PATTI PARASOCIALI CONTROLLO CONGIUNTO E IMPLICAZIONI FISCALI

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1 PATTI PARASOCIALI CONTROLLO CONGIUNTO E IMPLICAZIONI FISCALI Marco Ettorre 16/03/2010

2 Sommario 1. Principali istituti del diritto tributario in cui rileva il controllo a) Esterovestizione b) Transfer Pricing c) Consolidato fiscale d) La disciplina CFC 2. Il controllo ai fini della redazione del bilancio consolidato 2

3 Principali istituti del diritto tributario in cui rileva il controllo ESTEROVESTIZIONE TRANSFER PRICING CONTROLLO CONSOLIDATO FISCALE CFC 3

4 ESTEROVESTIZIONE (Art. 73, c. 5-bis TUIR) Salvo prova contraria, si considera esistente nel territorio dello Stato la sede dell'amministrazione di società ed enti, che detengono partecipazioni di controllo, ai sensi dell' articolo 2359, primo comma, del codice civile, nei soggetti di cui alle lettere a) e b) del comma 1, se, in alternativa: a) sono controllati, anche indirettamente, ai sensi dell' articolo 2359, primo comma, del codice civile da soggetti residenti nel territorio dello Stato; b) sono amministrati da un consiglio di amministrazione, o altro organo equivalente di gestione, composto in prevalenza di consiglieri residenti nel territorio dello Stato. ITA NON ITA ITA 4

5 TRANSFER PRICING (art. 110, c. 7, TUIR) I componenti del reddito derivanti da operazioni con società non residenti nel territorio dello Stato, che direttamente o indirettamente controllano l'impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, sono valutati in base al valore normale dei beni ceduti, dei servizi prestati e dei beni e servizi ricevuti, determinato a norma del comma 2, se ne deriva aumento del reddito Deve escludersi che, agli effetti dell'applicazione degli artt. 53 e 56 del D.P.R. 597/1973, il controllo esercitato sull'impresa sia riconducibile nei limiti previsti dall'art del C.C. per le società azionarie. Circolare 32/1980 Occorre, al riguardo, ribadire che il concetto di controllo nei termini previsti dalla disciplina dei prezzi di trasferimento è più ampio di quello accolto dall'art del codice civile, che - significativamente - non viene richiamato [...] il concetto di controllo deve essere esteso ad ogni ipotesi di influenza economica potenziale o attuale, tra cui la richiamata circolare comprendeva - nel contesto di una elencazione non tassativa - anche fattispecie in cui sia ravvisabile "l'impossibilità di funzionamento dell'impresa senza il capitale, i prodotti e la cooperazione tecnica dell'altra impresa (fattispecie comprensiva delle joint ventures) Circolare 18/2005 5

6 CONSOLIDATO FISCALE (Artt. 117 ss. TUIR) La società o l'ente controllante e ciascuna società controllata rientranti fra i soggetti di cui all' articolo 73, comma 1, lettere a) e b), fra i quali sussiste il rapporto di controllo di cui all' articolo 2359, comma 1, numero 1), del codice civile con i requisiti di cui all' articolo 120, possono congiuntamente esercitare l'opzione per la tassazione di gruppo Istituto che permette il consolidamento dei redditi da parte delle società coinvolte nel perimetro di consolidamento. Sia il consolidato nazionale che il consolidato mondiale richiedono che la società controllante del gruppo eserciti un controllo ai sensi dell art. 2359, I comma, n. 1), c.c., cioè il controllo di diritto. Di conseguenza, è escluso che il controllo congiunto possa rappresentare un controllo rilevante per beneficiare dell istituto. 6

7 La disciplina CFC (articolo 167 TUIR) Se un soggetto residente in Italia detiene, direttamente o indirettamente, anche tramite società fiduciarie o per interposta persona, il controllo di una impresa, di una società o di altro ente, residente o localizzato in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, i redditi conseguiti dal soggetto estero partecipato sono imputati, a decorrere dalla chiusura dell'esercizio o periodo di gestione del soggetto estero partecipato, ai soggetti residenti in proporzione alle partecipazioni da essi detenute. Tali disposizioni si applicano anche per le partecipazioni in soggetti non residenti relativamente ai redditi derivanti da loro stabili organizzazioni assoggettati ai predetti regimi fiscali privilegiati Rileva, perciò, anche il controllo di fatto. (Circolare 2007/2000) Il patto di sindacato che attribuisse un controllo congiunto, nel quale nessuno dei soci all interno del patto raggiungesse una posizione di preminenza, sarebbe di ostacolo all applicazione della norma, poiché non si riuscirebbe ad identificare uno stabile ed effettivo controllante. Maurizio Leo [2007] 7

8 Il controllo ai fini dell obbligo di bilancio consolidato (articoli 25 e 26 del D.Lgs. n. 127/1991) Le società di capitali, gli enti pubblici economici, le società cooperative e le mutue assicuratrici che, a seconda dei casi, controllano un impresa o un altra società di capitali, devono redigere il bilancio consolidato Si considerano controllate: Le imprese indicate ai numeri 1) e 2) dell articolo 2359, comma 1, del Codice Civile Le imprese su cui un altra ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un influenza dominante Le imprese in cui un altra, in base ad accordi con altri soci, controlla da sola la maggioranza dei diritti di voto A tal fine si computano anche i diritti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persone interposte esclusi i voti spettanti per conto di terzi 8

9 Dott. Marco Ettorre MILANO Galleria San Carlo, 6 Tel Fax milano@cbalex.it ROMA Via A. Bertoloni, 29 Tel Fax roma@cbalex.it PADOVA Galleria dei Borromeo, 3 Tel Fax padova@cbalex.it VENEZIA Piazza Ferretto, 55/A Tel Fax venezia@cbalex.it MÜNCHEN Brienner Straße, 12a Tel. +49 (0) Fax +49 (0) muenchen@cbalex.it