LAVORAZIONI ESEGUIBILI AL TRAPANO

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Ugo Martelli
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LAVORAZIONI ESEGUIBILI AL TRAPANO Al trapano si possono eseguire le seguenti lavorazioni: foratura; alesatura; maschiatura; lamatura; svasatura.

1 LAVORAZIONI ESEGUIBILI AL TRAPANO Al trapano si possono eseguire le seguenti lavorazioni: foratura; alesatura; maschiatura; lamatura; svasatura. Foratura I fori vengono definiti passanti quando attraversano tutto il pezzo; ciechi se sono effettuati per una profondità inferiore allo spessore dell'oggetto su cui sono eseguiti. Alcuni materiali, come la ghisa e il bronzo, formano trucioli corti e segmentati che si impastano facilmente e possono bloccare la punta. In questi casi si evita il problema rallentando la lavorazione, oppure lubrificando con il petrolio.

Alesatura L'operazione di alesatura consiste nell'asportare materiale dalla superficie interna di un foro, al fine di ottenerne la calibratura dimensionale, la finitura superficiale o la formatura

2 Alesatura L'operazione di alesatura consiste nell'asportare materiale dalla superficie interna di un foro, al fine di ottenerne la calibratura dimensionale, la finitura superficiale o la formatura conica (per esempio, i fori per le spine coniche). Tale operazione è realizzata mediante l'utensile alesatore, montato sul trapano. Maschiatura Mediante la maschiatura si eseguono filettature interne. Si effettua con un utensile filettatore (maschio) dotato di imbocco conico.

La matura e svasatura L'operazione di lamatura consiste nel creare spianature aventi forma di corone circolari, generalmente sedi di viti a testa cilindrica; esse si eseguono con gli utensili

3 La matura e svasatura L'operazione di lamatura consiste nel creare spianature aventi forma di corone circolari, generalmente sedi di viti a testa cilindrica; esse si eseguono con gli utensili allargatori. La svasatura consiste nello smussare i bordi di fori preesistenti secondo un angolo predefinito. Generalmente si esegue per alloggiare la testa svasata di viti; per tale operazione si utilizzano utensili allargatori conici.

4 TIPI DI TRAPANI I trapani più comunemente utilizzati si possono distinguere in: portatili; sensitivi; a colonna o a montante; radiali o a bandiera; plurimandrino. Portatili

leva di manovra (e), il cannotto mandrino (d), la punta

5 Sensitivi Schema di un trapano sensitivo da banco, in cui si possono osservare la testa motrice (a), la cinghia (b), la leva di manovra (e), il cannotto mandrino (d), la punta elicoidale (e), l a mensola (f), la colonna (g), il basamento (h).

6 Trapano a montante

7 Trapani radiali o a bandiera Gli elementi che compongono questo tipo di trapano sono: il basamento; la colonna; la traversa; la testa portamandrino.

8 MONTAGGIO DEL PEZZO Per eseguire una foratura qualsiasi occorre bloccare il pezzo sulla tavola. Si può utilizzare una semplice morsa quando: non sono richieste precisioni elevate; i tempi di foratura non condizionano il processo di produzione; la superficie da forare è perpendicolare alla punta elicoidale. Può essere necessario bloccare il pezzo e guidare l'utensile con apposite attrezzature. La guida dell'utensile sul foro consente di: ridurre i tempi di posizionamento; avere posizionamenti precisi e ripetibili (tolleranze H7 sugli interassi); effettuare fori anche su superfici inclinate o curve (posizioni nelle quali l'utensile normalmente scivolerebbe).

9 UTENSILI PER LA FORATURA, L'ALESATURA E LA FILETTATURA I due taglienti principali sono collegati dal tagliente centrale AB con spoglia fortemente negativa, dotato di velocità di taglio ridotta a causa del piccolo raggio a cui è posto. Nelle punte con diametro pari a d > 12 mm, il tagliente AB può creare alcuni problemi, risolvibili realizzando un preforo di diametro d = 7-8 mm. Gli elementi geometrici caratteristici delle punte elicoidali sono: il diametro delle punte; la lunghezza totale; la lunghezza utile; l'angolo formato dai taglienti. Si avranno punte elicoidali per forare materiali teneri con angolo di spoglia superiore grande (quindi con solco elicoidale a passo piccolo) e punte elicoidali per forare metalli duri con angolo di spoglia superiore piccolo (quindi con solco elicoidale a passo grande).

10 Come sono prodotte le punte elicoidali In base al modo in cui sono ottenute le scanalature elicoidali si possono avere: punte a elica fresata sono ottenute da una barretta cilindrica mediante fresatura delle scanalature elicoidali; tale operazione interrompe la continuità della stru:-tura cristallina interna al materiale, facendo diminuire la resistenza dell'utensile. punte a elica ritorta sono ottenute torcendo a caldo la barretta con le scanalature precedentemente fresate; in tal modo è garantita la continuità della struttura cristallina interna e, quindi, si ha maggiore resistenza all'utensile. Consentono anche di realizzare punte con fori elicoidali per la refrigerazione.

11 I principali tipi di punte elicoidali sono: 1. punte per fori da centri; 2. punte elicoidali con codolo cilindrico; 3. punte con tagliente saldato di metallo duro; 4. punte con taglienti ricambiabili; 5. punte elicoidali con codolo conico; 6. punte speciali.

12 Punte per fori da centri Punte elicoidali con codolo cilindrico Punte con taglienti saldati di metallo duro

13 Punte con taglienti ricambiabili

14 Punte elicoidali con codolo conico Consentono il loro rapido bloccaggio, mediante attrito, su una corrispondente sede conica ricavata all'interno del mandrino del trapano.

15 Punte speciali

16 Perforatore a corona adatto per eseguire fori passanti di grandi dimensioni su pezzi di spessore contenuto, con notevole risparmio di potenza grazie alla possibilità di non truciolare tutto il materiale del foro; i taglienti delle lame (3+6) sono sfalsati radialmente per produrre trucioli piccoli e facilmente eliminabili.

17 Punta a cannone.. costituita da un corpo cilindrico scaricato per 120, in modo tale da ottenere un unico tagliente e lo spazio per scaricare i trucioli.

18 Utensili per alesare In base alla funzione svolta, gli alesatori si possono classificare come segue. Alesatori allargatori (o sbozzatori): correggono eventuali errori dei fori, allargandoli fino a un diametro di qualche decimo inferiore a quello finale. Alesatori calibratori (o lisciatori): portano il diametro dei fori al giusto valore finale; in tal modo si ottiene una superficie liscia, cilindrica o conica, con tolleranza dimensionale IT7 e rugosità Ra = 0,6-0,8 um. Alesatori a lame regolabili: consentono di regolare il diametro di alesatura facendo scorrere le lame su scanalature inclinate assialmente; questo permette di effettuare, con un solo alesatore, la lavorazione di diversi diametri o la riaffilatura dei taglienti con il successivo ripristino della dimensione.

Utensili per filettare La filettatura è una lavorazione con asportazione di truciolo che consente di eseguire il filetto di una vite o di una madrevite.

cilindrico, che termina a sezione quadra, e da un gambo filettato con 3-4 scanalature longitudinali o elicoidali per formare gli spigoli taglienti, facilitare

19 Utensili per filettare La filettatura è una lavorazione con asportazione di truciolo che consente di eseguire il filetto di una vite o di una madrevite. Le filettature interne dei fori si effettuano con un utensile detto maschio; quelle esterne delle viti si eseguono con la filiera Il maschio è costituito da un codolo cilindrico, che termina a sezione quadra, e da un gambo filettato con 3-4 scanalature longitudinali o elicoidali per formare gli spigoli taglienti, facilitare l'espulsione dei trucioli e introdurre il lubrificante. Nella filettatura a mano dei fori si utilizzano, in successione, tre maschi detti, rispettivamente, sbozzatore, intermedio e finitore.

Filettatura a mano dei fori Per la filettatura a mano dei fori si procede come segue Effettuare il foro di preparazione di diametro pari a quello del nocciolo della vite Effettuare la svasatura del

20 Filettatura a mano dei fori Per la filettatura a mano dei fori si procede come segue Effettuare il foro di preparazione di diametro pari a quello del nocciolo della vite Effettuare la svasatura del foro con una punta elicoidale per una profondità pari al passo, facilitando così l'imbocco del maschio. Introdurre il maschio sbozzatore e controllare con una squadretta la sua corretta posizione. Girare il maschio con il giramaschi, lentamente e a intermittenza, compiendo un giro in avanti e mezzo indietro per rompere i trucioli, esercitando inizialmente una lieve pressione verso il pezzo. Procedere fino alla completa introduzione del maschio sbozzatore nel foro, lubrificando adeguatamente con olio da taglio e controllando, ogni tanto, la corretta posizione del maschio stesso. Ripetere le ultime operazioni con i maschi intermedio e finitore. Effettuare la sbavatura del foro filettato con punta o fresa conica.

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