Recupero, riuso e riqualificazione funzionale del Castello di Casale PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - RELAZIONE

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1 SOMMARIO RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI OPERATIVE 1. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1.1. UBICAZIONE E TIPOLOGIA SOGGETTI RESPONSABILI IMPRESE ESECUTRICI 5 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1. DESCRIZIONE DELL OPERA E DEI LAVORI OPERE EDILI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI IMPIANTI TERMOIDRAULICI INTERVENTI STRUTTURALI PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 3.1. ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI NOTIFICA PRELIMINARE DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN 13 CANTIERE 3.2. PROGETTO DI CANTIERE VINCOLI CONNESSI AL SITO E A EVENTUALE 14 PRESENZA DI TERZI 3.4. ACCESSO AL CANTIERE E RECINZIONE IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE 17 ALL'INTERNO DEL CANTIERE 3.7. SEGNALETICA DI SICUREZZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE SERVIZI IGIENICI E ASSISTENZIALI SERVIZI SANITARI E DI PRONTO SOCCORSO PREVENZIONI INCENDI E PIANO DI EMERGENZA STOCCAGGIO E SMALTIMENTO RIFIUTI AREE DI DEPOSITO, MAGAZZINO E 24 SMALTIMENTO RIFIUTI IMPIANTI DI CANTIERE MACCHINE E ATTREZZATURE DI CANTIERE GESTIONE DELL EMERGENZA DOCUMENTAZIONE 27 1

2 3.18. DIRETTORE DI CANTIERE PROGRAMMA LAVORI 4.1. LAVORAZIONI DIAGRAMMA DI GANTT SCHEDE DI LAVORAZIONE ALLESTIMENTO E SMOBILITAZIONE 30 DEL CANTIERE ESECUZIONE DI STRUTTURE 30 VERTICALI E ORIZZONTALI 4.4. LAVORAZIONI OGGETTO DI SPECIFICHE LAVORAZIONI INTERFERENTI PRESCRIZIONI PER LE IMPRESE PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI SICUREZZA 5.1. MORFOLOGIA DEL SITO PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE 35 LAVORAZIONI 5.3. COORDINAMENTO E MISURE DI PREVENZIONE PER RISCHI DERIVANTI DALLA PRESENZA SI- MULTANEA DI PIÙ IMPRESE PROCEDURE ESECUTIVE DI SICUREZZA 6.1. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI PRESCRIZIONI PER I POSTI DI LAVORO UTILIZZO E MANUTENZIONE DI MACCHINE E 39 IMPIANTI 6.4. UTILIZZO DI MATERIALI E SOSTANZE SCHEDE DI SICUREZZA UTILIZZO DI AGENTI CANCEROGENI UTILIZZO DI AGENTI BIOLOGICI SORVEGLIANZA SANITARIA COSTI DELLA SICUREZZA ACCETTAZIONE 45 ALLEGATI 2

3 ALLEGATO A ALLEGATO B ALLEGATO C ALLEGATO D ALLEGATO E ALLEGATO F ALLEGATO G DIAGRAMMA DI GANTT PROGRAMMA DEI LAVORI E DISPOSIZIONI ORGANIZ- ZATIVE LAYOUT DI CANTIERE SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCHEDE DI LAVORAZIONI SPECIFICHE SCHEDE MACCHINARI E ATTREZZI MODULI PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA 3

4 RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI OPERATIVE 1. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1.1. UBICAZIONE E TIPOLOGIA Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (redatto ai sensi dell art. 12 del D. Lgs. 494/96) riguarda l esecuzione dei lavori relativi al seguente argomento: PROGETTO ESECUTIVO PER IL RECUPERO, IL RIUSO E LA RIQUALI- FICAZIONE FUNZIONALE DEL CASTELLO DI CASALE MONFERRATO (AL) 3 LOTTO - Tipologia dell opera: Lavori edili ed impiantistici Approvazione progetto esecutivo: Data inizio lavori: Durata lavori: 400 giorni Imprese contemporaneamente presenti (presunte): 4 N. massimo di lavoratori (presunto): 8 N. Uomini/Giorno (art. 11 e 13 D.Lgs 494/96): 1335 Importo complessivo dei lavori: , SOGGETTI RESPONSABILI l. COMMITTENTE: Comune di Casale Monferrato 2. RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: Arch. Caterina Brezza Titolare Posizione Organizzativa Settore G.U.T. 3. PROGETTISTI e DIRETTORI DEI LAVORI: Arch. Giovanni Deambrogio Ing. Rota Sandro Tecnico esterno incaricato (progetto architettonico e direzione generale dei lavori) Tecnico esterno incaricato (progetto e d.l. opere strutturali) 4

5 Ing. Francesco Morgagni (Studio Saggese) Tecnico esterno incaricato (progetto e d.l. impianti termo-idricosanitari ed impianti elettrici e speciali) 4. COORDINATORE ALLA SICUREZZA IN FASE PROGETTUALE ED ESECUTIVA: Ing. Sandro Rota Tecnico esterno incaricato 1.3. IMPRESE ESECUTRICI PRESUNTE Impresa: EDILE Attività: murature, intonaci, assistenze murarie agli impianti Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: PAVIMENTISTA Attività: Pavimentazioni e rivestimenti Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: Attività: Specialità: Iscrizione SOA: FABBRO Serramenti, piccole carpenterie metalliche 5

6 Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: FALEGNAME Attività: Serramenti Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: DECORATORE E VERNICIATORE Attività: Rifinitura di superfici, controsoffitti Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: Attività: Specialità: Iscrizione SOA: IDRAULICO Impianti termoidraulici 6

7 Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P. P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: ELETTRICISTA Attività: Impianti elettrici e speciali Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: Impresa: Attività: ASCENSORISTA Impianti elettromeccanici Specialità: Iscrizione SOA: Iscrizione Registro Imprese: Posizione INAIL: Numero dipendenti: Legale rappresentante: Direttore tecnico: Assistente di cantiere: Capo cantiere: Medico competente: Responsabile S.P.P.: Primo soccorso: Resp. sicurezza lavoratori: 7

8 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1. DESCRIZIONE DELL OPERA E DEI LAVORI OPERE EDILI I lavori oggetto nel presente lotto di intervento n.3 sono relativi al completamento dell intervento di recupero del corpo centrale ( quello posto a separazione dei cortili orientale ed occidentale) iniziato con il lotto 2. L appalto comprende dunque tutti quei lavori, sia edili che impiantistici, necessari a rendere gli ambienti pronti ad accogliere le attività in essi previste già nel progetto del lotto 2, e che si ricorda essere: 1. Biblioteca Ragazzi (piano terra) 2. Magazzini librari (primo piano) 3. Sale di lettura e consultazione, accoglienza, catalogo e prestiti della Biblioteca civica Canna. In sintesi i lavori occorrenti per la realizzazione del presente progetto prevedono: 1. Esecuzione di nuovi tramezzi in muratura e cartongesso e di controsoffitti in cartongesso. 2. Piccole porzioni di intonaci e impermeabilizzazioni delle murature nei servizi igienici. 3. Formazione di pavimenti e rivestimenti interni. 4. Pavimentazione dell androne tra i due cortili, del p. terra del mastio con relativo accesso. 5. Fornitura e messa in opera di serramenti interni ed esterni di vario tipo. 6. Sistemazione di scale e soglie. 7. Tinteggiature interne 8. Tinteggiatura delle facciate est ed ovest, delle pareti interne del mastio e dell androne di collegamento dei due cortili. 9. Completamento del vano corsa degli ascensori; fornitura e messa in opera degli ascensori. 10. Completamento degli impianti termofluido-meccanico, idrico-sanitario, elettrico e relative assistenze murarie. L intervento completa un lotto che risulta funzionalmente del tutto autonomo, dagli altri corpi di fabbrica in cui si compone il castello, i quali sono ancora da recuperare, ad eccezione del lotto 1 in cui sono in corso i lavori di ristrutturazione. Come conseguenza, risulta anche integrato con le infrastrutture impiantistiche in corso di realizzazione nel lotto 1 di lavori, ed insieme al lotto 1 stesso darà vita al centro integrato per giovani Multimedia, anch esso compreso nel più vasto disegno della Biblioteca. Valgono quindi, per questo lotto, tutte le parti generali e le premesse esposte nei progetti precedenti, a cui si rimanda per l inquadramento generale dell intervento. 8

9 IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Il Primo Lotto, già appaltato, comprendeva la realizzazione delle centrali e sottocentrali tecnologiche, nonché la nuova cabina di trasformazione, a servizio dell intero Castello, oltre ad alcune predisposizioni impiantistiche (cavidotti) per i lotti successivi. Il presente progetto ha per oggetto il completamento degli impianti elettrici e speciali iniziati nel secondo lotto di intervento, relativi ai locali a p. terra, primo, secondo e sottotetto della manica centrale compresa tra i due cortili. Le opere dovranno essere realizzate in stretto coordinamento con i lavori relativi alle opere edili di finitura ed agli impianti idrotermosanitari, che sono oggetto di altri due diversi progetti ma che saranno realizzate contemporaneamente e nei medesimi locali. I lavori in oggetto dell appalto possono riassumersi come qui sotto elencato, salvo più precise indicazioni che all atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei lavori: - quadri elettrici secondari: - quadro elettrico piano terra zona biblioteca - quadro elettrico piano primo zona biblioteca - quadro elettrico piano secondo zona biblioteca - quadro elettrico piano sottotetto zona biblioteca - quadri elettrici per utenze tecnologiche: - quadretto unità trattamento aria "QUTA1" - quadretto unità trattamento aria "QUTA2" - quadretto unità trattamento aria "QUTA3" - linee, gli apparecchi e quant altro necessario per completare l'impianto d'illuminazione normale; - linee, gli apparecchi e quant'altro necessario per completare l'impianto d'illuminazione di sicurezza; - linee, gli apparecchi e quant'altro necessario per completare l'impianto d'illuminazione di sicurezza; - impianto forza motrice a servizio degli impianti termomeccanici. - sistema di comando per accensione luci centralizzata e la gestione delle segnalazioni di allarme IMPIANTI TERMOIDRAULICI Le opere oggetto dell intervento sono definibili come opere di completamento di un lotto precedente (II lotto), che ha visto la realizzazione delle linee di distribuzione principali a servizio degli impianti termoidrualici. Nel primo lotto di lavori che è in esecuzione verranno realizzate le centrali termica e frigorifera e l anello principale di distribuzione degli impianti termoidraulici. Il terzo lotto, di completamento del secondo, prevede la realizzazione di parte delle apparecchiature terminali degli impianti (ventilconvettori), delle centrali di trattamento aria nel sottotetto, nonché dei sanitari e delle rubinetterie a servizio dei bagni. 9

10 Impianto termico L impianto termico, che comprende gli impianti per il controllo delle condizioni termoigrometriche e la qualità dell aria degli ambienti nei periodi estivi ed invernali, è alimentato dalle centrali di produzione dell energia termica e frigorifera già realizzate, ed è costituito dalla sottocentrale di distribuzione dell acqua e dalle reti di distribuzione. Gli impianti di distribuzione, che si differenziano in relazione alle zone servite (biblioteca ragazzi, Biblioteca Civica Canna, Depositi Libri), sono stati quasi interamente realizzati nel II lotto di intervento. Restano da realizzare, e sono oggetto del presente lotto di intervento: - le unità di trattamento aria a servizio delle diverse zone (in tutto tre), da installare nel sottotetto - i collegamenti idraulici tra le unità di trattamento aria e la sottocentrale di distribuzione fluidi, - i collegamenti aeraulici tra le unità di trattamento aria e le colonne montanti dell impianto di distribuzione ai piani, - la rete di distribuzione aria a servizio della sala consultazione al secondo piano (Biblioteca Civica Canna), - i colegamenti degli scarichi condensa delle UTA con le colonne di scarico già realizzate, - i dispositivi di regolazione a servizio delle unità di trattamento dell aria, - i ventilconvettori e il loro collegamento alla rete di distribuzione fluidi e scarico condense già realizzate, - gli apparecchi sanitari, le rubinetterie e il loro collegamento alle reti di adduzione e scarico già realizzate, - i boiler elettrici e il loro collegamento alle reti di adduzione già realizzate Impianto idraulico L impianto idraulico oggetto del terzo lotto, come completamento di quanto previsto nel secondo lotto, prevede la fornitura e la posa di tutti gli apparecchi sanitari, quali lavabi e vasi in vitreous-china con relative rubinetterie e accessori per il collegamento alle rete esistenti. Gli apparecchi saranno del tipo sospeso per consentire la migliore e più agile pulizia dei pavimenti dei locali e saranno dotati di rubinetteria monocomando. Analogamente, sono presenti anche vasi e lavabi speciali per disabili con idonea rubinetteria a leva lunga, maniglioni ribaltabili e corrimano di appoggio perimetrali conformi alla normativa vigente. Ogni locale destinato a bagno per disabile è dotato di una doccetta con miscelatore termostatico. Il terzo lotto prevede, infine, l installazione dei bollitori elettrici istantanei per la produzione di acqua calda sanitaria a servizio dei bagni INTERVENTI STRUTTURALI Gli interventi strutturali previsti in questo lotto di intervento sono puntuali e di modesta entità e riguardano essenzialmente opere in carpenteria metallica quali: 10

11 - rampe che permettono il superamento di dislivelli architettonici; - supporti per il sostegno e il fissaggio di una vetrata a p. 2 ; - supporto all unità di trattamento aria della Biblioteca ragazzi, posizionate al piano sottotetto. 11

12 3. PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 3.1. ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI NOTIFICA PRELIMINARE Da trasmettere prima dell inizio dei lavori alla Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) territorialmente competente (A.S.L. 21 -V.le Giolitti n. 2 - Casale Monferrato. 1. Data della comunicazione 2. Indirizzo del cantiere Piazza Castello Casale Monferrato (Al) 3. Committente Comune di Casale Monferrato 4. Natura dell opera Lavori edili ed impiantistici di completamento del recupero, riuso e riqualificazione del Castello lotto Responsabile Unico del Procedimento Arch. BREZZA Caterina Titolare Posizione Organizzativa Settore G.U.T. 6. Coordinatore per quanto riguarda la sicurezza e la salute durante la progettazione dell opera 7. Coordinatore per quanto riguarda la sicurezza e la salute durante la realizzazione dell opera 8. Data presunta d inizio lavori in cantiere 9. Durata presunta dei lavori in cantiere 400 giorni Ing. Sandro ROTA Tecnico esterno incaricato Ing. Sandro ROTA Tecnico esterno incaricato 10. Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere 11. Numero previsto di imprese e lavoratori autonomi sul cantiere 12. Identificazione delle imprese già selezionate 8 8 Impresa Attività EDILE murature, intonaci, assistenze murarie agli impianti. 12

13 Impresa Attività Impresa Attività Impresa Attività Impresa Attività Impresa Attività Impresa Attività IDRAULICO Impianto idrotermosanitario ELETTRICISTA Impianto elettrico PAVIMENTISTA Posa pavimentazioni e rivestimenti FABBRO Serramenti, rampe interne e strutture di sostegno a vetrate FALEGNAME Serramenti DECORATORE Tinteggiature e ripristini 13 Ammontare complessivo presunto dei lavori , DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE In cantiere sarà tenuta la documentazione riguardante: Piano di Sicurezza SI Piano Operativo di Sicurezza delle imprese presenti in cantiere SI Piani di sicurezza integrativi, sostitutivi, operativi SI Denuncia mod. A per protezione scariche atmosferiche - Denuncia mod. B per impianto di messa a terra SI Libretto ponteggio con autorizzazione ministeriale SI Progetto ponteggio per opere alte più di 20 metri o difformi dagli _ schemi tipo Disegno esecutivo del ponteggio nei casi non previsti nel punto precedente SI 13

14 Programma dei lavori di demolizione - Libretto impianto sollevamento di portata maggiore di 200 kg, completo dei verbali di verifica periodica e con annotate le verifiche trimestrali delle funi Segnalazioni all ENEL o ad altri enti esercenti linee elettriche per lavori prossimità alle stesse Registro infortuni (anche c/o la sede legale, purché la stessa sia almeno in ambito provinciale) Registro di carico e scarico dei rifiuti Notifica preliminare Valutazione rischio rumore Certificazioni CE macchine e attrezzature utilizzate in cantiere Documentazione relativa alla consegna dei DPI Schede di sicurezza dei materiali e sostanze usate in cantiere 3.2. PROGETTO DI CANTIERE Al presente Piano di Sicurezza è allegata una specifica planimetria in cui è evidenziato il layout di cantiere con la localizzazione di: - ufficio, spogliatoi e presidi igienico-sanitari - aree di stoccaggio materiali da costruzione e componenti impiantistici (vedi disposizioni organizzative su movimentazione dei materiali) - aree di stoccaggio materiali speciali (infiammabili, nocivi) - aree di rimessaggio macchine, impianti, attrezzature di lavoro - viabilità e accessi (vedi disposizioni organizzative su recinzione dell allestimento di cantiere). La redazione del layout di cantiere tiene conto dell analisi dei rischi e delle misure definite nel Presente Piano di Sicurezza. V. ALLEGATO C - LAYOUT DI CANTIERE SI - SI SI SI - SI SI SI 3.3. VINCOLI CONNESSI AL SITO E AD EVENTUALE PRESENZA DI TERZI Il fabbricato in oggetto è ubicato nel concentrico cittadino, al confine con il centro storico, in prossimità della sponda destra dei fiume Po. Si affaccia: - lungo í lati Est e Sud, su una vasta piazza, denominata Piazza Castello, sede di mercato ambulante nei giorni martedì e venerdì e di parcheggio libero negli altri giorni; - lungo il lato Ovest sulla Piazza Divisione Meccanizzata Mantova e su Viale Lungo Po Gramsci, facente parte della circonvallazione urbana; - lungo il lato Nord su un area adibita a verde pubblico. 14

15 L intera fortificazione è circondata da un ampio e profondo fossato, attraversato da ponti in muratura all altezza dei due ingressi principali, posti uno nel lato Est (verso la città) e l altro nel lato Ovest (verso il fiume Po). L intervento in oggetto, relativo al 3 lotto dei lavori, riguarda il corpo centrale del fabbricato, quello posto a divisione dei due cortili. Vi si può accedere sia dal cortile orientale, attraverso l ingresso posto in Piazza Castello (chiuso da un portone in legno a 2 battenti avente altezza massima m 3,50, che si apre su un androne carraio lungo circa m 18 ed alto circa m 5,60), sia dal cortile occidentale, attraverso un passo carraio di analoghe dimensioni. Tuttavia è da prevedersi l uso solamente dell accesso verso Po, perché l altro accesso, quello verso città, sarà per notevole parte dello svolgimento dei lavori a servizio dei lavori del 1 lotto, con i quali sono da evitarsi il più possibile interferenze. L utilizzo di tale ingresso per i lavori edili comporterà la chiusura del castello alle visite e alle manifestazioni, che attualmente interessano il cortile occidentale e gli spalti. Questa chiusura avrà l effetto di eliminare una potenziale fonte di pericolo derivante dalla presenza a margine dell area lavorativa di visitatori e persone estranee al cantiere. Data la natura delle opere che si intendono realizzare, non si ravvisano particolari rischi dovuti alle caratteristiche del terreno. Non sono presenti opere di sottosuolo in grado di interferire significativamente con l attività del cantiere: Le interferenze più significative da considerare sono: a) presenza di terzi nelle vicinanze dei cantiere: area di mercato nei giorni martedì e venerdì mattina e di parcheggio pubblico negli altri giorni; b) traffico veicolare di cantiere con il traffico cittadino durante le manovre o gli interventi esterni al fabbricato; c) presenza di più imprese nel cantiere. d) ingresso al cantiere unico e di dimensioni limitate. e) presenza del fossato che ostacola l introduzione dei macchinari degli impianti. Provvedimenti da adottare ai fini della sicurezza: a) utilizzo dei solo ingresso verso Po per l accesso ai mezzi, materiali e personale del cantiere; saranno utilizzati mezzi di trasporto di portata ed ingombro idonei alla morfologia dei luoghi; b) chiusura dei portone provvisorio esistente che separa il cortile occidentale da quello orientale oggetto dell intervento, così da separare le zone di lavorazione delle due imprese; a) movimentazione dei mezzi fuori le mura dei castello (Piazza Castello) in tutti i giorni lavorativi tranne il martedì ed il venerdì dalle ore 6,00 alle ore 15,0; le manovre degli automezzi, durante l esecuzione di alcune fasi lavorative, da effettuarsi nell area esterna al castello, saranno eseguite con personale a terra di controllo; b) protezione della caduta dall alto di cose ed oggetti dai ponteggi mediante tavole fermapiedi e mantovane parasassi a norma dei DPR ; c) convogliamento dei materiale di demolizione e riduzione dei sollevamento di polvere a norma dei DPR h) segnale di divieto di accesso alle persone non autorizzate su tutti gli accessi alle a- 15

16 ree di cantiere delimitate Eventuali necessità in deroga saranno oggetto di misure tecniche, organizzativi e procedurali da prevedere di concerto con il Coordinatore per l esecuzione dei lavori ACCESSO AL CANTIERE E RECINZIONE L area di cantiere è costituita dal cortile occidentale del castello (quello verso il fiume) e dal fabbricato di divisione tra i due cortili. Non è considerata area di cantiere, benché possa, in casi eccezionali e dietro esplicita approvazione del direttore dei lavori e del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, essere utilizzata per esigenze di cantiere, la rampa cannoniera e la zona degli spalti del castello. Qualora in fase di esecuzione lo si ritenga utile per meglio delimitare l area di cantiere tale zona potrà essere chiusa con un apposita recinzione ai piedi o in testa alla rampa cannoniera. L area di cantiere, nel corso dei lavori, rimarrà isolata dal resto dei fabbricato mediante la chiusura permanente del portone esistente, provvisorio, che separa la zona occidentale da quella orientale oggetto dei lavori del 1 lotto. All interno dell area di cantiere verranno individuali gli spazi per l installazione degli uffici, spogliatoi e dei servizi igienici, per il deposito dei materiali e il rimessaggio degli automezzi. L ingresso carraio per accedere all interno dell area di cantiere è quello ovest, dotato di serratura per la chiusura durante le pause e serale IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI L impianto elettrico di cantiere sarà costituito da un quadro elettrico principale, dotato di prese da 380 V e da 220 V, collocato su apposita spalliera, nelle immediate vicinanze del punto di fornitura ENEL. I cavi elettrici dovranno essere in posa sospesa e perimetrale, dove possibile, altrimenti dovranno essere protetti contro eventuali lesioni e segnalati per evitare intercettazioni. L impianto elettrico dovrà essere dotato di impianto di terra. Gli installatori e montatori di impianti, macchine o altri mezzi tecnici dovranno attenersi alle norme di sicurezza e igiene dei lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti dei macchinari e degli altri mezzi tecnici per la parte di loro competenza (D. Lgs 626/94 art.6 c.3). L impresa esecutrice dovrà, una volta eseguita l opera, rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme (L.46/90 art. 9). È facoltà dell impresa utilizzare, altrimenti, generatori di corrente per l alimentazione delle macchine di cantiere VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE ALL'INTERNO DEL CANTIERE. In via preventiva, sulla base delle lavorazioni previste nel cantiere in oggetto, non si ritiene ci saranno livelli di rumore tali da rendere necessaria un analisi del ri- 16

17 schio rumore. Tuttavia se nel corso dei lavori si dovessero verificare situazioni diverse da quelle previste, si provvederà ad aggiornare tale valutazione effettuando le opportune misurazioni e relative analisi SEGNALETICA DI SICUREZZA In tale paragrafo è indicata la segnaletica di sicurezza e/o salute da installare in cantiere. Il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza quando, a seguito della «valutazione dei rischi, risultino possibili «rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione dei lavoro o con mezzi tecnici di protezione collettiva «(art.2 D.Lgs 493/96). Tuttavia, il coordinatore in fase esecutiva dopo aver valutato situazioni particolari potrà decidere di apporre ulteriore e specifica segnaletica di sicurezza. Nel progetto in esame si prevede di installare i seguenti cartelli di cui si riportano alcuni esempi. CARTELLI DI DIVIETO Forma rotonda - Pittogramma nero su sfondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra e lungo il simbolo, con una inclinazione di 45 ) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). TIPO UBICAZIONE Divieto di accesso alle persone non autorizzate Da affiggersi agli ingressi del cantiere Vietato fermarsi nel raggio d azione della gru All ingresso e nel cortile CARTELLI DI AVVERTIMENTO Forma triangolare - Pittogramma nero su sfondo giallo; bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). TIPO UBICAZIONE 17

18 Tensione elettrica pericolosa In prossimità dei quadri elettrici In prossimità di macchine alimentate o generatrici di corrente In prossimità di sezionatori di linea In prossimità di cabine di trasformazione Attenzione ai carichi sospesi In prossimità degli ingressi al cantiere In prossimità del mezzo di sollevamento Pericolo caduta oggetti In prossimità dei ponteggi In prossimità degli ingressi al cantiere In prossimità dei ponteggi Pericolo di inciampo In prossimità degli ingressi al cantiere In prossimità delle aree di stoccaggio del materiale CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO Forma quadrata o rettangolare - Pittogramma bianco su sfondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). 18

19 Estintore Nei luoghi in cui sono collocati gli e- stintori CARTELLI DI PRESCRIZIONE Forma rotonda - Pittogramma bianco su sfondo azzurro (l azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). Obbligo di indossare il casco All ingresso del cantiere Obbligo di indossare i guanti protettivi All ingresso del cantiere Obbligo di indossare calzature antinfortunistiche All ingresso del cantiere Ulteriori cartelli di divieto, prescrizione e avvertimento potranno essere esposti in caso di lavorazioni specifiche, per periodi limitati, su prescrizione del coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE In relazione alle attività previste in fase progettuale, si definisce - a titolo puramente indicativo e non esaudente - la dotazione di ciascun operatore. In tal senso si riporta l equipaggiamento rapportato alle attività da svolgere come indicato negli Allegati IV e V del D.Lgs. 626/94: 19

20 Dispositivi di protezione della testa Casco di protezione Dispositivi di protezione dell udito Tappi per le orecchie Per le attività che espongono a caduta di materiali e a offese alla testa quali lavori edili, soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio di armature, lavori di installazione e di posa di ponteggi e operazioni di demolizione. Per lavori che implicano l uso di macchine o attrezzature rumorose (sega circolare, martello pneumatico, macchine movimentazione materiali, macchine per le perforazioni). Dispositivi di protezione degli occhi e del viso Occhiali, visiere, maschere Per lavori di scalpellatura, finitura di pietre, utilizzo di martello pneumatico, o flessibili. Per lavori di saldatura, molatura e tranciatura. Maschere e schermi per la saldatura Per lavori di saldatura in genere, autogena, elettrica Dispositivi di protezione delle vie respiratorie Apparecchi antipolvere (mascherine) Produzione di polveri non nocive Dispositivi di protezione delle mani e delle braccia Guanti Lavori che espongono al rischio di tagli, a- brasioni o aggressioni chimiche. Dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe Scarpe di sicurezza suola imperforabile Per lavori su impalcature, demolizione di rustici, lavori in calcestruzzo o in elementi prefabbricati con smontaggio e montaggio armature. Per lavori in cantieri edili o in aree di deposito Attrezzature di protezione anticaduta Imbracature di sicurezza Per lavori sui tetti La consegna dei dispositivi di protezione individuale dei lavoratori dovrà essere documentata con uno specifico modulo. In appositi locali dovranno essere immagazzinati un numero congruo di mezzi di protezione individuali che potranno servire per particolari condizioni di lavoro (imperme- 20

21 abili da lavoro, occhiali paraschegge, maschere respiratorie, cinture di sicurezza con bretelle e cosciali, cuffie antirumore e quant altro necessario) In fase esecutiva tali operazioni saranno eseguite a cura dei responsabili della sicurezza delle imprese presenti. I mezzi personali di protezione dovranno avere i necessari requisiti di resistenza e di idoneità e dovranno essere mantenuti in buono stato di conservazione. Tutti i dispositivo di protezione individuali devono risultare muniti di marcatura «CE» o equivalente, comprovante l avvenuta certificazione da parte dei produttore dei mezzo personale di protezione 3.9. SERVIZI IGIENICI E ASSISTENZIALI Per l esecuzione dei lavori oggetto del presente piano di sicurezza è ipotizzata una presenza simultanea massima di n. 8 lavoratori. Per i servizi igienici di questo personale si prevede la fornitura di un WC chimico da posizionare come indicato nel layout di cantiere. Sarà messa a disposizione dei lavoratori sufficiente acqua potabile oltre a quella necessaria per l igiene personale (DPR 303/56 art. 36). I lavoratori avranno a loro disposizione spogliatoi e lavabi, dotati di prodotti detergenti e per asciugarsi (DPR 303/56 art. 39) SERVIZI SANITARI E DI PRONTO SOCCORSO Per l esecuzione dei lavori oggetto del presente piano di sicurezza è ipotizzata una presenza simultanea massima di n. 8 lavoratori. I servizi sanitari e di pronto soccorso previsti in cantiere saranno realizzati secondo le prescrizioni di legge. In particolare saranno allestiti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Considerata la presenza simultanea di n. 8 operai è necessario dotarsi di una cassetta di pronto soccorso (DPR 303/56 art DM 28/7/58 art. 2) Il cantiere è ubicato a circa 1 km da un posto pubblico di Pronto Soccorso (Ospedale S. Spirito in Viale Giolitti n. 2); tale struttura sarà quindi la struttura di riferimento per le necessità sanitarie occorrenti nel cantiere PREVENZIONI INCENDI E PIANO DI EMERGENZA Si ritiene opportuno individuare, in fase progettuale, sia pure in modo orientativo, le lavorazioni e i prodotti di seguito indicati, che potrebbero presentano il rischio di incendio. Gli esecutori di tali lavorazioni (datori di lavoro o lavoratori autonomi) dovranno pertanto produrre il documento «Piano di emergenza» redatto conformemente a quanto definito nell Allegato VIII del DM 10/3/98. Lavorazioni e prodotti a rischio di incendio - Lavori di saldatura : realizzazione impianti e canalizzazioni; saldatura delle opere in ferro 21

22 - Deposito e utilizzo di solventi e vernici Ai sensi dei D.Lgs 626/94, art. 4 c. 5 lett. a) e del DM 10/3/98, artt. 6-7, dovranno essere designati preventivamente, a cura dei rispettivi datori di lavoro, i lavoratori incaricati di attuare le «misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e comunque, di gestione dell emergenza». I lavoratori «incaricati» devono essere adeguatamente formati e tale formazione deve essere comprovata da idoneo attestato di frequenza a corso il cui programma sia conforme ai contenuti previsti dalla legge Il documento del «Piano di Emergenza» deve essere portato a conoscenza di tutto il personale presente In funzione della possibile presenza di depositi o lavorazioni di materiale a rischio di incendio il cantiere sarà comunque dotato di un congruo numero di estintori di idonea categoria, dislocati nei punti ritenuti a rischio. La presenza degli estintori dei quali di seguito si indicano le caratteristiche dovrà essere segnalata con apposita cartellonistica come indicato nel paragrafo «Segnaletica di sicurezza». Estintori portatili Tipo: omologato DM 20/12/82 Estinguente: polvere Classi di fuoco: (A, B, C) Capacita estinguente: 34A,144B,C (minimo) Peso: 6 kg. N. estintori: minimo n. 4 Posizionamento: In prossimità delle uscite dei luoghi di particolari lavorazioni. In prossimità dei quadri elettrici. All interno dell area baraccamento (A-b) All interno dell area deposito vernici e solventi (vedi Layout di cantiere) Installazione: a parete h. max 1,50 m Cartellonistica: conforme al D.Lvo 493/96 Manutenzione: UNI 9994/92 (sorveglianza e controllo semestrale) N.B. Ulteriori indicazioni particolari saranno contenute nel «Piani di emergenza» sopra indicati STOCCAGGIO E SMALTIMENTO RIFIUTI 22

23 Ogni impresa avrà l autonomo obbligo di allontanamento dei materiali di risulta, con frequenza tale da garantire al cantiere condizioni di massimo ordine e disponibilità di spazio. I rifiuti prodotti nel cantiere saranno smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Si prevedono le seguenti tipologie di rifiuti: - materiale proveniente demolizione e detriti in genere; - materiale ferroso; Si riportano di seguito alcuni richiami alla normativa vigente, di recente introduzione, ai fini di facilitare l individuazione degli obblighi e degli oneri a carico dei Produttore/Detentore, anche mediante riferimenti specifici ad articoli di legge. CLASSIFICAZIONE La normativa vigente (D.Lgs. 5 febbraio 1997 n.22, modificato dal D.Lgs. 8 novenbre 1997 n.389) prevede la seguente classificazione dei rifiuti: Secondo l origine del rifiuto - Rifiuti urbani (art.7 comma 2) - Rifiuti Speciali (art.7 comma 3) Secondo le caratteristiche di pericolosità - Rifiuti pericolosi (art.7 comma 4) - Rifiuti non pericolosi Nello specifico campo delle costruzioni si evidenzia che: Sono rifiuti speciali (art. 7 comma 3 lettera b): «i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo». Sono rifiuti pericolosi (art. 7 comma 4): «i rifiuti non domestici precisati nell elenco di cui all allegato D sulla base degli allegati G, H ed I». RIFIUTI Ferma restando la definizione di rifiuto (art.6 comma 1 lettera a), l Allegato A dei Decreto Legislativo riporta un elenco armonizzato di rifiuti, non esaustivo (in quanto oggetto di periodica revisione) individuato come Catalogo Europeo Rifiuti (CER). Tale Catalogo individua 20 tipologie di rifiuti mediante un codice numerico a 6 cifre (3 coppie di numeri). A titolo di esempio, figurano in tale Catalogo CER: Rifiuti da produzione, formulazione, fornitura e uso (PFFU) di rivestimenti (pitture, vernici, e smalti vetrati), sigillanti e inchiostri per stampa Oli esauriti Imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) Rifiuti da costruzioni e demolizioni (compresa la costruzione di strade) 23

24 RIFIUTI PERICOLOSI All interno della catalogazione CER, l individuazione dei rifiuti pericolosi è riportata in Allegato D dei Decreto Legislativo (come da art.7 comma 4), per cui, ad esempio, all interno dei rifiuti catalogati come risultano pericolosi. Nel cantiere in oggetto non verranno prodotti rifiuti pericolosi. OBBLIGHI E DIVIETI Appare opportuno, in questa sede, richiamare, tra le disposizioni previste dal decreto legislativo, i seguenti obblighi/divieti: - Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi (art. 9) - Oneri dei produttori e dei detentori (art. 10) - Catasto rifiuti (art. 11) - Registro di carico e scarico (art. 12) - Divieto di abbandono (art. 14) - Trasporto di rifiuti (art. 15) - Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati (art. 17) In particolare, relativamente ai rifiuti pericolosi, si richiamano i seguenti oneri a carico del produttore: - Durante la raccolta ed il trasporto i rifiuti pericolosi devono essere imballati ed etichettati in conformità alle norme vigenti in materia (art. 15 comma 3). - Il formulario di identificazione va compilato in 4 copie (+ data + firma) (art. 1 5 comma 2). - Verificare il ricevimento, da parte dei trasportatore, della copia del formulario di identificazione, datato e firmato in arrivo dal destinatario. - I registri di carico/scarico e i formulari hanno un periodo di conservazione di 5 anni (vedi art. 12 comma 3). - Deposito temporaneo (ex stoccaggio provvisorio): il deposito temporaneo presso il luogo di produzione dei rifiuti deve essere condotto in conformità alle disposizioni di cui all art. 6 comma 1 lettera m). - Non è consentito l autosmaltimento di cui all art La denuncia annuale (MUD) va effettuata entro il 30 aprile (escluso il caso in cui il Produttore conferisca i rifiuti al Servizio Pubblico di raccolta, in tal caso la comunicazione è effettuata dal gestore dei servizio (art. 11 comma 1 e 3) AREE DI DEPOSITO, MAGAZZINO E SMALTIMENTO RIFIUTI. Sono definite le seguenti aree del Cantiere: 1. Area dei Lavori 2. Deposito attrezzature 3. Stoccaggio materiali inerti 4. Ufficio di cantiere Per il deposito dei vari materiali da costruzione e di materiali di recupero sono disponibili spazi interni al lotto di pertinenza. 24

25 I materiali e le attrezzature devono essere disposti o accatastati in modo da evitare il crollo o il ribaltamento. Il materiale di risulta degli scavi e delle demolizioni, sarà prontamente trasportato e smaltito in discarica autorizzata. A seguito delle lavorazioni di cantiere vengono prodotti come rifiuti inerti di risulta dalle demolizioni, tubazioni derivanti dalla rimozione degli impianti idrotermosanitari, cavi derivanti dalla rimozione dell impianto elettrico Non trattandosi di rifiuti tossici, verranno raccolti nella zona di deposito del cantiere e prontamente trasportati alle pubbliche discariche autorizzate IMPIANTI DI CANTIERE. Impianti da allestire a cura dell'impresa L impresa deve progettare e realizzare a regola d arte gli impianti di seguito riportati: - Impianto elettrico di cantiere comprensivo di messa a terra Progettualmente si ipotizza di fare ricorso alla fornitura ENEL da 380/220 V- 50 Hz per le seguenti macchine/attrezzature: - Gru a torre - Betoniera - Sega circolare - Attrezzatura standard - Illuminazione L'impianto elettrico del cantiere deve essere dotato di: - Quadro di fornitura - Quadro generale - Quadro di distribuzione - Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche L impresa deve preventivamente formare le proprie maestranze sull uso corretto degli impianti di uso comune. Prescrizioni sugli impianti. Vengono poste le seguenti prescrizioni sull impianto elettrico: - misure, almeno semestrali, della resistenza di terra - verifica, almeno mensile, del funzionamento del differenziale MACCHINE E ATTREZZATURE DI CANTIERE. Macchine e attrezzature delle imprese previste in cantiere. L elenco delle macchine e delle attrezzature significative utilizzate dalle imprese è quello di seguito riportato: - autocarro - betoniera 25

26 - flessibili - gru a torre - martelli demolitori - macchine movimento terra (pala meccanica) - ponteggio metallico - ponte su ruote - scale portatili - sega circolare da banco - trabattelli - attrezzatura standard Tutte le macchine e le attrezzature impiegate devono rispettare le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza. Tutte le imprese utilizzatrici devono preventivamente formare le proprie maestranze sull uso corretto delle macchine e delle attrezzature di uso comune. L eventuale affidamento di macchine ed attrezzature deve essere preceduto dalla compilazione del modello di modulo in allegato. Per l analisi dei rischi e per il corretto utilizzo in sicurezza delle macchine e delle attrezzatura si veda l Allegato F, al capitolo Schede macchinari e attrezzi. Le indicazioni delle schede sono da considerarsi parte integrante del presente piano ci coordinamento e di sicurezza GESTIONE DELL EMERGENZA. INDICAZIONI GENERALI Sarà cura dell impresa organizzare il servizio di emergenza ed occuparsi della formazione del personale addetto. L impresa dovrà assicurarsi che tutti i lavoratori presenti in cantiere siano informati dei nominativi degli addetti e delle procedure di emergenza; dovrà inoltre esporre in posizione visibile le procedure da adottarsi unitamente ai numeri telefonici dei soccorsi esterni. ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO. Dovrà essere predisposta a cura dell impresa, in luogo facilmente accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello, la cassetta di pronto soccorso. EVACUAZIONE. Vista la morfologia del cantiere e le attività che in esso si svolgono, non si richiedono particolari misure di evacuazione. Per ciascuna zona di lavoro dovrà essere prevista una idonea via di fuga sicura e chiaramente segnalata. Definire, segnalare e mantenere sgombre da ostacoli le vie e le uscite di emergenza. Tenere pulite ed in ordine le zone di lavoro per evitare intralci in caso di evacuazione DOCUMENTAZIONE. DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTE IL CANTIERE NEL SUO COMPLESSO. 26

27 Fermo restando l obbligo delle imprese di tenere in cantiere tutta la documentazione prevista per legge, al coordinatore per l esecuzione ciascuna impresa deve consegnare per sé e per le imprese sue subappaltatrici la seguente documentazione: 1. Certificazioni CE macchine e attrezzature usate in cantiere [in cantiere] 2. Denuncia mod. B messa a terra - art. 328 DPR 547 /55, art. 3 DM 12/9/59 [In cantiere] 3. Documentazione relativa alla consegna dei DPI [in cantiere] 4. Libretto ponteggio aut. min. - art. 33 DPR 164/56 CM 149/85 [in cantiere] 5. Notifica preliminare 6. Piano Operativo di Sicurezza [in cantiere] DOCUMENTAZIONE RELATIVA AGLI IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE. Va tenuta presso gli uffici del cantiere, a cura del direttore di cantiere di ciascuna impresa, la seguente documentazione: - indicazione dei livelli sonori delle macchine ed attrezzature che verranno impiegate dedotti dall applicazione del D.Lgs. 277/91 - libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 Kg; - copia denuncia all' ISPELS per gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 Kg; - verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento; - verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg; - dichiarazione di stabilità degli impianti di betonaggio; - copia di autorizzazione ministeriale e relazione tecnica per i ponteggi metallici fissi; - disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di cantiere per ponteggi montati secondo schemi tipo - dichiarazione di conformità legge 46/90 per l impianto elettrico di cantiere; - segnalazione all ENEL per le operazioni effettuate a meno di 5 metri dalle linee elettriche; - denuncia all ISPESL competente per territorio degli impianti di messa a terra (Modello B); - copia delle schede di sicurezza delle sostanze che saranno utilizzate in cantiere; - libretti d uso e manutenzione delle macchine DIRETTORE DI CANTIERE. Con la sottoscrizione del presente documento ciascuna Impresa presente in cantiere si impegna a nominare, prima dell inizio dei lavori, un proprio Direttore di cantiere con le seguenti attribuzioni e compiti: - è persona competente e capace; - il nominativo viene comunicato al coordinatore per l esecuzione prima dell inizio dei lavori, e comunque con anticipo tale da consentire al coordinatore di conoscere tale persona prima dell ingresso in cantiere dell impresa da questi rappresentata; 27

28 - agisce per nome e conto dell impresa per tutte le questioni inerenti la sicurezza e pertanto costituisce l interlocutore tra coordinatore ed impresa; pertanto tutte le comunicazioni fatte al direttore di cantiere si intendono fatte all impresa; - partecipa alle riunioni di coordinamento con mandato da parte dell impresa per le decisioni in termini di sicurezza; - sottoscrive quanto riportato dal coordinatore per l esecuzione nel Registro delle riunioni di coordinamento, nonché i verbali stilati dal Coordinatore per l esecuzione durante i suoi sopralluoghi in cantiere; - è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell impresa che egli rappresenta; - viene informato di tutte le modifiche fatte al Piano; - informa preventivamente il coordinatore dell arrivo in cantiere di nuove maestranze o imprese subappaltatrici. 28

29 4. PROGRAMMA LAVORI 4.1. LAVORAZIONI Per l esecuzione dell opera si prevede di procedere secondo le fasi lavorative di seguito indicate. Ciascuna delle fasi è stata suddivisa in lavorazioni. Le lavorazioni previste per l opera in oggetto sono state analizzate al fine di individuare, per ciascuna, il tempo necessario ipotizzato per l esecuzione, l impresa che le realizza, le eventuali interferenze che si possono verificare per la simultanea presenza di più imprese e la relativa analisi dei rischi di interferenza. Esse sono riassunte nella seguente tabella: 1. ALLESTIMENTO CANTIERE 2. ALLESTIMENTO E UTILIZZO OPERE PROVVISIONALI 3. TRAMEZZI IN MURATURA ED IN CARTONGESSO 4. PICCOLI PORZIONI DI INTONACO 5. CONTROSOFFITTI IN CARTONGESSO 6. PAVIMENTI E RIVESTIMENTI 7. PAVIMENTAZIONI ESTERNE, SCALE E SOGLIE IN PIETRA 8. OPERE IN CARPENTERIA METALLICA 9. SERRAMENTI IN LEGNO E FERRO 10. OPERE DA VETRAIO 11. OPERE DA FABBRO 12. VERNICIATURE 13. TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE 14. IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO 15. IMPIANTO ELETTRICO 16. ASCENSORI 17. ASSISTENZE MURARIE 18. SMOBILIZZO CANTIERE 19. COLLAUDI Il Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna impresa esecutrice dovrà individuare le misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel presente PSC, da adottare in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere DIAGRAMMA DI GANTT 29

30 È stato redatto uno specifico Programma Lavori tenendo conto delle lavorazioni previste in cantiere e della tempistica della loro esecuzione. Il programma delle lavorazioni del cantiere è dettagliatamente evidenziato nell'allegato Diagramma di Gantt e nel programma lavori anch esso allegato. Il programma lavori sarà oggetto di opportuni aggiornamenti in fase esecutiva indicando lo stato di avanzamento dei lavori. Allegato A - Diagramma di Gant 4.3. SCHEDE DI LAVORAZIONE ALLESTIMENTO E SMOBILITAZIONE CANTIERE ATTIVITA' RISCHI MISURE Montaggio gru e attrezzature Accesso al cantiere con mezzo meccanico e di trasporto. Esecuzione recinzione di cantiere. Allacciamento alla linea elettrica. Caduta di materiale dall alto durante il carico e lo spostamento del materiale. Investimento pedoni, urto con materiale stoccato in cantiere Contusioni e ferite alla testa, ai piedi, alle mani ed al corpo Lesioni provocate dal contatto con linee elettriche esistenti. Elettrocuzione. Evitare di accumulare il materiale lungo la zona di lavoro. Segnalare la messa in movimento dei mezzi con segnale sonoro. Far sorvegliare le manovre. Evitare di sostare nel raggio di azione dei mezzi. Utilizzare i dispositivi di protezione individuale Utilizzare segnaletica appropriata ESECUZIONE DI STRUTTURE VERTICALI E ORIZZONTALI ATTIVITA RISCHI MISURE Trasporto di materiale a mano. Caduta di materiale durante il carico e lo spostamento del materiale. Lesioni provocate dal sollevamento e spostamento di carichi pesanti. Tenere in ordine i materiali e soprattutto accatastarli in modo da non creare zone di intralcio. Non sollevare pesi superiori a 30 Kg. Scarico di materiale con Contusioni e ferite alla Non sostare nel raggio 30

31 gru o mezzo meccanico Utilizzo di attrezzatura generale Lavoro su trabatelli o ponteggi testa, ai piedi, alle mani ed al corpo. Caduta di materiale dall alto. Lesioni provocate dall uso improprio dell attrezzatura. Caduta dall alto. d azione dei macchinari. Istruire adeguatamente gli operai. Utilizzare adeguati DPI. Utilizzare attrezzatura normata. Verificare la rispondenza delle strutture ai requisiti di sicurezza LAVORAZIONI OGGETTO DI SPECIFICHE Nella tabella di seguito riportata sono indicate le lavorazioni che possono comportare rischi particolari ai sensi dell Allegato II del D.Lgs 494/96 e che in quanto tali devono essere oggetto di particolari cautele ed attenzioni. Nel caso in esame si è ritenuto di evidenziare le lavorazioni che potranno essere oggetto di specifiche valutazioni in fase esecutiva: Lavorazioni Disposizioni organizzative REALIZZAZIONE DI LAVORA- ZIONI SU PIANI DI LAVORO AD ALTEZZA SUPERIORE A M 2,0 MOVIMENTAZIONE E PO- SA IN OPERA DI APPAREC- CHIATURE E MACCHINE IMPIANTI Dovranno essere adottate adeguate impalcature o ponteggi, a norma di quanto previsto dal D.P.R. 164/56. Le apparecchiature dovranno essere introdotte nel cantiere opportunamente smontate; in particolare i quadri non potranno entrare in posizione verticale, a causa delle dimensioni della porta di accesso LAVORAZIONI INTERFERENTI Di seguito sono indicate le lavorazioni interferenti che in quanto tali devono essere oggetto di particolari cautele ed attenzioni. Nel caso in esame si ritiene di non dover evidenziare lavorazioni interferenti oggetto di particolari cautele e attenzioni.in aggiunta a quanto già indicato nel programma lavori, rimandando perciò alla fase esecutiva specifiche valutazioni a riguardo, fermo restando le indicazioni fornite dal paragrafo relativo al coordinamento e alle misure di prevenzione per rischi derivanti dalla presenza simultanea di più imprese. Lavorazioni interferenti Disposizioni organizzative 31

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