalescenza per la manutenzione
33 UNI Manutenzione
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36 Studi e progetti Starplast BANCO PROVE SECONDO UNI 858 Serbatoio di Carico a gravità Raccolta campioni e rilancio Eventuale foto con spiegazione Dosaggio gasolio Separatore test
37 Studi e progetti Starplast BANCO PROVE SECONDO UNI 858 Raccolta campioni e rilancio
38 Studi e progetti Starplast BANCO PROVE SECONDO UNI 858 Serbatoio di carico a gravità e regolazione della portata
39 Studi e progetti Starplast BANCO PROVE SECONDO UNI 858 Separatore da testare
40 Grazie per la Gentile Attenzione Pierluigi DELL ONTE - Starplast S.r.l. via dell Artigianato, 43 CAP Mercatale di Sassocorvaro (PU) Web: Tel mobile Fax d.pierluigi@starplastsrl.it
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