PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1 OBIETTIVI E FINALITÀ.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1 OBIETTIVI E FINALITÀ."

Transcript

1 Regolamento degli incentivi per la progettazione e la gestione interna di lavori pubblici e strumenti urbanistici (Approvato con deliberazione n. 3/GM del ) PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1 OBIETTIVI E FINALITÀ. 1. Il presente regolamento è emanato ai sensi dell art.92, comma 5, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche ed integrazioni di seguito denominato codice e si applica nei casi di redazione di progetti di opere, di lavori o di strumenti urbanistici a cura del personale interno. 2. L incentivo corrisposto al singolo dipendente non può superare l importo del rispettivo trattamento economico complessivo annuo lordo ai sensi dell art.1 co.10 quater D.L. 162/2008 convertito nella L.201/ L attribuzione dell incentivo è finalizzata alla valorizzazione delle professionalità interne ed all incremento della produttività. 4. Al fine di incentivare l attività di progettazione e di gestione interna dei lavori pubblici (con la connessa attività tecnico-amministrativa) e di predisposizione interna di strumenti urbanistici, generali o attuativi, ivi comprese le loro varianti, sono costituiti appositi stanziamenti da ripartire tra il personale dell Area Infrastrutture e dell Area Gestione del Territorio ed, eventualmente, di altre unità organizzative dell Ente coinvolto nell attività di progettazione. 5. Per l applicazione del presente regolamento, le suddette attività devono essere svolte da personale interno all amministrazione comunale e riguardare lavori pubblici o strumenti urbanistici eseguiti direttamente dalla stessa amministrazione o dalla società unipersonale Calenzano Comune S.r.l.. PARTE II INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE E LA DIREZIONE LAVORI DI OPERE PUBBLICHE E PER LA PREDISPOSIZIONE E L ATTUAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA ARTICOLO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 1. Le somme di cui all art. 92, comma 5, del codice, sono costituite dalla percentuale dell importo posto a base di gara dell opera o del lavoro come meglio indicato nei commi successivi. 2. Gli incentivi di cui al comma 1 sono riconosciuti per le attività di progettazione di livello preliminare, definitivo ed esecutivo inerenti ai lavori pubblici, intesi come attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione ed adeguamento funzionale e tecnico normativo di

2 opere ed impianti, comprese le eventuali connesse progettazioni di campagne diagnostiche, le eventuali perizie di variante e suppletive, nei casi previsti dall art.132, comma 1 del codice, ad eccezione della lettera e). 3. Restano escluse dalle incentivazione tutte le attività legate a mere sostituzioni di parti o a semplici quantificazione di oneri almeno che non siano oggetto di attività progettuale. 4. Gli incentivi di cui al comma 1 sono riconosciuti soltanto quando i relativi progetti sono stati approvati dai soggetti competenti e risultano appaltabili. ARTICOLO 3 COSTITUZIONE ED ACCANTONAMENTO DELL INCENTIVO 1. Nel bilancio annuale del Comune o della Calenzano Comune S.r.l. è iscritta ed accantonata una quota pari ad una percentuale dell importo a base di gara (IVA esclusa) delle opere e dei lavori previsti nei rispettivi bilanci, da ripartire, in rapporto all entità e alla complessità dell opera, tra il responsabile del procedimento, gli incaricati della redazione del progetto, del piano di sicurezza e di coordinamento, della direzione dei lavori, del collaudo ed i coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori in materia di sicurezza e di salute nonché tra i loro collaboratori. 2. La quota destinata all incentivo di progettazione è quantificata applicando la percentuale massima stabilita dalla normativa vigente al momento dell affidamento dell incarico di progettazione, ripartita per il 50% in relazione all entità dell opera e per il 50% in relazione alla sua complessità, secondo le seguenti gradazioni: a) in relazione all entità dell opera: 100% per progetti di importo fino a euro ,00; 90% per i progetti di importo compreso tra euro ,00 fino a euro ,00 per la parte eccedente i ,00 euro; 80% per i progetti di importo compreso tra ,00 fino a euro ,00 per la parte eccedente euro ,00; 70% per progetti di importo compreso tra euro ,00 e euro ,00, per la parte eccedente i ,00 di euro; 50% per progetti di importo superiori a euro ,00 e per la parte eccedente euro ,00; b) in relazione alla complessità dell opera: 100% della misura massima prevista per progetti riguardanti nuove opere, ristrutturazioni, restauri, recuperi edilizi e rifacimenti, manutenzione straordinaria composta (che comprende interventi con più tipologie); 85% per progetti di sola manutenzione straordinaria semplice (interventi monotipologici); 40% per progetti di sola manutenzione ordinaria. 3. Le parti della quota predetta corrispondenti a prestazioni non svolte da dipendenti dell Ente, in quanto affidate a soggetti estranei all organico dell Amministrazione, costituiscono economia di spesa. In quest ultimo caso l incentivo viene ridotto in considerazione all apporto del personale esterno stesso. 4. Al fine dell applicazione del presente Regolamento non sono considerati apporti esterni unicamente gli interventi specialistici quali a titolo esemplificativo: indagini geologiche, geotecniche, sismiche, agronomiche, economiche e chimico-fisiche; sondaggi e rilievi; misurazioni e picchettazioni. 5. Gli oneri di spesa inerenti le prestazioni professionali indicate al precedente primo comma, fanno carico sugli stanziamenti previsti, per la realizzazione dei singoli lavori, negli stati di previsione della spesa per la singola opera o ad apposito intervento di bilancio.

3 6. La gestione delle relative risorse è assegnata al responsabile unico del procedimento che vi provvede secondo le modalità indicate negli articoli seguenti. ARTICOLO 4 AMBITO OGGETTIVO DI APPLICAZIONE 1. Agli effetti del presente regolamento, per opere o lavori pubblici si intendono tutte le attività e gli interventi soggetti alla disciplina di cui al Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e ss.mm.ii. 2. Il responsabile del procedimento, all uopo nominato dal Responsabile dell Area competente o dal Direttore Generale oppure, in loro assenza, dal Segretario Comunale, cura le fasi della progettazione, dell affidamento e dell esecuzione di ogni singolo intervento. 3. Nessuna quota è iscritta nello stato di previsione della spesa per opere e lavori non affidati in appalto, ma eseguiti in economia, atteso che dette operazioni rientrano nei compiti istituzionali dell Ufficio tecnico comunale. 4. Le attività in materia di sicurezza e di salute sono quelle individuate e definite dalla Direttiva 22/57/CEE e recepite dal D.Lgs. 81/2008 e successive modificazioni. ARTICOLO 5 SOGGETTI DESTINATARI 1. Sono destinatari dell incentivo: a) il responsabile del procedimento; b) il personale tecnico che redige direttamente il progetto e/o il piano di sicurezza e di coordinamento e che, nell ambito delle proprie competenze professionali, assume la responsabilità della progettazione firmando i relativi elaborati; c) i collaboratori che redigono elaborati di tipo descrittivo facenti parte del progetto, su disposizione dei tecnici di cui al precedente punto b) e che, firmandoli, assumono la responsabilità dell esattezza delle rilevazioni, misurazioni, dati grafici ed altro, nell ambito delle proprie competenze professionali; d) gli altri componenti del gruppo di progettazione che hanno contribuito al progetto, anche con la redazione del capitolato e/o seguendo la parte amministrativa dell opera stessa, pur non sottoscrivendone gli elaborati; e) gli incaricati della direzione dei lavori e/o del collaudo ed il coordinatore per l esecuzione dei lavori; f) gli assistenti che fanno fronte a singole attività della direzione lavori, del collaudo e del coordinamento per l esecuzione dei lavori; g) i tecnici e gli amministrativi che supportano l azione del R.U.P. nelle varie fasi di svolgimento dell opera. ARTICOLO 6 ONERI PER LE ASSICURAZIONI 1. Sono a carico dell Amministrazione le spese relative ai corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni. I dipendenti, che conseguono il relativo attestato da parte dell ente organizzatore del corso e/o per i quali, comunque, l amministrazione sostiene gli oneri di cui al presente articolo, sono tenuti, se richiesti, alla predisposizione degli elaborati progettuali ed alle altre attività previste dal presente regolamento. 2. E altresì a carico dell amministrazione comunale la copertura assicurativa per la responsabilità dei rischi di natura professionale dei dipendenti incaricati delle attività di cui al presente regolamento.

4 ARTICOLO 7 INCARICHI E GRUPPI DI PROGETTAZIONE 1. La progettazione, direzione lavori, collaudo, coordinamento sicurezza di un opera pubblica è intesa come funzione che viene espletata da tutti i dipendenti dell Area Tecnica in relazione alla loro specifica professionalità, curriculum, iscrizione ad Albi professionali. 2. Gli incarichi al personale dell amministrazione debbono coinvolgere, progressivamente, il maggior numero dei tecnici interni, assicurando, di regola, un equa ripartizione degli incarichi stessi nel rispetto comunque delle specifiche competenze professionali e della disponibilità espressa dai dipendenti stessi. 3. L espletamento degli incarichi non deve - in ogni caso - arrecare pregiudizio al regolare svolgimento dei compiti di istituto. 4. Per esigenze particolari o per difficoltà connesse a vacanze di organico o a particolari carichi di lavoro, possono essere inseriti nei gruppi di progettazione e gestione anche dipendenti di altri uffici o settori, che per lo specifico incarico hanno diritto a quanto previsto dal presente regolamento. 5. I gruppi di progettazione e gestione sono costituiti dalle figure professionali ed operative che contribuiscono ognuna con la propria esperienza e professionalità alle attività intellettuali e materiali utili alla redazione del progetto, del piano di sicurezza e di coordinamento od alla direzione ed alla sicurezza dei lavori al collaudo. 6. A seguito dell adozione del piano triennale dei lavori pubblici e al fine di procedere all elaborazione di ciascun progetto di un opera o lavoro, il Responsabile dell Area tecnica individua il responsabile unico del procedimento con il quale procede alla composizione del gruppo di progettazione. 7. La composizione del gruppo di progettazione e gestione è definita dal Responsabile dell Area tecnica di riferimento, su proposta del responsabile unico del procedimento, con il provvedimento di costituzione del gruppo di progettazione con cui viene altresì disposto l impegno di spesa (a valere sullo specifico stanziamento), fissato il termine per le diverse attività nonché definita la misura della riduzione del compenso per ritardi o inadempienze, tenendo conto del grado di complessità dell incarico. ARTICOLO 8 RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO 1. L incentivo, e quindi i relativi stanziamenti previsti nel bilancio previsionale, è ripartito, con atto di liquidazione, dal responsabile unico del procedimento competente, per ciascuna opera o lavoro, tra il personale indicato nell art.5, con l eventuale applicazione delle quote di riduzione per ritardi o inadempienze di cui all ultimo comma dell articolo precedente, secondo la seguente tabella: Attività Soggetti Percentuale Relativa Percentuale Attiva Percentuale Omogenea Coordinamento vigilanza e 15% responsabilità del procedimento Responsabile unico 15% 15% del procedimento Gruppo di progettazione 47% Progettisti 5% Preliminare tecnici 1% 1% 7% amministrativi Definitiva Progettisti tecnici amministrativi 16% 2% 2% 20%

5 Esecutiva Ufficio della direzione dei lavori Collaudo o certificazione di regolare esecuzione dei lavori Progettisti tecnici amministrativi Coordinatore D.Lgs. 81/2008 Direttore dei lavori Tecnici amministrativi Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ex D.L.gs 81/ % 3% 2% 5% 15% 5% 4% 9% 20% 33% 33% Collaudatore/i o 4% 4% Direttore lavori 1% 1% Amministrativi Totali 100% 100% 100% 5% 2. La mancata realizzazione dell opera o del lavoro non inficia l erogazione dell incentivo, limitatamente alle attività eseguite. 3. L incentivo è riconosciuto anche in caso di varianti in corso d opera, ammissibili ai sensi di legge, che comportino un attività di progettazione, da quantificarsi sull importo di perizia. 4. Gli importi da liquidare, imputati a valere sugli appositi stanziamenti di bilancio, sono calcolati al lordo delle ritenute a carico dei dipendenti e degli oneri riflessi a carico dell Ente. 5. E invece a carico dell Ente la quota relativa all IRAP sui compensi in questione, il cui onere dovrà essere previsto nel quadro economico dell opera o del lavoro oggetto di progettazione a valere direttamente sugli stanziamenti previsti per la realizzazione dei medesimi. 6. I dipendenti che partecipano ai gruppi di progettazione e gestione non potranno usufruire del lavoro straordinario per attività connesse alla redazione del progetto o per le ulteriori attività di gestione dei lavori. 7. Qualora gli incarichi relativi alle fasi di progettazione, direzione lavori, collaudo, piano e responsabile della sicurezza, dovessero essere affidati a soggetti esterni all Amministrazione e in caso di lavori affidati in concessione, qualunque sia l importo a base di gara al Rup e al gruppo di progettazione viene riconosciuta la percentuale dell 0,30% sull importo a base di gara fino alla soglia di e del 0,10% sull importo eccedente la predetta soglia, da ripartire secondo le seguenti percentuali: responsabile del procedimento 80%, personale di supporto 20%. Art. 9 LIQUIDAZIONE INCENTIVO 1. La liquidazione avviene periodicamente ad avvenuto espletamento dei seguenti adempimenti: - progetto: approvazione del progetto utile per l appalto; - esecuzione, sicurezza, direzione lavori e collaudo: terminata l opera e redatto il conto finale dei lavori, il certificato di regolare esecuzione o il collaudo. 2. Gli importi liquidati transitano nella quota variabile delle risorse decentrate del fondo di cui all art.31 del CCNL 22/01/2004, ai sensi dell art.15, comma 1, lettera k) del CCNL 01/04/1999.

6 Art. 10 PENALITA 1. Nel caso di ritardata consegna degli elaborati da parte del responsabile del procedimento nei termini previsti dalla determinazione di costituzione del gruppo di progettazione, in analogia a quanto previsto dall art. 257 del D.P.R. 05 ottobre 2010, n. 207, sarà applicata una penale in misura giornaliera compresa tra l 0,5 per mille e l 1 per mille dell incentivo, con il limite massimo del 10% del compenso spettante, da determinare in relazione alle conseguenze legate all eventuale ritardo. 2. Non si applica di cui al comma precedente nel caso in cui sia dimostrato, con congruo anticipo rispetto al termine ultimo assegnato, che le motivazioni del ritardo siano da imputare a fattori esterni non attribuibili allo stesso gruppo di progettazione. La giustificazione del ritardo è disposta con provvedimento del Direttore Generale o, in sua assenza dal Segretario, sentito il Responsabile del Procedimento; 3. Analogamente si procederà per le altre fasi del procedimento. 4. E facoltà del Responsabile dell Area tecnica, sentito il responsabile del procedimento, rimuovere dal gruppo di lavoro soggetti tecnici e/o amministrativi che non assolvono i compiti assegnati nei termini richiesti; in tal caso i soggetti rimossi dall incarico, con atto debitamente motivato, non hanno nulla a pretendere in ordine agli incentivi di cui al presente regolamento, per quanto svolto sino ad allora. PARTE III INCENTIVO PER GLI ATTI DI PIANIFICAZIONE ARTICOLO 11 COSTITUZIONE ED ACCANTONAMENTO DELL INCENTIVO 1. Nel bilancio annuale è istituito un apposito capitolo di spesa nel quale sono iscritte ed accantonate le quote corrispondenti al 30% della tariffa professionale relativa a ciascun atto di pianificazione urbanistica comunale, sia esso generale, particolareggiato od esecutivo (regolamento edilizio) e le loro varianti (con esclusione del P.P.A.), la cui redazione sia affidata al personale dell Area Tecnica di riferimento. 2. La gestione di tale capitolo è assegnata al responsabile dell Area competente, che vi provvede secondo le modalità previste dalla presente disciplina. ARTICOLO 12 SOGGETTI DESTINATARI 1. Nel caso di atti di pianificazione urbanistica sono destinatari dell incentivo i dipendenti dell amministrazione che partecipano o collaborano alla redazione dello strumento e precisamente: a) il responsabile del procedimento; b) quanti abbiamo redatto direttamente gli strumenti urbanistici, generali, particolareggiati o esecutivi o loro varianti, ivi compresi gli atti normativi e/o convenzionali; c) il garante della comunicazione e relativi collaboratori; d) i soggetti interni all Ente incaricati di redigere consulenze su specifici settori (commercio, agricoltura, infrastrutture, viabilità, etc.), valutazioni ambientali e indagini geologiche a supporto dell atto di pianificazione da redigere; e) i collaboratori amministrativi dei soggetti di cui alle precedenti lettere.

7 ARTICOLO 13 CONFERIMENTO DELL INCARICO 1. Gli incarichi al personale dell amministrazione debbono coinvolgere, progressivamente, il maggior numero dei tecnici interni, assicurando, di regola, un equa ripartizione degli incarichi stessi, nel rispetto comunque delle specifiche competenze professionali e della disponibilità espressa dai dipendenti stessi. 2. L espletamento degli incarichi non deve - in ogni caso - arrecare alcun pregiudizio al regolare svolgimento dei normali compiti di istituto. 3. Per esigenze particolari o per difficoltà connesse a vacanze di organico o a particolari carichi di lavoro, possono essere inseriti nei gruppi di progettazione anche dipendenti di altri settori. 4. I gruppi di progettazione sono costituiti dalle figure professionali ed operative che contribuiscono ognuna con la propria esperienza e professionalità- alle attività intellettuali e materiali utili alla redazione del piano. 5. La composizione del gruppo di progettazione e gestione è definita dal Responsabile dell Area tecnica di riferimento, su proposta del responsabile unico del procedimento, con il provvedimento di costituzione del gruppo di progettazione con cui viene altresì disposto l impegno di spesa (a valere sullo specifico stanziamento), fissato il termine per le diverse attività nonché definita la misura della riduzione del compenso per ritardi o inadempienze, tenendo conto del grado di complessità dell incarico. ARTICOLO 14 RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO 1. L incentivo, e quindi i relativi stanziamenti previsti nel bilancio previsionale, è ripartito, con l atto di liquidazione, dal responsabile del servizio competente, per ciascun atto di pianificazione urbanistica, tra il personale indicato nell art.12, con l eventuale applicazione delle quote di riduzione per ritardi o inadempienze di cui all ultimo comma dell articolo precedente, secondo le seguenti percentuali: Attività percentuale relativa percentuale attività Responsabile del procedimento 15% 15% Progettisti 40% Soggetti di cui alla lettera d) dell art.12 25% 85% Garante della comunicazione e suoi collaboratori 10% amministrativi 10% TOTALI 100% 100% 2. All interno della ripartizione su indicata, il responsabile del servizio, con l atto di liquidazione, accerta la quota di partecipazione di ogni singolo dipendente, determinando, quindi, la somma a ciascuno spettante. 3. La liquidazione è disposta dopo l intervenuta approvazione del piano e, comunque, non oltre sei mesi dalla data di approvazione dello stesso, regolarmente redatto. 4. Gli importi da liquidare, imputati a valere sugli appositi stanziamenti di bilancio, sono calcolati al lordo delle ritenute a carico dei dipendenti e degli oneri riflessi a carico dell Ente. 8. E invece a carico dell Ente la quota relativa all IRAP sui compensi in questione, il cui onere dovrà comunque essere previsto nel capitolo di spesa appositamente istituito nel proprio bilancio. 5. I dipendenti che partecipano alla redazione degli atti di pianificazione urbanistica non potranno usufruire del lavoro straordinario per attività connesse alla redazione dei piani stessi. ARTICOLO 15 LIQUIDAZIONE INCENTIVO 1. Per gli atti di pianificazione la liquidazione avviene in un unica soluzione all atto di approvazione del piano.

8 2. La liquidazione avverrà comunque entro 90 giorni dalla consegna del progetto o dell atto di pianificazione, se il ritardo del successivo atto di approvazione, non sia imputabile a carenza dello stesso. 3. Nessuna ripartizione viene operata qualora il progetto non venga approvato per cause attribuibili al gruppo di progettazione. 4. Gli importi liquidati transitano nella quota variabile delle risorse decentrate del fondo di cui all art.31 del CCNL 22/01/2004, ai sensi dell art.15, comma 1, lettera k) del CCNL 01/04/1999. PARTE IV DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI Art. 16 CERTIFICAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI 1. Una volta completate le varie fasi della progettazione o la redazione dell atto di pianificazione, il Responsabile dell Area tecnica di riferimento certifica il raggiungimento degli obiettivi ed il rispetto del termine fissato nel provvedimento di costituzione del gruppo di progettazione di cui ai precedenti artt. 7 e La certificazione di cui sopra viene trasmessa a cura del Responsabile al Direttore Generale che una volta vistata provvederà ad inviarla al servizio personale per l inserimento nelle competenze stipendiali. Art. 17 RINVIO DINAMICO 1. Per tutto quanto non previsto o specificato nel presente regolamento sarà fatto riferimento al D.Lgs. 163/2001 e ss.mm.ii. 2. Le norme del presente regolamento si intendono modificate alla luce di qualsiasi norma sopravvenuta contenuta in provvedimenti legislativi nazionali e regionali. 3. In tali evenienze, in attesa della formale modificazione del presente regolamento, si applica la nuova norma di carattere comunitario nazionale o regionale. ART.18 DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE 1. Le presenti norme entrano in vigore immediatamente dopo l esecutività dell atto che l approva. 2. Ai sensi dell art.3 della determinazione dell Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici n. 43/2000 del , l accantonamento non previsto nel quadro economico dei progetti approvati dopo il 01/01/2000, ed i cui procedimenti non siano ancora conclusi, può conformarsi alla disciplina al tempo vigente, con accantonamento tardivo mediante l approvazione di nuovo quadro economico. 3. Per i lavori e le opere con progetti approvati o iniziati successivamente all entrata in vigore dell art.18 della legge 109/94, come modificata dall art.13 della legge 144/1999, gli incentivi previsti dal presente Regolamento, in forza delle deliberazioni esecutive di approvazione dei relativi progetti che prevedono la corresponsione del compenso ex art.92 DLGS 163/2006 s.m.i., sono attribuiti con riferimento alla misura massima e alle modalità di calcolo vigenti al momento dell affidamento dell incarico di progettazione.

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

CONEGLIANO COMUNE DI. Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 211 del 10.04.2006. Data entrata in vigore: 27 aprile 2006.

CONEGLIANO COMUNE DI. Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 211 del 10.04.2006. Data entrata in vigore: 27 aprile 2006. COMUNE DI Provincia di CONEGLIANO Treviso REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DELLA SOMMA INCENTIVANTE DI CUI ALL ARTICOLO 18 DELLA LEGGE 11 FEBBRAIO 1994, N. 109 e successive modifiche

Dettagli

CONTENUTO DEL REGOLAMENTO

CONTENUTO DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE GLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI OPERE O LAVORI PUBBLICI PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE DA PARTE DI DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE ARTICOLO 1:

Dettagli

COMUNE DI ALBIATE SOMMARIO. Provincia di Monza e della Brianza. 1. Oggetto del regolamento. 2. Ambito oggettivo di applicazione

COMUNE DI ALBIATE SOMMARIO. Provincia di Monza e della Brianza. 1. Oggetto del regolamento. 2. Ambito oggettivo di applicazione COMUNE DI ALBIATE Provincia di Monza e della Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RIPARTIZIONE TRA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO E GLI INCARICATI DELLA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL COORDINAMENTO PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE E DEFINIZIONE DEI CRITERI DI RIPARTO

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE E DEFINIZIONE DEI CRITERI DI RIPARTO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE E DEFINIZIONE DEI CRITERI DI RIPARTO 1 Indice: Capo I Disposizioni generali Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 Finalità

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE EX ART. 93, D.LGS. N. 163 DEL 12/04/2006 e s.m.i.

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE EX ART. 93, D.LGS. N. 163 DEL 12/04/2006 e s.m.i. REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE EX ART. 93, D.LGS. N. 163 DEL 12/04/2006 e s.m.i. Premessa Ai sensi dell art. 93, comma 7 bis del D.Lgs. 163/2006, l Università

Dettagli

COMUNE DI BRUSASCO (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. (011) 91.51.101 Fax (011) 91.56.150

COMUNE DI BRUSASCO (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. (011) 91.51.101 Fax (011) 91.56.150 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI BRUSASCO (Provincia di Torino) CAP. 10020 Tel. (011) 91.51.101 Fax (011) 91.56.150 REGOLAMENTO COMUNALE PER L INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI PER LA RIPARTIZIONE

Dettagli

COMUNE DI LACONI. Provincia di Oristano IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

COMUNE DI LACONI. Provincia di Oristano IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO COMUNE DI LACONI Provincia di Oristano SETTORE : Responsabile: UFFICIO TECNICO COMUNALE Dott. Ing. Massimo Dessanai COPIA DETERMINAZIONE N. 99 DEL 24/02/2015 PROPOSTA DETERMINAZIONE N. 100 DEL 24/02/2015

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALL ENTITA, MODALITA E CRITERI DI RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PREVISTI DALL ART.92, COMMA 5 DEL D. LGS

REGOLAMENTO RELATIVO ALL ENTITA, MODALITA E CRITERI DI RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PREVISTI DALL ART.92, COMMA 5 DEL D. LGS 65 REGOLAMENTO RELATIVO ALL ENTITA, MODALITA E CRITERI DI RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PREVISTI DALL ART.92, COMMA 5 DEL D. LGS. 163/06 PER LE OPERE, I LAVORI E GLI ATTI DI PIANIFICAZIONE DI COMPETENZA

Dettagli

Comune di Castel San Pietro Terme Provincia di Bologna

Comune di Castel San Pietro Terme Provincia di Bologna Comune di Castel San Pietro Terme Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE PER LA PROGETTAZIONE NONCHE MODALITA E CRITERI DI ATTRIBUZIONE AL PERSONALE Approvato con delib.

Dettagli

COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia

COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO INTERNO PER PROGETTAZIONE O ATTI DI PIANIFICAZIONE (Art.18, commi 1 e 2, Legge 11 febbraio 1994

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI CONFERIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E/O AI COLLABORATORI DI INCARICHI TECNICI DI NATURA PROFESSIONALE

REGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI CONFERIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E/O AI COLLABORATORI DI INCARICHI TECNICI DI NATURA PROFESSIONALE REGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI CONFERIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E/O AI COLLABORATORI DI INCARICHI TECNICI DI NATURA PROFESSIONALE 22 settembre 2014 Premesso: che l Amministrazione comunale di

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici.

LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici. LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO Norme in materia di opere e lavori pubblici. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 21 del 30 luglio 1980 Il Consiglio regionale ha approvato.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Il Comune di (omissis) chiede se al Segretario Comunale, precedentemente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE

Dettagli

COMUNE DI CALCIANO Provincia di Matera

COMUNE DI CALCIANO Provincia di Matera COMUNE DI CALCIANO Provincia di Matera Cap. 75010 Via Sandro Pertini, 11 Tel. 0835672016 Fax 0835672039 Cod. fiscale 80001220773 REGOLAMENTO COMUNALE RECANTE NORME PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO DI

Dettagli

8! " # $ % & '# ( % ) % # " " " " *

8!  # $ % & '# ( % ) % #     * !"#$!%&'%!&&()$(*)+,-($).)+-$$!/!&&.)+-+""+$**/!&&.0 11+-2+3++-44-+5$(6+-&!&7!&& 8!"# $ % & '# ( % ) % #" "" " * ++##9 + #, " # ( " -)-)).% #//," # # ))-$-%* ))-&-%*0,"# "" "1""#/ 2 +(,, #//.#" "# 3 +/"

Dettagli

Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate

Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate (emanato con Decreto del Rettore n. 966 del 23/12/2013) Art. 1 - Norma generale 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Approvato con deliberazione di G.C. n. 4 del 07/01/2015

Approvato con deliberazione di G.C. n. 4 del 07/01/2015 Approvato con deliberazione di G.C. n. 4 del 07/01/2015 Regolamento comunale recante norme per la ripartizione del fondo per la progettazione e l innovazione di cui all'art. 93, comma 7 bis e ss., del

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 101 del 17/09/2012 OGGETTO AFFIDAMENTO INCARICO PER LA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

Dettagli

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 Norme in materia di opere e lavori pubblici (1). TITOLO I OPERE INCLUSE NEI PROGRAMMI REGIONALI Capo I PROGRAMMAZIONE Art. 1 (Ambito di applicazione della legge) I programmi

Dettagli

CAPO 1 OGGETTO E SOGGETTI. Art. 1 Ambito di applicazione

CAPO 1 OGGETTO E SOGGETTI. Art. 1 Ambito di applicazione CAPO 1 OGGETTO E SOGGETTI Art. 1 Ambito di applicazione Il presente Regolamento definisce le modalità e i criteri cui riferirsi per l assegnazione e la ripartizione, tra il personale dipendente dell Ente,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Palermo Titolo I Classe 3 Fascicolo N. 50374 del 23/07/2010 Decreto n 2572/2010 UOR AREA 2 CC RPA P. VALENTI Palermo, 23 luglio 2010 IL RETTORE VISTA la legge 9 Maggio 1989 n. 168 ed in particolare l articolo

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L INNOVAZIONE (art.93, commi 7-bis e seguenti, del D.Lgs. n.163/2014,

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI LAVORI PUBBLICI, AI SENSI DELL ART.11 DELLA LEGGE REGIONALE 31 MAGGIO 2002,

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

I rappresentanti dell Agenzia delle Dogane e delle Organizzazioni sindacali nazionali del comparto Agenzie fiscali,

I rappresentanti dell Agenzia delle Dogane e delle Organizzazioni sindacali nazionali del comparto Agenzie fiscali, Roma, 23 giugno 2011 Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività dell anno 2010 Revisione della costituzione e integrazione dell ipotesi di accordo del 30 dicembre 2010

Dettagli

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo)

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo) OGGETTO: Approvazione Regolamento recante disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione, di studio di ricerca, di consulenze, ovvero ogni altra tipologia di collaborazione autonoma, a soggetti

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

P R O V I N C I A D I C A G L I A R I

P R O V I N C I A D I C A G L I A R I Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 85 del 12/07/2012 COMUNE DI VILLASOR P R O V I N C I A D I C A G L I A R I REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO DI CUI ALL ART 92 DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 289 del 31/12/2009 OGGETTO APPROVAZIONE DISCIPLINARE D'INCARICO PER LA REDAZIONE DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL FONDO PER L INCENTIVAZIONE ALLA PROGETTAZIONE DI OPERE PUBBLICHE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL FONDO PER L INCENTIVAZIONE ALLA PROGETTAZIONE DI OPERE PUBBLICHE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL FONDO PER L INCENTIVAZIONE ALLA PROGETTAZIONE DI OPERE PUBBLICHE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA Art. 1 Finalità Il presente regolamento ha come finalità l incentivazione

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

COMUNE DI SICIGNANO. Provincia di Salerno

COMUNE DI SICIGNANO. Provincia di Salerno COMUNE DI SICIGNANO DEGLI ALBURNI Provincia di Salerno REGOLAMENTO COMUNALE RECANTE NORME E CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELL'INCENTIVO DI CUI ALL'ARTICOLO 93, COMMA 7 BIS E SS., DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Seminario. Milano, 9 giugno 2011. Ing. Luciano Brusaferro

IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Seminario. Milano, 9 giugno 2011. Ing. Luciano Brusaferro Seminario IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Milano, 9 giugno 2011 Ing. Luciano Brusaferro 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Codice Contratti Pubblici D. Lgs. 12 Aprile 2006

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

OGGETTO: servizio di redazione ed invio modello unico 2010 e modello 770. cottimo fiduciario. affidamento diretto. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

OGGETTO: servizio di redazione ed invio modello unico 2010 e modello 770. cottimo fiduciario. affidamento diretto. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Proposta n. 01/2010 DETERMINAZIONE N 1 IN DATA 04.01.2010 OGGETTO: servizio di redazione ed invio modello unico 2010 e modello 770. cottimo fiduciario. affidamento diretto. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Dettagli

COMUNE DI SERIATE CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO AREA DIRIGENZA ANNO 2010

COMUNE DI SERIATE CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO AREA DIRIGENZA ANNO 2010 COMUNE DI SERIATE CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO AREA DIRIGENZA ANNO 2010 TRA Il Direttore Generale, dottor Michele Luccisano, presidente di parte pubblica della Delegazione Trattante; I rappresentanti

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 30 NOVEMBRE 2011 D.R. REP. 187/11 PROT. 4678 DEL 01 MARZO 2011 STRUTTURA COMPETENTE RIPARTIZIONE SERVIZIO TECNICO ENTRATA IN VIGORE 1 MARZO 2011 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

Dettagli

COMUNE DI VARESE LIGURE PROVINCIA DI LA SPEZIA

COMUNE DI VARESE LIGURE PROVINCIA DI LA SPEZIA COMUNE DI VARESE LIGURE PROVINCIA DI LA SPEZIA REGOLAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DI CUI ALL ART. 18, COMMA 1 DELLA LEGGE 11.02.1994, N. 109 E SEGUENTI MODIFICHE.

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA

COMUNE DI BARDONECCHIA COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.

Dettagli

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e di collaborazione coordinata e continuativa

Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e di collaborazione coordinata e continuativa Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e di collaborazione coordinata e continuativa Art. 1 (Oggetto del Regolamento) Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità per

Dettagli

COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO (Treviso)

COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO (Treviso) Allegato sub A) alla deliberazione della Giunta Comunale n. 42 del 17.03.2008 COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO (Treviso) DISCIPLINA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Modificato con D.R. n. 1033 2013 Prot. n 24843 del 10.07.2013 REGOLAMENTO MASTER

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI PER L'UTILIZZAZIONE DEL FONDO DI CUI ALL'ART. 93, COMMA 7 bis, DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

COMUNE DI CAVAION VERONESE PROVINCIA DI VERONA UFFICIO TRIBUTI ECOLOGIA - RISORSE UMANE

COMUNE DI CAVAION VERONESE PROVINCIA DI VERONA UFFICIO TRIBUTI ECOLOGIA - RISORSE UMANE COMUNE DI CAVAION VERONESE PROVINCIA DI VERONA UFFICIO TRIBUTI ECOLOGIA - RISORSE UMANE DETERMINA N. 145 DEL 17.04.2014 OGGETTO: Risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività.

Dettagli

DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI

DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI 1. STAZIONE APPALTANTE: DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA San Marco n. 320/A, VENEZIA, - Tel. 0412702490 Fax 0412702420 Sito

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

SCHEDA SINTETICA RELATIVA AL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ANNO 2013 Art. 20, comma 1 e comma 2 del D. Lgs. n.

SCHEDA SINTETICA RELATIVA AL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ANNO 2013 Art. 20, comma 1 e comma 2 del D. Lgs. n. SCHEDA SINTETICA RELATIVA AL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ANNO 2013 Art. 20, comma 1 e comma 2 del D. Lgs. n. 33/2013 L Università per Stranieri di Perugia ha destinato per

Dettagli

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL PAGAMENTO AI DOCENTI DI DIDATTICA AGGIUNTIVA E PER ATTIVITA SVOLTA PER CONTO TERZI

REGOLAMENTO PER IL PAGAMENTO AI DOCENTI DI DIDATTICA AGGIUNTIVA E PER ATTIVITA SVOLTA PER CONTO TERZI REGOLAMENTO PER IL PAGAMENTO AI DOCENTI DI DIDATTICA AGGIUNTIVA E PER ATTIVITA SVOLTA PER CONTO TERZI Il Consiglio di amministrazione del Conservatorio, Visti: Il CCNL relativo al quadriennio giuridico

Dettagli

DETERMINAZIONE N. DEL i IL DIRETTORE

DETERMINAZIONE N. DEL i IL DIRETTORE Area Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Opere Pubbliche Via Giovanni Pisano, 12-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 534329 DETERMINAZIONE N. DEL i OGGETTO: SERVIZIO OPERE PUBBLICHE Determinazione

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani Prot. n. 870/VI/10 Venezia-Mestre, 3 marzo 2016 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE Redatto ai sensi dell art. 125, comma 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione n. del 18 /08/2015 Art.1. PRINCIPI GENERALI 1. La misurazione e la valutazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE DI CUI ALL'ART. 18 - COMMA 1 - LEGGE 11.02.1994, N. 109

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE DI CUI ALL'ART. 18 - COMMA 1 - LEGGE 11.02.1994, N. 109 REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE DI CUI ALL'ART. 18 - COMMA 1 - LEGGE 11.02.1994, N. 109 INDICE PREMESSA 2 Capo I - Disposizioni generali 2 Art. 1.1- Oggetto del

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 17 DEL 24.02.2016

DETERMINAZIONE N. 17 DEL 24.02.2016 DETERMINAZIONE N. 17 DEL 24.02.2016 OGGETTO: Servizio di economato Fondo economale per l anno 2016 Spesa a mezzo Economo per l anno 2016. IL DIRETTORE RICHIAMATI i seguenti articoli del Regolamento di

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI IMPORTO INFERIORE AD EURO 100.000,00 ATTINENTI I SERVIZI DI ARCHITETTURA ED INGEGNERIA

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI IMPORTO INFERIORE AD EURO 100.000,00 ATTINENTI I SERVIZI DI ARCHITETTURA ED INGEGNERIA REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI IMPORTO INFERIORE AD EURO 100.000,00 ATTINENTI I SERVIZI DI ARCHITETTURA ED INGEGNERIA IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI E I SERVIZI IN MATERIA

Dettagli

3^ Settore. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 666 del 31-12-2013. Il Dirigente di Settore

3^ Settore. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 666 del 31-12-2013. Il Dirigente di Settore ORIGINALE 3^ Settore 2^ SERVIZIO - ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE GENERALE Oggetto: Determinazione a contrarre, per l'affidamento ai sensi dell'art. 125 del d.lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii. del servizio

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Rep. Gen. N. 288 del 23/06/2015 DETERMINAZIONE N. 104 DEL 23/06/2015 CUP: B39J13000360006 OGGETTO: IPA 1 AL CENTRO - RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI NELL

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 OGGETTO : DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N : 285 DEL : 13/02/2009 Approvazione del regolamento

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Ufficio Organizzazione e Personale

Ufficio Organizzazione e Personale C O M U N E D I (Provincia di Trento) A L A Ufficio Organizzazione e Personale N. 64-2012/Seg Archivio determinazioni data 04.06.2012 Visto regolarità contabile data OGGETTO: Liquidazione personale dipendente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo

Dettagli

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE E CON IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA

Dettagli

C O M U N E D I Z O C C A Prov. di Modena SETTORE TECNICO SERVIZO LL PP MANUTENZIONI. Determinazione nr. 8.314 del 27 OTTOBRE 2009

C O M U N E D I Z O C C A Prov. di Modena SETTORE TECNICO SERVIZO LL PP MANUTENZIONI. Determinazione nr. 8.314 del 27 OTTOBRE 2009 C O M U N E D I Z O C C A Prov. di Modena SETTORE TECNICO SERVIZO LL PP MANUTENZIONI. Determinazione nr. 8.314 del 27 OTTOBRE 2009 OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO RELAZIONE GEOLOGICA GEOTECINCA ED INDAGINI

Dettagli