Modello di comunicazione dei dati fiscali all Agenzia delle Entrate e controllo sugli enti non commerciali
|
|
- Niccolina Palma
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Modello di comunicazione dei dati fiscali all Agenzia delle Entrate e controllo sugli enti non commerciali di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 24 settembre 2009 approvato il modello (con relative istruzioni) del 2/9/2009 dal Direttore dell Agenzia delle Entrate. Ecco come si dovrà compilare il modello da inviare al fisco in via telematica utile per i prossimi controlli fiscali su tali enti Modello di comunicazione dei dati fiscali all Agenzia delle Entrate e controllo sugli enti non commerciali A breve partiranno le verifiche fiscali sugli enti non profit selezionate a tavolino. Infatti, è stato approvato il modello (con relative istruzioni) del dal Direttore dell Agenzia delle Entrate. Si tratta del modello per comunicare i dati rilevanti a fini fiscali degli enti associativi, per i controlli sui circoli privati previsti dall art. 30 del D.L. n. 185/08. Con il provvedimento di approvazione del modello, sono state rese operative le disposizioni finalizzate ad acquisire il maggior numero di informazioni per contrastare, come già anticipato dalla stessa Agenzia delle Entrate nella circolare 12/E del , l uso distorto dello strumento associazionistico. La modalità attraverso la quale è possibile inviare il modello, è esclusivamente quella telematica. L invio potrà essere effettuato direttamente dall ente autorizzato, o tramite un intermediario abilitato (usando quest ultima possibilità occorre nominare quale domicilio quello dell intermediario). 1
2 I soggetti interessati dal provvedimento sono tutti gli enti di tipo associativo, costituiti sia prima, sia dopo il data di entrata in vigore del D.L. n. 185/08 incluse anche le società sportive dilettantistiche che, per mezzo dell attestazione del possesso di determinati requisiti previsti dalla normativa fiscale, vogliono continuare a beneficiare, sia ai fini delle imposte dirette che dell Iva (art. 148 del Tuir e art. 4, comma 4, secondo periodo, e comma 6, del Dpr 633/72), dell esenzione dall imponibilità dei corrispettivi, delle quote e dei contributi. Soggetti esclusi dall invio telematico del modello Restano esclusi dall invio della comunicazione le associazioni proloco, che hanno optato o optano per il regime di cui alla legge 398/91 (avendo realizzato nel periodo d imposta precedente proventi inferiori a euro), le associazioni dilettantistiche iscritte nel registro del Coni che non perseguono attività commerciale, nonché tutte le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri istituiti dalle regioni e dalle province autonome, a patto che l attività commerciale rispetti i requisiti di marginalità individuati con il decreto ministeriale del 25/05/1995. Il modello denominato EAS che gli enti associativi di natura privatistica devono presentare per godere dei benefici fiscali ai fini delle imposte sui redditi e dell IVA deve essere inviato: entro il 30 ottobre 2009, per gli enti già esistenti alla data del 29 novembre 2008; entro 60 giorni dalla data di costituzione (oppure entro il 30 ottobre 2009 se il periodo di 60 giorni è scaduto prima di tale data) per gli enti che sono stati costituiti successivamente al 29 novembre In caso di variazione dei dati precedentemente comunicati, il modello EAS deve essere nuovamente presentato entro il 31 marzo dell anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione. In caso di perdita dei requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria 2
3 (richiamati dall art. 30 del D.L. n. 185/2008 il modello EAS va ripresentato entro 60 giorni dalla data in cui si verifica tale circostanza. Compilazione del modello EAS LA struttura del modello EAS non è complessa, tuttavia richiede una serie di informazioni (numerose e particolarmente dettagliate nei contenuti), da seguire attentamente prima di apporre la risposta, anche perché il legale rappresentate dell ente non profit, sotto la propria responsabilità, al fine di usufruire dei benefici fiscali deve inserire una mole di dati, che vanno dalle informazioni di carattere generale, riferite al contesto associativo, all inserimento all interno dello statuto dell ente delle clausole previste dal comma 8 dell art. 48 del Tuir e dal comma 7 dell art. 4 del D.P.R. n. 633/72, alle modalità con cui è svolta l attività, a quelle più specifiche, come ad esempio, quelle riguardanti le diverse tipologie di entrata dell ente, con i relativi importi. La mancata presentazione del modello EAS (ovvero le risposte fornite dal rappresentante legale che risultano non conformi allo spirito agevolativo della normativa per il non profit) comporta la perdita dei benefici fiscali, per cui l ente da non commerciale rischia di divenire ente commerciale con la conseguenza di dovere osservare poi gli adempimenti previsti in materia fiscale (tenuta ed aggiornamento delle scritture contabili, nonché calcolo e versamento delle imposte dovute sulle operazioni effettuate). Pertanto, occorre prestare la massima attenzione su tale neo adempimento. Una volta presentato il modello, l Agenzia delle Entrate si ritroverà in possesso di molteplici dati che consentiranno di monitorare, selezionare per i successivi controlli presso le sedi degli enti che hanno dichiarato di avere diritto a tali benefici fiscali. I dati da dichiarare nel modello EAS In particolare, nel modello EAS occorre dichiarare nei seguenti punti: 3
4 (gli enti di nuova costituzione, per i seguenti punti 20, 21, 23, 24, 30 e 31, devono indicare i dati previsionali). Nel punto 1 il rappresentante legale deve dichiarare che non viene svolta in via esclusiva o principale attività commerciale, mentre nel punto 2 occorre indicare se è stato adottato lo statuto (indicando SI o NO ). Con lo stesso sistema della barratura delle caselle ( SI o NO ), a seconda dei casi, si devono indicare nei punti: 3, se l ente ha o meno la personalità giuridica (indicando SI anche se il riconoscimento della personalità giuridica è stato solo richiesto e non ancora ottenuto); 4, se l ente ha articolazioni territoriali e/o funzionali, anche non autonome; 5, se l ente è un articolazione territoriale e/o funzionale di un altro ente, indicando, in caso affermativo, il codice fiscale di quest ultimo nell apposito spazio, presente nello stesso rigo. 6, se l ente è affiliato a federazioni o enti di carattere nazionale; 7, le modalità di convocazione degli associati alle assemblee generali, indicando e la convocazione è individuale o collettiva; 8, se gli associati maggiorenni hanno parità di diritti nell elettorato attivo e passivo; 9, se le quote associative sono uguali e non differenziate. Se vi sono più categorie di associati e le quote sono uguali solo nell ambito di una medesima categoria, va comunque barrata la casella NO. Peraltro, le caselle (si o no) non vanno barrate se non è previsto il pagamento di una quota associativa; 10, se i componenti degli organi amministrativi percepiscono compensi, indennità o rimborsi spese forfetari; 11, se viene redatto il rendiconto economico-finanziario annuale; 12, se l ente svolge attività nei confronti degli associati dietro pagamento di 4
5 corrispettivi specifici; 13, se l ente svolge attività nei confronti dei non associati dietro pagamento di corrispettivi; 14, se gli associati corrispondono la sola quota associativa ordinaria, qualora siano corrisposti contributi straordinari o somme una tantum occorre barrare la casella NO ; 15, se l attività svolta nei confronti dei non associati ha carattere abituale od occasionale oppure se non viene mai svolta attività nei confronti dei non associati (barrando l apposita casella); 16, se l ente, per l ultimo esercizio chiuso, si è avvalso di personale dipendente; 17, se l ente utilizza locali di proprietà; 18, se l ente utilizza locali detenuti in locazione; 19, se l ente utilizza locali in comodato gratuito; 20, se l ente riceve proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità abitualmente od occasionalmente oppure se non percepisce tali proventi. Se si ricevono proventi occorre indicare nell apposito spazio il loro ammontare all ultimo esercizio chiuso. 21, se l ente si avvale di messaggi pubblicitari per la diffusione dei propri beni e servizi, se si occorre indicare nell apposito spazio l ammontare del costo sostenuto nell ultimo esercizio chiuso. 22, se l ente effettua vendita di beni o prestazioni di servizi dietro il pagamento di un prezzo, indicando, eventualmente, ulteriormente se i prezzi praticati sui beni venduti o sui servizi prestati sono: inferiori a quelli di mercato ( SI o NO ); concordati con l ente pubblico in base ad apposita convenzione ( SI o NO ); fissati in maniera differenziata in relazione alle condizioni economiche e sociali dei 5
6 destinatari ( SI o NO ). 23, il valore medio degli ultimi tre esercizi chiusi (o del minor periodo se l ente è costituito da meno di tre esercizi) dell ammontare totale delle entrate dell ente. A tal fine vanno sommate tutte le diverse tipologie di entrate (ad esempio quote associative, proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità, somme derivanti dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi, erogazioni liberali ricevute, inclusi i contributi pubblici, e così via). 24, il numero degli associati dell ente alla data di presentazione del modello; 25, uno dei codici contenuti nelle istruzioni al modello EAS per descrivere il settore nel quale l ente opera prevalentemente, ad es. per il settore sport occorre indicare il n. 5; 26, le attività specifiche svolte dall ente elencate nelle predette istruzioni (se non viene svolta nessuna di esse non si deve barrare alcuna casella); 27, il codice fiscale degli amministratori (va compilato un modulo aggiuntivo, se sono più di tre); 28, se uno o più amministratori sono stati assunti anche come dipendenti; 29, se uno o più amministratori svolgono la medesima funzione anche in altre associazioni non lucrative; 30, l ammontare di eventuali erogazioni liberali ricevute dall ente nell ultimo esercizio; 31, l ammontare di eventuali contributi pubblici ricevuti dall ente nell ultimo esercizio; 32, l eventuale presenza di avanzi di gestione per l ultimo esercizio; 33, se l ente organizza manifestazioni per la raccolta di fondi (barrare la casella (se si, indicare il numero e la durata massima, in giorni, di tali manifestazioni, nell ultimo esercizio); 6
7 34, se l ente redige apposito rendiconto finanziario per la raccolta fondi; 35, l atto costitutivo e/o lo statuto, redatto ai fini dell applicazione della normativa prevista dai commi 3, 5, 6 e 7 dell art. 148 del Tuir e dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell art. 4 del D.P.R. n. 633/72, se sia stato elaborato nella forma di atto pubblico, scrittura privata autenticata oppure scrittura privata registrata. Vanno, poi, indicati gli estremi di registrazione dell atto costitutivo e/o dello statuto. Nel punto 36 vanno fornite informazioni sul contenuto dell atto costitutivo e/o dello statuto. In particolare, va indicato se siano espressamente previsti i requisiti di cui al comma 8 dell art. 148 del Tuir e del comma 7 dell articolo 4 del D.P.R. n. 633/72, barrando le relative caselle: lett. a): divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell associazione; lett. b): obbligo di devolvere il patrimonio dell ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità; lett. c): disciplina uniforme del rapporto associativo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d età il diritto di voto per l approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell associazione; lett. d): obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie; lett. e): eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo, sovranità dell assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; lett. f): intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei 7
8 trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa. Mentre, invece, sia il punto 35 sia il punto 36 non vanno compilati dagli enti che non si avvalgono della maggiore agevolazione fiscale (commi 3, 5, 6 e 7 dell art. 148 del Tuir e dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell art. 4 del D.P.R. n. 633/72), cioè dagli enti non commerciali che non si avvalgono della decommercializzazione specifica dei proventi ma solo di quella generale. Infine, nel punto 37 si deve barrare la casella (indicando SI o NO ) se si è optato per il regime forfetario di cui alla legge n. 398/1991, mentre nel punto 38, la presentazione del modello avviene mediante l intermediario abilitato, il rappresentante legale deve dichiarare di eleggere domicilio presso l intermediario di cui si è avvalso per la trasmissione telematica, ai fini di ogni comunicazione riguardante lo stesso modello. Perdita dei requisiti Nel caso in cui l ente non sia più in possesso dei requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria, richiamati dall art. 30 del D.L. n. 185/2008, si deve barrare la relativa casella, avendo cura di inserire la relativa data di decorrenza (giorno, mese ed anno). Un esempio di compilazione del modello EAS (nell esempio, basato su uno statuto di tipo standard, anziché barrare la casella viene indicato direttamente la parola SI o NO) 8
9 Il sottoscritto, nella qualità di rappresentante legale, sotto la propria responsabilità, DICHIARA 1) che non viene svolta in via esclusiva o principale attività commerciale 2) che è stato adottato lo statuto SI 3) che l ente ha personalità giuridica NO 4) che l ente ha articolazioni territoriali e/o funzionali NO 5) che l ente è un articolazione territoriale e/o funzionale di altro ente NO 6) che l ente è affiliato a federazioni o gruppi SI 7) che le modalità di convocazione degli associati prevedono: convocazione individuale X convocazione collettiva 8) che gli associati maggiorenni hanno parità di diritti nell elettorato attivo e passivo SI 9) che le quote associative sono uguali e non differenziate SI 10) che i componenti degli organi amministrativi percepiscono compensi, indennità, rimborsi spese forfetari NO 11) che è redatto il rendiconto economico-finanziario annuale SI 12) che l ente svolge attività nei confronti degli associati verso corrispettivi specifici SI 13) che l ente svolge attività nei confronti dei non associati a pagamento SI 14) che gli associati corrispondono la sola quota associativa ordinaria NO 15) che l attività nei confronti dei non associati è svolta: occasionalmente 16) che l ente si avvale di personale dipendente SI 17) che l ente utilizza locali di proprietà NO 18) che l ente utilizza locali in locazione SI 19) che l ente utilizza locali in comodato gratuito NO 20) che l ente riceve proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità: occasionalmente 21) che l ente si avvale di messaggi pubblicitari per la diffusione dei propri beni e servizi NO 22) che l ente effettua vendita di beni o prestazione di servizi SI in caso affermativo specificare se i prezzi praticati sui beni venduti o sui servizi prestati sono: 1. inferiori a quelli di mercato NO 2. concordati con l ente pubblico in base ad apposita convenzione NO 3. fissati in maniera differenziata a seconda delle condizioni economiche e sociali dei destinatari NO 23) che l ammontare delle entrate dell ente (media degli ultimi tre esercizi) è pari a euro: ,00 24) che il numero di associati dell ente nell ultimo esercizio chiuso è pari a: oltre ) che l ente opera prevalentemente nel seguente settore (vedere istruzioni): 5 26) che l ente svolge le seguenti specifiche attività (vedere istruzioni): 10 27) che gli amministratori dell ente sono: (C.F.) XXX XXX XXXXXXXXXX X 28) che uno o più amministratori sono assunti anche come dipendenti NO 29) che uno o più amministratori svolgono la medesima funzione anche in altre associazioni non lucrative SI NO 30) che le erogazioni liberali ricevute sono pari a euro: ,00 31) che i contributi pubblici ricevuti sono pari a euro: ,00 32) che esistono avanzi di gestione NO 33) che l ente organizza manifestazioni per la raccolta di fondi (numero giorni) NO 34) che per la raccolta fondi viene redatto apposito rendiconto finanziario 35) che l atto costitutivo e/o lo statuto redatto ai fini dell applicazione della normativa prevista dai commi 3, 5, 6 e 7 dell art. 148 del Tuir e dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell art. 4 del D.P.R. 633 del 1972 è stato elaborato nella forma di (barrare la casella appropriata): Atto pubblico X Scrittura privata autenticata Scrittura privata registrata 36) che nell atto costitutivo e/o nello statuto sono previsti espressamente i seguenti requisiti di cui al comma 8 dell art. 148 del Tuir del comma 7 dell art. 4 del D.P.R. 633 del 1972 (confermare barrando le caselle): (vedere istruzioni) X lett. a) X lett. b) X lett. c) X lett. d) X lett. e) X lett. F) X 37) di avere optato per il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991 NO 38) di eleggere domicilio presso l intermediario di cui si è avvalso per la trasmissione telematica, ai fini di ogni comunicazione inerente il presente modello (in caso di presentazione tramite intermediario). Il sottoscritto dichiara di non essere più in possesso dei requisiti qualificanti giorno mese anno previsti dalla normativa tributaria richiamati dall art. 30 del D.L. n. 185 del 2008 Decorrenza - 9
10 Verifiche fiscali per gli enti non commerciali La Guardia di Finanza con la circolare n. 1/2008 ha elaborato le metodologie dei controlli nei confronti degli enti non commerciali che fruiscono dei regimi fiscali agevolativi. I controlli saranno rivolti alla verifica della reale natura di ente non commerciale e del corretto adempimento delle previsioni fiscali. Per le Onlus sarà, inoltre, esaminato il possesso dei requisiti formali e sostanziali e, tra questi, la regolare iscrizione all Anagrafe delle Onlus. Con riferimento agli enti associativi, saranno effettuati controlli anche in relazione all attività rendicontata come interna e, in quanto tale, detassata ai fini fiscali ai sensi degli artt. 148 del Tuir e 4 del D.P.R. 633/1972. In tale contesto si colloca il contenuto dell art. 30 del cd. decreto anticrisi (D.L. n. 185/2008), il quale ha previsto per detti enti un nuovo obbligo di comunicazione dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali al fine di mantenere le agevolazioni fiscali previste dalla normativa. Anche l Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 13/E del , ha disposto, per il 2009, controlli più mirati ed efficaci, grazie alle analisi di rischio, per individuare vere e proprie imprese commerciali dissimulate sotto forma di associazioni culturali, sportive, di formazione e simili. Vincenzo D Andò 24 settembre
11 11
Oggetto: Ultima comunicazione CONI relativa alla presentazione del modello EAS.
Roma, 31 ottobre 2009 Circolare n 73 A tutte le Società Ai Comitati Regionali e, per conoscenza Al Consiglio Federale Oggetto: Ultima comunicazione CONI relativa alla presentazione del modello EAS. In
DettagliOggetto: Mod EAS previsto dall art.30 d.l. 185 del 29/11/2008 convertito con la legge 28/01/2009 n.2 ulteriori informazioni.
San Vito al Tagliamento, 9 novembre 2009 ALLE ASSOCIAZIONI REGIONALI CORALI AI CORI ADERENTI ALLA FENIARCO Oggetto: Mod EAS previsto dall art.30 d.l. 185 del 29/11/2008 convertito con la legge 28/01/2009
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MODELLO DI COMUNICAZIONE DEI DATI AI FINI FISCALI
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MODELLO DI COMUNICAZIONE DEI DATI AI FINI FISCALI Con Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 2 settembre 2009 è stato approvato il Modello di comunicazione
DettagliFEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 TO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati
DettagliModalità di compilazione del modello eas da parte delle associazioni sportive dilettantistiche
1 Modalità di compilazione del modello eas da parte delle associazioni sportive dilettantistiche In vista dell imminente scadenza del 15 dicembre p.v. per l invio del modello per la comunicazione dei dati
DettagliModello EAS. Art. 30 DL 29/11/2008 n.185 convertito con L. 28/01/2009 n.2 Circolare 09/04/2009 n.12 Circolare 29/10/2009 n.45/e
Modello EAS Art. 30 DL 29/11/2008 n.185 convertito con L. 28/01/2009 n.2 Circolare 09/04/2009 n.12 Circolare 29/10/2009 n.45/e Soggetti interessati Enti sia già esistenti che di nuova costituzione Enti
Dettaglintrate MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI
genzia ntrate MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI Articolo 30 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla
DettagliMODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI
MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI Articolo 30 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
DettagliPeriodico informativo n. 45/2016
Periodico informativo n. 45/2016 Presentazione del Modello EAS entro il 31.03 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che gli Enti e le Associazioni senza scopo di
DettagliControlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 8 gennaio 2009 il D.L. n. 185/2008 (decreto anticrisi) ha condizionato la spettanza delle
DettagliArticolo 148 TUIR. 3. Per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive
Articolo 148 TUIR L articolo 148 del Testo Unico delle imposte sui Redditi (TUIR), indirizza l attività degli enti non commerciali riguardo il trattamento di quote pagate alle associazioni: corrispettivi
DettagliGUIDA AGLI ADEMPIMENTI FISCALI E TRIBUTARI DELLE SOCIETA ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE. 23/12/10 Pag. 1
GUIDA AGLI ADEMPIMENTI FISCALI E TRIBUTARI DELLE SOCIETA ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE 23/12/10 Pag. 1 Costituzione delle associazioni sportive affiliate L art.90 della legge Finanziaria 2003
DettagliNUOVO REGISTRO UNICO DEL CONI - ASPETTI OPERATIVI ESSENZIALI - VERIFICA DEI DATI ISCRITTI
NUOVO REGISTRO UNICO DEL CONI - ASPETTI OPERATIVI ESSENZIALI - VERIFICA DEI DATI ISCRITTI COSA E IL REGISTRO CONI È il Registro istituito dal CONI per il riconoscimento ai fini sportivi delle Associazioni
DettagliLa normativa giuridica, fiscale, tributaria e lavoristica delle associazioni e società sportive dilettantistiche
La normativa giuridica, fiscale, tributaria e lavoristica delle associazioni e società sportive dilettantistiche Corso Dirigenti Sportivi FIDS - Cusago - MI 10 settembre 2017 GIACOMO SPILLER DOTTORE COMMERCIALISTA
DettagliMODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI
MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI Articolo 30 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
DettagliGLI ENTI NON COMMERCIALI E LA PRESENTAZIONE DEL MOD. EAS PER LE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL 2012
INFORMATIVA N. 078 21 MARZO 2013 ADEMPIMENTI GLI ENTI NON COMMERCIALI E LA PRESENTAZIONE DEL MOD. EAS PER LE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL 2012 Art. 30, DL n. 185/2008 Risoluzione Agenzia Entrate 6.12.2010,
DettagliScadenzario Fiscale. Aprile 2016 Pag. 1
Aprile 2016 Pag. 1 Approfondimento su: Modello EAS: l adempimento, obbligatorio per mantenere le agevolazioni fiscali, scade il 31 marzo Venerdì 15 Registrazione Iva Termine ultimo per l annotazione delle
DettagliMODELLO EAS: GUIDA OPERATIVA PER LE UNIONI LOCALI GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
Delegato di Giunta Melara Giuseppe Presidente Dili Andrea Segretario Gavazzi Francesca Coordinatore no profit Ciccarelli Andrea Componenti Acerra Armando Belbello Edmondo Bulleri Fabio Cascione Eugenio
DettagliPROMEMORIA PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
PROMEMORIA PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE COMITATO REGIONALE ALPI CENTRALI (A Cura della Commissione Aspetti Giuridici composta da Luca Donegana, Marco Cozzi e Mauro Rotunno e con la collaborazione
DettagliGli Enti non commerciali e la presentazione del Mod. EAS per le variazioni intervenute nel 2012.
S T U D I O C O N T A B I L E dr. per.ind. STEFANO RIGAMONTI - dr. NICOLA CORSINI VIA SANT ALESSANDRO, 12-24122 - BERGAMO - TEL. 035/232592 - FAX 035/233116 e-mail: studiorc@studiorigamonticorsini.it -
Dettaglie, p.c. Agli Organi Territoriali Al Consiglio Federale Modello EAS e variazione dei dati già comunicati.
Roma, 21 marzo 2012 Circolare n 21 A tutte le Società e, p.c. Agli Organi Territoriali Al Consiglio Federale L O R O S E D I Oggetto: Modello EAS e variazione dei dati già comunicati. In allegato inviamo
DettagliLe associazioni sportive
Le possibili modalità di svolgimento dell attività sportiva L attività sportiva dilettantistica può essere svolta mediante le associazioni sportive dilettantistiche - riconosciute - non riconosciute modalità
DettagliINFORMATIVA A SEZIONI E GRUPPI REGIONALI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI ALL AGENZIA DELLE ENTRATE INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE
INFORMATIVA A SEZIONI E GRUPPI REGIONALI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI ALL AGENZIA DELLE ENTRATE INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE Facendo seguito alle precedenti comunicazioni in relazione al modello
DettagliCOMUNICATO N. 4/2009 di Roberto De Giuli
COMUNICATO N. 4/2009 di Roberto De Giuli *a cura della Commissione Formazione Quadri istituita presso la sede nazionale FITA-Roma Il D.L. 29/11/2008 N. 185 ha introdotto, con l art. 30 un nuovo obbligo
DettagliControlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato Vincenzo D'Andò in Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato L art. 30 del D.L. n.
DettagliDirezione Regionale dell Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza IL MODELLO EAS. Bologna, 15 dicembre 2011
Direzione Regionale dell Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza IL MODELLO EAS Bologna, 15 dicembre 2011 PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE Il MODELLO EAS (modello per la comunicazione dei dati rilevanti
DettagliIncontro del 12 settembre 2012
Incontro del 12 settembre 2012 2 Agevolazioni fiscali e Enti non commerciali: casi di perdita dei requisiti 3 Principale agevolazione tributaria (Art. 148 TUIR): non si considerano commerciali le attività
DettagliLa costituzione e la gestione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, gli organi sociali e le responsabilità
La costituzione e la gestione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, gli organi sociali e le responsabilità Andrea Mancino Civitavecchia, 27 ottobre NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 Civitavecchia
DettagliAnno 2015 N.RF068. La Nuova Redazione Fiscale
Anno 2015 N.RF068 www.redazionefiscale.it ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 6 OGGETTO MODELLO EAS CON DATI AGGIORNATI - INVIO ENTRO IL 31/03/2015 RIFERIMENTI ART. 30, DL 185/2008; RM 125/2010;
DettagliMod. EAS IL MODELLO EAS. Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del prot. N.15896/2009. Prof.
IL MODELLO EAS Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 02.09.2009 prot. N.15896/2009 SOMMARIO 1.Provvedimento del Direttore 7.Compilazione del Mod.EAS 2.L art.30 del D.L. n.185 del 29/11/2008
DettagliIL MODELLO EAS. Carlo Cappelluti. a cura di. Dottore Commercialista
IL MODELLO EAS a cura di Carlo Cappelluti Dottore Commercialista 1 modulo Il Modello EAS Prima parte IL MODELLO EAS PER LE VARIAZIONI 2014 ENTRO IL 31 MARZO 205 GLI ENTI NON COMMERCIALI SONO TENUTI A PRESENTARE
DettagliLa legge n 106/2016 art.1 comma 1, definisce come terzo settore..il complesso degli
CIRCOLARE DI STUDIO 22/2017 Parma, 03 aprile 2017 OGGETTO: LE NOVITA DEL TERZO SETTORE La legge n 106/2016 art.1 comma 1, definisce come terzo settore..il complesso degli enti privati costituiti per il
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 7 del 22 Marzo 2015 Premessa L art. 30 co. 1-3-bis del DL 29.11.2008 n. 185 (convertito nella L. 28.1.2009 n. 2) ha subordinato la non imponibilità dei corrispettivi,
DettagliI REQUISITI PER BENEFICIARE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI
I REQUISITI PER BENEFICIARE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI Dott. Patrizia Sideri - Dottore Commercialista in Siena -Consulente Coni Provinciale Siena -Consulente Provinciale per la Provincia di Siena e componente
DettagliAnno 2013 N.RF056. La Nuova Redazione Fiscale
Anno 2013 N.RF056 www.redazionefiscale.it ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 7 OGGETTO MODELLO EAS CON DATI AGGIORNATI : INVIO ENTRO IL 02/04 RIFERIMENTI ART. 30, DL 185/2008; RM 125/2010
DettagliQuando si presenta il Modello. La comunicazione periodica in scadenza il 31.03
OGGETTO: Presentazione del Modello EAS entro il 31.03 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che gli Enti e le Associazioni senza scopo di lucro, in caso di modifiche
DettagliOGGETTO: Presentazione modello EAS entro il 31 marzo
Informativa per la clientela di studio N. 43 del 22.03.2017 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Presentazione modello EAS entro il 31 marzo Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo
DettagliSEZIONE II Disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Art. 10 Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
SEZIONE II Disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale Art. 10 Organizzazioni non lucrative di utilità sociale 1. Sono organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
DettagliAssociazioni senza scopo di lucro: attività commerciale e normativa fiscale
Associazioni senza scopo di lucro: attività commerciale e normativa fiscale Dicembre 2007 Dott. Nicola D Angelo INDICE Attività non commerciale... 1 Attività commerciale... 1 Regime fiscale... 3 a) Regime
DettagliRoma, 18 novembre 2009
Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Sede Nazionale Via G. A.. Guattani, 13 00161 Roma Tel. 06/44188461 Fax. 06/44249515 E-Mail: polfis@cna.it Sede di Bruxelles B -
DettagliOGGETTO: Presentazione del modello EAS (variazione dati)
Informativa per la clientela di studio N. 41 del 13.03.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Presentazione del modello EAS (variazione dati) Entro il prossimo 31 marzo le associazioni, ove ci fossero
DettagliLA COSTITUZIONE DELL ENTE SPORTIVO DILETTANTISTICO
1 LA COSTITUZIONE DELL ENTE SPORTIVO DILETTANTISTICO Prescrizioni statutarie Umberto Valocchi ed Enrico Maria Vidali - ODCEC Torino 2 CHE COS E UN ASSOCIAZIONE? L associazione può essere definita come:
DettagliIl modello EAS: soggetti, dati fiscalmente rilevanti, effetti e criticità. La remissione in bonis
Adempimenti annuali per gli enti non profit: 5 per mille, modello EAS e remissione in bonis Il modello EAS: soggetti, dati fiscalmente rilevanti, effetti e criticità. La remissione in bonis Dott. Antonio
DettagliMODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI
Roma, 21 marzo 2019 MODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI Riferimenti Art. 30, DL n. 185/2008 Art. 1, comma 1, DL n. 225/2010 Risoluzione Agenzia Entrate 6.12.2010, n. 125/E Circolare Agenzia
DettagliCONTROLLI AGLI ENTI NON PROFIT: L AGENZIA OFFRE CHIARIMENTI SUL MODELLO EAS.
Aggiornato al 18/11/2009 CONTROLLI AGLI ENTI NON PROFIT: L AGENZIA OFFRE CHIARIMENTI SUL MODELLO EAS. Premesse. L Agenzia delle Entrate, con Provvedimento del 29 ottobre, ha ufficialmente prorogato il
DettagliATTIVITA ISTITUZIONALI E ATTIVITA COMMERCIALI
ATTIVITA ISTITUZIONALI E ATTIVITA COMMERCIALI Viterbo 01 marzo 2017 1 ATTIVITA COMMERCIALE E ISTITUZIONALE Art. 73 TUIR Soggetti passivi IRES Sono soggetti all imposta sul reddito delle società: a) b)
DettagliSEMINARIO DI FORMAZIONE MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI
SEMINARIO DI FORMAZIONE MODELLO PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI ANALISI E COMMENTO DELLE SINGOLE VOCI DEL MODELLO E RELATIVI ADEMPIMENTI SOGGETTI
DettagliOsservazioni ed esemplificazioni in merito alla compilazione del modello EAS da parte dei Lions Clubs
Osservazioni ed esemplificazioni in merito alla compilazione del modello EAS da parte dei Lions Clubs Dati relativi all Ente Codice fiscale: indicare il numero di codice fiscale attribuito al Lions Club
DettagliIstituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto. Esercizio di imprese
D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto Art. 4 Esercizio di imprese Per esercizio di imprese si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non
Dettagli7 OTTOBRE GLI STATUTI DEGLI ORGANISMI DEL TERZO SETTORE Avv. Rachele Settesoldi Lucca
7 OTTOBRE 2010 GLI STATUTI DEGLI ORGANISMI DEL TERZO SETTORE Avv. Rachele Settesoldi Lucca La legislazione di riferimento delle OdV 1) Legge 11 agosto 1991, n. 266, Legge uadro sul volontariato v Art.
DettagliINDICE INTRODUZIONE LA DISCIPLINA DEGLI ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO LA DISCIPLINA DI SETTORE: L ARTICOLO 90 L. 289/
INDICE INTRODUZIONE... 9 1. LA DISCIPLINA DEGLI ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO... 11 1. Premessa... 11 2. L articolo 148 del Tuir... 11 2.1 Commi 1 e 2 Regola generale ed eccezioni... 11 2.2 Comma 3 Casi di
DettagliCOME GESTIRE AL MEGLIO L ASSOCIAZIONE:
COME GESTIRE AL MEGLIO L ASSOCIAZIONE: DALLA NASCITA ALLO SCIOGLIMENTO 1 I fase: LA NASCITA STESURA STATUTO E ATTO COSTITUTIVO CONGRUO E COERENTE CON L ATTIVITA POSTA IN ESSERE DALL ASSOCIAZIONE DEVE EVENTUALMENTE
DettagliModello EAS 2018: chi e come deve presentarlo fra le novità di quest anno.
Modello EAS 2018: chi e come deve presentarlo fra le novità di quest anno. Il 31 marzo di ogni anno gli Enti non commerciali presentano il modello EAS all Agenzia delle Entrate. Nel 2018 l obbligo slitta
DettagliMODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI
Roma, 13 marzo 2019 MODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI Riferimenti Art. 30, DL n. 185/2008 Art. 1, comma 1, DL n. 225/2010 Risoluzione Agenzia Entrate 6.12.2010, n. 125/E Circolare Agenzia
DettagliIl regime agevolato (Legge 398/91) nelle Società ed Associazioni sportive dilettantistiche. Data Articolo: 13 Aprile 2011 Autore Articolo: Rita Martin
Il regime agevolato (Legge 398/91) nelle Società ed Associazioni sportive dilettantistiche. Data Articolo: 13 Aprile 2011 Autore Articolo: Rita Martin L art.90 c.17 della Finanziaria 2003 stabilisce che
DettagliACCADEMIA DI LIONISMO CONOSCERE LE REGOLE
ACCADEMIA DI LIONISMO CONOSCERE LE REGOLE - LEGGI DELLO STATO ITALIANO - NORME DEL LIONS CLUB INTERNATIONAL LEGGI DELLO STATO ITALIANO ARTICOLI 36 E SS. DEL CODICE CIVILE Associazioni non riconosciute
DettagliSpecifiche tecniche per la trasmissione telematica della comunicazione dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi
Specifiche tecniche per la trasmissione telematica della comunicazione dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi Specifiche tecniche Comunicazione dati rilevanti ai fini fiscali da
DettagliDall Art. 30 del D.L. 185/08 al modello EAS Cosa cambia per il Volontariato. Intervento: Carlo Mazzini
Dall Art. 30 del D.L. 185/08 al modello EAS Cosa cambia per il Volontariato Intervento: Carlo Mazzini Si parlerà di Tre 6pologie di sogge9: Obbliga6 Obbliga6 parziali Esclusi Dichiarazioni e informazioni
DettagliModello EAS per gli enti associativi
Modello EAS per gli enti associativi A cura di Antonio Gigliotti L individuazione dei soggetti obbligati ovvero esonerati dal nuovo adempimento del modello EAS ha rappresentato uno degli aspetti più controversi
DettagliAnno 2017 RF047 MODELLO EAS ENTRO IL 31/03 DELL'ANNO SUCCESSIVO A QUELLO DI VARIAZIONE DATI
Anno 2017 RF047 REDAZIONE FISCALE www.redazionefiscale.it Pag. 1 / 8 OGGETTO MODELLO EAS CON DATI AGGIORNATI - INVIO ENTRO IL 31/03/2017 RIFERIMENTI ART. 30 DL 185/2008; CM RM 125/2010; RM 110/2012 CIRCOLARE
DettagliS T U D I O M A S I E R O D r. A D R I A N O
Alla cortese attenzione dei Sigg. Clienti: CIRCOLARE 10 OTTOBRE 2009 Accertamento bancario e onere della prova 17.8.2009, n. 18339 Cessione documenti di viaggio trasporti urbani di persone e di sosta Decreto
DettagliCostituzione di un associazione sportiva: come iniziare, atto e statuto, dichiarazioni, associati, responsabilità, tassazione agevolata.
Come costituire una associazione sportiva Autore : Noemi Secci Data: 03/10/2018 Costituzione di un associazione sportiva: come iniziare, atto e statuto, dichiarazioni, associati, responsabilità, tassazione
DettagliObbligo di ripresentazione del modello EAS: verifica necessaria entro il prossimo 3 aprile 2018
il prossimo 3 aprile 2018 1 Obbligo di ripresentazione del modello EAS: verifica necessaria entro il prossimo 3 aprile 2018 Gli enti non commerciali di tipo associativo (e in ambito sportivo, anche le
DettagliLa responsabilità negli enti dilettantistici e le buone pratiche
La responsabilità negli enti dilettantistici e le buone pratiche Primi adempimenti nella costituzione di una Associazione Sportiva Dilettantistica Dott.ssa Barbara Astolfi 1 ADEMPIMENTI COSTITUTIVI A.S.D.
DettagliI CONTROLLI FISCALI NELLE ASSOCIAZIONI
I CONTROLLI FISCALI NELLE ASSOCIAZIONI DOCUMENTO REQUISITI FORMALI REQUISITI SOSTANZIALI STATUTO LIBRO VERBALI ASSEMBLEE LIBRO VERBALI CONS. DIRETTIVO LIBRO SOCI BILANCIO ANNUALE DOCUMENTAZIONE COMPENSI
DettagliTRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI E ADEMPIMENTI PRELIMINARI NELLE ASD
TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI E ADEMPIMENTI PRELIMINARI NELLE ASD a cura di Luca Caramaschi Dottore Commercialista 1 modulo Tracciabilità dei pagamenti Tracciabilità dei pagamenti NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DettagliModello EAS Entro il 1 aprile si comunicano le variazioni 2018.
Modello EAS 2019. Entro il 1 aprile si comunicano le variazioni 2018. Entro il 1 aprile occorre presentare il modello EAS per quelle associazioni che nel 2018 hanno subito variazioni. Il modello EAS, introdotto
DettagliGli Enti sportivi dilettantistici Riforma del Terzo Settore degli Enti Sportivi
Gli Enti sportivi dilettantistici Riforma del Terzo Settore degli Enti Sportivi Dilettantistici D.Lgs. 117/17 A partire dal 1 gennaio 2018 l attivita sportiva dilettantistica, potra essere svolta secondo
DettagliNOVITA FISCALI DAL DECRETO ANTICRISI
NOVITA FISCALI DAL DECRETO ANTICRISI Art. 30 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 (convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2) Circolare 12/E del 9.04.2009 a cura di: Dott.
DettagliSTATUTO SOCIALE 1. IL SODALIZIO
STATUTO SOCIALE 1. IL SODALIZIO E costituito la Scuderia Ferrari Club S. Martino di Bareggio (MI), di seguito denominato Club, con codice fiscale n 90002260157 avente lo scopo di propagandare la passione
DettagliVendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai.
Vendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai. Se una ASD in forma di palestra vende integratori alimentari e abbigliamento è attività commerciale. Società Sportiva nei guai. Dal
DettagliA cura della Redazione Modello Eas: la presentazione scade il Tavola sinottica
A cura della Redazione Modello Eas: la presentazione scade il 03.04 Categoria: Associazioni Sottocategoria: Adempimenti Tavola sinottica Adempimento Gli enti non commerciali, per usufruire delle agevolazioni
DettagliPRINCIPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER LE ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE CHE SVOLGONO ESCLUSIVAMENTE ATTIVITA' NON COMMERCIALE
a ssociazione n azionale b ande i taliane m usicali a utonome ANBIMA - Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome Gruppi Corali e Strumentali e Complessi Musicali Popolari PRINCIPALI
DettagliL Associazione Sportiva Dilettantistica
Comitato Territoriale Firenze Dott.ssa Paola Chiarantini L Associazione Sportiva Dilettantistica Dott. Comm. David Iacomelli davidiacomelli@gmail.com Normativa di riferimento Art 143. Dpr 917/1986 Tuir
DettagliSCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI. Settembre Approfondimento su: Associazioni: pronto il modello per la comunicazione dei dati.. Mar. 15.
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI Settembre 2009 Approfondimento su: Associazioni: pronto il modello per la comunicazione dei dati.. Mar. 15 Fattura differita Scade oggi il termine per l emissione ed
DettagliOggetto: Obbligo di ripresentazione del modello EAS: verifica necessaria entro il prossimo 1 Aprile 2019
Avv. Guido Martinelli Avv. Marilisa Rogoli Bologna, lì 11/03/2019 Agli Enti in Indirizzo Loro Sedi Circ. n. 7A/2019 Oggetto: Obbligo di ripresentazione del modello EAS: verifica necessaria entro il prossimo
DettagliMODELLO EAS ASSOCIAZIONI. ENTRO IL 31 MARZO PER VARIAZIONI DATI
21 MARZO 2015 MODELLO EAS ASSOCIAZIONI. ENTRO IL 31 MARZO PER VARIAZIONI DATI Circolare informativa ai Clienti Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo informarla che,
DettagliONLUS - NOVITA NORMATIVE E DI PRASSI AMMINISTRATIVA DAL 1 DICEMBRE 2006 BOLOGNA 17 APRILE 2009
ONLUS - NOVITA NORMATIVE E DI PRASSI AMMINISTRATIVA DAL 1 DICEMBRE 2006 BOLOGNA 17 APRILE 2009 RISOLUZIONE N. 146/E DEL 21 DICEMBRE 2006 ONLUS-CASE DI RIPOSO PER ANZIANI Condizioni per il perseguimento
DettagliGUIDA OPERATIVA ALL ADEMPIMENTO DELL ARTICOLO 30
GUIDA OPERATIVA ALL ADEMPIMENTO DELL ARTICOLO 30 Come compilare correttamente il Modello EAS PRIMA PARTE Articolo 30: cosa cambia per l'associazionismo italiano Chi è obbligato ad inviare la comunicazione
DettagliEvoluzione interpretativa e di indirizzo dell Agenzia delle entrate sul modello EAS. Roma, 18 settembre 2013
Evoluzione interpretativa e di indirizzo dell Agenzia delle entrate sul modello EAS Roma, 18 settembre 2013 1 ENC associativi detassazione IRES e IVA di quote/contributi associativi e corrispettivi specifici
DettagliLE ONLUS NON VERE SOTTO LA LENTE DEL FISCO
1 LE ONLUS NON VERE SOTTO LA LENTE DEL FISCO a cura di Roberta De Marchi Con circolare n. 12/E del 9 aprile 2009 l Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni in ordine alle modifiche legislative intervenute
DettagliOPEN DAY Giuridico-fiscale In materia di A.S.D. e S.S.D
OPEN DAY Giuridico-fiscale In materia di A.S.D. e S.S.D Prof. Salvo Spinella Dott. Commercialista Soggetti giuridici interessati L attività sportiva può essere esercitata da soggetti giuridici che possono
DettagliI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI E RICREATIVE
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI E RICREATIVE Franca Della Pietra Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti - Trento Via Brennero 52 SINTESI DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI FISCALI
DettagliArt. 10 D.Lgs. n modificato dal Decreto Anticrisi
Art. 10 D.Lgs. n. 460 1997 modificato dal Decreto Anticrisi D.Lgs. 4-12-1997 n. 460 Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
DettagliRoma, 29 ottobre 2009
CIRCOLARE N. 45/E Roma, 29 ottobre 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti OGGETTO: Art. 30 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito, con
DettagliLe Onlus: requisiti, attività e vincoli (1)
Articolo pubblicato su FiscoOggi (http://fiscooggi.it) Attualità Le Onlus: requisiti, attività e vincoli (1) 24 Gennaio 2007 Statuto e atto costitutivo vanno redatti come atto pubblico o scrittura privata
DettagliSOMMARIO 1. L ORDINAMENTO SPORTIVO
SOMMARIO 1. L ORDINAMENTO SPORTIVO IL C.D. MODELLO ITALIA E IL CONI... 3 Premessa... 3 Il Decreto Melandri... 4 Ruolo delle Regioni... 5 Modifiche apportate al decreto Melandri: il ruolo del CONI... 5
DettagliModello EAS semplificato: istruzioni per l uso.
Modello EAS semplificato: istruzioni per l uso. Tutte le associazioni non esonerate dalla compilazione devono in primo luogo compilare i riquadri contenenti le informazioni relative al sodalizio ed al
DettagliOGGETTO: Presentazione del modello EAS (variazione dati)
Informativa per la clientela di studio N. 40 del 12.03.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Presentazione del modello EAS (variazione dati) Gentile Cliente, con la stesura del presente documento
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE
Protocollo n. 152352/2009 Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi da presentare ai sensi dell articolo 30 del decreto legge 29 novembre 2008, n.
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE
Protocollo n. 152352/2009 Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi da presentare ai sensi dell articolo 30 del decreto legge 29 novembre 2008, n.
DettagliDifferenze tra associato e tesserato
Differenze tra associato e tesserato all interno di un ASD, affiliata ad un ente di promozione sportiva, la figura dell associato e del tesserato non devono necessariamente coincidere Differenze tra associato
DettagliFiscal Adempimento La circolare che guida passo passo al rispetto degli adempimenti
Fiscal Adempimento La circolare che guida passo passo al rispetto degli adempimenti N. 13 20.03.2017 La presentazione del Modello EAS La scadenza del 31 marzo A cura di Andrea Amantea Categoria: Associazioni
DettagliGIULIANO SINIBALDI DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE CONTABILE CONSULENZA ENTI NO PROFIT
GIULIANO SINIBALDI DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE CONTABILE CONSULENZA ENTI NO PROFIT Ai Comitati Provinciali CONI di AN, MC e PU Alle Associazioni Sportive Dilettantistiche clienti Loro sedi Pesaro,
DettagliEAS Presentazione modello EAS in caso di variazione dei dati degli Enti non profit
EAS Presentazione modello EAS in caso di variazione dei dati degli Enti non profit Il modello Eas è un prospetto che contiene in particolare 38 punti da compilare relativi ai dati rilevanti ai fini fiscali
DettagliCiribì Francesco Dottore Commercialista Revisore contabile
A TUTTI I CONSORZIATI LORO SEDI [CIRCOLARE nr 2/2011] A cura del Dr Ciribì Francesco Dottore commercialista in Pistoia Consulente fiscale del Consorzio Italiano Proprietari Campi da golf [Febbraio 2011]
DettagliMODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI PRESENTAZIONE SOLO IN CASI SPECIFICI SCADENZA 31 MARZO 2017
MODELLO EAS - VARIAZIONI DEI DATI GIÀ COMUNICATI PRESENTAZIONE SOLO IN CASI SPECIFICI SCADENZA 31 MARZO 2017 Riferimenti Art. 30, DL n. 185/2008 Art. 1, comma 1, DL n. 225/2010 Risoluzione Agenzia Entrate
DettagliRemissione in bonis del modello EAS
Remissione in bonis del modello EAS Non hai inviato l EAS nei termini? L agenzia delle entrate prevede l istituto del ravvedimento operoso. E molto frequente che l Associazione al momento della sua costituzione
DettagliAtto Costitutivo e Statuto Associazione Sportiva Dilettantistica
Atto Costitutivo e Statuto Associazione Sportiva Dilettantistica Al momento della costituzione dell Associazione Sportiva, i Soci condividono le finalità sociali nell Atto costitutivo e nello Statuto.
Dettagli