L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015
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1 L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015 Il significato dei valori limite d esposizione professionale per gli agenti chimici pericolosi e gli agenti cancerogeni e mutageni in raffronto ai DNEL e DMEL Raffaella Butera Toxicon srl Università degli Studi di Pavia raffaella.butera@unipv.it τοξικόν Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia
2 Premesse τοξικόν Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia
3 Il Regolamento REACH e il D.Lgs. 81/2008 rispetto, anche in ambito REACH, dei criteri per la tutela della salute dei lavoratori definiti dalle normative specifiche
4 pericolosità esposizione = rischio normative di prodotto basate sul controllo del rischio ammettono l inevitabilità di una certa quota di pericolosità intrinseca ruolo rilevante del controllo dell esposizione normative sociali ammettono il controllo del rischio tendono ad eliminare alla fonte il pericolo (principio di sostituzione)
5 Il Regolamento REACH e il D.Lgs. 81/2008 rivoluzione copernicana introdotta dal REACH centralità delle valutazioni e delle azioni delle imprese obbligo di rispettare i parametri definiti in ambito REACH i limiti di esposizione previsti dal D.Lgs. 81/2008 valori spesso non coincidenti (!) quali i motivi di divergenza?... e in concreto cosa fare?
6 Differenti valori Formaldeide (intera giornata lavorativa) NIOSH ppm OSHA 0.75 ppm Giappone 0.1 ppm Germania 0.3 ppm Francia 0.5 ppm UK e Irlanda 2 ppm valori differenti anche prima del REACH (!)
7 Acronimi VLEP OEL TLV MAK REL PEL intera giornata lavorativa esposizione di breve durata valore di tetto DN(M)EL worker associati ai limiti di esposizione definiti da specifici soggetti identificano lo stesso concetto (con qualche piccola differenza)
8 Limiti di esposizione professionale: principi generali τοξικόν Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia
9 Limiti di esposizione professionale Obiettivi e finalità di tutela... la protezione dei lavoratori dai rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici (Direttiva 80/1107/EC) fornire un valore standard e/o un criterio in base al quale paragonare il livello di esposizione misurato negli ambienti di lavoro garantire che allo stato attuale delle conoscenze tecniche sia protetta la salute dei lavoratori
10 Esposizione a sostanze chimiche Effetti esposizione crescente continuum di effetti 1. nessun effetto osservato 2. effetti di compensazione (senza effetti negativi sulla salute) 3. danni alla salute precoci (chiari effetti nocivi) 4. malattia conclamata, possibilità di morte effetti avversi passaggio dal punto 2 al punto 3 stabilire quali effetti possono essere causati dalla sostanza in esame quali effetti possono essere considerati avversi
11 Esposizione a sostanze chimiche Effetti sostanze irritanti per occhi e tratto respiratorio 1. nessun effetto osservato non c è consapevolezza di esposizione 2. effetti molto lievi consapevolezza di esposizione 3. lievi effetti irritanti o fastidio (es. cattivi odori) facilmente tollerabile 4. irritazione o fastidio significativi, effetti evidenti sulla salute a malapena tollerabile 5. gravi effetti sulla salute (es. edema polmonare) intollerabile per lo SCOEL il fastidio unito alla consapevolezza di esposizione è già considerato un effetto avverso
12 Esposizione a sostanze chimiche Effetti effetti a seguito di esposizione acuta a seguito di esposizione cronica effetti sistemici con relazione dose-risposta senza relazione dose-risposta effetti locali con relazione dose-risposta senza relazione dose-risposta
13 Limiti di esposizione professionale Tipologia concentrazioni ambientali di una sostanza al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta giorno dopo giorno senza effetti negativi per la salute in concreto limite health-based limite risk-based limite tecnicamente raggiungibile senza possibilità di distinguerli a colpo d occhio (!)
14 Limiti di esposizione professionale Cogenza limiti stabiliti da organismi ufficiali cogenti (europei, nazionali) non cogenti (ACGIH, NIOSH, altri) limiti stabiliti all interno dell industria non cogenti REACH cogenti spetta l obbligo
15 Limiti di esposizione professionale: modalità di derivazione τοξικόν Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia
16 Derivazione dei limiti di esposizione professionale per sostanze con molte informazioni raccogliere le informazioni sulle caratteristiche fisiche, chimiche, tossicologiche ed epidemiologiche della sostanza valutare se i dati sono sufficienti per arrivare a un OEL valutare tutti gli effetti avversi stabilire la più bassa esposizione alla quale si verificano effetti avversi (effetto critico) selezionare gli studi umani e animali in cui l effetto critico è stato evidenziato stabilire la modalità d'azione e il meccanismo, soglia o non soglia valutare la relazione dose-risposta per tutti gli effetti avversi rilevanti, stabilendo il NOAELedilLOAEL raccomandare un valore numerico di OEL espresso come TWA di 8 ore, applicando il fattore d incertezza appropriato decidere se è necessario calcolare uno STEL (se si suppone che l esposizione duri meno di 8 ore al giorno) oltre ad un OEL (che si riferisce alle 8 ore lavorative) documentare l intero processo di derivazione del valore limite di esposizione professionale della sostanza determinare il metodo appropriato per il monitoraggio ambientale
17 Derivazione dei limiti di esposizione professionale per sostanze con pochi dati disponibili OEL provvisorio il termine provvisorio non de-qualifica la validità o la qualità di tale limite evidenzia che tale valore non è basato sui dati della sostanza ma dedotto da: valutazione della classe di rischio della sostanza tramite la classificazione ed etichettatura di sostanze simili (Regolamento CLP) dati di tossicità acuta relazione (quantitativa) struttura-attività per gli endpoint rilevanti mediante metodi (Q)SAR e di interazione metodi di read-across e somiglianza strutturale soglia di rilevanza tossicologica (TTC)
18 Limiti di esposizione professionale Modalità di derivazione approcci possibili derivazione a partire dai dati di NOAEL o LOAEL (osservato nell uomo o identificato sperimentalmente) derivazione a partire dalla dose terapeutica derivazione secondo l approccio per categorie ( banding approach ) derivazione dalla soglia di rilevanza tossicologica ( TTC approach ) derivazione diretta per similarità con una sostanza di riferimento derivazione indiretta per confronto ponderato con una sostanza di riferimento ( parallelogram approach )
19 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL NOAEL o LOAEL da dati epidemiologici (casistiche occupazionali) tiene conto a priori dell esposizione di background NOAEL o LOAEL da dati sperimentali (studi su animali) identifica la dose totale di non effetto?
20 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL limite di esposizione = NOAEL (mg/kg) bw (kg) UF V (m 3 ) α S bw 70 kg UF fattori di incertezza (assessment factors) V volume inalato nelle 8 ore lavorative usualmente pari a 10 m 3 α fattore di correzione per l assorbimento > 1 se assorbimento via NOAEL < via assorbimento occupazionale < 1 se assorbimento via NOAEL > via assorbimento occupazionale S fattore di correzione per lo steady state (se accumulo)
21 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL scelta degli assessment factors differenze inter-specie differenze intra-specie differenze nella durata dell esposizione incertezze nella estrapolazione route-to-route considerazioni legate alla curva dose-risposta
22 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL scelta degli assessment factors
23 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL scelta degli assessment factors
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26 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da NOAEL dati tossicologici disponibili talora per via inalatoria prevalentemente dopo somministrazione per via orale esposizione occupazionale per via inalatoria e cutanea necessità di valutare il rapporto tra dose esterna dose interna in funzione delle diverse vie di esposizione
27 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Criticità della via inalatoria ipotesi cautelativa assorbimento inalatorio = 100% della dose presente nel volume d aria inalato
28 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Criticità della via cutanea elevata variabilità dell assorbimento cutaneo veicolo sede di applicazione, integrità della cute, ecc.
29 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Approccio per categorie ( banding approach )
30 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Approccio per categorie ( banding approach ) pro integra approccio semplice con altre caratteristiche della molecola contro criterio non ancora uniforme (ogni azienda applica questo principio secondo parameri interni) carenza di informazioni di convalida?
31 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da TTC
32 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da TTC Class I substances have simple chemical structures and efficient modes of metabolism, suggesting a low order of oral toxicity Class II substances with intermediate properties Class III substances have chemical structures that permit no strong initial presumption of safety or may even suggest significant toxicity or have reactive functional groups
33 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Metodo di calcolo da TTC limite di esposizione = TTC (μg/kg) bw (kg) 1000 V (m 3 ) bw 70 kg V volume inalato nelle 8 ore lavorative usualmente pari a 10 m 3
34 Derivazione dei limiti di esposizione professionale da sostanze simili derivazione diretta derivazione indiretta ponderata ( parallelogram approach )
35 Derivazione dei limiti di esposizione professionale Possibile albero decisionale
36 Spunti di riflessione e considerazioni conclusive τοξικόν Gruppo di Lavoro TossicologiaPavia
37 I cambiamenti introdotti dal Regolamento REACH La conoscenza degli agenti chimici RISCHIO CHIMICO PER LA RISCHIO CHIMICO PER LA SALUTE SICUREZZA nuove informazioni di classificazione per la salute nuove informazioni di classificazione per i pericoli chimico - fisici valori limite di esposizione deposito già esistenti (VLEP, OEL, TLV, ) nuovi (DNEL, DMEL) utilizzo gestione delle emergenze
38 I cambiamenti introdotti dal Regolamento REACH Valori limite di esposizione professionale VLEP = Valore Limite di Esposizione Professionale OEL = Occupational Exposure Limit MAK = Maximale Arbeitsplatz Konzentration 118 valori 120 valori TLV = Threshold Limit Value NIOSH REL = Recommended Exposure Limit OSHA PEL = Permissible Exposure Limit circa 700 valori DNEL workers = Derived No Effect Level DMEL workers = Derived Minimum Effect Level circa 1800 valori
39 Differenze tra limiti di esposizione professionale motivo delle differenze diversi organismi che definiscono i limiti di esposizione differenze nella valutazione diverso set di dati diversa interpretazione degli stessi dati diversi margini di sicurezza diverse modalità di calcolo
40 Il Regolamento REACH e il D.Lgs. 81/2008 DN(M)EL > OEL > expo rischio controllato OEL > DN(M)EL > expo rischio controllato expo > DN(M)EL > OEL situazione critica expo > OEL > DN(M)EL situazione critica DN(M)EL > expo > OEL problema D.Lgs. 81/2008 OEL > expo > DN(M)EL problema REACH
41 Linee guida ECHA Quando per una sostanza è stato fissato limite di esposizione occupazionale dall UE, questo valore può essere preso come DNEL per i lavoratori. Questo è possibile se la via di esposizione e la durata dell esposizione per il DNEL è la stessa di quella usata per calcolare gli IOELV e nessuna nuova informazione scientifica è disponibile. Quando un limite di esposizione UE (BOELV) è stato determinato tenendo conto dei fattori socio-economici e della fattibilità tecnica, questo non può essere utilizzato al posto di un DNEL. Tuttavia, la valutazione tossicologica degli effetti sulla salute della sostanza sono informazioni che possono essere utilizzate e prese in considerazione per impostare un DNEL Quando un valore nazionale di OEL health based (derivato da IOELV) è stato stabilito le informazioni tossicologiche utilizzate devono essere valutate e tutte le differenze dal metodo REACH TGD DNEL devono essere prese in considerazione.
42 Valutazione aggregata del rischio l uomo, valutato nella sua centralità, risente del contributo delle diverse fonti di esposizione esposizione occupazionale esposizione in qualità di consumatore esposizione indiretta attraverso le matrici ambientali esposizione / DN(M)EL = RCR per singolo scenario cumulativo
43 Valutazione aggregata del rischio l effettiva tutela è assicurata solo dal riscontro di valori di RCR inferiori a 1 in sede di valutazione aggregata del rischio, nella quale si sommano gli RCR ottenuti per ogni singola caratterizzazione effettuata solo qualora il valore di RCR cumulativo sia inferiore a 1 il rischio derivante dalla fabbricazione e dall uso di una determinata sostanza potrà considerarsi controllato
44 Attenzione agli errori!
45 Attenzione agli errori! ma il TLV TWA è 20 µg/m 3
46 Attenzione alle abitudini! esposizione vs. limiti di esposizione professionale esposizione accettabile al di sotto del limite al 10% del limite probabilità di superamento del limite dispersione dei dati distanza dei dati misurati dal limite
47 Sensitivity analysis sostanza con dose soglia (health-based approach) sostanza senza dose soglia (risk-based approach)
48 Considerazioni conclusive la definizione del limite di esposizione occupazionale condiziona metodiche di campionamento metodiche analitiche interpretazione dei risultati scelte strategiche delle caratteristiche degli impianti impatto sanitario impatto economico
49 grazie dell attenzione
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