INDAGINI SPERIMENTALI FABBRICATO RESIDENZIALE VIA X. XXXX - XXXXXXX (XX)

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1 INDAGINI SPERIMENTALI FABBRICATO RESIDENZIALE VIA X. XXXX - XXXXXXX (XX) PROVE n /TV 30 gennaio e 5 febbraio 2014 Committente : Tecnico Incaricato: Relatore : xxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx Vista esterna fabbricato Rif.: TV/13-14 Orsago (TV), 3 marzo 2014

2 INDICE 1. PREMESSA pag PROVA 3259 /TV - MARTINETTI PIATTI pag Descrizione dell attrezzatura pag Modalità di esecuzione della prova pag Ubicazione delle prove pag Prova 3259-A/TV pag Rilievo della tensione di esercizio pag Misura della resistenza a compressione pag Modulo elastico pag Prova 3259-B/TV pag Rilievo della tensione di esercizio pag Misura della resistenza a compressione pag Modulo elastico pag PROVA 3260 /TV SHAVE TEST pag Descrizione della strumentazione pag Ubicazione delle prove pag Metodologia di prova pag Risultati pag INDAGINI SULLE MALTE pag Indagine sclerometrica pag Descrizione della strumentazione pag Ubicazione delle indagini pag Risultati pag Analisi petrografica pag Ubicazione dei prelievi pag Risultati prove di laboratorio pag PROVA 3261/TV PROVE DI COMPRESSIONE SU MATTONI pag Ubicazione dei prelievi pag Risultati pag. 26 Prove /TV - pag. 2 di 26

3 1. PREMESSA La Società 4 EMME Service S.p.a., specializzata in indagini sperimentali in sito su strutture, è stata incaricata dalla xxxxxxxxxxxx di effettuare delle prove sulle murature del fabbricato sito in via xxxxxxxxx a xxxxxxxxxx (xx). Gli elementi strutturali da sottoporre ad indagine sono stati indicati del Tecnico Incaricato ing. Xxxxxxx Xxxxxxxx. Le indagini sono state eseguite i giorni 30 gennaio e 05 febbraio Alla esecuzione delle prove hanno assistito: ing. xxxxxxxxxxxx Tecnico Incaricato e per la 4 EMME Service S.p.a. : ing. geom. xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx 2. PROVA 3259 /TV - MARTINETTI PIATTI 2.1 Descrizione dell attrezzatura Il martinetto piatto utilizzato è una cella di carico azionata idraulicamente, in acciaio ad alta resistenza, di forma semicircolare allungata con le seguenti caratteristiche: superficie: cm 2 spessore: 3.5 mm diametro: 34.7 cm profondità di installazione: 25.7 cm K m : 0.85 Ogni martinetto è caratterizzato da un coefficiente di taratura (k m ) che ne definisce l efficacia, ossia la riduzione della spinta rispetto alla massima teoricamente raggiungibile, tenuto conto di due fattori: la rigidezza dei bordi e le eventuali deformazioni irreversibili indotte dalle prove precedenti. L attrezzatura di taglio consiste in una troncatrice idraulica ad utensile diamantato. Questa produce una incisione netta, di minimo disturbo per la struttura. L incisione prodotta (di spessore 4 mm) ha una forma praticamente uguale a quella del martinetto. Si assume come area di taglio media A t = 865 cm 2. Prove /TV - pag. 3 di 26

4 Martinetto piatto Troncatrice idraulica L erogazione della pressione ai martinetti viene effettuata tramite una pompa manuale munita di regolazione fine, e viene misurata mediante manometro di precisione. Sistema di misurazione ed acquisizione Le deformazioni sono state registrate da un apparecchiatura di gestione e memorizzazione dati denominata Wave Book E16 costituita da: personal computer con software d elaborazione 4 EMME Service S.p.A.; sensori potenziometrici Midori da 5KΩ LP-50. I sensori impiegati hanno le seguenti caratteristiche: escursione 50,0 mm sensibilità ±0,001 mm linearità 99.6 % Il sistema di acquisizione dati consente di diagrammare in tempo reale l andamento delle deformazioni nelle diverse fasi di carico/scarico. Ciò risulta importante per evitare di scambiare per deformazioni da rilascio tensionale episodi che invece sono originati da locali distacchi e/o disarticolazione degli elementi murari. Pompa manuale Manometro di precisione Prove /TV - pag. 4 di 26

5 Unità di acquisizione Sensori potenziometrici 2.2 Modalità di esecuzione della prova Rilievo in sito della tensione di esercizio Lo scopo della prova con martinetto piatto singolo è la misura dello stato tensionale in una determinata zona della parete muraria. Tale conoscenza costituisce un importante informazione per la verifica delle condizioni attuali, e quindi della sicurezza di un edificio. La prova viene eseguita con le seguenti modalità: predisposizione dei sensori di spostamento nella zona sovrastante e/o sottostante al taglio; alterazione dello stato tensionale della muratura mediante l esecuzione di un taglio sul piano normale alla superficie della parete muraria e alla direzione della tensione da misurare con rilievo delle deformazioni indotte; inserimento nel taglio del martinetto piatto e ripristino dello stato tensionale iniziale mediante la pompa idraulica collegata al martinetto. Tale operazione viene eseguita in uno o più cicli con incremento progressivo del carico. Il taglio eseguito comporta il rilascio delle tensioni che si manifestano con la tendenza a richiuderne i lembi. Introducendo nella fessura un martinetto piatto, la pressione (P) applicata che riporta la muratura circostante alle condizioni antecedenti il taglio, viene assunta come prossima alla tensione di esercizio. La pressione di ripristino delle condizioni iniziali viene determinata mediante l attenta analisi dei movimenti dei sensori di spostamento applicati nella zona soprastante il taglio. Risulta fondamentale la distinzione tra movimenti indotti dal rilascio elastico dovuto al taglio e movimenti legati a rotture localizzate, cricche, ecc., non originati quindi dal rilascio elastico e pertanto da non tenere in considerazione. La tensione di esercizio in sito si ricava dalla formula a seguito riportata. Prove /TV - pag. 5 di 26

6 σ = P v dove: σ v = tensione verticale di esercizio in sito (dan/cm 2 ); P = pressione di ripristino delle condizioni antecedenti il taglio (dan/cm 2 ); A m = area del martinetto (cm 2 ); A t = area del taglio (cm 2 ); K m = coefficiente di bordo del martinetto (adimensionale). A A m t k m Esecuzione del taglio per la misura della tensione di esercizio Misura della resistenza a compressione La misura della resistenza a compressione prevede: installazione di un secondo martinetto parallelo al primo ad una distanza pari a circa due volte la larghezza del martinetto; esecuzione, se possibile, di altri due tagli paralleli tra loro e perpendicolari ai martinetti, disposti a delimitare lateralmente un parallelepipedo murario con una sola faccia (quella posteriore) collaborante con la struttura muraria adiacente; installazione dei sensori di spostamento nella zona compresa tra i due martinetti; esecuzione della prova a compressione aumentando la pressione nei martinetti mediante pompa idraulica. Tale operazione viene eseguita solitamente in più cicli con incremento progressivo del carico massimo applicato. La pressione di rottura viene definita mediante l analisi dei diagrammi di spostamento dei sensori posti tra i due martinetti e dall analisi visiva della muratura stessa. La resistenza in sito si ricava dalla formula a seguito riportata. Prove /TV - pag. 6 di 26

7 σ v = P A A m t k m dove: σ v = tensione di rottura (dan/cm 2 ); P = pressione di rottura (dan/cm 2 ); A m = area del martinetto (cm 2 ); A t = valore medio delle due aree di taglio (cm 2 ); K m = valore medio dei due coefficienti di bordo dei martinetti (adimensionale). La metodologia di prova con i martinetti piatti prevede che le deformazioni si stabilizzino prima di applicare il successivo incremento di carico, mettendo così in evidenza eventuali fenomeni di tipo non lineare o viscoso. Si sottolinea che i risultati che si possono ottenere sono fortemente influenzati dall eterogeneità della muratura indagata e che pertanto devono essere sempre interpretati alla luce delle particolari condizioni del sito. RIFERIMENTI NORMATIVI Norma ASTM C1196 In situ compressive strength within solid unit masonry estimated during flat-jack measurements Norma ASTM C1197 In situ measurements of masonry deformability properties using the flat-jack measurements 2.3 Ubicazione delle prove Le prove sono state eseguite al piano terra del fabbricato, nelle posizioni indicata in pianta. Pianta a quota Prove /TV - pag. 7 di 26

8 2.4 PROVA 3259-A/TV Rilievo della tensione di esercizio Per misurare le deformazioni del complesso murario, sono stati installati n 3 sensori potenziometrici, come da schema a seguito riportato. Se.01 Se.02 Se.03 Schema prova Vista generale della prova Nella tabella sottostante si riportano i valori degli spostamenti rilevati dai sensori durante la prova per il rilievo dello stato tensionale. Se 01 (mm) Se 02 (mm) Se 03 (mm) Inizio taglio 0,000 0,000 0,000 Fine taglio -0,022-0,019-0,017 Inserimento martinetto -0,022-0,018-0,016 2,0 bar -0,021-0,016-0,016 4,0 bar -0,014-0,011-0,011 5,0 bar -0,007-0,004-0,005 6,0 bar -0,002 0,001 0,000 6,5 bar 0,001 0,004 0,004 Si ha un ritorno alle condizioni iniziali di deformazione quando viene applicata, attraverso il martinetto, una pressione di circa 6,0 bar. Tensione di esercizio = 4,5 dan/cm 2. Prove /TV - pag. 8 di 26

9 2.4.2 Misura della resistenza a compressione La rottura viene individuata sia in base alla lettura dei sensori installati, sia dall osservazione della formazione di fessurazioni sull ammasso. Se.01 Se.02 Se.03 Schema prova Vista generale della prova Durante la prova sono stati effettuati n 3 cicli di carico-scarico con incrementi progressivi della pressione, fino ad un massimo di 42 bar. Deformazioni (mm) 1,4 1,2 1,0 0,8 Se.01 Se.02 Se.03 0,6 0,4 0,2 0,0 Diagramma delle deformazioni nei diversi cicli di carico-scarico Prove /TV - pag. 9 di 26

10 Deformazioni (mm) 0,14 0,12 0,10 0,08 Ciclo 1 0,06 0,04 0,02 0,00 Se.01 Se.02 Se Pressione (bar) Deformazioni (mm) 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 Ciclo 2 0,05 0,00 Se.01 Se.02 Se Pressione (bar) Deformazioni (mm) 1,40 1,20 1,00 0,80 Ciclo 3 0,60 0,40 0,20 0, Pressione (bar) Diagrammi carico deformazioni Se.01 Se.02 Se.03 Prove /TV - pag. 10 di 26

11 Nella tabella a seguito sono riportati gli spostamenti rilevati dai sensori durante i diversi cicli di carico eseguiti. Carico Scarico Carico Scarico Carico Scarico Se.01 (mm) Se.03 (mm) Se.02 (mm) Azzeramento sensori Pressione (bar) I ciclo di carico 0,015 0,018 0, ,035 0,043 0, ,061 0,069 0, ,120 0,111 0, ,092 0,081 0, ,018 0,012 0,011 0 II ciclo di carico 0,054 0,070 0, ,087 0,099 0, ,115 0,131 0, ,148 0,165 0, ,180 0,204 0, ,230 0,250 0, ,283 0,302 0, ,383 0,400 0, ,311 0,348 0, ,054 0,117 0,099 0 III ciclo di carico 0,151 0,183 0,197 0,247 0,327 0, ,356 0,413 0, ,442 0,466 0, ,522 0,511 0, ,609 0,571 0, ,689 0,654 0, ,780 0,734 0, ,110 0,952 0, ,228 1,113 1, ,952 0,875 0, ,815 0,752 0, ,151 0,183 0,197 0 Alla pressione di 42 bar si è verificata la rottura del complesso murario nella zona compresa tra i due martinetti con la comparsa di evidenti fessurazioni. Tensione di rottura è di 31,4 dan/cm 2. Prove /TV - pag. 11 di 26

12 Fessurazioni alla pressione di 42bar Modulo elastico I dati dei cicli di carico eseguiti per la verifica della tensione di rottura vengono inoltre utilizzati per determinare i valori del modulo di deformabilità ai vari livelli di carico. Il modulo d elasticità (E) si può calcolare attraverso la relazione a seguito riportata. σ E = ε σ = intervallo di carico considerato; ε = deformazione assiale relativa corrispondente. Pressione Deformazioni * ( ε) Modulo Elastico E (MPa) Ciclo bar N/mm 2 Se 01 Se 02 Se03 (mm -3 ) (mm -3 ) (mm -3 ) da a media 1 9 0,67 0,1761 0,1986 0, ,35 0,4669 0,5549 0, ,80 0,7637 0,8382 0, ,25 1,3487 1,1387 1, ,70 1,8300 1,5520 1, * Tutte le deformazioni sono riferite alla distanza tra i capisaldi dei sensori di: 347mm (Se.01), 346mm (Se.02), 350 mm (Se.03). Prove /TV - pag. 12 di 26

13 2.5 PROVA 3259-B/TV Rilievo della tensione di esercizio Per misurare le deformazioni del complesso murario, sono stati installati n 3 sensori potenziometrici, come da schema a seguito riportato. Se.01 Se.02 Se.03 Schema prova Vista generale della prova Nella tabella sottostante si riportano i valori degli spostamenti rilevati dai sensori durante la prova per il rilievo dello stato tensionale. Se 01 (mm) Se 02 (mm) Se 03 (mm) Inizio taglio 0,000 0,000 0,000 Fine taglio -0,019-0,021-0,018 Inserimento martinetto -0,018-0,020-0,018 2,0 bar -0,013-0,016-0,014 4,0 bar -0,008-0,011-0,009 5,0 bar -0,003-0,007-0,005 6,0 bar 0,001-0,001 0,000 7,0 bar 0,004 0,004 0,004 Si ha un ritorno alle condizioni iniziali di deformazione quando viene applicata, attraverso il martinetto, una pressione di circa 6,0 bar. Tensione di esercizio = 4,5 dan/cm 2. Prove /TV - pag. 13 di 26

14 2.5.2 Misura della resistenza a compressione La rottura viene individuata sia in base alla lettura dei sensori installati, sia dall osservazione della formazione di fessurazioni sull ammasso. Se.01 Se.02 Se.03 Schema prova Vista generale della prova Durante la prova sono stati effettuati n 3 cicli di carico-scarico con incrementi progressivi della pressione, fino ad un massimo di 60 bar. Deformazioni (mm) 1,4 1,2 1,0 0,8 Se.01 Se.02 Se.03 0,6 0,4 0,2 0,0 Prove /TV - pag. 14 di 26

15 Deformazioni (mm) 0,20 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 Ciclo 1 0,02 0,00 Se.01 Se.02 Se Pressione (bar) Deformazioni (mm) 0,60 0,50 0,40 0,30 Ciclo 2 0,20 0,10 0,00 Se.01 Se.02 Se Pressione (bar) Deformazioni (mm) 1,40 1,20 1,00 0,80 Ciclo 3 0,60 0,40 0,20 0,00 Se.01 Se.02 Se Pressione (bar) Diagramma delle deformazioni nei diversi cicli di carico-scarico Prove /TV - pag. 15 di 26

16 Nella tabella a seguito sono riportati gli spostamenti rilevati dai sensori durante i diversi cicli di carico eseguiti. Carico Scarico Carico Scarico Carico Scarico Se.01 (mm) Se.03 (mm) Se.02 (mm) Azzeramento sensori Pressione (bar) I ciclo di carico 0,013 0,028 0, ,024 0,074 0, ,046 0,118 0, ,066 0,175 0, ,050 0,131 0, ,012 0,028 0,011 0 II ciclo di carico 0,035 0,112 0, ,058 0,156 0, ,083 0,198 0, ,113 0,237 0, ,139 0,280 0, ,165 0,337 0, ,205 0,398 0, ,291 0,511 0, ,242 0,440 0, ,151 0,316 0, ,047 0,140 0,056 0 III ciclo di carico 0,099 0,275 0, ,184 0,420 0, ,238 0,516 0, ,275 0,553 0, ,305 0,591 0, ,341 0,625 0, ,379 0,653 0, ,401 0,680 0, ,448 0,730 0, ,470 0,764 0, ,506 0,807 0, ,544 0,846 0, ,591 0,889 0, ,645 0,991 0, ,852 1,228 1, ,771 1,032 0, ,543 0,792 0,653 0 Alla pressione di 57 bar si è verificata la rottura del complesso murario nella zona compresa tra i due martinetti senza la comparsa di evidenti fessurazioni. Tensione di rottura è di 42,7 dan/cm 2. Prove /TV - pag. 16 di 26

17 2.5.3 Modulo elastico I dati dei cicli di carico eseguiti per la verifica della tensione di rottura vengono inoltre utilizzati per determinare i valori del modulo di deformabilità ai vari livelli di carico. Pressione Deformazioni * ( ε) Modulo Elastico E (MPa) Ciclo bar N/mm 2 Se 01 Se 02 Se03 (mm -3 ) (mm -3 ) (mm -3 ) da a media 2 9 0,67 0,1403 0,3681 0, ,35 0,3908 0,7875 0, ,80 0,5938 1,1563 0, ,25 0,7938 1,4094 0, ,70 1,0215 1,6031 1, ,15 1,2338 1,8438 1, * Tutte le deformazioni sono riferite alla distanza tra i capisaldi dei sensori di: 325mm (Se.01), 320mm (Se.02), 325 mm (Se.03). 3. PROVA 3260 /TV SHAVE TEST 3.1 Descrizione della strumentazione Per la prova di analisi della resistenza al taglio dell elemento murario è stata utilizzata la seguente strumentazione: pompa oleodinamica manuale; martinetto oleodinamico per l applicazione del carico sezione a spinta 30,5 cm 2 ; manometro di precisione Mod. AEP Transducers DMC - n sensore potenziometrico Midori da 5KΩ LP-50; unità di acquisizione Wave Book e personal computer. La pompa oleodinamica controlla il martinetto che esercita il carico sulla testa del mattone. La pressione applicata viene misurata con un manometro di precisione e le deformazioni (spostamenti orizzontali) con un sensore millesimale. Martinetto oleodinamico Sensore millesimale Prove /TV - pag. 17 di 26

18 3.2 Ubicazione della prova La prova è stata eseguita in prossimità della prova con martinetti piatti TV-3259/B, ipotizzando le stesse condizioni di sforzo normale. 3.3 Metodologia di prova La prova di taglio diretto è finalizzata alla determinazione del valore medio di resistenza a taglio in situ e consiste nel far scorrere orizzontalmente un elemento di laterizio isolato lateralmente dal resto della muratura. Fasi preliminari: - estrazione di uno o più mattoni per allocare il martinetto idraulico; - inserimento di due piastre di base per una ripartizione uniforme del carico applicato dal martinetto; - inserimento del martinetto e rimozione del giunto di testa dell elemento di prova dalla parte opposta per consentire lo scorrimento; - posizionamento dei sensori per la misura degli spostamenti orizzontali. Azionando il martinetto con una pompa oleodinamica manuale, si procede all applicazione progressiva della forza, fino a raggiungere lo scorrimento del mattone a livello di giunto. Tale forza è dipendente dallo stato di compressione presente sull elemento di laterizio. La resistenza a taglio viene quindi misurata per il letto di malta adiacente al mattone caricato e calcolata sulla base dell'area lorda della giuntura. Martinetto oleodinamico Piastre di ripartizione della spinta Schema di prova Fuga di malta rimossa per consentire lo scorrimento Sensore potenziometrico Area di prova La tensione τi al momento della rottura è calcolata come Ph τ i = A dove: P h è la massima forza orizzontale esercitata nella prova. A j è la somma dell'area lorda dei giunti orizzontali superiore e inferiore del campione. La resistenza caratteristica a taglio τ 0 in assenza di carichi verticali si ricava dalla seguente relazione: = τ + µ τ i 0 S v dove: Sv è lo stato di compressione del provino presente al momento della prova. j Prove /TV - pag. 18 di 26

19 Il valore del coefficiente d'attrito µ deve essere ipotizzato; studi di laboratorio hanno dimostrato che detto coefficiente varia tra 0,3 e 1,6 (valore medio 0,8) con coefficiente di variazione compreso fra 30 e 50 %. Il coefficiente di attrito (µ ) ipotizzato da Normativa risulta essere pari a 0,4. RIFERIMENTI NORMATIVI Indicazioni RILEM 127 D Risultati L elemento scelto per lo scorrimento aveva dimensioni 12,0 x 24,0 x 6,0h cm. Vista generale prova Spinta orizzontale Spostamento Bar kn Se.01 (mm) 15 4,58 0, ,15 0, ,20 0, ,25 0, ,30 0, ,35 0, ,40 0, ,45 0, ,50 0, ,03 0, ,55 0, ,60 0, ,65 0, ,70 1, ,00 1,009 Prove /TV - pag. 19 di 26

20 Cedimenti mattone (mm) 1,350 1,150 0,950 0,750 Diagramma carico-cedimenti 0,550 0,350 0,150 Se.1-0, Spinta orizzontale (kn) La forza che induce lo scorrimento della porzione di mattone indagata è di 32,03 kn. Dimensioni laterizio Forza applicata Shave test Tabella riassuntiva 12 x 24 x 6 cm N Area resistente al taglio At = (A inferiore + A superiore ) = (24 x 12) x2 576,0 cm 2 R. a taglio τ i = F/At = / ,61N/cm 2 Coeff. di attrito ( µ ) 0,3 1,6 0,8 Stato di compressione Sv = 4,49 dan/cm 2 44,9 N/cm 2 R. a taglio car. τ 0 = τ i µsv = 55,61 - (0,8 44,9) 19,69 N/cm 2 NB: lo stato di compressione fa riferimento a quanto misurato durante la prova con martinetti piatti nella medesima zona. Tensione esercizio prova TV-3259/B. 4. INDAGINI SULLE MALTE 4.1 Indagine sclerometrica Descrizione della strumentazione L indagine è stata eseguita utilizzando uno sclerometro per malte tipo SCHMIDT- HAMMER modello PM, costituito da un pendolo incernierato al centro di un semicerchio graduato che ne costituisce il misuratore; il pendolo può scorrere su di esso fino ad incontrare un apertura circolare sul diametro. Lo sclerometro viene posizionato verticalmente con l apertura circolare nel piede dello strumento centrata sul giunto di malta; a questo punto si può eseguire il test facendo cadere e rimbalzare il pendolo contro il giunto da provare. Il valore letto è quello del rimbalzo (IR). Prove /TV - pag. 20 di 26

21 Strumentazione e fasi d indagine La prova va eseguita con n 9 rimbalzi, divisi nell area investigata su giunti orizzontali e verticali. RIFERIMENTI NORMATIVI Indicazioni RILEM 127 D Ubicazione delle indagini Le battute sclerometriche sono state eseguite nelle seguenti posizioni. Pianta a quota Prove /TV - pag. 21 di 26

22 4.1.3 Risultati Eseguite le battute sclerometriche, viene determinata la media delle misurazioni. Il risultato della prova viene confrontato con i risultati sperimentali riassunti in tabella attraverso la curva di correlazione dello sclerometro per malte fornita dalla RILEM. Curva di correlazione dello sclerometro per malte CLASSE DUREZZA INDICAZIONE DI QUALITÀ 0 < 15 Molto soffice A Soffice B Moderato C Normale D Duro E > 55 Molto duro Tabella interpretativa di riferimento TABELLA RISULTATI Zona Indice di rimbalzo (IR) IR medio Classe N/mm² SM ,8 B 2,78 SM ,3 B 3,33 NB: SM1-1^ prova con martinetti piatti; SM2-2^ prova con martinetti piatti. 4.2 Analisi petrografica Sono stati prelevati n 02 campioni di malta sui quali eseguire un analisi petrografica secondo quanto previsto dalla norma UNI 11176:2006 e consentire una classificazione secondo D.M Prove /TV - pag. 22 di 26

23 I campioni sono stati successivamente spediti presso il Laboratorio Prove Materiali 4Emme Service S.p.a. con sede in Via L. Zuegg 20 a Bolzano - Autorizzato con D.M. n del 28/07/2004 ad effettuare prove sui materiali da costruzione ai sensi dell art. 20, legge del n Rapporto di prova n 1255 del Il Rapporto Originale delle prove eseguite dal Laboratorio Autorizzato, viene inviato a margine della presente relazione Ubicazione dei prelievi Pianta a quota Pianta a quota Prove /TV - pag. 23 di 26

24 4.2.2 Risultati prove di laboratorio Indagine petrografica Campione Caratteristiche Classificazione (D.M. 14/01/2008) M 1 Malta tenace di colore grigio chiaro, realizzata con legante idraulico, caricata con sabbia di natura M 2,5 M 2 principalmente carbonatica. La granulometria dell aggregato vaaria dalla classe siltoso a quella conglomeratica grossolana con prevalenza della frazione arenacea. Porosità totale medio-bassa. Buono stato di conservazione. M 2,5 Il Rapporto originale della prova di trazione eseguita dal Laboratorio Autorizzato 4 EMME Service S.p.a., viene inviato a margine della presente relazione. 5. PROVA 3261/TV PROVE DI COMPRESSIONE SU MATTONI In occasione delle prove precedentemente descritte sono stati prelevati n 3 mattoni. I campioni sono stati contraddistinti convenzionalmente con la sigla Ma prima dell invio al ns. Laboratorio Autorizzato per l esecuzione della prova di compressione. 5.1 Ubicazione dei prelievi Pianta a quota Prove /TV - pag. 24 di 26

25 Pianta a quota Ma1 Ma2 Ma3 Mattoni estratti Prove /TV - pag. 25 di 26

26 5.2 Risultati prove di laboratorio La prova di compressione sul mattone è stata eseguita presso il Laboratorio 4 Emme Service S.p.a. (Autorizzato con D.M. n del 28/07/2004 ad effettuare prove sui materiali da costruzione ai sensi dell art. 20, legge del n 1086) con sede in Via Scarsellini a Milano. Il provino è stato sottoposto a prova di compressione secondo la Norma UNI EN 772-1:2002 e documentata con il Rapporto n 674 del Sigla Dimensioni mattone ( mm ) Sezione resistente ( mm² ) Carico di rottura ( N ) Resistenza ( N/mm² ) Ma x 98 x ,3 Ma x 72 x ,6 Ma.3 86 x 86 x ,1 Il Rapporto originale delle prove eseguite dal Laboratorio Autorizzato, viene inviato a margine della presente relazione. Orsago (TV), 3 marzo 2014 Il relatore Xxxxxxxx xxxxxxx 4 EMME Service S.p.a. Il Direttore del Centro di xxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Prove /TV - pag. 26 di 26

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