IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE MARIE CURIE GARDA BUSSOLENGO Sede di Garda: Via Berto Barbarani, Garda (Vr) tel fax Sede di Bussolengo: Via C.A. Dalla Chiesa, Bussolengo (Vr) tel. e fax vris017001@istruzione.it ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2015/16, 2016/17 E 2017/18 Prot. n 6513/L01 Al Collegio dei Docenti Al Consiglio d istituto All'albo della scuola/sito web IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, sull autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l autonomia scolastica; VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l art. 3 del DPR 275/1999; VISTO il D. Lgs 165 del 2001 e ss.mm. e integrazioni; VISTA la l. 107/2015; CONSIDERATO CHE 1. le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107/2015 prevedono la definizione del piano dell offerta formativa triennale; 2. le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107/2015, prevedono che le istituzioni scolastiche dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa per il triennio 2015/16, 2016/17 e 2017/18; TENUTO CONTO 1. dei Regolamenti dei Licei, degli Istituti Tecnici e Professionali; 2. del POF degli ultimi anni scolastici e del Piano Annuale d Inclusione per l a. s ; 3. delle risultanze del processo di autovalutazione dell istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione; VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura del RAV Rapporto di autovalutazione, delle priorità e del piano di miglioramento ivi indicati; EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge 107/2015, il seguente ATTO D INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA E LE SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE Il Piano dell Offerta Formativa rappresenta il documento con cui l istituzione dichiara all esterno la propria identità e nello stesso tempo delinea in modo coerente i caratteri del curricolo, delle attività, degli assetti organizzativi, dell impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle 1

2 risorse umane e professionali, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell esercizio di funzioni comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali e di scelte strategiche che la caratterizzano e la distinguono. FINALITÀ GENERALI Le finalità generali che la scuola ha intenzione di perseguire, traendole dalla normativa vigente, in particolare dalla legge 107, adeguandole al tempo stesso al contesto sociale e culturale di appartenenza, sono le seguenti: - affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza; - innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento; - per contrastare le diseguaglianze socio-culturali, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini; - per prevenire e recuperare l abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione; - per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva. PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE La programmazione dell offerta formativa triennale è indirizzata verso il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e l apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali (comma 2, legge 107/2015) Il Piano dell Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi ordini e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Individuazione degli obiettivi formativi prioritari In base alle indicazioni deliberate dal Collegio Docenti, gli obiettivi formativi prioritari (con riferimento al comma 7, L. 107/2015) riguarderanno i seguenti aspetti: 1. a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; 2. h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; 3. o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; 4. b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 5. i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 6. l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; 7. s) definizione di un sistema di orientamento. (Nella Nota 1, al termine del presente Atto, sono riportati tutti gli obiettivi formativi prioritari elencati al comma 7 della L. 107 secondo l ordine di priorità definito dal Collegio Docenti nella seduta del 23/09/2015) 2

3 Forme di flessibilità dell autonomia didattica e organizzativa Per il raggiungimento di tali obiettivi formativi, vanno valutate quelle forme di flessibilità dell autonomia didattica e organizzativa, previste dal Regolamento dell autonomia (DPR 275/1999), indispensabili per progettare ed attuare le azioni che la scuola intenda realizzare. Le modalità di organizzazione riferibili al tempo scuola e alla relativa programmazione riguardano: 1. l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari; 2. il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia (comma 5, L. 107/2015) tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie; 3. la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe. DETERMINAZIONE DELL ORGANICO DELL AUTONOMIA/ORGANICO POTENZIATO O AGGIUNTIVO Si rimane in attesa di comunicazioni da parte degli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale sulla loro determinazione e composizione. FONDO DI FUNZIONAMENTO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA Si rimane in attesa della sua assegnazione alla luce dei nuovi importi che dovrebbero essere assegnati in base alla L. 107/2015. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM) Il Piano di miglioramento dell istituzione scolastica (comma 14, legge 107/2015) farà riferimento al Rapporto di Auto-Valutazione e avrà naturale corrispondenza con i contenuti del Piano dell Offerta Formativa. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi saranno speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di autovalutazione. RAPPORTO DI AUTO-VALUTAZIONE Si riportano le PRIORITÀ E TRAGUARDI e gli OBIETTIVI DI PROCESSO presenti nel Rapporto di Auto- Valutazione dell Istituto. PRIORITÀ E TRAGUARDI ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ Riportare in linea con il benchmark regionale il numero di studenti sospesi. Incrementare il voto medio agli Esami di Stato, potenziando la fascia intermedia e riducendo lo scarto tra i livelli. (soprattutto al Liceo) DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Abbattere di circa 6/7 punti per anno la percentuale di alunni sospesi. Ridurre il numero di studenti che hanno conseguito un punteggio medio-basso all'esame di Stato, portandoli nella fascia superiore OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO Aiutare gli studenti a ottimizzare il metodo di studio, implementando le competenze trasversali (imparare ad 3

4 imparare, individuare collegamenti, ecc.) Insegnare a prendere appunti, ad integrare il testo con altre informazioni e ad individuare le connessioni per schematizzare. Programmare prove parallele. Rivedere le griglie di valutazione affinché gli alunni riconoscano i propri punti di forza e debolezza. Per il triennio, proporre prove di simulazione mirate per l'esame di Stato per consentire agli alunni di acquisire le abilità specifiche richieste. Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Ottimizzare la distribuzione delle ore di lezione di ogni disciplina nell'arco della mattinata e della settimana per dare uguali opportunità. Destinare maggiori risorse finanziarie al potenziamento e al recupero. Attivare forme di tutoraggio tra alunni di classi diverse. Riorganizzare gli help per garantire una costante revisione dei nuclei fondanti e delle abilità delle varie discipline. FORMAZIONE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA In base al comma 12, L. 107/2015, il Piano Triennale dell O. F. conterrà le attività di formazione rivolte al personale Docente e ATA individuate sulla base delle necessità e delle richieste. INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI Saranno promosse attività di formazione riguardanti le conoscenze delle tecniche di primo soccorso (comma 10, L. 107/2015), nonché attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (comma 33, L. 107/2015) vista l estensione e la generalizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Andranno previste attività per assicurare l attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, (comma 16). FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI In merito alle attrezzature e infrastrutture, si indicano i seguenti obiettivi: - sistemazione rete internet nella sede di Bussolengo (bando PON). - acquisto nuovi computers laboratorio informatica (test center ECDL) sede di Garda, - acquisto nuove LIM per nuove aule e sostituzione LIM obsolete, - manutenzione laboratori in essere, - progetto flipped classroom (Progetto con Fondazione Cariverona). 4

5 PIANO OFFERTA FORMATIVA 2015/2016 Per l elaborazione del Piano dell Offerta Formativa 2015/2016, sulla base di quanto precedentemente esposto e in linea con quanto realizzato negli ultimi 3 anni, vengono indicati i seguenti indirizzi: Obiettivi Generali Particolare attenzione a: valorizzare le competenze, sviluppare le capacità logiche (deduttive e induttive) degli studenti, aiutandoli ad acquisire un metodo di studio più organico e laboratoriale; potenziare una didattica sempre più rivolta ad un apprendimento significativo supportato dalla conoscenza del patrimonio culturale del territorio; utilizzare nuovi linguaggi e tecnologie didattiche; ridurre il numero di studenti con giudizio sospeso o non promozione; ridurre la variabilità di successo scolastico tra le classi nell ottica dell utilità e ricaduta sulla didattica delle prove comuni per classi parallele e delle prove standardizzate nazionali. Indicazioni Metodologiche Particolare attenzione a: utilizzare maggiormente una metodologia didattica che valorizzi le competenze più che le conoscenze mnemoniche; incrementare le attività laboratoriali; operare un confronto continuo tra docenti della stessa disciplina per definire prove comuni, potenziando l applicazione di criteri comuni di valutazione al fine di ridurre l insuccesso scolastico; analizzare le disparità di apprendimento e di esito rilevate nelle prove all interno della stessa classe e intervenire per eliminare tali disparità; precisare e potenziare i percorsi didattici personalizzati e individualizzati (PDP, PEI); potenziare le attività di recupero (sportelli help con docenti, tutoraggio tra pari, corsi recupero, gruppi di studio autonomi, ). Progettualità Particolare attenzione a: certificazioni linguistiche, potenziamento dell insegnamento delle lingue, scambi culturali, stages all estero, diffusione della metodologia CLIL; certificazioni informatiche, corsi di potenziamento delle conoscenze informatiche, didattica e tecnologie digitali, potenziamento dell uso di strumentazioni individuali attività di orientamento in entrata e in uscita; alternanza scuola lavoro, simulazione d impresa, tirocini formativi; attività sportive; attività e progettualità legate allo sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; percorsi formativi finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze (Olimpiadi di Matematica, Olimpiadi di Fisica, ; Certamen Catullianum; ecc.); viaggi d istruzione, vacanze studio, scambi culturali; attività teatrale. Scelte Organizzative Nell ambito delle scelte di organizzazione, si confermano e si implementano: le figure dei coordinatori di classe; la presenza e la valorizzazione dei dipartimenti per aree disciplinari e dei coordinamenti di disciplina, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (per ordine, per progetto ); 5

6 la figura del coordinatore di dipartimento; la presenza e la valorizzazione del Comitato Tecnico-Scientifico, di cui ai DPR 87-88/10, con l indicazione della struttura ritenuta più funzionale per lo stesso. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Luigi G. Pizzighella (firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3, c. 2, del D.Lgs. n. 39/1993) Nota 1 Gli obiettivi formativi prioritari elencati al comma 7 della L. 107 riportati secondo l ordine di priorità definito dal Collegio Docenti nella seduta del 23/09/ a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; 2. h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; 3. o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; 4. b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 5. i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 6. l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; 7. s) definizione di un sistema di orientamento. 8. r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; 9. e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; 10. d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; 11. q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; 12. c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; 13. g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; 14. f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; 15. m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 16. n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; 6