L economia dell Umbria

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1 Presentazione del Rapporto L economia dell Umbria Banca d Italiad Perugia, 11 giugno 213

2 L economia reale

3 Il PIL dell area euro è tornato a calare Dopo un biennio di ripresa, il PIL dell area euro è diminuito dello,6 per cento; in Italia il calo è stato del 2,4 per cento. Dinamica del PIL reale (numeri indice; 25 = 1) Area dell'euro Ita lia Germania Francia -, ,

4 4 Il PIL durante la crisi Dopo due anni di lieve crescita, l economia regionale ha subito nel 212 una nuova contrazione (-2,1%). Durante la crisi, il PIL reale dell Umbria è calato di più rispetto al Centro e all Italia. Dinamica del PIL reale (variazioni percentuali su anno precedente) ,6-7, Italia Centro Umbria -9,

5 Il rallentamento ha coinvolto tutti i settori Il calo dell attività produttiva ha riguardato tutti i settori. Anche i servizi, che durante la crisi avevano finora mostrato una dinamica meno negativa, hanno fatto registrare un calo del valore aggiunto ,2 Contributo alla dinamica del valore aggiunto (valori percentuali) 2,7, ,9-1, Agricoltura Industria -7,4 Costruzioni Servizi totale

6 Focus: il comparto dei metalli Il valore aggiunto della metallurgia ha subìto una marcata contrazione negli anni della crisi, superiore sia rispetto alla media dell industria regionale, sia rispetto a quella del settore a livello nazionale. 14 Andamento del valore aggiunto (dati annuali a prezzi costanti; indici: 21=1) metalli Italia industria manifatturiera Italia industria manifatturiera Umbria metalli Umbria

7 16 14 Continua la crescita dell export export Nel 212 le esportazioni regionali sono cresciute del 7,6% (3,7% in Italia). A fine anno le vendite all estero dei metalli sono tornate ai livelli pre-crisi (in termini nominali). Esportazioni a prezzi correnti (indici: media 27 = 1) Umbria Umbria al netto dei metalli Italia metalli I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

8 3 ma il contributo è contenuto Dal 21 le esportazioni regionali sono cresciute più della media nazionale. Tuttavia i benefici per l economia regionale sono limitati dallo scarso peso dell export. Andamento delle esportazioni e peso dell export sul PIL (valori correnti; variazioni % annue e valori percentuali) ,6 18,8 11,4 14,9 3,7 7, Italia Umbria export/pil Italia (scala dx) Umbria (scala dx)

9 Le indagini congiunturali: il campione Indagini (marzo/aprile) Numerosità Grado di copertura Imprese industriali almeno 2 addetti (BdI( BdI) fino a 2 addetti (CNA, APMI, Confartigianato, Confindustria) Imprese dei servizi almeno 2 addetti (BdI( BdI) fino a 2 addetti (Confcommercio) Banche (Regional Bank Lending Survey,, RBLS) 13 3% 91 addetti 4 1% 35 addetti 11 85% prestiti Indagini condotte nei mesi di marzo-aprile

10 Industria: fatturato 212 e 213 La debolezza della domanda si è tradotta in un calo del fatturato industriale. Quadro meno difficile, in prospettiva, per le imprese grandi. 2 1 Fatturato: giudizi di aumento e diminuzione rispetto all anno precedente (saldi percentuali) (previsioni) ,1-25,3-29,6 meno di 2 addetti tra 2 e 49 addetti 5+ addetti

11 Industria: cala ancora la domanda interna Come nel 211, anche nel 212 il fatturato è sceso a causa del mercato domestico. Il trend dovrebbe continuare nel Fatturato: giudizi di aumento e diminuzione rispetto all anno precedente (imprese con almeno 2 addetti; saldi percentuali) 18,3 6, ,3-44, (previsioni) totale interno estero

12 15 1 Investimenti nell industria 2+ addetti Nel 212 gli investimenti si sono ridotti più che in Italia. Le previsioni per il 213 restano molto negative. Andamento degli investimenti, imprese industriali con 2+ addetti (variazioni % annue) Umbria Centro Italia (previsioni)

13 Focus: le piccole imprese industriali Le piccole aziende fronteggiano un calo più accentuato della domanda e crescenti difficoltà economiche e finanziarie. (imprese con meno di 2 addetti; saldi percentuali tra risposte di aumento/utile e diminuzione/perdita) ,8 31, ,9-5,7-25, (previsioni) -28,7 fatturato risultato di esercizio investimenti -2-4

14 Le costruzioni e il mercato immobiliare Continua la difficoltà delle imprese edili. Marcata contrazione delle compravendite e calo dei prezzi nell edilizia residenziale Contrattazioni e quotazioni sul mercato immobiliare (migliaia di transazioni e indici dei prezzi 25=1 scala di sx) compravendite (scala di dx) prezzi correnti 16 prezzi costanti

15 Focus: l uscita l delle imprese dal mercato La crisi economica ha determinato un aumento del numero di imprese uscite dal mercato. È cresciuto anche il numero di concordati preventivi. Fallimenti e concordati preventivi (unità; dati annuali) fallimenti concordati preventivi (scala di dx)

16 2 1 I servizi Nei servizi hanno tenuto solo le imprese di maggiori dimensioni. Sono andate male le imprese più piccole. Per il 213 poche variazioni del quadro congiunturale. Fatturato: giudizi di aumento e diminuzione rispetto all anno precedente (saldi percentuali) 6, 1, , ,7 meno di 2 addetti (previsioni) 2 addetti e oltre -4-5

17 Il commercio Il 212 è stato un anno difficile soprattutto per i piccoli esercizi commerciali. Meglio la grande distribuzione. Fatturato: giudizi di aumento e diminuzione rispetto all anno precedente (saldi percentuali) ,5 21, , ,6 meno di 2 addetti (previsioni) 2 addetti e oltre -6-8

18 Il turismo Dopo un biennio di lieve ripresa, anche il turismo ha rallentato... nel 212 si è arrestata la ripresa dei flussi turistici registrata nel biennio 21-11; è calato soprattutto il numero di turisti italiani: arrivi -1,6% e presenze -5,3% (-,1% e +1,9%, rispettivamente, per la componente estera) (Fonte: Regione Umbria); è diminuita la spesa dei turisti stranieri: -1,6% (+3,8% in Italia) (Fonte: indagine della BdI sul turismo internazionale); sono aumentati i volumi di traffico dell aeroporto (2 mila passeggeri, +16,9%); l andamento del fatturato per le piccole strutture ricettive è stato negativo (Fonte: indagine Confcommercio).

19 Focus: le piccole strutture ricettive Vanno meglio le strutture di categoria medio-alta (anche in previsione). 2 Fatturato: giudizi di aumento e diminuzione rispetto all anno precedente (saldi percentuali) (previsioni) 4,5-2 -9,1-12, ,2-27, ,4 totale hotel 2/3 stelle hotel 4 stelle o più -6

20 Nel 212 l occupazione è diminuita dell 1,4%; si è intensificato il calo dell occupazione giovanile (-5,6%). Dal 28 il numero di occupati è calato di oltre 13. unità (circa 24. nella fascia di età anni). Occupati, per classe di età (variazioni annuali; valori percentuali) 8 8 totale anni 35 anni e oltre Il mercato del lavoro -7,8-4,3-4,3-1,4-5,

21 18 Il mercato del lavoro L elevato ricorso alla CIG, in crescita rispetto al 211 (46,7%) non è bastato a contenere l aumento del tasso di disoccupazione (al 9,8 per cento). Tasso di disoccupazione, per classe di età (valori percentuali) 18,7% totale anni 35 anni e oltre ,2% 4,6% 9,8% 6,3% ,3%

22 Il mercato del lavoro Il tasso di disoccupazione dei giovani è aumentato, in particolare per i laureati. Tasso di disoccupazione nella fascia di età anni, per titolo di studio (valori percentuali) totale al massimo terza media diploma laurea o titolo superiore 13, 21,1 18, ,

23 Il finanziamento dell economia economia

24 I prestiti, una notazione tecnica A partire da giugno si considerano anche le sofferenze 24 Consistenze (dati in miliardi di euro) -,9 24 Impieghi vivi Sofferenze , '13 14

25 I prestiti, Umbria vs Italia Nel 212 i prestiti in Umbria sono diminuiti più che in Italia 12 1 Tassi di variazione percentuale su base annua Umbria Italia ,3 -, , ,8 -,9 giu dic giu dic giu dic giu dic giu dic mar ,3

26 I prestiti, per dimensione della banca La dinamica è stata influenzata dalle banche dei primi 5 gruppi Tassi di variazione percentuale su base annua banche dei primi 5 gruppi altre banche 5,8 1, ,4 4-3,2-2, , '13-4

27 16 12 I prestiti, imprese e famiglie Come già nel 29, la decelerazione è stata più rapida per le imprese; per le famiglie il rallentamento è stato continuo Tassi di variazione percentuale su base annua totale economia imprese famiglie consumatrici ,4 4,3-4 -, '13 -,9-4

28 ,8 Il mercato del credito per le imprese Secondo la Regional Bank Lending Survey la domanda di credito è diminuita e l offerta ha continuato a essere prudente domanda di credito espansione (+) / contrazione (-) Giudizi medi (indici di diffusione) offerta di credito irrigidimento (+) / allentamento (-),8,4,4,, -,4 '8 '9 '1 '11 '12 '13 '8 '9 '1 '11 '12 '13 -,4

29 Prestiti alle imprese, per settore Tassi di variazione percentuale su base annua Umbria dic. 211 dic. 212 Totale 3,2 -,8 Manifatturiere 1,8-4, Costruzioni 1,6-1,1 Servizi 2,3,8 mar. 213,3-2,6-1,9 2,5 Fonte: segnalazioni della Centrale dei rischi (banche e finanziarie)

30 Prestiti alle imprese, per rischiosità La dinamica del credito e il suo costo si sono diversificate in relazione alla rischiosità delle imprese (basata sullo Z-score della Centrale dei bilanci) 15 Prestiti, variazioni percentuali su base annua 9 Tassi sui prestiti a breve termine , ,8 3, sicure vulnerabili rischiose , sicure vulnerabili rischiose 212

31 Prestiti alle famiglie, per forma tecnica Tassi di variazione percentuale su base annua Umbria dic. 211 dic. 212 Banche e finanziarie 3,2,2 Credito al consumo soc. fin. 3,9 5,4 mar ,1 6,1 Mutui abitazioni 6,7,2 -,1 Fonte: segnalazioni di vigilanza e della Centrale dei rischi (banche e finanziarie)

32 I mutui per le abitazioni Le nuove erogazioni del 212 si sono quasi dimezzate rispetto al 211 Mutui erogati (flussi lordi in milioni di euro e tassi percentuali) erogazioni a tasso fisso TAEG fisso erogazioni a tasso variabile TAEG variabile -48,

33 La qualità del credito rispetto all Italia A partire dal 211 il tasso di ingresso a sofferenza,in Umbria è aumentato più che in Italia: un deterioramento che accelera 5, Tasso di decadimento (valori percentuali) 5, 4, Umbria Italia 2,1 2,5 3,4 4, 3, 3, 2, 2, 1, 2, 1,9 2,4 1,, ,

34 Qualità del credito imprese Accelera il deterioramento del credito alle imprese 1 8 incagli, prestiti ristrutturati e scaduti nuove sofferenze 7, 9, ,2 6 3, '13

35 Qualità del credito famiglie Emergono segnali di peggioramento anche per le famiglie 1 8 incagli, prestiti ristrutturati e scaduti nuove sofferenze , 4, ,4 1, '13

36 La raccolta delle famiglie La raccolta delle famiglie è tornata a crescere, soprattutto grazie alla componente meno volatile depositi totali di cui: conti correnti di cui: depositi a risparmio obbligazioni 2,5 7, ,1 3,

37 La finanza pubblica decentrata

38 Spesa media pro capite La spesa pubblica delle AALL La spesa pubblica pro capite delle AALL umbre è diminuita del 4,1% medio annuo nel triennio 29-11,, più della media delle RSO (-1,3%).( 4,2 spesa legata al sisma del 1997 Variazione percentuale annua -1,3% 3,9-4,1% -3 3, , , Umbria RSO -12

39 18 Umbria La spesa sanitaria La spesa sanitaria pro capite è più bassa della media delle RSO e supera di poco la quota di finanziamento garantito dalla Conferenza nza Stato Regioni. Costi effettivi su risorse garantite nel 211 (quote percentuali) RSO e Sicilia altre Regioni senza piano di rientro

40 La qualità del servizio sanitario Gli standard nazionali nell erogazione erogazione dei LEA sono stati rispettati sia nel 29 sia nel 21. Valutazione nell erogazione dei LEA nel 21 (percentuale del punteggio ottenuto rispetto al massimo conseguibile) Umbria RSO e Sicilia altre Regioni senza piano di rientro

41 Grazie per l attenzione