Lavoro a rischio. Leopoldo BUSA

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1 Lavoro a rischio Leopoldo BUSA Bologna, 20 ottobre 2016

2 INQUINAMENTO E MALATTIA SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO interpretazione del D.lgs. 81/2008

3 INQUINAMENTO E MALATTIA In Italia la popolazione spende fino al 90% del tempo negli ambienti indoor: il 55% nelle abitazioni, il 33% negli ambienti di lavoro, il 4% negli altri ambienti chiusi e solo il 4% all aperto. PASSIAMO IL 90% DEL NOSTRO TEMPO AL CHIUSO Rapporto ISTISAN 13/39 (Istituto Superiore di Sanità, 2012)

4 INQUINAMENTO E MALATTIA In Italia la popolazione spende fino al 90% del tempo negli ambienti indoor: il 55% nelle abitazioni, il 33% negli ambienti di lavoro, il 4% negli altri ambienti chiusi e solo il 4% all aperto. PASSIAMO IL 90% DEL NOSTRO TEMPO AL CHIUSO Rapporto ISTISAN 13/39 (Istituto Superiore di Sanità, 2012)

5 abitativo lavorativo scolastico ,2 rapporto 4,7 4,6 INQUINAMENTO E MALATTIA : INDOOR OUTDOOR RAPPORTO INQUINANTE

6 INQUINAMENTO E MALATTIA AFFOLLAMENTO

7 INQUINAMENTO E MALATTIA MATERIALI ED IMPIANTI

8 INQUINAMENTO E MALATTIA TASSO MINIMO 0,5 V/h (DPR 412/93) FINO A 0,3 V/h (DLgs 311/06 ed UNI-TS ) RICAMBIO D ARIA

9 INQUINAMENTO E MALATTIA n50 0,6 (PassivHaus e CasaClima Gold) n50 1,0 (ARCA e CasaClima «classe A» TENUTA ALL ARIA

10 INQUINAMENTO E MALATTIA Fra le patologie appartenenti a questo gruppo si ricordano: alveoliti allergiche, infezioni da virus e funghi, asma bronchiale, febbre da umidificatori, febbre di Pontiac e legionellosi. BUILDING RELATED ILLNESS

11 INQUINAMENTO E MALATTIA Non una vera e propria malattia, ma una serie di disturbi che affliggono le persone che passano molte ore all'interno di un ambiente chiuso. Gli inquilini "forzati" lamentano sensazioni di disagio acuto, come cefalea, irritazione di occhi, naso e gola, tosse secca, pelle disidratata, vertigini o nausea, difficoltà di concentrazione, affaticamento, particolare sensibilità agli odori. La maggior parte dei sintomi svanisce o si attenua fortemente allontanandosi dall'edificio. SICK BUILDING SYNDROME

12 INQUINAMENTO E MALATTIA E una patologia che si sviluppa in seguito ad un esposizione acuta o cronica a sostanze tossiche; tale esposizione porta ad una sensibilizzazione soggettiva e progressiva verso composti chimici (anche diversi da quelli di partenza). La malattia si sviluppa in diverse fasi: dall insorgere di stati infiammatori multi sistemici (artriti, vasculiti, dermatiti, coliti, ecc.) arriva a comprendere gravi deterioramenti psico-fisici di tipo neurologico, epatico ed immunologico. Se non arginata, per l insorgere di intolleranze sempre più gravi anche nei confronti di profumi e prodotti per l igiene personale, la patologia porta ad un progressivo isolamento del malato dalla su normale vita di relazione. MCS: multiple chemical sensitivity

13 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA D.lgs. 81/2008 e Qualità dell Aria Interna Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, nell allegato XXXVIII indica dei limiti alle sostanze inquinanti presenti in ambiente lavorativo. SOSTANZE CHIMICHE

14 LIMITI TOSSICOLOGICI I Threshold Limit Value, ovvero "valori limite di soglia", sono le concentrazioni ambientali delle sostanze chimiche aerodisperse al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente giorno dopo giorno, per una vita lavorativa, senza alcun effetto negativo per la salute. STEL (short-term exposure limit): è il valore massimo consentito per esposizioni brevi (non oltre 15 minuti) ed occasionali. TWA (time-weighted average): esprime la concentrazione limite, calcolata come media ponderata nel tempo (8 ore/giorno; 40 ore settimanali), alla quale tutti i lavoratori possono essere esposti, giorno dopo giorno senza effetti avversi per la salute per tutta la vita lavorativa. VALORI DI SOGLIA

15 LIMITI TOSSICOLOGICI SCOEL Scientific Committee on Occupational Exposure Limits comitato europeo che valuta i limiti di esposizione occupazionale e ne definisce i parametri con cui questi vengono resi cogenti all interno della Comunità Europea. VALORI DI SOGLIA

16 LIMITI TOSSICOLOGICI I valori massimi di esposizione a sostanze chimiche (TLV) risultano ancora vaghi, molto alti e definiti in maniera eterogenea. Per ottenere valori di riferimento tutelativi nei confronti dell utente finale è necessario ricavare ogni limite tossicologico dalla bibliografia medico scientifica e parametrizzarlo su situazioni di esposizione cronica e sull analisi di precise fasi immunitarie che caratterizzano la vita di un individuo. FINESTRE IMMUNITARIE

17 LIMITI TOSSICOLOGICI Esposizione chimica acuta e assorbimento cronico a piccole dosi possono comportare, per la medesima sostanza, sintomi e conseguenze completamente diversi. DOSI E TEMPI DI ESPOSIZIONE

18 LIMITI TOSSICOLOGICI E direttamente proporzionale al grado di attività degli enzimi di inattivazione molecolare. Sebbene nella maggior parte dei casi i sistemi escretori riescano ad eliminare molte sostanze, talune ostacolano le proprie fasi di metabolizzazione e rimangono nell organismo parecchio tempo (accumulandosi in determinati tessuti bersaglio). CAPACITA DETOSSIFICANTE INDIVIDUALE

19 LIMITI TOSSICOLOGICI L eziologia di una malattia ambientale è sempre multifattoriale, di conseguenza, di fronte all aggressività chimica sinergica che le sostanze volatili possono avere durante i processi epigenetici umani, i limiti specifici dei singoli composti devono essere interpretati nel loro complessivo. Dal punto di vista della prevenzione ambientale non può dunque esistere alcun limite definito al di sotto del quale sia garantita l incolumità dell individuo e la salubrità di un ambiente o di un materiale. 1+1= EFFETTI SINERGICI

20 LIMITI TOSSICOLOGICI ATSDR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry) MRLs (Minimal Risk Levels) 2008 US Department of Health and Human Services / ATSDR Priority List of Hazardous Substances 2007 AIHA (American Industrial Hygiene Association) WEELs (Workplace Environmental Exposure Levels) 2007 AFSSET (Agence Française de Sécurité Sanitaire de l Environnement et du Travail) LCI 2009 AgBB (Ausschuss zur gesundheitlichen Bewertung von Bauprodukten) LCI 2012 California OEHHA (Office of Environmental Health Hazard Assessment) Inalation REL (Reference Exposure Level) 2008 LISTE DI RIFERIMENTO

21 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA ASHRAE 62:2001 Il valore di accettabilità per la qualità dell aria interna è pari alla concentrazione di CO 2 esterna aumentata di 700 ppm. ANIDRIDE CARBONICA

22 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA = ppm ANIDRIDE CARBONICA

23 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA ANIDRIDE CARBONICA

24 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA La formaldeide, a causa della sua diffusione ubiquitaria e delle sue alte concentrazioni negli ambienti indoor, è il Composto Organico Volatile maggiormente studiato e conosciuto per caratteristiche chimico-fisiche e dinamiche tossicologiche. Tale sostanza è un ottimo «marker» della qualità dell aria indoor nei protocolli di salubrità ambientale. FORMALDEIDE

25 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA ALMENO 1,0 V/h Una qualità accettabile dell aria interna dev essere ottenuta in primo luogo attraverso l aerazione naturale che deve garantire almeno un ricambio d aria all ora. AERAZIONE NATURALE

26 RIFERIMENTO DI QUALITA DELL ARIA FILTRO F5 (EN779) I sistemi di ventilazione meccanica vanno adottati come integrazione all areazione naturale quando questa non risulta sufficiente o per rimuovere inquinanti diffusi a bassa tossicità. VENTILAZIONE FORZATA

27 GARANZIA DI QUALITA DELL ARIA MATERIALI CERTIFICATI

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