UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
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- Rossana Rossetti
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico Corso di Pedagogia sperimentale Lezione n. 9-7 novembre 2018 Loredana La Vecchia
2 Lavorare in gruppo Tema Il focus group (Francesca, Maria, Angelica, Chiara) I metodi osservativi (Giorgia e Giulia) La ricerca sperimentale in ambito educativo (Sara, Chiara) La ricerca sperimentale in ambito educativo (Cindy, Shirin, Atousa). Valutazione tra pari: chiarezza espositiva (orale e scritta); proprietà di linguaggio (disciplinare), attinenza al tema prescelto; etica.
3 Lavorare in gruppo: indicazioni Elaborazione scritta = 1pag e mezza (+ la bibliografia utilizzata le fonti) Invio del lavoro agli altri gruppi (che procederanno a valutare l elaborato, segnalando quanto deve essere rivisto/corretto) Correzione Presentazione orale (15 min + discussione)
4 Osservarte il concetto di bellezza nel tempo
5 Osservate il concetto di bellezza nel tempo
6 Invito alla riflessione Cosa ci dicono queste foto? È cambiato nel tempo il concetto di bellezza? La valutazione è a dimensione storica, è contingente
7 La valutazione Evoluzione della popolazione scolastica Sviluppo scientifico e tecnologico Sviluppo della ricerca educativa Scelte di politica scolastica Mutamenti nella valutazione
8 Prima metà dell 800 Boston La valutazione A Boston l'opinione pubblica si mostrava scontenta del funzionamento delle scuole, lamentava il basso livello della formazione, ed associava questo giudizio negativo al gran numero di studenti che affollavano le scuole. Il sovraintendente delle scuole di Boston si trovava in evidente difficoltà perché era sottoposto da un lato alle pressioni delle famiglie e dei giornali, dall'altro a quelle degli insegnanti e delle scuole. Per togliersi d'impaccio pensò di organizzare una vasta inchiesta, dalle quale emergessero dati obiettivi che consentissero di dirimere la questione.
9 Prima metà dell 800 Boston La valutazione La ricerca dette ragione alle lagnanze espresse dalla pubblica. Il problema era correlato al fatto che le scuole di Boston non erano più frequentate soltanto da allievi provenienti da famiglie di condizione sociale elevata, ma incominciavano ad affollarsi di ragazzi di varia condizione. L'attenzione alla qualità della formazione si poneva dunque in relazione alla quantità degli allievi che fruivano del servizio scolastico: fin quando il numero degli allievi si era mantenuto ristretto non c'era stato un vero e proprio problema di valutazione. (Vertecchi, Decisione didattica e valutazione, documento web).
10 La scuola di Barbiana La valutazione
11 La valutazione Barbiana
12 La docimologia 1922 lo psicologo Henry Piéron ( ) inizia uno studio sui criteri valutativi usati nelle scuole elementari; 1936 pubblicazione dei dati, uso della parola docimologia, messa in luce delle contraddizioni insite nei criteri valutativi
13 Con leggerezza Valutazione
14 La valutazione L atto del valutare, può considerarsi come una vera e propria operazione di attribuzione di valore a fatti, eventi, oggetti e simili, in relazione agli scopi che colui che valuta intende perseguire (Domenici, 2011)
15 La valutazione Attività cognitiva rivolta a fornire un giudizio su di un azione (o complesso di azioni coordinate) intenzionalmente svolta o che si intende svolgere, destinata a produrre effetti esterni, che si fonda su attività di ricerca delle scienze sociali e che segue procedure rigorose e codificabili (Palumbo, 2001)
16 La valutazione Disciplina finalizzata ad emettere giudizi sulle azioni formative e di insegnamento (o complesso di azioni organizzate come programmi o corsi), intenzionalmente progettate o svolte per guidare e sviluppare apprendimenti (individuali, collaborativi, organizzativi) nei destinatari, con effetti sui sistemi formativo, economico e sociale e fondata sull uso di metodi e strumenti propri della ricerca empirica e esperimentale in educazione (Galliani, 2011)
17 La valutazione ü Scienza transdisciplinare (Scriven, 1961) è utile/ serve ad altri settori di ricerca. ü A livello sociale, permette di regolare la produzione di beni e servizi attraverso qualifiche e titoli che consento lo svolgimento di mansioni e l assegnazione/ricoprimento di ruoli. Aiuta il passaggio dal mondo dell istruzione a quello del lavoro. ü Ha una dimensione politica (garantendo il funzionamento del sistema democratico-economico). ü Ha una dimensione storica.
18 La valutazione Perché valuto? Come valuto? Che cosa valuto? Con che cosa valuto? Dove e quando valuto? Le finalità e le teorie per cui si attribuisce valore I paradigmi e i modelli da cui si traggono i criteri per valutare La pluralità degli oggetti/soggetti nelle loro manifestazioni esterne e dimensioni interne Metodi e strumenti quantitativostatistici e qualitativo-ermeneutici I contesti reali e virtuali in cui si attivano e valutano apprendimenti formali, non formali, informali. (Galliani, 2014)
19 Cosa si valuta? Materiali didattici Prodotto Prestazioni Progettazione Processo Attuazione Verifica Sistema Micro (locale) Meso (nazionale) Macro (internazionale)
20 Il prodotto Materiali didattici/risorse per l educazione, ossia oggetti linguistici che il docente usa per mettere in relazione i saperi/contenuti disciplinari e gli studenti. Prestazione in termine di conoscenze/capacità/ competenze, ossia il giudizio sui risultati dell azione di insegnamento-apprendimento.
21 Il prodotto Materiali didattici/risorse per l educazione, ossia oggetti linguistici che il docente usa per mettere in relazione i saperi/contenuti disciplinari e gli studenti. Prestazione in termine di conoscenze/capacità/ competenze, ossia il giudizio sui risultati dell azione di insegnamento-apprendimento.
22 Il prodotto Conoscenze = risultato dell assimilazione, attraverso l apprendimento, di informazioni (pratiche e teoriche) le rappresentazioni e le credenze che il soggetto costruisce integrando esperienze personali e stimoli provenienti dai diversi saperi codificati.
23 Il prodotto Competenze = capacità di combinare in maniera dinamica abilità cognitive e metacognitive, conoscenza e comprensione, abilità personali, sociali e metodologiche, attitudini intellettuali e pratiche, valori etici.
24 Bibliografia di riferimento G. Domenici, Valutazione e autovalutazione come risorse aggiuntive nei processi di istruzione, Education Science & Society, 2, 2011, L. Galliani, V. Bonazza, U. Rizzo, Progettare la valutazione educativa, Lecce, Pensa Multimedia, L. Galliani, A. Notti (a cura di), Valutazione educativa, Lecce, Pensa MultiMedia, M. Palumbo, Il processo di valutazione. Decidere, programmare, valutare, Milano, FrancoAngeli, M. Scriven M. The Methodology of Evaluation. In R.W. Tyler, M. Gagné, M. Scriven (Eds.), Perspectives of curriculum evaluation. Chicago, Rand Mc Nally, 1961.
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