Esercitazione SEISMIC BAT 2017 La salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali
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1 Esercitazione SEISMIC BAT 2017 La salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali Bari, 5-6 settembre 2017 Ing. Roberta Lala Direttore Vice Dirigente Comando Provinciale Vigili del Fuoco Lecce
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3 Approvazione delle norme per l'esecuzione, il collaudo e l'esercizio degli impianti tecnici che interessano gli edifici pregevoli per arte o storia e quelli destinati a contenere biblioteche, archivi, musei, gallerie, collezioni e oggetti d'interesse culturale.
4 Nasce il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con il Regio Decreto Legge del 27 febbraio 1939, successivamente convertito in Legge n del 27 dicembre 1941, ed è chiamato inizialmente "a tutelare la incolumità delle persone e la salvezza delle cose, mediante la prevenzione e l'estinzione degli incendi e l'apporto di servizi tecnici in genere, anche ai fini della protezione antiaerea". Con la Circolare n. 4 del 17 gennaio 1944 avente per oggetto la tutela del patrimonio artistico, il prefetto Alberto Giombini, direttore generale dei Servizi Antincendi, chiedeva ai Corpi Vigili Fuoco il presidio di ogni ricovero all uopo allestito del patrimonio artistico nazionale, onde poter coadiuvarei custodi in ogni evenienza.
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16 Analizza e pianifica i processi di realizzazione di contromisure tecniche speciali (opere provvisionali, messa in sicurezza, etc.) è situato presso il Comando di Cratere ed è organizzato per ambiti di competenza (beni culturali, infrastrutture critiche, attività industriali e siti strategici, scenari di particolare complessità, etc.). Si avvale di personale DTS (direttori tecnici del soccorso) e ROS (responsabili operativi del soccorso), con il supporto di una segreteria tecnico-amministrativa e di un servizio informatico
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21 Mission del Soggetto Attuatore di cui all art. 6 della OCDPC 393/ 2016 L articolo 6 dell ordinanza OCDPC 393/ 2016 del 13 settembre 2011, precisa che: 1. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provvede all adozione delle contromisure tecniche urgenti sui manufatti edilizi ai fini della: salvaguardia della pubblica incolumità, per la riduzione del rischio e per il ripristino dei servizi essenziali, nel quadro del più generale coordinamento e del modello operativo di cui agli articoli 1 e 2 dell ordinanza n.388/ Per le finalità previste al comma 1, l ing. Claudio De Angelis è nominato Soggetto Attuatore per assicurare l organizzazione, la mobilitazione ed il dispiegamento del dispositivo operativo del predetto Corpo, sui territori delle quattro regioni interessate.
22 Mission del Soggetto Attuatore di cui all art. 6 della OCDPC 393/ Oltre alle attività di cui al comma 1 il Soggetto Attuatore di cui al presente articolo partecipa alla progettazione e alla programmazione degli interventi sui beni culturali immobili e per il recupero dei beni culturali mobili, e assicura a tal fine la partecipazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco anche alla relativa esecuzione, qualora non venga affidata a terzi, in coordinamento del Soggetto Attuatore di cui all art. 5, comma 2, della presente ordinanza. (ovvero col Soggetto Attuatore del MIBACT Ministero dei Beni Culturali)
23 La disposizione organizzativadel CON VVFprot. N. 1481/ 2016 specificache: a. il soggetto Attuatore VF (SA-VF) acquisisce dai Comandi di Cratere (CRA) le necessità relative alle attività di cui al comma 1 dell articolo 6 (OCDPC393) e stabilisce la priorità degli interventi; a tal fine può richiedere a DCEST di avvalersi del Nucleo Interventi Speciali (NIS). b. Il SA-VF, anche sulla base degli elementi di cui al comma 3 dello stesso articolo 6, propone il programma degli interventi alla DCEST che dispone, sulla base delle esigenze manifestate dai CRA, l eventuale invio di risorse al Comando Operativo Avanzato (COA) c. Il SA-VF, per consentire l organizzazione, la mobilitazione e il dispiegamento del dispositivo operativo del CNVVF sui territori delle quattro regioni interessate, acquisisce i dati relativi ai costi sostenuti, compresi quelli necessari ai materiali di consumo, ai fini della copertura da parte del Dipartimentodi Protezione Civile.
24 Armonizzare i rapporti con gli organismi di coordinamento delle quattro regioni coinvolte dall'evento ovvero i CCR ed i COI, a supporto dei CRA per favorire l uniformità di comportamento del CNVVF nelle 4 regioni; Assicurare il rapporto con gli altri soggetti attuatori e in particolare col "Soggetto attuatore BBCC del MIBACT nella verifica dei danni e nella definizione dei conseguenti possibili interventi sui manufatti sottoposti a vincoli di natura architettonica, artistica, culturale e ambientale Sostenere "in situ" il ruolo del NIS, qualora richiesto nell'ambito delle attività dei GTS, partecipando all attività di progettazione, programmazione ed esecuzione degli interventi, in particolare sui BBCC, per i quali il NIS e i COA inviano i progetti al SA-VF per l acquisizione dell intesa col SA-MiBACT Supervisionare le attività di messa in sicurezza degli edifici e del territorio ad opera del personale del CNVVF, a supporto dei Direttori Regionali VF coinvolti nell'evento SOGGETTO ATTUATORE VF Acquisire, monitorare e rendicontare le risorse economiche e strumentali, ai fini della necessaria copertura finanziaria da parte del Dipartimento di Protezione Civile.
25 Procedura SogAtVFF n. 3/ 2016 del I Gruppi Tecnici di sostegno operano all interno dei Centri di Coordinamento Regionali (CCR) con le finalità e la composizioneindicate dalla DiComaC. I CCR sono integrati con un rappresentante del CNVVF e un rappresentante del MIBAC, responsabili dell attivitàdei rispettivi componenti nei GTS
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28 Procedura SogAt MIBACT del INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA SU BENI MOBILI ED IMMOBILI (qualora non ricorrano le finalità di pubblica incolumità, ripristino di servizi essenziali o fruibilità viaria) a. Le UCCR-MIBAC definiscono le priorità degli interventi sul patrimonio culturale presente nel territorio di propria competenza, suddivisi tra interventi su beni mobili (spostamento in luogo sicuro o protezione in situ) e interventi sugli immobili. Tali priorità sono trasmesse al Soggetto Attuatore per i beni culturali e all UCCN-MiBAC. (omissis) d. Il Soggetto Attuatore per i beni culturali, sulla base degli elenchi di priorità trasmessi dalle UCCR-MIBAC, definisce un ordine di priorità complessivo e si coordina con il Soggetto Attuatore dei VVF, al fine di individuare gli interventi che potranno essere realizzati dai VVF, in funzione delle risorse allo scopo destinate (omissis)
29 Procedura SogAt MIBACT del INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA SU BENI MOBILI ED IMMOBILI (qualora non ricorrano le finalità di pubblica incolumità, ripristino di servizi essenziali o fruibilità viaria) e. Il Soggetto Attuatore per i beni culturali trasmette alle UCCR-MIBAC l elenco di priorità complessivo con l indicazione della struttura da impiegare per la realizzazione di ciascun intervento f. In sede di Centro di coordinamento regionale, le UCCR-MIBAC procedono alla progettazione degli interventi, con il supporto dei VVF o dei centri di competenza, e alla successiva attuazione degli stessi con i soggetti individuati. g. Per la messa in sicurezza dei beni mobili, le UCCR-MIBAC provvedono a pianificare gli interventi, valutando le eventuali attrezzature nonché i mezzi di trasporto e le professionalità MIBACT necessari per la rimozione dei beni e ad attuarli, se necessario, con il supporto dei VVF da richiedere al Comando dei Vigili del Fuoco competente per territorio, per il tramite del Centro di coordinamento regionale.
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