Radioattività: i piani di monitoraggio e il ruolo dei controlli interni

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1 Radioattività: i piani di monitoraggio e il ruolo dei controlli interni Maurizio Forte Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia, Via Juvara22, Milano Sala Spazio HERA, Bologna 12 ottobre 2017

2 Il controllo della radioattività nelle acque potabili La radioattività nelle acque: perché? Radioattività naturale sempre! Radioattività artificiale Ricadute Scarichi in corpi idrici Inquinamento delle falde (discariche)

3 Il controllo della radioattività nelle acque potabili Erosione, solubilizzazione U, Ra ecc. (α/β totale) Precipitazioni 3 H (+ artificiali?) Emanazione 222 Rn

4 Legislazione in vigore - 1 Il Decreto Legislativo 28/2016: Recepimento della Direttiva 2013/51/Euratom In vigore dal 22 marzo Sostituisce e supera il D.Lgs. 31/2001 (Direttiva 98/83/CE) Si applica a tutte le acque destinate ad uso potabile, comunque distribuite, incluse quelle utilizzate dall industria alimentare Sono escluse le acque minerali naturali Possono essere escluse le «piccole fonti» (< 10 m 3 /g, < 50 persone) Decreto 2 agosto 2017: indicazioni operative

5 Legislazione in vigore - 2 Ha come fine la tutela della popolazione dai rischi associati alla presenza di radioattività naturale e/o artificiale nell acqua. Stabilisce dei valori di parametro, NON dei limiti: sempre necessarie valutazioni radioprotezionistiche I valori di parametro - l acqua è sicuramente accettabile quando: Trizio ( 3 H) < 100 Bq/l Radon (222Rn) < 100 Bq/l Dose totale < 0,1 msv/anno Dose??? Somma dei contributi «pesati» dei radionuclidi disciolti. OK se: Alfa totale < 0,1 Bq/l Beta totale < 0,5 Bq/l

6 Legislazione in vigore - 3 Ma in pratica cosa bisogna fare? Chi lo deve fare? Quando? La Regione, avvalendosi di ARPA e ATS, sentiti i gestori, elabora un programma dei controlli (sia controlli esterni che interni) da comunicarsi al Ministero della Salute mediante un formato appositamente predisposto da Ministero/I.S.S.

7 Legislazione in vigore - 4 Il programma dei controlli deve contenere: Dati disponibili sulle misure di radioattività delle acque Valutazioni preliminari Elenco delle reti (zone di fornitura e popolazione servita) Piano dei controlli a seguito delle valutazioni preliminari Durata dei periodi di non controllo Informazioni su fonti di pressione (artificiali, NORM)

8 Legislazione in vigore - 5 I gestori devono: Eseguire il 50% dei controlli programmati nel piano Prelevare a valle di miscelazioni (o alla fonte se vicini ai valori di parametro) Adottare un sistema qualità per le analisi (ISO 17025) Comunicare entro 30 gg. i risultati ad ATS e Regione La Regione invierà i risultati al Ministero della Salute (entro 03/18?) con apposito formato standard (?).

9 Legislazione in vigore - 6 Non è richiesto il controllo, per un determinato periodo di tempo (< 5 anni), cfr. «D.Lgs. 28/2016 allegato II - principi generali», se: Non esistono fonti antropogeniche di trizio che possono comportare superamenti Indagini preliminari indicano che la presenza di radioattività naturale (o di radioattività da NORM e/o artificiali) è certamente inferiore ai valori di parametro (dose) Sono state effettuate indagini rappresentative e valutazioni sulle caratteristiche geologiche ed idrogeologiche che escludano alte concentrazioni di Radon 222 Se vengono superati i valori di parametro, la risorsa va messa sotto controllo con frequenze di verifica come da tabelle (proporzionali a volumi erogati)

10 Le attività in corso in Lombardia: criticità Abitanti: Città > abitanti: 14 Comuni: (acquedotti) Captazioni: c.a. Analisi onerose BRESCIA

11 Le attività in corso in Lombardia : la campagna regionale 50% popolazione su base provinciale 50% popolazione su base regionale 114 comuni (8%) 222 comuni (14%) Viene elaborata una prima lista di comuni da sottoporre alle ATS Informazioni dai gestori raccolte da ATS Piano definitivo (+ industrie alimentari, fonti di pressione, geologia)

12 Le attività in corso in Lombardia : l esempio della provincia di Lecco 1. Primo elenco su base demografica (> 50%) 2. Studio delle reti di distribuzione 3. Punti di interesse geologico 4. Fonti di pressione 5. Industrie alimentari Lago (Brianteo) Sotterranea/mista demografico Linea Orobica (geologia) Industria alimentare (bibite) Fonti di pressione:no

13 Le attività in corso in Lombardia : la città di Brescia Circoscrizione Centro Circoscrizione Nord Circoscrizione Ovest Circoscrizione Sud Circoscrizione Est Cogozzo Mompiano Acque di diverse origini: sorgenti e falde di diverse profondità. 10 punti di prelievo fontanelle o centrali di distribuzione

14 Le attività in corso in Lombardia: le analisi Trizio ( 3 H): 100 Bq/L Misura contestuale all attività alfa/beta totale Radon ( 222 Rn): 100 Bq/L Tutti i campioni Dose Totale: 0,1 msv/y Tutti i campioni: screening Alfa totale < 0,1 Bq/L Beta totale < 0,5 Bq/L β > 0,5 40 K beta residuo α > 0,1 Uranio totale Ra Calcolo dose LSC

15 COSA OCCORRE Un accurata pianificazione. Valutazione delle risorse. Personale prelevatorecon specifico addestramento (radon!). Laboratorio chimico e personale tecnico per preparazioni semplici. Possibilità di maneggiare sorgenti radioattive a bassa attività (tarature). Laboratorio misure nucleari con strumentazione adatta (LSC basso fondo) e personale tecnico specializzato.

16 CONCLUSIONI La nuova normativa pone alle istituzioni e ai gestori nuovi e imprescindibili obblighi relativamente al controllo radiometrico delle acque. Tali obblighi sono piuttosto onerosi data la complessità della materia (numerosità dei punti di campionamento, problemi di rappresentatività, laboriosità delle analisi). E imprescindibile una valutazione a priori delle strategie ed una valutazione ponderata degli obbiettivi minimi (prima di lanciarsi in misure «a tappeto») per gestire adeguatamente le risorse. Sarà fondamentale creare una sinergia tra istituzioni e gestori, pur nella distinzione di ruoli e compiti, per affrontare adeguatamente il problema. In questa prima fase ogni Regione si troverà a valutare le modalità di applicazione della normativa. L interpretazione concreta di quest ultima, ivi compreso il ruolo dei controlli interni, sarà certamente materia di confronto all interno di ogni Regione ed a livello nazionale. Dei momenti di chiarimento coinvolgenti tutti gli stakeholders sono certamente auspicabili.

17 Le misure radiometriche nelle acque potabili

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