SCHENGEN La porta d accesso alla libera circolazione in Europa
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1 SCHENGEN La porta d accesso alla libera circolazione in Europa
2 Avviso La presente pubblicazione è realizzata dal Segretariato generale del Consiglio ed è fornita esclusivamente a titolo informativo. Non impegna la responsabilità delle istituzioni dell UE né degli Stati membri. Per ulteriori informazioni sul Consiglio europeo e sul Consiglio consultare il sito: o contattare il servizio Informazioni al pubblico del Segretariato generale del Consiglio: Rue de la Loi/Wetstraat Bruxelles/Brussel BELGIQUE/BELGIË Visitate il nostro sito web: Ulteriori informazioni sull Unione europea sono disponibili sul sito Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell Unione europea, 2018 Edizione precedente: 2015 Print ISBN doi: /86790 QC IT-C PDF ISBN doi: / QC IT-N Unione europea, 2018 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Foto: Fotolia.com, Frontex L uso o la riproduzione di fotografie o di altro materiale non protetti da diritto d autore dell UE devono essere autorizzati direttamente dal titolare del diritto d autore.
3 SCHENGEN La porta d accesso alla libera circolazione in Europa
4 Y.L. Ph oto gra phi es F Foto lia.co m Y t INDICE Introduzione...3 Diritto di circolare liberamente senza controlli alle frontiere interne...5 Cooperazione di polizia e doganale...5 Frontiere interne...5 Frontiere esterne...6 Sistema d informazione Schengen (SIS)...6 Cooperazione giudiziaria Visti...8 Asilo...9 Mappa Schengen...10
5 INTRODUZIONE Schengen, una cittadina del Lussemburgo meridionale sulle rive della Mosella situata nel punto d incontro dei territori delle parti contraenti iniziali dell accordo di Schengen (Francia, Germania e paesi del Benelux), è diventata sinonimo dell abolizione dei controlli alle frontiere interne e della libera circolazione in Europa. L evoluzione dello spazio Schengen è stata graduale. Unione europe a È nato il 14 giugno 1985, quando cinque paesi (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno firmato l accordo di Schengen. Cinque anni dopo, la convenzione di Schengen ha definito le modalità pratiche dell abolizione dei controlli alle frontiere interne. La convenzione ha inoltre stabilito una serie di misure compensative necessarie per rafforzare i controlli alle frontiere esterne, definire le procedure per il rilascio di visti uniformi, contrastare il traffico di droga e creare un sistema comune di scambio di informazioni il sistema d informazione Schengen (SIS). L abolizione effettiva dei controlli alle frontiere ha avuto inizio il 26 marzo 1995, quando sette paesi (i primi cinque, ai quali si sono aggiunti il Portogallo e la Spagna) hanno abolito i controlli alle loro frontiere interne. Marzo 2018 IT SCHENGEN 3
6 Da allora, lo spazio senza controlli alle frontiere interne è andato costantemente allargandosi e comprende attualmente 22 Stati membri dell UE Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia e quattro paesi non membri dell UE: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. In futuro con l abolizione dei rimanenti controlli alle frontiere interne con Bulgaria, Croazia e Romania, lo spazio senza controlli alle frontiere interne comprenderà 29 paesi europei. A causa delle loro situazioni peculiari, Cipro, Irlanda e Regno Unito non applicano integralmente le norme Schengen. Ciascun paese Schengen è soggetto a una valutazione periodica da parte dell UE volta a verificare che le norme concordate siano applicate correttamente da tutti. Rob Pitman n F Foto lia ia.co.com L abolizione dei controlli alle frontiere interne ha conseguenze per altri settori come la politica relativa alla criminalità transfrontaliera, agli spostamenti transfrontalieri, agli scambi transfrontalieri e alla giustizia transfrontaliera. Pertanto, le norme sullo spazio Schengen non riguardano soltanto l abolizione dei controlli alle frontiere interne, ma anche i visti, la politica d asilo 1 e la cooperazione di polizia, doganale e giudiziaria. 1 Sebbene l asilo rientrasse inizialmente nella convenzione di Schengen, formalmente non è più considerato parte dell acquis di Schengen. 4 SCHENGEN IT Marzo 2018
7 DIRITTO DI CIRCOLARE LIBERAMENTE SENZA CONTROLLI ALLE FRONTIERE INTERNE Il diritto di circolare liberamente nello spazio Schengen è un diritto non solo per gli oltre cinquecento milioni di cittadini europei, ma anche per tutti i cittadini di paesi terzi legalmente presenti nello spazio Schengen. I cittadini stranieri residenti nello spazio Schengen godono di tale diritto, senza bisogno di visti, finché il loro titolo di soggiorno è valido. I cittadini stranieri che viaggiano all interno dello spazio Schengen possono altresì circolare liberamente per periodi non superiori a 90 giorni nell arco di un periodo di 180 giorni. Il diritto di circolare liberamente significa assenza di code negli aeroporti e alle frontiere terrestri o marittime e fine dei controlli alle frontiere interne. Le infrastrutture di controllo, come le garitte delle guardie di frontiera e altre barriere fisiche, sono state rimosse. Ogni paese partecipante ha tuttavia il diritto di eseguire, ovunque nel territorio nazionale, controlli delle persone e controlli doganali nel quadro della quotidiana attività di controllo di polizia, doganale e dell immigrazione. Gli esempi spaziano dai controlli stradali alla lotta contro la criminalità organizzata. In circostanze eccezionali, in caso di grave minaccia per l ordine pubblico o per la sicurezza interna, i controlli alle frontiere interne possono essere ripristinati per un periodo di tempo limitato. COOPERAZIONE DI POLIZIA E DOGANALE FRONTIERE INTERNE I paesi confinanti collaborano strettamente e possono svolgere operazioni e controlli congiunti su entrambi i lati della frontiera comune. Esempi in tal senso sono le consegne controllate di droga e i pattugliamenti congiunti di polizia. Gli agenti dei servizi di contrasto possono inoltre effettuare osservazioni e inseguimenti transfrontalieri nel territorio di Stati membri limitrofi, ad esempio quando un presunto criminale cerca di sfuggire alla polizia di un paese attraversando la frontiera con un paese limitrofo. In caso di grave minaccia per l ordine pubblico o per la sicurezza interna, uno Stato membro può in via eccezionale ripristinare i controlli presso tutte o alcune sue frontiere interne per un periodo molto limitato, in linea di massima non superiore a 30 giorni, ad esempio in occasione di importanti manifestazioni sportive che possono comportare una minaccia per l ordine pubblico o per la sicurezza interna. Marzo 2018 IT SCHENGEN 5
8 FRONTIERE ESTERNE La frontiera esterna dello spazio Schengen è lunga più di km (per circa l 80% marittima e il 20% terrestre) e comprende centinaia di aeroporti e porti marittimi nonché valichi di frontiera terrestri. Ogni Stato Schengen è responsabile del controllo delle sue frontiere esterne. Le norme e i livelli di controllo sono gli stessi presso tutti i valichi delle frontiere esterne dello spazio Schengen, indipendentemente dalla loro ubicazione. Le norme comuni sono stabilite nel «codice frontiere Schengen». Istituita nel 2005, il ruolo principale dell Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (Frontex 2 ) era quello di integrare i sistemi nazionali di gestione delle frontiere degli Stati membri che partecipano allo spazio Schengen, promuovendo la gestione integrata di tutti i tipi di frontiere esterne e coordinando la cooperazione operativa a livello dell UE. Nel 2016 il mandato di Frontex (ora denominata «Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera») è stato ampliato al fine di affrontare in modo più efficace le sfide migratorie e le potenziali minacce future alle frontiere esterne dell UE. Le guardie di frontiera di un paese possono essere distaccate in un altro paese per partecipare a operazioni congiunte e fornire sostegno agli Stati membri confrontati a particolari pressioni. Conformemente alle norme UE in materia di traffico frontaliero locale alle frontiere esterne, diversi Stati Schengen hanno concluso con paesi terzi limitrofi accordi bilaterali relativi a un lasciapassare per traffico frontaliero locale, al fine di agevolare il piccolo traffico di frontiera, gli scambi commerciali, sociali e culturali e la cooperazione regionale. SISTEMA D INFORMAZIONE SCHENGEN (SIS) Una delle più importanti misure compensative per l abolizione dei controlli alle frontiere interne è il SIS. Il SIS è una banca dati comune destinata alle autorità di frontiera, alle autorità competenti in materia di migrazione e alle autorità di contrasto dei paesi partecipanti. Le autorità possono accedervi alle frontiere, all interno del territorio nazionale e all estero presso i consolati, nonché tramite Eurojust e Europol. Al SIS si applicano norme di protezione dei dati rigorose e specifiche. Nel gennaio 2017 il SIS conteneva oltre 70 milioni di segnalazioni, concernenti: persone (più di ) non autorizzate a entrare né a soggiornare nello spazio Schengen (58%); da arrestare (mandato d arresto europeo) (4%); scomparse (12%); citate a comparire dinanzi a un autorità giudiziaria (14%); ai fini di controlli discreti o specifici (12%); SCHENGEN IT Marzo 2018
9 Frontex nonché oggetti smarriti o rubati (circa 69 milioni), a fini di sequestro o di prova in un procedimento penale: documenti rilasciati o in bianco (80%), quali passaporti, carte d identità, patenti di guida, titoli di soggiorno, documenti di veicoli; veicoli, imbarcazioni, motori fuoribordo, rimorchi, container, roulotte, aeromobili e targhe (12%); armi da fuoco (1%) e banconote, valori mobiliari e mezzi di pagamento (7%). Le autorità competenti consultano il SIS oltre dieci milioni di volte al giorno. Nel 2016 sono stati ottenuti oltre riscontri positivi («hit»): circa persone e oggetti sono stati rintracciati, compresi circa veicoli rubati. Ciò significa che ogni giorno si sono ottenuti oltre 550 hit (compresa una media giornaliera di 40 veicoli rubati rinvenuti e di 33 persone ricercate arrestate). Alla fine del 2016 la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio una serie di proposte relative a un nuovo quadro giuridico per il SIS. Obiettivo delle proposte è migliorare il SIS dal punto di vista tecnico, tenendo conto del numero crescente di segnalazioni, interrogazioni e hit, e rispondere in particolare allo sviluppo di forme gravi di criminalità, compreso il terrorismo. Il nuovo quadro giuridico amplierebbe, tra l altro, le categorie di segnalazioni da inserire nel SIS e darebbe maggiore accesso alle agenzie europee. Marzo 2018 IT SCHENGEN 7
10 A nyk nyk yka Fo Fo tol ia.com COOPERAZIONE GIUDIZIARIA I paesi Schengen applicano alcune norme specifiche per agevolare le procedure relative alla reciproca cooperazione giudiziaria. In tale contesto si applica, tra l altro, il principio del ne bis in idem, secondo cui una persona non può essere perseguita e punita due volte per gli stessi fatti in paesi diversi dello spazio Schengen. La maggior parte delle disposizioni originarie Schengen in materia di cooperazione di polizia e giudiziaria sono state nel frattempo integrate in atti dell UE applicabili a tutti gli Stati membri dell UE. VISTI Ai cittadini di paesi terzi che si recano nello spazio Schengen e che sono soggetti all obbligo del visto a norma del regolamento (UE) n. 539/2001 è rilasciato un visto comune Schengen (visto per soggiorno di breve durata o visto C). Esso permette 8 SCHENGEN IT Marzo 2018
11 la libera circolazione in tutto lo spazio Schengen durante il suo periodo di validità. Tale periodo non può superare i 90 giorni per ogni periodo di 180 giorni. I soggiorni più lunghi di 90 giorni e la residenza nei paesi Schengen sono disciplinati dalle legislazioni nazionali (visti D), ad eccezione dei soggiorni legali di specifiche categorie di persone, per esempio gli studenti e i ricercatori o i lavoratori stagionali, che sono disciplinati da specifiche direttive dell UE. Nel 2016 sono stati rilasciati 13,9 milioni di visti Schengen in tutto il mondo. Il numero di visti per soggiorni di lunga durata (visti nazionali, per soggiorni superiori a 90 giorni) rilasciati da paesi Schengen nel 2013 è stato poco più di un milione. I paesi Schengen collaborano al fine di agevolare la presentazione delle domande di visto Schengen nei paesi o nelle regioni dei richiedenti stessi. Tutti i consolati dei paesi Schengen nel mondo applicano le stesse norme per il rilascio dei visti C. Il Sistema d informazione visti (VIS), che collega gli Stati membri e i valichi delle frontiere esterne a una banca dati comune, è diventato operativo nell ottobre 2011 ed è ora gradualmente esteso per coprire tutte le regioni mondiali. Il sistema agevola il trattamento delle domande di visto presso i consolati dei paesi Schengen nel mondo e contribuisce a rendere maggiormente efficienti i controlli alle frontiere esterne. ASILO 3 Nel 2016 l insieme dei 28 Stati membri dell UE ha preso complessivamente decisioni. Esiste un meccanismo (regolamento di Dublino e regolamento Eurodac) per la determinazione dello Stato competente per il trattamento di una domanda d asilo, al fine di evitare che una stessa persona presenti più domande d asilo in diversi paesi Schengen e per scongiurare il rischio che nessuno di essi esamini le domande. A tale scopo è stata creata una banca dati per lo scambio di impronte digitali (Eurodac). Nel maggio e luglio 2016 la Commissione ha presentato sette proposte legislative sulla riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS) al fine di migliorare il funzionamento del CEAS eliminando le differenze nel trattamento dei richiedenti asilo e nei tassi di riconoscimento tra gli Stati membri, nonché riducendo i movimenti secondari e contribuendo a una ripartizione più equa tra gli Stati membri della responsabilità di offrire protezione a chi ne ha bisogno. Le proposte si trovano attualmente in varie fasi di negoziato tra i colegislatori (Parlamento europeo e Consiglio. 3 Sebbene l asilo rientrasse inizialmente nella convenzione di Schengen, formalmente non è più considerato parte dell acquis di Schengen. Marzo 2018 IT SCHENGEN 9
12 Stati membri dell UE che applicano integralmente le norme Schengen* 1995: Belgio Francia Germania Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Spagna 1997: Austria Italia 2000: Grecia 2001: Danimarca Finlandia Svezia 2007: Repubblica ceca Estonia Ungheria Lettonia Lituania Malta Polonia Slovacchia Slovenia Stati non membri dell UE che applicano integralmente le norme Schengen* 2001: Islanda Norvegia 2008: Svizzera 2011: Liechtenstein Stati membri dell UE in via di piena applicazione delle norme Schengen* Bulgaria Croazia Romania NL LU Stati membri dell UE che non applicano, o non applicano integralmente, le norme Schengen* Cipro Irlanda Regno Unito * Dicembre SCHENGEN IT Marzo 2018
13 AZZORRE (PT) DK CANARIE (ES) LI SI HR
14 OTTENERE INFORMAZIONI SULL UE Online Informazioni sull Unione europea in tutte le lingue ufficiali dell UE sono disponibili sul sito web Europa all indirizzo Pubblicazioni dell UE È possibile scaricare o ordinare pubblicazioni dell UE gratuite e a pagamento dal sito EU Bookshop all indirizzo Si possono ottenere più copie di una pubblicazione gratuita contattando Europe Direct o il centro d informazione locale (cfr. Diritto dell Unione e documenti correlati Per accedere alle informazioni giuridiche dell UE, compresa tutta la legislazione dell UE a partire dal 1951 in tutte le versioni linguistiche ufficiali, consultare il sito EUR-Lex all indirizzo Dati aperti dell UE Il portale Open Data dell UE ( fornisce accesso a serie di dati dell UE. I dati possono essere scaricati e riutilizzati gratuitamente a fini commerciali e non commerciali.
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