D.Lgs. 626/94. Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro

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1 D.Lgs. 626/94 Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro OPUSCOLO INFORMATIVO A CURA DELL UFFICIO TECNICO IMPRESA VERDE TREVISO

2 Introduzione Con questo decreto s introduce un modo nuovo di intendere la sicurezza e la salute dei lavoratori, sostituendo la cultura della prevenzione a quella del risarcimento del danno. Infatti, prevede un sistema organizzativo della sicurezza, caratterizzato dalla collaborazione fra diversi soggetti e che prende il nome di Servizio di Prevenzione e Protezione. Fanno parte di questo sistema: Il Datore di Lavoro. Il Lavoratore. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il Medico Competente. Il Campo di applicazione di questa norma è molto vasto, per quanto riguarda il settore agricolo intercetta: Le aziende individuali che assumono lavoratori anche se a tempo determinato. Le società. (S.S., S.n.c.; ecc.). Rimangono fuori le aziende individuali che non assumono dipendenti. Il Datore di Lavoro La 626 gli attribuisce la responsabilità di garantire ai propri dipendenti condizioni di lavoro sicure e che non arrechino danno alla salute. Il datore di lavoro ha degli obblighi specifici. La loro inadempienza comporta delle sanzioni amministrative e penali. Può delegare, con atto formale, alcuni degli obblighi previsti a suo carico. In ogni caso, non può delegare: la Valutazione del rischio, seguita da un Documento di valutazione dei rischi (questa per le aziende agricole e zootecniche con meno di 10 dipendenti può essere sostituita da un autodichiarazione); la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; annotare cronologicamente, su uno speciale registro, tutti gli infortuni che coinvolgono i lavoratori e che comportano almeno un giorno di assenza dal lavoro. 2

3 Il Lavoratore Con questo Decreto si afferma per la prima volta il principio dell autotutela del Lavoratore. Per fare ciò deve essere adeguatamente informato sui rischi connessi alle proprie mansioni, e questo grazie anche alla partecipazione a corsi di formazione specifici. Utilizzare correttamente i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.), che devono essere forniti dal Datore di Lavoro. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle persone presenti sul posto di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e mezzi forniti dal datore di lavoro. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Attraverso l'attività del Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.) il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), ha il compito di verificare e di valutare le reali condizioni di sicurezza dei lavoratori in relazione all'organizzazione del lavoro, all'uso delle strumentazioni utilizzate ed ai luoghi dove si svolge l'attività lavorativa. Il lavoratore incaricato di svolgere queste funzioni necessita dei seguenti requisiti: 1. Titolo di studio non inferiore al Diploma di scuola secondaria superiore. Oppure pur non essendo in possesso di questo titolo, dimostri che in data 13/08/2003 svolgeva da almeno sei mesi le predette funzioni. 2. Attestato di frequenza a specifici corsi di formazione. 3. Frequenza di corsi d aggiornamento almeno ogni cinque anni. L incarico può essere affidato a persone o a servizi esterni all azienda. Molto importante è la deroga concessa per le aziende agricole e zootecniche fino a 10 dipendenti, dove questa mansione può essere svolta dallo stesso datore di lavoro, senza gli obblighi previsti dal punto 1; Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza La funzione generale del R.L.S. è quella di rappresentare i lavoratori in tema di sicurezza nel posto di lavoro, nella valutazione del rischio, nella programmazione dell'attività di prevenzione e nella formazione ed informazione dei lavoratori. Il R.L.S. è eletto dai lavoratori tramite votazione interna, non c è bisogno di particolari comunicazioni verso organi istituzionali esterni. 3

4 Il Medico Competente Il ruolo del medico competente può essere ricoperto da un medico pubblico o privato, che possegga specifici requisiti professionali. La sorveglianza sanitaria è obbligatoria vista la tipologia di lavori di questo settore, dove vi sono sia rischi di natura fisica (rumore, vibrazioni e movimentazione dei carichi) che chimica (prodotti fitosanitari, polveri, ecc.) Il medico competente prescrive delle visite preventive e periodiche, volte a determinare l'idoneità del lavoratore al tipo di mansione che è chiamato a svolgere. Per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, il medico competente dovrà istituire ed aggiornare una cartella sanitaria e di rischio, da custodire presso l'azienda o l'ufficio ed informarlo sul significato degli accertamenti sanitari e sui loro esiti. Ha la responsabilità, inoltre, di organizzare il Servizio di Pronto Soccorso e collabora alla formazione ed informazione ai lavoratori. La nomina del medico competente deve essere comunicata all ASL di competenza ed allo Spisal. Documento di Valutazione dei Rischi Uno degli aspetti più rilevanti del D.Lgs 626/94 è costituito dalla Valutazione dei Rischi presenti nell attività lavorativa, al fine di evitare che i mezzi di produzione siano dannosi ai lavoratori. Dopo questa valutazione il datore di lavoro deve elaborare un Documento contenente: Relazione sulla valutazione dei rischi. Individuazione delle misure di prevenzione e protezione. Il programma di attuazione dei miglioramenti ritenuti opportuni. Le aziende con meno di 10 dipendenti, usufruiscono di un regime semplificato potendo autocertificare l avvenuta valutazione dei rischi. Con questo documento l imprenditore dichiara di aver eseguito in proprio la valutazione dei rischi, cosa di per sé molto complicata, ed elaborato le misure di prevenzione ed il programma di attuazione dei miglioramenti. Tutte cose che sarebbe opportuno fossero affidate a degli studi competenti, uno dei quali ha stipulato con la COLDIRETTI una convenzione e cioè la TMT Italia S.r.l. Via Brusafiera, 10- Pordenone- Tel

5 Applicazione del D.Lgs. 626/94 - Documento di valutazione dei rischi o autocertificazione per le aziende con meno di 10 lavoratori a tempo indeterminato. Il documento è necessario anche se sono occupati solo lavoratori stagionali purché necessari per la normale attività dell intera annata agraria. - Nomina del RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) - Nomina del RLS (rappresentante della sicurezza dei lavoratori) - Nomina del medico competente, ove necessario Di seguito a titolo di esempio, si riportano le misure di sicurezza previste per alcune macchine ed attrezzature di uso agricolo Trattore a) idonei telai di protezione oppure di roll-bar per evitare lo schiacciamento dell'operatore in caso di ribaltamento; b) carter a protezione della presa di forza e degli organi in movimento (cinghie e pulegge); c) accesso agevole al posto di guida (maniglioni di presa e gradini di appoggio al piede); d) silenziatore (marmitta) omologato e sedile ammortizzato. Atomizzatori Devono essere dotati di: a) protezione con griglia metallica della ventola sia frontalmente sia lateralmente, in modo da rendere inaccessibile da tutte le direzioni il contatto con qualsiasi parte del corpo; a) contenitore della capacità di litri, munito di rubinetto sulla parte inferiore in cui conservare acqua ad uso igienico (per lavarsi in caso di contaminazione con i prodotti fitosanitari) 5

6 Prese di potenza Devono essere dotate di: a) cuffie o schermi fissati direttamente alla macchina intorno alla presa di forza, di forma e dimensioni idonee a racchiudere il nottolino e la parte della crociera rimasta scoperta da copricardano Alberi cardanici Devono essere dotati di: a) protezione sia sull albero di trasmissione sia sulla crociera; b) catenella di ritegno opportunamente fissata alla trattrice ed alla macchina operatrice, così da evitare la rotazione della protezione. Carro desilatore a) comandi (pulsanti o leve) a "uomo presente" protetti contro azionamenti accidentali; b) protezione con cuffia della presa di forza; c) carteratura ruote dentate, catene, pulegge con coperture amovibili; d) protezioni contro il pericolo di cesoiamento tra bracci ad "L" ed il cassone; e) carter di protezione in modo da rendere inaccessibile il contatto con il nastro trasportatore, la coclea ecc.; f) valvola "paracadute" o di blocco che impedisca l abbassamento del braccio in caso di rottura accidentale dei circuiti idraulici; g) protezione al tamburo dei coltelli desilatori, lasciando durante la lavorazione lo spazio strettamente necessario per l'immissione dell'insilato nella tramoggia, mentre lo copre completamente in posizione di riposo; h) valvola "paracadute" sul sistema di inclinazione della tramoggia 6

7 Decespugliatore a) carter di protezione del filo o della lama; per quest'ultima, la protezione deve essere metallica e regolabile, in modo da intercettare eventuali proiezioni di parti della lama in caso di rottura. Devono essere inoltre utilizzati dall'operatore adeguati mezzi di protezione individuale per gli occhi, il capo e le gambe. Pigiadiraspatrice Deve essere dotata di: a) carter di protezione degli organi di trasmissione del moto; b) cassonetto le cui pareti laterali impediscano il contatto accidentale con la coclea di movimentazione; c) scudo o copertura a protezione dell'ultima paletta del vaglio (bocca uscita raspi); d) portelli bloccati con dispositivi non rimovibili senza l'impiego di appositi attrezzi Motocoltivatore a) di dispositivo di blocco all'avviamento con frizione innestata; b) dispositivo per l'arresto della macchina all'abbandono delle stegole; c) comandi posti all'interno delle stegole; d) dispositivo che impedisca il funzionamento della fresa in retromarcia; e) carter per la copertura della fresa; f) carter di protezione del sistema di avviamento a strappo. 7

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