ANIEM STATUTO. Assemblea Generale. Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere Aderente alla Confapi

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1 STATUTO Assemblea Generale 11 Maggio 2012

2 DENOMINAZIONE E SEDE Articolo 1 L' - è associazione apartitica e senza fini di lucro, rappresentativa a livello nazionale degli interessi delle Imprese Edili Manifatturiere. L'Aniem ha sede in Roma. Possono essere aperte sedi secondari e uffici sia in Italia sia all'estero su delibera del Consiglio Generale. ASSOCIATI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Articolo 2 Sono associati dell' i Collegi Edili, le Sezioni Edili e le Associazioni di almeno venti imprese appartenenti al settore edile manifatturiero. Con delibera del Consiglio Generale possono essere associate singole imprese o loro consorzi operanti nel settore edile e nei settori affini all'edilizia. L, sulla base di quanto disposto dall art.5, individua con apposito regolamento approvato dal Consiglio Generale, le caratteristiche necessarie per la costituzione dei Collegi e delle Sezioni Edili, nonché le modalità di contribuzione all'. PRINCIPI E FINALITA Articolo 3 L fonda la sua attività istituzionale e associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale dell impresa all ordinato sviluppo economico e civile del Paese. L' può aderire ad altre Associazioni aventi finalità analoghe alla propria. L è apartitica, aconfessionale ed esclude qualsiasi fine di lucro. E competenza dell Associazione: a) esaminare e prospettare nelle sedi opportune i problemi delle imprese indicandone le soluzioni; b) promuovere ogni iniziativa tendente a consolidare ed elevare lo spirito associativo e la collaborazione mutualistica delle imprese associate attraverso le Organizzazioni aderenti; c) rappresentare in campo nazionale ed internazionale le Organizzazioni aderenti; d) operare per la elaborazione di indirizzi e proposte atti ad incidere sul piano legislativo ed amministrativo per la tutela e lo sviluppo dell impresa; e) stipulare accordi ed intese di interesse associativo; f) sottoscrivere i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e i Contratti integrativi negli ambiti di interesse dei settori rappresentati; g) assistere le Organizzazioni aderenti;

3 h) tutelare in tutte le sedi gli interessi e la dignità dell e delle Organizzazioni aderenti; i) coordinare e/o stimolare lo sviluppo organizzativo a livello territoriale e settoriale; j) promuovere ed organizzare, nelle forme più idonee, l assistenza e la previdenza per gli imprenditori; k) promuovere la costituzione, costituire, partecipare ad enti comunque giuridicamente organizzati, aventi finalità omogenee con quelle dell.. SETTORI RAPPRESENTATI Articolo 4 L' tutela gli interessi delle Imprese operanti nel settore delle costruzioni e nei settori affini, anche aventi ad oggetto la promozione, la progettazione e l'ingegneria di opere pubbliche e private. Nell ambito dell, con delibera del Consiglio Generale, possono essere costituiti settori distinti per tipologia di attività che hanno il compito di studiare, analizzare ed elaborare proposte ed interventi su problematiche relative a normative, agli aspetti economici di interesse specifico dei settori medesimi, in armonia con le linee generali di politica economica dell. Spetta ai settori formulare segnalazioni e proposte alla Presidenza dell per le opportune iniziative. Sulla proposta di costituzione dei settori delibera il Consiglio Generale dell, previa valutazione sia delle specifiche esigenze, che del numero delle aziende interessate alla costituzione dei gruppi stessi. Il Presidente del settore è nominato dal Consiglio Generale su proposta del Presidente dell, sentita la rappresentanza delle imprese proponenti la costituzione dei gruppi medesimi. I Presidenti dei settori dal momento della nomina divengono membri di diritto del Consiglio Generale e, per l esame delle problematiche specifiche interessanti i settori stessi, possono essere invitati dal Presidente a presenziare alle riunioni dell'ufficio di Presidenza. REQUISITI DELLE ORGANIZZAZIONI ADERENTI Articolo 5 Le Organizzazioni aderenti devono presentare e conservare in ogni momento del rapporto associativo i seguenti requisiti: a) Atto Costitutivo e Statuto approvati dal Consiglio Generale; b) avere un numero di imprese associate non inferiore a 30 (trenta) nel caso di Collegi Edili Regionali, non inferiore a 20 (venti) nel caso di Collegi Edili Provinciali e non inferiore a 10

4 (dieci) per le Sezioni Edili, salvo deroga da approvarsi dal Consiglio Generale dell in relazione alla particolare consistenza delle aziende; c) dimostrare capacità di perseguire i fini statutari in maniera regolare, permanente e con adeguata potenzialità organizzativa. Il rapporto associativo si risolve per effetto di recesso, espulsione o esclusione nel caso di perdita sopravvenuta delle qualità previste dal presente Statuto per l assunzione della qualifica di Associato. Il recesso deve essere comunicato al Presidente dell specificando la motivazione con lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il recesso avrà effetto dodici mesi dopo la data della comunicazione. In caso di recesso, espulsione o esclusione nessun diritto può essere avanzato dall Organizzazione aderente nei confronti del patrimonio dell. COLLEGI EDILI PROVINCIALI E REGIONALI Articolo 6 Sono definiti, ai fini del presente Statuto, Collegi Edili Provinciali le associazioni che rappresentano un numero minimo di venti imprese aventi sedi legali e/o sedi operative nel territorio della stessa provincia. Sono definiti Collegi Edili Regionali le associazioni alle quali aderiscono i Collegi Edili provinciali ovvero quelle alle quali aderiscano un numero minimo di trenta imprese qualora non esistano nella Regione Collegi Edili a livello provinciale. L adesione delle Imprese al Collegio Edile avviene attraverso l accettazione e la sottoscrizione degli obblighi previsti dallo statuto del Collegio. SEZIONE EDILE Articolo 7 Sono definiti, ai fini del presente Statuto, Sezioni Edili le associazioni che rappresentano un numero inferiore a venti imprese aventi sedi legali e/o sedi operative nel territorio della stessa provincia. OBBLIGHI DELLE ORGANIZZAZIONI ADERENTI Articolo 8 Le Organizzazioni aderenti hanno l obbligo di : a) osservare le norme dello Statuto e dei Regolamenti dell, nonché le sue deliberazioni, direttive ed accordi; b) corrispondere le quote contributive per l attività assistenziale svolta dall nell espletamento delle sue finalità e gli eventuali contributi aggiuntivi secondo la misura, la periodicità ed i termini deliberati dagli Organi dell e prevista dal Regolamento Contributivo adottato dal Consiglio Generale;

5 c) comunicare tempestivamente i mutamenti intervenuti nelle cariche sociali e notificare, entro il 31 gennaio di ogni anno, il numero e gli elenchi delle aziende associate e degli addetti alle stesse, nonché i delegati all Assemblea Generale sulla base di quanto disposto dal Regolamento Votazioni ; d) affidare all la trattazione dei problemi di interesse generale e di principio. I Collegi Edili e le Sezioni Edili, in coerenza con quanto disposto dall art.3 del presente Statuto e per garantire il necessario coordinamento nazionale, sottopongono preventivamente all gli accordi integrativi da sottoscrivere con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. PROCEDIMENTO DI ESPULSIONE Articolo 9 L espulsione dei Collegi Edili è deliberata dal Consiglio Generale a maggioranza dei suoi componenti, per grave infrazione agli obblighi assunti nei confronti dell. In particolare, costituisce grave infrazione sanzionabile con l espulsione, la violazione degli obblighi di cui all art. 8 ed il mancato pagamento delle quote associative. Contro la delibera del Consiglio Generale è ammesso ricorso ad un Collegio Arbitrale, nel termine di sessanta giorni dalla sua comunicazione al Presidente pro-tempore dell Organizzazione aderente, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il Collegio arbitrale sarà composto da tre membri, indicati uno ciascuno dalle parti in causa ed il terzo, con funzioni di Presidente, di comune accordo tra i due Arbitri nominati; in caso di mancato accordo, la nomina del terzo arbitro sarà rimessa al Presidente del tribunale civile di Roma. L espulsione diventa definitiva trascorsi senza esito i termini di presentazione del ricorso al momento della definitiva pronuncia del Consiglio Generale. In caso di espulsione permane a carico del Collegio Edile l obbligo della contribuzione in atto per i sei mesi successivi alla data di espulsione. Le Organizzazioni aderenti si impegnano ad accettare comunque la giurisdizione del Collegio dei Probiviri nelle controversie da definirsi in quest ultimo, ai sensi del presente Statuto. Sono organi dell Associazione: a) l Assemblea Generale; b) il Consiglio Generale; c) l'ufficio di Presidenza; d) il Presidente; e) il Tesoriere; ORGANI DELL ASSOCIAZIONE Articolo 10

6 f) il Revisore dei Conti; g) il Collegio dei Probiviri. Delle riunioni degli Organismi Collegiali deve essere redatto apposito verbale. L ASSEMBLEA GENERALE Articolo 11 L Assemblea Generale è l organo sovrano dell ed è costituita dai rappresentanti dei Collegi Edili Provinciali, Regionali, e delle Sezioni Edili. Partecipano all'assemblea senza diritto di voto anche i soggetti di cui all'articolo 2 comma 2 del presente Statuto. Il diritto di voto si esercita secondo le modalità descritte nel Regolamento Votazioni approvato dal Consiglio Generale. Ove presente un Collegio Edile Regionale non hanno diritto di voto i Collegi Edili Provinciali esistenti nella regione. L'Assemblea Ordinaria si costituisce, in prima convocazione, con la presenza in proprio o per delega della maggioranza degli associati. In seconda convocazione e nelle successive con la presenza di almeno un terzo degli associati. Le deliberazioni dell'assemblea Ordinaria sono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. L'Assemblea Straordinaria si costituisce in tutte le convocazioni con la presenza di due terzi degli associati e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Possono assistere alle riunioni dell assemblea, i Segretari e/o Direttori delle Organizzazioni aderenti. La convocazione dell Assemblea è effettuata almeno 20 (venti) giorni prima della riunione. Fra la prima e la seconda convocazione deve intercorrere almeno un ora. All inizio della riunione l assemblea elegge il proprio Presidente. L Assemblea Generale in Sede Ordinaria: a) elegge il Presidente dell Associazione su proposta del Consiglio Generale; b) revoca il Presidente Associativo in casi di particolare gravità, a maggioranza dei due terzi dei presenti aventi diritto al voto; c) approva il bilancio preventivo e consuntivo dell'. L'assemblea Straordinaria approva le modifiche di Statuto proposte dal Consiglio e delibera lo scioglimento dell'. L Assemblea deve essere convocata dal Presidente e comunque entro il termine di trenta giorni, qualora venga fatta richiesta motivata da almeno un quinto dei suoi componenti. In difetto del Presidente, vi provvederà il membro anziano del Consiglio Generale o in difetto il Presidente del Collegio dei Probiviri.

7 CONSIGLIO GENERALE Articolo 12 Il Consiglio Generale dell è costituito da: a) il Presidente; b) i Presidenti dei Collegi Edili Provinciali e Regionali e delle Sezioni Edili aderenti; d) i Presidenti dei settori, di cui all art. 4 del presente Statuto; È ammessa la facoltà di delega ad un membro del Consiglio Generale appartenente al medesimo Collegio o Sezione Edile. Il Presidente può chiamare a partecipare alle riunioni del Consiglio Generale esperti e consulenti senza diritto di voto. Il Consiglio Generale è l Organo di conduzione politica e amministrativa dell ed ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che non siano devoluti all'assemblea. Spetta al Consiglio Generale: a) indicare all'assemblea il Presidente ed eleggere i Vice Presidenti; b) nominare il Revisore dei Conti e il Collegio dei probiviri c) predisporre i bilanci preventivi e consuntivi dell, costituiti dal rendiconto economico finanziario, entro il 30 giugno di ogni anno; d) approvare i Regolamenti previsti dal Presente Statuto; e) proporre all Assemblea Generale proposte di modifiche statutarie; f) deliberare sulle adesioni, sulle esclusioni e sulle espulsioni delle Organizzazioni di cui all art. 2 del presente Statuto e sulla istituzione di rappresentanze all estero. Il Consiglio può attribuire al Presidente ed ai suoi componenti deleghe specifiche per singoli atti o categorie di atti. Il Consiglio Generale si riunisce almeno due volte l anno ed è convocato dal Presidente, che ne stabilisce l'ordine del giorno, con almeno dieci giorni di preavviso In caso di urgenza il Presidente può convocare il Consiglio Generale senza il rispetto del termine di cui al comma precedente. Il Consiglio Generale è validamente costituito in prima convocazione con la presenza della maggioranza dei suoi componenti ed in seconda convocazione con la presenza di almeno un quinto dei suoi componenti e delibera a maggioranza dei presenti. UFFICIO DI PRESIDENZA Articolo 13 L'Ufficio di Presidenza è organo consultivo del Presidente ed è composto dal Presidente e da un numero di componenti scelti dal Presidente all'interno del Consiglio Generale.

8 Il Presidente può delegare specifiche attività ad altri componenti dell'ufficio di Presidenza nell'ambito delle deleghe che gli sono state conferite dal Consiglio Generale. L'Ufficio di Presidenza si riunisce su semplice richiesta del Presidente. Il Presidente: IL PRESIDENTE Articolo 14 a) ha la rappresentanza politica e legale dell ; b) convoca e presiede gli Organi Associativi ad esclusione del Collegio dei Probiviri e ne stabilisce l ordine del giorno; c) sovrintende alla gestione ordinaria dell, ai programmi approvati dal Consiglio Generale ed alle delibere dell Assemblea; d) attua il coordinamento tra le Organizzazioni aderenti; e) dispone in materia finanziaria nell ambito dell ordinaria amministrazione, nei limiti fissati dal bilancio e, per quella straordinaria, nei limiti fissati dal Consiglio Generale. In caso di impedimento o prolungata assenza del Presidente, il Vice Presidente più anziano assume provvisoriamente le sue funzioni. Il Presidente dura in carica tre anni e può essere rieletto per un solo mandato. Per la rielezione dello stesso Presidente deve passare almeno un mandato consecutivo. IL TESORIERE Articolo 15 Il Tesoriere è eletto dal Consiglio Generale tra i sui componenti. Il Tesoriere esercita le attribuzioni attinenti l amministrazione e ne risponde al Presidente ed al Consiglio Generale. Redige, inoltre, schemi dell esercizio finanziario e di bilancio di concerto con il Revisore Contabile. IL SEGRETARIO GENERALE Articolo 16 Il Segretario Generale dell collabora operativamente per la realizzazione degli scopi ed il raggiungimento dei fini per i quali è costituita l. Il Presidente può delegare al Segretario Generale specifiche attività nell ambito delle deleghe che gli sono conferite dal Consiglio Generale. Ha la responsabilità dell organizzazione degli uffici associativi e propone l assunzione, il trattamento economico ed il licenziamento del personale.

9 Il Segretario Generale partecipa alle riunioni di tutti gli Organi collegiali dell, con esclusione del Collegio dei Probiviri. IL REVISORE DEI CONTI Articolo 17 Il Revisore dei Conti è nominato dal Consiglio Generale e scelto tra gli iscritti all'albo dei Revisori Contabili e dura in carica tre anni. Il Revisore vigila e controlla la gestione amministrativa dell e redige le relazioni sui bilanci da presentare all approvazione del Consiglio Generale e dell'assemblea. IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI Articolo 18 Il Collegio dei Probiviri è composto da tre Probiviri effettivi e due supplenti scelti tra persone di superiore correttezza e dirittura morale. Il Collegio dei Probiviri nomina il proprio Presidente e resta in carica tre anni. Il Collegio, nella prima seduta utile, approva il proprio regolamento di funzionamento. PATRIMONIO ASSOCIATIVO ESERCIZIO FINANZIARIO Articolo 19 Il Patrimonio dell è costituito da: 1) erogazioni, lasciti e contributi; 2) beni mobili ed immobili; 3) eventuali avanzi di gestione risultanti dai bilanci consuntivi; 4) partecipazioni. I contributi associativi sono intrasmissibili e non rivalutabili come per legge. Le spese dell sono coperte da: 1) contributi associativi ordinari delle Organizzazioni aderenti; 2) eventuali contributi associativi straordinari; 3) ogni altra entrata di carattere ordinario e straordinario. L esercizio finanziario decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. E fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla Legge.

10 SCIOGLIMENTO Articolo 20 Lo scioglimento dell è deliberato con le maggioranza previste dal precedente articolo 11. E fatto obbligo di devoluzione del patrimonio netto dell, in caso di suo scioglimento, per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta