DECRETO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO

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1 DECRETO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 8 DEL OGGETTO: Relazione sull attività svolta nell anno 2015, Programma delle attività per l anno 2016, Relazioni sull attività svolta nell anno 2015 e Programma delle attività per l anno 2016 redatte dal Dirigente della Direzione Benefici e Servizi agli Studenti, dal Responsabile dell Area Affari Generali e Patrimonio, dal Responsabile dell Area Risorse Finanziarie, dal Responsabile dell Area Risorse Umane. Approvazione. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO RICHIAMATO l art. 10, comma 2 ter, della Legge Regionale 18 marzo 2011, n. 7, (comma aggiunto dal comma 1 dell art. 1 della Legge Regionale 18 settembre 2015, n. 16) ai sensi del quale la Giunta regionale, per la gestione amministrativa ordinaria degli enti strumentali regionali, provvede alla nomina di commissari straordinari la cui durata in carica è prevista per un periodo di un anno, rinnovabile per la stessa durata, per gravi ragioni e prima della scadenza del termine; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n del 23 dicembre 2015 con la quale il dott. Massimo Toffanin, nato a Monselice (Pd) il 20 agosto 1976, è stato nominato Commissario straordinario dell'esu di Verona, con i poteri di gestione amministrativa ordinaria; VISTA la comunicazione del Direttore del Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione del Veneto, avente ad oggetto: ESU - Azienda regionale per il diritto allo studio universitario di Verona. Comunicazione della nomina del Commissario straordinario. Deliberazione della Giunta Regionale n del , in data 18 febbraio 2016, protocollo regionale n /70.06, class. C101, con la quale si dispone che la nomina è efficace dalla data di accettazione avvenuta il ;

2 IN APPLICAZIONE dell art. 8 (Relazione sull attività) della Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53 Disciplina dell attività di vigilanza e di controllo sugli enti amministrativi regionali, l ESU di Verona è tenuto a trasmettere alla Giunta regionale e al Consiglio regionale, entro il mese di febbraio di ogni anno, termine comunque ordinatorio e non perentorio, una relazione motivata e documentata sull'attività svolta nell'anno precedente nella quale, in particolare, devono essere raffrontati i risultati conseguiti con il programma di attività deliberato all'inizio dell'anno. Tale disposizione va letta in combinato disposto con l art. 14 (Direttore dell Azienda), comma 6 della Legge regionale 7 aprile 1998 n. 8 Norme per l attuazione del diritto allo studio universitario, in ottemperanza del quale il Direttore dell Azienda presenta al Consiglio di Amministrazione una relazione sull attività svolta, con allegate le relazioni dei singoli responsabili dei servizi, e un programma di lavoro per l anno successivo. CONSIDERATO CHE nel dare attuazione a tale disposizione, si ritiene di utilizzare metodologie espositive ed illustrative che consentano l effettivo perseguimento della ratio legis, ossia la verifica da parte del Consiglio di Amministrazione aziendale e, quindi, dell Organo consiliare regionale del perseguimento degli obiettivi declamati in fase di programmazione, sulla base di parametri e di fattori di misurazione qualitativa e quantitativa oggettivi e preordinati. RILEVATO CHE tale approccio sistemico non si risolve più, esclusivamente, nel raffronto tra il programma delle attività e la relazione sulle medesime, ma trova necessariamente collocazione in un più ampio e coordinato contesto determinato dalla recente legislazione. Bilancio previsionale, Piano esecutivo di gestione, Piano delle performance, Relazione sulle performance, Conto consuntivo, Programma per la trasparenza, Controllo di gestione, costituiscono i parametri per la valutazione del livello di efficacia ed efficienza dell attività aziendale. CONSIDERATO CHE le attività realizzate nel 2015 hanno avuto quale rinnovato quadro normativo di riferimento statale il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68 che, in attuazione della delega sancita dall art. 5, comma 1, lettere a) secondo periodo e d) della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, revisiona la normativa di principio in materia di diritto allo studio universitario, abrogando la Legge 2 dicembre 1991, n EVIDENZIATO CHE la mancata adozione dei Decreti attuativi comporta, però, la paradossale situazione per cui gli interventi per il diritto allo studio universitario sono ancora posti in essere secondo le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile CONSIDERATO CHE gli interventi dell ESU di Verona, finalizzati alla promozione ed alla attuazione del diritto allo studio universitario, sono, quindi, realizzati nell ambito e secondo gli indirizzi dei seguenti presupposti normativi: Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile 2001; Legge regionale 7 aprile 1998, n. 8; Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53; Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39; Deliberazione della Giunta regionale n. 783 del 14 maggio 2015;

3 RILEVATO che con il presente provvedimento si procede all approvazione della RELAZIONE SULL ATTIVITÀ dell ESU - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Verona, di cui all Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, composta da: 1. RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA NELL ANNO 2015, 2. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA PER L ANNO RILEVATO, altresì, che con il medesimo si provvede all approvazione dell Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, composto dalle Relazioni sull attività svolta nell anno 2015 e programma delle attività per l anno 2016 redatte dal Dirigente della Direzione Benefici e Servizi agli Studenti, dal Responsabile dell Area Affari Generali e Patrimonio, dal Responsabile dell Area Risorse Finanziarie, dal Responsabile dell Area Risorse Umane. VISTA la Legge regionale 7 aprile 1998, n. 8; VISTA la Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53; VISTO il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118; VISTA la Legge 6 novembre 2012 n. 190; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33; VISTA la delibera della Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche n. 72 dell 11 settembre 2013; VISTA la Legge Regionale 7 aprile 1998, n. 8. Tutto ciò premesso e considerato. D E C R E TA 1. le considerazioni svolte in parte premessa costituiscono parte integrante del presente provvedimento 2. di approvare la RELAZIONE SULL ATTIVITÀ dell ESU - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Verona, di cui all Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, composta da: RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA NELL ANNO 2015, redatta ai sensi dell art. 8 della Legge Regionale 18 dicembre 1993, n. 53 e dell art. 14, comma 6 della Legge Regionale 7 aprile 1998, n. 8, PROGRAMMA DELLE ATTIVITA PER L ANNO 2016, redatto ai sensi dell art. 14, comma 6 della Legge Regionale 7 aprile 1998, n. 8; 3. di approvare l Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, composto dalle Relazioni sull attività svolta nell anno 2015 e programma delle attività per l anno 2016 redatte dal Dirigente della Direzione Benefici e Servizi agli Studenti, dal Responsabile dell Area Affari Generali e Patrimonio, dal Responsabile dell Area Risorse Finanziarie, dal Responsabile dell Area Risorse Umane;

4 4. di dare atto che il PROGRAMMA DELLE ATTIVITA PER L ANNO 2016 è coerente con il Bilancio di Previsione Esercizio 2016, con il Piano Esecutivo di Gestione e con il Piano delle Performance 2016/2018, già approvati e affidati alla direzione aziendale per l attuazione; 5. di trasmettere la RELAZIONE SULL ATTIVITÀ dell ESU - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Verona alla Giunta Regionale del Veneto ed al Consiglio regionale del Veneto per gli adempimenti di competenza. 6. di disporne la pubblicazione, in attuazione e secondo le disposizioni normativamente previste. Atto non soggetto a controllo ai sensi della Legge Regionale 7 aprile 1998, n.8. IL DIRETTORE (dott. Gabriele Verza) IL COMMISSARIO STRAORDINARIO (dott. Massimo Toffanin)

5 UFFICIO RAGIONERIA Visto ed assunto l impegno di. sul cap. del Conto R / C del Bilancio al n. ai sensi dell art. 43 L.R n.39 Verona, IL RAGIONIERE SEGRETERIA Si attesta che la presente delibera, di cui questa è copia conforme all originale per uso amministrativo, è stata trasmessa in data odierna all Amministrazione Regionale. Verona, IL DIRETTORE La presente delibera è divenuta esecutiva a seguito di controllo da parte della Giunta Regionale in data. Verona, IL DIRETTORE La presente delibera è pubblicata all albo ufficiale dell Ente dal giorno IL DIRETTORE

6 ALLEGATO A) alla Decreto del Commissario Straordinario n. 8 del RELAZIONE SULL ATTIVITA (art. 8 Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53) 1

7 PREMESSA In applicazione dell art. 8 (Relazione sull attività) della Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53 Disciplina dell attività di vigilanza e di controllo sugli enti amministrativi regionali, l ESU di Verona è tenuto a trasmettere alla Giunta regionale e al Consiglio regionale, entro il mese di febbraio di ogni anno, una relazione motivata e documentata sull'attività svolta nell'anno precedente nella quale, in particolare, devono essere raffrontati i risultati conseguiti con il programma di attività deliberato all'inizio dell'anno. Tale disposizione va letta in combinato disposto con l art. 14 (Direttore dell Azienda), comma 6 della Legge regionale 7 aprile 1998 n. 8 Norme per l attuazione del diritto allo studio universitario, in ottemperanza del quale il Direttore dell Azienda presenta al Consiglio di Amministrazione una relazione sull attività svolta, con allegate le relazioni dei singoli responsabili dei servizi, e un programma di lavoro per l anno successivo. Nel dare attuazione a tale disposizione, si ritiene di utilizzare metodologie espositive ed illustrative che consentano l effettivo perseguimento della ratio legis, ossia la verifica da parte dell Organo consiliare regionale del perseguimento degli obiettivi declamati in fase di programmazione, sulla base di parametri e di fattori di misurazione qualitativa e quantitativa oggettivi e preordinati. Un approccio sistemico che non si risolve più esclusivamente nel raffronto tra il programma delle attività e la relazione sulle medesime, ma trova necessariamente collocazione in un più ampio e coordinato contesto determinato dalla recente legislazione. Bilancio previsionale, Piano esecutivo di gestione, Piano delle performance, Relazione sulle performance, Conto consuntivo, Programma per la trasparenza, Controllo di gestione, costituiscono i parametri per la valutazione del livello di efficacia ed efficienza dell attività aziendale. Le attività realizzate nel 2015 hanno avuto quale rinnovato quadro normativo di riferimento statale il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68 che, in attuazione della delega sancita dall art. 5, comma 1, lettere a) secondo periodo e d) della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, revisiona la normativa di principio in materia di diritto allo studio universitario, abrogando la Legge 2 dicembre 1991, n La mancata adozione dei Decreti attuativi comporta, però, la paradossale situazione per cui gli interventi per il diritto allo studio universitario sono ancora posti in essere secondo le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile

8 Dal 2015 gli schemi di bilancio sono redatti in conformità all allegato 9 al Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, integrato e modificato dal Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n. 126, rinviando all anno 2016, come previsto dagli art. 3 comma 12, l adozione dei principi applicati della contabilità economica patrimoniale e il conseguente affiancamento della contabilità economica patrimoniale alla contabilità finanziaria previsti dall art. 2 commi 1 e 2 unitamente al piano dei conti integrato di cui all art. 4, rinviando, inoltre, come previsto dall art. 11 bis, comma 4, l adozione del bilancio consolidato con riferimento all esercizio Gli interventi dell ESU di Verona, finalizzati alla promozione ed alla attuazione del diritto allo studio universitario, sono realizzati nell ambito e secondo gli indirizzi dei seguenti presupposti normativi: Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile 2001; Legge regionale 7 aprile 1998, n. 8; Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53; Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39; Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118; Deliberazione della Giunta regionale n. 783 del 14 maggio 2015; Il presente documento è suddiviso, sulla scorta di quanto sopra premesso, in due sezioni: 1. RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA NELL ANNO 2014, 2. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA PER L ANNO Ogni sezione è, a propria volta, suddivisa nelle seguenti sottosezioni/obiettivo annuali o pluriennali: GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI SERVIZI ABITATIVI SERVIZI DI RISTORAZIONE ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI RISORSE UMANE 3

9 1. RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA NELL ANNO 2015 GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA L analisi della gestione economico finanziaria, che utilizza quali macro parametri di riferimento i dati del bilancio di previsione e i dei dati relativi agli accertamenti/impegni, è suddivisa in: entrate e spese, competenza (corrente e investimenti) e residui Gestione economico finanziaria di competenza corrente Entrate Entrate correnti previste in competenza Entrate correnti accertate in competenza Minori entrate correnti registrate in competenza rispetto a quelle previste proprie ,02 dalla Regione ,00 Veneto da altri enti ,98 Proprie ,56 incassate ,96 dalla Regione ,21 incassate ,29 Veneto da altri enti ,86 incassate , ,37 Spese Spese correnti previste in competenza ,92 Spese correnti impegnate in competenza rispetto alle spese previste Minori spese correnti impegnate in competenza rispetto a quelle previste ,33 pagate , ,59 4

10 5

11 Le minori entrate correnti sono rilevate nei capitoli relativi a: - contributi regionali e statali per borse di studio ,93; - gestioni del servizio abitativi ,74; - gestioni facoltative previste dalla L.R. 8/ ,31; - gestione rimborsi IVA ,80. Le minori entrate sono state parzialmente compensate per ,41 da entrate relative ad assegnazione di contributi da privati e da contributi europei destinati, quest ultimi, alla realizzazione del progetto CIVIS IV. Le minori spese correnti sono determinate da: - inutilizzo del fondo accantonamento vincolato all art. 22 Decreto Legislativo 223/ ,92; - risparmi di spesa per il personale dipendente ,88 (nell anno 2015 era prevista l assunzione di n. 2 dipendenti di categoria C ); - risparmio sulla gestione dei servizi amministrativi ,86; - Risparmio sulla gestione dei servizi abitativi ,19; - Altri risparmi nella gestione dei servizi ,74. Gestione economico finanziaria di competenza - investimenti Entrate di parte investimento previste in competenza Entrate di parte investimento accertate in competenza Maggiori entrate di parte investimento in competenza accertate rispetto a quelle previste dallo Stato 0,00 dalla Regione Veneto 0,00 da altri enti 0,00 dallo Stato 0,00 incassati 0,00 dalla Regione Veneto 0,00 incassati 0,00 da altri enti 0,00 incassati 0,00 0,00 Spese di parte investimento previste in competenza Spese di parte investimento impegnate in competenza Minori spese di parte investimento in competenza impegnate rispetto a quelle previste , ,98 Pagati , ,02 6

12 7

13 Gestione economico finanziaria dei residui Residui attivi Correnti Investimento Di nuova formazione ,38 0,00 Da 2014 non incassati , ,08 TOTALE , ,08 Totale corrente + investimento ,12 8

14 Residui passivi Correnti Investimento di nuova formazione , ,77 Da 2014 non pagati , ,59 TOTALE , ,36 totale corrente + investimento ,49 9

15 I residui attivi 2014 non incassati nell anno 2015 sono relativi a: - contributi regionali e statali vincolati all investimento ,08; - fondi da incassare nella controversia positiva con la ditta Edilmasi ,69; - fatture emesse per locazione residenze nel periodo estivo ,48; - rimborsi per crediti IVA ,52; - proventi fatturati non incassati per i servizi alloggi e mensa 7.768,32; - fondi dovuti da studenti stranieri per revoca borse studio 9.422,43; - addebiti a studenti per rimborso danni 6.251,60; - contributi europei assegnati per realizzazione progetto CIVIS III ,80. I residui attivi di competenza anno 2015 sono relativi a: - contributi regionali ed europei in conto funzionamento ,16; - rimborsi da Università di Verona per personale comandato ,41; - somme accertate nel 2015 e non riscosse entro il 31/12/20015 per proventi dei servizi abitativi e mensa ,81. I residui passivi 2014 non pagati nell anno 2015 sono relativi a: - spese per l investimento nei i servizi abitativi (Corte Maddalene) ,55 e nei servizi amministrativi 9.359,04; - spese per il funzionamento dei servizi mensa alloggi e amministrativo ,93. I residui passivi di competenza 2015 sono relativi a: - spese funzionamento dei servizi amministrativi ,15; - spese funzionamento del servizio abitativo ,07; - spese funzionamento del servizio ristorazione ,64; - spese funzionamento nel settore d intervento altri servizi a studenti ,30. I residui passivi formatisi per l investimento sono relativi ad impegni di spese assunti per lavori di: - manutenzione straordinaria presso le mense universitarie ,79; - acquisto di attrezzature nei servizi abitativi ,98; - acquisto di attrezzatura informatica per gli uffici amministrativi 2.000,00. 10

16 Contenimento della spesa anno 2015 legge del 23/12/2014 n. 190 La gestione economico finanziaria si è attenuta alle disposizioni in materia di contenimento gestione competenza Entrate correnti accertate Spese correnti impegnate Differenza entrate spese correnti , , ,30 Entrate acc. c/investimenti Spese imp. c/investimenti Diff. entrate spese c/investimenti 0, , ,98 Totale accertamenti entrate Totale impegni uscite Diff. entrate uscite compless , , ,32 Gestione cassa Incassi in c/comp.e c/res. pagamenti in c/comp. e c/residui Diff. Incassi e pagamenti , , ,40 11

17 SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI I servizi istituzionali e generali sono preposti al funzionamento dell ente in quanto tale. Tra di essi rientrano gli Organi aziendali, il personale, e ogni intervento non direttamente qualificabile quale servizio. Sono, quindi, comprese nell ambito dei servizi istituzionali e generali anche le spese - non destinate al servizio abitativo o di ristorazione - per investimenti e manutenzioni, l acquisizione di beni mobili, taluni servizi nonché le utenze. Impegnato 2015 Pagato 2015 Impegnato 2014 Pagato 2014 Spese correnti , , , ,43 Spese di investimento 2.000,00 0, , ,98 Spese per mutui, prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 ed altre operazioni creditizie TOTALE , , , ,41 12

18 SERVIZI ABITATIVI I servizi abitativi hanno quale obiettivo finale la attribuzione del posto letto con priorità agli aventi diritto. Rientrano, pertanto, in tale voce tutte le attività, comportanti spese correnti o di investimento a ciò indirizzate. L obiettivo generale prefissato è quello di garantire l erogazione del servizio riducendo al minimo la differenza negativa (fisiologica) tra le entrate e le spese. Il servizio è articolato in una pluralità di attività: 1. procedure di assegnazione dei posti letto, 2. gestione contabile e finanziaria dei posti letto, 3. manutenzione ordinaria e straordinaria dei posti letto, 4. realizzazione e acquisizione dei posti letto. Impegnato 2015 Pagato 2015 Impegnato 2014 Pagato 2014 Spese correnti , , , ,18 Spese di investimento , , , ,11 Spese per mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE , , , ,29 13

19 Procedure di assegnazione dei posti letto L ESU di Verona dispone di 621 posti letto, di cui 421 gestiti direttamente e 200 in convenzione, che sono stati assegnati prioritariamente agli aventi titolo alla borsa di studio e, esauriti questi, ai non aventi titolo, conseguendo i risultati individuati dalle seguenti tabelle. Domande Obiettivo Risultato Domande da concorso Domande fuori concorso Domande mobilità internazionale Domande foresteria /altri utenti TOTALE DOMANDE Assegnazioni Obiettivo Risultato Assegnatari da concorso Assegnatari fuori concorso Assegnatari in mobilità internazionale Altri assegnatari/foresteria Convenzione cerco-offro alloggio Totale posti assegnati

20 15

21 1. Gestione contabile e finanziaria dei posti letto Il rapporto tra le entrate e le spese derivanti dalla gestione dei posti letto determina i seguenti risultati. Entrate Previsione Accertato Differenza Incassato Rette studenti , , , ,56 Rette foresteria , , , ,40 Entrate varie , ,20-72, ,20 TOTALE , , , ,16 Spese Previsione Impegnato Differenza Pagato In proprietà , , , ,05 In locazione , ,19-0, ,01 In convenzione , ,00 0, ,00 Personale , , , ,02 Utenze e gestione , , , ,62 TOTALE , , , ,70 16

22 2. Realizzazione e acquisizione di posti letto L intervento di ristrutturazione dell immobile denominato Corte Maddalene adibito a struttura polifunzionale per gli studenti dell Università, con alloggi, aule studio, spazi per attività ricreative e culturali si è concluso nell anno Si riportano i dati economici relativi alla sua realizzazione alla data del : Quadro economico Impegnato al Pagato 2015 Pagato 2014 Pagato esercizi Da pagare rispetto precedenti all impegnato (*) , , , , , ,56 (*) l importo si riferisce alle somme dovute ai professionisti e per le quali non è stata ancora ricevuta fattura L immobile realizzato è composto di n. 116 posti letto complessivi. La residenza si completa di: 1 sala polifunzionale ricavata nei suggestivi spazi della ex cantina del compendio di mq. 270 circa; 7 sale studio di diverse capienze distribuite tra piano terra e piano primo, per totali 185 posti; 1 sala riunioni al piano terra accessibile anche dall esterno, con capienza 30 posti; 1 palestra attrezzata per gli ospiti con annessi spogliatoi al piano terra; 1 locale infermeria; 1 ampia sala soggiorno al piano terra; 1 punto di accoglienza per gli ospiti; 3 punti ristoro ai piani 3 punti di ristoro per la foresteria. 17

23 SERVIZI DI RISTORAZIONE I servizi di ristorazione hanno quale obiettivo finale la attribuzione del pasto con priorità agli aventi diritto. Rientrano, pertanto, in tale voce tutte le attività, comportanti spese correnti o di investimento a ciò indirizzate. Impegnato 2015 Pagato 2015 Impegnato 2014 Pagato 2014 Spese correnti , , , ,99 Spese di investimento ,10 00,00 00,00 00,00 Spese per mutui, 0,00 0, 00 0,00 0, 00 prestiti ed altre operazioni creditizie TOTALE , , , ,99 Dal 1 agosto 2015 si è proceduto a nuovo affidamento del servizio. A seguito della relativa procedura, i costi per pasto a carico dell Azienda sono modificati come di seguito: Precedente gestione (fino al ) Attuale gestione (dal ) Costo pasto IVA esclusa Intero Ridotto Mini corrispettivo per lo svolgimento di attività commerciale 5,018 3,970 2,963 0,00 5,990 4,790 3, ,00 IVA esclusa Nel corso del 2014 l ESU ha attivato nuove procedure di erogazione del servizio di ristorazione presso le sedi di Vicenza (Fondazione Universitaria di Vicenza) e di Verona (studenti Dipartimento di Giurisprudenza e Accademia di Belle Arti), proseguendo anche l erogazione attivata nel 2013 per le sedi esterne di Scienze Infermieristiche a Legnago e Vicenza, che consentono ai frequentanti l accesso al servizio con le medesime modalità 18

24 garantite presso i ristoranti S. Francesco e Le Grazie. Così come per il servizio abitativo, l obiettivo generale prefissato è quello di garantire l erogazione del servizio riducendo al minimo la differenza negativa (fisiologica) tra le entrate e le spese. I parametri di analisi utilizzati sono i seguenti: Rapporto tra le entrate conseguenti alla vendita dei pasti e le spese sostenute per l erogazione del servizio e determinazione della differenza negativa; Raffronto numero e tipologia pasti erogati nel periodo 2014/2015. Le seguenti tabelle e rappresentazioni grafiche illustrano il rapporto tra le entrate e i costi sostenuti e le entrate ENTRATA Previsione Accertato Differenza Incassato Vendita pasti , , , ,34 Vendita pasti a borsisti , , , ,89 TOTALE , , , ,23 SPESA Previsione Impegnato Differenza Pagato Acquisto pasti , , , ,69 Personale 3.000, ,09-431, ,09 Varie di gestione , , , ,00 TOTALE , , , ,78 19

25 La tendenza al progressivo miglioramento del rapporto tra entrate e costi, che ripete all incirca gli stessi risultati degli scorsi anni, evidenziando un proporzionale incremento tanto delle entrate quanto delle spese, è illustrato dalla seguente tabella Entrate , , ,53 Spese , , ,10 Intervento finanziario ESU a copertura dei costi del servizio ristorazione , , ,57 20

26 Ulteriore elemento di analisi è quello relativo all andamento ed alla tipologia dei pasti erogati nel I dati del servizio di ristorazione per l esercizio 2015, raffrontati con il numero dei pasti programmati sono evidenziati nella seguente tabella. Servizio di ristorazione Programmato Erogato S. Francesco Le Grazie Accademia di Belle Arti e Dipartimento di Scienze Giuridiche Contrà Barche (Vicenza) Dipartimento di Economia Aziendale sede di Vicenza Azienda ULSS 6 (Vicenza) Azienda ULSS 21 (Legnago) Ospedale Borgo Trento di Verona 50 0 Altre sedi esterne non convenzionate (San Pietro in Cariano, Borgo Venezia, Rovereto, Trento) TOTALE

27 L entità dell intervento finanziario dell ESU a copertura della differenza negativa tra le entrate complessive e le spese complessive, divisa per il numero di pasti erogati, determina il valore economico dell intervento finanziario dell ESU per singolo pasto Pasti erogati Intervento finanziario ESU a copertura dei costi del servizio ristorazione per singolo pasto 0,16 0,24 0,13 Le successive tabelle indicano, complessivamente e analiticamente, ove il servizio di ristorazione è monitorato tramite procedure informatiche, l andamento della erogazione e delle tipologia di pasti nel periodo 2013/2015. RIEPILOGO COMPLESSIVO SERVIZIO RISTORAZIONE ESU DI VERONA GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale TOT MENSA "SAN FRANCESCO" - VERONETTA GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale SF MENSA "LE GRAZIE" - BORGO ROMA GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale BR MENSA INFERMIERISTICA VICENZA (OSP. SAN BORTOLO) GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale VI MENSA INFERMIERISTICA LEGNAGO (OSP. MATER SALUTIS) GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale LE MENSA ABA/GIURISPRUDENZA VERONA (MARKAS) GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale MK MENSA FOND. UNIV. VICENZA (CONCHIGLIA D'ORO) GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale FU Altre sedi esterne non convenzionate totale

28 ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI Nell ambito degli interventi di cui all art. 3 di cui alla Legge regionale 7 aprile 1998 n. 8, l ESU di Verona anche nel corso dell esercizio 2015 ha garantito agli studenti anche servizi non obbligatori. La competenza in merito alle procedure per l attribuzione delle borse di studio regionali agli studenti iscritti ad istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché alle istituzioni di cui alla legge 21 dicembre 199, n. 505 è attribuita agli ESU. La competenza in merito alle procedure per l attribuzione delle borse di studio regionali agli studenti iscritti alle Università degli Studi venete, delle quali si dà comunque conto, è attribuita agli Atenei medesimi. BORSE DI STUDIO REGIONALI - UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA (Dati forniti dall Università degli Studi di Verona) Descrizione 2014/ /16 N. domande per concorso Borse di studio Regionali: Totale studenti idonei, di cui: matricole UE matricole Extra-UE anni successivi matricole scuola di specializzazione per le professioni legali 0 1 anni successivi scuola di specializzazione per le professioni legali 0 4 matricole scuole di Dottorato 0 0 anni successivi scuole di Dottorato

29 DOMANDE IDONEI ISCRITTI AL PRIMO ANNO ITA/ UE ISCRITTI AL PRIMO ANNO EXTRA UE ISCRITTI AD ANNI SUCCESSIVI SOMME IMPEGNATE DI CUI DA TASSA REGIONALE DSU DI CUI DA CONTRIBUTO FONDO INTEGRATIVO STATALE DI CUI DA RISORSE REGIONALI / ESU AGGIUNTIVE IN BORSE DI STUDIO REGIONALI ACCADEMIA DI BELLE ARTI, CONSERVATORIO MUSICALE L ESU ha gestito le procedure relative all assegnazione delle borse di studio regionali degli studenti iscritti all Accademia delle Belle Arti Cignaroli e al Conservatorio di Musica Dall Abaco secondo la seguente TABELLA. ISTITUTO Accademia delle Belle Arti G.B , ,04 Cignaroli ,12 0 Conservatorio di Musica E.F , ,65 Dall Abaco TOTALE , , ,

30 Gli altri interventi sono realizzati in forma diretta, attraverso l affidamento a soggetti esterni o sotto forma di contributo ai dipartimenti universitari o ad associazioni studentesche universitarie. Soggetto attuatore dell intervento Associazioni ed organismi universitari Tipologia di intervento Previsione di spesa anno 2015 Somma impegnata anno 2015 Attività di cui all art. 3, , ,74 LR 8/98 (1) CUS Gestione palestra 6.400, ,00 CUSL ESU Attività editoriale e libraria 0,00 0,00 Servizio consulenza , ,52 psicologica (2) ISU Cerco Offro alloggio , ,79 Associazioni operanti sul Spese per attività territorio ricreative , ,00 Dipartimenti Universitari Sostegno attività didattiche (3) 1.500, ,00 ESU Servizio aula informatica (9.345 accessi) 5.400, ,54 ESU Servizio aule studio ( accessi) 0,00 0,00 ESU Sussidi straordinari 5.000, ,00 ESU Contributo trasporti , ,70 ESU Studenti part-time , ,00 ESU Borse di studio , , , ,73 25

31 RISORSE UMANE La gestione delle risorse umane è assoggettata alla normativa statale e regionale in materia, pertanto, con le seguenti limitazioni: - art. 1 comma 557 e comma 557-quater Legge 296/2006. Riduzione della spesa del personale rispetto alla media del triennio al fine di concorrere a salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica stabiliti dal patto di stabilità interno (ora stabiliti dai commi da 707 a 734 dell art. 1 della legge 28 dicembre 2015 n. 208, legge di stabilità, come disposto dal comma 762); - riduzione dell incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti (Corte dei Conti Liguria, deliberazione n. 80 del Parametro di riferimento cui va commisurata la riduzione richiesta dall art. 1, c. 557, lett. a), della legge 296/2006 è l incidenza percentuale media delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti nel triennio ); - art. 3, c. 5, Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n Assunzioni di personale nel limite delle percentuali di spesa di seguito indicate rispetto alle cessazioni dell anno precedente: - nel 2014 e % - nel 2016 e % ***** - dal % ***** Dal 2014 è consentito il cumulo triennale delle risorse. ***** Con la legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità), art. 1, comma 228, i predetti limiti per il personale di qualifica non dirigenziale sono stati così modificati: - nel 2016 e % - dal % - art. 9 comma 2 bis del D.L. 78/2010 e s. m. e i. A decorrere dal e sino al l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo dell anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. A decorrere dal 1º gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un importo pari alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo. La sopra indicata normativa determina uno stato di criticità destinata ad aumentare progressivamente, come dimostra il raffronto tra la vigente dotazione organica e il personale effettivamente in servizio nel quadriennio 2012/2015, che evidenzia una carenza di personale in servizio al del 31,58 % rispetto alla dotazione 26

32 organica. Categoria Qualifica unica dirigenziale Dotazione organica Personale in servizio al Personale in servizio al Personale in servizio al Personale in servizio al D1 D C1 C B1 B TOTALE

33 PROGRAMMA DELLE ATTIVITA PER L ANNO 2016 GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA La programmazione della gestione economico finanziaria, che utilizza quali macro parametri di riferimento i dati del bilancio di previsione, è suddivisa in: entrate e spese, competenza corrente e competenza investimenti. Gestione economico finanziaria di competenza corrente entrate correnti previste in competenza proprie ,28 dalla Regione Veneto ,00 da altri enti ,00 TOTALE ,28 spese correnti previste in competenza ,28 Gestione economico finanziaria di competenza investimenti entrate di parte investimento previste in competenza dallo Stato 0 dalla Regione Veneto 0 da altri enti 0 spese di parte investimento previste in competenza ,00 La programmazione della gestione economico finanziaria si attiene alle disposizioni in materia di contenimento della spesa nel rispetto del principio del saldo finanziario non negativo, ai sensi del comma 710, art. 1, Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016). 28

34 SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI I servizi istituzionali e generali sono preposti al funzionamento dell ente in quanto tale. Tra di essi rientrano gli Organi aziendali, il personale, e ogni intervento non direttamente qualificabile quale servizio. Sono, quindi, comprese nell ambito dei servizi istituzionali e generali anche le spese - non destinate al servizio abitativo o di ristorazione - per investimenti e manutenzioni, l acquisizione di beni mobili, taluni servizi nonché le utenze. Previsione 2016 Spese correnti ,30 Spese di investimento ,32 Spese per mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0 TOTALE ,62 Obiettivi 2016 Progetto pluriennale per la ricognizione e l inventario dei beni mobili. Inventario beni nella sede amministrativa e nelle mense Le Grazie e San Francesco. Gestione della residenza di Corte Maddalene 29

35 SERVIZI ABITATIVI I servizi abitativi hanno quale obiettivo finale la attribuzione del posto letto con priorità agli aventi diritto. Rientrano, pertanto, in tale voce tutte le attività, comportanti spese correnti o di investimento a ciò indirizzate. L obiettivo generale prefissato è quello di garantire l erogazione del servizio riducendo al minimo la differenza negativa (fisiologica) tra le entrate e le spese. Il servizio è articolato in una pluralità di attività: 1. procedure di assegnazione dei posti letto, 2. gestione contabile e finanziaria dei posti letto, 3. manutenzione ordinaria e straordinaria dei posti letto, 4. realizzazione e acquisizione dei posti letto. Previsione 2016 Spese correnti ,19 Spese di investimento ,88 Spese per mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0 TOTALE ,07 1. Procedure di assegnazione dei posti letto L ESU di Verona dispone di 423 posti letto, tutti gestiti direttamente, che sono stati assegnati prioritariamente agli aventi titolo alla borsa di studio e, esauriti questi, ai non aventi titolo, secondo la programmazione individuata nelle seguenti tabelle. Domande Obiettivo 2016 Domande da concorso 300 Domande fuori concorso 200 Domande mobilità internazionale 50 Domande foresteria /altri utenti 30 TOTALE

36 Assegnazioni Obiettivo 2016 Assegnatari da concorso 205 Assegnatari fuori concorso 155 Assegnatari in mobilità internazionale 45 Altri assegnatari/foresteria 16 TOTALE Gestione contabile e finanziaria dei posti letto Il rapporto tra le entrate e le spese derivanti dalla gestione dei posti letto determina i seguenti risultati. Entrate Previsione 2016 Rette studenti ,00 Rette foresteria ,00 Entrate varie 5.000,00 TOTALE ,00 Spese Previsione 2016 In proprietà ,00 In locazione ,19 In convenzione ,00 Personale ,00 Utenze e gestione ,00 TOTALE ,19 3. manutenzione ordinaria e straordinaria dei posti letto: è prevista la realizzazione di interventi atti a mantenere e migliorare le strutture. 4. realizzazione e acquisizione dei posti letto: nel corso del 2016 non è prevista la realizzazione né l acquisizione di posti letto. 31

37 SERVIZI DI RISTORAZIONE I servizi di ristorazione hanno quale obiettivo finale la attribuzione del pasto con priorità agli aventi diritto. Rientrano, pertanto, in tale voce tutte le attività, comportanti spese correnti o di investimento a ciò indirizzate. Previsioni 2016 Spese correnti ,00 Spese di investimento ,00 Spese per mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0,00 TOTALE ,00 Così come per il servizio abitativo, l obiettivo generale prefissato è quello di garantire l erogazione del servizio riducendo al minimo la differenza negativa (fisiologica) tra le entrate e le spese. I parametri di riferimento utilizzati sono i seguenti: Rapporto tra le entrate conseguenti alla vendita dei pasti e le spese sostenute per l erogazione del servizio e determinazione della differenza negativa; Raffronto numero e tipologia pasti erogati nel periodo 2011/2014. Le seguenti tabelle evidenziano il rapporto tra le entrate e i costi sostenuti e le entrate Entrate Previsione 2016 Spese Previsione 2016 Vendita pasti ,00 Acquisto pasti ,00 Vendita pasti a borsisti ,93 Personale 0,00 TOTALE ,93 TOTALE ,00 Ulteriore parametro di programmazione è quello relativo all andamento ed alla tipologia dei pasti erogati da rapportare in sede di relazione alle annualità precedenti. 32

38 La previsione dei dati del servizio di ristorazione per l anno 2016, è evidenziata nella seguente tabella. Servizio di ristorazione Previsione numero pasti erogati S. Francesco Le Grazie Accademia di Belle Arti e Dipartimento di Scienze Giuridiche Dipartimento di Economia Aziendale (Vicenza) Azienda ULSS 6 (Vicenza) Azienda ULSS 21 (Legnago) Ospedale Borgo Trento di Verona 50 Altre sedi esterne non convenzionate: 100 San Pietro in Cariano, Borgo Venezia, Rovereto, Trento TOTALE

39 ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI Nell ambito degli interventi di cui all art. 3 di cui alla Legge regionale 7 aprile 1998 n. 8, l ESU di Verona anche nel corso dell esercizio 2016 eroga agli studenti anche servizi non obbligatori. La competenza in merito alle procedure per l attribuzione delle borse di studio regionali agli studenti iscritti ad istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché alle istituzioni di cui alla legge 21 dicembre 199, n. 505 è attribuita agli ESU. La competenza in merito alle procedure per l attribuzione delle borse di studio regionali agli studenti iscritti alle Università degli Studi venete, delle quali si dà comunque conto, è attribuita agli Atenei medesimi. BORSE DI STUDIO REGIONALI ACCADEMIA DI BELLE ARTI, CONSERVATORIO DI MUSICA L ESU gestisce le procedure relative all assegnazione delle borse di studio regionali degli studenti iscritti all Accademia delle Belle Arti Cignaroli e al Conservatorio di Musica Dall Abaco. Previsione di spesa 2016 Accademia delle Belle Arti Cignaroli ,00 Conservatorio di Musica Dall Abaco ,00 TOTALE ,00 Gli altri interventi programmati sono realizzati in forma diretta, attraverso l affidamento a soggetti esterni o sotto forma di contributo ai dipartimenti universitari o ad associazioni studentesche universitarie. Descrizione dell intervento Corso di Orientamento al Lavoro e Scuola di Autoimprenditoria Palestra residenza Borgo Roma: corsi di Step, Tonificazione muscolare e Balli di Gruppo Soggetto attraverso cui è realizzato Gestione diretta Previsione ,00 Centro Universitario Sportivo di Verona 7.000,00 Servizio assistenza psicologica Contratto di servizio ,00 Servizio Presto Bici Gestione diretta 0,00 Gestione diretta ESU Day: giornata di presentazione e illustrazione dei servizi e opportunità offerte dall ESU Convenzione Sporting Club Verona: convenzione per promuovere l utilizzo di strutture sportive destinate ai possessori della Carta ESU per l Università Blu Volley: iniziativa finalizzata ad avvicinare e interessare il mondo Gestione diretta Gestione diretta , , ,00 34

40 studentesco allo sport della pallavolo Tutti a teatro: accesso a tariffa agevolata alla stagione teatrale del Teatro Stabile di Verona Rassegna Idem e Festival della Bellezza: accesso a tariffa agevolata alla Rassegna Festival della Bellezza Europa delle Professioni: serie di incontri con professionisti dell area giuridica ed economica per esempi concreti di vita lavorativa Ricerca sulla qualità della vita studentesca: analisi della condizione dei vita degli studenti dell Ateneo nelle diverse declinazioni Simposio Grapevine Physiology: evento per approfondire la conoscenza e l innovazione nel mondo della vite e del vino Jessup Moot Court Competition 2016: partecipazione degli studenti del corso di Giurisprudenza a simulazioni processuali Gestione diretta Gestione diretta , ,00 Aula informatica Gestione diretta 6.000,00 Corso di cinese/stage: attivazione di un Università degli Studi di corso di lingua cinese ,00 Verona / Gestione diretta Università degli Studi di Verona / Gestione diretta 9.500,00 Università degli Studi di Verona / Gestione diretta ,00 Università degli Studi di Verona / Gestione diretta 5.000,00 Università degli Studi di Verona / Gestione diretta 2.500,00 Sussidi straordinari Gestione diretta 5.000,00 Gestione diretta Contributo trasporto pubblico: erogazione di un contributo a parziale copertura dei costi sostenuti dagli studenti per recarsi con i mezzi pubblici all università Fondo di garanzia per Prestiti Fiduciari concessi fino al 2013 Interventi a sostegno della disabilità Collaborazione degli studenti ad attività di servizio Gestione diretta Università degli Studi di Verona Gestione diretta , , , ,00 TOTALE ,00 E inoltre vigente anche per il 2016 la Convenzione con l Università degli Studi di Verona, approvata con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 22 del , per la collaborazione nella realizzazione di attività previste dall art. 3 della Legge Regionale 7 aprile 1998, n. 8. L ambito della collaborazione riguarda: 1. i servizi per il diritto allo studio universitario, 2. i servizi per l orientamento al lavoro e al lavoro, 3. la mobilità internazionale, 4. i servizi bibliotecari. Per tali iniziativa si programma la spesa complessiva di ,00. 35

41 RISORSE UMANE La gestione delle risorse umane è assoggettata alla normativa statale e regionale in materia, pertanto, con le seguenti limitazioni: - art. 1 comma 557 e comma 557-quater Legge 296/2006. Riduzione della spesa del personale rispetto alla media del triennio al fine di concorrere a salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica stabiliti dal patto di stabilità interno (ora stabiliti dai commi da 707 a 734 dell art. 1 della legge 28 dicembre 2015 n. 208, legge di stabilità, come disposto dal comma 762); - riduzione dell incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti (Corte dei Conti Liguria, deliberazione n. 80 del Parametro di riferimento cui va commisurata la riduzione richiesta dall art. 1, c. 557, lett. a), della legge 296/2006 è l incidenza percentuale media delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti nel triennio ); - art. 3, comma 5, Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n Assunzioni di personale nel limite delle percentuali di spesa di seguito indicate rispetto alle cessazioni dell anno precedente: - nel 2014 e % - nel 2016 e % ***** - dal % ***** Dal 2014 è consentito il cumulo triennale delle risorse. ***** Con la legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità), art. 1, comma 228, i predetti limiti per il personale di qualifica non dirigenziale sono stati così modificati: - nel 2016 e % - dal % - art. 9 comma 2 bis del D.L. 78/2010 e s. m. e i. A decorrere dal e sino al l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo dell anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. A decorrere dal 1º gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un importo pari alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo. Art. 1, comma 236, Legge 28 dicembre 2015 n Nelle more dell'adozione dei decreti legislativi attuativi degli articoli 11 e 17 della legge 7 agosto 2015, n. 124, con particolare riferimento all'omogeneizzazione del trattamento economico fondamentale e accessorio della dirigenza, tenuto conto delle esigenze di finanza pubblica, a decorrere dal 1º gennaio 2016 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle 36

42 amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2015 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente. Per il 2016 si prevede l assunzione per mobilità da altro ente di una unità di categoria C e di una unità di categoria D, iniziale D.1. Tali assunzioni non risolvono l elevato stato di criticità determinato dalla carenza di personale che, anche con l incremento programmato, evidenzia un deficit del 28,95% rispetto alla dotazione organica. Categoria Dotazione organica Previsione Personale in servizio al Qualifica unica dirigenziale 2 1 D1 D6 5 4 C1 C B1 B TOTALE

43 ALLEGATO B) alla Decreto del Commissario Straordinario n. 8 del RELAZIONI SULL ATTIVITÀ SVOLTA NELL ANNO 2015 E PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ PER L ANNO 2016 REDATTE DAL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE BENEFICI E SERVIZI AGLI STUDENTI, DAL RESPONSABILE DELL AREA AFFARI GENERALI E PATRIMONIO, DAL RESPONSABILE DELL AREA RISORSE FINANZIARIE, DAL RESPONSABILE DELL AREA RISORSE UMANE (art. 8 Legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53) 1

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