Pillar III. Informativa al pubblico

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1 Pillar III Informativa al pubblico al

2 In ottemperanza alla normativa sulla vigilanza prudenziale degli Intermediari finanziari iscritti nell Elenco Speciale di cui all art. 107 del T.u:b. D. Lgs 385/93 Informazioni generiche DENOMINAZIONE E FORMA GIURIDICA SEDE LEGALE ED AMMINISTRATIVA TELEFONO FAX SITO INTERNET CODICE FISCALE PARTITA IVA N. ISCRIZIONE ELENCO GENERALE INTERMEDIARI FINANZIARI DI CUI ALL EX ART. 107 DEL T.U.B. D.LGS. 385/93 N. ISCRIZIONE: R.E.A. ALBO SOC. COOPERATIVE Unifidi Emilia Romagna Via Brugnoli BOLOGNA info@unifidi.eu A Pagina 2

3 Sommario Premessa... 4 TAVOLA 1 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE... 5 Informativa qualitativa... 5 Informativa quantitativa... 7 TAVOLA 2 RISCHIO DI CREDITO: INFORMAZIONI GENERALI Informativa qualitativa Informativa quantitativa TAVOLA 3 RISCHIO DI CREDITO: INFORMAZIONI RELATIVE AI PORTAFOGLI ASSOGGETTATI AL METODO STANDARDIZZATO TAVOLA 4 TECNICHE DI ATTENUAZIONE DEL RISCHIO Informativa qualitativa Informativa quantitativa TAVOLA 5 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE TAVOLA 6 RISCHIO TASSO DI INTERESSE SULLE POSIZIONE INCLUSE NEL PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO Informativa qualitativa Informativa quantitativa TAVOLA 7 - ESPOSIZIONI IN STRUMENTI DI CAPITALE: INFORMAZIONI SULLE POSIZIONI INCLUSE NEL PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO Pagina 3

4 Premessa Il presente documento viene emesso in ottemperanza di quanto indicato dalla circolare di Banca d Italia n 216 del 5/8/ aggiornamento del 9/7/2007. Il Confidi Unifidi, in qualità di confidi iscritto nell elenco speciale di cui all ex art. 107 T.U.B., è tenuta a pubblicare le informazioni inerenti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche inerenti i sistemi preposti per le relative identificazioni, misurazioni e gestioni. La pubblicazione del presente documento è effettuata seguendo i criteri di esposizione indicati nel capitolo V Sez. XII della circolare n 216, con la precisazione delle motivazioni che hanno indotto la mancata compilazione di alcune tavole. L informativa è resa nota al pubblico attraverso la sua diffusione sul sito internet di Unifidi ( Quanto riportato nelle seguenti tabelle trae origine dai documenti che hanno concorso alla formazione dell ICAAP 2014 di Unifidi. Pagina 4

5 TAVOLA 1 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE Informativa qualitativa Il processo di controllo prudenziale si conforma al principio di proporzionalità, in base al quale i sistemi di governo societario, i processi di gestione dei rischi, i meccanismi di controllo interno e di determinazione del capitale ritenuto adeguato alla copertura dei rischi devono essere commisurati alle caratteristiche, alle dimensioni ed alla complessità dell attività svolta dall intermediario. Unifidi, in particolare, rientra nella classe 3. Unifidi valuta l adeguatezza del proprio patrimonio attraverso una serie di processi, in accordo con la circolare di Banca d Italia n 216 del 5/8/ agg. 28/02/2008 di seguito descritti: 1) Mappatura dei rischi rilevanti 2) Misurazione e valutazione dei rischi e del relativo capitale interno 3) Stress test 4) Misurazione del capitale interno complessivo 5) Determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il patrimonio di vigilanza. Per il calcolo del capitale interno complessivo Unifidi ha adottato, per ogni tipologia di rischio rilevante, le metodologie standard previste da Banca d Italia così come indicato nella Tabella che segue (Pag. 6 - Metodologie di misurazione Rischi rilevanti). L attività di Unifidi, fondata in via prevalente sulla concessione di garanzie, comporta una serie di rischi che sono preventivamente monitorati al fine di garantire la relativa copertura patrimoniale. Unifidi adotta sistemi per la valutazione dell adeguatezza patrimoniale e, laddove fosse necessario, interviene con gli accantonamenti dovuti al fine di portare il proprio patrimonio ai livelli richiesti dalla normativa (riconciliazione) ed utili a sostenere le strategie aziendali da pianificare. La valutazione dell adeguatezza patrimoniale di Unifidi risulta quindi attuale ma anche prospettica, su un orizzonte di un anno e con focus specifico sul rischio creditizio ed è oggetto di approvazione da parte degli organi societari. Pagina 5

6 I rischi ai quali Unifidi risulta esposta sono indicati nella seguente tabella: RISCHIO RISCHI INDIVIDUATI RISCHI MISURABILI RISCHI VALUTABILI METODOLOGIA DI MISURAZIONE P i l l a r 1 Rischio di credito e di Controparte Rischio di mercato SI NO Rischio operativo SI SI SI Metodologia standardizzata semplificata (Rif. Circolare 216/96 di Banca d Italia, Capitolo V, Sezioni III, IV, e VI) Metodo base (B.I.A.) (Rif. Circolare 216/96 di Banca d Italia, Capitolo V, Sezione IX) Declinazione Single-name Rischio di concentrazione SI SI (Rif. Circolare 216/96 di Banca d Italia, Capitolo V, Sezione XI, Allegato L) Algoritmo Granularity Adjustment P i l l a r 2 Rischio di tasso d interesse SI Rischio di liquidità SI NO SI Rischio residuo SI NO SI SI (Rif. Circolare 263/06 di Banca d Italia, Titolo III, Capitolo 1, Allegato B) Modello di calcolo semplificato (Rif. Circolare 216/96 di Banca d Italia, Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) Rischio cartolarizzazioni NO Rischio strategico SI NO SI Rischio reputazionale SI NO SI Pagina 6

7 Informativa quantitativa In considerazione dell attuale operatività di Unifidi, la quale non prevede l emissione di strumenti di raccolta del risparmio fra il pubblico, il requisito patrimoniale dell attivo a rischio è fissato nella misura del 6%. Alle esposizioni ponderate è applicata quindi la percentuale del 6%, al fine di identificare il patrimonio di vigilanza minimo richiesto dalla normativa. Il risultato è confrontato con il patrimonio di vigilanza posseduto da Unifidi. Requisito patrimoniale rischio di credito Requisiti Patrimoniali a fronte del rischio di credito 6% Classe di attività Esposizione lorda da Bilancio Svalutazioni Valori non Computati Valore Corretto dell'esposizione (00350=80 e 82) Coeff. di pond. Importo ponderato (00350=3) Esposizioni verso soggetti sovrani e Banche Centrali (a) Paesi UE % - (b) Paesi non - UE % - Esposizioni verso intermediari vigilati (a) durata inferiore a 3 mesi % (b) durata maggiore di 3 mesi % (c) equivalenza ad amministrazioni centrali % - Esposizioni verso enti settore Pubblico non appartenenti ad Amministrazioni Centrali % - Esposizioni verso Banche Multilaterali di sviluppo (a) Banche inserite in elenco BdI % - (b) durata maggiore di 3 mesi % - Esposizioni verso imprese non finanziarie % Esposizioni al dettaglio (retail) % - Esposizioni verso Organismi di Investimenti Collettivo di Risparmio (O.I.C.R.) % - Esposizioni scadute % Altre esposizioni Attività Materiali % Altre Attività % Crediti vs Soci (attività già dedotta da PdV) % Attività Immateriali (attività già dedotta da PdV) % - Risconti Attivi % Cassa e Valori Bollati % - TOTALE ESPOSIZIONI PER CASSA Pagina 7

8 Garanzie ed Impegni Classe di attività Esposizione lorda da Bilancio Rettifiche di valore Garanzia Fondo Centrale di Garanzia Valore Corretto dell'esposizione (00350=80 e 82) Equivalente Creditizio (00350=83) Fattore di conv. Coeff. di pond. creditizi a Importo ponderato (00350=3) Esposizioni verso imprese non finanziarie (2) Rischio Medio/Basso: impegni a fornire garanzie con durata originaria fino a un anno; (3) Rischio Medio: impegni a fornire garanziedi durata originaria superiore a un anno; (3) Rischio Medio: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura commerciale; (4) Rischio Pieno: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura finanziaria; Esposizioni al dettaglio (retail) (2) Rischio Medio/Basso: impegni a fornire garanzie con durata originaria fino a un anno; (3) Rischio Medio: impegni a fornire garanziedi durata originaria superiore a un anno; (3) Rischio Medio: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura commerciale; (4) Rischio Pieno: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura finanziaria; Esposizioni scadute (2) Rischio Medio/Basso: impegni a fornire garanzie con durata originaria fino a un anno; (3) Rischio Medio: impegni a fornire garanziedi durata originaria superiore a un anno; (3) Rischio Medio: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura commerciale; (4) Rischio Pieno: Garanzie con carattere di sostituti del credito di natura finanziaria; Altre esposizioni (3) Rischio Medio: impegni a fornire garanziedi durata originaria superiore a un anno; (4) Rischio Pieno: Garanzie con carattere di sostituti del credito; TOTALE ESPOSIZIONI GARANZIE ED IMPEGNI % 100% % 100% % 100% % 100% % 75% % 75% % 75% % 75% % 150% % 150% % 150% % 150% % 100% % 100% A fronte del capitale interno assorbito dai rischi misurabili, Unifidi identifica le risorse necessarie alla relativa copertura. Pagina 8

9 Requisito patrimoniale rischio operativo Il rischio operativo riguarda il rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esterni; in particolare, rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali. Come si evince dal nel seguito della Tavola 1 il patrimonio di vigilanza copre sufficientemente il capitale assorbito dal rischio operativo: Ammontare del Patrimonio di Vigilanza al 31/12/2014 Le componenti patrimoniale, così come previsto dalla normativa di riferimento, sono distinte nei seguenti aggregati: PATRIMONIO DI BASE Il patrimonio di base di Unifidi è costituito dalla somma algebrica del capitale sociale versato, della riserva legale, di altre riserve di bilancio, delle immobilizzazioni immateriali e della perdita d esercizio. PATRIMONIO SUPPLEMENTARE Il patrimonio supplementare di Unifidi è costituito dalla quota della riserva da rivalutazione relativa ad immobili di proprietà e da strumenti ibridi di patrimonializzazione ricevuti dalla Regione Emilia Romagna e dalla CCIAA di Bologna. Pagina 9

10 Voce euro migliaia 31/12/2014 Elementi positivi CAPITALE SOCIALE VERSATO Riserve (compreso il sovrapprezzo di emissione) RISERVE SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE STRUMENTI INNOVATIVI DI CAPITALE UTILE DEL PERIODO FILTRI PRUDENZIALI: INCREMENTI DEL PATRIMONIO DI BASE TOTALE DEGLI ELEMENTI POSITIVI DEL PATRIMONIO DI BASE Elementi negativi AZIONI O QUOTE DI PROPRIA EMISSIONE IN PORTAFOGLIO AVVIAMENTO ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI PERDITA DEL PERIODO RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI RISERVE NEGATIVE SU TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA ALTRI FILTRI NEGATIVI TOTALE DEGLI ELEMENTI NEGATIVI DEL PATRIMONIO DI BASE Elementi da Dedurre Patrimonio di Base TOTALE PATRIMONIO DI BASE AL LORDO DEGLI ELEMENTI DA DEDURRE - VALORE POSITIVO INTERESSENZE AZIONARIE IN ENTI CREDITIZI O FINANZIARI PARI O INFERIORI AL 10% DEL CAPITALE DELL'ENTE PARTECIPATO TOTALE DEGLI ELEMENTI DA DEDURRE DAL PATRIMONIO DI BASE TOTALE PATRIMONIO DI BASE - VALORE POSITIVO Pagina 10

11 Voce euro migliaia 31/12/2014 Elementi positivi RISERVE DA VALUTAZIONE SU ATTIVITA' MATERIALI: LEGGI SPECIALI DI RIVALUTAZIONE SU ATTIVITA' MATERIALI AD USO FUNZIONALE SU TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA Strumenti innovativi di capitale non computabili nel Patrimonio di Base Strumenti ibridi di patrimonializzazione e passività subordinate Plusvalenze nette su partecipazioni Filtri Prudenziali: Plusvalenza cumlata netta su attività materiali quota comp Altri Filtri Positivi TOTALE DEGLI ELEMENTI POSITIVI DEL PATRIMONIO SUPPLEMENTARE Elementi negativi Minusvalenze nette su partecipazioni Perdite di valore Altri elementi negativi Filtri prudenziali: deduzioni dal Patr. Suppl. - Quota riserva attività ad uso funzionale Altri Filtri Negativi TOTALE degli elementi negativi del Patrimonio Supplementare PATRIMONIO SUPPLEMENTARE AL LORDO DEGLI ELEMENTI DA DEDURRE - VALORE POSITIVO Patrimonio Supplementare PATRIMONIO SUPPLEMENTARE AL LORDO DEGLI ELEMENTI DA DEDURRE - VALORE POSITIVO AMMESSO Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Interessenze azionarie, strumenti innovativi ed ibridi di capitale, e gli strumenti subordinati computati nel patrimonio di vigilanza degli emittenti >10% - Interessenze azionarie, strumenti innovativi ed ibridi di capitale, e gli strumenti subordinati computati nel patrimonio di vigilanza degli emittenti <10% - Partecipazioni e strumenti subordinati in società di assicurazione computate nel patrimonio di vigilanza degli emittenti Eccedenza delle perdite attese rispetto aller rettifiche di valore complessive Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni TOTALE Elementi da dedurre TOTALE PATRIMONIO SUPPLEMENTARE - VALORE POSITIVO Partecipazioni in società di Assicurazioni PATRIMONIO DI VIGILANZA - VALORE POSITIVO Pagina 11

12 Patrimonio di Terzo Livello Voce euro migliaia 31/12/ Passività subordinate non computabili nel patrimonio supplementare Passività subordinate di 3 livello TOTALE degli elementi positivi del Patrimonio di Terzo Livello Eccedenza rispetto all'ammontare computabile Valore positivo ammesso - TOTALE PATRIMONIO DI TERZO LIVELLO PATRIMONIO DI VIGILANZA INCLUSO IL PATRIMONIO DI TERZO LIVELLO Pagina 12

13 Coefficienti patrimoniali totale e di base Nello schema sottostante vengono riportati i coefficienti patrimoniali totali e di base (Total Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), indici che nascono dal raffronto fra il Patrimonio di Vigilanza complessivo con le attività di rischio ponderate ed il Patrimonio di base con le attività di rischio ponderate. Il risultato mostra che Unifidi risulta in linea con quanto richiesto dalla normativa di Banca d Italia. Quantificazione Capitale Interno Complessivo 2014 Patrimonio di Base Patrimonio Supplementare Patrimonio di Vigilanza Rischio di Credito Rischio di Mercato - Rischio Operativo Rischi di Primo Pilastro Rischio di Tasso Rischio di Concentrazione Rischi di Secondo Pilastro Capitale Interno Complessivo Eccedenza del Patrimonio di Vigilanza rispetto ai requisiti minimi richiesti (Excess Capital) Total Capital Ratio Tier 1 Capital Ratio ,42% 7,23% Patrimonio di Vigilanza di 3 livello Il Patrimonio di Vigilanza di Unifidi è composto esclusivamente dal Patrimonio di base e dal Patrimonio supplementare, come già indicato nello schema precedentemente riportato. Non concorrono voci inerenti il 3 livello alla sua formazione. Come si evince dai prospetti sopra allegati il Patrimonio di Vigilanza copre sufficientemente il capitale assorbito a fronte dei rischi a cui Unifidi risulta esposto. Pagina 13

14 TAVOLA 2 RISCHIO DI CREDITO: INFORMAZIONI GENERALI Informativa qualitativa Crediti scaduti e deteriorati Unifidi è organizzata con strutture e procedure normativo/informatiche per la gestione, la classificazione e il controllo dei crediti. Coerentemente con quanto dettato dalla normativa IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppo di strumenti finanziari. Le posizioni che presentano andamento anomalo sono classificate nelle seguenti differenti categorie di rischio: Scaduto Deteriorato, Ristrutturato, Incaglio, Sofferenza. Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; Sono classificate tra le partite incagliate le posizioni in una situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; Sono poste tra le posizioni ristrutturate le esposizioni verso clientela per le quali Unifidi, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, ha acconsentito alla modifica delle originarie condizioni contrattuali, dando così origine a perdite riguardanti posizioni già classificate come deteriorate; Sono classificate come Scaduto Deteriorato le esposizioni verso clienti che presentano anomalie andamentali, diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o tra le esposizioni ristrutturate, che presentano ritardi nei pagamenti da oltre 90 giorni. I criteri di classificazione hanno recepito le disposizioni contenute nella Circolare di Banca d Italia dell 08/05/2013. L Ufficio Monitoraggio Portafoglio gestisce e propone all Organo deliberante competente la corretta classificazione dei Rischi in bonis, Scaduto deteriorato, incaglio e le relative variazioni, assicurando l inserimento delle posizioni anomale in Procedura, a seguito di relativa delibera intervenuta e secondo le politiche di controllo rischi aziendali. Il suddetto Ufficio si occupa, inoltre, delle rettifiche di valore sui crediti con grado di rischio da in bonis a Scaduto deteriorato, nel rispetto di quanto previsto negli specifici Regolamenti di disciplina dell attività. L Area Contenzioso gestisce e valuta le posizioni anomale (non in bonis) del credito sottostante la garanzia rilasciata e, in particolare, si occupa di gestire le posizioni incagliate e le posizioni a sofferenza. L Area effettua anche l attività inerente la gestione delle svalutazioni e degli accantonamenti sulle posizioni deteriorate (Scaduto deteriorato 270, incagli e sofferenze), nel rispetto dei regolamenti di sua competenza. Pagina 14

15 Metodologie per la determinazione delle rettifiche di valore I criteri e le modalità di valutazione dell adeguatezza delle rettifiche di valore sono improntati all oggettività ed alla prudenza. La previsione di perdita rappresenta, infatti, la sintesi di più elementi derivanti da diverse valutazioni (interne ed esterne) circa la rispondenza patrimoniale del debitore principale e degli eventuali garanti. Il monitoraggio delle previsioni di perdita è costante, organico e rapportato allo sviluppo della singola posizione affidata. L elemento temporale inerente l attualizzazione del credito deteriorato è determinato da specifiche valutazioni effettuate tenendo conto delle specificità delle posizioni di rischio. Informativa quantitativa Le esposizioni relative al rischio di credito di Unifidi sono suddivise fra esposizioni di cassa e garanzie ed impegni. Nelle esposizioni di cassa le ponderazioni delle voci che compongono l intero rischio sono divise in funzione della loro natura: Attività di rischio per Cassa Classe di attività Coefficiente di ponderazione Esposizioni verso soggetti sovrani e Banche Centrali (a) Paesi UE 0% (b) Paesi non UE 100% Esposizioni verso intermediari vigilati (a) durata inferiore a 3 mesi 20% (b) durata maggiore di 3 mesi 100% (c) equivalenza ad amministrazioni centrali 0% Esposizioni verso enti settore Pubblico non appartenenti ad Amministrazioni Centrali 20% Esposizioni verso Banche Multilaterali di sviluppo (a) Banche inserite in elenco BdI 0% (b) durata maggiore di 3 mesi 50% Esposizioni verso imprese non finanziarie 100% Esposizioni al dettaglio (retail) 75% Esposizioni verso Organismi di Investimenti Collettivo di Risparmio (O.I.C.R.) 100% Esposizioni scadute 150% Altre esposizioni Attività Materiali 100% Altre Attività 100% Crediti vs Soci (attività già dedotta da PdV) 0% Attività Immateriali (attività già dedotta da PdV) 0% Risconti Attivi 0% Cassa e Valori Bollati 0% Nelle garanzie ed impegni trovano posto le esposizioni che nascono dal totale delle garanzie concesse al sistema bancario dalla nostra struttura. La suddivisione riguarda le garanzie rilasciate ad imprese (corporate), esposizioni al dettaglio (retail) ed esposizioni scadute. Le relative ponderazioni sono 100% imprese 75% dettaglio 150% scadute. Pagina 15

16 Il portafoglio garanzie di Unifidi Emilia Romagna appare ben diversificato sia in relazione al settore economico, sia per quanto riguarda quello geografico, tenendo presente il limite di concentrazione territoriale dato dall operatività pressoché esclusiva nella Regione Emilia Romagna. Il primo presidio a fronte della concentrazione è costituito dal regolamento del credito che limita a Euro 3 milioni la garanzia massima che ogni singola impresa può ottenere da Unifidi. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti 1 Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche 2 Esposizioni netta A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONE PER CASSA: - Sofferenze Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute deteriorate Totale A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate Altre Esposizioni Totale B Totale A + B L esposizione creditizia lorda verso banche ed enti finanziari ammonta a Le rettifiche di valore di questo portafoglio risultano nulle. 1 L esposizione lorda complessiva è comprensiva delle sofferenze di cassa ed include l accordato non operativo che ammonta a Per il dettaglio della dinamica delle rettifiche di valore complessive si rimanda alla tabella riportata a pagina 19. Pagina 16

17 Distribuzione del portafoglio garanzie per area geografica Regione - Provincia Numero Aziende In Bonis Deteriorato Totale % BOLOGNA 4721 Emilia Romagna ,12% FERRARA ,58% FORLÌ-CESENA ,63% MODENA ,76% PARMA ,35% PIACENZA ,62% RAVENNA ,52% REGGIO EMILIA ,27% RIMINI ,34% Totale Emilia Romagna ,19% Altre Regioni Abruzzo ,02% Basilicata ,01% Calabria ,04% Campania ,07% Friuli-Venezia Giulia ,01% Lazio ,27% Liguria ,03% Lombardia ,88% Marche ,29% Molise ,01% Piemonte ,15% Puglia ,03% Sardegna ,01% Sicilia ,22% Toscana ,34% Trentino-Alto Adige ,03% Umbria ,01% Veneto ,31% Totale Altre Regioni ,73% Estero POLONIA ,00% REGNO UNITO ,06% ROMANIA ,00% SENEGAL ,00% SPAGNA ,01% UNGHERIA ,00% Totale Estero ,08% Totale Generale % Dal momento che Unifidi è molto concentrato in Emilia Romagna non rileva la distinzione delle rettifiche di valore per area geografica. Pagina 17

18 Distribuzione del portafoglio garanzie in essere per Settori Attività Economica SAE Descrizione Numero Aziende In Bonis Deteriorato Totale % 257 MERCHANT BANKS ,01% 268 ALTRE FINANZIARIE ,11% 280 MEDIATORI AGENTI E CONSULENTI DI ASSICURAZIONE ,04% 283 PROMOTORI FINANZIARI ,00% 284 ALTRI AUSILIARI FINANZIARI ,01% 285 Holding operative finanziarie ,03% 430 IMPRESE PRODUTTIVE ,88% 432 Holding operative private ,08% 480 UNITA' O SOCIETA' CON 20 O PIU' ADDETTI ,56% 481 UNITA' O SOCIETA' CON + DI 5 E MENO DI 20 ADDETTI ,62% 482 SOCIETA' CON MENO DI 20 ADDETTI ,93% 490 UNITA' O SOCIETA' CON 20 O PIU' ADDETTI ,09% 491 UNITA' O SOCIETA' CON + DI 5 E MENO DI 20 ADDETTI ,58% 492 SOCIETA' CON MENO DI 20 ADDETTI ,77% 501 IST ED ENTI CON FINALITA' DI ASS, BENEFICIENZA,ECC ,08% 600 FAMIGLIE CONSUMATRICI ,01% 614 ARTIGIANI ,13% 615 ALTRE FAMIGLIE PRODUTTRICI ,00% 757 SOCIETA' NON FINANZIARIE DEI PAESI UE MEMBRI UM ,01% 758 SOCIETA NON FINANZIARIE DEI PAESI UE NON MEMBRI UM ,07% 759 SOCIETA' NON FINANZIARIE DI PAESI NON UE ,00% Totale % Unifidi Dinamica delle rettifiche di valore a fronte delle esposizioni deteriorate Saldo al 31/12/2013 Utilizzo 2014 Accantonamento 2014 Trasferimento per variazioni grado di rischio Riprese di Valore Saldo al 31/12/2014 F.do svalutazione crediti insoluti F.do rischi garanzie deteriorate F.do rischi garanzie in bonis TOTALE Pagina 18

19 TAVOLA 3 RISCHIO DI CREDITO: INFORMAZIONI RELATIVE AI PORTAFOGLI ASSOGGETTATI AL METODO STANDARDIZZATO Unifidi, per il calcolo del rischio di credito, ha adottato il metodo standardizzato semplificato. Per tale motivo la presente tavola non viene compilata. Valgono le informazioni già fornite per la tavola 1 e 2. Pagina 19

20 TAVOLA 4 TECNICHE DI ATTENUAZIONE DEL RISCHIO Informativa qualitativa Unifidi, per limitare i rischi connessi allo svolgimento della propria attività, adotta tecniche e procedure fra loro interconnesse inerenti sia alle politiche di gestione del rischio sia all utilizzo di tecniche di attenuazione del rischio di credito. L utilizzo di questi strumenti consente di prevenire, o in alcuni casi contenere, i rischi con impatti potenziali sui risultati di business e sugli obiettivi patrimoniali. Data la centralità dell attività di erogazione delle garanzie, Unifidi adotta attente politiche di rilascio della garanzia, attuando specifici criteri di valutazione del merito creditizio, basati sull analisi dei bilanci ed eventualmente, sulla base della tipologia della finanziamento, degli indici economici, finanziari e patrimoniali. domanda di Inoltre, la Società ha sensibilizzato i Responsabili di Filiale, i Delegati Area Crediti e Garanzie e gli Istruttori sugli elementi significativi necessari per una corretta valutazione del merito creditizio e per una maggiore omogeneità di comportamento nel rilascio delle garanzie. Le convenzioni sottoscritte con il sistema bancario prevedono adeguati flussi informativi tesi ad assicurare una corretta stima dei finanziamenti e dei rischi in essere (erogazioni del credito, ritardi o incagli, passaggi a sofferenza, estinzioni). Tali report permettono di valutare separatamente le pratiche a recupero e le pratiche in bonis. Per quanto attiene la determinazione e il monitoraggio del rischio di credito nella fase di recupero, è importante sottolineare che essa si basa sulla individuazione di classi di pratiche omogenee per rischiosità e sulla previsione della percentuale di perdita associata ad ogni classe. Fra i diversi strumenti di controllo ed attenuazione del rischio di credito presenti in Unifidi, va ricordata, in particolare, la presenza di accordi di controgaranzia per i rischi assunti con il FEI, il Fondo Centrale di Garanzia e la Regione Emilia Romagna per il fondo di Co Garanzia. Inoltre, sebbene sia stato specificato che le garanzie personali e reali poste come condizioni risolutive da Unifidi a tutela delle operazioni rilasciate non sono state valutate ai fini della mitigazione del requisito patrimoniale del rischio di credito, è bene ricordare che, da un punto di vista pratico, esse risultino essere comunque uno strumento utile a ridurre le perdite derivanti dal mancato pagamento degli impegni assunti dagli associati. Pagina 20

21 Informativa quantitativa Al 31/12/2014 l ammontare delle garanzie ricevute che possiedono i requisiti per rappresentare una forma di protezione del rischio del credito di tipo reale è di La suddivisione per portafoglio regolamentare è la seguente: Classe di attività Importo Esposizioni verso imprese non finanziarie Esposizioni al dettaglio (retail) Esposizioni scadute Il valore è riferito all ammontare di garanzie ricevute dal Fondo Centrale di Garanzia. Pagina 21

22 TAVOLA 5 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE L attività di Unifidi non ha in essere operazioni di cartolarizzazione. Per tale motivo la presente tavola non viene compilata. Pagina 22

23 TAVOLA 6 RISCHIO TASSO DI INTERESSE SULLE POSIZIONE INCLUSE NEL PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO Informativa qualitativa Il rischio di tasso è il rischio di subire una perdita sul portafoglio immobilizzato a causa di variazioni dei tassi di interesse. Il portafoglio immobilizzato è costituito dalle attività e passività non classificate nel portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. La metodologia utilizzata da Unifidi per misurare il rischio di tasso d interesse è quella semplificata proposta da Banca d Italia nella circolare 216/ aggiornamento cap. V allegato M. Il portafoglio titoli in possesso di Unifidi è costituito da titoli di Stato e da obbligazioni di primari gruppi bancari italiani. Informativa quantitativa Si riporta di seguito un prospetto di sintesi del requisito patrimoniale sul rischio di tasso applicato al portafoglio immobilizzato al 31 dicembre 2014 (importi espressi in euro) e considerando l ipotesi di variazione dei tassi di 2,5 punti percentuali al fine di verificare la copertura patrimoniale in condizioni di operatività eccezionali, ma comunque immaginabili. Pagina 23

24 TAVOLA 7 - ESPOSIZIONI IN STRUMENTI DI CAPITALE: INFORMAZIONI SULLE POSIZIONI INCLUSE NEL PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO All interno di Unifidi non è prevista l attività di merchant banking. Per tale motivo la presente tavola non è compilata. Pagina 24

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