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- Dante Perri
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2 VISTO il Regolamento (CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTO il Regolamento (CE) n. 315/1993 che stabilisce procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari; CONSIDERATO il Regolamento (CE) n. 1881/2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari; CONSIDERATO il Regolamento (CE) n. 1126/2007 che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda le Fusarium-tossine nel granturco e nei prodotti a base di granturco; TENUTO CONTO del Regolamento (UE) N. 165/2010 recante modifica, per quanto riguarda le aflatossine, del regolamento (CE) n. 1881/2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari; RICHIAMATO il Regolamento (CE) n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 327/1980 in materia di disciplina della produzione e della vendita delle sostanze alimentare e delle bevande; PRESO ATTO - della Raccomandazione 2006/583/CE sulla prevenzione e sulla riduzione delle Fusarium -tossine in cereali e prodotti derivati; - della Raccomandazione 2006/576/CE sulla presenza di deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T-2 e HT- 2 e fumonisine nei prodotti destinati all alimentazione degli animali; RICHIAMATA la normativa sull importazione, di cui : - alla Decisione n. 2006/504/CE che stabilisce condizioni particolari per l importazione di determinati prodotti alimentari da alcuni paesi terzi a causa del rischio di contaminazione da aflatossine di tali prodotti; - al Regolamento (CE) n. 669/2009 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al livello accresciuto di controlli ufficiali sulle importazioni di alcuni mangimi e alimenti di origine non animale e che modifica la decisione 2006/504/CE della Commissione; - al Regolamento (UE) n. 884/2014 che stabilisce condizioni particolari per l'importazione di determinati mangimi e alimenti da alcuni paesi terzi a causa del rischio di contaminazione da aflatossine e che abroga il regolamento(ce) n. 1152/2009; - al Regolamento di esecuzione (UE) 2015/949 che approva i controlli preesportazione eseguiti da alcuni paesi terzi su determinati alimenti riguardo alla presenza di alcune micotossine; VISTO che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha attivato il Cluster dell agroalimentare ai sensi dell articolo 15, comma 2, della legge regionale n. 3/2015, dall Agenzia per lo sviluppo del distretto industriale Parco Agroalimentare di San Daniele, al fine di sviluppare le potenzialità del cluster dell agroalimentare del Friuli Venezia Giulia tra i soggetti pubblici e privati, così come definiti alla lettera a), in
3 armonia con l Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA; precisandone il ruolo e l operatività con apposito regolamento pubblicato in data 12/10/2016 sul BUR n. 41; RILEVATO che la problematica delle micotossine, inquinanti naturali dovuti all'attività di funghi patogeni e saprofiti (muffe), è diventata uno degli aspetti che più influenzano i mercati cerealicoli. Sia nei cereali vernini (frumento tenero e duro) sia, e più frequentemente, nel mais le produzioni nazionali hanno presentato difetti sanitari dipendenti da contenuti in micotossine non conformi; VISTA la nota del Ministero della Salute n. protocollo DGISAN/000855/P del 16 gennaio 2013 che prevede l attivazione di Procedure operative straordinarie per la prevenzione e la gestione del rischio contaminazione da aflatossine nella filiera lattiero-casearia e nella produzione del mais destinato all alimentazione umana e animale, a seguito di condizioni climatiche estreme; PRESO ATTO del documento Linee guida per il controllo delle micotossine nella granella di mail e di frumento indicazioni tecniche emanato dal Mi.P.A.A.F. Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, redatto con la collaborazione del CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi Economica, principale Ente di ricerca italiano dedicato all agroalimentare, con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Mi.P.A.A.F, avente competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socioeconomico nonché piena autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria; CONSIDERATE le funzioni attribuite a Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale (ERSA): - l Agenzia regionale per lo sviluppo rurale è ente strumentale della Regione preposto all assistenza tecnico-scientifica, alla sperimentazione e ricerca, alla formazione e all aggiornamento per il trasferimento dell innovazione, alla divulgazione, alla promozione dei marchi di qualità nonché alla certificazione della qualità nel settore dell agricoltura, della pesca e dell acquacoltura (L.R. 24/03/2004 n. 8 art.1 comma 1); - di strumento di raccordo tra le esigenze del settore produttivo e le attività dei soggetti operanti nell ambito della ricerca, della sperimentazione e dell innovazione in agricoltura, al fine di migliorare la qualità della vita, di conservare le risorse naturali, di tutelare il paesaggio, nonché di favorire l ammodernamento delle imprese e migliorare la qualità dei prodotti (L.R. 24/03/2004 n. 8 art.1 comma 3); - di attuare, in collaborazione con l'amministrazione regionale e con gli enti e gli istituti di ricerca e le amministrazioni locali, la ricerca e la sperimentazione finalizzate al miglioramento qualitativo delle produzioni, all'innovazione e al perfezionamento delle tecnologie di produzione (L. R. 24/03/2004 n. 8 art.3 comma 3 punto b); - di svolgere, attraverso i propri laboratori, funzioni di supporto tecnico-specialistico a favore dei soggetti operanti nel settore agricolo, della pesca e della acquacoltura (L. R. 24/03/2004 n. 8 art.3 comma 3 punto h); - il Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica dell ERSA, con sede in Pozzuolo del Friuli esercita, tra l altro, la vigilanza sullo stato fitosanitario, sulla produzione, commercializzazione e circolazione dei vegetali e dei prodotti vegetali nel territorio regionale, la diagnostica fitopatologica, cura studi e ricerche in materia fitopatologica e fitoiatrica, cura l attività di diagnosi fitopatologica attraverso lo studio, la ricerca e le analisi delle malattie delle piante agrarie dovute all azione di agenti biotici e abiotici, effettua studi e indagini di laboratorio per il settore agro-ambientale, svolge per conto dell Amministrazione regionale attività di
4 consulenza, di supporto tecnico-scientifico e di analisi per i controlli ufficiali (deliberazione della Giunta regionale n del 13 settembre 2013, art. 104); - il laboratorio di Fitofarmaci e Contaminanti del Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica dell ERSA ha le competenze e le strutture necessarie e sufficienti per attuare un controllo sulla presenza delle principali micotossine che si possono rinvenire nei cereali di produzione regionale; - il laboratorio Fitofarmaci e Contaminanti del Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica è accreditato ai sensi della norma UNI-CEI-ISO EN per lo svolgimento di prove, tra le altre, riguardanti la determinazione delle micotossine che possono contaminare cereali ed altre matrici vegetali; CONSTATATO che negli ultimi anni le produzioni maidicole in regione FVG continuano ad essere interessate in maniera seppur puntiforme da contaminazione da micotossine; APPURATO che gli esiti dei controlli ufficiali, già programmati e attuati nel corso degli ultimi mesi, hanno evidenziato i rischi reali di contaminazione della catena alimentare; PRESO ATTO che con nota del Ministero della Salute prot. DGISAN/ /P del 14 aprile 2016 è stato diramato alle Regioni e province autonome il Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine negli alimenti; PRECISATO che il Piano nazionale per la Prevenzione (PNP) per gli anni , approvato con Intesa del 13 novembre 2014 Rep. n. 156/CSR, prevede, in continuità con il il PNP , che siano individuate le "azioni centrali", definite come azioni ritenute pertinenti al livello di governo centrale, tese a rendere più efficiente ed efficace l insieme delle relazioni tra attori istituzionali (e tra questi e gli stakeholder), per migliorare la capacità del sistema sanitario di erogare e favorire interventi di prevenzione, promuovendo in ultima analisi la prevenzione all interno del sistema sanitario, valorizzandone il contributo specifico e peculiare e operando in un ottica di trasversalità e intersettorialità anche al di fuori di esso; VISTA l intesa, ai sensi dell articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, sulla proposta del Ministero della Salute concernente il Piano Nazionale Integrato (PNI) , rep atti 177/CSR del 18 dicembre 2014; RICHIAMATO il Piano regionale della Prevenzione (PRP) di cui alla Deliberazione Giuntale n del 27 novembre 2015, ed, in particolare, il Programma VIII Miglioramento della qualità nelle attività del Dipartimento di Prevenzione, con particolare riferimento alle attività di vigilanza e controllo dove è previsto l attivazione dell Osservatorio regionale quale indicatore dell attuazione del piano di monitoraggio integrato per la gestione dei rischi nelle matrici alimentari e alimenti per animali; RAVVISATA, pertanto, la necessità di mettere in sinergia le conoscenze, le risorse umane, tecniche e finanziarie disponibili sul territorio regionale per migliorare la qualità della filiera produttiva, al fine di ottemperare alle indicazioni di cui al macrobiettivo 10 rafforzare le attività di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per taluni aspetti di attuazione del Piano nazionale integrato dei controlli di cui al PRP; DATO ATTO che una corretta formazione e informazione, nonché l utilizzo di appropriate pratiche agro-zootecniche tra gli operatori del settore concorre a limitare la diffusione di contaminanti nell ambiente e consente di migliorare il controllo della contaminazione da micotossine nella catena alimentare, nell ottica dell approccio One Health, One World ;
5 RITENUTO, per quanto esposto in premessa, di costituire l Osservatorio regionale per dell Osservatorio regionale per la sorveglianza delle micotossine negli alimenti, recependo le indicazioni di cui al Piano regionale della Prevenzione ; PRECISATO che l Osservatorio è chiamato a promuovere il piano integrato per la prevenzione e la sorveglianza della contaminazione delle micotossine negli alimenti e nei mangimi, con un approccio unitario, integrato e graduale, volto anche alla valorizzazione e promozione del patrimonio rurale del proprio territorio; STABILITO che le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente decreto nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica; TUTTO CIÒ PREMESSO su proposta dell Assessore alla salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia, di concerto con l Assessore alle risorse agricole e forestali, La Giunta regionale all unanimità DELIBERA 1. Di costituire l Osservatorio per la sorveglianza delle micotossine negli alimenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, quale organo di indirizzo trasversale alla Direzione alla Salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia, e alla Direzione risorse agricole, forestali e ittiche. 2. Di delegare all ERSA la rappresentanza della Direzione risorse agricole, forestali e ittiche nell ambito delle competenze dell Osservatorio di cui punto 1, per le relative funzioni in relazione alla complessità dell impegno necessario per l espletamento delle attività correlate. 3. Per lo svolgimento della funzione dell Osservatorio, le Direzioni su menzionate si avvalgono, anche attraverso la messa a disposizione di personale, del supporto: - tecnico-scientifico dell'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, come laboratorio ufficiale delle Autorità Competenti in materia di controllo ufficiale ai sensi del Reg.(CE) n. 882/2004; - delle Autorità sanitarie in materia di verifica dei sistemi aziendali di autocontrollo, ai sensi del Reg. (CE) n. 882/2004; - del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi Economica (CREA) per il coordinamento, in ambito regionale, di studi e ricerche di settore; - del Parco il Parco AgroAlimentare di San Daniele quale Gestore del Cluster dell Agroalimentare per l attività didattica e formativa nel settore, anche mediante l'aggiornamento delle figure professionali coinvolte e per la valorizzazione del patrimonio agricolo e zootecnico; - di ogni altra figura professionale le cui competenze tecnico-scientifiche si rendano necessarie per l espletamento dei compiti dell Osservatorio; - di ogni altra Amministrazione, Istituzione o Ente la cui collaborazione possa essere di volta in volta richiesta.
6 4. Di stabilire che il predetto Osservatorio è deputato a svolgere attività di valutazione e sorveglianza nell ambito del controllo della presenza delle micotossine nei prodotti dal campo alla tavola. 5. Di dare mandato all Osservatorio al fine di : - dare concretezza al disegno delineato dal legislatore regionale in tema di gestione dei rischi nelle matrici alimentari e nei mangimi per animali, al fine del controllo della contaminazione da micotossine negli alimenti; - coordinare gli incontri con i rappresentanti dei produttori e i raccoglitori di mais; - programmare e avviare dei piani di monitoraggio specifici per il settore latte e per il settore cerealicolo; - redigere manuali di buone prassi agricole (GAP) e di manipolazione o conservazione (GMP) tenendo presente le specifiche esigenze e realtà locali; - fornire le indicazioni tecniche per la predisposizione dei protocolli di intesa riguardanti le procedure operative e i disciplinari HACCP - impostare i disciplinari di produzione dei contratti integrati di filiera; - guidare eventuali misure/azioni di orientamento nei PSR. 6. Con successivo decreto della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia sono regolamentate le attività per lo svolgimento delle funzioni dell Osservatorio. 7. Dall'attuazione della presente atto non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 8. La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE
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