6082/17 cap/ini/am 1 DG E 1A

Transcript

1 Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 febbraio 2017 (OR. en) 6082/17 ENV 111 DEVGEN 19 ONU 24 RELEX 109 FIN 89 NOTA Origine: Destinatario: Oggetto: Segretariato generale del Consiglio Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio Attuazione dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: implicazioni per la politica ambientale dell'ue - Scambio di opinioni 1. In occasione del vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (New York, settembre 2015) è stata adottata l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ("Trasformare il nostro mondo"), comprendente un insieme unico di obiettivi globali di sviluppo sostenibile (SDG) che, dal 1º gennaio 2016, hanno sostituito gli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG). L'adozione dell'agenda 2030 rappresenta il culmine di un lungo processo di dialogo e negoziati, avviato al vertice di Rio+20 nel giugno 2012, che ha coinvolto sia rappresentanti dei governi sia attori non statali. 6082/17 cap/ini/am 1 DG E 1A IT

2 L'Agenda 2030 fornisce una risposta completa alle sfide globali affrontando l'eliminazione della povertà e le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile in modo olistico. I suoi 17 SDG e i 169 traguardi associati coprono settori chiave quali: povertà, disuguaglianze, sicurezza alimentare, salute, consumo e produzione sostenibili, crescita, occupazione, infrastrutture, gestione sostenibile delle risorse naturali, oceani, cambiamenti climatici e uguaglianza di genere. 2. Il 26 ottobre 2015 il Consiglio "Ambiente" ha proceduto a un primo scambio di opinioni sull'agenda 2030 e le sue prospettive ambientali, sulla scorta di un documento di riferimento della presidenza comprendente alcuni quesiti Il 22 novembre 2016 la Commissione ha adottato la comunicazione "Il futuro sostenibile dell'europa: prossime tappe - L'azione europea a favore della sostenibilità" 2, che è stata presentata al Consiglio "Ambiente" del 19 dicembre Si prevede che il Consiglio "Affari generali" adotti conclusioni sull'attuazione dell'agenda 2030 a livello di UE nella sessione del 20 giugno In tale contesto, la presidenza ritiene opportuno che i ministri dell'ambiente riflettano ulteriormente su come attuare efficacemente l'agenda 2030 a livello di UE, nonché sul suo impatto sulla politica e la normativa ambientale dell'ue. Al fine di orientare e strutturare lo scambio di opinioni al riguardo in sede di Consiglio "Ambiente" del 28 febbraio 2017, la presidenza ha elaborato un documento di riferimento e tre quesiti figuranti nell'allegato della presente nota. 6. Si invita il Comitato dei rappresentanti permanenti a prendere atto del documento di riferimento e dei quesiti della presidenza (in allegato) e a trasmetterli al Consiglio in vista del suddetto scambio di opinioni del 28 febbraio Doc /15. Docc /16 - COM(2016) 739 final + ADD /17 cap/ini/am 2 DG E 1A IT

3 Attuazione dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: implicazioni per la politica ambientale dell'ue ALLEGATO 1. Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Scambio di opinioni - L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata nel settembre 2015 in occasione della 70ª sessione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, rappresenta un nuovo e ambizioso piano per rispondere alle tendenze e alle sfide globali in modo universale e trasformativo. Gli elementi centrali dell'agenda 2030 sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e i 169 traguardi associati, da raggiungere entro il Oltre all'esito degli altri grandi vertici e conferenze internazionali tenutisi nel 2015 (in particolare la conferenza sul finanziamento dello sviluppo di Addis Abeba, la COP 21 di Parigi sui cambiamenti climatici e il quadro di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi), la comunità internazionale dispone di un nuovo, ambizioso quadro di cooperazione fra tutti i paesi sulle sfide comuni. Per la prima volta, gli SDG sono universalmente applicabili a tutti i paesi e l'ue è impegnata ad assumere un ruolo di capofila nella loro attuazione. 2. Comunicazione della Commissione "Il futuro sostenibile dell'europa: prossime tappe - L'azione europea a favore della sostenibilità" La suddetta comunicazione, adottata il 22 novembre 2016, è la reazione della Commissione all'agenda 2030 e spiega come le 10 priorità politiche della Commissione contribuiscano all'attuazione dell'agenda e come l'ue intenda realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile in futuro. Il processo di attuazione dell'agenda 2030 a livello di UE dovrebbe concretizzarsi in due assi di intervento: il primo consistente nell'integrare gli SDG nel quadro strategico europeo e nelle attuali priorità della Commissione; il secondo consistente nell'avviare una riflessione sull'ulteriore sviluppo di una visione a più lungo termine dell'ue e sulle priorità delle politiche settoriali dopo il /17 cap/ini/am 3

4 Si prevede che dal 2017 la Commissione presenterà relazioni periodiche sui progressi compiuti dall'ue nell'attuazione dell'agenda Quando la Commissione ha presentato la sua comunicazione al Consiglio "Ambiente" il 19 dicembre 2016, le prime reazioni di alcuni ministri hanno evidenziato che la comunicazione, pur fornendo una buona mappatura delle iniziative e degli strumenti esistenti e illustrando come le priorità della Commissione si rapportino agli SDG, è priva di una prospettiva analitica e non fornisce una valutazione completa delle carenze esistenti in termini di politiche e normative dell'ue in tutti i settori pertinenti. Successivamente, la comunicazione è stata presentata al Consiglio "Affari generali" il 7 febbraio Tra l'altro, i ministri hanno rilevato che, per garantire l'efficace attuazione dell'agenda 2030, l'ue e gli Stati membri dovrebbero dare prova di un alto livello di ambizione e di maggiore congruenza e coerenza delle politiche, e rimuovere le compartimentazioni esistenti tra settori d'intervento. Si prevede che il Consiglio "Affari generali" adotti conclusioni sull'attuazione dell'agenda 2030 nella sessione del 20 giugno Sfide legate all'attuazione dell'agenda 2030 Alla luce delle recenti discussioni e consultazioni, la presidenza ha individuato una serie di sfide per quanto riguarda l'attuazione dell'agenda Sfide legate all'attuazione generale Mezzi di attuazione, in particolare finanziamenti pubblici internazionali. Mancanza di sinergie tra finanziamenti per il processo di sviluppo e finanziamenti per lo sviluppo sostenibile. Efficace monitoraggio e responsabilità, poiché numerosi dati e indicatori relativi a una serie di SDG non sono disponibili o non sono comparabili, e molti di essi non saranno disponibili in tempo. 6082/17 cap/ini/am 4

5 Coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, che impone di mantenere un approccio globale e al tempo stesso di attuare l'agenda 2030 in tutti i pertinenti settori d'intervento, sia a livello interno che a livello esterno. Effettivo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, in particolare la società civile e il settore privato, nel processo di attuazione e monitoraggio. Sfide globali inerenti all'attuazione dal punto di vista ambientale Integrare la dimensione ambientale nell'agenda 2030 nel suo complesso e negli SDG e mantenere l'equilibrio tra le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile anche durante il periodo di attuazione fino al Mantenere la dimensione ambientale del processo di sviluppo sostenibile in cima all'ordine del giorno del forum politico di alto livello, anche attraverso contributi regolari e pertinenti dell'unea. Scarsa dimensione ambientale del programma di azione di Addis Abeba, soprattutto se confrontato con l'agenda 2030 che dovrebbe sostenere, e incertezza circa la disponibilità dei necessari mezzi di attuazione fino al Sfide legate all'attuazione per l'ue, anche in materia ambientale Rendere l'attuazione dell'agenda 2030 un obiettivo prioritario per l'ue e i suoi Stati membri, anche a livello di Consiglio europeo. Integrare l'agenda 2030 in tutte le politiche e promuovere titolarità nei confronti dell'agenda 2030 da parte di settori d'intervento diversi da quello ambientale e della cooperazione allo sviluppo, comprese le altre formazioni del Consiglio. Sensibilizzare tutte le formazioni del Consiglio alla necessità di integrare in maniera equilibrata la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile nelle loro attività in corso e future al momento di attuare l'agenda 2030 nei rispettivi settori d'intervento. Valutare e individuare eventuali lacune in tutti i settori d'intervento al fine di stimare globalmente quanto occorre fare in termini di politica, legislazione e strumenti di attuazione dell'ue da qui al Ciò comprende l'eventuale riesame di strategie, politiche e strumenti esistenti dell'ue aventi un periodo di attuazione più breve, come il 7º PAA o la strategia Europa /17 cap/ini/am 5

6 Sensibilizzare e creare titolarità nei confronti dell'agenda 2030 da parte di tutti i pertinenti soggetti dell'ue, in particolare la società civile e il settore privato, e coinvolgerli efficacemente nel processo di attuazione. 4. Quadro di riferimento e obiettivi dello scambio di opinioni alla sessione del Consiglio "Ambiente" del 28 febbraio 2017 Il processo di attuazione dell'agenda 2030 è complesso e richiede il coinvolgimento di numerosi attori diversi. La presidenza è pertanto consapevole che l'analisi della comunicazione della Commissione e il coordinamento interno sono processi lunghi, ancora in corso nella maggior parte degli Stati membri. D'altro canto, i ministri dell'ambiente e il Consiglio "Ambiente" sono stati ampiamente coinvolti e hanno svolto un ruolo guida nel processo di sviluppo sostenibile per molti anni fino al vertice Rio+20 del 2012, e sono stati strettamente associati al processo di follow-up di Rio+20 che ha portato all'adozione dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Con il presente documento di riferimento la presidenza invita i ministri a esprimere il loro parere sull'attuazione dell'agenda 2030 dal punto di vista ambientale e sulle azioni da intraprendere per rispondere alle diverse sfide che si pongono in materia di attuazione a livello nazionale, di UE e mondiale. L'obiettivo dovrebbe essere discutere se l'attuale politica ambientale dell'ue e i relativi strumenti siano adatti a raggiungere i pertinenti SDG e traguardi e cosa si possa fare per allineare tali strumenti strategici. In quest'ottica, i ministri sono invitati a considerare i tre quesiti seguenti come base per strutturare il dibattito: 1. L'Agenda 2030 esige che tutti gli SDG siano attuati in modo equilibrato e che gli interventi in un settore non pregiudichino gli sforzi compiuti in altri settori. Come si può conseguire efficacemente questa coerenza orizzontale nella pratica, garantendo nel contempo i necessari progressi nell'attuazione delle politiche settoriali? 6082/17 cap/ini/am 6

7 2. Quali dovrebbero essere i prossimi provvedimenti da adottare e i settori sui quali intervenire in via prioritaria nel processo di attuazione dell'agenda 2030 nell'ambito della politica ambientale dell'ue? 3. Come attrarre e coinvolgere efficacemente i cittadini e il settore privato nel processo di attuazione dell'agenda 2030, contribuendo così all'obiettivo generale di riavvicinare l'ue ai suoi cittadini? Quale ruolo potrebbe svolgere al riguardo la piattaforma delle parti interessate menzionata nella comunicazione della Commissione? 6082/17 cap/ini/am 7