Allegato sub B) ALLA DELIBERAZIONE DELLA CONFERENZA DELL'AUTORITA' D'AMBITO N. 2 n. 244 del 30/11/2008
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- Alfonsina Carrara
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1 Allegato sub B) ALLA DELIBERAZIONE DELLA CONFERENZA DELL'AUTORITA' D'AMBITO N. 2 n. 244 del 30/11/2008 IL SEGRETARIO DELLA CONFERENZA (Dott. Piero Gaetano Vantaggiato) INTERVENTI MONTANI DI TUTELA DELL ASSETTO IDREOLOGICO ATTRAVERSO LA MANUTENZIONE E LA SISTEMAZIONE DEL TERRITORIO DA REALIZZARSI CON IL CONTRIBUTO TARIFFARIO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PIANO PROGRAMMA 1. Tipologie di intervento di manutenzione e sistemazione che si intende realizzare con le risorse in oggetto A) Interventi in alveo - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di rifiuti solidi in alveo - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di vegetazione arbustiva od arborea - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione, localizzata e circoscritta, di materiali litoidi in alveo - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di materiale vegetale (tronchi, rami, ecc ) e altro materiale (litoide, plastico, ecc ) a monte degli attraversamenti - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di depositi litoidi o di altri materiali in prossimità di opere minori di attraversamento stradale (ponticelli, tombini, sifoni) e di tratti d alveo canalizzati in attraversamento dei centri urbani B) Interventi sui versanti - Settori di versante in cui è necessaria la manutenzione delle reti di scolo e di drenaggio superficiali e della rete irrigua collegata
2 -Pulizia costante delle reti di scolo e di drenaggio superficiali localizzate lungo il sistema viario minore (piste, sentieri, strade interpoderali) o ripristino della parte di sistema viario minore per l accesso alle reti di scolo drenaggio -Ricucitura costante delle fessure di taglio in grado -Disgaggio costante di massi pericolanti -Gestione delle coperture vegetazionali (erbacce/ cotica erbosa ed arboree/ boschi e macchia) che predispongono il versante all instabilità, inclusi interventi fitosanitari - con eventuali reimpianti finalizzati - a carico di soprassuoli boschivi colpiti da eventi biotici o abiotici la cui instabilità predispone il versante o le sponde a fenomeni di dissesto, incluso l eventuale parziale ripristino della viabilità minore che condiziona l accesso per la realizzazione degli interventi - Ripristino funzionalità tratti tombati, manutenzione a garanzia dell officiosità degli stessi e interventi per riportarli a luce libera ove compatibile con l antropizzazione, dei luoghi C) Interventi sulle opere di difesa idraulica - Interventi manutentivi costanti sulla vegetazione (scarpate degli argini e delle opere accessorie) - di opere arginali (scoscendimenti, sommità, paramento) o di manufatti connessi (chiaviche, scolmatori, botti a sifone, ecc ) - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere di protezione spondale (scogliere in materiali sciolti, gabbionate, muri in calcestruzzo o in c.a.) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di dissesto strutturale e/o al piede - di opere trasversali (briglie o soglie) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di.scalzamento, aggiramento, erosione - di opere di ingegneria naturalistica (miglioramento dell assetto vegetazionale ed eliminazione di piccole erosioni superficiali) -interventi di sistemazione definitiva di natura idraulica, a condizione che le opere siano risolutive rispetto a situazioni di rischio o comunque tendenti a limitare il pericolo di ulteriori aggravamenti. D) Interventi sulle opere di difesa idrogeologica - di reti di drenaggio e ad evitare che le acque bianche perenni (bialere) vengano convogliate nelle reti fognarie - Interventi rnanutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere di sostegno di modeste dimensioni finalizzati alla mitigazione di fenomeni di dissesto localizzato e 2
3 circoscritto incluse opere di sostegno delle sponde e dei versanti latistanti il corso d acqua a carattere locale e piccole opere idrauliche di modeste dimensioni realizzate attraverso l utilizzo di materiali reperiti in loco (legno e pietrame ) e l utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica - Interventi manutentivi costanti mirati alla pulizia e alla salvaguardia dei versanti e delle aree circostanti le acque superficiali e sorgive utilizzate a scopi idropotabili o ad altri usi fondamentali -interventi di sistemazione definitiva di natura idrogeologica o di dissesto, a condizione che le opere siano risolutive rispetto a situazioni di rischio o comunque tendenti a limitare il pericolo di ulteriori aggravamenti. E) Stazioni di monitoraggio per le verifiche periodiche dello stato manutentivo - Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di aree - Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di situazioni puntuali - Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di sezioni d alveo F) Interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche - interventi di sistemazione e manutenzione delle opere di captazione sottese da reti acquedottistiche, compresi gli interventi finalizzati alla definizione, messa in sicurezza, gestione e manutenzione delle aree di salvaguardia delle opere di captazione secondo il disposto del Regolamento regionale 11 dicembre 2006, n. 15/R. - opere di drenaggio per il corretto smaltimento e l eliminazione dalle reti fognarie delle acque parassite (acque di falda, colatoi irrigui, acque di piena convogliate da rii interferenti, ecc.); - interventi per la salvaguardia delle caratteristiche fisiografiche dei bacini imbriferi montani e delle aree di ricarica, finalizzati alla conservazione delle caratteristiche quali-quantitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano; - interventi mirati alla salvaguardia della stabilità e funzionalità dei tracciati di piste/strade utilizzate per accesso preferenziale alle opere del servizio idrico integrato; - interventi finalizzati alla protezione delle infrastrutture del servizio idrico integrato in aree a rischio idraulico ed idrogeologico. - interventi di potenziamento ed ampliamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato finalizzati a contrastare l abbandono dei territori montani nonché alla valorizzazione ed allo sviluppo sostenibile degli stessi, a condizione che gli interventi siano ricondotti e previsti nella pianificazione d Ambito di cui alla l.r. 13/
4 2. Contenuti del Piano quinquennale di manutenzione e sistemazione che definirà gli interventi che verranno realizzati dalle Comunità Montane Obiettivo dell A.A.T.O. n 2 Biellese,Vercellese,Casalese, è quello di dare coerenza all insieme degli interventi che potranno essere attivati e finanziati a valere sulle risorse della tariffazione, traguardandoli ad una più generale finalità di riassetto progressivo e di manutenzione costante del territorio. Per conseguire questo obiettivo è necessario innanzitutto che ciascuna Comunità Montana si doti di uno strumento di tipo analitico e pianificatorio definito Piano triennale di manutenzione e sistemazione, che individui il complesso degli interventi, e,definendone indici di criticità e criteri di priorità, possa prefigurare un programma pluriennale di intervento definito sulla scorta di elementi oggettivi e non di improvvisazione. Tali Piani potrebbero anche collegarsi ai programmi quinquennali di intervento per l assetto idrogeologico (come previsti dall articolo 37 della L.R. sulla montagna) che le Comunità Montane hanno già redatti ed in corso di realizzazione. I Piani di manutenzione e sistemazione, per essere utilizzati come strumenti conoscitivi da parte dell A.A.T.O. devono essere redatti secondo una metodologia comune. La metodologia è quella che prevede come obiettivo la redazione dei seguenti elaborati: - Relazione Generale: sintesi critica ed analitica dei dati esistenti rilevabili in strumenti di pianificazione quali il Piano per l assetto Idrogeologico dell Autorità di Bacino del Fiume Po, Il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale, Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte, il Piano Forestale Territoriale, i Piani Regolatori Generali Comunali ed i loro adeguamenti al P.A.I., nonché nelle Banche dati regionali e provinciali ed in studi monografici, elaborati progettuali, tesi di laurea ed altro. Le informazioni da analizzare e sintetizzare saranno di carattere morfometrico, idrografico, ideologico, idraulico, geologico, geomorfologico, pedologico, vegetazionale e idrologico. Tale sintesi ha lo scopo di riassumere e schematizzare tutte le criticità esistenti sul territorio della Comunità Montana (non solo quelli su cui si intende intervenire nel triennio in questione) e le proposte di intervento eventualmente contenute negli studi, progetti e piani di cui sopra. - Relazione tecnica: analisi di tutti i dissesti puntuali rilevati verificatesi nel tempo (non solo quelli su cui si intende intervenire nel triennio in questione), tipologia delle opere utilizzate e loro funzionalità nel tempo, analisi delle situazioni critiche per carente o assente manutenzione. La stesura della relazione tecnica è accompagnata dalla redazione della Carta degli ambiti caratterizzati da carente o assente manutenzione che dovrà indicare i dissesti rilevati suddivisi per tipologia utilizzando la legenda generale qui allegata opportunamente adattata alla situazione specifica del territorio della Comunità Montana. La carta avrà scala 1: ed andrà presentata su supporto cartaceo e su supporto informatico, possibilmente in formato compatibile Arcview - Esri. - Relazione sulla manutenzione e/o sistemazione dell area esaminata: contiene il quadro degli interventi di manutenzione e/o sistemazione necessari, distinti per priorità (interventi migliorativi dello stato di fatto, interventi di mantenimento dell efficienza raggiunta con le sistemazioni esistenti), indicazione di ambiti territoriali che risultano meritevoli di manutenzione e/o sistemazione per l effetto positivo che hanno sull equilibrio idrogeologico e sulla risorsa idrica, cronoprogramma delle azioni previste (tempi e ciclicità), quadro economico e monitoraggio del territorio attraverso la redazione della Carta degli interventi di manutenzione e sistemazione del territorio. La carta dovrà indicare gli interventi suddivisi per tipologia utilizzando la legenda generale qui allegata opportunamente adattata alla situazione specifica della Comunità Montana, avrà scala 4
5 1: ed andrà presentata su supporto cartaceo e su supporto informatico, possibilmente in formato Shape Arcview - Esri. Gli interventi dovranno essere distinti con un codice costituito da lettere e numeri dove le prime due lettere indicheranno l ambito dell intervento ( il comune o il bacino idrografico), il primo numero sarà il progressivo dell intervento all interno dello stesso ambito ed il secondo numero indicherà il grado di priorità realizzativi. Per quanto riguarda le modalità realizzative degli interventi sarà necessario seguire le prescrizioni contenute nel D.P.R Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni recante criteri e modalità per la redazione dei programmi di manutenzione idraulica e forestale e nella Direttiva N. 5 dell Autorità di Bacino del Fiume Po Direttiva per la progettazione degli interventi e la formulazione dei programmi di manutenzione approvata con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 1 del Manuale schematico della manutenzione e/o sistemazione: ogni intervento verrà presentato in una scheda riassuntiva contenente il codice, la priorità di realizzazione, l ambito, il Comune,. la località, l accessibilità del sito, una descrizione dell intervento di manutenzione e/o sistemazione, le modalità esecutive, i materiali impiegati, il costo previsto e gli schemi progettuali relativi. - Dovrà essere inoltre indicata l eventuale quota di finanziamento da destinare unicamente sotto forma di anticipazione di cassa a situazioni di emergenza che impongono immediati e indifferibili interventi di ripristino e manutenzione straordinaria del territorio in conseguenza di calamità naturali. Tutti gli elaborati di Piano andranno timbrati e firmati dal funzionario responsabile dell Ufficio Tecnico della Comunità Montana o da un professionista abilitato. 5
6 CARTA DEGLI AMBITI CARATTERIZZATI DA CARENTE O ASSENTE MANUTENZIONE LEGENDA Ambito di studio Confini della Comunità Montana Confini comunali Limite del bacino idrografico Limite dei sottobacini idrografici Idrografia principale Idrografia minore Superfici boscate Fenomeni che predispongono ad una riduzione della funzionalità ecologica e/o idraulica dei corsi d acqua Tratti d alveo soggetti all accumulo di rifiuti solidi che tendono ad ostacolare il regolare deflusso delle piene Tratti d alveo caratterizzati dalla crescita di vegetazione arbustiva ed arborea che tende ad ostacolare il regolare deflusso delle piene Tratti d alveo con tendenza all accumulo localizzato di materiali litoidi in alveo ostacolanti o parzializzanti il regolare deflusso dovuto a fenomeni di sovralluvionamento di varia natura 6
7 Tratti d alveo a monte di attraversamenti con tendenza all accumulo di materiale vegetale, litoide o di altra natura in grado di ostruire la sezione di deflusso Tratti d alveo in corrispondenza di opere minori di attraversamento stradale (ponticelli, tombini, sifoni) e tratti di alveo canalizzati nei centri urbani con tendenza all accumulo di depositi o di altra natura in grado di ostruire la sezione di deflusso Tratti d alveo caratterizzati da erosione di sponda Fenomeni che predispongono ad instabilità dei versanti Settori di versante in cui le reti di scolo e di drenaggio sono soggette nel tempo ad un peggioramento dei deflussi Opere di scolo e di drenaggio localizzate lungo il sistema viario minore (piste, sentieri ecc.) soggette nel tempo ad un peggioramento dei deflussi Settori di versante con tendenza alla formazione di fessure di taglio in grado di facilitare l infiltrazione delle acque di scorrimento superficiale Settori di versante con estese falde detritiche Settori di versante in roccia con tendenza all isolamento di massi pericolanti Settori di versante soggetti a soliflusso Settori di versante soggetti a denudamento con conseguente erosione areale Settori di versante in cui le coperture vegetazionali tendono a predisporre il versante all instabilità Settori di versante caratterizzati dal distacco di valanghe Fenomeni che predispongono ad una riduzione della funzionalità delle opere di difesa idraulica Scarpate di argini ed opere accessorie soggette alla crescita incontrollata di vegetazione infestante 7
8 Tendenza al deterioramento di opere arginali e manufatti connessi (chiaviche, scolmatori, botti a sifone ecc.) Tendenza al deterioramento di opere di protezione spondale (scogliere, gabbionate, muri, ecc.) per l esistenza di fenomeni di dissesto strutturale e/o scalzamento al piede Tendenza al deterioramento di opere trasversali (briglie, soglie, pennelli) per l esistenza di fenomeni di scalzamento al piede, aggiramento, erosione. Tendenza al deterioramento di opere di ingegneria naturalistica (per il bisogno costante di manutenzione della vegetazione, per la presenza di piccole erosioni superficiali). Fenomeni che predispongono ad una riduzione della funzionalità delle opere di difesa idrogeologica Reti di drenaggio con tendenza alla diminuzione dell efficacia o che convogliano le acque bianche perenni (bialere) nelle reti fognarie Tendenza al deterioramento delle opere di sostegno di modeste dimensioni per la presenza di fenomeni di dissesto localizzato e circoscritto Tendenza alla riduzione dell efficacia delle barriere paramassi Tendenza alla diminuzione dell efficacia delle reti di contenimento di parete 8
9 CARTA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE DEL TERRITORIO LEGENDA Ambito di studio Confini della Comunità Montana Confini comunali Limite del bacino idrografico Limite dei sottobacini idrografici Idrografia principale Idrografia minore Superfici boscate Interventi in alveo Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione dei rifiuti solidi in alveo Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di vegetazione arbustiva ed arborea Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica manutenzione localizzata e circoscritta di materiali litoidi in alveo 9
10 Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di materiale vegetale (tronchi, rami, ecc.) e altro materiale (litoide, plastico ecc.) a monte degli attraversamenti Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di depositi litoidi ed altro materiale in prossimità di opere monori di attraversamento stradale (ponticelli, tombini, sifoni) e di tratti d alveo canalizzati in attraversamento di centri abitati Interventi sui versanti Settori di versante in cui è necessaria la manutenzione delle reti di scolo e di drenaggio superficiali Pulizia costante delle opere di scolo e di drenaggio localizzate lungo il sistema viario minore (piste, sentieri ecc.) e ripristino della parte di sistema viario minore per l accesso alle opere di scolo e drenaggio oggetto della manutenzione ordinaria. Ripristino della funzionalità dei tratti tombati e interventi per riportarli a luce libera ove compatibile con l'antropizzazione dei luoghi Ricucitura costante delle fessure di taglio o trazione in grado di facilitare l infiltrazione delle acque superficiali Disgaggio sistematico di massi pericolanti Disgaggio o stabilizzazione di massi pericolanti di grandi dimensioni Piantumazione al fine di limitare l erosione diffusa e l instabilità incluso il ripristino della viabilità minore che condiziona l accesso al sito d intervento Gestione ordinaria delle coperture vegetazionali che predispongono il versante all instabilità incluso il ripristino della viabilità minore che condiziona l accesso al sito d intervento Interventi sulle opere di difesa idraulica Interventi manutentivi costanti sulla vegetazione infestante le scarpate degli argini e le opere accessorie Interventi manutentivi costanti miranti al mantenimento dell efficienza di opere arginali ed i manufatti connessi (chiaviche, scolmatori, botti a sifone) 10
11 di opere di protezione spondale (scogliere, gabbionate, muri) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di dissesto strutturale e/o scalzamento al piede di opere trasversali (briglie, soglie, pennelli) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di scalzamento, aggiramento, erosione. di opere di ingegneria naturalistica Nuova opera idraulica trasversale realizzata con tecniche tradizionali Nuova opera idraulica trasversale realizzata con tecniche di ingegneria naturalistica Nuova protezione spondale realizzata con massi cementati Nuova protezione spondale realizzata con massi sciolti o altre tecniche di ingegneria naturalistica Interventi sulle opere di difesa idrogeologica delle reti di drenaggio e ad evitare che le acque bianche perenni (bialere) vengano convogliate nelle reti fognarie delle opere di sostegno di modeste dimensioni delle barriere paramassi, delle opere di difesa dalle valanghe o di stabilizzazione del manto nevoso delle reti di contenimento di parete 11
12 Nuova opera di drenaggio Nuova opera di sostegno Nuova opera di sostegno realizzata con tecniche di ingegneria naturalistica Nuova barriera paramassi o oper di difesa dalle valanghe o di stabilizzazione del manto nevoso Nuova rete di contenimento di parete Interventi manutentivi costanti mirati alla pulizia e alla salvaguardia dei versanti e delle aree circostanti le acque superficiali e sorgive utilizzati a scopi idropotabili o ad altri usi fondamentali Attività di controllo Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di aree Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di situazioni puntuali Stazione di monitoraggio finalizzata al controllo periodico di sezioni d alveo Interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche 12
13 3. Documenti di rendicontazione L erogazione dell ultima tranche della somma annua destinata a ciascuna Comunità Montana è legato all invio della rendicontazione degli interventi effettuati ed alla sua presa d atto da parte dell Autorità d Ambito. Tale rendicontazione deve comprendere i seguenti documenti: Dichiarazione contenente: - modalità di appalto prescelta; - prezzo iniziale dell appalto, costo finale dell opera; certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione dei lavori; documentazione fotografica dell intervento realizzato; autocertificazione con dati di spesa analitici (Scau, listini paga, ecc.) per beneficiari che realizzano i lavori in amministrazione diretta. 13
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