RELAZIONE TECNICA Progetto impianti elettrici secondo D.M. 37/08.
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- Beatrice Adriana Farina
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2 RELAZIONE TECNICA Progetto impianti elettrici secondo D.M. 37/08. Progetto per il recupero dell area denominata Corte Severi per la realizzazione di un primo stralcio di 10 alloggi di E.R.P. D.M. 37/08
3 Premessa L intervento oggetto del presente progetto, è inerente alla realizzazione dell impiantistica elettrica a servizio di una palazzina condominiale presso la località Vigo del comune di Legnago. Tale progetto consiste nell eseguire i lavori necessari per la realizzazione degli impianti secondo le Leggi, i Decreti Legge e le Norme CEI vigenti. Descrizione sommaria del complesso L edificio in oggetto riguarda una nuova struttura condominiale costituita da n.10 unità abitative distribuite su un piano terra, primo e secondo. Al piano terra vengono inoltre realizzati due locali tecnici a servizio degli impianti condominiali elettrici e meccanici; mentre al piano primo e secondo è presente un locale tecnico avente funzione di cavedio impianti e sgabuzzino di servizio. Punto di consegna e distribuzione principale Il punto di consegna delle forniture elettriche delle unità abitative e dei servizi condominiali è ipotizzato sul lato strada di Via Guido Antonio Marcati, lungo il confine del complesso residenziale. Per la fornitura elettrica delle singole unità abitative è prevista una fornitura monofase, tensione nominale 230 V, sistema di distribuzione TT F+N e potenza contrattuale 3 kw (predisposta per una potenza contrattuale fino a 6 kw monofase). Per la fornitura elettrica delle parti condominiali è prevista una fornitura trifase, tensione nominale 400 V, sistema di distribuzione TT 3F+N e potenza contrattuale 25 kw, così come stimato negli schemi elettrici allegati. A servizio delle parti comuni-condominiali è presente un quadro generale, posto nel locale tecnico del piano terra - in adiacenza al vano ascensore. Al quadro generale è derivata l alimentazione del quadro macchina ascensore, del quadro elettrico della centrale tecnologia e dell inverter dell impianto fotovoltaico. Caratteristiche generali per i quadri elettrici Tutti i quadri elettrici devono essere costruiti in modo tale da contenere le apparecchiature di protezione e di manovra. Dovranno essere in materiale isolante con porta frontale trasparente. Dovranno avere un grado di protezione minimo pari a IP 40, salvo particolari prescrizioni specificate a parte. Devono essere cablati secondo la buona tecnica impiantistica con morsettiere per ammaraggio dei conduttori e dei cavi, che devono essere identificabili mediante numerazione singola e globale, infatti ogni singola utenza o montanti di utenze devono essere capicordati ed immediatamente identificabili con un numero corrispondente a quello distintivo scelto dalla Ditta installatrice che lo indicherà sullo schema elettrico di cantiere da fornire all Ente Appaltante. Tutte le apparecchiature facenti capo al fronte quadro, posto dietro alla porta trasparente, devono essere identificabili con apposita targhetta serigrafata, indelebile nel tempo, per l immediata identificazione della utenza protetta o comandata. Devono essere adottate, da parte della Ditta Appaltatrice, idonee misure per evitare che si possa accedere all interno dei quadri elettrici senza avere tolto prima la tensione di alimentazione generale dei quadri stessi o immediatamente a monte. In ogni caso la cosa deve essere segnalata con appositi cartelli di pericolo scelti ed installati in modo opportuno. Tutte le parti attive dei circuiti devono essere poste dietro involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IPXXB (non possono essere toccate dal dito prova). Le superfici orizzontali delle barriere e degli involucri devono avere 2
4 un grado di protezione non inferiore a IPXXD (non possono essere toccate dal filo di prova). In tutti i quadri elettrici deve essere previsto uno spazio libero pari al 20% del totale per futuri ampliamenti non indicati attualmente. Per il cablaggio dei quadri elettrici i conduttori devono essere del tipo FS17 450/750 V, di tipo atossico e non propagante l incendio e devono avere i seguenti colori: Conduttori di fase in sistema di I categoria: grigio-nero-marrone Conduttore di neutro in sistema di I categoria: celeste o blu Conduttore di protezione: giallo/verde Conduttori di alimentazione sistema categoria 0: rosso I quadri elettrici devono essere provvisti di opportuni sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti. All interno deve essere presente un porta disegni impermeabile atto a contenere lo schema elettrico dello stesso. Il nodo di terra di protezione ed equipotenziale del quadro elettrico dovrà essere posto all interno e nella parte più bassa dello stesso, identificabile in modo chiaro ed inequivocabile. I quadri elettrici prima di essere messi in servizio dovranno essere sottoposti alle prove richieste e certificati secondo la norma CEI EN , CEI EN e dotati di marchiatura CE. Tutti dovranno essere muniti di targhetta esterna con riportati i dati della ditta installatrice. Caratteristiche generali dell impianto di distribuzione L impianto elettrico dovrà essere realizzato a regola d arte secondo la Legge 186/68, il D.M. n 37/08. I componenti e l impianto se non diversamente specificato, dovranno avere le seguenti caratteristiche: I montanti che collegano i gruppi di misura dell ente distributore alle rispettive utenze devono essere protetti contro il sovraccarico, il cortocircuito e dai contatti indiretti. Tale protezione deve essere assicurata da un dispositivo installato subito a valle del gruppo di misura. Tale dispositivo può essere omesso se si verificano tutte e tre le seguenti condizioni: sia presente ed accessibile all utente l interruttore automatico del distributore di energia e tale interruttore automatico sia conforme ai requisiti richiesti dalla Sezione 434 della Norma CEI 64-8; il montante sia costruito in modo da rendere minimo il rischio di cortocircuito e contatto indiretto tramite una adeguata protezione meccanica con tubi protettivi o canali non metallici, termica e contro l umidità. I montanti dovranno inoltre essere ininterrotti e transitare in cassette rompitratta distinte in materiale plastico ed apribili solo con apposito attrezzo. I tubi protettivi dovranno essere in PVC pesante, conformi alla Norma CEI e recanti il contrassegno del Marchio Italiano di Qualità (IMQ). Se posati sotto traccia dovranno essere di tipo flessibile, rigido se a vista, e avere un diametro interno almeno 1,3 volte maggiore del fascio dei conduttori contenuti con un minimo nominale di 20 mm. Devono essere disposti orizzontalmente o verticalmente evitando percorsi obliqui. I cavi da installare nei tubi protettivi dovranno essere unipolari, flessibili, di tipo armonizzato (es. FS17 450/750 V). I cavi per posa all esterno devono essere di tipo multipolare flessibile con guaina (es. FG16OR16 0,6/1 kv). Tutti i cavi devono essere in rame e contraddistinti dai colori prescritti dalle tabelle CEI-UNEL 00722; in particolare: - il conduttore di protezione bicolore giallo - verde ; - il neutro di colore blu chiaro ; 3
5 - il conduttore di fase di colore nero - grigio. Le sezioni delle linee principali e dei conduttori di protezione, nonché il loro percorso sono rilevabili dai disegni di progetto e dagli schemi elettrici. Dove non diversamente specificato, la sezione del conduttore di fase non deve essere mai inferiore a 1,5 mmq; la sezione del neutro deve essere uguale a quella di fase. Per i circuiti polifase la sezione del neutro potrà essere inferiore a quella di fase, purché di valore minimo di 16 mmq e in rame. La sezione del conduttore di protezione in rame è stata calcolata secondo la seguente tabella: Sezione conduttore di fase Fino a 16 mmq Sezione conduttore di protezione Uguale a quello di fase 25 mmq - 35 mmq 16 mmq Oltre 35 mmq Metà di quello di fase In ogni caso, quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua sezione non è inferiore a 2,5 mmq con protezione meccanica e a 4 mmq senza protezione meccanica. E da tenere presente che quando un unico conduttore di protezione deve servire più circuiti utilizzatori, i valori si applicano con riferimento al conduttore di fase di sezione più elevata. La massima densità di corrente dovrà essere quella indicata nelle tabelle CEI-UNEL e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l impianto a pieno carico, non dovrà superare il 4 % della tensione nominale. Le derivazioni o le giunzioni dei cavi potranno essere eseguite con morsetti volanti a cappuccio isolati. I morsetti devono essere contenuti solo in apposite cassette di derivazione o giunzione con coperchi rimovibili solamente mediante l uso di un attrezzo. Le cassette di derivazione devono essere in materiale isolante del tipo ad incasso per installazione in ambienti ordinari e del tipo protetto da parete per l impiego in ambienti speciali (umidi-bagnati) o esposti alle intemperie. Tutti i circuiti elettrici dovranno essere protetti dai cortocircuiti e dai sovraccarichi impiegando interruttori automatici magnetotermici aventi potere di interruzione non inferiore a 6 ka. Gli interruttori dovranno essere correttamente dimensionati secondo la condizione: I circuito I nomin. apparecchio protezione I portata condutture La protezione dai contatti indiretti dovrà essere realizzata impiegando interruttori automatici differenziali coordinati con l impianto di terra secondo la formula: R dispersore e conduttori di protezione 50/I dispositivo di protezione Nei percorsi delle linee che vanno dai contatori di energia fino agli interruttori automatici differenziali, la protezione dai contatti indiretti dovrà essere assicurata con componenti a doppio isolamento, come cavi unipolari entro tubi protettivi o canali non metallici. 4
6 Impianto di terra e collegamenti equipotenziali Tutte le masse degli apparecchi utilizzatori, dovranno essere collegate all impianto di terra. Dovranno essere collegate a terra anche le masse estranee all impianto elettrico esistenti nell area del complesso quali: le tubazioni dell acqua, del riscaldamento e le guide dell ascensore. L impianto risulta così composto: 1. Il dispersore (picchetti, tondino in Ac-Zn, piastre), ispezionabile, posto in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra; 2. Il conduttore di terra isolato se posto fuori dal terreno, non in intimo contatto con il terreno, destinato a collegare i dispersori fra loro e al collettore o nodo principale di terra. 3. Il collettore o nodo principale di terra al quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione e di equi potenzialità. 4. Il conduttore di protezione che collega tutte le masse. 5. Il conduttore equipotenziale che assicura l equi potenzialità fra le masse estranee e il conduttore di protezione o il collettore o nodo principale di terra. La resistenza dell impianto di terra deve avere un valore uguale o inferiore a quello dato dal rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa pari a 50 V e la corrente di intervento nominale maggiore del dispositivo di protezione differenziale (Id) piu alto. Ad impianto ultimato deve essere misurato il valore di resistenza di terra e quindi comunicato al D.L., che verificherà se esso è da ritenersi sufficiente oppure se saranno necessarie altre opere (aggiunta di dispersore a piastra o a picchetto da interrare nel terreno circostante l edificio). Impianto citofonico L impianto è costituito da: n.1 postazione di chiamata condominiale per esterno, con pulsantiera, gruppo fonico (microfono ed altoparlante) e dispositivi digitalizzatori; n.2 postazione di chiamata private per esterno, con pulsantiera, gruppo fonico (microfono ed altoparlante) e dispositivi digitalizzatori; n.10 postazione di risposta interna, completa di scatola di decodifica, costituita da apparecchio citofonico con pulsanti di sblocco porta/e, suoneria/ronzatore e dispositivi digitalizzatori; Alimentatori e moduli di scambio audio / video; Linee di connessione. Le postazioni da esterno sono in alluminio anodizzato, con protezione antivandalo e dotate di tettuccio parapioggia. 5
7 Criteri ambientali minimi per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici È necessario rispettare quanto previsto dal decreto ministeriale 11 ottobre 2017 Criteri Ambientali Minimi per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione (GU Serie Generale n.259 del ) e successivi aggiornamenti. Di seguito vengono riportati i principali punti del decreto da rispettare: 2.5 Specifiche tecniche del cantiere Demolizioni e rimozione dei materiali Materiali usati nel cantiere Prestazioni ambientali Personale di cantiere 2.7 Condizioni di esecuzione Varianti migliorative Clausola sociale Garanzie Verifiche ispettive Principali leggi, norme e regolamenti Gli impianti devono essere realizzati in ogni loro parte e nel loro insieme in conformità alle leggi, norme, prescrizioni, regolamentazioni e raccomandazioni emanate dagli enti, agenti in campo nazionale e locale, preposti dalla legge al controllo ed alla sorveglianza della regolarità della loro esecuzione: Norme CEI; Norme UNI, UNI EN, UNI EN ISO; Regolamento e prescrizioni Comunali relative alla zona di realizzazione dell'opera; Tutti i componenti elettrici devono essere, ove possibile, provvisti del marchio di qualità (IMQ). Norme UNI Norme impiantistiche generali UNI EN 1838:2013. Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza. UNI EN :2011. Luce e illuminazione Illuminazione posti di lavoro Parte 1: posti di lavoro interni. UNI 10819: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso. UNI 11222:2015. Luce e illuminazione Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici. Procedure per la verifica periodica. La manutenzione, la revisione e il collaudo. UNI CEI EN Sistemi di gestione dell energia. Requisiti e linee guida per l uso. Norme CEI per impianti elettrici generali Norma CEI 0-2. Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. Norma CEI Guida alla manutenzione degli impianti elettrici. 6
8 Norma CEI Protezione contro i contatti elettrici - Aspetti comuni per gli impianti e le apparecchiature. CEI UNEL : Classe di Reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento EU Prodotti da Costruzione (305/2011). Guida CEI DPR 22 Ottobre 2001, n.462. Guida all applicazione del DPR 462/01 relativo alla semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Norma CEI Regole tecniche di connessione (RTC) per utenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica. Norma CEI Impianti elettrici a tensione superiore a 1 kv in corrente alternata. Norma CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica Linee in cavo. Norme CEI Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria. Norma CEI Lavori su impianti elettrici. Norma CEI Guida per l esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione maggiore di 1 kv. Norma CEI (CEI EN ). Esercizio degli impianti elettrici. Norma CEI 17-13/1 (CEI EN ). Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). (Norma applicabile fino al 01/11/2014) Norma CEI (CEI EN ). Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1: Regole generali. Norma CEI (CEI EN ). Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: Quadri di potenza. Norme CEI Comitato 20. Cavi per energia. Norma CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. Norma CEI (CEI EN 50172). Sistemi di illuminazione di emergenza. Norma CEI 37-8 (CEI EN ). Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Norma CEI (CEI CLC/TS ). Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Parte 12: Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione Scelta e principi di applicazione. Norma CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Norma CEI Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori. Norma CEI Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica. Norma CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri generali. Norma CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri particolari per locali di pubblico spettacolo. Norma CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Impianti di 7
9 piccola produzione distribuita. Norma CEI /1 Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni. Parte 1: Montanti degli edifici. Norma CEI Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico. Norma CEI 81-5 (CEI NE ). Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC). Norma CEI 81-10/1 (CEI EN ). Protezione contro i fulmini. Principi generali. Norma CEI 81-10/2 (CEI EN ). Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio. Norma CEI 81-10/3 (CEI EN ). Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone. Norma CEI 81-10/4 (CEI EN ). Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture. Norma CEI 81-10; V1. Protezione contro i fulmini. Norme CEI per impianti speciali Norma CEI (CEI CLC/TS ). Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Parte 22: Limitatori di sovratensioni connessi alle reti di telecomunicazione e di trasmissione dei segnali. Scelta e principi applicativi. Guida CEI Guida alle Norme per la scelta e la posa dei cavi per impianti di comunicazione. Norma CEI (CEI EN ). Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi e sonori. Norma CEI (CEI EN 50310). Applicazione della connessione equipotenziali e della messa a terra in edifici contenenti apparecchiature per la tecnologia dell'informazione. Norma CEI (CEI EN ). Tecnologia dell'informazione. Sistemi di cablaggio generico. Parte 1: Requisiti generali e uffici. Norme Europee UNI EN ISO 9001:2008. Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti Marchi e marcature Tutte le apparecchiature elettriche ed i relativi materiali impiegati devono essere marcati CE e, dove applicabile, essere dotati di marchio IMQ. Devono inoltre essere dotate di marcatura CE le apparecchiature, anche non elettriche, che rientrino nel campo di applicazione della Direttiva Macchine (recepita in Italia con D.Lgs. 27 Gennaio 2010, n.17) e le apparecchiature medicali. 8
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