Oggetto: PROGETTO RISPARMIO ENERGETICO - Risparmio di energia e risorse con la raccolta differenziata a scuola

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1 Prot. N. Circolare n. 25/P Ai docenti Al personale ATA Agli alunni E, p.c. al DSGA uffici Ai collaboratori scolastici Oggetto: PROGETTO RISPARMIO ENERGETICO - Risparmio di energia e risorse con la raccolta differenziata a scuola Ve Mestre, 16 settembre 2011 Si invia di seguito, con l auspicio di una fattiva collaborazione da parte di tutto il personale e degli studenti, una comunicazione della docente referente del progetto Risparmio energetico Prof. Pezzin. In un periodo di crisi globale e di diminuzione delle risorse naturali, è importante sensibilizzare tutto il personale scolastico a risparmiare energia e risorse a partire dal proprio comportamento individuale e attraverso il monitoraggio del consumo energetico dell intero istituto. Un modo per risparmiare energia e risorse è l attuazione della raccolta differenziata di carta/cartone, di plastica e lattine come ormai avviene da tre anni nella nostra scuola. Si ricorda che la produzione di ogni bene e servizio richiede non solo una spesa in termini di risorse utilizzate, ma anche in termini di energia. Ogni volta che si usa una risorsa si producono inevitabilmente dei rifiuti. Si può recuperare energia riutilizzando prodotti finiti per produrre la materia prima di partenza? Analizzando i dati che seguono (tratti da wwww.conai.org) la risposta non può che essere positiva. - Per produrre 1 kg di alluminio riciclato, bastano 0,8 kwh di energia elettrica (99% in meno! ); - avviare a riciclo 2 bottiglie o flaconi e 2 vaschette di plastica, ossia 120 grammi al giorno, pari a 36 Kg all anno, consentono una minore emissione di anidride carbonica nell atmosfera pari a 72 Kg; - riutilizzare in ufficio/scuola 10 fogli di carta scrivendoci sul retro ossia 25 grammi al giorno, per complessivi 7,5 Kg all anno, consentono un risparmio di 16 Kg CO 2 ; Analizzando la seguente tabella, si può comprendere quanto è importante riciclare la carta

2 Produzione 1 tonnellata di Alberi Litri acqua kwh kg di CO2 emessi per produrre 1 kg carta Carta vergine ,7 Carta riciclata ,9 Risparmi 15 alberi Litri 4900 kwh 0,8 Kg CO2 per 1 acqua kg carta Importanti sono anche i dati relativi al risparmio di acqua e alle minori quantità di anidride carbonica emesse nell atmosfera, che si realizzano attuando la raccolta differenziata e che potete trovare sui siti di CONAI, COREPLA, WWF ECC. Ne l nostro istituto si attua la raccolta differenziata di carta-cartone e plastica-lattine secondo le seguenti modalità: a. in ogni classe, ufficio, locale scolastico, è stato posizionato un ecocestino nel quale porre carta e cartone, secondo quanto indicato con apposite istruzioni affisse sul medesimo. Va ricordato, in particolare, che sono riciclabili solo carta e cartone PULITI, contenitori in tetrapak vuoti e che non vanno quindi gettati fazzoletti di carta, salviette sporche ecc.. In ogni aula sono inoltre presenti altri due cestini, uno per la raccolta di plastica e lattine, uno per la raccolta del rifiuto secco non riciclabile e della frazione organica. Su ogni contenitore è presente un etichetta che indica cosa inserire nell uno e nell altro e precisamente per la plastica e le lattine conferire: LATTINE - BOTTIGLIE IN PLASTICA pulite e vuote Tutti i contenitori e i piccoli imballaggi anche in POLISTIROLO PURCHE PULITI e VUOTI NON VANNO INTRODOTTI, ANCHE SE PULITI, BICCHIERI DI PLASTICA, PIATTI DI PLASTICA, POSATE DI PLASTICA Ribadisco, che tutto il materiale deve essere pulito e non contenere liquidi, residui alimentari o pericolosi. Per il rifiuto secco non riciclabile e la frazione organica Introdurre: Fazzoletti di carta sporchi salviette di carta sporche bicchieri, posate e piatti di plastica tutto ciò che non può essere riciclato frazione organica (solo a scuola) b. i cestini per la carta e per la plastica saranno svuotati, al bisogno, dagli studenti, nei contenitori gialli per la carta e blu per plastica e lattine(forniti da Veritas) che sono stati posizionati in zone visibili dell istituto e facilmente raggiungibili da tutti: nei corridoi e nell atrio. Non aspettare che i cestini siano pieni. Per motivi di igiene e decoro è preferibile vengano svuotati a giorni alterni durante l ultima ora di lezione. Il cestino del secco viene svuotato dal personale delle pulizie.

3 c. Per la raccolta del cartone da imballaggio è stato posizionato, nella corte presente in vicinanza della vecchia palestra, un apposito carrello dove riporre il cartone previa compressione ed eventuale riduzione delle dimensioni. Il carrello sarà periodicamente svuotato dalla Cooperativa Grillo. In pratica, ognuno provvederà a portare il proprio cartone, privato di nastro adesivo, plastica ecc., nell apposito luogo di raccolta. In ogni aula sono presenti un poster plastificato formato A3 relativo all importanza della raccolta differenziata, non solo di carta e cartone, ma anche degli altri rifiuti riciclabili predisposto a partire da pieghevoli informativi forniti dalla Provincia di Venezia e un foglio formato A4 fornito da Veritas su come differenziare i rifiuti. Vi chiedo di essere informata se in qualche classe dovessero mancare. Tutto il Consiglio di Classe deve ritenersi coinvolto nel controllare che i ragazzi differenzino correttamente carta, plastica e lattine e che svuotino con regolarità (anche ogni giorno) i contenuti degli ecocestini e del cestino per la plastica e lattine negli appositi bidoni gialli e blu nella lettura e spiegazione delle circolari inerenti il progetto nel sensibilizzare gli alunni circa l importanza del progetto per la collettività. Alla presente circolare sono allegate ulteriori spiegazioni su come differenziare correttamente da leggere e spiegare agli studenti e da tenere in classe. Sperando che nessuno di noi viva tutto ciò come un imposizione, pur essendo OBBLIGO DI LEGGE, EFFETTUARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, ricordando che l obiettivo principale è trasversale a tutte le discipline: educazione civica e rispetto dell ambiente partendo dal proprio comportamento, sono a vostra disposizione per critiche, suggerimenti e chiarimenti. La referente del progetto Prof. Francesca Pezzin Il Dirigente Scolastico dr.ssa Sandra Carraro In attesa di imminenti nuove indicazioni circa la raccolta differenziata di vetro, plastica e lattine da parte di Veritas, valgono le seguenti indicazioni. Il DL n. 152 del 3 aprile 2006, "Nuove norme in materia ambientale" sancisce che, per legge, si deve effettuare la raccolta differenziata per raggiungere i seguenti obiettivi: almeno il 35% entro il 31/ ; almeno il 45% entro il 31/ ; almeno il 65% entro il 31/ Per risparmiare risorse e non solo con i rifiuti, è necessario tenere a mente la regola della quattro R Le 4 R Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare

4 Alle 4 erre originali se ne sono aggiunte altre, come Riparare e Risparmiare Tre sono le regole che dobbiamo rispettare per differenziare correttamente: 1) il rifiuto deve essere PULITO Il contenitore di plastica va risciacquato velocemente per eliminare il residuo di cibo. Se non fosse possibile pulire il contenitore questo va riposto nel SECCO NON RICICLABILE 2) ridurre il volume di cartoni e plastica prima di conferirli nelle rispettive campane. Va ricordato che le bottiglie in plastica vanno compresse nel senso della larghezza e non dell altezza per facilitarne in seguito la separazione da vetro e lattine. 3) Ogni volta che siamo indecisi su come smaltire un oggetto, allora è meglio riporlo nel secco non riciclabile, perché è meglio perdere un rifiuto riciclabile che un intera partita di rifiuti riciclabili. Per esempio, la presenza di carta e cartone sporco può inquinare un intera partita di rifiuti che diventano non più riciclabili. E necessario che prima di conferire un rifiuto in un contenitore vengano posti tre quesiti: 1) è un contenitore? Se la risposta è negativa, va direttamente nel secco. Se la risposta è affermativa, allora ci si deve porre la seconda domanda 2) è un solo materiale? Se negativa, va nel secco, se affermativa si passa alla terza domanda (unica eccezione il tetrapak che va nel cartone) 3) è pulito? Se negativa, va nel secco, se affermativa va nella differenziata. Quindi quando si tratta di un contenitore ma non è di un solo materiale e non è di tetrapak questo va nel secco. Inoltre non è detto che trattandosi di un contenitore debba necessariamente andare nella plastica, perché se il contenitore è totalmente di carta (o tetrapak) allora va conferito con la carta/cartone. Si suggerisce di controllare l eventuale presenza sui contenitori di etichette che indicano dove conferire il materiale e che cominciano ad essere presenti in diversi prodotti Ad es. PRECISAZIONI PER i poli accoppiati/multi materiali, il ciclo per il riutilizzo dei loro componenti è diverso: si potrebbero inserire nella plastica ma è meglio conferirli nel secco non essendo facile capire se il contenitore è formato da uno solo o da più materiali, si può utilizzare questa distinzione: se è con l interno di alluminio e con uno strato di carta lo conferisco nel secco, se è di plastica trasparente nella plastica (leggere le eventuali indicazioni presenti nell imballaggio) Nella campana verde vanno riposti vetro, plastica e lattine (VPL) La domanda fondamentale da porsi per capire se il rifiuto che abbiamo va conferito nella campana del VPL, è : Conteneva o no qualche cosa? Se la risposta è si, allora è un imballaggio e lo posso conferire nel VPL, se la risposta è no, va nel secco non riciclabile.

5 Es. i piatti in plastica, i bicchieri in plastica, le posate in plastica contenevano qualche cosa (prima di usarli)? No. Infatti la plastica di bicchieri, posate e piatti NON è RICICLABILE neppure se pulita. La scatoletta del tonno, dei pelati, ecc., contenevano qualche cosa? SI allora sono contenitori e dopo AVERLI PULITI si possono conferire nella campana del VPL. Se gli imballaggi/contenitori presentano una che è il simbolo di nocivo, come ad esempio nei contenitori delle vernici, delle bombolette per colori spray, vanno portati all ecocentro. Quindi, se un oggetto in vetro, plastica o lattina, non è né un contenitore, né un imballaggio, non può essere inserito nel VPL. Per separare vetro, plastica e lattine, vengono messi su un nastro trasportatore: per primi vengono separati i metalli utilizzando campi elettromagnetici e magneti. Rimangono quindi vetro e plastica. La plastica, più leggera del vetro, viene da questo separata grazie a dei potenti getti d aria, dal basso o dall alto, per questo è importante effettuare in modo corretto la riduzione di volume delle bottiglie in plastica, per consentirne la separazione tramite getti d aria. La plastica viene poi separata per tipologia e colore grazie all utilizzo di lettori ottici che distinguono i vari polimeri ed il colore. Se non sono schiacciate nel modo corretto il lettore ottico non può effettuare questa separazione. Se un oggetto è composto da parti di materiali diverso, ad. Es. vaso della nutella, vaso della marmellata, vaso di sugo di pomodoro, di creme ecc., prima di riporli nel VPL, vanno separate le parti di diversa composizione. Acciaio e alluminio vengono rifusi e possono essere riutilizzati, risparmiando energia, risorse e anidride carbonica. Ad es. avviare a riciclo 1 lattina di bibita alla settimana che equivalgono a 3,5 grammi al giorno e a circa 1 Kg all anno, consente una minore emissione nell atmosfera di 17 Kg CO 2 (fonte CONAI); Va ricordato che con la plastica riciclata, per legge, non si possono costruire imballaggi o contenitori per alimenti e bevande in genere ma ad esempio per detersivi. Con 30 bottiglie in PET si fa un pile, con 150 lattine una bicicletta, con 37 una moka di caffè, con 3-4 lattine aste per occhiali. Una lastra di vetro, uno specchio non vanno conferiti nel VPL perché non contenevano nulla; lo specchio inoltre è formato anche da una base di alluminio. Un bicchiere di vetro rotto incolore va conferito nella campana per il vetro, invece il vetro pyrex non può essere conferito nel vetro. Oggetti in porcellana e ceramica non vanno riposti nel VPL: il vetro fonde a circa 1300 C, mentre la porcellana ad una temperatura maggiore di 1600 C. Quando il vetro rifuso origina ad es. una nuova bottiglia, i pezzettini di porcellana non fusi, fanno perdere consistenza, robustezza e tenuta alla bottiglia che non può essere utilizzata.

6 Una lampada a fluorescenza non va nella campana VPL perchè contiene mercurio, va quindi portata all ecocentro dove verranno tolte le componenti tossiche/pericolose, lavato il vetro e quindi riciclato. ECCEZIONI: il tubetto del dentifricio va conferito nel secco non riciclabile, anche quello di maionese. Un giocattolo in plastica va conferito nel secco non riciclabile: perché non conosco il tipo di plastica che lo costituisce. CARTA E CARTONI: per essere riposti nella campana gialla devono essere PULITI. Non inserire il cartone della pizza sporco, carte sintetiche, carta carbone, carte plastificate, oleate e chimiche come gli scontrini. Togliere la copertina plastifica presente in alcune riviste ecc. Il TETRAPAK può essere conferito nella carta e cartone se pulito. Il brik di succo va lavato velocemente prima di essere conferito in carta e cartone, se non è possibile o se contiene residui di liquido, va posto nel secco non riciclabile. FRAZIONE ORGANICA: si possono riporre le salviette di carta sporche, non le salviette umidificate, ed i fazzoletti di carta sporchi (hanno una importante funzione aereatrice nella fase successiva di produzione del compost), sughero, residui di cibo ecc. Per produrre compost a partire dall organico, si utilizza la fermentazione aerobia, deve esserci quindi aria (ossigeno). Il materiale che subirà la trasformazione viene miscelato con le ramaglie opportunamente sminuzzate per creare un materiale poroso dove viene garantito il giusto apporto di aria. Il sacchetto non è biodegradabile: c è una macchina strappasacchi e poi i residui in plastica diventeranno CDR. Il materiale miscelato (residui organici + ramaglie) rimane nelle biocelle per circa una settimana, si fa convogliare aria e la temperatura sale fino a 40 C. Dopo 7 giorni si interrompe l afflusso d aria, la temperatura diminuisce. Passa in un capannone chiuso per venti giorni e viene rivoltato due tre volte la settimana. Stazionerà per altri 10 giorni in un altro capannone sempre rivoltato. Viene vagliato con fori di 35 mm di diametro per togliere i sassi, viene quindi miscelato con sabbia, letame o fertilizzanti chimici e se destinato all ortofloricoltura vi si aggiungono palline di polistirolo e si ottiene compost di qualità. Se è di qualità inferiore viene utilizzato per coprire le discariche. Il centro di produzione del compost si trova ad Este. RIFIUTO SECCO NON RICICLABILE: tutto ciò che non va nelle altre tre categorie. Gomma, stracci sporchi, carta sporca, plastificata, oleata e chimica ecc. Non vanno conferiti nel secco non riciclabile: verde e ramaglie, pile e farmaci, indumenti usati (se puliti e in buono stato portarli negli appositi cassonetti della Caritas), rifiuti tossici e pericolosi Ingombranti (all ecocentro, fino a 1m 3 vengono prelevati da Veritas previo appuntamento), olio di frittura, RAE, sono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche come piccoli elettrodomestici, tostapane, asciugacapelli, grandi elettrodomestici: lavatrici, forni, piani di cottura, con CFC o idrofc: frigoriferi e condizionatori, monitor, computer.

7 Va ricordata inoltre la raccolta RISO: rifiuti ingombranti per scopi sociali: se il divano, la tavola, la sedia, l armadio sono in buone condizioni e riutilizzabili, li prende una cooperativa che li vende a prezzo basso, politico a persone con poca disponibilità di denaro e il ricavato va ad associazioni di portatori di handicap. Ricordarsi che l olio di frittura, come l olio minerale, va portato all ecocentro. Dal rifiuto secco riciclabile si ottiene CDR = combustibile da rifiuti. IL DIRIGENTE Dr.ssa Sandra Carraro