Tossicità umana ed il suo ruolo nella valutazione del rischio
|
|
- Rocco Novelli
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 19 Ottobre 2010 ISS- Roma Tossicità umana ed il suo ruolo nella valutazione del rischio Emanuela Testai Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Meccanismi di Tossicità Roma emanuela.testai@iss.it 1
2 Un p.b. può essere autorizzato da uno SM solo se la valutazione del rischio conferma che nelle condizioni di uso non presenta rischi inaccettabili per la salute umana. La valutazione del rischio per la salute umana è un passaggio indispensabile L autorizzazione di un prodotto biocida (p.b.) è successiva alla inclusione in Allegato I della/ e s.a. che sono in esso contenute. 2
3 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Giornata di studio "I prodotti biocidi: peculiarità dell'applicazione della direttiva 98/8/CE nel sistema normativo italiano" 25 giugno fase 1 fase 2 fase RA 4 fase RM 3
4 Per valutare i rischi di un p.b. è necessario considerare gli effetti causati dalla formulazione e, se i dati non sono disponibili, dalla pericolosità intrinseca della/e s.a. contenuta/e e di eventuali co- formulanti. La pericolosità dei singoli componenti può non essere espressa anche dal formulato in relazione al contenuto del singolo componente (es: diluizione). Al contrario, nelle condizioni d uso la concentrazione di alcuni componenti può aumentare, a causa della volatilità di alcuni solventi una volta che la confezione sia aperta 4
5 Nella maggioranza dei casi the hazard of the product can be assessed by careful consideration of the hazard data on the individual components assumendo che i vari componenti agiscano indipendentemente gli uni dagli altri, con bersagli diversi e meccanismi diversi In realtà esiste la possibilità di interazione tra i vari componenti che può portare ad una alterazione degli effetti attesi (additività, sinergismo o antagonismo) dovuti a reazioni tra i componenti per formare altri prodotti, variazione dei parametri tossicocinetici e della biodisponibilità (es: aumento dell assorbimento cutaneo dovuto a emulsionanti e solventi) Importanza dell expert judgement nella valutazione delle interazioni 5
6 Per la valutazione del rischio gli effetti principali da considerare dal punto di vista della salute umana sono: tossicità acuta, ripetuta e cronica; corrosività e irritazione (occhi e pelle); sensibilizzazione cutanea; tossicocinetica; genotossicità e cancerogenesi; tossicità riproduttiva e dello sviluppo; neurotossicità e possibili altri end-points Molti degli end-point si riferiscono alle caratteristiche della s.a. inclusione in All.I Nessun p.b. classificato come tossico o molto tossico o in categoria 1 e 2 per effetti genotossici, cancerogeni e per la riproduzione può essere autorizzato ad uso della popolazione generale (Art. 20(1)). 6
7 Per il p.b. sono disponibili solo i dati necessari alla identificazione della pericolosità (Doc. III B) B 6.1. Acute toxicity Oral Dermal Inhalation Almeno 2 vie, di cui una è l orale. La scelta della 2 dipende dalla natura del formulato e dalla via rilevante per l esposizione umana. Gas e liquidi volatili devono essere testati per la tox inalatoria per p.b. usati in miscela con altri prodotti è necessario verificare la pericolosità della miscela. B6.2. Skin and eye irritation B6.3. Skin sensitisation B6.4. Dermal absorption B6.7. Further human health related studies Residues in food of animal origin Effects of industrial and/or domestic processing on the nature and magnitude of residues C & L 7
8 I dati ottenuti sul formulato sono considerati più rilevanti di qualsiasi altro risultato desumibile per calcolo. La mancata conduzione/presentazione di uno studio non necessariamente corrisponde ad un data gap, purché siano fornite adeguate giustificazioni (waiving) Tossicità acuta per via inalatoria : Lo studio può non essere condotto sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche (pressione di vapore, distribuzione delle particelle- MMAD per la respirabilità, tipo di formulazione e di uso). Se la sostanza è corrosiva, gli studi di tossicità inalatoria non sono ammessi. E possibile anche chiedere un read across con dati relativi a sostanze che abbiano caratteristiche strutturali simili (composizione e tipo di formulazione) 8
9 La valutazione quantitativa del rischio per la salute umana si calcola comparando i livelli di esposizione relativi ai vari possibili scenari rispetto alle condizioni d uso con i valori di riferimento (valori senza effetto-noael) identificati (risk( characterisation). La valutazione della esposizione deve coprire gli usi previsti del p.b. e altri possibili scenari (ingestione accidentale da parte di bambini), la produzione e lo smaltimento del p.b. e dei materiali trattati (quando necessario) La valutazione viene fatta per ciascun gruppo di popolazione potenzialmente esposto (popolazione generale, operatori professionali, gruppi a rischio) per le vie di esposizione rilevanti (orale, cutanea, inalatoria) Il livello di esposizione accettabile (AEL) deve essere calcolato per un periodo appropriato rispetto agli usi previsti. Una esposizione cronica si configura come un periodo >3 mesi nell arco di un anno. 9
10 Per l identificazione dei valori di riferimento per gli effetti con soglia si parte dalla derivazione di un NOAEL, dopo aver identificato l effetto critico nella specie più appropriata e più sensibile per la durata e attraverso la via di esposizione più simili alle reali condizioni d uso: questi dati si riferiscono alla s.a. L effetto critico può essere tale perché: è presente alle dosi più basse. è più rilevante dal punto di vista tossicologico Dose- dipendenza dell effetto; Presenza di effetti correlati alle dosi più alte (i.e. aumento delle transaminasi epatiche -vs ipertrofia epatocellulare o necrosi); Coerenza del quadro generale; Presenza degli effetti in un numero elevato di animali per gruppo; Presenza in entrambi i sessi La prevenzione dell effetto critico vale per tutti gli altri effetti. 10
11 NOEL LOEL NOEL LOEL 11
12 Fattori di incertezza: del dato sperimentale (qualità degli studi disponibili) adeguatezza del modello sperimentale (specie animale rilevante, durata dello studio) della estrapolazione dei dati animali dosi sperimentali basse dosi reali Fattori di variabilità: uomo e alte Identificazione della popolazione e più esposta (durata, dose, via di esposizione) Identificazione della popolazione più suscettibile (età, stati pato/fisiologici, fattori genetici e/o acquisiti) indipendentemente dai livelli di esposizione Introduzione di Assessment Factors per tenere conto di variabilità e incertezza 12
13 Dal NOAEL al DNEL DNEL = N(L)OAEL AF inter *AF intra *AF expdur *AF exprt *AF dose-resp AF inter AF intra AF expdur AF exprt AF dose-resp = differenze tra specie (estrapolazione animali/uomo) = differenze intraspecifiche = durata della esposizione = via di esposizione = incertezze su gravità degli effetti e qualità dei dati 13
14 Assessment factors La scelta degli assessment factors dipende dalla valutazione complessiva e deve essere giustificata, scientificamente solida e trasparente ( expert judgement ) I valori di default sono valori arbitrari derivati da considerazioni generalmente conservative e quindi è necessario considerare i dati sperimentali ogniqualvolta se ne disponga. 14
15 Un case-study Il prodotto appartiene alla categoria PT14 (rodenticida) ed è un esca solida, avente la forma di un blocchetto blu di cera, contenente % w/w di s.a.. B 6.1. Acute toxicity Oral richiesto read across con studi ottenuti con un formulato del tutto simile nella composizione, in forma di pasta anziché di blocchetto read across accettato Dermal situazione analoga alla tox orale Inhalation richiesto waiving per caratteristiche cf e della formulazione : giustificazione accettata richiesto waiving: il p.b. non è usato in miscela. B6.2. Skin and eye irritation presentati studi sul formulato B6.3. Skin sensitisation situazione analoga alla tox orale B6.4. Dermal absorption disponibili dati su s.a.(formulato simile) B6.7. Further human health related studies Residues in food of animal origin Non Effects of industrial and/or domestic processing rilevanti on the nature and magnitude of residues 15
16 Nel CAR della s.a. per la definizione del valore di riferimento è stato considerato il LOAEL di mg/kg/day per la tossicità materna nello studio di teratogenesi nel coniglio (effetti di tossicità riproduttiva identificati come critici). Assessment factors: 10 per la variabilità inter-specie 10 per la variabilità inter-individuale, 3 per la gravità degli effetti e l incertezza del data base (utilizzato per tutti i rodenticidi con meccanismo di azione warfarina-simile), 2 per la partenza dal LOAEL anzichè dal NOAEL (curva dose- risposta piuttosto ripida). Il dato è stato ulteriormente corretto per la % di assorbimento per via orale (68% per una singola dose di 0.1 mg/kg bw). Il risultato indica un AEL = mg/kg/day da utilizzare nella risk characterisation. Questo AEL può essere usato sia per scenari di esposizione cronica che acuta. 16
17 AEL acuto: in caso di non disponibilità di un NOAEL acuto (caso molto frequente) possono essere utilizzati i dati di NOAEL provenienti da studi a breve termine (es: ripetuta a 14/28 gg; tossicità materna in studi di tossicità riproduttiva-7gg). I dati di tossicità acuta possono essere usati come supporting data (es: test limite senza rilevamento di segni clinici o altri effetti tossici) L AEL non può essere calcolato dal valore di LD 50, con l applicazione di fattori di incertezza. La LD 50 non è un valore di riferimento o un cut off: è un valore che esprime un effetto grave (il decesso) su un numero elevato di animali (50%). Nel caso di specie, utilizzando il valore di LD 50 più basso (5<LD 50 < 50 mg/kg bw) (worst case) e applicando gli stessi AF AEL = LD 50 /AS = 5/408 = mg/kg bw 4 ordini di grandezza più elevato del precedente 17
18 La valutazione quantitativa del rischio viene condotta in prima istanza assumendo che non siano utilizzati dispositivi di protezione individuale (DPI). In presenza di rischi, è necessario procedere ad un refinement della valutazione, inserendo l uso di DPI, se non possono essere messe in atto altre misure di mitigazione del rischio a livelli accettabili. Se per la popolazione generale l uso di DPI è strettamente necessario per ridurre il rischio a livelli accettabili, il prodotto può essere autorizzato solo per utilizzatori professionali 18
19 ..domande? 19
La valutazione tossicologica e la derivazione dei DNEL
La valutazione tossicologica e la derivazione dei DNEL Emanuela Testai Istituto Superiore di Sanità -Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria- Roma (Italy) emanuela.testai@iss.it 1 Art. 10
DettagliVALUTAZIONE DI PERICOLO DEI BIOCIDI Caserta -28 aprile. T.Verde ARPACAMPANIA
VALUTAZIONE DI PERICOLO DEI BIOCIDI Caserta -28 aprile T.Verde ARPACAMPANIA Nuovo Regolamento UE n. 528/2012 Qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all utilizzatore, costituita da, contenenti
DettagliCORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI E LA TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBITO DEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI E LA TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBITO DEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 26 OTTOBRE 9 NOVEMBRE 22 NOVEMBRE 2016 Sala A. Campedelli -AULSS 21 Ospedale Mater Salutis
DettagliUn caso studio per gli studenti
Un caso studio per gli studenti Emanuela Testai Istituto Superiore di Sanità Department of Environment and Primary Prevention Mechanisms of Toxicity Unit Rome-Italy emanuela.testai@iss.it 1 Balsamo per
DettagliCorso formazione. Descrittori di dose e DNEL. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre 2016.
Corso formazione La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa Descrittori di dose e DNEL Empoli, 17 novembre 2016 A cura di: Amerigo Bianchi, Franco Blasi,, Sandra Botticelli,, Anna Gilardoni,,
DettagliVALUTAZIONE DI PERICOLO DEI BIOCIDI Benevento -19 Maggio. M. Gallo ARPA CAMPANIA
VALUTAZIONE DI PERICOLO DEI Benevento -19 Maggio M. Gallo ARPA CAMPANIA Nuovo Regolamento UE n. 528/2012 Qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all utilizzatore, costituita da, contenenti
DettagliCORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI
3 CORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI 14 NOVEMBRE 22 NOVEMBRE 2017 Palazzo Grandi Stazioni Sala Polifunzionale VENEZIA Relatore Giovanni Talamini Toxicological hazard/risk assessment of PPP Hazard
DettagliRinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza
informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) Rinnovo del patentino Modulo
Dettagliil MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 11: informazioni tossicologiche
il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 11: informazioni tossicologiche Quali sono le informazioni che devo fornire nella sezione 11 della SDS? 11.1 La sezione 11 è costituita da un unica
DettagliLa Valutazione del rischio 1. Valori Limite occupazionali e ambientali
Corso TPALL, 3 anno C.I. Igiene ambienti di vita e di lavoro Medicina del lavoro 4 Sicurezza ambienti di vita e di lavoro La Valutazione del rischio 1. Valori Limite occupazionali e ambientali Maurizio
DettagliCorso di Medicina del Lavoro
Corso Integrato di Medicina Legale e del Lavoro (V anno, a.a. 2009-10) Corso di Medicina del Lavoro Prof. Maurizio Manno Lezione 1 Contenuti della 1 a lezione 1. Origini della Medicina del Lavoro: da Bernardino
DettagliElementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare. Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019
Elementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019 Analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare Pericolo (Hazard) Un agente biologico, chimico o fisico contenuto
DettagliREACH e CLP: implicazioni sulla legislazione a valle
REACH e CLP: implicazioni sulla legislazione a valle Raffaella Butera Toxicon srl raffaella.butera@unipv.it Le normative europee sulle sostanze chimiche Regolamento REACH (CE) 1907/2006 Regolamento CLP
DettagliI LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)
GERARCHIA NORME COMUNITARIE I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle
DettagliOsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II
OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II Salute e sicurezza in azienda e corretta gestione dei prodotti chimici Benevento, 3 Marzo 2016 Pasquale Lama p.lama@erisconsultant.it Prodotti
Dettagliil MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 3: composizione/ informazione sugli ingredienti
il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 3: composizione/ informazione sugli ingredienti Quali sono le informazioni che devo fornire nella sezione 3 della SDS? 3.1 3.2 Informazioni relative
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA. Pericoli Specifici CERA TRAP Indirizzo : Pol. Ind. Ctra. N II, Km 680,6 E Palafolls (Barcelona) SPAIN
Pag.: 1 / 6 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O PREPARATO E DELLA SOCIETÀ O FABBRICANTE / 1.1. Identificazione della sostanza o preparato 1.1.1 Codice : F0496 e altri 1.1.2 Nome commerciale : 1.2. Principali
DettagliPatrizia Hrelia. Cattedra di Tossicologia Facoltà di Farmacia
RUOLO DEL TOSSICOLOGO E LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA Patrizia Hrelia Cattedra di Tossicologia Facoltà di Farmacia SEMINARIO Il regolamento REACH: sistema di registrazione valutazione e autorizzazione dei
DettagliScenari di esposizione per le miscele. Ai sensi del Regolamento REACh No 1907/2006
Scenari di esposizione per le miscele Ai sensi del Regolamento REACh No 1907/2006 Cortona, Ottobre 2015 Scenari di Esposizione Miscele La maggior parte degli adempimenti REACh sono mirati alle singole
Dettagliinforma.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari
informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI
DettagliCenni di ecotossicologia nell autorizzazione al commercio di un principio attivo/formulato. Prof. Ettore Capri
Cenni di ecotossicologia nell autorizzazione al commercio di un principio attivo/formulato Prof. Ettore Capri Organismi responsabili in Italia e all estero per l autorizzazione dei prodotti fitosanitari
DettagliSostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo
Caratteristiche di pericolo Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP Criteri per l attribuzione delle classi di pericolosità
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Nastri a trasferimento termico
SCHEDA DI SICUREZZA Nastro a trasferimento termico 1 Dettagli del fornitore: Transfer Trade s.r.l. Padova Italy Telefono +39 071 9156187 Fax +39 071 9189811 Mail: customerservice@t-trade.it Data di redazione
DettagliValutazione di documentazione tecnica di prodotti fitosanitari secondo Regolamento (EU) n. 1107/2009
Valutazione di documentazione tecnica di prodotti fitosanitari secondo Regolamento (EU) n. 1107/2009 Angela Santilio Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria
DettagliI pericoli per la salute
La classificazione ed etichettatura delle miscele I pericoli per la salute 4 ottobre 2017 CLASSI DI PERICOLO PER LA SALUTE UMANA (all. I parte 3) Tossicità Acuta 3.1 Corrosione/irritazione per la pelle
DettagliSEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa. SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli
Data di stampa SDS: 01/04/2014Data della revisione SDS: 20/04/2015Sostituisce la scheda: 01/04/2014 Versione della SDS: SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
DettagliREACHAMBIENTE E SALUTE
Il contributo del regolamento REACH alla protezione e tutela dell ambiente e della salute umana. Udine 16 novembre 2018 VALORI LIMITE DI RIFERIMENTO PER LA TUTELA DELLA SALUTE UMANA NELL'AMBITO DELLA VALUTAZIONE
Dettaglib) nei casi in cui sono disponibili solo dati relativi alla BOD e alla COD, quando il rapporto BOD5/COD è 0,5; oppure
ii) nelle prove basate sulla deplezione dell ossigeno o sulla formazione di diossido di carbonio: 60 % del massimo teorico. Questi livelli di biodegradazione devono essere raggiunti entro 10 giorni dall
DettagliInternational Centre for Pesticides and Health Risk Prevention
IL PIANO DI AZIONE NAZIONALE E L UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE VERONA, 20 MARZO 2018 Aspetti tossicologici dei formulati ammessi nell ambito Extra-Agricolo
DettagliL'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI REACH E CLP NEI LUOGHI DI LAVORO Bologna, 16 ottobre 2015
L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI REACH E CLP NEI LUOGHI DI LAVORO Bologna, 16 ottobre 2015 L applicazione del REACH e CLP vista dall impresa utilizzatrice finale (end-user): criticità e considerazioni applicative
DettagliCosa c è che non sia tossico? Tutte le sostanze sono tossiche e nessuna è priva di tossicità. Solo la dose determina se una sostanza non è tossica.
Cosa c è che non sia tossico? Tutte le sostanze sono tossiche e nessuna è priva di tossicità. Solo la dose determina se una sostanza non è tossica. Paracelso 1493-1541 PRINCIPIO DI PRECAUZIONE Quando ci
DettagliPericoli per la salute esempi
Corso Ispettori sulla classificazione ed etichettatura delle miscele 24-25 Novembre 2016 Pericoli per la salute esempi Paola DI PROSPERO Fanghella Istituto Superiore di Sanità Centro Sostanze Chimiche
DettagliLa sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti
La sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti La sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti La sicurezza chimica coinvolge la totalità delle esperienze professionalizzanti in ambito
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)
1. Identificazione della sostanza / del preparato e della società / impresa*) Nome del prodotto: Uso del prodotto : Società cloruro di sodio sale alimentare,mangime, sale industriale, sale da neve,. Andrea
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA Breathe only Carbon
Sezione 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della Società/Impresa Nome Commerciale: Codice Commerciale: Linea del prodotto: Anemotech Usi consigliati: Filtrazione/deodorizzazione in Aeriforme
DettagliSi trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D033542/02 - Annex.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 luglio 2014 (OR. en) 11888/14 ADD 1 ENV 672 ENT 161 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 11 luglio 2014 Destinatario: Oggetto: Il Segretariato
DettagliREGOLAMENTO UE 1357/2014 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015
DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015 REGOLAMENTO UE 1357/2014 ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE DAL
DettagliCLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto
CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto RAMSPEC 2016 Dr. Paola Ulivi Le normative sul trasporto di merci pericolose e in particolare l ADR, hanno implementato da subito il sistema GHS
DettagliCome preparare le sintesi tossicologiche in IUCLID e come determinare i DNEL Guida pratica 14
Come preparare le sintesi tossicologiche in IUCLID e come determinare i DNEL Guida pratica 14 Annankatu 18, P.O. Box 400, FI-00121 Helsinki, Finland Tel. +358 9 686180 Fax +358 9 68618210 echa.europa.eu
DettagliI simboli dei materiali pericolosi
I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le
DettagliATDSR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry- USA) : pubblicato nel 2007 un report sul profilo tossicologico del bario e dei sui composti.
Un caso studio Emanuela Testai Istituto Superiore di Sanità Department of Environment and Primary Prevention Mechanisms of Toxicity Unit Rome-Italy emanuela.testai@iss.it 1 Cosmetico? Giocattolo? E considerato
DettagliStandard di esposizione umana. Ingegneria Sanitaria-Ambientale I Claudio Lubello
Standard di esposizione umana Ingegneria Sanitaria-Ambientale I Claudio Lubello Introduzione In questa lezione l attenzione viene spostata dagli aspetti connessi alla salute degli ecosistemi in generale
DettagliTOSSICITA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO DA COMPOSTI CHIMICI. Patrizia Hrelia. Cattedra di Tossicologia Facoltà di Farmacia
TOSSICITA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO DA COMPOSTI CHIMICI Patrizia Hrelia Cattedra di Tossicologia Facoltà di Farmacia LA NORMATIVA REACH E LE SUE RICADUTE SUL SISTEMA INDUSTRIALE Bologna 11
DettagliC6 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA
C6 CARATTERISTICHE DI PERICOLOTA HP6: TOSCITÀ ACUTA 1 HP6 Il regolamento 1357/2014 2, stabilisce i limiti di concentrazione per l attribuzione delle caratteristiche di pericolo HP6. Poiché esistono i criteri,
DettagliAnalisi REACH Sbiancante ottico nel ciclo carta
Analisi REACH Sbiancante ottico nel ciclo carta FEDERCHIMICA/AISPEC - ASSOCARTA/ATICELCA Reach Simulation Day 10 gennaio 2008 AGENDA La sostanza Posizionamento della sostanza nel ciclo carta Il range di
DettagliI nanomateriali: aspetti rilevanti ai fini della classificazione Maria Alessandrelli
L applicazione del regolamento n 1272/2008 (CLP): classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele e ricadute nella legislazione correlata I nanomateriali: aspetti rilevanti
DettagliAggiornamento Etichettatura Sostanze Pericolose
Rischio Chimico Aggiornamento Etichettatura gg Sostanze Pericolose Regolamento CE 1272/2008 relativo alla classificazione etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele Criteri armonizzati
DettagliIl problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità
Torino 14 aprile 2011 Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità MASSIMO OTTAVIANI Reparto Igiene delle Acque Interne Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione
DettagliTabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi
Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi E - Esplosivo GHS 01 F - Facilmente infiammabile F + - Altamente infiammabile GHS 02 O - Comburente GHS 03 NESSUNA CORRISPONDENZA GHS 04 C -
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA SPOTLIGHT PLUS
SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati 1.3. Informazioni
DettagliRazionale e linee guida
Razionale e linee guida Enzo Funari, Maura Manganelli, Emanuela Testai Istituto Superiore di Sanità, Dip. Ambiente e connessa Prevenzione Primaria Roma, 20 Aprile 2015 Istituto Superiore di Sanità Presentazione
DettagliRifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014)
Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014) A partire dal 1 giugno 2015 sarà obbligatorio attenersi alle disposizioni del Regolamento (UE) n.1357 del 18/12/2014 che, sostituendo
DettagliCattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico
Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia Rischio Chimico Caratterizzazione del rischio tossicologico La caratterizzazione del rischio tossicologico
DettagliS C H E D A D I S I C U R E Z Z A PERLA DI LUCE COLORI: BLU, ROSSO, VERDE, ARANCIO, ORO, VIOLA
S C H E D A D I S I C U R E Z Z A PERLA DI LUCE COLORI: BLU, ROSSO, VERDE, ARANCIO, ORO, VIOLA Data di compilazione: 08 luglio 2002 Revisione n. 4 : Data ultima revisione: 04/06/2010 1. Identificazione
DettagliFormaldeide, Fenolo ed Alcool Furfurilico: come progettare una resina furanica ecologica?
Formaldeide, Fenolo ed Alcool Furfurilico: come progettare una resina furanica ecologica? Resine furaniche RESINE NO BAKE A CATALISI ACIDA VANTAGGI: Sistema flessibile: Adatto a tutti i tipi di metallo
DettagliOsservatorioSaluteLavoro - ERIS Università di Napoli Federico II
OsservatorioSaluteLavoro - ERIS Università di Napoli Federico II Criteri di classificazione, etichettatura ed imballaggio dei prodotti chimici Napoli, 22 Maggio 2015 Pasquale Lama p.lama@erisconsultant.it
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO. CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte)
GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte) CLASSI/categorie DI PERICOLO PER LA SALUTE 1. Tossicità acuta (Categorie 1, 2, 3 e 4) 2. Corrosione/irritazione cutanea (Categorie 1A,
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
SEZIONE 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: 1.2 Utilizzi rilevanti identificati della sostanza o miscela e utilizzi sconsigliati
DettagliRIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada
RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada Bari 24 Giugno 2016 ICARO Srl -Vicolo Boni 7, 52044 Cortona AR +39 0575 638311 www.icarocortona.it icaro@icarocortona.it RIFIUTO
DettagliIstituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche Linea guida relativa alla regolarità/irregolarità di etichettatura per sigaretta elettronica ai sensi della normativa CLP 10 febbraio 2014
DettagliIl D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte
Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte A. Robotto, F. Bellamino, B. Basso, C. Carpegna, G. Petrosino* ARPA Piemonte, Struttura Rischio
DettagliScheda di sicurezza materiale
Pag. 1/5 1. Identificazione prodotto e nome della società Nome commerciale: Fabbricante: STONE P STONE P FREE SWEDEN & MARTINA SPA Via Veneto 10 35020 DUE CARRARE (pd9 Informazioni d emergenza: 049 9124300
DettagliAutorizzazione di prodotti rodenticidi (PT14): criticità e stato dell arte
Autorizzazione di prodotti rodenticidi (PT14): criticità e stato dell arte Renato Cabella Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche I prodotti rodenticidi I rodenticidi appartengono
DettagliCorso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE DELLA PREVENZIONE APPLICATE ALL IGIENE E SANITA PUBBLICA (6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE: RICERCA Lo studente al termine del corso deve possedere le conoscenze
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: 1,2,3-Bencenotriol 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliLe Fasi di Ricerca di un Farmaco Cosa Precede la Fase I
Le Fasi di Ricerca di un Farmaco Cosa Precede la Fase I Dott. Stefano Marini Direttore Generale Dimensione Ricerca S.r.l. 28 novembre 2007 Cagliari drgroup CLINICAL RESEARCH DATA MANAGEMENT & STATISTICS
DettagliValutazione del rischio chimico di prodotti utilizzati per tatuaggi
Valutazione del rischio chimico di prodotti utilizzati per tatuaggi Ida Marcello, Raffaella Cresti, Leonello Attias Centro Nazionale Sostanze Chimiche Istituto Superiore di Sanità Convegno "Tatuaggi e
DettagliEtichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP
Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP Il Regolamento C.L.P. (Classification, Labelling and Packaging) è entrato in
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E INDIVIDUAZIONE DEI DPI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RAEE. Dott.ssa Sara Bonalume
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E INDIVIDUAZIONE DEI DPI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RAEE Dott.ssa Sara Bonalume VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Ai sensi del TITOLO IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
DettagliSORVEGLIANZA DELLE ESPOSIZIONI A MISCELE PER SIGARETTE ELETTRONICHE: QUALI INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE? Laura Settimi & Franca Davanzo
SORVEGLIANZA DELLE ESPOSIZIONI A MISCELE PER SIGARETTE ELETTRONICHE: QUALI INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE? Laura Settimi & Franca Davanzo Sistema Informativo Nazionale per la Sorveglianza delle Esposizioni
DettagliMonitoraggio biologico in popolazioni residenti nei siti inquinati
Studi su ambiente e salute nei siti inquinati: prospettive di sviluppo metodologico e applicativo Monitoraggio biologico in popolazioni residenti nei siti inquinati Ivano Iavarone Istituto Superiore di
DettagliScheda Volontaria Informativa di Prodotto per abrasivi rigidi a legante organico basata sul formato di una Scheda Di Sicurezza
pag. 1 di 6 Scheda Volontaria Informativa di Prodotto per abrasivi rigidi a legante organico basata sul formato di una Scheda Di Sicurezza 1. Identificazione del prodotto e della società/impresa 1.1 Nome
DettagliScheda di dati di sicurezza
Data di revisione: 03.04.2019 N. del materiale: BO5120026 Pagina 1 di 5 SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Ulteriori nome commerciale
DettagliSCHEDA INFORMATIVA EMULSIONI BITUMINOSE
SCHEDA INFORMATIVA NOME PRODOTTO: EMULSIONI BITUMINOSE DATA SCHEDA: 0 - PREMESSA "Ai sensi del DM 28 gennaio 1992, articolo 10, recante classificazione e disciplina dell'imballaggio e della etichettatura
DettagliAnalisi REACH tensioattivo nel ciclo carta
Analisi REACH tensioattivo nel ciclo carta FEDERCHIMICA/AISPEC - ASSOCARTA/ATICELCA Reach Simulation Day 0 gennaio 2008 AGENDA La sostanza Posizionamento della sostanza nel ciclo carta Il range di interesse
DettagliVariazione di risposta ai farmaci
Variazione di risposta ai farmaci LA RISPOSTA NORMALE AD UN FARMACO Gli effetti di un farmaco sono l insieme della sua attività terapeutica e degli effetti tossici o collaterali indesiderati che in varia
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO CORSO DI FORMAZIONE PREPOSTI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO CORSO DI FORMAZIONE PREPOSTI Nella valutazione del rischio chimico si possono identificare due fasi Prima Fase: Identificazione dei PERICOLI Seconda Fase: Valutazione dei
DettagliIl Regolamento CLP. Classification, Labelling and Packaging. (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009)
Il Regolamento CLP (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009) Classification, Labelling and Packaging Antonello Poles ASS n. 3 Alto Friuli - Dipartimento di Prevenzione Udine, 2 dicembre 2011 Le
DettagliLavare abbondantemente l occhio con acqua corrente per 15 minuti. Sciacquare la bocca con acqua.
SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto 1.2. Usi principali della sostanza/del preparato e usi sconsigliati Uso raccomandato: Fertilizzante.
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO. Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole. MovaRisCh CORSO DI FORMAZIONE PREPOSTI
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO MovaRisCh CORSO DI FORMAZIONE PREPOSTI MOVARISCH ALGORITMO PROPOSTO DALLE REGIONI EMILIA ROMAGNA, TOSCANA
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
pagina 1/6 SEZIONE 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa (Cont. a pagina-1) 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: PORCELAIN POLVERE {Margin (Margin/Effect)/Body
DettagliBIOAPADROS20 BIOAPADROS 40
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA Tipo di prodotto ed impiego: Società produttrice: Riferimento di emergenza: Prodotto tecnico per uso odontoiatrico. SWEDEN & MARTINA SPA SWEDEN & MARTINA
DettagliCAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5
CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 4.5 Le categorie di pericolo per la sicurezza antincendio e contro le esplosioni 4.6 Impatto ambientale dei PF 4.7 Le categorie di pericolo per l ambiente
DettagliL'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015
L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015 Il significato dei valori limite d esposizione professionale per gli agenti chimici pericolosi
DettagliAMUCHINA SALVIETTE DISINFETTANTI
SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'/ DELL'IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto Nome del prodotto: Codice prodotto: 419458 Presidio Medico Chirurgico Reg. n. 18753 del Ministero
DettagliPresentazione del progetto: l utilizzo delle sostanze chimiche
Presentazione del progetto: l utilizzo delle sostanze chimiche 7 aprile 2009 PREMESSA Il REACH viene inteso come un impegno delle sole aziende chimiche, in termini di costi per l effettuazione dei test.
DettagliCAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 1/5
CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 1/5 4.1 La pericolosità dei PF - Introduzione 4.2 Modalità di assorbimento dei PF 4.3 I PF classificati pericolosi per la salute umana 4.4 Gli effetti
DettagliSEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa
SEZIONE 1 identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto 1.2 Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliati 1.3 Informazioni
DettagliContenuti delle SDS e scenari espositivi: aspetti tossicologici delle sostanze e miscele
Contenuti delle SDS e scenari espositivi: aspetti tossicologici delle sostanze e miscele Raffaella Butera Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia Servizio di Tossicologia IRCCS Fondazione Maugeri e Università
DettagliUtilizzo identificato: APPARATO ESTINGUENTE PER QUADRI ELETTRICI Utilizzo controindicato: TUTTO Ciò CHE NON COMPORTA ESTINZIONE DEL FUOCO
1 Identificazione della miscela e della società 1.1 Identificatore del prodotto (Per una miscela l'identificatore del prodotto è costituito dal nome commerciale) 1.2 Usi pertinenti identificati della miscela
Dettagli8 Conferenza Sicurezza Prodotti Global Product Strategy: la comunicazione semplificata sulle proprie sostanze dopo la registrazione
8 Conferenza Sicurezza Prodotti Global Product Strategy: la comunicazione semplificata sulle proprie sostanze dopo la registrazione Milano 8 marzo 2012 Anna Auzzi POLYNT Group Stabilimenti: Italia (5)
DettagliGli effetti del Regolamento CLP sulla definizione delle sostanze pericolose ai fini del D.Lgs. 105/2015
Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del Regolamento sulla definizione delle sostanze
DettagliLA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA
LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA WEBINAR 8 marzo 2017 Dott.ssa Patrizia Franchini TELEMATIC SRL 1 Ing. Maria Luisa Visconti Area Regulatory Dott.ssa Patrizia Franchini Area Regulatory 2 QUESTION&ANSWER
DettagliSCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
1.Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1.Identificatore del prodotto DEI EasyCem Hard 1.2.Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela Cemento per fissaggi Provvisori
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION
SCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION 1 ONDA FLUIDA FLUIDO CREATIVO (Cod. A216) 1. Identificazione del prodotto e del produttore e responsabile dell'immissione sul mercato Dati relativi al prodotto Nome commerciale
DettagliScheda dati di sicurezza Conforme a Direttiva 2001 / 58 / CE
1. Identificazione della sostanza/preparazione e azienda Denominazione del prodotto: Uso previsto:: BREF MARSIGLIA SGRASSATUTTO Detergente Denominazione ditta: Henkel S.p.A. Via Barrella, 6 20157 MILANO
DettagliIl rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 1 disposizioni generali SPP EPC Titolo IX del D.Lgs. 81/08 2 Titolo IX del
Dettagli