La scoperta degli abusi. In Italia lo studio al fenomeno è relativamente recente
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- Luca Giannini
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1 La scoperta degli abusi In Italia lo studio al fenomeno è relativamente recente
2 Quando si parla di abusi Spesso ci si ricollega all abuso sessuale o al maltrattamento fisico L abuso è una patologia, spesso cronica, che si esprime in forme miste ed eterogenee e può coinvolgere il bambino in più forme contemporaneamente o nel corso della sua vita
3 LE FORME DI ABUSO 1) ABUSO FISICO: Il genitore o le persone che hanno il compito di prendersi cura del bambino eseguono, permettono che si eseguano o mettono il bambino in condizioni di subire lesioni personali. In esso si distinguono: Maltrattamento fisico Trascuratezza
4 2) ABUSO PSICOLOGICO: Il bambino viene svalutato, umiliato, denigrato, sottoposto a sevizie psicologiche continuate e/o durature nel tempo attraverso frasi e/o comportamenti
5 3) ABUSO SESSUALE: Coinvolgimento di soggetti immaturi e dipendenti in attività sessuali, con assenza di completa consapevolezza e possibilità di scelta, in violazione dei tabù famigliari o delle differenze generazionali, agito da famigliari, conoscenti, estranei
6 L abuso sessuale si distingue in: Intrafamigliare Parentale Extrafamigliare Mascherato (pratiche genitali inconsuete, abuso assistito: sindrome delle porte aperte ) Pseudoabuso (convinzione errata che il figlio è stato abusato, consapevole accusa di un genitore verso l altro, dichiarazione non vera del giovane) Sfruttamento sessuale per prestazioni o ai fini della produzione di materiale pornografico
7 4) PATOLOGIE DELLE CURE: Incuria: cure carenti Discuria: cure distorte Ipercura: cure eccessive in cui rientrano -Munchausen per procura -Chemical abuse -Medical Shopping
8 5) VIOLENZA ASSISTITA: atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica compiute su figure di riferimento o sul altre figure adulte o minori di cui il bambino può fare esperienza diretta o indiretta (Cismai, 1999)
9 DEFINIZIONE DI ABUSO ALL INFANZIA Comprende tutte quelle le forme di maltrattamento sui minori ovvero l insieme degli atti OMISSIVI e COMMISSIVI Si concretizza quindi: negli atti e nelle carenze che turbano gravemente i bambini/e, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale (Consiglio D Europa, Strasburgo, 1978)
10 REATO Ogni condotta che può essere omissiva e/o commissiva volta a ledere e a violare il diritto del bambino o della bambina ad una crescita sana, alla sua integrità fisica e psicologica, ovvero a violare il cosiddetto diritto alla salute sia esso fisico, psichico e sociale (così come definito dall OMS)
11 La violenza sessuale è un reato Con la legge 66/ 96 non più contro la pubblica morale ma: contro la persona e si configura come un delitto contro la libertà personale
12 La legge 66/ 96 ha il merito di: 1)Aver introdotto importanti novità in ambito giudiziario a tutela del bambino che affronta una vicenda processuale 2) Sottolineare il ruolo del servizio sociale nelle fasi del procedimento
13 Art.609 decies Stabilisce che il minore sia assicurato in ogni stato e grado del procedimento penale da un assistenza affettiva e psicologica che possono essere i genitori o altre persone idonee e comunque dai servizi sociali minorili della giustizia e degli enti locali, di cui si può avvalere l A.G. nell ambito del procedimento
14 CURATORE SPECIALE (artt. 77 e 338 c.p.p.) Chi è: il difensore della parte offesa (bambino). Generalmente si tratta di uno psicologo o di un avvocato È nominato da chi: dal Gip con decreto motivato Su richiesta di chi: del P.M. o del Servizio Sociale, in caso di conflitti di interessi
15 Quali poteri ha il curatore speciale -di sporgere querela per nome e per conto del minore (entro sei mesi dalla sua nomina) -di costituirsi parte civile nel procedimento instaurato (solo dopo il rinvio a giudizio) -può nominare consulenti tecnici di parte (sette giorni prima del dibattimento)
16 COSA DEVONO FARE I SERVIZI? FIN DALL INIZIO DELLE INDAGINI PRELIMINARI il Servizio può richiedere al P.M. che si proceda alla sua nomina di curatore speciale, da parte del Gip, del minore parte lesa onde fornirgli da subito una difesa legale
17 Una volta che il servizio sociale viene nominato curatore speciale del minore è sua responsabilità individuare la persona più idonea a difendere il bambino
18 In base all art. 13 della legge 66/ 96. Si stabilisce che il P.M. o l indagato può chiedere al Gip che si proceda all assunzione delle prove o della testimonianza del minore di 16 anni tramite INCIDENTE PROBATORIO (ART. 392 C.P.P.)
19 INCIDENTE PROBATORIO CHE COS E : consiste nell assunzione delle prove ovvero della testimonianza del minore di anni 16 CHI LO RICHIEDE: il P.M. o l indagato La parte offesa può solo rivolgersi al P.M. affinchè lo chieda A CHI: al Gip che lo conduce e lo dispone Ha lo stesso valore del dibattimento
20 In base all art. 14 della legge 66/ 96 Si stabilisce che in sede di incidente probatorio l indagato e i difensori delle parti hanno diritto di ottenere copia degli atti depositati Che l udienza si svolga in luogo diverso dal Tribunale ovvero di strutture specializzate di assistenza provviste di mezzi di riproduzione fonografica e audiovisiva
21 Per l operatore del servizio è importante considerare che: Quando si avvia l iter processuale -possono richiedere al P.M. di essere nominati dal Gip curatori speciali del minore parte lesa auspicabilmente fin dall inizio delle indagini preliminari -possono essere sentiti, durante la fase delle indagini preliminari, dal P.M. o dalla Polizia Giudiziaria (su delega del P.M.)
22 -possono essere chiamati a rilasciare copie delle cartelle sociali/psicologiche relative alla persona offesa e dei suoi famigliari alla Polizia Giudiziaria -possono essere sentiti dai CTU, nominati dal Gip
23 CONSULENTE TECNICO D UFFICIO(art. 359 e 360 c.p.p.) CHI E : è un perito con specifiche competenze tecniche, scientifiche, psicologiche (psicologo, neuropischiatra o psichiatra) in grado di rispondere ai quesiti posti al Giudice nella perizia DA CHI E NOMINATO: dal Gip
24 -devono provvedere, ove ciò risponda alle esigenze affettive, psicologiche del minore, ad accompagnare il bambino negli Uffici Giudiziari ovvero in luoghi consoni diversi dal Tribunale per l AUDIZIONE DEL MINORE durante -le indagini preliminari dal P.M. o Polizia Giudiziaria
25 -in sede di incidente probatorio dal Gip -in sede di dibattimento dinanzi al Giudice del Dibattimento -durante l intero iter dai C.T.U. e C.T.P. (nonché da parte del T.p.M.)
26 AUDIZIONE DEL MINORE CHE COS E : consiste nell ascolto del minore QUANDO SI SVOLGE: in fase di indagine preliminare e nell incidente probatorio CHI LA SVOLGE: o direttamente il P.M. o il Gip, su richiesta del P.M. (in sede di incidente probatorio)
27 -devono provvedere ad assistere il minore nel procedimento giudiziario COSA SIGNIFICA QUESTO PER L OPERATORE?
28 1) Garantire al bambino un sostegno costante di una persona di sua fiducia, che lo conosce 2) Aiutare il bambino a comprendere le complesse procedure giudiziarie 3) Raccordarsi con il P.M. e i suoi organi delegati -per individuare il momento in cui il bambino si trova nelle condizioni psicologiche più adatte per sottoporsi all audizione -e i modi per preparare il minore all audizione
29 In che modo Spiegando al bambino: -dove andrà -chi incontrerà -cosa succederà In sede di incidente occorre assicurarsi che il bambino non incontri il presunto abusante prima dell audizione
30 - sempre raccordarsi con tutti i professionisti o soggetti coinvolti sul caso nell ottica dell interdiplinarietà (psicologi, neuropsichiatri, educatori della comunità, famiglia affidataria, ecc.)
31 -considerare che il bambino somma interiormente tutte le volte che effettua una dichiarazione circa l esperienza traumatica -la sua capacità di rendere la testimonianza dipende dal grado di elaborazione del trauma -i tempi giudiziari non coincidono con i tempi psicologici del bambino -che l esito del processo può avere ripercussioni sul bambino
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