QUALITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO E IMPIANTI INDUSTRIALI LA DELIBERA AEEGSI PER IL PERIODO REGOLATORIO
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1 QUALITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO E IMPIANTI INDUSTRIALI LA DELIBERA AEEGSI PER IL PERIODO REGOLATORIO MITIGAZIONE E MANUTENZIONE ELETTRICA DEGLI IMPIANTI: FATTORI STRATEGICI PER LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO Relatore: ing. Federico Vianello Ronchi dei Legionari, Giovedì 11 febbraio 2016
2 02 LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
3 03 LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI COME OBBLIGO DI LEGGE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE GENERALI: La manutenzione degli impianti elettrici, in particolare nei luoghi di lavoro, è un obbligo ben preciso che, in particolare per quanto riguarda la sicurezza delle persone, discende dal Codice Civile e da una serie di disposizioni legislative 1. Codice Civile (Art Tutela delle condizioni di lavoro). 2. D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81 (Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) 3. Decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, N Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, N. 37 (ex Legge 46/90)
4 04 CODICE CIVILE (ART TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO). «L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.» D.LGS 9 APRILE 2008 N. 81 (TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO) Titolo II capo I Disposizioni Generali Art. 64 comma 1 lettera c : «I luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori» Art. 64 comma 1 lettera e: «Gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento.» Titolo III Capo III Impianti elettrici Art. 86 comma 1 e 3 omissis gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza. L esito dei controlli di cui al comma 1 è verbalizzato e tenuto a disposizione dell autorità di vigilanza.
5 05 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 OTTOBRE 2001, N.462 Art. 4 Verifiche periodiche «1) Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica. La verifica di legge richiesta dal datore di lavoro all ASS o agli organismi abilitati ha lo scopo di verificare il buon risultato della regolare manutenzione dell impianto.» DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 22 GENNAIO 2008, N. 37 Art. 8 comma 2 «Il proprietario dell impianto adotta le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l uso e la manutenzione predisposte dell impresa installatrice dell impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.»
6 SISTEMA SANZIONATORIO L inosservanza della manutenzione nei luoghi di lavoro è punita sia pecuniariamente che penalmente dal citato D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Art. 87 comma 1 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (D.Lgs. 106/09): «Per la mancata valutazione del rischio di natura elettrica (classificazione) il datore di lavoro è punito con la pena dell arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da a » Art. 87 comma 3 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (D.Lgs. 106/09): «Per non aver messo in atto procedure di uso e manutenzione dell impianto elettrico secondo le indicazioni dei manuali d uso e normative tecniche, il datore di lavoro è punito con la pena dell arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da a » Art. 87 comma 4 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (D.Lgs. 106/09): «Per la mancata esecuzione dei controlli manutentivi il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a » 06 Se dalla mancanza di manutenzione consegue un danno, senza lesioni alle persone, il responsabile dell impianto o il proprietario è comunque tenuto a risarcire chi ha subito il danno in base all art del Codice Civile.
7 07 DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SPECIFICHE: Oltre a quanto imposto dalla legislazione precedentemente elencata, l obbligo della manutenzione è in particolare richiesto anche da una serie di disposizioni legislative e regolamenti specifici riguardanti attività ed edificio particolari: Attività soggette al controllo dei vigili del fuoco (attività turistico alberghiere, edifici di interesse storico-artistico, locali di pubblico spettacolo, impianti sportivi, edifici scolastici, ospedali, ecc ) Norme CEI CEI 64-8/3 art CEI art. 7.1 CEI 0-15 CEI ecc
8 08 LA MANUTENZIONE DELLE CABINE ELETTRICHE MT/BT
9 FINALITA DELLA MANUTENZIONE 09 Mantenere l impianto secondo le condizioni di progetto e le indicazioni dei costruttori dei componenti e di assicurare per quanto possibile, nel tempo di vita utile, oltre alla funzionalità anche la sicurezza SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI; DISPONIBILITA (affidabilità, manutenibilità e supporto logistico) DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
10 PERCHE BISOGNA FARE MANUTENZIONE? 010 FATTORE STRATEGICO PER LA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE PERCHE CONSENTE (NORME CEI E UNI): Efficienza produttiva e qualità dei prodotti Salvaguardia di un bene (impianto elettrico) EVITARE DI INFLUIRE NEGATIVAMENTE SULLA QUALITA DEL SERVIZIO ELETTRICO PUBBLICO (Deliberazione AEEGSI 646/15, NORME CEI 0-15, , CEI 78-17, )
11 011 NORMA CEI 0-15: NATA NEL 2006 SU INCENTIVAZIONE E RACCOMANDAZIONE DELLA AEEG. SI APPLICA ALLE CABINE ELETTRICHE MT/BT DEI CLIENTI UTENTI FINALI. FORNISCE ORIENTAMENTI SUGLI INTERVENTI NECESSARI PER MANTENERE LE CABINE ELETTRICHE IN STATO DI SICUREZZA ED EFFICIENZA TALI DA PREVENIRE GUASTI CHE POTREBBERO, IN PARTICOLARE, INFLUIRE NEGATIVAMENTE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO.
12 012 NORMA CEI 78-17: È LA REVISIONE DELLA PRECEDENTE CEI QUALI SONO LE NOVITÀ? COMPLETO ALLINEAMENTO ALLE PIÙ RECENTI NORME CEI :2014 esercizio degli impianti elettrici E CEI 11-27:2014 lavori su impianti elettrici. RIGUARDA ANCHE LE CABINE MT/MT. SI APPLICA SIA AGLI UTENTI PASSIVI CHE ATTIVI. PROPONE UNA SERIE DI SCHEDE DI MANUTENZIONE APPLICATE AD UNA GENERICA CABINA TIPO.
13 CEI SCHEDE MANUTENTIVE 013
14 CEI SCHEDE MANUTENTIVE 014
15 CORRISPETTIVO TARIFFARIO SPECIFICO (CTS) 015 È UNA VOCE NELLA BOLLETTA, PER I CLIENTI FINALI E PER LE ALTRE UTENZE (PRODUTTORI O AUTOPRODUTTORI) CONNESSI IN MEDIA TENSIONE CHE NON HANNO ADEGUATO IL PROPRIO PUNTO DI CONSEGNA AI REQUISITI TECNICI DELLA DELIBERA 333/07 (ALLEGATO A) E ARG/ELT 33/08 (ALLEGATO C). CTS = (K + H *E / P ) * F K è pari ad 1 per ogni giorno di connessione attiva alla rete di alimentazione; H vale 0,15 per ogni ora di utilizzo; E è l'energia consumata nell'anno precedente quello di versamento del CTS; P la potenza disponibile nell'anno precedente quello di versamento del CTS; F è un parametro di modulazione del CTS che si applica ai soli clienti con potenza disponibile superiore a 400 kw (per i clienti con potenza disponibile inferiore a uguale a 400 kw il fattore F è sempre uguale a 1). Per i clienti con potenza disponibile superiore a 400 kw il fattore F è uguale a 1 + ((P-400)/400) e non può superare il valore massimo F = 3,5.
16 CORRISPETTIVO TARIFFARIO SPECIFICO (CTS) 016 COSA PREVEDONO I REQUISITI TECNICI DELLE DELIBERE 333/07 E 33/08? SE NECESSARIO, ADEGUARE IL DISPOSITIVO GENERALE (DG) E LA PROTEZIONE GENERALE (PG) DELLA APPARECCHIATURA POSTA IN CABINA DI RICEZIONE ALLE PRESCRIZIONI DEL COMMA 35.1 DELLA DELIBERA 333/07.
17 CORRISPETTIVO TARIFFARIO SPECIFICO (CTS) 017 ESISTONO CASI CHE NON COMPORTANO LA MODIFICA O LA SOSTITUZIONE COMPLETA DEL SISTEMA DG+PG? I CLIENTI MT CON POTENZA DISPONIBILE INFERIORE O UGUALE A 400 KW HANNO FACOLTÀ DI DEROGARE ALL'ADEGUAMENTO DEL DISPOSITIVO GENERALE (DG) E DELLA PROTEZIONE GENERALE (PG) SE L'IMPIANTO RISPONDE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE MINIME DEL COMMA 35.2 DELL'ALLEGATO A ALLA DELIBERA 333/07 E VIENE ESEGUITA LA MANUTENZIONE AI SENSI DELLA NORMA CEI 0-15.
18 ALCUNI CONCETTI GENERALI 018 TIPO DI MANUTENZIONE PREVENTIVA PREDITTIVA CORRETTIVA FINALIZZATA A RIDURRE LA PROBABILITÀ DI GUASTO IN UN IMPIANTO E IL DEGRADO DEI COMPONENTI; SI SVILUPPA SECONDO SCADENZE PREFISSATE O ALTRI CRITERI PREDETERMINATI (IN GENERE DURANTE LE FERMATE DELL IMPIANTO) ANTICIPA LE TENDENZE DI DEPERIMENTO UTILIZZANDO METODI STRUMENTALI E/O ANALITICI PER DETERMINARE IL TEMPO DI VITA RESIDUO E PROPONE SOLUZIONI ALTERNATIVE ED INNOVATIVE DI RINNOVAMENTO. SI ATTUA PER RIPARARE GUASTI O DANNI, DOPO LA RILEVAZIONE DEGLI STESSI, PER RIPRISTINARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO.
19 COSTI DIRETTI ED INDIRETTI 019 Costi Indotti di Fermo Impianto Costi Diretti di Manutenzione CORRETTIVA PREVENTIVA PREDITTIVA
20 ALCUNI SEMPLICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE 020 PULIZIA DELLA CABINA
21 ALCUNI SEMPLICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE 021 DERATERIZZAZIONE/DISINFESTAZIONE
22 ALCUNI SEMPLICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE 022 VERIFICA INFILTRAZIONI E SIGILLATURA DELLA CABINA UTILIZZARE IDONEI PASSACAVI STAGNI
23 ALCUNI SEMPLICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE 023 PRESENZA ED INTELLEGIBILITÀ DI CARTELLI SCHEMI ELETTRICI LA CEI 99-2 NON CITA PIÙ LO SCHEMA ELETTRICO
24 ALCUNI INTERVENTI PIÙ SPECIFICI 024 PULIZIA DEGLI ISOLATORI VERIFICARE LA PRESENZA DI OSSIDAZIONE SU IMPIANTO M.A.T. CONTROLLARE E REGOLARE LE TRASMISSIONI MECCANICHE DI SEZIONATORI ED INTERRUTTORI PULIRE E LUBRIFICARE I MECCANISMI VERIFICARE LA FUNZIONALITÀ DEI BLOCCHI ED INTERBLOCCHI ELETTRICI E MECCANICI CONTROLLARE IL SERRAGGIO DELLE CONNESSIONI CONTROLLARE IL LIVELLO DI LIQUIDO ISOLANTE PER TRASFORMATORI IN OLIO VERIFICA L EQUIPOTENZIALITÀ DELLE MASSE VERIFICA DELLE CIRCUITAZIONI VERIFICA DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI PROTEZIONI (TA+TV+RELÈ) VERIFICA DEI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE IN CONTINUTÀ ASSOLUTA (UPS, RADDRIZZATORI) ECC
25 MANUTENZIONE PREDITTIVA ANALISI TERMOGRAFICA 025 GUASTO A SEZIONATORE IMS PER SURRISCALDAMENTO
26 026 DOCUMENTI D IMPIANTO schemi elettrici; planimetria cabina riportante la disposizione dei componenti; piano delle tarature delle protezioni; ecc. MANUALI D USO E MANUTENZIONE Quadri MT; Gruppi elettrogeni; UPS; Gruppi di rifasamento; ecc PIANO DI MANUTENZIONE - Manuale d uso - Manuale di manutenzione - Programma di manutenzione
27 027 FATTORI STRATEGICI PER LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO
28 028 DIALOGO COL DISTRIBUTORE COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI MANUTENZIONE CONTINUITÀ DI SERVIZIO MISURA DELLA QUALITÀ DELLA TENSIONE IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO
29 MISURA DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO 029 LA MISURA E LA CONOSCENZA DELLA TIPOLOGIA DI DISTURBI È REQUISITO FONDAMENTALE PER PROGETTARE UN EFFICACE INTERVENTO DI MITIGAZIONE ED IMMUNIZZAZIONE MISURA DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO PUNTO DI CONSEGNA PREFERITI ANALIZZATORI DI RETE IN CLASSE «A» CONFORMI ALLA NORMA EN ED OMOLOGATI DAGLI ENTI DISTRIBUTORI (ENEL, TERNA, ECC ) IMPIANTO UTENTE SI POSSONO UTILIZZARE ANCHE ANALIZZATORI PORTATILI E PIÙ ECONOMICI
30 DIALOGO COL DISTRIBUTORE (ENEL) 030 SCHEMA ELETTRICO MT DI UNA CABINA PRIMARIA ENEL
31 DIALOGO COL DISTRIBUTORE (ENEL) 031 GUASTI MONO-POLIFASE SU LINEE MT DISTURBI AGLI UTENTI INSERITI SULLA STESSA SEMISBARRA GUASTI SU CABINE UTENTE GUASTI SULLE LINEE (GIUNTI) PIANTE SUI CONDUTTORI LINEE IN AREE AGRICOLE (IRRIGAZIONE) ECC. BUCHI DI TENSIONE MICROINTERRUZIONI INTERRUZIONE DELL ALIMENTAZIONE COINVOLGERE IL DISTRIBUTORE VALUTANDO LA POSSIBILITÀ TRASLARE LA LINEA SULLA SEMISBARRA STATISTICAMENTE MENO SOGGETTA A QUESTI PROBLEMI, VALUTARE INTERVENTI SANATORI SULLA LINEA (INTERRAMENTO, SCARICATORI, ECC )
32 COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI 032 SELETTIVITÀ «Quando più dispositivi di protezione sono posti in serie e quando le necessità di esercizio lo giustificano, le loro caratteristiche di funzionamento devono essere scelte in modo da staccare dall alimentazione solo la parte dell impianto in cui si trova il guasto»
33 COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI 033 SELETTIVITÀ AMPEROMETRICA CRONOMETRICA LOGICA DIFFERENZIARE LA SOGLIA AMPEROMETRICA DI INTERVENTO DELLE PROTEZIONI. DIFFICOLTÀ DI DEFINIRE LA REGOLAZIONE DATO CHE LA CORRENTE DI GUASTO NON DECRESCE IN MANIERA IMPORTANTE TRA DUE ZONE IN CASCATA DIFFERENZIARE I TEMPI DI INTERVENTO DELLE PROTEZIONI. TEMPI ELIMINAZIONI TROPPO LUNGHI ED INCOMPATIBILI CON QUELLI IMPOSTI DA ENTI ESTERNI (ENEL) SCAMBIO DI INFORMAZIONI LOGICHE TRA LE PROTEZIONI CON INVIO/RICEZIONE DI SEGNALI DI BLOCCO RICHIEDE UN INFRASTRUTTURA DI COMUNICAZIONE (RETE ETHERNET / FILO PILOTA). È AMMESSA DALLA CEI 0-16 (art )
34 SELETTIVITA AMPEROMETRICA/CRONOMETRICA 034 RIF. GUIDA CEI ADEGUATA PER RETI ELETTRICHE SEMPLICI CON POCHE CABINE
35 SELETTIVITA LOGICA PRINCIPIO FUNZIONALE 035 G: PUNTO DI GUASTO S: SEGNALE DI ATTESA A: INTERRUTTORE CHE APRE RIF. GUIDA CEI PREFERIRE SISTEMI DI SELETTIVITÀ LOGICA PER AUMENTARE IL GRADO DI CONTINUITÀ DELL IMPIANTO
36 IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO 036 BUCHI DI TENSIONE: ( V > 30 % Vn - t < ms) APPARECCHI ELETTRONICI DIGITALI DI CONTROLLO DI PROCESSO O MACCHINARI RELÈ AUSILIARI, TELERUTTORI ARRESTI E/O ANOMALIE DEI PROCESSI/MACCHINARI. INTERVENTI DELLE PROTEZIONI DELL ELETTRONICA DI POTENZA. ARRESTO QUASI GLOBALE DI TUTTE LE UTENZE
37 IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO 037 ALIMENTARE LE MACCHINE ATTRAVERSO UN GRUPPO DI CONTINUITÀ INTERVENTI DI MITIGAZIONE AI BUCHI DI TENSIONE TEMPORIZZARE LE BOBINE DEI CONTATTORI BACK-UP DELL ELETTRONICA DI COMANDO E CONTROLLO DELLE MACCHINE «RISERVA DI ENERGIA MECCANICA»
38 IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO 038 GRUPPO DI CONTINUITÀ UPS UPS + G.E. «UPS ROTANTI» VANTAGGI SVANTAGGI COMPLETA IMMUNIZZAZIONE MASSIMA CONTINUITÀ DI SERVIZIO POTENZE ELETTRICHE ELEVATE ELEVATO IMPATTO SUGLI IMPIANTI ESISTENTI PROBLEMI DI INSTALLAZIONE
39 IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO 039 TEMPORIZZARE LE BOBINE DEI CONTATTORI RITARDARE L INTERVENTO BACK-UP ELETTRONICA DI COMANDO E CONTROLLO DELLE MACCHINE ALIMENTARE L ELETTRONICA DI CONTROLLO E COMANDO ATTRAVERSO UN GRUPPO DI CONTINUITÀ COSTI CONTENUTI VANTAGGI INSTALLAZIONE SEMPLICE RIDUZIONE DEI TEMPI DI RIAVVIO DELLA PRODUZIONE SVANTAGGI IMMUNIZZAZIONE PARZIALE AI B.d.T.
40 IMMUNIZZAZIONE DEL PROCESSO DI LAVORO 040 CONCLUSIONI 1. NON ESISTONO SOLUZIONI STANDARD. OGNI INTERVENTO DEVE ESSERE STUDIATO E PROGETTATO IN FUNZIONE DELLA SINGOLA MACCHINA E DEL SINGOLO PROCESSO DI LAVORO. 2. È COMUNQUE NECESSARIO VALUTARE ATTENTAMENTE LE ESIGENZE DI OGNI APPLICAZIONE NELL'AMBITO DEL PROCESSO PRODUTTIVO, SIA PER DECIDERE I PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE, SIA PER DEFINIRE CON ESATTEZZA LE PRESCRIZIONI DA FORNIRE AL COSTRUTTORE DI MACCHINE E APPARECCHIATURE. 3. ESEGUIRE UNA CORRETTA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI (DIMENSIONAMENTI, SICUREZZE, RIDONDANZE, ECC ).
41 GRAZIE PER L ATTENZIONE 041
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