PROVINCIA DI VENEZIA

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1 PROVINCIA DI VENEZIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO nella competenza del Consiglio Provinciale N. 3/2015 del 19/02/2015 OGGETTO: DELIBERAZIONE CDA/APT N. 326 DEL 31/10/2014, SITUAZIONE AZIENDALE, PROVVEDIMENTI A SEGUITO ASSEMBLEA DEI SOCI IN DATA ODIERNA. PRESA ATTO SITUAZIONE DI CRISI AZIENDALE, AUTORIZZAZIONE SCIOGLIMENTO, MESSA IN LIQUIDAZIONE E CONSEGUENTI INDIRIZZI. Il Commissario CESARE CASTELLI, in data 19 febbraio 2015, con l assistenza del Segretario generale STEFANO NEN, visto l art. 23, co. 1-quater, de decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 a mente del quale dal 1º gennaio 2015 le attività di cui all art. 1, co. 14, della legge 7 aprile 2014, n. 56 e successive modifiche a cui occorra dare continuità fino all entrata in funzione della città metropolitana di Venezia sono assicurate da un commissario nominato ai sensi dell articolo 19 del testo unico di cui al regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, e successive modificazioni ; richiamato il decreto del Prefetto della Provincia di Venezia in data 12 gennaio 2015 con il quale il dott. CESARE CASTELLI, è stato nominato Commissario per la provvisoria amministrazione dell'ente, fino all insediamento del Consiglio metropolitano con attribuzione dei poteri spettanti al Presidente, al Consiglio ed alla Giunta; premesso che: il Consiglio provinciale, con deliberazione del 14/7/2005, n. 55, ha approvato gli schemi di convenzione e di statuto per la costituzione, ai sensi dell art 31 del D.lgs. n. 267/2000, del Consorzio tra Enti locali per la gestione associata dei servizi e l attuazione dei compiti previsti dall art 3, comma 1, della legge regionale n. 33/2013, denominato Azienda di promozione turistica (Apt) della Provincia di Venezia; la sottoscrizione dei predetti schemi è poi avvenuta in data 28/10/2005, con atto n di repertorio notarile del dott. Alberto Gasparotto in Mestre, Venezia; il predetto statuto è stato poi modificato con Dcp n. 84 del 20/12/2007 e, da ultimo, con Dcp n. 84 del 6/11/2012;

2 ricevuta la pec dell Apt di Venezia del 4/11/2014, acquisita al n di prot. prov/le, con la quale è stata trasmessa la deliberazione del Consiglio di amministrazione (CdA) dell Apt n. 326 del 31/10/2014, avente per oggetto Situazione Aziendale, provvedimenti a seguito Assemblea dei Soci in data odierna; richiamate: la comunicazione prot. n del 5/8/2014, a firma della Presidente della Provincia, che aveva richiesto all Azienda la pianificazione ed elaborazione delle misure preparatorie all esercizio di tutte le opzioni possibili, a partire dall immediato scioglimento consortile, in caso di mancato trasferimento dei fondi regionali inizialmente previsti a copertura delle funzioni trasferite alla Provincia, e da questa delegate all Apt, in materia di servizi primari per il turismo; la deliberazione della Giunta provinciale n. 102 del 5/9/2014, con la quale sono stati impartiti al CdA dell Apt i seguenti indirizzi: a) perseguire tutte le iniziative utili a definire, entro il 15/10/2014, appositi accordi, eventualmente anche attraverso la cessione di uno o più rami d azienda, con i soggetti abilitati dalla Lr n. 11/2013 alla gestione delle attività di informazione ed accoglienza turistica, individuando i potenziali interessati (tra cui, in primis, i Comuni) e sottoponendo loro idonee e complete proposte, comprensive delle relative fonti di finanziamento; b) sin da subito individuare forme di riduzione del personale atte a non compromettere la possibilità di ricollocazione nell ambito dei prefigurati accordi, avendo cura di evitare, per quanto possibile, ricadute negative in termini occupazionali; c) sin da subito individuare possibili accorpamenti e riorganizzazioni nell ambito delle modalità e della logistica di erogazione dei servizi, utili a garantire ulteriori risparmi; d) in conformità all esito dei processi di cui ai precedenti punti, eventualmente attivare le procedure per la messa in liquidazione dell Azienda per impossibilità di conseguire l oggetto sociale alla luce della entrata a regime del riassetto delle competenze previsto dalla Lr n. 11/2013 e della conseguente diversa sostenibilità finanziaria; e) agevolare, sin da subito, tutte le forme di mobilità o riconversione del personale, su base volontaria, verso altri enti o società; ricevuta la nota Pec dell Apt di Venezia del 4/11/2014, acquisita al n di prot. prov/le, con la quale viene trasmessa la deliberazione del Cda dell Apt n. 326 del 31/10/2014, avente per oggetto Situazione aziendale, provvedimenti a seguito Assemblea dei soci in data odierna ; preso atto che la citata delibera del CdA/Apt n. 326/2014 sottolinea che, allo stato attuale, l Azienda non è riuscita a concretizzare con certezza gli indirizzi di cui alla lett. a) del precedente capoverso e, di conseguenza, ha dichiarato: - la situazione prossima ventura di dissesto finanziario dell azienda, per il venir meno, dal 3/1/2015, delle competenze ad oggi attribuite dalla Lr n. 33/2002 e delle relative risorse; - lo stato di crisi in relazione agli istituti contrattuali e del lavoro; - la prospettiva di non continuità aziendale; contestualmente approvando apposito schema di deliberazione assembleare per l approvazione dello scioglimento dell Azienda consortile ai sensi dell art. 49, lett. b) e c) dello Statuto consortile e delle conseguenti misure liquidatorie; richiamate quindi: la proposta di deliberazione Id , con richiesta di immediata eseguibilità (IE), avente ad oggetto: Deliberazione Cda/Apt n. 326 del 31/10/2014 Situazione aziendale, provvedimenti a seguito Assemblea dei Soci in data odierna. Presa atto situazione di crisi aziendale,

3 autorizzazione scioglimento, messa in liquidazione e conseguenti indirizzi, iscritta all odg della Giunta dell 11/11/2014, sempre rinviata; la relazione del Responsabile del Servizio economico-finanziario e del Servizio addetto alle partecipate, resa in data 17/11/2014, a corredo della predetta proposta, con la quale si evidenzia l insostenibilità del finanziamento dell Azienda con risorse proprie della Provincia, alla luce sia dell applicazione a regime di quanto stabilito dalla nuova legge regionale sul turismo (Lr n. 11/2013) sia dello scenario di finanza pubblica dettato dalla legge di stabilità 2015; preso atto della determinazione della Giunta provinciale del 30/12/2014 che ha ritirato la citata proposta Id , ritenendo che le pertinenti valutazioni possano essere effettuate soltanto dopo le decisioni sulla situazione del personale Apt da parte della regione e dello Stato ; atteso tuttavia che il differimento del termine di abrogazione della funzione provinciale di gestione degli uffici d informazione e accoglienza del turista (Iat) disposto dall art. 5 della Lr 30/12/2014, n. 45 (Bur n. 125/2014) recante modifiche della legge regionale 14/06/2013, n. 11 Sviluppo e sostenibilità del turismo Veneto e sm, lungi dal consentire di eludere la necessità dello scioglimento aziendale, ne consente la liquidazione secondo gli indirizzi e la tempistica atta a meglio salvaguardare le esigenze già rappresentate dalla Giunta provinciale con la citata propria Dgp n. 102 del 05/09/2014, tanto più che il differimento di 9 (nove) mesi del termine di abrogazione delle funzioni provinciale di gestione degli uffici di Iat, da parte delle Province e della Città metropolitana di Venezia, è comunque (art. 6) senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione ; tenuto conto che il presente provvedimento riveste carattere di urgenza ai sensi dell art. 134, co. 4, del Dlgs n. 267/2000 e sm, in quanto risulta necessario che l Azienda proceda in tempi rapidissimi all attuazione del dispositivo della presente deliberazione, attesa la necessità dell Amministrazione di contenere sin da subito le spese aziendali; visto l art 42, secondo comma, lettera a) del Testo unico dell ordinamento delle leggi degli Enti locali (Tuel), approvato Dlgs 267/2000 e sm, il vigente Statuto della Provincia e i vigenti Regolamenti provinciali, d e l i b e r a 1. di prendere atto dello stato di crisi dell Azienda di promozione turistica della Provincia di Venezia e della necessità di attivare la procedura di scioglimento e messa in liquidazione per impossibilità di conseguire lo scopo sociale a seguito della nuova ripartizione di funzioni prevista dalla Lr 11/2013 e della drastica riduzione delle risorse finanziarie destinate dalla Regione Veneto, cui la Provincia non potrà sopperire a causa della concomitante riduzione delle possibilità di spesa corrente imposte dalla legge di stabilità per l esercizio 2015 (legge n. 190 del 23/12/2014, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale delle Stato ); 2. di autorizzare, di conseguenza, il rappresentante della Provincia a votare l immediato scioglimento volontario dell azienda nel corso di apposita Assemblea straordinaria, che dovrà esser convocata quanto prima possibile, formulando al contempo i seguenti indirizzi: a) che della liquidazione venga incaricato soggetto esterno in possesso di adeguate competenze professionali, da prescegliere in base ad avviso pubblico, con compenso pari a quello annuo lordo minimo stabilito per tali funzioni dalla tariffa prevista per le liquidazioni delle aziende dall art. 20 del Decreto Ministero Giustizia del n. 140 (G.U );

4 b) che il soggetto prescelto in esito all avviso di cui alla precedente lettera a) formuli un piano di liquidazione, da sottoporre alla preventiva approvazione dei competenti organi degli Enti soci, da cui risulti, fra l altro: i. il tempo stimato per la presentazione del bilancio finale di liquidazione, da sottoporre all assemblea dei soci entro 10 mesi dalla messa in liquidazione e da concludere entro i successivi 2 mesi; ii. la risoluzione, quanto prima e con le modalità necessarie ad evitare azioni nel complesso pregiudizievoli, di qualsiasi contratto di lavoro a tempo determinato e di ogni altro contratto di natura patrimoniale incompatibile o improduttivo rispetto alla prospettiva di liquidazione aziendale; iii.la prosecuzione, per tutta la durata del differimento del termine di abrogazione della norma attributiva della funzione provinciale di gestione degli uffici di informazione e accoglienza turistica disposto dall art. 5 della Lr n. 45/2014, delle funzioni trasferite ai sensi della Lr n. 33/2002, compatibilmente con le corrispondenti risorse garantite dalla regione, nelle more della costituzione delle organizzazioni di gestione della destinazione turistica; iv. la collocazione, in parallelo e compatibilmente a quanto disposto al precedente alinea iii, del personale dell Azienda in possesso dei necessari requisiti soggettivi presso la Regione o la Provincia, nella misura che sarà valutata dalle rispettive amministrazioni utile allo svolgimento delle funzioni previste dalla recente legge regionale n. 11/2013, se ed alle condizioni in cui ne sia possibile la reinternalizzazione in base alla vigente normativa; v. le azioni, in parallelo e compatibilmente a quanto stabilito al precedente alinea iii, per la conservazione del valore della azienda in funzione del miglior realizzo da compiere in esercizio provvisorio, in particolare coltivando ogni opportunità volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali di APT, anche attraverso accordi o cessioni di ramo d azienda; c) che siano poste in essere, nell ambito di quanto stabilito ai precedenti punti, tutte le possibili azioni atte a favorire il subentro dei comuni nel servizio di informazione ed accoglienza turistica secondo quanto stabilito dalla legge regionale n. 11/2013 e le deliberazioni attuative della Giunta regionale, relazionandole in sede di verifica intermedia e finale, come previsto dalla D.G.R. n del 29 dicembre 2014; d) che venga nominato un unico revisore alla scadenza dell attuale collegio in carica; 3. di riservare, in ogni caso, al Consiglio provinciale, la facoltà di autorizzare l Assemblea alla revoca dello scioglimento ove successivamente emergano vantaggiose e sostenibili soluzioni alternative. Dichiara, altresì, il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, stante i motivi d urgenza precisati nelle premesse. IL COMMISSARIO CASTELLI CESARE IL SEGRETARIO GENERALE NEN STEFANO

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