COMUNITA MONTANA VALLE SERIANA - CLUSONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNITA MONTANA VALLE SERIANA - CLUSONE"

Transcript

1 COMUNITA MONTANA VALLE SERIANA - CLUSONE Progetto sperimentale di valutazione del miglioramento della popolazione equina in Val Seriana Incremento e gestione patrimonio riproduttori Premesse Con Legge Regionale n.3 del febbraio 2010 sono state apportate alcune modifiche alla L.r. 31/08 Testo unico della Legge Regionale in materia di agricoltura, forestazione, pesca e sviluppo rurale: in particolare al punto d9 dell art. 1 della nuova legge viene precisato che venga inserito nel Testo Unico un nuovo articolo Art. 24 bis Tutela del patrimonio equino in ambito montano che recita: <<La Regione promuove lo sviluppo e la salvaguardia del patrimonio equino nelle zone montane, sviluppando iniziative finalizzate a: a) individuare le razze, possibilmente autoctone, per produzioni di qualità con caratteristiche di rusticità e maggiormente adatte al pascolo; b) garantire il consumatore sull origine della carne acquistata, promuovendo il riconoscimento di un marchio di qualità lombarda; c) tutelare la biodiversità, con particolare attenzione alle razze equine a ridotta consistenza; d) creare le condizioni per fornire supporto tecnico alle aziende agricole singole ed associate; e) collaborare con le autorità competenti per mantenere costantemente aggiornata l anagrafe equina.>> Il presente progetto si inserisce nell ottica del suddetto articolo di legge. Obiettivo generale Il presente progetto prevede la realizzazione di attività sperimentale volta al miglioramento del patrimonio equino presente nella Valle Seriana. Il fine ultimo del progetto è porre un controllo sulla gestione delle stazioni di monta equine presenti in valle al fine di poter disporre di materiale divulgativo circa gli effetti dell introduzione di stalloni approvati alla monta brada, sottoposti a controllo da un punto di vista sanitario e di buona e genealogia. Pertanto lo svolgimento a livello sperimentale del progetto nel corso dell anno 2010 dovrà fornire un quadro generale ed evolutivo della situazione in valle e consentire di esprimere un giudizio circa il miglioramento genetico della popolazione equina, valutare l eventuale turnazione dei riproduttori al fine di favorire la variabilità genetica e ridurre la consanguineità dei soggetti.

2 Per ottenere tali obiettivi è necessario coinvolgere i gestori delle stazioni di monta di riproduttori in monta brada attualmente presenti sul territorio, porre un controllo sia sulla gestione generale della stazione di monta ( perciò sulla qualità e sul numero di atti fecondativi), sia sulla qualità dei puledri e delle future fattrici derivanti dall attività. Al fine di favorire la diffusione e il ricorso alle stazioni di monta brada da parte dei detentori di fattrici gli stallonieri dovranno applicare un tasso di monta unico e dai costi limitati. Tale agevolazione avrà ripercussioni positive sulla gestione dei costi di monta delle fattrici per i loro detentori, siano essi titolari di attività agricola a titolo professionale, o in alternativa allevatori amatoriali di fattrici agricole; il progetto riconosce infatti non solo l importanza dell allevamento equino come fonte di reddito per gli imprenditori professionali, ma anche il ruolo di salvaguardia del territorio svolto dai piccoli allevamenti non professionali che con i propri animali utilizzano e valorizzano le superfici agricole sfalciabili e pascolabili evitandone l altrimenti inevitabile abbandono. La Comunità Montana si pone inoltre l obiettivo di poter disporre di un patrimonio in termini di numero di stalloni in proprietà ( e quindi direttamente gestibili in futuro), tale da poter assicurane la presenza in valle di buoni riproduttori nei prossimi anni. La bontà di tale intervento dovrà essere dimostrata attraverso lo studio dei nuovi soggetti derivanti dalle attività di monta, dall impatto che le risorse del territorio, riferite soprattutto alla tipologia di foraggio e ai pascoli tipici della zona, hanno sull allevamento di tali soggetti; pertanto le valutazioni morfologiche e funzionali esprimibili su questi animali dovranno dimostrare la convenienza economica dell utilizzo delle diverse razze introdotte con l utilizzo dei riproduttori maschi approvati. La Comunità Montana intende pertanto consolidare direttamente i rapporti con gli stallonieri che già operano da alcuni anni sul territorio in monta brada naturale, attraverso una sorta di convenzione attraverso la quale mettere a disposizione le proprie stazioni di monta per il raggiungimento degli obiettivi posti e descritti. La Comunità Montana riconoscerà un rimborso spese per la gestione delle stazioni di monta agli stallonieri aderenti al progetto i quali in controparte metteranno a disposizione i dati riguardanti la propria attività, si renderanno disponibili ad un eventuale turnazione degli stalloni al termine della stagione di monta (in attesa dello sviluppo dell iniziativa a livello regionale), forniranno tutti i dati circa gli atti fecondativi realizzati, le caratteristiche dei puledri nati nel corso del 2010, le caratteristiche del proprio patrimonio animale (fattrici e rimonte) e le rese alla macellazione dei puledri, garantendo nel contempo l applicazione di tasso di monta unico e contenuto. Obiettivo del progetto è infine l introduzione di uno stallone asinino approvato da concedere in gestione, previa stipula di opportuni accordi con un potenziale stalloniere operante sul territorio, al

3 fine di introdurre miglioramenti genetici anche nel patrimonio asinino e/o favorire la produzione di muli quali animali da lavoro. Analisi del contesto Già da alcuni anni sul territorio si è operato a più riprese per favorire l introduzione di stalloni approvati che operino in monta naturale brada. Tale pratica, diversa dalla monta in stazione fissa e assistita, prevede lo spostamento degli stalloni sul territorio valligiano e lo svolgimento delle attività di monta non assistite con lo stallone che agisce all interno di una mandria di fattrici. La realizzazione del servizio di monta brada consente pertanto di far operare il maschio in condizioni di etologia (comportamento animale nel suo ambiente naturale) molto più valide rispetto alla monta assistita in stazione permettendo nel contempo l utilizzo di superfici destinate al pascolo sia di fondovalle che in alpeggio. Le fattrici, inserite dai loro proprietari e dagli stallonieri, all interno del branco nel corso dello spostamento del medesimo lungo la valle, trovandosi di fatto in condizioni di libertà possono esprimere tutti i comportamenti utili allo stallone per l individuazione dell estro, condizioni queste che possono garantire, seppur a fronte di un maggiore impegno dello stalloniere nella gestione di un intero branco, maggiori successi degli atti fecondativi. Di seguito si inserisce una trattazione dell argomento realizzata nel 2006 dal Dottor Pucci Mario, esperto di allevamenti equini, che ha consentito nel corso degli ultimi 6-7 anni di promuovere tale operazione: La situazione di buona parte delle zone montane lombarde è caratterizzata dalla presenza nelle aziende agricole di un patrimonio equino piuttosto disomogeneo con presenza di razze ed incroci vari e soprattutto di soggetti non registrati. La disomogeneità dei soggetti legata alla mancanza di un censimento della popolazione ha così portato negli ultimi anni ad un decadimento della qualità genetica del cavallo agricolo con diffusione di stalloni non registrati operanti abusivamente. Intorno agli anni 90 operavano in valle pochissimi stalloni, di proprietà di privati e a principale indirizzo sportivo. I tentativi di introdurre cavalli agricoli ( es. TPR e FM) nelle stazioni di monta non hanno riscosso grande successo. Ho avviato una stazione di monta sul finire degli anni 90, lavorando con un franches montagnes ed un avellignese. Quanto ritengo un buon lavoro mi ha permesso di staccare già al secondo anno circa sessanta CIF. L iniziativa rendeva già evidenti alcuni pesanti problemi dovuti

4 agli alti costi di gestione, alla difficoltà di servire le fattrici nei periodi di alpeggio e alla presenza in ogni modo di abusivi (15 almeno quelli personalmente conosciuti). Ho valutato e sperimentato anche la fecondazione artificiale ma questa via è stata presto accantonata per impraticità, alti costi e poca attuabilità operativa. Un approccio al problema è stato realizzato in Valle Seriana a partire dal 2003 con l introduzione sul territorio di cinque stalloni autorizzati alla monta provenienti dal Centro di Incremento Ippico di Crema (ora ERSAF). Gli stalloni hanno goduto di un assistenza veterinaria specifica e hanno operato in monta brada ed assistita in zona d alpeggio fornendo buoni risultati sia in termini di performances che di efficienza. Le cinque aziende agricole detentrici degli stalloni hanno operato applicando un tasso di monta agevolata destando in tal modo l interesse dei proprietari di fattrici. La Comunità Montana Valle Seriana, patrocinante il progetto è intervenuta direttamente nella sperimentazione a partire dal 2004 favorendo l introduzione di cinque stalloni sul territorio con caratteristiche di rusticità e performances produttive migliori, in termini di resa alla macellazione dei puledri, rispetto all anno precedente. Nel 2005 hanno operato cinque stalloni, che hanno servito circa 150 fattrici. L idea ha riscosso interesse anche nella confinante C.M. di Clusone, ad inizio 2006 si è perfezionato l acquisto di un nuovo soggetto di alta genealogia per operare in monta brada. Operando gradualmente nella sostituzione degli stalloni abusivi con soggetti iscritti si sono tenute in grande considerazione l esperienza e le esigenze degli allevatori, coinvolti a più riprese in discussioni e viaggi-studio. Tra le razze allevate in Italia si è operato con stalloni franches montagnes, avellignese e murgese. Il franches montagnes soprattutto ha riscosso il massimo favore. Presenta qualità di ottimo pascolatore, indole tranquilla ed affidabile, accrescimenti ponderali interessanti, piede sicuro ed unghia forte. Valido nel gestire il gruppo delle fattrici, si presenta pesante ma non tanto da danneggiare la cotica erbosa. Il murgese è cavallo più nevrile che necessita di una maggiore attenzione nella gestione, ottimo sui piedi abbisogna di un ausilio alimentare consistente in alcuni periodi dell anno.valido nella qualità dei puledri permette un servizio anche per la produzione di soggetti da addestrare per equitazione da campagna.

5 L avellignese è soggetto rustico e di buona indole, storicamente molto presente sul territorio e che ben vi si adatta.e preferito nei suoi caratteri un poco antichi, che non seguano troppo l impostazione della razza nella sua evoluzione. La carne, buona come resa, non risulta troppo gradita perché spesso infiltrata di grasso è difficile da lavorare. Non bisogna dimenticare le razze asinine, martina franca e ragusano, per i bisogni emergenti di questi soggetti che della frugalità ed adattabilità fanno il loro vessillo. Dato il carattere sperimentale del progetto, la Comunità Montana ha contattato un gruppo di stallonieri che già in passato, a vario titolo hanno collaborato con l ente in tale ambito attraverso la gestione di stazioni di monta brada; questi primi contatti sono stati presi al fine di proporre il progetto ed ottenere un espressione d interesse di massima al medesimo; ciò non preclude la possibilità di estendere il progetto anche ad altre stazioni di monta eventualmente interessate. In particolare sono state contattate cinque stazioni di monta brada che utilizzano attualmente stalloni Franches Montagnes razza particolarmente interessante in termini di adattabilità al territorio e di buona resa, una stazione di monta in Comune di Gandino che opera con stallone di razza Murgese e una stazione di monta nel Comune di Leffe che opera con stallone di razza Avelignese. Di seguito l elenco delle stazioni di monta che operano con stalloni in monta brada che hanno dichiarato interesse al progetto: Azienda agricola Paganessi Andrea di Vertova con stallone Franches Montagnes in affitto (proprietà ERSAF) Azienda agricola Paganessi Luigi di Vertova con stallone Franches Montagnes in affitto (proprietà ERSAF) Azienda agricola Merelli Maurilio di Gazzaniga con stallone Franches Montagnes in affitto (proprietà ERSAF) Azienda agricola Lanza Mauro di Ponte Nossa con stallone Franches Montagnes in affitto (proprietà Comunità Montana Valle Seriana) Azienda agricola Abbadini Camillo di Gorno con stallone Franches Montagnes in prorpietà Azienda agricola Pezzoli Severo di Leffe con stallone Avelignese in proprietà Azienda agricola Arizzi Paolo di Gandino con stallone Murgese in affitto (proprietà ERSAF)

6 Descrizione sommaria dell attività prevista dalla CM La Comunità Montana intende coinvolgere le aziende agricole con stazione di monta brada autorizzata proponendo l adesione al progetto: il progetto verrà realizzato in presenza di un numero minimo di 5 adesioni e potrà essere esteso ad un massimo di 10 stazioni di monta (compresa quella relativa allo stallone asinino). L adesione prevede una serie di impegni da parte della stazione di monta (meglio descritti in seguito) che permetteranno alla Comunità Montana di venire in possesso dei dati necessari alle valutazioni previste dal progetto e favorire, attraverso l applicazione di un tasso di monta unico e contenuto, l utilizzo di tale pratica da parte dei possessori di fattrici. La Comunità Montana riconoscerà, al termine della sperimentazione e verificato il rispetto degli impegni sottoscritto da ciascuna stazione di monta, un rimborso spese forfetario per la gestione della stazione di monta brada. Al fine di incrementare il patrimonio in riproduttori equini maschi, la Comunità Montana si riserva di proporre ad alcune stazioni di monta che utilizzano stalloni in proprietà ( e che presentino peculiari caratteri morfo-funzionali di interesse), oltre al rimborso spese per la gestione della stazione, un contratto di affitto a riscatto attraverso il quale, l ente potrà assicurarsi nel giro di poco tempo la proprietà di animali gestibili anche nelle turnazioni sul territorio anche nei prossimi anni e in relazione agli sviluppi del progetto a livello regionale. Per il rispetto dei propri impegni nei confronti delle stazioni di monta aderenti al progetto si stima una spesa complessiva di 3.700,00 per l anno Tale somma potrà essere gestita a seconda del numero di stazioni di monta aderenti e alla loro tipologia. Per la gestione della stazione di monta con lo stallone asinino, considerate le maggiori difficoltà di operatività di tale tipologia di riproduttore, la Comunità Montana riconoscerà a titolo di rimborso spese il pagamento del canone di affitto annuale stimato in 600,00 (omnicomprensivi) per l anno La stazione di monta opererà anch essa nell ambito del progetto. Descrizione dell attività prevista per le stazioni di monta. Come indicato in caso di adesione al progetto, i titolari delle stazioni di monta si obbligano al rispetto di una serie di impegni. Di seguito se ne fornisce dettagliato elenco: Impegni generali: registrare tutti gli atti fecondativi sugli appositi moduli di avvenuto accoppiamento, nei quali siano comunque indicati la data di inseminazione, la razza o il tipo genetico della fattrice coperta e le generalità del proprietario della fattrice;

7 disporre di un registro riportante specie, razza o tipo genetico e matricola dei riproduttori maschi presenti nella stazione; rilasciare al proprietario della fattrice copia del certificato di intervento fecondativo; conservare i moduli di avvenuto accoppiamento, per almeno tre anni; uniformarsi alle prescrizioni emanate dal competente Settore Veterinario dell ASL in materia di profilassi e di polizia sanitaria; denunciare, anche tramite il veterinario, la comparsa nei propri riproduttori di qualsiasi manifestazione sospetta o qualsiasi malattia infettiva e/o diffusiva; rendere pubbliche le tariffe di monta per ciascun riproduttore impiegato nella Stazione e a comunicare preventivamente alla Regione Lombardia ogni variazione; non mantenere nella Stazione maschi interi in età da riproduzione non autorizzati o non aventi i requisiti prescritti per essere idonei alla riproduzione, anche se adibiti all accertamento preliminare del calore delle fattrici consentire, in relazione alla richiesta di cui all oggetto, i controlli che gli uffici competenti riterranno opportuni; esonerare la Comunità Montana da qualsiasi responsabilità conseguente a eventuali danni che, per effetto dell attività e della gestione della Stazione di monta, dovessero essere arrecati a persona o a beni pubblici e privati e a sollevare l amministrazione stessa da ogni azione o molestia. Impegni specifici: Realizzare una fattiva collaborazione con i tecnici e con il personale della Comunità Montana dipendente e/o incaricato (medico veterinario) per la realizzazione delle seguenti attività: a) verifica delle condizioni dei riproduttori maschi ad inizio stagione di monta b) verifica della gestione della stazione durante la stagione di monta c) verifica delle condizioni del riproduttore al termine della stagione di monta d) fornitura dati circa gli interventi fecondativi realizzati e) fornitura dati riguardanti puledri nati nel corso del 2010 (compresa la realizzazione di materiale fotografico). f) fornitura dati riguardanti le fattrici e le rimonte (compresa la realizzazione di materiale fotografico). g) Fornitura dati riguardanti la resa alla macellazione dei puledri

8 h) Disponibilità alla turnazione del riproduttore maschio al termine della stagione di monta i) Applicazione di un tasso di monta univoco rispetto a tutte le altre stazioni coinvolte nel progetto fissato in 90,00 a monta. Tempistiche per la realizzazione degli interventi Raccolta adesioni al progetto entro e non oltre il 15 febbraio Stipula eventuali contratti di affitto a riscatto entro e non oltre il 15 marzo Verifica prosecuzione progetto e sviluppi del progetto di legge regionale (nonché eventuali regolamenti attuativi e finanziamenti) entro il 30 settembre 2010 Raccolta ed elaborazione dati entro e non oltre il 15 ottobre Stesura e consegna relazione finale con elaborazione dati da parte del personale adibito ai controlli entro il 31 dicembre Liquidazioni rimborso spese e canone affitto a riscatto entro il 31 gennaio 2011 previa verifica del rispetto degli impegni delle stazioni di monta. Tipologia di controlli e raccolta dati La CM intende realizzare, attraverso personale proprio e/o incaricato, la seguente tipologia di raccolta dati e controlli: Acquisizione dati Acquisizione dati stazione di monta: Dati stazione di monta (sede azienda alpeggio ecc.) Dati riproduttori autorizzati Tipologia di monta e periodo di decorrenza delle monte Numero di interventi fecondativi per ogni stazione di monta Materiale descrittivo fattrici e rimonte (compreso materiale fotografico) Materiale descrittivo puledri nati nel 2010 (compreso materiale fotografico) Materiale descrittivo e rese puledri alla macellazione

9 Controlli I controlli realizzati da personale interno o incaricato dalla Comunità Montana porranno l attenzione su aspetti gestionali e di esercizio delle singole stazioni di monta brada aderenti al progetto. Detti controlli, non verranno realizzati a scadenze specifiche ma potranno essere effettuati o con alcuni giorni di preavviso o a sorpresa. Controlli presso le stazioni di monta: Condizioni riproduttori maschi inizio stagione di monta Controllo gestione stazione durante la stagione di monta Controllo riproduttori maschi al termine della stagione di monta Controllo tenuta registro atti fecondativi in azienda. Controllo mantenimento impegni generali Applicazione tasso di monta Spese per acquisizione dati e realizzazione controlli Le spese per l acquisizione dei dati e la realizzazione dei controlli sono a carico della Comunità Montana Valle Seriana che definirà le modalità di individuazione del personale incaricato e lo svolgimento di tale attività, fornirà apposito coordinamento circa la realizzazione della medesima e fornirà opportuno supporto al fine della raccolta ed elaborazione dei dati rilevati. Gli uffici della Comunità Montana esprimeranno il giudizio finale circa l idoneità all erogazione dei rimborsi e dei canoni d affitto/riscatto sulla base dell elaborazione dei dati, del rispetto degli impegni da parte delle stazioni di monta verificati dal personale incaricato all esecuzione dei controlli (ed inclusi nella relazione finale). Lo stesso personale dovrà, attraverso la stesura di una relazione finale, descrivere i risultati dell attività di progetto in modo dettagliato per ciascuna stazione di monta aderente, allegando il materiale fotografico ottenuto nel corso della stagione di monta medesimo, nonché la verifica degli impegni di cui in precedenza. Per la realizzazione delle attività di controllo e raccolta dati presso le stazioni di monta e la stesura della relazione finale la Comunità Montana prevede una spesa complessiva di 3.700,00 (iva e contributi compresi).

Progetto sperimentale di valutazione del miglioramento della popolazione equina in Val Seriana Incremento e gestione patrimonio riproduttori

Progetto sperimentale di valutazione del miglioramento della popolazione equina in Val Seriana Incremento e gestione patrimonio riproduttori Progetto sperimentale di valutazione del miglioramento della popolazione equina in Val Seriana Incremento e gestione patrimonio riproduttori COMUNITA MONTANA VALLE SERIANA Settore Agricoltura e Foreste

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI POGGIO A CAIANO (Provincia di Prato) ACCORDO TRA IL COMUNE DI POGGIO A CAIANO E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AUSER, ANTEA E ADA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI, PENSIONATI O IN ETA PENSIONABILE,

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Allegato. Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012.

Allegato. Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012. Allegato Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012. La selezione ed il miglioramento genetico hanno un significato economico, assumendo un carattere strutturale

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Toscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR 2007-2013 - Pacchetto Giovani

Toscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR 2007-2013 - Pacchetto Giovani Toscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR 2007-2013 - Pacchetto Giovani Descrizione In breve La misura è finalizzata a favorire l occupazione e il ricambio generazionale nel settore agricolo.

Dettagli

Modello 1 CHIEDE di essere autorizzato per il quinquennio 20 /20 a gestire una stazione di monta naturale pubblica per la specie bovina

Modello 1 CHIEDE di essere autorizzato per il quinquennio 20 /20 a gestire una stazione di monta naturale pubblica per la specie bovina Modello 1 Alla Regione Campania A.G.C. Sviluppo Attività Settore Primario - Settore Sperimentazione Informazione Ricerca e Consulenza in Agricoltura - Centro Direzionale - Isola A/6-80143 - Napoli Oggetto:

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

Riproduzione animale

Riproduzione animale Riproduzione animale Manuale Utente Sommario 1 Introduzione al servizio Riproduzione Animale... 3 1.1 Tipologie di Utenza... 3 2 Home page del servizio... 4 3 Consultazione dati dei soggetti autorizzati...

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

5.3.1.1.4 Utilizzo di servizi di consulenza

5.3.1.1.4 Utilizzo di servizi di consulenza 5.3.1.1.4 Utilizzo di servizi di Riferimenti normativi Codice di Misura Articoli 20 (a) (iv) e 24 del Reg. (CE) N 1698/2005 Articolo 15 e punto 5.3.1.1.4. dell Allegato II del Reg. (CE) 1974/06 1.1.4.

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Dati identificativi del richiedente: Cognome e nome o Ragione sociale Codice Fiscale P.IVA data di nascita / / Comune di nascita ( )

Dati identificativi del richiedente: Cognome e nome o Ragione sociale Codice Fiscale P.IVA data di nascita / / Comune di nascita ( ) ALLEGATO 1 MODELLO 1 codice 52 06 09 - Centro Direzionale - Isola A/6-80143 - Napoli - PEC: dg06.uod09@pec.regione.campania.it Oggetto: Richiesta autorizzazione a gestire una stazione di monta naturale

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

Comune di Cavezzo (Provincia di Modena)

Comune di Cavezzo (Provincia di Modena) Comune di Cavezzo (Provincia di Modena) REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI (Approvato con deliberazione consiliare n.46 del 08.04.2009) CAPO I. NORME

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Circolare N.27 del 23 febbraio 2012. Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro

Circolare N.27 del 23 febbraio 2012. Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Circolare N.27 del 23 febbraio 2012 Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Certificazioni di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Gentile cliente con la presente intendiamo

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Sistema di valutazione della performance

Sistema di valutazione della performance COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato DIREZIONE CENTRALE ENTRATE Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica UFFICIO I Gestione del rapporto contributivo e contenzioso Roma, 22 dicembre 2009 Alle Agli e

Dettagli

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO

REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO Allegato alla deliberazione n. 696 del 23.05.2012 REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO 1 INDICE PREMESSA ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011

Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011 Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011 OGGETTO: D.P.R. 4 aprile 2001, n.235, Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato SBROLLINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato SBROLLINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5106 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato SBROLLINI Istituzione del Servizio sanitario veterinario convenzionato e norme per favorire

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 577

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 577 13217 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 577 Bando per affidamento temporaneo in comodato d uso, di soggetti asinini allevati presso l Azienda «Russoli» di Crispiano e di soggetti cavallini

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

* * * * * * * * * * * *

* * * * * * * * * * * * CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato

Dettagli

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Responsabile di progetto Cognome e Nome N. PROGETTO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE interni estern i ore Proposta Piani Finalizzati annualità 2011: Produzione locale di lepri da destinare al ripopolamento SCHEDA DI PROGETTO NUMERO dei soggetti (e

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo Pubblicata sul BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA n 38 del 21 settembre

Dettagli

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive LEGGE REGIONALE 30 novembre 1981, n. 66 Norme per la promozione dell educazione sanitaria motoria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive. (B.U.R. 2 Dicembre 1981, n. 48, 1 suppl.

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8

Dettagli

Direttore Generale DETERMINAZIONE N. 3247

Direttore Generale DETERMINAZIONE N. 3247 Oggetto: Acquisto autovetture di servizio, D.L. 06.07.2012 n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012 n. 135, articolo 5. Richiesta autorizzazione all utilizzo dell avanzo di amministrazione. IL DIRETTORE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE

I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE A cura di Leopoldo Noventa 1 Che cosa sono? I finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese operanti nella Regione Veneto sono finanziamenti erogati

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

COMUNE DI BIBBIENA. Convenzione con l Associazione A.U.S.E.R. di Bibbiena per lo. svolgimento di alcune attività sociali

COMUNE DI BIBBIENA. Convenzione con l Associazione A.U.S.E.R. di Bibbiena per lo. svolgimento di alcune attività sociali COMUNE DI BIBBIENA Convenzione con l Associazione A.U.S.E.R. di Bibbiena per lo svolgimento di alcune attività sociali L anno 2014, il giorno 31 (trentuno) del mese di gennaio nella sede comunale di Bibbiena,

Dettagli

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007 Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell

Dettagli

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Allegato 1 al decreto n. ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Modalità e condizioni per la presentazione della domanda di contributo per le assicurazioni nel settore OCM Vitivinicolo Campagna 2010 1 Sommario

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Tecnici Veterinari SATA

S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Tecnici Veterinari SATA S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale Tecnici Veterinari SATA Direttive della Normativa Comunitaria creazione di una base normativa

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento: DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

COMUNE DI PALMARIGGI Provincia di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE PER L ADOZIONE DI CANI RANDAGI RITROVATI SUL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI PALMARIGGI Provincia di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE PER L ADOZIONE DI CANI RANDAGI RITROVATI SUL TERRITORIO COMUNALE COMUNE DI PALMARIGGI Provincia di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE PER L ADOZIONE DI CANI RANDAGI RITROVATI SUL TERRITORIO COMUNALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 29.12.2015 1 INDICE

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica Servizio 4 Programmazione ospedaliera

ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica Servizio 4 Programmazione ospedaliera D.A. n. REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica Servizio 4 Programmazione ospedaliera Interventi in favore dei pazienti emodializzati:

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO COMUNE DI MONTIANO PROVINCIA DI FORLI' - CESENA Piazza Maggiore - 47020 MONTIANO (FC) Tel. 0547-51151 / 51032 - Fax 0547-51160 E-mail: scuola-cultura@comune.montiano.fc.it Servizi Sociali-Scolastici-Culturali

Dettagli

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie

Dettagli

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA BILANCIO PREVENTIVO 2015 Gentili Revisori dei Conti, RELAZIONE DEL TESORIERE il bilancio di previsione 2015 che viene sottoposto alla Vostra

Dettagli

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla

Dettagli

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg.

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. CE1698/05) Riconoscimento degli organismi abilitati all erogazione di

Dettagli

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa PIANO TRIENNALE 2014 2016 DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa PIANO TRIENNALE 2014 2016 DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa PIANO TRIENNALE 2014 2016 DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA 28 marzo 2014 INDICE PREMESSA pag. 3 1. SPESE POSTALI pag. 3 2. FOTOCOPIATRICI A NOLEGGIO pag. 4 3. TELEFONIA

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2868 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COLETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 MARZO 2004 Nuove norme in materia di esercizio e manutenzione degli impianti

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005

Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 Deliberazione legislativa n. 58/2013 2 Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 1. L articolo 2 della legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 (Norme a tutela del benessere

Dettagli