L aggiornamento delle Linee Guida per la valutazione del rischio chimico: miglioramento di uno strumento per le Imprese

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1 L aggiornamento delle Linee Guida per la valutazione del rischio chimico: miglioramento di uno strumento per le Imprese Giovanni Reggio Coordinatore Gruppo di Lavoro Salute e Sicurezza Milano, 11 aprile 2017

2 1 edizione con i riferimenti alle vecchie frasi R. 2 edizione con i riferimenti alle vecchie frasi R e alle Indicazioni di pericolo H. Sono state tenute in considerazione le principali interconnessioni tra Regolamenti REACH, CLP e D.Lgs. 81/2008.

3 Aggiornamento della valutazione del rischio chimico (DLgs.81/2008) La valutazione del rischio chimico (VdR) è strettamente correlata alle informazioni inerenti alle proprietà delle sostanze chimiche e in particolare alla pericolosità e alle modalità di utilizzo nel luogo di lavoro, di cui un elemento importante da tenere conto è la scheda di sicurezza e anche la sua versione estesa (esds). Cosa cambia con una e-sds per la mia VdR? Riguardo alla necessità di aggiornamento, in generale la VdR è da ritenersi ancora valida nei casi ad esempio in cui non ci siano variazioni della classificazione di pericolo delle sostanze o in assenza di variazioni delle condizioni operative di lavoro. La necessità di aggiornamento della VdR può sicuramente nascere dall avvenuto riscontro ad esempio di: nuovi pericoli (ad es. nel caso di variazione di classificazione di sostanze a seguito di revisioni delle stesse); scenari di esposizione previsti nella esds che indichino modalità significativamente diverse da quelle presenti e operative sul sito e tali da rendere, quindi, indispensabili interventi (e, se necessario, modifiche) sulle modalità operative e gestionali.

4 Entrata in vigore e periodo di transizione del Regolamento CLP 1 dicembre 2010 Obbligo di etichettare le sostanze in base al CLP (facoltativo per le miscele). Deroga fino al 1 dicembre 2012 per l etichettatura in base al CLP delle sostanze già immesse sul mercato prima del 1 dicembre giugno 2015 Obbligo di etichettare le miscele in base al CLP. Deroga fino al 1 giugno 2017 per l etichettatura in base al CLP delle miscele già immesse sul mercato prima del 1 giugno 2015

5 La nuova versione della Linea Guida Oltre a richiamare gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.. Approfondimento sul Regolamento REACH e Scenari di Esposizione.per effettuare la Valutazione dei Rischi, l articolo 223 del D. Lgs. 81/2008 richiama l obbligo per il Datore di Lavoro di prendere in considerazione la Scheda dati di Sicurezza della sostanza/miscela pericolosa utilizzata: Nella valutazione di cui all'articolo 28 (Titolo I), il Datore di Lavoro determina, preliminarmente, l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei Lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche;..

6 La nuova versione della Linea Guida Approfondimento Misurazioni e concentrazioni limite di riferimento Nella Sezione 8 della SDS sono riportati, quando disponibili, i Valori Limite di Esposizione Professionale (VLEP) o gli analoghi Threshold Limit Values (TLV - ACGIH.). Nella stessa Sezione sono riportati, se disponibili, anche i valori DNEL (Derived Non Effect Level) o DMEL (Derived Minimum Effect Level) sviluppati dal Registrante nel Chemical Safety Report, in applicazione del Regolamento REACH. Il Datore di Lavoro che abbia effettuato misurazioni dell esposizione professionale dei lavoratori, in applicazione dell art. 225, comma 2 del D. Lgs. 81/2008, potrebbe trovarsi nell incertezza rispetto a quale valore limite di riferimento considerare, per esempio, quando siano presenti, nella SDS, sia VLEP che DNEL/DMEL.

7 Modello di Valutazione del Rischio proposto Una parte significativa della Linea Guida prende spunto dalla Guida pratica Direttiva agenti chimici 98/24/CE della Commissione Europea LINEE DIRETTRICI PRATICHE DI CARATTERE NON OBBLIGATORIO SULLA PROTEZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI CONNESSI CON GLI AGENTI CHIMICI SUL LAVORO (Articoli 3, 4, 5, 6 e punto 1 dell allegato II della direttiva 98/24/CE). bin/intershop.enfinity/wfs/eu- Bookshop-Site/en_GB/- /EUR/ViewPublication- Start?PublicationKey=KE

8 Rischio per la salute RISCHI PER LA SALUTE Si considerano: a) Pericolosità intrinseca della sostanza (nella nuova versione si fa riferimento alle sole indicazioni di Pericolo H eliminati i riferimenti alle frasi di Rischio R); b) La sua tendenza a disperdersi nell ambiente (si considera volatilità e polverosità); c) La quantità di sostanza utilizzata in ogni operazione (si tiene in considerazione l ordine di grandezza).

9 Rischio per la salute La metodologia europea sopra tenuta in considerazione è basata su un approccio conservativo: non tiene conto della frequenza e durata dell impiego dell agente chimico. Per tali ragioni, è risultato opportuno introdurre la durata e la frequenza dell esposizione in qualità di fattori attraverso i quali rimodulare il livello di rischio (R). FREQUENZA DURATA < 5 giorni/anno 5-25 giorni/anno giorni/anno > 100 giorni/anno < 15 minuti/giorno R-1 R-1 R-1 R R-1 minuti/giorno R R R minuti/giorno R-1 R R R > 240 minuti/giorno R-1 R R R Nella nuova versione è stato semplificato questo passaggio.

10 Rischio per la sicurezza RISCHI PER LA SICUREZZA Metodologia semplificata per la valutazione dei rischi di incidente, incendio ed esplosione dovuti alla presenza di agenti chimici pericolosi. LR: Livello di rischio LR = LPO x LE x LC LPO: Livello di pericolosità oggettiva (nella nuova versione sono tenute in considerazione solo le indicazioni di pericolo H) LE: Livello di esposizione LC: Livello di conseguenze

11 Valutazione del Rischio Chimico: nuovo strumento In forma cartacea: approfondimenti normativi descrizione pratica e istruzioni all uso del modello In forma elettronica: Il file excel ricalca i passaggi della Linea Guida ma, sulla base degli input dati, calcola automaticamente il livello di Rischio. Vantaggi: avere un file unico che contiene una Valutazione preliminare del Rischio di tutti gli Agenti Chimici; velocizzare passaggi automatici; poter archiviare automaticamente le valutazioni effettuate creando una storicità.

12 Possibilità di inserire: - Nome dell agente chimico (associato a un numero identificativo fino a 200); - Stato fisico (da menù a tendina, solido o liquido); - Punto di ebollizione; - Polverosità (selezionabile dal menù a tendina secondo i criteri stabiliti nella LG); - Indicazioni di pericolo H (fino a 10 indicazioni H) alle quali in automatico sarà associata una classe di rischio e derivata la classe rilevante. Pericolosità della sostanza Rischio per la Salute

13 Possibilità di inserire: -Facility; -Mansione (selezionabile, es operatore carico/scarico, reattorista, ecc ); -Attività (selezionabile, es. pulizia filtri, travaso, ecc ); -Descrizione attività (compilabile); -Luogo di Lavoro (selezionabile, es. produzione, parco serbatoi, ecc ) -Tipologia di imballo (selezionabile, es. fusto, tanica, cisterna, ecc ). Calcolo del livello di Rischio

14 Calcolo del livello di Rischio Output: -sulla base di quando inserito nel foglio di lavoro «Pericolosià della sostanza» e inserendo la quantità di agente chimico utilizzato e la Temperatiura di lavoro, si ottiene automaticamente il calcolo del Livello di Rischio finale e le relative Misure previste (come definite nella Linea Guida); -a seconda delle indicazioni di pericolo inserite, indica anche l eventuale necessità di approfondire una valutazione relativa all esposizione dermale.

15 Calcolo del livello di Rischio approccio Federchimica Output: -possibilità di rimodulare il livello di rischio sulla base di frequenza e durata dell esposizione (come proposto nella Linea Guida); -possibilità di inserimento eventuali misure da implementare o adottate nello stabilimento.

16 Il modello riprende il concetto base della Linea Guida LR = LPO x LE x LC Calcolo del livello di Rischio per la Sicurezza

17 Calcolo del livello di Rischio per la Sicurezza: LPO Per il calcolo del Livello di Pericolosità Oggettiva: Per ogni sostanza l operatore dovrà rispondere alle domande relative alla sicurezza indicate anche nella Linea Guida; Il sistema automaticamente calcolerà il Livello, per ogni sostanza, sulla base delle indicazioni di pericolo H inserite nel primo foglio.

18 Calcolo del livello di Rischio per la Sicurezza: risultato Il risultato finale: per ogni sostanza avrò un LPO già precompilato; con il menù a tendina seleziono LE e LC; automaticamente si calcola LR e il relativo significato (in linea con quanto specificato nella LG).

19 Grazie per l attenzione

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