L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO

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1 CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO A cura di: Danilo Monarca

2 REGIO DECRETO 19 OTTOBRE 1930 N CODICE PENALE 1) INCOLUMITA PUBBLICA art. 437: rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro art. 451: omissione colposa di apparecchi o mezzi destinati al soccorso contro gli infortuni 2) INCOLUMITA DELLA PERSONA art. 589: omicidio colposo art. 590: lesioni personali colpose

3 REGIO DECRETO 16 MARZO 1942 N. 262 CODICE CIVILE art Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi usati, è tenuto al risarcimento, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno art L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo le particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro

4 LEGGE 300/1970 Statuto dei lavoratori Partecipazione diretta dei lavoratori alla difesa della propria salute. i lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno il diritto di controllare l applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali..

5 LEGGE DELEGA 12 FEBBRAIO 1955 N. 51 Legge delega per l emanazione di norme generali e speciali in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro Norma generale sulla prevenzione infortuni D.P.R. 547/55 Norma speciale per il lavoro nelle costruzioni D.P.R. 164/56 Norma generale sull igiene del lavoro D.P.R. 303/56

6 NORME GENERALI DI PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 Il D.P.R. 547/55 DISPONE misure tecniche per l eliminazione o riduzione di: RISCHI di caduta di persone o di cose RISCHIO derivante da macchine ed impianti RISCHIO movimentazione meccanica dei carichi e movimentazione dei mezzi RISCHIO derivante da impianti elettrici e/o elettronici o impianti a pressione RISCHIO incendio - scoppio - manipolazione sostanze nocive (tossiche - infettanti - corrosive - ecc.) RISCHIO derivante da interventi manutentivi

7 NORME GENERALI DI PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 Il D.P.R. 547/55 DETTA: OBBLIGHI di manutenzione OBBLIGHI di dotazione e uso dei D.P.I. OBBLIGHI dei lavoratori, dei preposti, dei dirigenti e dei datori di lavoro

8 NORME SPECIALI PER LA PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI D.P.R. 7 gennaio 1956 n. 164 Il D.P.R. 164/56 REGOLAMENTA per le attività edili e di installazione di impianti: LA VIABILITA nei cantieri SCAVI sbancamenti - splateamenti OPERE PROVVISIONALI per evitare la caduta di persone e di cose FABBRICAZIONE ponteggi metallici STATICITA e resistenza delle armature OBBLIGHI dei lavoratori, dei preposti, dei dirigenti e dei datori di lavoro

9 SEGNALETICA DI SICUREZZA D.Lgs. 493/1996 ABROGA D.P.R. 8 giugno 1992 n 524 SOPPRIME la tabella A del D.P.R. 27 aprile 1955 n 547 SOSTITUISCE l art. 355 del D.P.R. 27 aprile 1955 n 547 con: art. 355 i recipienti nei quali sono conservati i prodotti o materie pericolose o nocive devono, allo scopo di rendere nota la natura e la pericolosità del loro contenuto, portare le indicazioni e i contrassegni prescritti per ciascuno di essi dalla normativa che li disciplina

10 NORME GENERALI DI PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 Il D.P.R. 303/56 REGOLAMENTA: CARATTERISTICHE costruttive dei locali di lavoro RISCHI fisici - chimici - biologici LAVORI NOCIVI per sviluppo di polveri-gas, solventi, radiazioni - ecc. SERVIZI E LOCALI igienico assistenziali e di Pronto Soccorso CONTROLLI SANITARI preventivi e periodici OBBLIGHI dei lavoratori, dei preposti, dei dirigenti e dei datori di lavoro

11 SEGNALETICA DI SICUREZZA COLORI FORME DIVIETO MATERIALE ANTINCENDIO ATTENZIONE AVVISI DI PERICOLO SITUAZIONI DI SICUREZZA DISPOSITIVI DI SOCCORSO PRESCRIZIONI INFORMAZIONI O ISTRUZIONONI

12 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI APPROCCIO MODERNO ALLA PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Definizione di Prevenzione Sequenza logica di azioni da attuare Nuovi fattori di rischio lavorativo

13 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI NUOVA CONCEZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA IN MEDICINA DEL LAVORO Finalizzata alla valutazione della idoneità dei lavoratori alla loro mansione specifica Effettuata dal Medico Competente nei casi previsti dalla normativa vigente Comprende accertamenti preventivi e periodici Valorizza il ruolo del Medico Competente

14 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI Definisce completamente il ruolo di Datore di lavoro Dirigenti e preposti Lavoratori

15 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI Identifica apposite figure/strutture Servizio Prevenzione e protezione Medico Competente Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti al Pronto Soccorso

16 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI Individua specifici momenti di confronto delle diverse figure Riunione periodica di sicurezza

17 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI valorizzazione della formazione e dell informazione PER IL RESPONSABILE E GLI ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Corsi specifici

18 IL D.LGS. 626/94 - ASPETTI QUALIFICANTI valorizzazione della formazione e dell informazione PER IL MEDICO COMPETENTE Obbligo di aggiornamento

19 IL D.LGS. 626/94 riguarda anche i requisiti minimi di sicurezza e di salute per l uso delle attrezzature di lavoro

20 D.LGS. 359/99 modifica ed integra il D.Lgs. 626/94, aggiungendo prescrizioni riguardanti: le verifiche delle attrezzature di lavoro; le prescrizioni minime applicabili alle attrezzature di lavoro mobili (semoventi o no); le prescrizioni minime applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al sollevamento dei carichi

21 D.LGS. 235/03 modifica ed integra il DLgs 626/94, aggiungendo prescrizioni riguardanti: l uso delle attrezzature di lavoro per la esecuzione dei lavori temporanei in quota

22 D.LGS. 494/96 Nuovi soggetti destinatari di obblighi in materia di Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro committente responsabile dei lavori coordinatore per la progettazione coordinatore per l esecuzione lavoratori autonomi

23 IL COMMITTENTE: CHI È Nel caso di appalto privato Il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione Nel caso di appalto pubblico Il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto

24 IL COMMITTENTE ED IL RESPONSABILE DEI LAVORI: LE RESPONSABILITÀ Art. 6 IL COMMITTENTE E ESONERATO DALLE RESPONSABILITA CONNESSE ALL ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI LIMITATAMENTE ALL INCARICO CONFERITO AL RESPONSABILE DEI LAVORI

25 IL COMMITTENTE ED IL RESPONSABILE DEI LAVORI: LE RESPONSABILITÀ Art. 6 LA DESIGNAZIONE DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E DEL COORDINATORE PER L ESECUZIONE, NON ESONERA IL COMMITTENTE O IL RESPONSABILE DEI LAVORI DALLE RESPONSABILITA CONNESSE ALLA VERIFICA DELL ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI CUI AGLI ARTT. 4, comma 1, E 5, comma 1, lettera a)

26 COORDINATORE PER L ESECUZIONE L DEI LAVORI Si impone quindi che questo processo vada: Attivato dal Committente Progettato e Pianificato dal Coord. per la progettazione Controllato e gestito dal Coord. per l esecuzione Attuato dalle Imprese esecutrici

27 COORDINATORE PER L ESECUZIONE L DEI LAVORI Chi è: Nel caso di appalto privato Il soggetto diverso dal datore di lavoro dell impresa esecutrice incaricato dal committente o dal responsabile dei lavori

28 COORDINATORE PER L ESECUZIONE L DEI LAVORI Chi è: Nel caso di appalto pubblico Il direttore dei lavori Nel caso che il direttore dei lavori sia sprovvisto dei requisiti previsti dalla normativa, le stazioni appaltanti devono prevedere la presenza di almeno un direttore operativo avente i requisiti necessari per l esercizio delle relative funzioni

29 NOTIFICA PRELIMINARE chi la deve fare: il committente o il responsabile dei lavori a chi va trasmessa: alla AUSL competente per territorio e alla Direzione provinciale del lavoro

30 NOTIFICA PRELIMINARE Quando in ognuno dei seguenti casi: A) nei cantieri la cui entità presunta è pari o superiore a 200 uomini-giorno B) nei cantieri, in cui è prevista la presenza anche non contemporanea di più imprese, i cui lavori comportino i rischi particolari elencati nell All. II C) nei cantieri che, inizialmente non soggetti all obbligo di notifica, a seguito di varianti sopravvenute in corso d opera, ricadono in uno dei casi di cui ai punti a) e b)

31 NOTIFICA PRELIMINARE deve contenere: 1) data della comunicazione 2) indirizzo del cantiere 3) committente ( nome e indirizzo ) 4) natura dell opera 5) responsabile dei lavori ( nome e indirizzo ) 6) coordinatore per la progettazione ( nome e indirizzo ) 7) coordinatore per l esecuzione ( nome e indirizzo ) 8) data presunta d inizio dei lavori in cantiere 9) durata presunta dei lavori in cantiere 10) numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere 11) numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere 12) identificazione delle imprese già selezionate 13) ammontare complessivo presunto dei lavori copia della notifica deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell organo di vigilanza territorialmente competente

32 LAVORATORI AUTONOMI I LAVORATORI AUTONOMI CHE ESERCITANO DIRETTAMENTE LA PROPRIA ATTIVITA NEI CANTIERI Devono: a) utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del Titolo III del D.Lgs. 626/94 b) utilizzare i DPI conformemente a quanto previsto dal Titolo IV del D.Lgs. 626/94 c) adeguarsi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per l esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza

33 LA LEGGE 123/07 ED IL TESTO UNICO DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del Suppl. Ordinario n.108)

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