SITUAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2012 PER LE IMPRESE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI

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3 SITUAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2012 PER LE IMPRESE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI

4 Obbligo di effettuare la valutazione dei rischi secondo lo schema del Decreto Interministeriale

5 A partire dal 1 gennaio 2013, alle imprese che esibiscono in caso di accertamento la sola autocertificazione potrà essere contestato di non avere effettuato la valutazione dei rischi.

6 In caso di mancata valutazione dei rischi, il datore di lavoro è punito con l arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da 2.500,00 a 6.400,00. Attenzione! Però per le imprese del settore edile che eseguono lavori in cantieri con più imprese di durata superiore ai 200 uomini/giorno, la sanzione è dell arresto da quattro ad otto mesi. Non è prevista, in alternativa, la sanzione pecuniaria.

7 Secondo l allegato I del Testo Unico, la mancata elaborazione del DVR comporta il provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale. Questo provvedimento riguarda solo l impresa inadempiente, ma può creare dei problemi per l operatività dello stesso cantiere con conseguenze sul piano contrattuale e risarcitorio.

8 Non è sufficiente adottare il DVR, ma occorre che sia conforme ai criteri previsti dall art. 28, comma 2, lettera b), c) e d). In particolare è necessario: «l indicazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei DPI adottati; Il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; L individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare

9 ... nonché dei ruoli dell organizzazione aziendale che vi debbono provvedere a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri.» Nel caso di inadempienza è prevista l ammenda da 2.000,00 a 4.000,00.

10 Senza la valutazione dei rischi, l impresa esecutrice non è in regola con la idoneità tecnico professionale. L avvenuta valutazione dei rischi è infatti requisito indispensabile per la verifica della idoneità tecnico professionale dell impresa esecutrice. Verifica che viene effettuata dal committente e dall impresa affidataria. (allegato XVII D.Lgs. 81/08)

11 Art. 157 lettera d) Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 4.800, ,00 a

12 Art. 55 comma 5 lettera b) Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.000,00 a 4.800,00.

13 La necessità di effettuare una corretta valutazione dei rischi non riguarda solo il DVR, ma anche il POS. Ricordiamo che spesso gli organi di vigilanza accertano che l impresa ha elaborato un POS aspecifico. Questo accade quando il Piano Operativo di Sicurezza non è specificamente adattato alla situazione del cantiere in cui l impresa andrà ad operare. Il POS generico o standardizzato viene di norma sanzionato.

14 Il Piano Operativo di Sicurezza deve essere redatto seguendo le prescrizioni dell allegato XV, punto 3.2 D.Lgs. 81. Si applica la pena dell ammenda da 2.000,00 a 4.000,00 se il Piano Operativo di Sicurezza è redatto in assenza di uno o più degli elementi dell allegato XV.

15 Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell articolo 17 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi: a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;

16 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;

17 4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;

18 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice; c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;

19 d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;

20 g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;

21 i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.

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23 Nel caso in cui si verifichi un infortunio ad un lavoratore di un impresa che non ha redatto il Documento di Valutazione dei Rischi, il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile sia in sede penale che civile dell infortunio stesso.

24 L amministratore unico di una srl fu condannato per il delitto di cui all art. 589 c.p., perché «durante i lavori di demolizione e smantellamento di una ditta, consentiva che essi si svolgessero senza preventivamente predisporre un dettagliato programma delle attività e della verifica statica delle strutture, con connessa valutazione dei rischi; inoltre senza disporre di puntellare le strutture prima dell inizio dello smantellamento.»

25 Un lavoratore muore per un colpo di calore mentre raccoglieva angurie nelle ore centrali di un giorno in cui vi era una temperatura esterna molto elevata ed un alto tasso di umidità. L imputato «aveva il dovere di sottoporre il lavoratore a visita medica per controllare che fosse idoneo a svolgere un lavoro faticoso al sole in estate e di informare quest ultimo dei rischi cui era esposto».

26 Un datore di lavoro è stato rinviato a giudizio «per avere omesso di effettuare una idonea valutazione dei rischi reali e specifici presenti nell ambiente di lavoro e legati alla particolare situazione lavorativa». Nel confermare la condanna dell imputato, la sez. III sottolinea che «il Documento di Valutazione dei Rischi (pur essendo stato redatto) non era sufficiente ed adeguato, in quanto non individuava gli specifici pericoli cui i lavoratori erano sottoposti in relazione alle diverse mansioni svolte e non specificava quali misure di prevenzione dovevano essere adottate».

27 Imputati di omicidio colposo in danno di un dipendente gruista addetto allo scarico dei rotoli di lamiere in acciaio, i soci di un impresa sono stati condannati per non avere elaborato una corretta valutazione dei rischi, considerando che «se in quelle condizioni di tempo e di luogo il datore di lavoro avesse valutato i rischi che tale attività comportava per il lavoratore», l infortunio mortale non si sarebbe verificato.

28 La norma che obbliga il datore di lavoro a valutare i rischi lo costringe a «provvedere in maniera sistematica alla catalogazione (in funzione di prevenzione) dei rischi connessi all organizzazione del lavoro nell impresa».

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