REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DEL CONTROLLO PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. composta dai magistrati:

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1 Parere n.13 /2006 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI in SEZIONE DEL CONTROLLO PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA composta dai magistrati: PRESIDENTE: Prof. Avv. Giuseppe Palumbi CONSIGLIERE: Giorgio Longu CONSIGLIERE: Nicola Leone CONSIGLIERE: Maria Paola MARCIA REFERENDARIO: Valeria Mistretta REFERENDARIO: Michele Scarpa (relatore) REFERENDARIO: Lucia d Ambrosio Nella camera di consiglio del ; Visto l art. 100, comma 2 della Costituzione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21, recante le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto l art. 7, comma 8 della legge 5 giugno 2003 n. 131; Viste la richiesta di parere pervenuta dal Consiglio delle Autonomie Locali a mezzo nota prot. n. 145 del a firma del responsabile dell Ufficio di Segreteria; Vista l assegnazione del parere al magistrato relatore con nota di assegnazione istruttoria n. 379/Pres. in data del Presidente della Sezione di Controllo Vista la nota prot. N.784/III/3 in data con cui il Magistrato istruttore, ha deferito la relazione istruttoria per la discussione collegiale;

2 Udito il relatore; P R E M E S S O Il responsabile dell Ufficio di Segreteria del Consiglio delle Autonomie Locali trasmette alla Sezione una richiesta di parere del Segretario Comunale del Comune di Villa San Pietro relativamente alla assegnazione di un impiegato di categoria C con profilo di istruttore amministrativo alla predisposizione delle buste paga dei lavoratori assunti per progetti socialmente utili (cantieri comunali ex ll.r.n.11/88). Questioni preliminari a) ammissibilità soggettiva 1. La Sezione constata che, per la prima volta, la richiesta di parere è stata inoltrata per il tramite del Consiglio delle Autonomie Locali Questa Sezione ribadisce che il tenore testuale dell art. 7.c.8 l.n.131/2003 non è prescrittivo e quindi non preclusivo per la Sezione di esaminare richieste di parere formulate direttamente dai comuni Tuttavia, la Sezione - anche recentemente - ha affermato l importanza di attuare la norma che dispone in via ordinaria l inoltro delle richieste di parere per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali. 2. Questo perché come chiarito nella giurisprudenza della Sezione - lo scopo della funzione consultiva intestata dalla legge alla Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti non è quello di offrire un servizio di consulenza amministrativa a favore dei soggetti interni al sistema delle Autonomie, né dare risposte a quesiti specifici (mera consulenza amministrativa su singoli atti) Lo scopo è quello di garantire al sistema delle autonomie una funzione consultiva al livello istituzionale. Una funzione consultiva qualificata soggettivamente dalla natura della Corte Organo- Istituzione indipendente e neutrale - data la natura e la collocazione costituzionale della Corte dei Conti. Una funzione consultiva qualificata oggettivamente perché trattasi di consulenza a livello

3 istituzionale sull interpretazione di norme e non a livello tecnico sulla legittimità di singoli atti In questo quadro emerge l importanza del tramite del Consiglio delle Autonomie locali, proprio nel quadro della finalità di consulenza al complesso del sistema delle autonomie rappresentato unitariamente dall Istituzione Consiglio delle Autonomie Locali in chiave di collaborazione istituzionale Infatti solo la collaborazione istituzionale e non quella tecnica è tale da poter orientare l indirizzo del soggetto richiedente e dell intero sistema delle Autonomie, e questo prescinde dalle concrete e contingenti vicende istituzionali dalle quali la richiesta di parere scaturisce In sintesi la ratio legis di cui all art.7 c.8 l.n.131/2003 è quella di offrire al sistema delle autonomie, nel rinnovato assetto istituzionale del federalismo a costituzione invariata (titolo I) di cui alla riforma del titolo V (l.cost.n.3/2001), una consulenza qualificata da parte di una magistratura specializzata per competenza in materia di contabilità pubblica Trattasi di una consulenza effettuata dalla Sezione regionale del controllo quale organo naturaliter deputato a cogliere le peculiarità degli ordinamenti locali (ordinamenti differenziati). 3. Questa Sezione, nella sua giurisprudenza, ha negato la legittimazione soggettiva attiva nella richiesta dei pareri da parte del Segretario Generale e degli altri soggetti interni al sistema poiché non titolari della rappresentanza istituzionale dell Ente; e questo proprio sul presupposto che solo la rappresentanza istituzionale può richiedere l implementazione di quel rapporto di ausiliarietà (istituzionale e non tecnico-ammijnistrativa) e collaborazione istituzionale della Sezione che è nello spirito della legge n.131/ Nel caso di specie la trasmissione del parere per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali, fattispecie prevista dalla legge come modalità ordinaria di richiesta di parere, consente di ritenere assorbite le questioni preliminari di ammissibilità soggettiva. 4. Alla luce di quanto sopra esposto la richiesta di parere è ammissibile. b) ammissibilità oggettiva 5. Come rilevato in precedenti pareri, l autoqualificazione - il nomen iuris - non vincola questa Sezione che è chiamata a valutare funditus la corrispondenza della qualificazione rispetto allo schema di legge.

4 5.1. A contrario e a fortiori anche l assenza di autoqualificazione non vincola la Sezione che è chiamata a verificare funditus se la richiesta di parere è utile a sostanziare quel rapporto collaborativo di ausilio istituzionale della Sezione regionale della Corte dei Conti nei confronti del sistema delle autonomie locali; ausilio che costituisce lo scopo perseguito dallo schema di cui alla legge n.131/ Alla luce di quanto osservato, appare fin troppo evidente che la consulenza in oggetto deve garantire un effettivo rapporto collaborativo della Sezione regionale rispetto all ente locale tale da consentire all ente un azione di autocorrezione e di orientamento utile per il futuro, anche rispetto a profili ermeneutico-applicativi di singoli istituti di contabilità e dell ordinamento finanziario e contabile degli enti locali Il parere richiesto pertanto è ammissibile oggettivamente perché a prescindere dalla assenza di autoqualificazione (nomen iuris) - contiene alcuni elementi oggettivi tali da soddisfare i requisiti di cui al punto n La richiesta di parere, pur traendo spunto da una vicenda specifica, non attiene alla verifica della legittimità di singoli atti, ma alla verifica della legalità (conformità allo schema di legge) delle modalità prospettate dall Ente per il perseguimento di un obiettivo istituzionale Inoltre la richiesta attiene ad una questione apparentemente specifica che invece è di interesse generale attese le implicazioni di natura istituzionale ivi evocate e connesse, utili per tutto il sistema delle autonomie Inoltre il parere è ammissibile perché è utiliter datum, questo perché l Ente potrà utilmente tenerne conto adottando in autonomia quelle decisioni che eventualmente ritenesse di assumere in caso di adesione al contenuto del medesimo Pertanto il parere richiesto è ammissibile oggettivamente in conformità a quanto evidenziato al punto 5. Fatto e Diritto 6. La questione posta dal Comune alla Sezione solo apparentemente attiene alla legalità dell assegnazione della mansione della redazione delle buste paga degli operai di un cantiere regionale ad un impiegato di categoria C del profilo istruttore amministrativo.

5 6.1. Infatti il profilo di analisi che interessa la Sezione attiene alla possibilità di pagare con i fondi di bilancio il dipendente in oggetto ad esempio quale CO.CO.CO. per la redazione delle buste paga trattandosi di buste paga relative a personale esterno all amministrazione e di diverso comparto da quello degli EE.LL Seppure una compiuta valutazione dei profili di impiego del personale sotto l aspetto giuslavoristico esula dalle competenze della Sezione e necessiterebbe di ben maggiori e circostanziate ricostruzioni in fatto e diritto non fornite dall amministrazione e comunque non di interesse della Sezione, appare altresì evidente che l assegnazione è comunque possibile compatibilmente con le competenze del profilo (istruttore) professionale del soggetto designato, qualora non ostino contrarie previsioni del contratto collettivo ed integrativo. Infatti l amministrazione ben potrà assegnare ad un impiegato di categoria C profilo istruttore amministrativo la responsabilità di un singolo procedimento amministrativo tipico ed anche complesso, com è la redazione delle buste paga di soggetti anche esterni all amministrazione; inoltre tale prestazione permane all interno del rapporto di servizio e pertanto dalla stessa non potrà certamente conseguire che un istruttore amministrativo sia responsabile verso terzi (diversi dall amministrazione di appartenenza), non avendo l istruttore poteri di rappresentanza e responsabilità esterna (non è un dirigente), tranne nel caso dell assegnazione di specifiche posizioni organizzative Pertanto sotto il profilo della tutela degli interessi dell Ente pubblico è indifferente che trattasi di buste paga di soggetti esterni appartenenti a diverso comparto. Evidentemente, qualora l amministrazione assegnasse tale incarico, dovrà premunirsi di formare adeguatamente il personale preposto, come d altronde dovrebbe comunque accadere in occasione dell assegnazione di ogni nuova mansione, ancorché relativa a competenze proprie dell Ente Per quanto concerne, invece, la possibilità di assegnare tale mansione al personale interno con apposito e distinto contratto di lavoro ancorché l amministrazione non possieda figure professionali competenti nella materia de qua - si richiama il principio dell esclusività e dell unicità della prestazione lavorativa del personale del comparto pubblico contrattualizzato Il CCNL prevede diversi istituti tra i quali i progetti obiettivo con i quali

6 l Amministrazione potrà ben selezionare, formare e retribuire il personale interno da assegnare a tale mansione, fermo restando che tale mansione produce obblighi di prestazione lavorativa all interno del rapporto di impiego con l amministrazione di appartenenza. P.Q.M. La Sezione, in relazione a quanto esposto in considerato, dichiara ammissibile la richiesta di parere in oggetto. Nelle suesposte considerazioni ed osservazioni è il parere della Sezione del Controllo della Corte dei Conti della Sardegna. La presente deliberazione viene trasmessa al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale del Comune di Villa San Pietro ed al Presidente del Consiglio delle Autonomie locali. Così deliberato nella Camera di consiglio del IL PRESIDENTE (Prof. Avv.Giuseppe PALUMBI) IL RELATORE (Michele Scarpa) Depositata in Segreteria in data 9 novembre Il Dirigente (Dr.Paolo CARRUS)