CAPITOLO 1 ASPETTI DI CARATTERE GENERALE
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1 del 02/12/2014 Pagina 1 di 77 CAPITOLO 1 ASPETTI DI CARATTERE GENERALE
2 Pagina 2 di 77 SEZIONE 01.1 PREMESSA Il presente documento è redatto per l Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi sito nel comune di Rieti in viale Maraini 54. Il documento rappresenta il risultato dell attività di valutazione dei rischi, eseguita secondo quanto indicato al capitolo Metodologia di valutazione. SEZIONE 01.2 BREVE DESCRIZIONE DEL PLESSO SCOLASTICO SEDE PRINCIPALE (Viale E. Maraini 54 RIETI - ) - L edificio principale è stato costruito negli anni 70 appositamente per ospitare l Istituto Tecnico Commerciale al quale poi, negli anni 80, si sono aggiunti gli edifici annessi uno dei quali ospita alcune classi dell Istituto Pedagogico pertanto attualmente è in uso promiscuo tra entità diverse; - La struttura dell edificio scolastico è ascrivibile ad una tipologia intelaiata in cemento armato, progettata e realizzata secondo la normativa vigente all epoca della costruzione risalente agli anni settanta, tamponature in blocchi di laterizio forati, ampie superfici vetrate, copertura piana non praticabile o a falde inclinate; - n 2/ 3 piani fuori terra : tutti gli uffici ed i laboratori sono collocati al piano terra, una porzione del fabbricato, al piano interrato, ospita l archivio ed un magazzino; - quasi tutte le aule si trovano ai piani primo, secondo e terzo. - gli impianti presenti nella scuola sono : elettrico, idraulico, riscaldamento, montascale ; - l area esterna è sufficientemente ampia, seppure spesso occupata da auto in sosta, facilmente raggiungibile dall interno in caso di evacuazione forzata, mediante le numerose uscite di emergenza e le scale di emergenza. SEDE COORDINATA ( via Palmiro Togliatti snc RIETI - ) - La scuola è dislocata in parte nell edificio dell Istituto Professionale per il Commercio e in parte in quello dell Istituto d Arte pertanto, in entrambi gli edifici, le attività sono promiscue tra scuole o corsi diversi; - La struttura degli edifici scolastici è ascrivibile ad una tipologia intelaiata in cemento armato, progettata e realizzata secondo la normativa vigente all epoca della costruzione risalente agli anni 2000, tamponature in blocchi di laterizio forati, ampie superfici vetrate, copertura piana non praticabile; - n 2 piani fuori terra. Le aule che condividono l edificio con il Liceo Artistico sono tutte dislocate al piano terra ; - gli impianti presenti nella scuola sono : elettrico, idraulico, riscaldamento, ascensore; - l area esterna è sufficientemente ampia, facilmente raggiungibile dall interno in caso di evacuazione forzata, mediante l uscita principale o mediante quelle di emergenza.
3 Pagina 3 di 77 SEDE COORDINATA (Via dell Agricoltura c/o Scuola Media CITTADUCALE - ) - L Istituto è ospitato nell edificio della Scuole Medie pertanto è in uso promiscuo tra entità diverse che tuttavia non interferiscono significativamente; - La struttura dell edificio scolastico è ascrivibile ad una tipologia intelaiata in cemento armato, progettata e realizzata secondo la normativa vigente all epoca della costruzione risalente agli anni novanta, tamponature in blocchi di laterizio forati, ampie superfici vetrate, copertura a falde inclinate; - n 1 piano fuori terra ; - gli impianti presenti nella scuola sono : elettrico, idraulico, riscaldamento.
4 Pagina 4 di 77 SEZIONE 01.3 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Dirigente Scolastico. Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori Responsabile del S.P.P. Consulenti esterni.. Addetti al S.P.P... Medico competente. Addetti antincendio Addetti al primo soccorso. Prof.ssa Maria Rita Pitoni Antonietta Carapacchio (dimessa) Fulvio Falsini.. Arcangelo Mancini Cesare Fornari Gianluca Pezzotti Dott. Massimiliano Angelucci Zingaretti Vittorio Alberini Edvige Desideri Martino Passarani Antonella Mancini Arcangelo Olivieri Oliviero Grillo Alida Frattali Maurizio Serani Leonello Leonardi Orlando (ITE) (ITE) (ITE) (ITE) (IPC) (IPC) (IPC) (ITA) (ITA) (IPSAA) Serilli Dina (ITE) Paris M. Elena (ITE) Mazzilli Mirella (ITE) Spagoni Lucia (ITE) Cianni Maria Cecilia (IPC) Pietripaoli Rita (IPC) Catalano Consiglia (IPC) Trinchi Colomba (IPC) Liberali Giuliana (ITA) Battisti Vincenzo (IPC) Nobili M. Rita (ITA) De Marco Massimiliano (IPSAA)
5 Pagina 5 di 77 SEZIONE 01.4 ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rita Pitoni Medico Competente Dott. Massimiliano De Angelis Squadra di emergenza antincendio Nominativo Ruolo Zingaretti Vittorio (ITE) Alberini Edvige (ITE) Desideri Martino (ITE) Passarani Antonella (ITE) Mancini Arcangelo (IPC) Olivieri Oliviero (IPC) Grillo Alida (IPC) Frattali Maurizio (ITA) Serani Leonello ( ITA) Leonardi Orlando (IPSAA) Squadra primo soccorso Nominativo Serilli Dina (ITE). Paris M Elena (ITE) Mazzilli Mirella (ITE) Spagoni Lucia (ITE) Cianni Maria Cecilia (IPC) Pietripaoli Rita (IPC) Catalano Consiglia (IPC) Trinchi Colomba (IPC) Liberali Giuliana ( ITA) Battisti Vincenzo (IPC) Nobili M. Rita (ITA) De Marco Massimiliano (IPSAA) R.S.P.P. Ing. Fulvio Falsini A.S.P.P. Cesare Fornari (ITE) Arcangelo Mancini (IPC-ITA) Gianluca Pezzotti (IPSAA) R.L.S. Antonietta Carapacchio (dimessa) PREPOSTI DSGA PAOLA COLETTI DOCENTI Responsabili dei laboratori e della classe DOCENTE Responsabile Palestra LAVORATORI
6 Pagina 6 di 77 SEZIONE 01.5 LAVORATORI SUBORDINATI Nella tabella seguente 1, sono riportati i nominativi dei lavoratori subordinati con le relative attività svolte (qualora per un singolo lavoratore vengano individuate più attività lavorative indicare il nominativo in corrispondenza dell attività lavorativa prevalente). COGNOME NOME Luoghi di lavoro. aule ADRIANI SETTIMIO 1 2 ADRIANI ELENA aule 3 AGUZZI ENRICO aule 4 ALBANESE Alessandro aule 5 ALLEGA MARIA DELFINA aule 6 ALLEGRI LOREDANA aule 7 ALVARI LAURA aule 8 ANGELETTI ELVIRA aule 9 ANGELONI ALIDA aule 10 ANGELUCCI PAOLA aule 11 ASCOLI GABRIELLA aule 12 BARINA EMILIANA aule 13 BARINA SUSANNA aule 14 BATTISTA ANNA aule 15 BECCARINI VALERIA aule 16 BEGI ROBERTA aule 17 BERETTA MASSIMILIANO aule 18 BERETTA FLORIANA aule 19 BIANCHETTI GASTONE aule 20 BONIFAZI SABRINA aule 21 BRUNO CARLO aule 22 CALUISI LUIGI aule 23 CANDELA SIMONA aule 24 CARAPACCHIO ANTONIETTA aule 25 CASCIANI ROBERTO aule 26 CATALANO CONSIGLIA aule 27 CECCHETTIN VIVIANA aule 28 CECI PATRIZIA aule 29 CENCIARELLI CRISTIANA aule 30 CERRI CARMELA aule 31 CESARETTI GABRIELLA Aule Attività lavorativa svolta 2 DOCENTI 321 La medesima tabella dovrà essere compilata a cura del Dirigente Scolastico, a seguito dell assegnazione definitiva all Istituto del per33sonale scolastico, in caso di nuova assunzione o in caso di supplenze temporanee, al fine di garantire un costante aggiornamento del documento di valutazione dei rischi. 2 Le mansioni principali assegnate a ciascun lavoratore sono quelle indicate nelle tabelle, tuttavia non si esclude che alcuni lavoratori, per esperienza maturata nel tempo e capacità operativa, possano essere impiegati in mansioni anche differenti (previa la necessaria informazione, formazione ed addestramento).
7 Pagina 7 di CIANCARELLI SONIA Aule 33 CIANCARELLI RENATA aule 34 CIANNI MARIA CECILIA aule 35 CIPRIANI VANNI aule 36 COPPOLA ANNUNZIATA aule 37 CORRADI LUISIANA aule 38 COSTANTINI ANNA LISA aule 39 CRISCUOLO ROSANNA aule 40 D'ALESSANDRO MARIA RITA aule 41 D'AMMANDO ALESSANDRA aule 42 DE ANGELIS SANTE aule 43 DE REMIGIS VITALE Aule 44 DESANTIS CINZIA Aule 45 DI GREGORIO ANNAMARIA aule 46 DI RENZO GINETTA aule 47 DI VINCENZO PAOLO aule 48 DIONISI GIUSEPPINA aule 49 DIONISI DANIELA aule 50 D'ORAZIO RITA aule 51 ELEUTERI LORETTA aule 52 ERRIQUEZ FRANCESCA aule 53 FARAGLIA MARIA LUDOVICA aule 54 FERRARO MARIA ROSARIA aule 55 FESTUCCIA ANGELO Aule 56 FLORENZI DANIELA aule 57 FORNARI CESARE aule 58 FOSCHI GIANCARLO aule 59 FRANCHI MARCO aule 60 FRANCUCCI PAOLA aule 61 FRANCUCCI MARCELLA aule 62 FRATTALI MAURIZIO aule 63 GUASTELLA DANIELA aule 64 GUIDOBALDI PAOLO ENRICO aule 65 IAMPIERI FABIO aule 66 INCHES CLAUDIO aule 67 LAGLIA ANGELA aule 68 LEONARDI ORLANDO aule 69 LEONI MARIA aule 70 LUNARI GIANCARLO ANGELO aule 71 MADDALENA GERMANA aule 72 MAISTRELLO MARIA CECILIA aule 73 MALATESTA DANIELA aule 74 MARIANTONI MARCELLO aule 75 MASSIMI ANNA aule 76 MAZZONI MARISA aule 77 MESSINA TIZIANA aule DOCENTI
8 Pagina 8 di MORI BARBARA aule 79 NAPOLI LUISA Aule 80 NATALUCCI ANTONIETTA Aule 81 NITROLA CRISTINA Aule 82 OLIVIERI OLIVIERO Aule 83 OLIVO ANTONELLA aule 84 ORFEI LIVIA aule 85 PANICO LIANA aule 86 PAOLUCCI CARLA aule 87 PASQUETTI VALERIO aule 88 PASSARANI ANTONELLA aule 89 PASSI ESTER aule 90 PATACCHIOLA ROSANNA aule 91 PATACCHIOLA STEFANIA aule 92 PEZZOTTI GIANLUCA aule 93 PICCOLO ANTONIA aule 94 PIETRANGELI MARIANNA aule 95 PIETROVANNI ROSINA aule 96 PILIA MILENA aule 97 PIRRI CARLO aule 98 PIRRI LUCIANO aule 99 PORFIRI SILVIA aule 100 POSATI SANDRO aule 101 QUIRINI DOMENICO aule 102 QUIRINI ANNARITA aule 103 RANIERI CONCETTA aule 104 RENZELLA GIULIANA aule 105 ROSATELLI ROBERTO aule 106 ROSSI CINZIA aule 107 ROSSI MARINA aule 108 ROSSI STEFANIA aule 109 RUFINI MARIA CRISTIANA aule 110 RUSSO MAURIZIO aule 111 RUSSOLILLO RITA aule 112 SABETTA VANIA aule 113 SABETTA ATTILIO aule 114 SANTORO SIMONA aule 115 SARTORI ALFREDO aule 116 SCALETTA RITA aule 117 SCIARRA MARIA CRISTINA aule 118 SCIOMMNARI ANNARITA aule 119 SELLI MARIA TERESA aule 120 SELLI LUCIANA aule 121 SEMIOLI ANTONIETTA ALESSIA aule 122 SILVETTI TULLIO aule 123 SIMEONI ILARIA aule DOCENTI
9 Pagina 9 di SUCCHIARELLI FABIO aule 125 TAMBUSSI BARBARA aule 126 TARTARO SIMONETTA aule 127 TEMPERANZA RITA aule 128 TEMPERANZA TIZIANA aule 129 TEMPESTA OLINDO aule 130 TEMPESTA DANIELE aule 131 TITTONI ADRIANA aule 132 TOSONI ANDREA aule 133 TOSTI ROSARIA aule 134 TRINCHI COLOMBA aule 135 VALENTINI MARIA GRAZIA aule 136 VERZILLI LUIGI aule 137 VIDIMARI CLAUDIA aule 138 VITTORI LILIA aule 1 ALBERINI EDVIGE INES Ufficio 2 CIPOLLONI CARLA Ufficio 3 FIGORILLI PAOLO ufficio 4 OLIVIERI ANTONELLA ufficio 5 ONOFRI ANTONIO ufficio 6 NERI ELISABETTA ufficio 7 PANITTI FLORIANA ufficio 8 PANITTI ANNA PAOLA ufficio 9 PARIS M. ELENA ufficio 10 RUBRIANTI SABINA ufficio 11 SCHIFANI ITALIA ufficio 12 TOSONI GRAZIELLA ufficio ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 1 CERVELLI FERDINANDO Laboratori/ az. Agraria 2 PANITTI LUIGI Laboratori/ az. agraria 3 PIAGNERELLI ROSSELLA Laboratori/ az. agraria 4 RICCI DOMENICO Laboratori/ az. agraria 1 GATTAFONI FABRIZIO automezzi 2 MARTELLUCCI GIUSEPPE automezzi 1 DE SANTIS RENZO Laboratori informatica 2 DI FRANCESCO DAMIANO Laboratori informatica 3 MANCINI ARCANGELO Laboratori informatica 4 NOLFI RENATA Laboratori informatica 5 PIETRIPAOLI RITA Laboratori informatica 6 SCOPPETTA ANNA Laboratori informatica 7 SERANI LEONELLO Laboratori informatica 8 ZINGARETTI VITTORIO Laboratori informatica ASSISTENTI TECNICI
10 Pagina 10 di 77 1 BATTISTI VINCENZO Corridoi/centralino 2 BULDINI LUCA Corridoi/centralino 3 DE ANGELIS MAURO Corridoi/centralino 4 DE MARCO MASSIMILIANO Corridoi/centralino 5 DESIDERI MARTINO Corridoi/centralino 6 FABRIZI M. ANTONIETTA Corridoi/centralino 7 FORMICHETTI MAURO Corridoi/centralino 8 GRILLO ALIDA Corridoi/centralino 9 LIBERALI GIULIANA Corridoi/centralino 10 MAZZILLI MIRELLA Corridoi/centralino 11 NOBILI M. RITA Corridoi/centralino 12 RINALDI LUCIA Corridoi/centralino 13 SERILLI DINA Corridoi/centralino 14 SPAGONI LUCIA Corridoi/centralino 15 TEODORI ANNA MARIA Corridoi/centralino 1 COLETTI PAOLA uffici COLLABORATORI SCOLASTICI DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI SEZIONE LAVORATORI SUBORDINATI Non vi sono alunni che utilizzano in maniera sistematica, i laboratori o che svolgano la loro attività con apprezzabile rischio di esposizione ad agenti chimici, fisici, biologici. SEZIONE 01.6 RIFERIMENTI NORMATIVI L art. 17 comma 1 lettera a) del D.Lgs. 81/08, stabilisce che al datore di lavoro spetta la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28. Nell elaborazione del documento, le principali Norme alle quali è stato fatto riferimento, sono le seguenti: Per la prevenzione degli infortuni sul lavoro: L. 1 marzo 1968 n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici D.P.R. n 459 del 24 luglio Regolamento concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
11 Pagina 11 di , n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Igiene del lavoro D. Lgs n. 475 del 4 dicembre 1992 Attuazione della direttiva 89/686/CEE in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale - DECRETO LEGISLATIVO 26 marzo 2001, n Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n L. 30 marzo 2001, n Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati D.M. N 388 del 15/07/ Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell articolo 45, comma 3, del decreto legislativo 81/2008. Provvedimento 16 marzo Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Intesa in materia di individuazione delle attivita' lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumita' o la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, ai sensi dell'articolo 15 della legge 30 marzo 2001, n Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131.(Repertorio atti n. 2540). DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.- Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per la prevenzione degli incendi, delle esplosioni e la gestione delle emergenze aziendali: D.P.R. n 689 del 26 maggio Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del comando del corpo dei vigili del fuoco - D.M. (Interni) 16 febbraio Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37 regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.M. 10/03/ Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.P.R. 23 marzo 1998, n 126 Regolamento recante norme per l attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva D.M. 7 gennaio 2005 omologazione antincendio degli estintori portatili Norma UNI EN Atmosfere esplosive Prevenzione dell esplosione e protezione contro l esplosione (Concetti fondamentali e metodologia) Norma tecnica C.E.I. EN (Norma C.E.I ) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi Guida tecnica C.E.I seconda edizione Costruzioni elettriche potenzialmente esplosive per la presenza di gas. Guida all applicazione della Norma C.E.I. EN (C.E.I ). Classificazione dei luoghi pericolosi
12 Pagina 12 di 77 Norma tecnica CEI EN (Norma C.E.I ) Costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polvere combustibile. Parte 3: Classificazione dei luoghi dove sono o possono essere presenti polveri combustibili Commissione delle Comunità Europee COM(2003) 515 definitivo Comunicazione della commissione relativa alla Guida di buone prassi a carattere non vincolante per l'attuazione della direttiva 1999/92/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per la tutela dei minori sul lavoro: Legge n 977 del 17 ottobre 1967 D.Lgs. n 345 del 4 agosto 1999 D.Lgs. n 262 del 18 agosto 2000 Norme tecniche relative all edilizia scolastica: D.M. 18 dicembre 1975 Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia e urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica Legge n. 23 del 11 gennaio 1996 Norme per l'edilizia scolastica SEZIONE 01.7 TERMINI E DEFINIZIONI Accessori di imbracatura Accessori di sollevamento Additivi Adempimento Aerazione naturale Affollamento Accessori di sollevamento che servono alla realizzazione o all'impiego di una braca, quali ganci ad occhiello, maniglie, anelli, golfari, ecc. Componenti o attrezzature non collegate alle macchine e disposte tra la macchina e il carico oppure sul carico per consentirne la presa. Sostanze chimiche addizionali aggiunte alle materie prime al fine di ottimizzarne il risultato. Risultati misurabili del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, riferiti al controllo dei rischi nell ambito lavorativo, basato sugli obiettivi e la politica per la Sicurezza del Lavoro. La misurazione degli adempimenti include la misurazione dei risultati e delle attività di gestione per la Sicurezza. Si intende un locale provvisto di finestra o apertura verso l'esterno del fabbricato che consenta l'aerazione naturale dello stesso. Numero massimo ipotizzabile di lavoratori e di altre persone presenti
13 Pagina 13 di 77 Agente Agente biologico Agente cancerogeno Agente chimico Agenti chimici pericolosi Allergene Apparecchio Aree a rischio di esplosione Atmosfera esplosiva Atmosfera esplosiva pericolosa Attrezzatura ASL Campionatore personale Campo elettromagnetico nel luogo di lavoro o in una determinata area dello stesso. L'agente chimico, fisico, biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute. Qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano, che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Una sostanza alla quale è attribuita la menzione R 45 "Può provocare il cancro" o la menzione R 49 "Può provocare il cancro per inalazione". Qualsiasi elemento o composto chimico come si presenta allo stato naturale oppure come viene prodotto da qualsiasi attività lavorativa, prodotto sia intenzionalmente che non intenzionalmente e collocato o meno sul mercato. Agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modifiche, nonché gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto. Agente in grado di sviluppare patologia allergica nei soggetti predisposti. Per apparecchi si intendono le macchine, i materiali, i dispositivi fissi o mobili, gli organi di comando, la strumentazione e i sistemi di rilevazione e di prevenzione che, da soli o combinati, sono destinati alla produzione, al trasporto, al deposito, alla misurazione, alla regolazione e alla conversione di energia e/o alla trasformazione di materiale e che, per via delle potenziali sorgenti di innesco che sono loro proprie, rischiano di provocare un esplosione. Le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive in quantità tali da richiedere l attuazione di misure di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati vengono definite zone a rischio di esplosione. Per atmosfera esplosiva si intende una miscela di aria, in condizione atmosferiche, con sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri, in cui, a seguito dell accensione, la combustione si propaga all intera miscela incombusta. Atmosfera esplosiva presente in un ambiente in quantità pericolose per la salute e la sicurezza delle persone. Si intende qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro. Azienda sanitaria locale, è l ente pubblico che gestisce i servizi sanitari ed è il principale organo di controllo. Un dispositivo applicato alla persona che raccoglie campioni di aria nella zona di respirazione. Si intende la regione di spazio in cui esistono forze elettriche e magnetiche generate da apparecchiature, strumenti, ecc.
14 Pagina 14 di 77 Cancerogeno Cantiere temporaneo o mobile Cartella sanitaria e di rischio Classificazione in zone Colore di sicurezza Committente Componente di sicurezza Concentrazione limite di ossigeno Condizioni atmosferiche Contravvenzioni Controllo periodico Corrosivo Datore di lavoro Dirigente In grado di provocare il cancro (indicato con le frasi di rischio R45 o R49). cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: «cantiere»: qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell'allegato X del D.Lgs. 81/08 Documento del lavoratore redatto dal medico competente in cui sono segnate, oltre ai rischi cui è esposto, i risultati delle visite periodiche, gli esami e i giudizi di idoneità, è conservata in azienda e può accedervi solo il medico o il lavoratore; segue il lavoratore ad ogni cambio di azienda. Le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive. (direttiva 1999/92/CE) Un colore al quale è assegnato un significato determinato. Il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Un componente, purché non sia un'attrezzatura intercambiabile, che il costruttore o il suo mandatario stabilito nell'unione europea immette sul mercato allo scopo di assicurare, con la sua utilizzazione una funzione di sicurezza e il cui guasto o cattivo funzionamento pregiudica la sicurezza o la salute delle persone esposte. Massima concentrazione di ossigeno in una miscela di sostanza infiammabile e aria e un gas inerte, nella quale non si verifica un esplosione, determinata in condizioni di prova specificate. Per condizioni atmosferiche generalmente si intende una temperatura ambiente che varia da 20 C a 60 C e una pressione compresa tra 0,8 bar e1,1 bar (linee direttive ATEX, direttiva 94/9/CE). I reati in materia di sicurezza e di igiene del lavoro puniti con la pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda. Insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti. Può esercitare nel contato con tessuti vivi un azione distruttiva. Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l organizzazione dell impresa, ha la responsabilità dell impresa stessa, ovvero dell unità produttiva in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. Chi collabora con il datore di lavoro, seguendone le direttive generali e sostituendolo nell'ambito dei compiti assegnatigli, con potere di autonomia, iniziativa e disposizioni sia verso i lavoratori, sia verso terzi.
15 Pagina 15 di 77 Dispositivo di protezione individuale (DPI) Emissioni in atmosfera Esplosione Esposizione Esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore Esposizione settimanale professionale di un lavoratore al rumore Fonte di ignizione Fonti di ignizione efficaci Identificazione del rischio Illuminazione naturale Impianto Inalazione Incidente Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Si intende qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera, proveniente da un impianto che possa produrre inquinamento atmosferico. Subitanea reazione di ossidazione o decomposizione che produce un aumento della temperatura, della pressione o di entrambe simultaneamente. La presenza di un agente chimico nell aria entro la zona di respirazione di un lavoratore, si esprime in termini di concentrazione dell agente ricavata dalle misurazioni dell esposizione e riferita allo stesso periodo di riferimento utilizzato per il valore limite. Esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore (Lex 8h ), l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore espressa in db(a), calcolata e riferita a 8 ore giornaliere. La media settimanale dei valori quotidiani, valutata sui giorni lavorativi della settimana. Una fonte di ignizione trasmette una determinata quantità di energia a una miscela esplosiva in grado di diffondere l ignizione in tale miscela. L efficacia delle sorgenti di accensione è spesso sottovalutata o ignorata. La loro efficacia, ovvero la loro capacità di infiammare atmosfere esplosive, dipende, tra l altro, dall energia delle fonti di accensione e dalle proprietà delle atmosfere esplosive. In condizioni diverse da quelle atmosferiche cambiano anche i parametri di infiammabilità delle atmosfere esplosive: ad esempio, l energia minima di accensione delle miscele a elevato tenore di ossigeno si riduce di decine di volte. Processo di riconoscimento che un rischio esista e definizione delle sue caratteristiche. Si intende un locale provvisto di finestra o apertura verso l'esterno del fabbricato che consenta l'illuminazione naturale dello stesso. Complesso di attrezzature e condutture necessarie per il trasporto di "energie" da erogare per "servire" parte o interi edifici. L atto di respirare, insieme all aria, sostanze più o meno pericolose. Evento che può dare origine ad un infortunio o ha il potenziale per condurre ad un infortunio. Un incidente dove non compaiono malattie, ferite, danni o altre perdite si riferisce anche ad un incidente sfiorato. Il termine incidente include incidenti sfiorati.
16 Pagina 16 di 77 Infortunio Irritante ISPESL Lavoratore Evento indesiderato che può essere origine di morte, malattia, ferite, danni o altre perdite. Pur non essendo corrosivo, può produrre al contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose, una reazione infiammatoria. Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (Ministero della salute). Persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, che prestino la loro attività per conto della società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali.
17 Pagina 17 di 77 Lavoratore autonomo Limite inferiore di esplosione Limite superiore di esplosione Limiti di esplosione Luogo sicuro Macchina Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. Limite inferiore del campo di concentrazione di una sostanza infiammabile nell aria all interno del quale può verificarsi un esplosione. Limite superiore del campo di concentrazione di una sostanza infiammabile nell aria all interno del quale può verificarsi un esplosione. Se la concentrazione della sostanza infiammabile dispersa in quantità sufficiente nell aria oltrepassa un dato valore minimo (limite inferiore di esplosione), è possibile che si verifichi un esplosione. Essa non avviene se la concentrazione di gas o vapore oltrepassa il valore massimo (limite superiore di esplosione). In condizioni non atmosferiche, i limiti di esplosione variano. Il campo delle concentrazioni comprese tra i limiti di esplosione è di norma più esteso, ad esempio, con l innalzamento della pressione e della temperatura della miscela. Al di sopra di un liquido infiammabile si può formare un atmosfera esplosiva solo se la temperatura della superficie del liquido supera un valore preciso minimo. Luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di un incendio. 1) Un insieme di pezzi o di organi, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro, anche mediante attuatori, con circuiti di comando e di potenza o altri sistemi di collegamento, connessi solidalmente per una applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il trattamento, lo spostamento o il condizionamento di materiali. 2) Un insieme di macchine e di apparecchi che, per raggiungere un risultato determinato, sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale. 3) Un'attrezzatura intercambiabile che modifica la funzione di una macchina, commercializzata per essere montata su una macchina o su una serie di macchine diverse o su un trattore dall'operatore stesso, nei limiti in cui tale attrezzatura non sia un pezzo di ricambio o un utensile. Manutenzione Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato le attrezzature e gli impianti. Operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa si limita a riparazioni di lieve entità, che necessitano unicamente di minuterie e comporta l impiego di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste. Intervento di manutenzione che non può essere eseguita in loco o che, pur essendo eseguita in loco, richiede mezzi di particolare importanza oppure attrezzature o strumentazioni particolari o che comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di
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