A - CASA FAMIGLIA. Allegato n. 1
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- Valeria Cappelli
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1 Allegato n. 1 BANDO PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANIZZAZIONI CUI ASSEGNARE LOCALI DA DESTINARE ALLA GESTIONE DI ACCOGLIENZE DI TIPO FAMILIARE (CASA FAMIGLIA E FAMIGLIE COMUNITA ) PREMESSA In ottemperanza ai compiti di istituto che prevedono la protezione e tutela del minore, di norma temporanea, qualora non sia possibile la permanenza nel proprio nucleo familiare nonostante gli interventi di sostegno allo stesso (L. 184/83 e s.m.i.), l Amministrazione Comunale da anni, oltre a promuovere e sostenere l affidamento familiare e gestire direttamente o attraverso appaltoconcorso comunità alloggio per minori e madri con bambino, inserisce gli stessi in comunità di tipo familiare e in strutture residenziali. In considerazione dei bisogni emergenti, delle disposizioni di legge e degli indirizzi politicoamministrativi assunti dalla Città, occorre promuovere e valorizzare il diritto del minore ad una famiglia qualora, nonostante i sostegni, non sia possibile la permanenza dello stesso nel nucleo d origine con priorità per la fascia 0/10 anni. Pertanto, occorre continuare a sostenere l affidamento familiare, ma anche promuovere l offerta di accoglienze di tipo familiare (Casa Famiglia per Minori ex D.G.R /2004 e famiglie comunità ex D.G.R. D.G.R /2003.). A - CASA FAMIGLIA A 1 Caratteristiche e requisiti della Casa Famiglia La casa famiglia per minori è una modalità di accoglienza dei minori in difficoltà caratterizzata da un progetto gestionale da parte di una famiglia o di una coppia di adulti idonei all affido, generalmente un uomo ed una donna, che assumono funzioni genitoriali; La famiglia o gli adulti devono vivere principalmente del frutto del lavoro relativo all accoglienza dei minori; Uno dei due adulti deve possedere il titolo di educatore professionale o equipollente; in mancanza di tale requisito la famiglia o gli adulti devono gestire il servizio avvalendosi di personale specializzato relativamente alla dimensione educativa dell accoglienza; Sono accolti nella Casa Famiglia n. 6 minori in carico ai Servizi Sociali della Città oltre, naturalmente, i figli minori della coppia. Complessivamente il numero dei minori presenti all interno della Casa Famiglia non può essere maggiore di 8; Il servizio oggetto del presente bando deve possedere i requisiti gestionali, organizzativi e strutturali della Casa famiglia per minori di cui alla D.G.R /2004 e alla Deliberazione della Giunta Comunale mecc /19 del 20/12/2005; Nella casa famiglia di cui al presente bando sono accolti minori di ambo i sessi che alla data dell ammissione hanno un età non superiore ai 10 anni; Sono inoltre possibili inserimenti di minori di età superiore ai 10 anni, fatta salva la compatibilità con gli altri ospiti; nel periodo di vigenza del contratto di locazione per uso casa Famiglia per Minori il Comune di Torino può definire, (nell ambito: primi anni di vita 17 anni) variazioni della fascia d età e/o del genere ( solo maschi oppure femmine) in relazione al cambiamento dei bisogni e delle esigenze di inserimento; I minori accolti (6) sono inseriti e in carico alla Città ai sensi della Deliberazione del Consiglio comunale del 16 Febbraio 1998 esecutiva dal 23 marzo 1998 e della deliberazione della Giunta Comunale n. mecc /19 del 9 dicembre 1999, esecutiva dal 30 dicembre 1999 e successivi provvedimenti di modifica e integrazione. Dei 6 posti 2 i sono occupati per 1
2 inserimenti in pronto intervento. L accoglienza nella casa famiglia è finalizzata alla tutela e cura per lo sviluppo del minore, nonché per l osservazione e valutazione al fine di definire il progetto successivo. La permanenza non può superare i sei mesi per i minori fino a 5 anni e 1 anno per quelli da 6 a 10, fatti salvi casi eccezionali e motivati. Nell ambito della capienza complessiva il gestore, a decorrere da 150 giorni dall avvio del servizio, può inserire minori in carico ad Enti diversi dal Comune di Torino, previa autorizzazione degli uffici competenti dell Amministrazione comunale della Città di Torino, qualora il non utilizzo di singoli posti superi i 60 giorni. I rapporti tra Ente inviante ed il gestore sono regolamentati dagli accordi di accreditamento tra Città di Torino e fornitore stesso. Retta massima Retta giornaliera pro-capite. 76,14 (IVA ESCLUSA) A 2 Locali da assegnare Indirizzo Durata e Scadenza Concessione MQ Circa Tipologia Canone annuo Via Gottardo n. 275/5 Anni 4 rinnovabile 170 Casa Famiglia per minori (D.G.R /2004 ) ,92 I locali di cui sopra verranno assegnati con contratto di locazione A.T.C. all organizzazione individuata con il presente bando per l uso di cui allo stesso. A 3 Condizioni e criteri generali per la partecipazione al bando Possono presentare istanza di partecipazione le seguenti categorie di Enti: Associazioni riconosciute e non riconosciute, Istituzioni Private di Assistenza, Fondazioni ed altri Organismi non aventi scopo di lucro, Cooperative, Società e Ditte, Raggruppamenti di prestatori di servizi. Gli enti di cui sopra devono avere espressamente definito per statuto, tra i loro scopi, attività sociali in favore di minori. Le istanze di partecipazione, da redigersi su apposito fac-simile (modulo A), corredate dalla documentazione richiesta e contenenti l accettazione senza riserve, sottoscritta dal legale rappresentante, di tutte le condizioni previste nel presente bando, compreso il contratto di locazione, dovranno pervenire secondo le modalità indicate nel bando entro 60 giorni dalla pubblicazione ovvero entro le ore 12,00 del e dovranno essere presentate in busta chiusa e sigillata da recapitare all Ufficio Protocollo della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, via Giulio Torino recante a sinistra la dicitura: CONTIENE OFFERTA PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANIZZAZIONE ASSEGNATARIA DI LOCALI CON CONTRATTO DI LOCAZIONE ATC DA DESTINARE ALLA GESTIONE DI CASA FAMIGLIA PER MINORI e indirizzata a : CITTA DI TORINO Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Settore Minori Via C.I. Giulio Torino 2
3 A 4 Istanza L istanza deve contenere le seguenti dichiarazioni autocertificate e successivamente verificabili circa 1) Denominazione, ragione sociale e natura giuridica dell organizzazione concorrente ed in particolare: - per le Associazioni riconosciute e non riconosciute: estremi dell atto costitutivo, dello statuto, del regolamento, del decreto di riconoscimento se riconosciute; - per le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e beneficenza: estremi dello statuto, del decreto di riconoscimento, dell atto di nomina del consiglio di amministrazione e relativa scadenza; - per le Istituzioni Private di Assistenza, Fondazioni ed altri Organismi non aventi scopo di lucro: estremi dello statuto, del regolamento, dei provvedimenti di riconoscimento; - per le Cooperative: estremi dell atto costitutivo, dello statuto, dell iscrizione ai registri prefettizi, ex art.13 DLCPS n. 1577/1947 e, nel caso di Cooperativa sociale, dell iscrizione all Albo del territorio di competenza; - per le Società e Ditte: estremi dell iscrizione alla CCIAA ed altri albi e registri previsti dalla legislazione vigente per l esercizio dell attività oggetto della concessione; - per i Consorzi di soggetti ammissibili oltre all elenco dei soggetti consorziati: estremi dell atto costitutivo del Consorzio e di ogni altro atto di disciplina dei rapporti interni e verso terzi; - per i Raggruppamenti di prestatori di servizi: quanto sopra indicato per ciascuno dei prestatori di servizio; 2) aver svolto negli ultimi cinque anni, per almeno trentasei mesi, attività sociali in favore di minori, unendo una sintetica descrizione delle stesse. In caso di offerta presentata da un consorzio o raggruppamento occorre indicare il gestore del servizio. In caso di offerta presentata da un consorzio o raggruppamento: - i requisiti richiesti al punto 1) devono essere in possesso di tutti i componenti dei consorzi o dei raggruppamenti - i requisiti richiesti al punto 2) devono essere in possesso del gestore del servizio 3) possesso di una sede operativa stabilmente funzionante sul territorio metropolitano (Torino e prima cintura) o l impegno a stabilirla entro 15 giorni dall individuazione e/o comunque non più tardi della presentazione dell istanza di accreditamento o dalla data di inizio servizio. 4) L istanza deve contenere i seguenti impegni: - la disponibilità di una famiglia /coppia di adulti in possesso dei requisiti previsti dalla D.G.R. 41 per le Casa Famiglia con la dichiarazione di disponibilità della famiglia /coppia candidata a gestire la Casa Famiglia, sottoscritta dalla coppia che dovrà specificare: i dati anagrafici, la composizione del nucleo, l idoneità all affidamento familiare; - la disponibilità alla sostituzione della famiglia/coppia che gestisce la casa famiglia qualora per qualsiasi motivo non sia più disponibile a svolgere l attività, con altra famiglia/coppia in possesso dei requisiti richiesti dal bando; - individuare un referente dell Organizzazione presente sul territorio cittadino per gli impegni di competenza dell Organizzazione stessa. 5) dichiarazione di avvalersi dell attività di un educatore professionale qualora tale professionalità non sia presente all interno della coppia di adulti. 3
4 Unitamente all istanza devono essere presentate in buste chiuse e separate: a - Il progetto redatto in non più di 15 cartelle formato protocollo di 40 righe ciascuna più eventuale documentazione allegata a corredo del progetto. b- L offerta economica contenente la proposta di retta giornaliera pro-capite. L offerta economica non può comunque essere superiore alla retta indicata nel presente bando. La retta indicata verrà annualmente aggiornata sulla base dell indice di inflazione programmata indicata nel D.P.E.F. In caso di mancanza o inadeguatezza delle istanze l Amministrazione si riserva di non procedere all individuazione del conduttore dell immobile e conseguentemente autorizzare una riapertura dei termini. La stessa Amministrazione potrà procedere all individuazione del conduttore anche in presenza di una sola istanza purché contenente i requisiti richiesti dal bando. Saranno considerate le sole istanze corredate da dichiarazione di disponibilità della famiglia o degli adulti candidati a gestire la Casa famiglia, debitamente sottoscritta. Tale dichiarazione dovrà contenere l idoneità all affido e l eventuale possesso del titolo di educatore professionale. Qualora la famiglia/ coppia non sia in possesso dell idoneità all affido, prima della presentazione dell istanza deve aver ottenuto l idoneità all affidamento residenziale a seguito di percorso di conoscenza effettuato da operatori dei Servizi Sociali della Città. Il bando con le specifiche tecniche di ciascun immobile e il disciplinare di concessione è disponibile sul sito è possibile visionare le planimetrie presso il Settore Logistica e Patrimonio, via C.I. Giulio 22, Ufficio Patrimonio, Geom. Gerardo Cozza tel. 011/ Le informazioni relative agli aspetti tecnico-gestionali del servizio sono fornite dal Settore Minori Via C.I. Giulio 22 Dott.ssa Adele Michea tel. 011/ , ore 9,00-13,00. La visione dei locali si potrà effettuare esclusivamente previo appuntamento da richiedersi entro e non oltre cinque giorni prima della scadenza del presente bando al Settore Logistica e Patrimonio.(vedi modulo C) A - 5 Modalità di individuazione dell organizzazione L esame delle istanze, la loro ammissione e la loro valutazione sarà svolta da apposita commissione composta da Dirigenti e Funzionari della Divisione Servizi Sociali: - Dirigente Settore Minori o suo delegato con funzioni di presidente; Dirigente Settore Logistica e Patrimonio o suo delegato; Dirigente Settore Vigilanza o suo delegato; Funzionario Amministrativo in P.O. Settore Minori con funzioni di segretario. A seguito della valutazione delle istanze ammesse verrà redatta dalla Commissione di cui sopra specifica graduatoria. L organizzazione che ha ottenuto il maggior punteggio complessivo, sarà individuata ai fini dell assegnazione in locazione dell immobile in oggetto. In caso più concorrenti totalizzino pari punteggio complessivo, si procederà alla richiesta agli interessati di miglioria del prezzo; nel caso tale situazione perduri anche in seguito a tale procedura, occorrerà procedere al sorteggio. Non saranno considerate le istanze il cui punteggio, a seguito della valutazione, è inferiore a 60/100. L individuazione avverrà con apposito provvedimento dirigenziale a cura del Dirigente del Settore Minori. Per la definizione della graduatoria saranno utilizzati i seguenti criteri: A - 5 1) Progetto: 4
5 Progetto per la gestione della Struttura fino a 60 punti (n. massimo 15 cartelle più eventuale documentazione allegata) Il Progetto dovrà illustrare: - Problematiche ed esigenze dei minori che necessitano di accoglienza con particolare riferimento alla fascia d età 0/10 anni; - Modalità, metodi e strumenti per l osservazione ed il sostegno dell evoluzione del minore nonché della relazione / competenza genitoriale, ove possibile; - Modalità, metodi e strumenti di interazione e collaborazione con i Servizi sociali e sanitari titolari del caso; - Modalità, metodi e strumenti di interazione e collaborazione con le realtà istituzionali ed extraistituzionali del territorio sede della struttura; - Modalità, metodi e strumenti per l accoglienza con particolare riferimento ai pronti interventi. - Modalità, metodi e strumenti di gestione della vita quotidiana; - Problematiche per l accoglienza di minori disabili e con disturbi del comportamento; Saranno particolarmente considerati i progetti che evidenziano gli aspetti di complessità e le strategie ed interventi per affrontarli. A - 5 2) Prezzo: per il miglior prezzo (retta) in riferimento alla gestione del servizio punteggio massimo 40 punti: La relativa graduatoria è stabilita partendo dal prezzo più basso, utilizzando la seguente formula: PA (prezzo dell offerta analizzata ) X 100: PB (prezzo più basso) = T T 100 = % di penalità % di penalità X 0,40 = P 40 P = punteggio da attribuirsi L offerta di un prezzo superiore alla retta indicata al punto A 1 del presente bando comporterà l esclusione dalla presente procedura di concessione. Qualora l offerta presenti un ribasso superiore al 10% della retta massima, l Amministrazione, prima di respingerla, richiede per iscritto la presentazione di apposita scheda contabile contenente gli elementi costitutivi dell offerta e ne verifica la congruità tenendo conto anche di quanto previsto dalla L. 327/2000. A - 6 Compiti dell assegnatario L assegnatario deve effettuare i lavori necessari per adeguare la struttura ai requisiti richiesti dalla normativa vigente e alla capienza indicata nel bando. Inoltre dovrà fornire tutti i locali di adeguati arredi e attrezzature e avviare il servizio entro sei mesi dalla stipula del contratto di locazione, acquisendo previamente l accreditamento dal Comune di Torino. La retta proposta in sede di accreditamento dall assegnatario non può essere superiore all offerta presentata in sede di partecipazione al bando, fatti salvi gli adeguamenti della tariffa definita dall Amministrazione Comunale. Le modalità e procedure relative ai rapporti tra l organizzazione individuata e l Amministrazione, oltre a quelle indicate nel presente bando e nel contratto di locazione, sono definite dai provvedimenti che regolano il sistema di accreditamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori. L istanza viene accolta solo se riguardante l apertura di una nuova casa famiglia, non è quindi possibile, nei locali individuati, la ricollocazione di casa famiglia già esistente. Sono fatte salve eventuali variazioni dei requisiti gestionali, strutturali e organizzativi della Casa Famiglia oggetto del presente bando, derivanti da successive disposizioni nazionali e regionali in materia. 5
6 B - FAMIGLIA COMUNITA B-1 Caratteristiche e requisiti della Famiglia Comunità La Famiglia Comunità è prevista dalla Deliberazione della Giunta Regionale n del 17/11/2003 e dalla Deliberazione della Giunta Comunale di Torino mecc. n /019 adottata il 7/12/2004. La famiglia comunità è un accoglienza offerta da una coppia di volontari a minori in difficoltà caratterizzata per la dimensione di tipo familiare a livello affettivo, funzionale ed organizzativo. E gestita da una famiglia o coppia, maschio e femmina, di adulti conviventi riconosciuti idonei all affidamento familiare a seguito di percorso di conoscenza/valutazione effettuato con operatori socio-sanitari. I due adulti sono legati da una relazione affettiva finalizzata alla vita in comune ed alla paternità e maternità biologica e/o sociale ed a una scelta di vita maturata nel tempo con almeno due anni di esperienza di affidamento familiare. La coppia gestisce direttamente, inglobandola nella vita di famiglia, la parte educativa con l aiuto, eventuale, di personale di supporto anche non specialistico. La coppia deve disporre di redditi propri che la rendono economicamente autonoma, poiché il contributo alle spese per l impegno richiesto non si configura come retribuzione. Sono accolti nella famiglia comunità fino a quattro minori e non meno di tre in carico ai Servizi Sociali della Città oltre, naturalmente, i figli della coppia. Complessivamente il numero dei minori presenti all interno della famiglia comunità non può essere maggiore di 6. Sono accolti minori, anche con disabilità, residenti o dimoranti nel territorio cittadino, previa segnalazione dei Servizi Sociali competenti, di età compresa fra i primi anni di vita ed il compimento della maggiore età. E possibile la compresenza di minori di età anche molto differente previa valutazione relativa alla compatibilità tra gli ospiti oltre che dall eventuale scelta di non separare fratelli/sorelle di età diverse. B 2 Locali da assegnare Indirizzo Durata e Scadenza MQ Circa Tipologia Canone annuo* Lungo Dora Voghera Torino Anni 4 rinnovabile 158 Famiglia Comunità per minori ( D.G.R /2003) 7.415,04 Via G. Dina n. 47- Torino Anni 12 rinnovabile 175 Famiglia Comunità per minori ( D.G.R /2003).5.200,00 B- 3 Condizioni e criteri generali per la partecipazione al bando Possono presentare istanza, come singole o capofila, le organizzazioni ONLUS aventi natura giuridica di Associazione riconosciute o non riconosciute comprese le Associazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale aventi i requisiti di cui all art. 2 del Regolamento n.214 per la concessione di immobili comunali e che abbiano definito per Statuto tra gli scopi attività sociali in favore di minori e che abbiano svolto negli ultimi cinque anni per 6
7 almeno trentasei mesi attività sociali in favore di minori, Con riferimento a tale attività occorre presentare una sintetica descrizione. Le Associazioni di secondo livello potranno partecipare se almeno una delle loro associate è in possesso dei requisiti indicati nel fac-simile dell istanza. I raggruppamenti dovranno indicare come Associazione capofila un Associazione avente i requisiti indicati nel fac-simile. Le istanze di partecipazione, da redigersi su apposito fac-simile (modulo B per Lungo Dora Voghera e modulo C per Via Dina), corredate dalla documentazione richiesta e contenenti l accettazione senza riserve, sottoscritta dal legale rappresentante, di tutte le condizioni previste nel presente bando, compreso il disciplinare di concessione, dovranno pervenire secondo le modalità indicate nel bando entro 60 giorni dalla pubblicazione ovvero entro le ore 12,00 del 2008 e dovranno essere presentate in busta chiusa e sigillata da recapitare all Ufficio Protocollo della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, via Giulio Torino recante a sinistra la dicitura: CONTIENE OFFERTA PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANIZZAZIONI ASSEGNATARIE DEI LOCALI DI VIA G.DINA E DI LUNGO DORA VOGHERA DA DESTINARSI A FAMIGLIA COMUNITA e indirizzata a : CITTA DI TORINO Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Settore Minori Via C.I. Giulio Torino B 4 Istanza L istanza deve contenere le dichiarazioni come specificate nei fac-simile allegati al presente bando Modulo B (per i locali di Lungo Dora Voghera ) Modulo C ( per i locali di via G. Dina) Inoltre, la stessa deve contenere i seguenti impegni: 1 disponibilità di una famiglia /coppia in possesso delle caratteristiche per la Famiglia Comunità e con esperienza pregressa nel campo dell affidamento di almeno due anni con allegata la dichiarazione di disponibilità e relativa esperienza della famiglia candidata a gestire la famiglia comunità, sottoscritto dalla coppia che dovrà specificare: i dati anagrafici, la composizione del nucleo familiare, l idoneità all affidamento familiare, gli anni di esperienza maturati nel campo dell affidamento familiare residenziale; 2- disponibilità alla sostituzione della famiglia/coppia che gestisce la famiglia comunità qualora la stessa per qualsiasi motivo non sia più disponibile a svolgere l attività di volontariato, con altra famiglia in possesso dei requisiti richiesti dal bando. L interruzione del servizio per mancata sostituzione della famiglia/coppia darà luogo alla decadenza della concessione. 3 - individuare un referente dell Associazione presente sul territorio cittadino per gli impegni di competenza dell Associazione stessa. In caso di mancanza o inadeguatezza delle istanze l Amministrazione si riserva di non procedere alla concessione e conseguentemente autorizzare una riapertura dei termini. La stessa Amministrazione potrà procedere all assegnazione dei locali anche in presenza di una sola istanza purché contenente i requisiti richiesti dal bando. B- 5 Modalità di individuazione dell organizzazione L esame delle istanze, la loro ammissione e la loro valutazione sarà svolta da apposita commissione composta da Dirigenti e Funzionari della Divisione Servizi Sociali: - Dirigente Settore Minori o suo delegato con funzioni di presidente; Dirigente Settore Logistica e Patrimonio o suo delegato; Dirigente Settore Vigilanza o suo delegato; Funzionario Amministrativo in P.O. Settore Minori con funzioni di segretario. A seguito della valutazione delle istanze ammesse verrà redatta dalla Commissione di cui sopra specifica graduatoria. L organizzazione che ha ottenuto il maggior punteggio complessivo, sarà 7
8 indicata quale assegnataria dei locali in oggetto. In caso più concorrenti totalizzino pari punteggio complessivo, si procederà al sorteggio. Non saranno considerate le istanze il cui punteggio, a seguito della valutazione, è inferiore a 60/100. L individuazione avverrà con apposito provvedimento dirigenziale a cura del Dirigente del Settore Minori. Per la definizione della graduatoria saranno utilizzati i seguenti criteri: B 5 1) Progetto: Progetto per la gestione della Famiglia Comunità fino a 70 punti (n. massimo 15 cartelle più eventuale documentazione allegata) Il Progetto dovrà illustrare: - problematiche ed esigenze dei minori che necessitano di un contesto familiare allargato dove la presenza di più minori è funzionale al loro processo di crescita; - Modalità e strumenti di interazione e collaborazione con i Servizi competenti; - Modalità e strumenti di relazione con la famiglia di origine al fine di favorire il rientro se possibile e previsto; - Aspetti di organizzazione e gestione di una famiglia comunità anche con riferimento alle reti sociali primarie e secondarie di sostegno alla stessa e di garanzia di integrazione sociale; - Aspetti di gestione di inserimenti in comunità familiare di pronto intervento; - Problematiche per l accoglienza di minori disabili e con disturbi del comportamento; - Metodi e strumenti per l accompagnamento verso percorsi di autonomia al raggiungimento della maggiore età qualora non sia possibile il rientro in famiglia. Saranno particolarmente considerati i progetti che evidenziano gli aspetti di complessità e le strategie ed interventi per affrontarli. B 5 2) Disponibilità: 30 punti Per la disponibilità all accoglienza in pronto intervento nella famiglia comunità. B-6 Impegni B 6 1) Compiti dell assegnatario o concessionario dell immobile L assegnatario / concessionario deve effettuare i lavori necessari per adeguare la struttura ai requisiti richiesti dalla normativa vigente e alla capienza indicata nel bando. Inoltre dovrà fornire tutti i locali di adeguati arredi e attrezzature e avviare il servizio entro sei mesi dalla stipula del contratto di locazione / concessione. Le modalità e procedure relative ai rapporti tra l organizzazione individuata e l Amministrazione, sono indicate oltre che nel presente bando e nel contratto di locazione/concessione allegati, anche nei provvedimenti sopracitati che regolano l affidamento familiare ed in specifico l affidamento a famiglie comunità. L istanza viene accolta solo se riguardante l apertura di una nuova famiglia comunità, non è quindi possibile, nei locali individuati, la ricollocazione di famiglie comunità già esistenti. Sono fatte salve eventuali variazioni dei requisiti gestionali, strutturali e organizzativi delle Famiglie Comunità oggetto del presente bando, derivanti da successive disposizioni nazionali e regionali in materia. B- 6-2) Impegni della famiglia a- sottoscrivere e adempiere agli impegni previsti dai vigenti provvedimenti della Città relativi in generale agli affidamenti familiari e in specifico alle Famiglie Comunità di cui alla deliberazione della Giunta Comunale di Torino mecc. n /019 adottata il 7/12/2004 a fronte del corrispettivo di rimborso spese (attualmente pari ad.831,50 mensili per ciascun minore) e dei supporti tecnico-professionali previsti per gli affidamenti residenziali. b - garantire una continuità nella gestione della famiglia comunità per un periodo non inferiore a tre anni, rispettando le caratteristiche ed i requisiti previsti dal bando. 8
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