Per sconfiggere un nemico molto forte, non basta vincerlo.

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1 Per sconfiggere un nemico molto forte, non basta vincerlo. Bisogna sognare un mondo nuovo! Wu Ming 2 - Pontiac La crisi finanziaria di questi ultimissimi anni ha fatto emergere quali sono le profonde contraddizioni di un sistema economico che è fondato sulla logica del profitto. Le politiche neoliberiste concorrono ad accentuare il progressivo sfruttamento dei lavoratori e lo sfruttamento delle risorse ambientali, calpestando i diritti civili, distruggendo l eco-sistema ed esaurendo qualsiasi risorsa. La risposta del Governo Berlusconi a questa crisi economica, politica, culturale ed ambientale accellera i processi di frammentazione del lavoro e della società, ponendo in concorrenza i lavoratori anche nelle stesse aziende, declassando il CCNL, de-regolamentando il mercato del lavoro, accentuando la flessibilità e distruggendo qualsiasi piano di sostegno sociale a precari o disoccupati tramite politiche di welfare. Mentre fa questo, pone l imperativo della competitività a discapito dei lavoratori, accrescendo, specialmente in questo momento, il livello di lavoro nero, di precariato e disoccupazione, lasciando soli lavoratori e famiglie. Nella stessa direzione vanno i tagli alla Scuola Pubblica e all Università Pubblica, impoverendo gli Atenei e riducendo all osso le già trascurate scuole. Proprio in questo momento, in un contesto di crisi che ci impone soluzioni lungimiranti, è necessario rilanciare la formazione e la ricerca: investire sul diritto allo studio come strumento di emancipazione sociale per chi è posto sempre più ai margini. Porre il Sapere al centro della crescita del Paese.

2 Ma il piano dei tagli approvati dal consiglio dei Ministri il 15 Ottobre riduce il fondo integrativo per il diritto allo studio regionale a soli 26 Milioni di euro per tutti gli studenti d Italia, fa calare una cortina d ombra sul futuro che del nostro paese e delle giovani generazioni. Questo, contestualmente ai vincoli del patto di stabilità imposto alle regioni, costringe ancor più l erogazione delle borse di studio a pochissimi fortunati e non invece a tutti i capaci e meritevoli, come imporrebbe la Costituzione. Oggi assistiamo al lento declino di una società che non può più definirsi civile, che si costringe ad adorare una divinizzata ricerca del profitto, che non fa altro che aumentare il divario tra i più ricchi ed i più poveri. In questo contesto, dove la politica è spesso concentrata a ritagliarsi segmenti di potere, con clientelismo e ricatti alla quale sono gli indifesi a veder privati i propri diritti. In questo momento, più che mai, la battaglia la ri-pubblicizzazione del Sapere come bene comune deve diventare il fulcro delle lotte dei soggetti in formazione e della società tutta, per la ricostruzione del Futuro del nostro paese e del nostro mondo. Il 17 novembre scenderemo in piazza in tutte le città pugliesi, come in tutta Italia, per rivendicare un nuovo sistema di welfare, per eliminare qualsiasi tipo di disuguaglianza sociale ed economica, così da affermare i diritti inderogabili che devono essere le basi di una società più giusta e più equa. Hanno distrutto il nostro futuro! Noi creiamo un mondo nuovo!

3 DSU in Puglia: Cosa Succede? La situazione del DSU pugliese assume caratteri preoccupanti e conferma la situazione di difficoltà nota da anni e da noi sempre denunciata. Solo il 54,4% degli aventi diritto sulla base dei criteri ISEEU e ISPEU stabiliti dal bando, accede effettivamente alla borsa di studio. Tale situazione subirà dei gravi peggioramenti per il prossimo anno accademico 2010/2011 alla luce dei tagli operati dal Governo nazionale alle Regioni e di conseguenza, direttamente sul Fondo Integrativo per il Diritto allo Studio. Riteniamo indispensabile, pertanto, che la Giunta Regionale ed in particolare l'assessorato al Diritto allo Studio intervengano con un provvedimento straordinario che possa permettere, entro la fine della legislatura, la copertura totale delle borse di studio, anche a fronte della situazione sociale e politica nella quale versa il nostro territorio. Il Meridione d'italia si trova al centro di una crisi economica che giorno dopo giorno contribuisce all aumento della povertà e delle disuguaglianze. Pertanto la famiglia non può più essere considerata il fulcro della crescita del paese, ma il singolo soggetto in formazione deve disporre dell autonomia formale e sostanziale per decidere i propri percorsi di studio e di vita. A tale fine è fondamentale ed indispensabile il raggiungimento della copertura totale delle borse di studio e l istituzione di un reddito di formazione (vedi sopra). Mense

4 E necessaria una valorizzazione, specie nelle sedi decentrate, del sistema di ristorazione A.D.I.S.U ed una maggiore e migliore dislocazione sul territorio urbano, con l imprescindibile miglioria delle strutture e dei servizi presenti (massima trasparenza per appalti e gare), e la costruzione e l avviamento laddove assenti. Per gli studenti medi risulta essere prioritaria la definizione dei regolamenti attuativi della Legge Regionale sul Diritto allo Studio, così da avviare al più presto tali servizi attraverso convenzioni e buoni pasto con le strutture alberghiere presenti negli istituti, in esercizi commerciali convenzionati nei pressi degli istituti e con le mense universitarie presenti sul territorio regionale. Rispetto alla condizione universitaria vanno migliorati i servizi sia nelle mense sia nei collegi: Maggiori controlli sulla qualità del servizio mensa. 2 pasti giornalieri gratuiti per i Borsisti Fuorisede, più un pasto al giorno per gli studenti pendolari e in sede, senza che ciò diminuisca l'importo da erogare in contanti della Borsa di Studio. Allestire aree cottura a disposizione di ogni collegio Estensione del servizio mensa - a tariffa agevolata - agli studenti non richiedenti la borsa di studio Il Fondo Anti-crisi E necessario un intervento straordinario a favore di tutti quegli studenti che hanno visto cambiare nell'ultimo periodo la propria situazione economica.

5 Le certificazioni ISEEU ed ISPEU, infatti, tengono conto solo della situazione economica, aggiornata all'anno precedente di presentazione e non dei cambiamenti reddituali che avvengono nel corso dell'anno. Questo inficia pesantemente moltissime famiglie e studenti messi, in difficoltà dalle conseguenze della crisi economica e dalla diminuzione dei redditi, combinata all aumento vertiginoso del costo della vita che sta avvenendo in questi mesi. E necessario un controllo costante delle dichiarazioni dei redditi e degli esami convalidati al fine di evitare elusioni ed evasioni fiscali. Dichiarare il falso significa rubare una borsa di studio ad uno studente bisognoso e onesto. Alloggi La situazione degli alloggi per i fuori sede in Puglia è decisamente problematica. Oggi sono disponibili 866 posti nelle Case dello Studente a fronte di circa 2000 idonei fuorisede che avrebbero diritto a un posto. Inoltre, risulta totalmente inefficiente il sistema di contributo alloggio, destinato a coloro che non riescono ad avere un letto nei collegi. Il quadro è reso ancora più drammatico dal costo esoso degli affitti di una stanza per lo studente che spesso si ritrova a subire l'assenza di un regolare contratto da parte dei proprietari degli appartamenti. E necessario che l A.di.s.u stipuli con gli enti comunali e i sindacati dei proprietari, degli inquilini e affittuari dei patti territoriali che offrano delle agevolazioni sul costo degli affitti ed un assistenza e una tutela legale per gli studenti.

6 E necessario, inoltre, fare una battaglia contro gli affitti in nero che, oltre a non garantire i diritti previsti per legge agli affittuari, provocano un danno economico agli studenti e alle loro famiglie che in questo modo non riescono ad usufruire delle detrazioni economiche che avrebbero con un normale contratto regolarmente registrato. Uno strumento utile potrebbe essere il censimento degli studenti fuorisede che abitano nelle città universitarie e degli immobili inutilizzati nella città di proprietà dell A.di.s.u e dell Università, organizzando in questo modo un controllo su quelli che sono gli immobili e le abitazioni non occupate, che con affitti calmierati potrebbero essere utilizzate dagli studenti fuorisede. Attraverso, poi, delle convenzioni con la Guardia di Finanza, si potrebbe disincentivare l evasione fiscale e la speculazione a danno degli studenti. Inoltre gli studenti che abitano nei Collegi A.di.s.u. hanno esplicitamente sottolineato come le strutture non garantiscano una "normale" vita universitaria, in quanto situate in zone periferiche della città e non collegate in maniera funzionale con il centro e le sedi universitarie. Il Diritto allo Studio è anche il diritto a vivere in Città universitarie con tutte le iniziative culturali e ricreative offerte agli studenti. La necessità, quindi, di garantire dei collegamenti giornalieri tra i collegi, il centro e le sedi universitarie o gli altri luoghi di interesse universitario risulta essere primaria per un diritto allo studio inteso in questo senso. Il Comodato d'uso dei libri. Come previsto dalla Legge regionale sul Diritto allo Studio 31/09, approvata lo scorso dicembre, è necessario istituire il fondo per il comodato d'uso dei libri di testo per le scuole superiori, agibile da

7 parte delle studenti dell intero territorio regionale, funzionale nell azione di contrasto alla speculazione delle case editrici, così come al continuo e costante spreco di carta. E necessario inoltre studiare e valorizzare l utilizzo dei testi interattivi, strumento capace di abbattere i costi di stampa e facilitare la sostenibilità ambientale, contestulmente all apertura pomeridiana degli istituti scolastici, al fine di permettere la fruizione degli strumenti telematici di cui le strutture dovrebbero essere dotate. Va incentivata la distribuzione e l adozione di materiale didattico con licenze Creative Commons o libere dai diritti d autore, in modo tale da abbattere sia per il sistema amministrativo che didattico, i gli esosi costi dei prodotti. Trasporti Nel mondo della Globalizzazione, dell abbattimento delle frontiere fisiche e virtuali per il raggiungimento delle conoscenze, delle informazioni e delle necessità di ognuno, diventa ridicolo accorgersi delle difficoltà della nostra regione nel permettere a tutti, e specialmente ai soggetti in formazione, di spostarsi in piena libertà. La precarietà di lavoratori e studenti (medi o universitari che siano) che vivono l ulteriormente complessa condizione di pendolari pesa come un macigno sui bilanci delle famiglie, e la scarsa qualità dei servizi di trasporto grava sull esistenza e sul benessere di tutt*. La problematica della mobilità in Puglia, non particolarmente rosea nell immediato passato, è ulteriormente peggiorata in seguito al recente aumento dei costi compreso tra il 15 e il 40 per cento su tutto il territorio regionale. L aumento dei costi così come la deficienza nella copertura delle tratte portano evindentemente alla necessità di un intervento regionale per l abbattimento dei costi di trasporto inter-urbani, così da agevolare i tanti studenti e studentesse pendolari che affollano i

8 nostri treni e autobus. Sarebbe inoltre il momento di ragionare su una molto più ampia copertura dei tragitti, specificatamente in zone quali il foggiano e il basso salento. I soggetti in formazione, sia medi che universitari, devono essere quindi trattati unitariamente, dato che le problematiche che li interessano sono affini. Risulta, quindi, fondamentale avviare una vertenza generale che consenta a tutti gli studenti di ottenere una mobilità che garantisca la totale copertura dei tragitti, ed una tutela rispetto all accessibilità dei prezzi. Importante è, inoltre, promuovere nelle città e nei comuni sistemi di mobilità sostenibile, potenziando i mezzi pubblici e la mobilità verde tramite sistemi di Bike e Car Sharing. Reddito diretto ed indiretto, le due facce di un Welfare per i soggetti in formazione Da anni i movimenti studenteschi nella nostra regione rivendicano sistemi di sostegno alle componenti del mondo della formazione, capaci di generare meccanismi virtuosi di crescita dei singoli e della collettività. Ancora troppo spesso nella nostra regione molti studenti scappano dalla Puglia e dall Italia per accedere ai sistemi di welfare e diritto allo studio che qui non sono presenti, o nei casi peggiori sono costretti a non intraprendere la carriera universitaria dovendo fare i conti da subito con il lavoro precario (o in nero) e con la disoccupazione. Chi, invece, riesce ad accedere, magari con grossi sacrifici, al sistema universitario o all alta formazione artistica (accademie e conservatori), non ha nessuna possibilità di sfruttare i canali

9 culturali non curriculari o accademici, per l esiguo numero di convenzioni degli enti universitari e scolastici e spesso per le condizioni economiche dei nuclei familiari. Per far fronte a tale problematica è necessario costruire un sistema di welfare integrato. E necessario che questo consista sia in finanziamenti diretti, progressivi rispetto alle fasce di reddito e capaci di costituire quella libertà sostanziale di costruire il proprio percorso formativo in autonomia, specialmente dalle proprie condizioni economiche e sociali di partenza. Parallelamente a questo deve esistere un sistema integrato di convenzioni con gli enti privati e pubblici (cinema, librerie, musei, biblioteche e mediateche, centri di produzione culturale, etc.) a cui i soggetti in formazione e quindi la cittadinanza tutta possano accedere in maniera gratuita o a costi abbattuti. Tutto questo è attuabile tramite l istituzione di una carta regionale di cittadinanza studentesca (cosa già fatta dalla Regione Puglia, ma mai diventata effettiva) che metta a sistema anche i sistemi di welfare indiretto presenti sul territorio (Green Card nella provincia di Brindisi) e quelle in via di discussione o approvazione. Il centro cardine del welfare nella nostra regione, ed in futuro del nostro paese, deve essere la Persona, non come monade isolata in una società di individualisti, ma come elemento integrato nella collettività e attore della cooperazione sociale, che vada a sostituire la Famiglia, un istituzione ormai incapace di costituire le fondamenta della società italiana.

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