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1 6 rapporto sull energia Marzo 2009

2 6 rapporto sull'energia Marzo 2009 Assessorato alle Risorse Idriche, Qualità dell Aria, Energia e Difesa del suolo Assessore: Dorino Piras Area Risorse Idriche e Qualità dell Aria Direttore: Francesco Pavone Coordinamento tecnico a cura del: Servizio Qualità dell Aria e Risorse Energetiche Dirigente: Francesco Pavone Gruppo di Lavoro Tecnico: Silvio De Nigris Alberto Cucatto Barbara Martignoni

3 Testi e analisi a cura del Dott. Silvio De Nigris del Servizio Qualità dell Aria e Risorse Energetiche della Provincia di Torino, responsabile dell'ufficio di Promozione del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. L attività di raccolta dati è stata curata dalla Dott.ssa Barbara Martignoni del Servizio Qualità dell Aria e Risorse Energetiche della Provincia di Torino. Progetto grafico a cura di: Café Grafica e Comunicazione Stampato su carta di pura cellulosa E.C.F. (elemental chlorine free) Symbol Freelife Satin completamente biodegradabile e riciclabile da AGIT Subalpina Srl Si ringraziano tutti gli operatori del settore energetico contattati durante l attività di raccolta dati e le persone che hanno collaborato alla trasmissione delle informazioni richieste. Un ringraziamento particolare va ad Alberto Poggio per i preziosi confronti tecnici avuti durante l aggiornamento del bilancio energetico e a tutto il personale degli uffici energia del Servizio Qualità dell Aria e Risorse Energetiche per l insostituibile collaborazione quotidiana. 2 6 rapporto sull energia

4 La crisi degli approvvigionamenti energetici, le oscillazione dei prezzi dei combustibili, l impatto che l uso e la produzione di energia hanno sull ambiente e l esigenza di cambiare rotta verso un economia più efficiente e basata sulle energie rinnovabili sono tra i principali temi di attualità che i Governi e i cittadini si trovano ad affrontare e a discutere in questi ultimi anni. Questi stessi temi trovano un analisi accurata e sistematica anche in questo Rapporto sull Energia, che descrive, grazie ad una nutrita base dati, l evoluzione del sistema energetico avvenuta in provincia di Torino in quasi due decenni. Dal Rapporto emergono luci ed ombre, che contraddistinguono in positivo o in negativo il nostro territorio rispetto al resto del Paese. Positiva è sicuramente la diffusione attuale del sistema di teleriscaldamento in ambito urbano e metropolitano, che, oltre alla Città di Torino, ormai la più teleriscaldata d Italia, coinvolge quasi tutti i comuni della prima e seconda cintura di Torino con notevoli potenzialità di sviluppo per il futuro. Proprio lo sviluppo di un sistema interconnesso di area vasta, che coinvolge una molteplicità di impianti di generazione, di operatori e di territori è un progetto su cui la Provincia di Torino ha lavorato in modo proficuo ed intenso in questi anni, insieme a Regione, Amministrazioni locali ed operatori del settore. Il Piano di sviluppo del teleriscaldamento in ambito urbano proposto dalla Provincia di Torino è unico in Italia e sarà in grado di dare una risposta concreta ed efficace all aumento dell efficienza del sistema energetico locale e al contenimento delle emissioni climalteranti. Positivo è anche il fatto che le emissioni procapite di anidride carbonica derivante dall uso di energia in provincia di Torino è decisamente più basso della media nazionale. Questo vuol dire che il nostro territorio si è mosso in anticipo rispetto al resto del Paese per affrontare la sfida lanciata dal Protocollo di Kyoto e, al pari delle aree più sviluppate dell Europa, deve quindi puntare sull innovazione tecnologica e sulle energie rinnovabili per migliorare ulteriormente le proprie performance. Accanto agli aspetti positivi emergono anche criticità. La principale risiede nella crisi economica che sta investendo la nostra area, con il calo di produzione dell industria che si riflette anche nei consumi energetici. La riduzione dei consumi di energia dell industria è uno degli elementi principali che emerge dal presente Rapporto, lasciando intravedere in modo sempre più evidente il fatto che questa tendenza non è il frutto di un aumento della produttività energetica del comparto industriale, bensì una perdita di produzione locale di beni e manufatti e purtroppo anche di occupazione. Le prospettive non appaiono rosee per l immediato futuro e quindi i nuovi settori dell energia rinnovabile e dell efficienza energetica devono essere tra quelli su cui puntare per creare nuovo valore aggiunto e nuova occupazione. Altro aspetto negativo è sicuramente la dipendenza energetica del nostro territorio. Se da un lato è stata recentemente ampliata in modo significativo la capacità della nostra provincia a generare l energia elettrica di cui necessita, è aumentata in modo pesante la dipendenza da gas naturale, pari a quasi i 3/4 dell energia complessivamente consumata. Le prospettive per il miglioramento della situazione attuale si focalizzano innanzitutto sull efficienza energetica. Un importante processo volto a consentire analoghi, se non superiori, livelli di servizio riducendo i consumi di energia fossile è necessario, possibile e conveniente. Lo dice la Commissione Europea negli obiettivi definiti al 2020, ma ce lo impongono anche la crisi economica e le criticità ambientali che dobbiamo fronteggiare in questo periodo. Assessore alle Risorse Idriche, Qualità dell Aria, Energia e Difesa del Suolo Dorino Piras Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta 6 rapporto sull energia 3

5 Indice INTRODUZIONE 5 1. METODOLOGIA Usi finali e consumi finali Raccolta dati e fonti informative Gas naturale Energia elettrica Prodotti petroliferi Produzione di energia elettrica Emissioni di CO IL SISTEMA ENERGETICO DELLA PROVINCIA DI TORINO IN DIECI PUNTI DATI RIEPILOGATIVI SETTORI DI UTILIZZO Gli usi civili Trasporti Attività produttive Produzione elettrica, cogenerazione e teleriscaldamento ANALISI PER VETTORE ENERGETICO Gas naturale Energia elettrica Prodotti petroliferi Analisi delle vendite di gasolio Analisi delle vendite di benzina Analisi delle vendite di G.P.L Analisi delle vendite di olio combustibile EMISSIONI DI CO 2 99 INDICE FIGURE 109 INDICE TABELLE rapporto sull energia

6 Introduzione Il Sesto Rapporto sull energia aggiorna al 2007 i dati di bilancio energetico della Provincia di Torino. Il documento si apre con un capitolo dedicato alla descrizione della metodologia adottata per l elaborazione del bilancio energetico e delle analisi condotte. Per i vari vettori energetici e per il calcolo delle emissioni di CO 2 vengono illustrate le fonti informative consultate e i metodi di stima utilizzati. È importante sottolineare l onerosità del lavoro che ha portato a censire i consumi energetici che stanno alla base di questo documento. Le informazioni sono attinte da numerose fonti e sono state spesso restituite in modo differente dai diversi operatori. Questa disomogeneità lascia inevitabilmente spazio ad alcuni margini di incertezza (sebbene limitati) dovuti alle procedure di stima adottate. Va sottolineata comunque la buona collaborazione instaurata con la maggior parte delle aziende contattate, che hanno mostrato piena disponibilità a trasmettere le informazioni richieste nei tempi concordati e a fornire spiegazioni ed elementi interpretativi sui dati forniti. Nel secondo capitolo è stata proposta una sintesi in dieci punti delle informazioni più rilevanti che emergono nel Rapporto. Questa sintesi agevola il lettore a mettere a fuoco gli elementi caratteristici del bilancio energetico della provincia di Torino e, eventualmente, ad approfondire solo gli aspetti che riterrà più interessanti. A tal fine, per ciascuno dei dieci punti, si propone un box di rimando al capitolo o paragrafo in cui l argomento viene sviluppato in modo più approfondito. Il cuore del documento è rappresentato dai capitoli 3, 4 e 5 in cui il bilancio energetico provinciale viene dettagliato prima come riepilogo generale e poi per settori di utilizzo e infine per vettore energetico. In tutti i capitoli, i risultati sono presentati con un commento rispetto alle dinamiche temporali in atto, sfruttando la base dati a disposizione che nella maggior parte dei casi parte dal I settori di utilizzo analizzati sono gli usi civili (in cui sono compresi i settori domestico e terziario), i trasporti, le attività produttive (industria ed agricoltura) e la produzione elettrica e il teleriscaldamento. Nell analisi di settore vengono proposte anche elaborazioni dei dati energetici con le principali grandezze socioeconomiche (popolazione, valore aggiunto, gradi giorno, ecc) al fine di cercare di normalizzare le tendenze in atto rispetto a fattori contingenti ed esogeni che potrebbero falsare la lettura dei dati. Le analisi per vettore riguardano invece il gas naturale, l energia elettrica e i prodotti petroliferi. Per questo tipo di analisi è stato possibile presentare confronti a livello regionale, da cui si conferma la centralità della Provincia Torinese sul resto del Piemonte, facendo registrare consumi pari a circa la metà della Regione. Per il comparto del gas naturale e dell energia elettrica le analisi sono state condotte a livello di singolo comune e pertanto sono state pubblicate alcune cartografie provinciali. L ultimo capitolo è dedicato alle emissioni di CO 2 e al monitoraggio dell andamento rispetto agli obiettivi di Kyoto. Anche in questo caso l andamento delle emissioni viene messo in relazioni a grandezze socioeconomiche per una lettura più attenta di ciò che sta avvenendo in questi anni. 6 rapporto sull energia 5

7 6 6 rapporto sull energia

8 1 Metodologia 6 rapporto sull energia 7

9 Metodologia 1. Metodologia 1.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2007 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quinto Rapporto sull Energia (edizione marzo 2007). In particolare, i dati vengono rappresentati per uso finale e per consumo finale. La logica che sottende tale distinzione è schematizzata in modo semplificato nella figura 1.1. L energia registrata come uso finale è rappresentata da: l energia elettrica consumata negli usi civili, nelle attività produttive (ad esclusione di quella autoprodotta) e nei trasporti; il calore utilizzato da utenti civili o industriali anche mediante reti di teleriscaldamento; il gas metano utilizzato nei vari settori (usi civili, attività produttive e trasporti) compreso quanto consumato negli impianti termoelettrici degli autoproduttori; i prodotti petroliferi impiegati nei vari settori di utilizzo. Nei consumi finali viene registrata l energia utilizzata per soddisfare gli usi finali. In alcuni casi (gas naturale e prodotti petroliferi per usi civili e trasporti) i dati di uso finale e consumo coincidono. L energia elettrica compare invece solo per la quota parte importata (o esportata come avvenuto dopo il 2005), mentre il gas metano e i prodotti petroliferi vengono considerati sia nella quota impiegata per produrre energia elettrica sia per quanto consumato per soddisfare gli usi termici e l autotrazione. Nei consumi finali manca l energia primaria utilizzata per produrre in loco energia elettrica da fonte idraulica, mentre è compreso il consumo della biomassa (biogas) impiegata negli impianti termoelettrici. La differenza tra i consumi e gli usi finali è pertanto destinata alle trasformazioni energetiche. Fig Schema concettuale «consumi totali - usi finali di energia» 8 6 rapporto sull energia

10 Metodologia 1.2 Raccolta dati e fonti informative Gas naturale I dati di gas naturale sono stati reperiti mediante due fonti informative: 1. Snam Rete Gas, che ha fornito i dati di gas naturale trasportato in provincia di Torino e dettagliati come segue: Autotrazione: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati ad impianti di vendita al dettaglio di metano per autotrazione. Reti di distribuzione: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati alle reti di distribuzione cittadina. Consumi e perdite: consumi propri della rete di trasporto gas. Industria: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati ai punti di riconsegna di utenze industriali. Termoelettrico: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati ad impianti termoelettrici. 2. Distributori locali di energia (ben 15 in tutta la Provincia), il cui elenco è stato tratto dal sito per l Autorità dell energia elettrica e il gas ( e a cui sono stati richiesti i dati suddivisi per settore domestico, terziario, industriale, agricolo, produzione di energia elettrica, consumi propri. I distributori hanno trasmesso i dati in modo non omogeneo, facendo spesso riferimento al proprio sistema di tariffazione e non alla ripartizione richiesta. Questo aspetto ha reso indispensabile il ricorso a stime per l attribuzione dei dati ai settori di utilizzo finale, principalmente per la ripartizione del settore civile tra usi domestici ed usi del terziario. Quando non era possibile distinguerli diversamente si è pertanto ricorsi, come nell edizione precedente, alla stima della quota di domestico rispetto al totale degli usi civili utilizzando la formula seguente: y= -0,0220Ln(x) + 1,0305 dove: y è la quota attribuita al settore domestico x è il numero di abitanti residenti L analisi condotta con i distributori ha comunque consentito di disaggregare i consumi a livello comunale. Per l agricoltura, in cui si registrano dati relativamente marginali rispetto al totale, in caso di indisponibilità, il dato è stato stimato utilizzando quello degli anni precedenti e scorporandolo dal totale degli usi produttivi (fornito dai distributori). Per quanto riguarda l industria, il dato complessivo è stato ottenuto dalla somma del dato rilevato dai distributori e di quello comunicato dalla Snam Rete Gas. Il consumo per la produzione di energia elettrica è stato ottenuto, oltre che dal gestore della rete di Trasporto, dai distributori e da un indagine puntuale sugli impianti di produzione di energia presenti sul territorio provinciale. Negli usi finali è stato considerato il gas naturale impiegato dagli impianti termoelettrici dedicati all autoproduzione, mentre è stato considerato nei consumi solo il gas naturale impiegato negli impianti dei produttori di energia elettrica Energia elettrica I dati di energia elettrica sono stati reperiti dalla società Terna SpA in forma aggregata a livello di Provincia e dai due distributori locali (Iride SpA ed Enel Distribuzione) in forma disaggregata a livello comunale. La ripartizione ottenuta a livello comunale è stata pertanto ricondotta ai seguenti settori di utilizzo finale: domestico, terziario, industria, agricoltura, consumi propri. Per quanto riguarda il dato relativo ai trasporti, analogamente all edizione passata del documento, si è utilizzato il dato messo a disposizione da Terna relativamente ai consumi provinciali per trasporti, al netto dei consumi per trazione di Trenitalia, a cui è stata sommata una quota parte del dato regionale per trazione di Trenitalia stimato mediante una proporzione basata sulla lunghezza delle linee ferroviarie elettrificate in Provincia di Torino rispetto a quelle complessivamente presenti in Regione Piemonte. 6 rapporto sull energia 9

11 Metodologia Inoltre grazie ad un indagine effettuata presso Enel Sole e Iride è stato possibile ricostruire il parco lampade installato in Provincia. Come indicato in precedenza negli usi finali, il totale consumato in Provincia è stato ridotto della quantità di energia prodotta dagli autoproduttori per non conteggiarla due volte, in quanto è stato attribuito agli usi finali il combustibile impiegato da questi impianti (prevalentemente gas naturale). Nei consumi è stata invece riportata solo l energia elettrica non prodotta in impianti ubicati in Provincia di Torino Prodotti petroliferi Per i prodotti petroliferi è stato utilizzato il dato di vendita provinciale riportato nel Bollettino Petrolifero Nazionale elaborato dal Ministero per lo Sviluppo Economico in cui si riportano i dati di: olio combustibile gas di petrolio liquefatto (GPL), con dettaglio della quota per autotrazione gasolio, con la suddivisione per usi motori, riscaldamento e agricolo; benzina. Le vendite di combustibili sono quindi state ripartite secondo gli usi finali. Per l olio combustibile sono stati seguiti i seguenti criteri: la quota del domestico è stata stimata pari al 2% (in termini di energia primaria) dei corrispondenti consumi di gas naturale (dato desunto dalle dichiarazioni sugli impianti termici a disposizione); per il terziario sono stati assunti i dati rilevati negli anni precedenti su alcune grandi utenze su cui era stata condotta un indagine puntuale; i consumi per l industria sono stati ottenuti per differenza, noti quelli per produzione elettrica e teleriscaldamento ottenuti dall indagine puntuale sugli impianti di produzione. Analogamente per il gasolio e il GPL si è operato come segue: le vendite per autotrazione e uso agricolo sono state attribuite rispettivamente ai trasporti e all agricoltura; la parte restante è stata attribuita agli usi civili (ad esclusione della quota parte di gasolio impiegata per la produzione termoelettrica), mentre per la suddivisione tra domestico e terziario si è proceduto assumendo la medesima proporzione rilevata nei consumi di gas naturale Produzione di energia elettrica I dati di produzione di energia elettrica sono stati reperiti da Terna che li ha forniti con un dettaglio aggregato a livello provinciale. Oltre a questa fonte informativa sono stati contattati i principali impianti di produzione elettrica riconducibili a produttori ed autoproduttori. Questi ultimi hanno fornito anche i dati di energia primaria da loro impiegata per la generazione di energia elettrica. L analisi ha consentito di ricostruire la produzione lorda e netta e i consumi di combustibili per tutto il parco generativo provinciale Emissioni di CO 2 Per questa edizione viene riproposto solo il bilancio delle emissioni di CO 2 sugli usi finali di energia, di cui si dispone di una serie storica che parte dal Per la redazione del bilancio delle emissioni di CO 2, sono stati utilizzati i fattori di emissione riportati in tabella 1.1 per i combustibili fossili, mentre per l energia elettrica è stato applicato il fattore di emissione del mix elettrico nazionale, desunto dalle pubblicazioni Terna. È bene precisare che il calcolo delle emissioni proposto si riferisce: alla CO 2 e non alla CO 2 equivalente solo alle emissioni dirette di combustione e non a quelle relative alla produzione del vettore energetico (ad esclusione dell energia elettrica) o dei materiali e dispositivi utilizzati per garantire i servizi energetici rapporto sull energia

12 Metodologia Tabella Riepilogo dei fattori di emissione di CO 2 per i combustibili fossili VETTORE ENERGETICO gas naturale olio combustibile gas di petrolio liquefatto gasolio benzina FATTORE DI EMISSIONE [t/tep] 2,35 3,24 2,64 3,10 2,90 Fig Fattori di emissione dell energia elettrica 6 rapporto sull energia 11

13 12 6 rapporto sull energia Metodologia

Metodologia. 5 rapporto sull energia

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