Il MAXIPROCESSO ha luogo a partire dall 11 febbraio 1986 in un aula bunker appositamente costruita, presso il carcere palermitano dell Ucciardone.

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1 Il giudice Giovanni Falcone ha impegnato tutte le sue forze per combattere contro la mafia, cercando per tutta la vita di mettere a punto gli strumenti più efficaci per comprenderla e combatterla Insieme al giudice Rocco Chinnici, Falcone portò avanti la lotta coinvolgendo anche giovani studenti, insegnando loro che la mafia può essere sconfitta con le regole della LEGALITA. Alla morte del giudice Chinnici, Falcone continua il suo lavoro insieme ad altri magistrati guidati da Antonino Caponnetto. La parola mafia fa la sua comparsa su un dizionario della lingua italiana nel 1868; per anni non si giungerà però a una sua precisa definizione: saranno le indagini di Falcone e dei suoi compagni del Pool Antimafia, tra cui Paolo Borsellino, a individuarne la struttura e a scoprirne il vero nome COSA NOSTRA. Grazie Il metodo Falcone per combattere COSA NOSTRA si può riassumere nell espressione Follow the money: consiste nell indagare nei movimenti finanziari sospetti, come in un gigantesco puzzle, per cercare le tracce lasciate dai criminali.

2 Giovanni Falcone, insieme al giudice Paolo Borsellino e alle famiglie si chiude per motivi di sicurezza nel carcere dell Asinara per estenderle pagine di documenti necessari per chiamare a giudizio oltre 470 uomini di Cosa Nostra Il MAXIPROCESSO ha luogo a partire dall 11 febbraio 1986 in un aula bunker appositamente costruita, presso il carcere palermitano dell Ucciardone. Dopo 22 mesi, il primo grado di processo si conclude il 16 dicembre 1987 con una serie di condanne: complessivamente diciannove ergastoli e 2665 anni di carcere, oltre a 11 miliardi di multa. Dopo un complesso iter processuale le condanne vengono quasi tutte confermate nell ultimo grado di giudizio, cioè dalla Cassazione, il 30 gennaio Cosa Nostra è battuta, ma non ancora sconfitta.

3 Il 23 maggio 1992 un gruppo di mafiosi legati a Cosa Nostra collocano sotto il tratto autostradale nei pressi di Capaci un enorme quantità di esplosivo e fanno letteralmente saltare in aria la vettura su cui viaggia Giovanni insieme alla moglie e l auto degli uomini della scorta: la voragine che si apre è pari a quella di una bomba utilizzata durante un conflitto bellico. Difficile rappresentare con un immagine lo scempio provocato:solo qualche brandello di parola, per fissare nella nostra memoria quanto accadde in quel momento Dopo qualche mese, anche Paolo Borsellino viene ucciso in un agguato: sembra che la guerra con Cosa Nostra sia persa definitivamente dallo Stato; lentamente però i cittadini e le istituzioni si riprendono. Gli eredi di Falcone e Borsellino continuano il lavoro dei loro maestri e nel 2000 viene firmata a Palermo una Convenzione che permetterà di affrontare Cosa Nostra con nuove e più efficaci strategie, condivise al di là dei confini nazionali, oltre i quali gli interessi criminali delle mafie si sono da tempo già spinti. La Convenzione di Palermo è uno dei frutti più belli dell albero di Falcone, che da anni a Palermo raccoglie pensieri e parole dedicate a Giovanni.

4 Le studentesse e gli studenti del Liceo Alessandro Volta di Como Como - 23 maggio 2019 PalermoChiamaItalia Nel novembre 2000 a Palermo viene sottoscritta da 189 nazioni la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata, che fa perno sull'importanza della cooperazione tra i Paesi nella lotta alle mafie. Nel 2018 con una risoluzione dell ONU approvata all unanimità la Convenzione diventa operativa: grazie ad essa sarà possibile, tra l'altro, controllare la legislazione in materia degli stati aderenti: il nucleo centrale della Convenzione è costituito dalla nozione di reato transnazionale, cioè commesso da organizzazioni criminali «stabili» che operano in diversi territori nazionali. Negli anni, al testo iniziale si sono poi aggiunti altri Protocolli, sulla lotta alla tratta di esseri umani, sul traffico illegale di migranti, sulla fabbricazione e sul traffico illeciti di armi da fuoco. Il 20 ottobre 2018 Maria Falcone, sorella del giudice, ha dichiarato: Il sogno di Giovanni si è realizzato ; tocca ora a noi tutti, cittadini e cittadine, tenerlo vivo e averne cura. Le studentesse e gli studenti del Liceo Alessandro Volta di Como Como - 23 maggio 2019 PalermoChiamaItalia Le immagini utilizzate sono tratte dalla graphic novel di Claudio Stassi, ispirata al romanzo di Luigi Garlando Per questo mi chiamo Giovanni, pubblicata da BUR nel Altri dati e informazioni sono stati ricavati dai siti e

5 Liceo Alessandro Volta Como

6 GLI UOMINI PASSANO. LE IDEE RESTANO E CONTINUERANNO A CAMMINARE SULLE GAMBE DI ALTRI UOMINI G. FALCONE