Isolamento acustico al calpestio: dalla teoria al collaudo

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1 Isolamento acustico al calpestio: dalla teoria al collaudo Raccolta di prove in opera su solai in laterocemento

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3 INDICE. IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE pag.. Che cosa dice la legge. I requisiti acustici passivi degli edi ici f pag. pag.. IL RUMORE DA CALPESTIO pag. 7. SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE pag. 8. Tecnologia costruttiva. La rigidità dinamica. Legame tra s e L w. Creep. L importanza della posa in opera pag. 8 pag. 9 pag. pag. pag.. LA MISURA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DA CALPESTIO pag.. I parametri descrittori del rumore da calpestio. Dal livello di pressione sonora all indice di valutazione a numero unico. Le prove in laboratorio e in opera pag. pag. pag.. LE PROVE IN OPERA pag. 9. Soluzioni bistrato. Soluzioni monostrato. Applicazioni particolari. Risanamento pag. 0 pag. 0 pag. pag. 9. I PRODOTTI pag.

4 . IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE. Che cosa dice la legge Il cardine della legislazione in materia di acustica in campo edilizio e ambientale è attualmente costituito dalla Legge Quadro sull inquinamento acustico, legge n. 7 del /0/99, che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. Nel settore delle costruzioni, la Legge Quadro prevede un decreto attuativo sui requisiti acustici passivi degli edifici e delle sue componenti, ed un decreto attuativo sui criteri per la progettazione, l esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie. In ottemperanza al primo punto è stato pubblicato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del //997, Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, mentre in merito ai criteri di progettazione ed esecuzione delle costruzioni edilizie, il relativo decreto non è stato ancora emanato. La necessità di far fronte alle richieste imposte dal D.P.C.M. //997 ha avuto un impatto molto significativo nel mondo delle costruzioni, in quanto ha comportato un cambiamento nella concezione della problematica dell isolamento dal rumore, promuovendo lo sviluppo di nuovi sistemi nelle tecnologie costruttive e una maggior accuratezza nella realizzazione in opera. Tuttavia, il progettare e costruire acusticamente non si può considerare ancora del tutto di uso comune. Tale innovazione comporta infatti il superamento di alcune criticità, come l utilizzo di materiali certificati e stratigrafie progettate adeguatamente, oltre all impiego di manodopera qualificata e lavorazioni più precise. Il rispetto dei requisiti acustici è spesso stato trascurato, fino all insorgere delle prime cause di risarcimento, che hanno visto pesanti svalutazioni del patrimonio immobiliare proprio per mancanza dei requisiti acustici passivi in seguito a verifiche in opera. Tali condizioni hanno portato il settore delle costruzioni a considerare la tutela del benessere acustico tra i requisiti fondamentali degli edifici. Il rispetto di tali requisiti deve essere affrontato in primo luogo in fase progettuale, mediante metodi di calcolo previsionale efficaci, e successivamente in opera, ponendo particolare attenzione all esecuzione e alla posa non solo degli isolanti acustici, ma di tutti i diversi materiali che compongono gli elementi edilizi e che insieme contribuiscono a determinare la prestazione acustica. La riqualificazione acustica di un edificio esistente comporta infatti interventi invasivi ed onerosi, e non sempre consente di ottenere miglioramenti prestazionali elevati.

5 IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE. I requisiti acustici passivi degli edifici. Il Decreto Ministeriale del //997, Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici definisce i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l esposizione umana al rumore. Determina quindi i requisiti dei singoli elementi costruttivi in termini di prestazioni acustiche di specifici parametri, da rispettare al fine di migliorare la qualità di vita negli ambienti abitativi. Il D.P.C.M. //97 non riguarda altri tipi di sorgenti sonore (traffico veicolare, ferroviario ed aereo, impianti a ciclo produttivo continuo, discoteche,...): per tali sorgenti si fa riferimento a provvedimenti attuativi specifici. Il D.P.C.M. //97 si compone di quattro articoli ed un allegato, in cui vengono definite le grandezze di riferimento. Nell allegato si definiscono inoltre le tipologie di edifici interessate dall applicazione del Decreto, che vengono classificati nelle seguenti categorie: categoria A categoria B categoria C categoria D categoria E categoria F categoria G edifici adibiti a residenza o assimilabili edifici adibiti ad uffici e assimilabili edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici passivi dei singoli elementi costruttivi degli edifici sono: > > > > > > il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione tra ambienti R : definisce le proprietà isolanti di una struttura (parete o solaio) divisoria tra due unità immobiliari. Con il termine apparente si intende che la grandezza è misurata in opera, quindi R prende in considerazione tutta la potenza sonora che arriva nell ambiente ricevente, sia per componente diretta (attraverso la struttura divisoria) sia per trasmissioni laterali; l isolamento acustico standardizzato di facciata D m,nt : definisce le proprietà isolanti di una parete divisoria tra l ambiente esterno (sorgente) e l ambiente interno (ricevente). Il pedice m si riferisce al fatto che la misura esterna viene effettuata a due metri dalla facciata, mentre nt significa che tale risultato viene normalizzato rispetto al tempo di riverberazione dell ambiente ricevente; il livello di rumore da calpestio di solai normalizzato : definisce il livello di rumore trasmesso per via strutturale dalle partizioni orizzontali. Il pedice n indica la normalizzazione della misura rispetto all area equivalente di assorbimento acustico; il livello massimo di pressione sonora ponderata A con costante di tempo slow L ASmax, per impianti a funzionamento continuo; il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A L Aeq, per impianti a funzionamento discontinuo; il tempo di riverberazione T: è il tempo necessario affinché, in un determinato punto dell ambiente, il livello di pressione sonora si riduca di 0 db rispetto a quello che si ha nell istante in cui la sorgente sonora cessa di funzionare.

6 . IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE.. Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici, derivanti dalle suddette grandezze,sono: l indice del potere fonoisolante apparente di partizioni tra ambienti R w ; l indice di isolamento acustico standardizzato di facciata D m,nt,w ; l indice del livello di rumore da calpestio di solai normalizzato. Al fine di ridurre l esposizione umana al rumore, il decreto fissa dei valori limite per tali indici, e per gli indici che misurano la rumorosità degli impianti interni. Categoria cat. D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili cat. A: edifici adibiti a residenza o assimilabili cat. C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili cat. E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili cat. B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili cat. F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili cat. G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili Parametri [db] R w D m,nt,w w L A Smax L Aeq Tabella - Valori limite delle grandezze per le diverse categorie di edi fici L unità immobiliare urbana (UIU) è una porzione di fabbricato, un intero fabbricato o un insieme di fabbricati che, nello stato in cui si trova, è di per se stesso in grado di produrre un reddito indipendente In relazione ai valori limite riportati occorre precisare che questi valori devono essere intesi come valori limite inferiore per quanto riguarda il potere fonoisolante apparente (R w ) e per l isolamento acustico di facciata (D m,nt,w ), mentre si parla di valore limite massimo per l indice di valutazione del livello di rumore di calpestio normalizzato ( ), e per gli impianti. I valori di R w sono riferiti a elementi di separazione tra differenti unità immobiliari, mentre i valori di D m,nt,w sono riferiti a elementi di separazione tra ambienti abitativi e l esterno. I valori di w sono invece riferiti a elementi di separazioni tra differenti ambienti abitativi, appartenenti o meno alla stessa unità immobiliare. La verifica in opera dei requisiti acustici passivi degli edifici deve essere eseguita per legge da un Tecnico Competente in Acustica Ambientale riconosciuto da una delle regioni Italiane, con l utilizzo di strumenti certificati e regolarmente tarati e seguendo le normative specifiche internazionali (serie UNI EN ISO 0, serie UNI EN ISO 77, UNI EN ISO 0 e successivi aggiornamenti).

7 IL RUMORE DA CALPESTIO. È definito rumore da calpestio l insieme dei rumori causati da urti, impatti e sollecitazioni meccaniche all interno di un edificio. La maggior parte dei rumori impattivi interessano le partizioni orizzontali: sono infatti quelli causati dai passi, dalla caduta e dal trascinamento degli oggetti. Essi vengono trasmessi per via strutturale: quando un solaio è sollecitato da un urto, è posto in vibrazione e irradia energia sonora non solo agli ambienti direttamente adiacenti o sottostanti, ma anche in ambienti lontani dalla sorgente le cui strutture siano vincolate rigidamente con la struttura sollecitata. Si distinguono quindi: un percorso di trasmissione diretta e numerosi percorsi di trasmissione laterale. TRASMISSIONI LATERALI TRASMISSIONE DIRETTA Figura Percorsi di trasmissione diretta e laterale dei rumori impattivi 7

8 . SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE. Tecnologia costruttiva Il rumore impattivo si propaga in tutto l edificio attraverso gli elementi strutturali con una velocità estremamente elevata. La trasmissione dei rumori d urto rappresenta quindi uno dei principali problemi legati all insonorizzazione degli edifici. Nel caso dei rumori impattivi, l elevata massa del solaio non garantisce, da sola, il rispetto del limite riguardante il calpestio, come invece avviene per l isolamento ai rumori aerei (in cui il potere fonoisolante aumenta all aumentare della massa). È stato verificato infatti che, a parità di massa, una partizione composta da strati massivi tra loro svincolati fornisce un isolamento maggiore rispetto ad un partizione costituita da uno strato omogeneo. La soluzione per ridurre il rumore dovuto al calpestio è quindi la realizzazione di un pacchetto tecnologico costituito da strati di materiali con differenti caratteristiche fisiche e meccaniche in grado di dissipare l energia causata dagli impatti. La soluzione più efficace è il massetto flottante. R w parete pesante R w parete sottile solaio disaccoppiato solaio omogeneo La tecnica costruttiva del sistema a massetto flottante, o galleggiante, consiste nel disaccoppiare il solaio portante dal pavimento calpestabile mediante uno strato di materiale elastico posto al di sotto del massetto di supporto alla pavimentazione, e lungo il perimetro del locale. Attraverso l interposizione dello strato resiliente, si crea una vasca di contenimento del massetto di supporto, in cui questo è libero di galleggiare, non risultando vincolato rigidamente alle strutture laterali. Si crea così un sistema oscillante che assorbe e dissipa l energia provocata dall impatto. Tale sistema è schematizzabile come un sistema massa-molla-massa, in cui la massa superiore è costituita dal massetto di supporto, la massa inferiore è il solaio strutturale con l eventuale massetto di alleggerimento, e la molla è il materiale acustico. 8 Figura - Modellazione della partizione orizzontale come sistema massamolla-massa In questo modo il fenomeno vibratorio tende a dissiparsi nel sistema anziché liberarsi nelle strutture, esaurendosi prima di propagarsi negli altri ambienti. I materiali anticalpestio per la realizzazione di massetti flottanti devono essere studiati tali da garantire una buona elasticità (caratterizzata attraverso la rigidità dinamica s ) e una buona capacità di non variare il proprio spessore nel tempo sotto carico (scorrimento viscoso a compressione creep), in funzione di tutti i parametri che concorrono al pacchetto tecnologico: tipologia costruttiva, materiali utilizzati, destinazione d uso del locale, prestazioni attese.

9 SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE La rigidità dinamica.. La rigidità dinamica s è una delle grandezze fondamentali per la valutazione previsionale dell isolamento acustico fornito dal massetto flottante. La rigidità dinamica esprime la capacità di deformazione elastica di un prodotto isolante anticalpestio soggetto ad una sollecitazione di tipo dinamico. È un parametro che include le proprietà elastiche e di smorzamento del materiale, compresa l aria racchiusa nella sua struttura, e può essere correlato alle vibrazioni trasmesse al solaio sottostante e quindi alla energia acustica irradiata nell ambiente ricevente. La rigidità dinamica è definita come il rapporto tra la pressione dinamica esercitata sul materiale e la variazione dinamica di spessore del materiale, dovuta alla pressione stessa: s = F/S d [MN/m ] dove F è la forza dinamica applicata sul materiale, S la superficie del materiale e Δd la variazione di spessore subita dal materiale a seguito dell applicazione della forza. La rigidità dinamica descrive la capacità del materiale resiliente di smorzare le vibrazioni di una struttura sollecitata da rumori impattivi, come, ad esempio, dal calpestio. La rigidità dinamica può essere quindi paragonata alla costante elastica della molla, che nel sistema a massetto flottante è interposta tra la massa del solaio di base e la massa del massetto di supporto. La norma UNI EN 90- determina la modalità per la misura in laboratorio della rigidità dinamica. La prova consiste nell applicazione di una forzante dinamica sulla massa che grava sul provino, con spettro in frequenza tale da misurare la frequenza di risonanza del sistema e, da questa, calcolare la rigidità dinamica apparente s t. È importante sottolineare che il valore di rigidità dinamica apparente s t ricavato dalla prova non sempre coincide con il valore di rigidità dinamica reale s richiesto dalla norma di progettazione UNI EN - per il calcolo dell abbattimento acustico al calpestio L w. La rigidità dinamica reale s di un prodotto è infatti influenzata sia dalle caratteristiche intrinseche dei materiali che lo compongono, sia dal gas contenuto al suo interno (tipicamente l aria). Per questo motivo, è necessario caratterizzare il contributo alla rigidità dinamica fornito dall aria, attraverso la prova di resistenza al flusso d aria r. Nel caso di prodotti con resistenza al flusso d aria molto elevata (r 00 kpa s/m ) o molto bassa (r < 0 kpa s/m ) la rigidità dinamica dell aria viene trascurata, e conseguentemente la rigidità dinamica reale coincide con la rigidità dinamica apparente. Per tali prodotti quindi s = s t [MN/m ] I prodotti in polietilene reticolato espanso a celle chiuse rientrano in questa categoria: le celle chiuse rendono il polietilene impermeabile all aria, e quindi con una resistenza al flusso molto elevata. 9

10 . SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE Al contrario i materiali fibrosi, come le lane naturali e le fibre sintetiche, e i materiali a celle aperte, come il poliuretano, per loro conformazione consentono il passaggio dell aria trasversalmente al loro spessore. Pertanto la rigidità dinamica reale deve essere corredata dalla prova di resistenza al flusso d aria. Per i prodotti con resistenza al flusso dell aria compresa tra 0 e 00 kpa s/m, la rigidità dinamica reale s si ottiene infatti come: s = s t + s a [MN/m ] dove s a è la rigidità dinamica per unità di superficie del gas contenuto all interno del materiale. Il valore di rigidità dinamica reale in questo caso viene peggiorato dalla presenza di aria non ferma nella sua struttura. Il progettista deve quindi valutare criticamente il valore di rigidità dinamica dichiarato in scheda tecnica, chiarendo se sia reale (s ) o apparente (s t ) e richiedendo il certificato di resistenza al flusso d aria al produttore di materiali anticalpestio. Resistenza al flusso d aria Rigidità dinamica Prova di laboratorio s t r < 0 kpas/m r 00 kpas/m s = s t Prova di laboratorio r 0 kpas/m r < 00 kpas/m s = s t + s a 0

11 SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE Il legame tra s e L w.. La rigidità dinamica è il parametro fondamentale per il calcolo teorico dell abbattimento acustico fornito dal sistema con massetto flottante. La norma UNI EN - permette di ottenere il valore di L w per massetti in calcestruzzo con la seguente formula: L w = 0log ( f + [db] f 0 ) dove f è la frequenza di riferimento, pari a 00 Hz, f 0 è la frequenza di risonanza del sistema materiale anticalpestio + massetto di supporto, di massa m (kg/m ), funzione della rigidità dinamica: f 0 = 0 s m [Hz] Da tale formula si può osservare che l attenuazione acustica è tanto maggiore quanto più bassa è la rigidità dinamica: la scelta del materiale resiliente da parte del progettista è quindi da effettuarsi in funzione dalle prestazioni acustiche attese. Il dato di rigidità dinamica è l ipotesi alla base della progettazione del pacchetto isolante: una volta determinato il valore di rigidità dinamica del materiale anticalpestio, è possibile stabilire il carico ideale che mette il sistema in regime elastico ad una frequenza di risonanza vantaggiosa; in altri termini è possibile determinare il peso del pacchetto massetto + pavimento che fornisce l abbattimento acustico richiesto in funzione della rigidità dinamica del prodotto. oppure Per un approfondimento sulla rigidità dinamica visita il nostro sito alla sezione Quaderni Tecnici:

12 . SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE. Creep Un altro importante parametro di qualità del materiale resiliente è lo scorrimento viscoso a compressione, o creep, che permette di valutare la capacità di un materiale resiliente di conservare le sue capacità elastiche sotto carico nel tempo. Durante la prova di creep il materiale anticalpestio viene sottoposto ad un carico statico costante e viene misurata la sua deformazione al trascorrere del tempo. Quando il grafico diventa piatto (asintotico all orizzontale) si può ritenere che il materiale non subirà, sotto carico costante, ulteriori deformazioni da schiacciamento. È importante notare che, per la maggior parte dei materiali Isolmant, lo schiacciamento avviene quasi completamente al momento della applicazione del carico, che nella realtà coincide con la fase di posa del massetto. Al trascorrere del tempo si osserva che l isolante non subisce ulteriori sensibili variazioni di spessore e mantiene inalterate le sue caratteristiche di elasticità, che gli consentono di esplicare la sua azione di molla nel sistema massa-molla-massa. Figura - Diagramma di creep del prodotto Isolmant Special Comportamento allo scorrimento viscoso a lungo termine Isolmant Special mm Tempo trascorso [h] 0,00 0,08,0, Campione [mm] Perdita di spessore [mm],7 0,00-0, -0, -0, -0,8-0,0-0,0-0, -0, -0, -0,, 0,00-0, -0, -0, -0,8-0,0-0,0-0, -0,0-0, -0,,0 0,00-0, -0, -0, -0, -0,7-0,7-0, -0, -0,7-0,7 media, 0,00-0, -0, -0, -0,7-0,9-0,9-0, -0,9-0,0-0,0 0,0% -,% -,% -,% -,% -,% -,% -,% -,% -,8% -,7% Isolmant Special mm, al momento della applicazione del carico di kpa circa 00 kg/ m (nella pratica cantieristica al momento del getto del massetto) subisce nelle prime ore una deformazione pari al -% dello spessore (pari a 0, mm circa) per raggiungere valori di deformazione viscosa a 0 anni di circa 8% dello spessore (creep pari a 0, mm in 0 anni). Per un approfondimento sulle proprietà a lungo termine dei materiali anticalpestio visita il nostro sito alla sezione Quaderni Tecnici:

13 SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE L importanza della posa in opera.. L isolamento acustico al calpestio non può prescindere dalla corretta posa in opera del massetto flottante. È importante sottolineare che il sistema a massetto flottante garantisce l isolamento acustico esclusivamente qualora non vi siano punti di contatto rigido tra la massa galleggiante ed il solaio o le strutture rigide adiacenti. La realizzazione del pavimento galleggiante deve quindi avvenire seguendo una procedura accurata tale da non creare ponti acustici. Per venire in aiuto ai responsabili di cantiere e agli operatori che si trovino a posare un tappetino acustico, è stata recentemente pubblicata la nuova norma UNI, dal titolo Indicazioni di posa in opera dei sistemi di pavimentazione galleggiante per l isolamento acustico, che fornisce utili indicazioni per tutte le fasi della realizzazione del massetto galleggiante. Gli accorgimenti fondamentali da seguire affinché il massetto galleggiante funzioni correttamente sono riassunti di seguito: > Livellamento del sottofondo: il piano su cui posare > Continuità dei teli: i vari teli di materiale resiliente devono il materiale resiliente deve essere piano e continuo, costituire uno strato uniforme e continuo; per facilitare privo di asperità e pulito tale operazione alcuni prodotti sono dotati di battentatura, i singoli teli devono comunque essere accostati e sigillati attraverso apposito nastro adesivo NO SI NO > Corretto verso di posa: il materiale resiliente ha > Assenza di rotture e lacerazioni: i prodotti anticalpestio spesso un verso di posa ben definito: fare riferimento sono costituiti di materiale soffice, che può danneggiarsi alla scheda tecnica per stenderlo correttamente se non maneggiato correttamente; bisogna quindi evitare di graffiarlo durante le lavorazioni successive alla sua posa con scarpe da cantiere o macchinari pesanti

14 .. SISTEMI DI PROTEZIONE DAL RUMORE DA CALPESTIO: IL MASSETTO GALLEGGIANTE spessore minimo > Posizionamento di fasce tagliamuro: l utilizzo di > Rispetto degli spessori minimi di massetto: lo spessore fasce tagliamuro al di sotto delle tramezze interne è minimo del massetto va rispettato anche in corrispondenza fondamentale per disaccoppiare le pareti dal solaio delle sovrapposizioni di materiale, ad esempio sulla strutturale sovrapposizione tra fascia perimetrale e materassino > Continuità della fascia perimetrale: la fascia perimetrale deve essere posata lungo tutto il perimetro del locale, anche in corrispondenza delle porte-finestre, dei pilastri isolati, dei collettori; sono disponibili particolari accessori presagomati per facilitare la posa in presenza di angoli e spigoli, utili ad esempio in corrispondenza delle porte di accesso > Rifilo della fascia perimetrale: la fascia perimetrale va rifilata solo dopo la posa e la stuccatura della pavimentazione e prima della posa del battiscopa > Desolidarizzazione del battiscopa ceramico: > Risvolto della fascia perimetrale: la fascia deve essere il battiscopa ceramico va tenuto staccato dalla posata anche all interno degli scassi per i collettori. Le pavimentazione, ad esempio con apposite fasce di scatole dei collettori dovranno essere desolidarizzate materiale elastico rispetto alle pareti per evitare la trasmissione delle vibrazioni generate dallo scorrimento dei fluidi nelle tubazioni

15 LA MISURA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DA CALPESTIO. I parametri descrittori del rumore da calpestio. Per analizzare la prestazione di una partizione orizzontale nei confronti dei rumori impattivi, si fa riferimento al livello medio di pressione sonora che si misura in un ambiente, quando sul solaio sovrastante viene messo in funzione un generatore normalizzato di rumore da calpestio. Tale livello è quindi un valore assoluto, ed è misurato in frequenza e successivamente elaborato in bande di terzi di ottava, da 00 Hz fino a 0 Hz. Il livello di rumore da calpestio normalizzato L n, caratteristico di una partizione orizzontale, si misura in laboratorio. Nella misura in opera viene invece determinato il livello apparente di rumore di calpestio normalizzato, che comprende anche i contributi delle trasmissioni laterali o fiancheggiamenti. Ad un valore elevato di L n ( ) corrisponde un basso livello di isolamento acustico Quando viene realizzato il massetto galleggiante, questo fornisce un miglioramento dal punto di vista acustico, definito come attenuazione del livello di pressione sonora da calpestio ΔL: ΔL = L n0 - L n dove: L n0 è il livello di pressione sonora da calpestio normalizzato del solaio senza massetto galleggiante; L n è il livello di pressione sonora da calpestio normalizzato del solaio con massetto galleggiante. A seconda che il valore si riferisca a una prova di laboratorio o in opera, si parla rispettivamente di ΔL o di ΔL [db] Ad un valore elevato di L corrisponde un elevato abbattimento acustico Dal livello di pressione sonora all indice di valutazione a numero unico. Il DPCM //997 introduce l indice di valutazione del livello di rumore da calpestio normalizzato w : esso rappresenta mediante un numero unico l andamento in frequenza del livello, misurato in opera, ed è calcolato con una procedura standardizzata descritta nelle norme UNI EN ISO 77. Se, da un lato, questo indice permette di avere un indicazione sulle prestazioni acustiche della partizione in esame e di confrontarle con il valore limite previsto dal DPCM, dall altro non permette un analisi approfondita del comportamento fisico del solaio, in quanto non contiene le informazioni sul comportamento, frequenza per frequenza, dell isolamento della partizione. Anche per quanto riguarda l abbattimento acustico fornito del massetto galleggiante ΔL, si calcola un indice a numero unico, l indice di valutazione dell attenuazione del livello di pressione sonora ΔL w che, a partire dai valori in bande di frequenza, descrive descrive mediante singolo numero la capacità di isolamento del pacchetto acustico. Si osservi che tale valore dipende da tutto il sistema realizzato sul solaio, e non del solo materiale isolante.

16 . LA MISURA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DA CALPESTIO. Le prove in laboratorio e in opera Le procedure normalizzate per effettuare le misure fonometriche e valutare quindi il livello di rumore di calpestio sono raccolte nella serie di norme internazionali UNI EN ISO 0 (e successivi aggiornamenti). Le misurazioni possono essere effettuate in laboratorio (UNI EN ISO 0-/-8) o in opera (UNI EN ISO 0-7), a seconda della finalità della prova, seguendo una procedura simile in termini di modalità di svolgimento della verifica. Tuttavia i risultati ottenuti nei due casi differiscono notevolmente tra loro, in quanto sono molto diverse le condizioni al contorno delle prove: > > > > > La prova in laboratorio viene effettuata su un campione di solaio con caratteristiche normalizzate, cioè in calcestruzzo armato di superficie compresa tra 0 e 0 m e spessore 0 mm. In cantiere la prova è subordinata alla tipologia costruttiva del solaio e alla disposizione architettonica delle strutture. Le strutture di base non sono uguali per comportamento vibrazionale: la soletta in c.a. ha un comportamento dinamico assimilabile a quello delle piastre, mentre il solaio in laterocemento presenta particolari effetti di risonanza dovuti alle pignatte, che peggiorano la prestazione acustica. In laboratorio sussistono condizioni ideali difficilmente ricreabili in opera: in particolare gli effetti di trasmissione laterale, trascurabili in una prova di laboratorio, dove le pareti laterali sono realizzate in calcestruzzo armato e sono disconnesse dalle altre strutture attraverso giunti antivibranti, possono risultare al contrario molto gravosi nelle situazioni reali in opera, dove i solai risultano rigidamente connessi con le pareti interne degli alloggi, che tipicamente sono leggere e di limitato spessore. La posa in opera dei materiali viene curata con estrema attenzione nelle prove in laboratorio, mentre può non avvenire lo stesso in cantiere: errori di posa del materiale anticalpestio quali il mancato utilizzo o la discontinuità della fascia perimetrale, la mancata nastratura dei teli ecc. costituiscono ancora una volta un caso di ponte acustico e possono portare a vanificare l effetto dell utilizzo del materiale anticalpestio. In laboratorio non sono previsti serramenti e aperture: l unica apertura è quella di accesso alla camera di prova, e il portone di chiusura è ad alto isolamento acustico. Al contrario in opera sono presenti tipicamente più aperture nello stesso locale, e i serramenti possono non avere elevate prestazioni acustiche o non essere registrati correttamente. Solaio di base Comportamento vibrazionale Tipologia Prova in laboratorio Prova in opera Trasmissioni laterali Tipologia standardizzata: solaio in calcestruzzo armato spessore 0 mm, superficie compresa tra 0 m e 0 m Simile alle piastre (elemento omogeneo) Assenti (pareti pesanti e disaccoppiate, nessun errore di posa, serramenti a perfetta tenuta) Variabile: i più comuni in Italia solai in laterocemento, ma anche solai in legno, solai in predalles Es. solai in laterocemento: effetti di risonanza dovuti alle pignatte (elemento non omogeneo) Presenti sia per interazione con altre strutture (es. pareti laterali) sia per eventuali errori di posa

17 LA MISURA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DA CALPESTIO. Nella pratica, quindi, i risultati della prova in laboratorio e della prova in opera non sono tra loro direttamente equiparabili. Utilizzare il valore di L w certificato in laboratorio come valore previsionale di abbattimento acustico ottenibile in opera NON È CORRETTO! Lo scopo della prova in opera è quello di verificare che il solaio in esame, con le sue specificità (tipologia costruttiva, variabili di posa in opera, trasmissioni laterali) rispetti i requisiti acustici passivi come da DPCM //997. Lo scopo della prova in laboratorio è invece quello di utilizzare i risultati ottenuti per comparare le proprietà di isolamento acustico al calpestio dei pacchetti costruttivi. Non intende quindi fornire un valore di abbattimento acustico valido per tutti i solai, ma fornisce al progettista uno strumento per confrontare le prestazioni dei materiali anticalpestio e del sistema tecnologico realizzato. Un esempio Prova per la determinazione del livello di rumore calpestio in laboratorio (a sinistra) e in opera (a destra) - massetto galleggiante realizzato con lo stesso prodotto anticalpestio (Isolmant Underslim) Figura - Report di prova al calpestio in laboratorio Figura - Report di prova al calpestio in opera Nota: è possibile effettuare in laboratorio anche le cosiddette prove conformi, ovvero prove condotte seguendo le prescrizioni della norma UNI EN ISO 0- su strutture che però non rientrano nelle prescrizioni della norma stessa. Esempio di prova conforme è la misura del livello di rumore da calpestio in laboratorio in presenza di solai in laterocemento anziché su soletta in calcestruzzo. Nel caso in cui la tipologia di solaio testato con la prova conforme sia uguale a quello in progetto, il risultato darà al progettista un indicazione più realistica del comportamento acustico della partizione; è bene tuttavia ricordare che, anche a parità di struttura, in laboratorio sussistono condizioni molto diverse rispetto alla situazione in opera, e non è quindi possibile assumere il risultato certificato come prestazione previsionale in opera. 7

18 . LA MISURA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DA CALPESTIO A che cosa può far riferimento il progettista per conoscere le prestazioni acustiche dei solai che sta progettando? In fase progettuale, il professionista può servirsi dei certificati di prova in laboratorio per confrontare le prestazioni dei prodotti anticalpestio presenti sul mercato; può inoltre far riferimento a collaudi in opera di strutture analoghe per prevedere il comportamento acustico globale della partizione in esame. Tipo di prova Utilizzo Prova in laboratorio confrontare le prestazioni dei prodotti anticalpestio presenti sul mercato Prova in opera prevedere il comportamento acustico globale nelle strutture analoghe Nel capitolo seguente sono raccolti numerosi esempi di collaudi in opera condotti dall Ufficio Tecnico Tecnasfalti con lo scopo di fornire al progettista un indicazione del comportamento acustico delle diverse soluzioni costruttive. Il progettista può quindi avvalersi di tali soluzioni conformi per stimare la resa acustica del divisorio orizzontale previsto a progetto. Rif. norma Grandezza (db) Simbolo Definizione ISO 0-7 livello medio di pressione L in opera venti volte il logaritmo del rapporto tra la pressione ISO 0-8 sonora in laboratorio sonora misurata e la pressione sonora di riferimento ISO 0-8 ISO 0-7 ISO 0-7 ISO 0-8 Descrittori acustici livello di pressione sonora da calpestio normalizzato livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto all assorbimento acustico livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto al tempo di riverberazione attenuazione del livello di pressione sonora da calpestio ISO 0-7 attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio ISO 77- indice di valutazione del livello di rumore da calpestio normalizzato L n in laboratorio livello di pressione sonora da calpestio, incrementato di un termine correttivo in funzione dell assorbimento acustico del locale ricevente in opera livello di pressione sonora da calpestio, incrementato di un termine correttivo in funzione dell assorbimento acustico del locale ricevente T in opera livello di pressione sonora da calpestio, incrementato di un termine correttivo in funzione del tempo di riverberazione del locale ricevente L in laboratorio riduzione del livello di pressione sonora da calpestio conseguente alla posa del massetto flottante L in opera differenza tra il livello medio di pressione sonora nell ambiente ricevente prima e dopo la posa in opera di un dato rivestimento w in opera indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto all assorbimento acustico, ottenuto della curva di riferimento a 00 Hz, dopo spostamento in conformità al metodo esposto nella norma ISO 77-8 UNI EN ISO 0-7: Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni in opera dell isolamento dal rumore di calpestio di solai UNI EN ISO 0-8: Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni in laboratorio della riduzione del rumore di calpestio trasmesso da rivestimenti di pavimentazioni su un solaio pesante normalizzato

19 PROVE IN OPERA... Soluzioni bistrato Isolmant Special Isolmant UnderSlim Isolmant Radiante Isolmant UnderSpecial. pag. 0 pag. pag. pag. 7 pag. 0. Soluzioni monostrato Isolmant MonoPlus Isolmant BiPlus pag. 0 pag. pag. Nota per le stratigrafie successive: Ove le caratteristiche tecniche dei materiali e degli elementi non fossero state esplicitate nella relazione di prova in opera, nel calcolo delle masse superficiali e della trasmittanza totale sono stati considerati valori noti in letteratura. In particolare: per i massetti di supporto, è stata considerata una densità pari a kg/m per il massetto in sabbia e cemento e 000 kg/m per il massetto autolivellante; per i sottofondi di livellamento impianti, è stata considerata una densità pari a 00 kg/m. Tali valori sono tipici per le strutture considerate e comunque cautelativi. La trasmittanza è stata calcolata considerando un flusso ascendente tra locali riscaldati; il calcolo è valido come pura indicazione del valore di trasmittanza della singola struttura e non può sostituire una approfondita relazione condotta con i software di calcolo.. Applicazioni particolari Soluzioni tristrato Struttura su travetti. Risanamento Risanamento sotto parquet Risanamento sotto piastrella pag. pag. pag. pag. 9 pag. 0 pag. 9

20 .. SOLUZIONI BISTRATO SOLUZIONI BISTRATO. Le strutture bistrato rappresentano la tecnologia costruttiva più prestazionale in termini di isolamento al calpestio. Esse permettono infatti di escludere dal massetto galleggiante le tubazioni impiantistiche, che, passando tra locali adiacenti, possono costituire un ponte per la trasmissione del rumore. Gli impianti vengono posati all estradosso del solaio strutturale, idoneamente fasciati con materiale resiliente e quindi annegati nel getto di calcestruzzo alleggerito, che ha la duplice funzione di aumentare la massa della struttura (aumentandone il potere fonoisolante) e di livellare il sottofondo preparandolo per la posa del materassino anticalpestio. Dopo aver posizionato e sigillato adeguatamente il materiale resiliente e la fascia perimetrale, realizzando una perfetta vasca a tenuta, si procederà con il posizionamento dell impianto per riscaldamento radiante (se previsto), con il getto del massetto di supporto, di adeguato spessore, e quindi con la posa della pavimentazione. Solo allora sarà possibile rifilare la fascia perimetrale e, in caso di battiscopa ceramico, posizionare la fascia battiscopa per poi realizzare lo zoccolino. I prodotti più adatti per la realizzazione dei solai bistrato sono quelli della gamma Special, costituiti da polietilene reticolato fisicamente a celle chiuse, nudo o accoppiato a speciali fibre in poliestere per aumentarne la capacità dissipativa. Stratigrafie tipiche delle soluzioni bistrato sono le seguenti:. Solaio strutturale. Sottofondo di livellamento impianti. Materassino anticalpestio Isolmant. Massetto di supporto. Pavimentazione. Solaio strutturale. Sottofondo di livellamento impianti. Materassino anticalpestio Isolmant. Sistema di riscaldamento a pavimento. Massetto di supporto. Pavimentazione 0

21 SOLUZIONI BISTRATO.. ISOLMANT SPECIAL Edificio residenziale in Novara (NO). Volume locale ricevente: 7,8 m (C l ) = (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Special TRASMITTANZA TOTALE U = 0, W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di finitura autolivellante 0,00 80 Materiale resiliente Isolmant SPECIAL 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo cellulare 0,00 Solaio strutturale laterocemento 0,0 90 Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0, 80 Curva sperimentale Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db ,9 0 8, ,9 0 8,9 00 9,9 00 8, 0 0 8, 8, , , 00, f (Hz) , 00, 0,

22 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT SPECIAL Edificio residenziale in Loano (SV) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Special Volume locale ricevente: 7,8 m (C l ) = 8 (-8) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0,7 W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione ceramica 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 08 Materiale resiliente Isolmant SPECIAL 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,0 Solaio strutturale laterocemento 0,0 90 Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0, Frequenza Hz Terzo d ottava db 80,0 Curva sperimentale Curva di riferimento 00 0, 8, 70,0 0,7 00,7 0, 00, 00,8 0,0 0,0 0,, 0,0 000,9 0 0, 00, 0,0 000, 00 7,9 0, 0, f (Hz)

23 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT SPECIAL Edificio residenziale in Varese (VA) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente:,0 m (C l ) = 8 (-7) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Special 7 TRASMITTANZA TOTALE U = 0,79 W/m K Nr. Strato Materiale Pavimentazione assente m Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,070 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,0 Materiale resiliente Isolmant SPECIAL 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,00 0 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,0 spessore totale 0,9 80,0 Curva sperimentale Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00,7 70,0,9 0 00,9 0,0 0,, 0,0 00, 00, 0,7 0,0,8 000, 0,0 0 0, 00 0, 000, 0, f (Hz) , 0,9

24 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT UNDERSLIM Edificio residenziale in Modena (MO) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSlim Volume locale ricevente: 8,0 m (C l ) = 8 (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0, W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Materiale resiliente Isolmant UNDERSLIM 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,080 0 (0 kg/m ) Solaio strutturale laterocemento 0,0 90 Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0,9 Frequenza Hz Terzo d ottava db , 00 7, 0,7,7 00, 00, 0,8 0, ,9 00 7, , 00, 0, 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento

25 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT UNDERSLIM Edificio residenziale in Modena (MO) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente: 0, m (C l ) = 9 (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSlim TRASMITTANZA TOTALE U = 0,9 W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione ceramica 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Materiale resiliente Isolmant UNDERSLIM 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,080 0 (0 kg/m ) Solaio strutturale laterocemento 0,0 90 Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0,9 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00 8,, 0, ,7 8 00,9 00 7, 0,, 000, 0, 00,8 000, 00, 0,

26 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT UNDERSLIM Edificio residenziale in Imola (BO) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSlim Volume locale ricevente: 0, m (C l ) = (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0,98 W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Materiale resiliente Isolmant UNDERSLIM 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,070 Solaio strutturale laterocemento 0,0 00 Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0,9 Frequenza Hz Terzo d ottava db 00, 9,8 0 9, 00 8, 0 7,,8 00, 00,9 0 7,,7 000, 0,8 00 9,8 000, 00, 0, 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento

27 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT RADIANTE Edificio residenziale in Parma (PR) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente:, m (C l ) = 7 (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Radiante 7 TRASMITTANZA TOTALE U = 0, W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione ceramica 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,0 Materiale resiliente Isolmant RADIANTE 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,00 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0,80 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00 7, 0,9 0, 00, 0,, 00 00, 0,7, 000, 0,8 00, 000 9, 00 0,7 0 9, 7

28 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT RADIANTE Edificio residenziale in Parma (PR) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Radiante Volume locale ricevente: 89.9 m (C l ) = 8 (-7) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0,8 W/m K 7 Nr. Strato Materiale m Pavimentazione ceramica 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento fibrorinforzato 0,00 7 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,0 Materiale resiliente Isolmant RADIANTE 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,00 0 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0,70 Frequenza Hz Terzo d ottava db 00 7, ,8 0,8, , 0, 9, 000 9, 0 0, 00 0, 000, 00, 0 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento

29 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT RADIANTE Edificio residenziale in Novate Milanese (MI) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente:, m (C l ) = (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant Radiante 7 TRASMITTANZA TOTALE U = 0, W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,0 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,0 99 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,00 Materiale resiliente Isolmant RADIANTE 0,00 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,090 7 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,00 8 spessore totale 0,7 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00 7, 0, 0 8, 00,7 0, 0,8 00, 00 0, 0 0 8, ,7 0, 00, 000, 00 9, 0,7 9

30 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT UNDERSPECIAL Edificio residenziale in Tortolì (OG) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSpecial Volume locale ricevente: 8 m (C l ) = (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0, W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione gres 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Materiale resiliente Isolmant UNDERSPECIAL 0,008 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,00 Solaio strutturale laterocemento 0,00 0 Intonaco premiscelato 0,0 spessore totale 0, Frequenza Hz Terzo d ottava db 80,0 Curva sperimentale Curva di riferimento 00 8,7 0, 0, 70,0 00, 0,9 0,0, 00, 0,0 00 0, 0 0, 0 0, ,7 0, 0,0 00, 000, 00, 0 0,7 0, f (Hz)

31 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT UNDERSPECIAL Edificio residenziale in Paese (TV) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente: 7, m (C l ) = 9 (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSpecial 7 TRASMITTANZA TOTALE U = 0,0 W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Riscaldamento a pavimento pannello in EPS 0,0 Materiale resiliente Isolmant UNDERSPECIAL 0,008 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,080 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,0 spessore totale 0,8 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00 0,8 0, 0,9 00 9, 0,, 00,8 00, 0 9,9 7,8 000, 0 00, 000 9,8 00, 0,

32 . SOLUZIONI BISTRATO ISOLMANT UNDERSPECIAL Edificio residenziale in Firenze (FI) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSpecial Volume locale ricevente:, m (C l ) = (-0) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) STRATIGRAFIA TRASMITTANZA TOTALE U = 0,9 W/m K 7 Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,0 Materiale resiliente Isolmant UNDERSPECIAL 0,008 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,00 Solaio strutturale laterocemento 0, Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0, Frequenza Hz Terzo d ottava db 00, 8, 0,8 00 8,8 0,,8 00,9 00,7 0, 9, 000, 0, 00 7, ,9 0, 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento

33 SOLUZIONI BISTRATO. ISOLMANT UNDERSPECIAL Edificio residenziale in Noale (VE) STRATIGRAFIA Volume locale ricevente: 8 m (C l ) = (-) db (Valutazione basata su risultati di misurazioni in opera ottenute in terzi d ottava mediante il metodo tecnico progettuale UNI EN ISO 0-7) SOLUZIONI BISTRATO Isolmant UnderSpecial 7 TRASMITTANZA TOTALE U = 0,8 W/m K Nr. Strato Materiale m Pavimentazione parquet 0,00 Massa superficiale kg/m Massetto di supporto sabbia e cemento 0,00 90 Riscaldamento a pavimento pannello in PSE 0,0 Materiale resiliente Isolmant UNDERSPECIAL 0,008 Massetto di livellamento impianti calcestruzzo alleggerito 0,090 7 Solaio strutturale laterocemento Unisol 0, Intonaco premiscelato 0,00 spessore totale 0, 80,0 70,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0, Curva sperimentale f (Hz) Curva di riferimento Frequenza Hz Terzo d ottava db 00, 0, 0 8,9 00,7 0,, 00, 00, 0,, 000, 0 0,8 00 9, 000, ,

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