REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA. composta dai magistrati:

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1 Deliberazione n. 223/2009 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA composta dai magistrati: Pres. Sez. Martino COLELLA Presidente Cons. Vittorio CIRO CANDIANO Componente Cons. Anna BOMBINO, Relatore Componente Cons. Quirino LORELLI Componente I Ref. Natale LONGO Componente Nella adunanza pubblica del 27 aprile 2009 VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214; VISTA la legge 21 marzo 1953, n. 161; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20; VISTA la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000 che approva il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con la deliberazione della Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003 e con la deliberazione n. 1 del 17 dicembre 2004; VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131; VISTO l art. 3, comma 62 della legge 24 dicembre 2007, n. 244; VISTA la deliberazione del Consiglio di Presidenza adottata nell adunanza dell 11 giugno 2008 con la quale è stato adottato il nuovo regolamento recante modifiche al regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato con deliberazione delle Sezioni Riunite 16 giugno 2000, n. 14, e 1

2 successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Testo Unico sull ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; VISTO l art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006); VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007); VISTA la deliberazione n. 9/AUT/2008, resa dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti, contenente le Linee-guida per la redazione delle relazioni ai rendiconti dell esercizio 2007; VISTA la nota del 22 luglio 2008, con la quale la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha trasmesso ai rispettivi organi di revisione dei conti dei comuni della regione Calabria il modello di questionario relativo al rendiconto 2007, unitamente alle Linee-guida della Sezione Autonomie della Corte dei Conti; VISTA la richiesta di deferimento del Magistrato istruttore al Presidente della Sezione; VISTA l ordinanza n. 13 del 21 marzo 2009 con la quale il Presidente ha convocato la Sezione per adunanza del 27 aprile 2009; UDITO il relatore, Consigliere Dr. Anna Bombino; INTERVENUTO l Assessore alle Finanze in rappresentanza dell Ente FATTO L organo di revisione del Comune di ISOLA CAPO RIZZUTO in data 26 novembre 2008 ha trasmesso il questionario relativo al rendiconto dell esercizio 2007; Con la nota del 5 febbraio 2009, indirizzata al Sindaco ed all organo di revisione, il Magistrato istruttore ha formulato osservazioni in merito alla situazione contabile dell ente per come rilevate dal questionario, pur non avendo l Organo di revisione rilevato gravi irregolarità contabili, tali da incidere sugli equilibri di bilancio né suggerito misure correttive specifiche; Con la nota prot. n del 3 marzo 2009, a firma del Sindaco, sono pervenute le controdeduzioni dell Ente; Permanendo tuttavia alcune criticità non superate in sede di contraddittorio con l Ente, il Magistrato ha richiesto al Presidente della Sezione di deferire la questione alla Sezione del controllo per l adozione della pronuncia ai sensi dell art. 1, comma 168 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, al fine di consentire l adozione delle opportune azioni correttive. 2

3 DIRITTO Preliminarmente la Sezione dà atto che l Ente non ha provveduto a comunicare le misure adottate a seguito della pronuncia di questa Sezione di controllo n. 84 del 30 aprile 2008, riguardante la gestione dell esercizio 2006, le cui criticità sono state riscontrate anche sulla gestione in esame non avendo l Ente dato corso alle raccomandazioni ivi formulate all organo consiliare del Comune. I profili di criticità relativi alla gestione 2007, sono di seguito rappresentati: 1)Elevati risultano gli importi del totale delle partite residuali attive ( ,00) rispetto alle entrate complessive ( ,00) (127,59%). In ordine a tale situazione, la Sezione sottolinea la necessità di una verifica straordinaria da parte dell Ente in merito al recupero delle stesse, alle motivazioni che hanno determinato il loro mantenimento, ai contenuti essenziali previsti dalle norme; al fine di conoscere la vetustà dei residui medesimi e valutarne la veridicità (art.228,comma 3 del TUEL). Tali operazioni sono necessarie per garantire il principio di veridicità dei risultati esposti nel rendiconto e il mantenimento degli equilibri sostanziali di bilancio. 2)Critico permane il grado di smaltimento dei residui delle entrate correnti (16,83%), in misura inferiore anche rispetto all esercizio precedente (32,18%); come bassa è la percentuale di smaltimento (17,62%) delle entrate in c/capitale, in diminuzione rispetto all esercizio precedente (29,69%). Il basso grado di riscossione rilevato nel corso del biennio dovrebbe indurre l Ente a prestare una particolare attenzione alle entrate correnti (TIT. I e III), le quali rappresentano le fonti principali di finanziamento per l Ente. Parimenti basse sono le percentuali di smaltimento dei residui inerenti la spesa corrente (24,20%) e quella in conto capitale (15%). Sul punto l Ente ha comunicato che tale situazione costituisce una vera anomalia a fronte della quale lo stesso avrebbe intrapreso iniziative per accelerare le procedure di riscossione, istituendo anche un ufficio speciale di coordinamento delle entrate. In ordine a quanto comunicato dal responsabile del settore finanziario secondo il quale: il servizio finanziario procederà compatibilmente agli impegni legati alla stesura del bilancio di previsione 2009, ad una verifica straordinaria dei residui attivi, mediante la costituzione di un gruppo di lavoro, al fine di accertare lo stato di riscossione e di esigibilità dei ruoli. Questi formano gran parte dell anzidetta massa attiva, costituita in ogni caso da crediti certi e documentati, preme 3

4 richiamare quanto stabilito dall Ordinamento contabile in ordine ai principi di sana gestione destinati ai responsabili degli uffici e dei servizi per cui gli stessi sono responsabili, in via esclusiva oltre che, della correttezza amministrativa, dell efficienza, dei risultati della gestione e del raggiungimento degli obiettivi formulati negli strumenti di programmazione costituenti il sistema del bilancio,principi e regole ai quali debbono attenersi nella gestione operativa del bilancio costituendo gli stessi canoni di sana gestione amministrativa. La costante formazione di residui è legata, tra le altre ragioni, al basso grado di smaltimento degli stessi (attivi/passivi), anche di più recente formazione, da correlare all andamento delle procedure che presiedono le singole fasi giuridiche di entrata e di spesa, la cui lentezza accresce le dimensioni quantitative di tale fenomeno ponendo in pericolo la stabilità finanziaria dell ente locale. 3)La copertura dei costi di alcuni servizi pubblici, in particolare il servizio idrico integrato (79%) e il servizio di mensa scolastica (36%), nella misura assicurata attualmente è, ad avviso della Sezione, un indicatore della non piena congruità della misura del prelievo e/o tariffa a fronte dei costi totali del servizio erogato dall Ente che richiede la verifica dell equilibrio economico delle rispettive gestioni attraverso azioni combinate sui prezzi e sui costi di produzione, che l Ente ha confermato di volere mantenere prudenzialmente, seppure non strutturalmente deficitario nell esercizio della propria autonomia; 4)Sussistenza della partecipazione dell Ente, ancorché per quota inferiore al 10% (3,268), alla società AKROS Spa che registra una perdita di ,00; In sede di controdeduzioni, l Ente ha affermato che : con riferimento alla società partecipata AKROS spa circa l accantonamento per la perdita nell esercizio 2007 si fa rilevare che con nota n del , è stata trasmessa alla Corte dei Conti delibera del Consiglio comunale n. 47 del in cui sono contenuti chiarimenti anche in merito. Invero, i chiarimenti forniti dall ente non appaiono esaustivi circa l effettiva copertura di tale perdita in quanto dalla deliberazione adottata dall Ente a seguito della pronuncia della Sezione (n.269 del 9 ottobre 2008, sul bilancio di previsione 2008), nessun accantonamento risulta previsto nel bilancio 2007 e 2008 avendo, tra l altro, l Ente riferito che la società avrebbe rinviato all approvazione del bilancio 2009, il ripianamento della perdita Come già ampiamente affermato, l ente è chiamato in ordine alle perdite- a coprire pro-quota, attraverso il proprio bilancio, anche con appositi accantonamenti, gli oneri derivanti da tali partecipazioni. Infatti, poiché il risultato economico della gestione dell ente locale comprende anche il risultato della gestione operativa, che include i costi ed i ricavi derivanti dall esercizio di attività 4

5 svolte attraverso società partecipate, gli equilibri finanziari potranno risentire in maniera diretta degli esiti gestionali societari. Pertanto, l eventuale mancata copertura della perdita può creare passività potenziali che possono determinare squilibri di bilancio negli esercizi di riferimento ed in quelli futuri se non tempestivamente ripianati. Per questi motivi, La CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA DELIBERA di segnalare al Consiglio comunale di ISOLA CAPO RIZZUTO la presenza del mancato rispetto della normativa e dei criteri e regole contabili in ordine: a) Le criticità inerenti la gestione complessiva dei residui (attivi e passivi) impone all Ente di adottare un provvedimento straordinario di verifica ed eventuale riaccertamento al fine di conoscere la vetustà dei residui medesimi e valutarne la veridicità delle ragioni per il loro mantenimento nei bilanci futuri (artt.189 e 228,comma 3 del TUEL); b) Il basso grado di smaltimento dei residui delle entrate correnti e di quelle in conto capitale, richiede una maggiore efficacia ed efficienza della struttura deputata alla gestione delle entrate e responsabile della sana e corretta riscossione delle potenziali entrate; c) Il basso grado di copertura dei costi del servizio a domanda individuale (inferiore al 60%) e del servizio idrico integrato ( inferiore al 90%) impongono una rivisitazione delle politiche di adeguamento delle tariffe ai costi di produzione che assicuri un equilibrio economico di gestione; c) La mancata previsione di accantonamenti per la copertura della perdita legata alla partecipazione dell Ente alla società AKROS potrebbe ingenerare squilibri finanziari futuri sul bilancio essendo l ente tenuto a farsi carico per la quota di competenza di risultati negativi conseguiti dalla società. 5

6 DISPONE che a cura della Segreteria copia autentica della presente deliberazione venga comunicata al Consiglio comunale di Isola Capo Rizzuto, al Sindaco del Comune medesimo per i rispettivi adempimenti. L Ente è tenuto a comunicare alla Sezione i provvedimenti e le misure consequenziali adottati, ai sensi dell art. 3, comma 6 legge n. 20/94, come modificato dall art. 1, comma 172, legge n. 266/05. Così deliberato in Catanzaro, nella Adunanza del 27 aprile Il Relatore (F.to Dott. Cons. Anna BOMBINO) Il Presidente (F.to Dott. Martino COLELLA) Depositata in Segreteria il Il Direttore della Segreteria (F.to Dr.Antonio LEONE) 6