Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/

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1 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2012 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 20 gennaio 2012, n. 41 Criteri di Green Public Procurement (G.P.P.) negli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi: applicazione all'interno delle strutture provinciali. Aggiornamento della deliberazione della Giunta provinciale n. 885 del 23 aprile 2010 Il Relatore comunica: con deliberazione della Giunta provinciale 23 aprile 2010, n. 885, in attuazione di quanto previsto dall articolo 11, comma 1bis, della legge provinciale 14 aprile 1998, n. 5 (Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti), è stato introdotto all interno della Provincia autonoma di Trento un sistema di Acquisto Pubblico Verde (Green Public Procurement) di seguito denominato anche con l acronimo GPP, e in particolare sono stati inseriti nel sistema provinciale i criteri ambientali riguardanti le seguenti categorie merceologiche: - carta per l ufficio e carta tissue; - arredi per l ufficio e arredi scolastici; - attrezzature informatiche; - autoveicoli; - servizio di pulizia; - alimenti e servizi di ristorazione; - coperture dure per pavimenti; - prodotti vernicianti per interni. A partire dall anno 2009 il Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha emanato alcuni decreti attuativi del Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP) di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2008, in ottemperanza al dettato dell articolo 1, comma 1126, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007). Il PAN GPP individua il seguente percorso per gli enti pubblici: a) effettuare un'analisi dei propri fabbisogni con l'obiettivo di razionalizzare i consumi e favorire il decoupling (la dissociazione tra sviluppo economico e degrado ambientale); b) identificare le funzioni competenti per l'attuazione del GPP coinvolte nel processo d'acquisto; c) redigere uno specifico programma interno per implementare le azioni in ambito GPP; d) promuovere interventi di efficienza energetica presso gli edifici pubblici. Il suddetto strumento detta inoltre le regole per la definizione dei criteri ambientali e stabilisce una procedura partecipata tra Ministero ed imprese per la definizione degli stessi in funzione delle peculiarità del sistema produttivo nazionale, pur tenendo conto delle indicazioni della Commissione Europea (i criteri ambientali integreranno i criteri di base del toolkit europeo). Le categorie merceologiche considerate dal PAN GPP sono le seguenti: - arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura); - edilizia (costruzioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione ai materiali da costruzione, costruzione e manutenzione delle strade); - gestione dei rifiuti; - servizi urbani e per il territorio (gestione del verde pubblico, arredo urbano ); - servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa); - elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione); - prodotti tessili e calzature;

2 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ cancelleria (carta e materiali di consumo); - ristorazione (servizio mensa e forniture alimenti); - servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e materiali per l igiene); - trasporti (mezzi e servizi di trasporto, sistemi di mobilità sostenibile). Il Piano di azione nazionale prevede che almeno il 30% delle regioni, delle province, delle città metropolitane, dei comuni con oltre abitanti adottino procedure di acquisto conformi ai criteri ambientali sia con riferimento alla spesa totale per beni, servizi e lavori acquistati dagli enti che alla spesa per ciascuna categoria individuata dagli allegati tecnici dei criteri ambientali. A tal fine il decreto di approvazione del Piano di Azione Nazionale prevede l attivazione di un monitoraggio annuale per verificare il raggiungimento dell obiettivo anzidetto, con relativa analisi dei benefici ambientali ottenuti e delle azioni di formazione e divulgazione da svolgere sul territorio nazionale. A seguito dell emanazione del PAN GPP sono stati approvati i criteri ambientali per: - carta in risme e ammendanti agricoli, con decreto ministeriale 12 ottobre 2009 pubblicato nella GU n. 269 del 9 novembre 2009; - prodotti tessili, arredi per l ufficio, apparati per l illuminazione pubblica, IT (computer, stampanti, apparecchi multifunzione, fotocopiatrici), con decreto ministeriale 22 febbraio 2011, pubblicato nella GU n. 64 del 19 marzo 2011; - ristorazione collettiva e derrate alimentari e serramenti esterni, con decreto ministeriale 25 luglio 2011 pubblicato nella G.U. n. 220 del 21 settembre Inoltre il Presidente dell Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che collabora con il Ministero per quanto riguarda il monitoraggio richiesto dal PAN GPP, ha richiesto nel corso del 2011 alle stazioni appaltanti interessate dal PAN GPP di indicare obbligatoriamente l effettuazione di acquisti verdi attraverso la definizione di un apposito sistema on-line di trasmissione dei dati. Sulla base di quanto sopra detto, durante il corso del 2011 è stato implementato il sistema di acquisto telematico provinciale con gli elementi necessari (segnalazione fornitori verdi e sistema di contrassegno degli acquisti verdi) per attivare il monitoraggio annuale richiesto ai sensi del punto 7) del PAN GPP e del punto 6) della deliberazione di Giunta provinciale n. 885 del 23 aprile Oltre a ciò, in data 24 giugno 2011 con deliberazione n la Giunta provinciale ha approvato le linee guida per la corretta gestione di un impianto di recupero e trattamento dei rifiuti e per la produzione di materiali riciclati da impiegare nelle costruzioni e delle norme tecniche e ambientali per la produzione dei materiali riciclati e posa nella costruzione e manutenzione di opere edili, stradali e recuperi ambientali. E stata quindi constatata la necessità di modificare la deliberazione n. 885 del 23 aprile 2010 per aggiornarla alle intervenute modifiche sul piano nazionale e provinciale. Pertanto, con nota dell Agenzia per la depurazione di data 8 novembre 2011 n. prot. D202/2011/652922/LL è stata inviata per il relativo parere la proposta di aggiornamento della deliberazione della Giunta provinciale 23 aprile 2010, n. 885 alle seguenti strutture interessate: - Agenzia per i Servizi; - Servizio Edilizia pubblica e logistica; - Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente - Settore Informazione e monitoraggi; - Servizio Valutazione ambientale; - Dipartimento Affari finanziari e programmazione; - Servizio per il Personale; - Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale; - Servizio Foreste e fauna - Ufficio Lavori forestali e filiera del Legno; - Servizio Bacini montani; - Servizio Gestione strade - Ufficio Controllo e tecnologie stradali; - Servizio Espropriazioni e gestioni patrimoniali;

3 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ Ufficio Stampa; - Servizio Contratti e gestioni generali - Ufficio Gestioni generali; - Servizio Infrastrutture stradali e ferroviarie; - Agenzia per la Depurazione - Ufficio Impianti di depurazione e collettori; - Agenzia per la Depurazione - Servizio gestione impianti. Dalle strutture interpellate sono pervenute le seguenti osservazioni che sono state recepite nella proposta di modifica della deliberazione 23 aprile 2010, n Il Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale ha richiesto di prevedere la possibilità di derogare al raggiungimento del 30% di acquisti nella categoria merceologica autoveicoli commerciali leggeri, di cui all allegato D e di inserire nell allegato F servizio di mensa e ristorazione collettiva la previsione di servire acqua alla spina come criterio ambientale per il servizio sostitutivo di mensa. L Agenzia per i Servizi ha chiesto di precisare che il proprio apporto tecnico-specialistico dovrà essere limitato agli aspetti attinenti le procedure di gara, per il quale risulta competente. Il Servizio Infrastrutture stradali ha richiesto di prevedere la possibilità e non l obbligo di impiego del 30% di conglomerato bituminoso della realizzazione di opere pubbliche nel rispetto di quanto previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale 50 del 23 gennaio Il Servizio Contratti e gestioni generali ha precisato che il Centro duplicazione della Provincia non integra la fattispecie di servizio di tipografia di cui all allegato O, pertanto le relative prescrizioni non sono direttamente applicabili ma suddetta struttura può adeguarvisi volontariamente. Il Servizio Gestione impianti ha richiesto lo specifico supporto per l inserimento nei capitolati speciali d appalto delle specifiche tecniche di cui agli allegati alla presente deliberazione, d interesse per la struttura. Il Servizio edilizia pubblica e logistica, nell incontro di data 26 ottobre 2011, ha proposto inoltre di eliminare il punto 3) della deliberazione 23 aprile 2010, n. 885 riguardante l istituzione del repertorio dei fornitori che rispettino i criteri ambientali di cui agli allegati tecnici alla presente deliberazione, sostituendolo con il sistema implementato con la Centrale Acquisti Servizio Edilizia pubblica e logistica della Provincia ed Informatica Trentina, sulla piattaforma Mercurio, consultabile da tutte le strutture provinciali. Il Settore Informazione e monitoraggi della Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente ed il Servizio per il Personale hanno espresso parere favorevole senza osservazioni alla proposta di deliberazione. Dal confronto con le strutture interessare è emerso, inoltre, in termini generali, che nell ambito di talune categorie merceologiche non può essere garantito l acquisto pubblico verde per il 30% degli importi spesi, in quanto trattasi di fattispecie particolari [come ad esempio la necessita di acquisto di arredi costituiti da materiali diversi dal legno per le caratteristiche tecniche di utilizzo oppure l esigenza, riguardo l acquisto di prodotti tessili da cantiere, di garantire la qualità del prodotto in relazione alle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), oppure l acquisto di veicoli commerciali leggeri per la necessità di ricercare determinati requisiti tecnici per il trasporto merci o promiscuo non compatibili con le specifiche ambientali di cui agli allegati tecnici alla presente deliberazione], e pertanto si propone, soltanto per tali categorie merceologiche, di derogare all obiettivo di acquisto fissato dalla presente deliberazione. - udita la relazione; - vista la deliberazione n. 885 del 23 aprile 2010; - visti gli atti citati in premessa, a voti unanimi, espressi nelle forme di legge, LA GIUNTA PROVINCIALE

4 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ delibera 1) di aggiornare, per le motivazioni espresse in premessa, la deliberazione 23 aprile 2010, n. 885 (I criteri di Green Public Procurement (G.P.P.) negli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Prima applicazione all interno delle strutture provinciali) ed i relativi allegati, secondo quanto indicato nei punti successivi; 2) di approvare gli allegati tecnici contenenti i criteri ambientali per l acquisto di beni e servizi di cui alle lettere da A) a Q), disponendone l inserimento nelle procedure di acquisto di lavori, forniture e servizi dei soggetti giuridici di cui al comma 1 dell articolo 28 della legge provinciale 16 giugno 2006 n. 3 (Norme in materia di governo dell autonomia del Trentino); tali allegati formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione e sostituiscono gli allegati alla deliberazione n. 885 del 2010; 3) di disporre l aggiornamento periodico dei criteri ambientali di cui agli allegati indicati al punto 2) (anche relativamente a nuove tipologie di prodotti e servizi), tenendo a riferimento i decreti ministeriali eventualmente approvati successivamente alla presente deliberazione, in attuazione del Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2008; 4) di promuovere l attività di formazione periodica degli addetti alle procedure di acquisto di lavori, forniture e servizi dei soggetti di cui al punto 2) nei settori interessati dalla presente deliberazione, sui contenuti e le modalità applicative della stessa, nonché sulle modalità di utilizzo sostenibile dei prodotti e dei servizi acquistati; 5) di disporre, per le categorie merceologiche di cui agli allegati alla presente deliberazione, acquisti di lavori, forniture e servizi, anche telematici, che rispettino i criteri ambientali di minima per almeno il 30% degli importi spesi in ciascuna di esse (eccetto che per le categorie merceologiche per le quali gli allegati alla presente deliberazione prevedono apposita deroga), prevedendo l innalzamento al 50% entro il 31 dicembre 2015 e l aggiornamento periodico di tale obiettivo successivamente a tale data; 6) di effettuare un monitoraggio annuale sugli acquisti di lavori, forniture e servizi nelle categorie di cui agli allegati alla presente deliberazione, mediante procedure automatiche o elettronicamente supportate, al fine di verificare il rispetto dell obiettivo di acquisto di cui al punto 5) della presente deliberazione, anche in conformità a quanto previsto dal Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2008; 7) di confermare il gruppo di lavoro previsto dal punto 7) della propria deliberazione n. 885 del 23 aprile 2010 composto da: - un rappresentante dell Agenzia per la Depurazione - Ufficio Rifiuti, quale struttura capofila responsabile del progetto; - un rappresentante del Dipartimento Organizzazione, personale e affari generali - Agenzia per i Servizi; - un rappresentante del Dipartimento Edilizia pubblica e trasporti - Servizio Edilizia pubblica e logistica; - un rappresentante dell Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente - Settore Informazione e monitoraggi; - un rappresentante del Dipartimento Urbanistica e ambiente - Servizio Valutazione ambientale, integrandolo con un rappresentante del Dipartimento Affari finanziari e programmazione; 8) di affidare al gruppo di lavoro di cui al precedente punto 7) le seguenti attività: - individuare le modalità di integrazione dei criteri di cui al punto 2) della presente deliberazione nelle procedure di acquisto dei soggetti giuridici di cui al comma 1 dell articolo 28 della legge provinciale 16 giugno 2006 n. 3 (Norme in materia di governo dell autonomia del Trentino); - collaborare con i centri d acquisto alla definizione di modelli di bando di gara e capitolato d oneri all interno dei quali siano presenti le specifiche ambientali di cui al punto 2); - aggiornare periodicamente con apposito verbale - i criteri ambientali di cui al punto 2); - coordinare la realizzazione dell attività formativa di cui al punto 4); - aggiornare l obiettivo di acquisto di cui al punto 5); - gestire il monitoraggio annuale di cui al punto 6); - fornire informazioni e supporto tecnico in relazione agli argomenti di cui alla presente deliberazione, anche mediante l attivazione di un Help Desk Service interno all Amministrazione, even-

5 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ tualmente in collaborazione con il Consiglio delle Autonomie locali e la Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Trento; - gestire, per il tramite della struttura responsabile del progetto, le informazioni provenienti dalle aziende in materia di prodotti e servizi verdi forniti nell ambito delle categorie merceologiche interessate dalla presente deliberazione, in modo da definire un repertorio di fornitori verdi ad uso dei centri d acquisto interessati; - provvedere all attività di verifica dei criteri ambientali, di cui agli allegati alla presente deliberazione, dichiarati in sede di offerta dai fornitori, avvalendosi di risorse interne e/o esterne all amministrazione; 9) di dare atto che l apporto dell Agenzia per i servizi al gruppo di lavoro di cui al punto 7) riguarda e- sclusivamente gli aspetti attinenti alle procedure di gara; 10) di promuovere la stipulazione di accordi di programma per estendere ad altri enti pubblici presenti sul territorio provinciale gli obiettivi e gli impegni di cui alla presente deliberazione; 11) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LORENZO DELLAI LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO SEGRETERIA DELLA GIUNTA ED ELEZIONI PATRIZIA GENTILE

6 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ Allegato parte integrante criteri ambientali per l'acquisto di beni e servizi ALLEGATI A) carta per ufficio e carta tissue B) arredi per ufficio e arredi scolastici C) attrezzature informatiche D) autoveicoli E) servizio di pulizia F) servizio di mensa e ristorazione collettiva e di servizio sostitutivo di mensa G) coperture dure per pavimenti H) prodotti vernicianti per interni I) prodotti tessili L) ammendanti M) apparati per l illuminazione pubblica N) servizio di dispensazione automatica di alimenti e bevande O) servizio di stampa P) materiali per opere edili, stradali ed igienico-sanitarie Q) serramenti per esterni Nota I criteri ambientali sono suddivisi tra: specifiche tecniche di minima (o criteri ambientali minimi), che concorrono a definire le caratteristiche tecniche dell oggetto del contratto e devono essere obbligatoriamente soddisfatte dalle imprese concorrenti, a pena di esclusione; criteri ambientali di valutazione dell offerta economicamente più vantaggiosa, che vanno inseriti (nel caso di aggiudicazione a favore dell offerta economicamente più vantaggiosa) tutti o in parte, scelti in base alle priorità ambientali dell Ente aggiudicatore e alle caratteristiche peculiari della gara (tipo di materiale richiesto, tipo di procedura utilizzata, numero di partecipanti alla gara, disponibilità finanziarie, ecc.). Eventualmente si può assegnare ad ogni criterio uno specifico punteggio. A tali criteri è possibile ispirarsi per la definizione di ulteriori specifiche tecniche obbligatorie, o di varianti.

7 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO A CARTA PER COPIE e CARTA TISSUE Per i criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 12 ottobre 2009 (G.U. n. 269 del 9 novembre 2009).

8 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO B ARREDI PER UFFICIO E ARREDI SCOLASTICI Obiettivo d acquisto in deroga: acquisto non tenuto all obiettivo del 50% entro il 31 dicembre 2015, ma solo a quello del 30%. Per i criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 febbraio 2011 (G.U. n. 64 del 19 marzo 2011).

9 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO C ATTREZZATURE INFORMATICHE PER UFFICIO Per i criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 febbraio 2011 (G.U. n. 64 del 19 marzo 2011).

10 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO D AUTOVEICOLI PASSEGGERI E COMMERCIALI LEGGERI Obiettivo d acquisto in deroga: l acquisto di autoveicoli commerciali leggeri non è vincolato all obiettivo del 30%, che è meramente orientativo. Oggetto: fornitura di autoveicoli a basso impatto ambientale o affidamento del servizio di noleggio di autoveicoli a basso impatto ambientale. Specifiche tecniche di minima A seconda della tipologia i veicoli devono rispettare le seguenti emissioni medie di CO2: E richiesto che gli autoveicoli rispettino i limiti di emissione inquinanti previsti dalla normativa EURO V (Regolamento CE 715/2007 del 20 giugno 2007 relativo all omologazione dei veicoli a motore riguardo le emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all ottenimento di informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo). È richiesto, a pena di esclusione, che gli autoveicoli siano dotati di un sistema di trazione ibrida (motore termico + elettrico) di serie; oppure è richiesto, a pena di esclusione, che gli autoveicoli siano dotati di un doppio sistema di alimentazione (benzina + gpl) di serie; oppure è richiesto, a pena di esclusione, che gli autoveicoli siano dotati di un doppio sistema di alimentazione (benzina + metano) di serie.

11 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO E SERVIZI DI PULIZIA Oggetto: affidamento del servizio di pulizia a basso impatto ambientale o fornitura di prodotti di pulizia a basso impatto ambientale Specifiche tecniche di minima I prodotti acquistati/usati dalle imprese di pulizia professionali devono essere conformi ai criteri indicati di seguito. Tutte le sostanze tensioattive utilizzate nel prodotto devono essere rapidamente biodegradabili e biodegradabili in condizioni anaerobiche. Il prodotto non deve contenere i seguenti ingredienti, né come componenti della formulazione, né come componenti di qualsiasi preparato incluso nella formulazione: alchilfenoletossilati (APEO) e relativi derivati; EDTA (etilendiamminatetracetato) e relativi sali; muschi azotati e muschi policiclici. Il prodotto non deve contenere ingredienti (sostanze o preparati) classificati o classificabili con una delle seguenti frasi di rischio (o una combinazione delle stesse), ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche o della direttiva 1999/ 45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e successive modifiche, in una quantità che superi lo 0,01% del peso del prodotto finale: R40 (possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti), R45 (può provocare il cancro), R49 (può provocare il cancro per inalazione); R46 (può provocare alterazioni genetiche ereditarie), R60 (può ridurre la fertilità), R61 (può danneggiare il feto), R62 (possibile rischio di ridotta fertilità), R63 (possibile rischio di danni al feto); R50-53 (altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico), R51-53 (tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico); R59 (pericoloso per lo strato di ozono); R68 (possibilità di danni irreversibili). Questi criteri non si applicano ai biocidi. La concentrazione di qualsiasi sostanza o ingrediente classificato con le frasi di rischio R42 (può provocare sensibilizzazione per inalazione) e/o R43 (può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle) ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche o della direttiva 1999/45/CE e successive modifiche non deve superare lo 0,1 % del peso del prodotto finale. Il prodotto può contenere solo biocidi che esercitino un'azione conservante e comunque in dose appropriata a tale scopo. Ciò non vale per le sostanze tensioattive dotate anche di proprietà biocide. I biocidi utilizzati per conservare il prodotto, sia come componenti della formulazione che come componenti di qualsiasi preparato incluso nella formulazione, classificati con le frasi di rischio R50-53 o R51-53 ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche o della direttiva 1999/45/CE, sono autorizzati ma solo a condizione che non siano potenzialmente tendenti al bioaccumulo. A tale proposito un biocida è considerato potenzialmente bioaccumulabile se il log Pow (coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua) è 3,0 (a meno che il BCF determinato per via sperimentale non sia 100). Il prodotto non

12 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ deve contenere più del 10 % (in peso) di composti organici volatili con punto di ebollizione inferiore a 150 C. Verifica: per ogni prodotto dovrà essere fornita la lista delle sostanze contenute in percentuale maggiore di 0,01% in peso e il numero CAS (quando disponibile) e le frasi di rischio con cui sono classificate. Le informazioni presenti sulla scheda dei dati di sicurezza che deve essere fornita con il prodotto potrebbe essere utile ma non sufficiente. Il nome e la funzione di tutti i biocidi deve essere elencata. Per tutti i biocidi classificati con le frasi di rischio R50/53 o R51/53 il log Pow (coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua) o il BCF deve essere documentato. (L Ecolabel europeo può costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tali specifiche) Nel caso di acquisto di prodotti cosmetici per la pulizia delle mani è indispensabile richiedere l autorizzazione sanitaria per l attività di produzione cosmetici ai sensi della legge 11 ottobre 1986, n. 713 (Norme per l'attuazione delle direttive della Comunità economica europea sulla produzione e la vendita dei cosmetici). Criteri di valutazione dell offerta economicamente più vantaggiosa Punti / assegnati in relazione alle misure di riduzione dell impatto ambientale del servizio proposto secondo i criteri sottoindicati: utilizzo di prodotti che rispettano i criteri stabiliti per l ottenimento di un etichettatura ambientale di tipo I (es. Ecolabel europeo, Blauer Engel, Nordic Swan o altre attestazioni equivalenti); organizzazione di corsi di formazione al personale per il corretto utilizzo dei prodotti e dei materiali; trasporto e consegna dei prodotti di pulizia utilizzati in forma concentrata e loro diluizione sul luogo di impiego; utilizzo di imballaggi primari che limitano la produzione di rifiuto; utilizzo di materiali e attrezzi che non siano usa e getta; utilizzo di macchinari e soluzioni che consentano una riduzione dei consumi idrici; minimizzazione della varietà di prodotti di pulizia utilizzati. Selezione dei fornitori E possibile selezionare i fornitori ammettendo solo i fornitori dotati di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti fissati dalla norma UNI EN ISO o dal Regolamento EMAS.

13 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO F SERVIZIO DI MENSA E RISTORAZIONE COLLETTIVA e di SERVIZIO SOSTITUTIVO DI MENSA Servizio di mensa e ristorazione collettiva Per i criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 25 luglio 2011 (G.U. n. 220 del 21 settembre 2011). Servizio sostitutivo di mensa I criteri ambientali da applicare per l acquisto di Servizio sostitutivo di mensa devono essere quelli obbligatori definiti per il rilascio del marchio provinciale Ecoristorazione Trentino adottato con deliberazione della Giunta provinciale. Selezione dei fornitori E possibile selezionare i fornitori ammettendo solo i fornitori dotati di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti fissati dalla norma UNI EN ISO o dal Regolamento EMAS.

14 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO G COPERTURE DURE PER PAVIMENTI Specifiche tecniche di minima Non potrà essere aggiunta alle materie prime alcuna sostanza o preparato cui è stata assegnata, o potrebbe venire assegnata al momento della richiesta, una delle seguenti frasi di rischio (o combinazioni delle stesse): R45 (può provocare il cancro), R46 (può provocare alterazioni genetiche ereditarie), R50 (altamente tossico per gli organismi acquatici), R51 (tossico per gli organismi acquatici), R52 (nocivo per gli organismi acquatici), R53 (può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico), R60 (può ridurre la fertilità), R61 (può danneggiare i bambini ancora non nati), come esposto nella direttiva 67/548/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1967, sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative concernenti la classificazione, l'imballaggio e l'etichettatura di sostanze pericolose e successive modifiche. Se sono usati piombo, cadmio e antimonio (o qualsiasi loro composto) negli additivi, il loro contenuto non deve superare i seguenti limiti specifici: Parametro Soglia [% in peso sul vetrino] Piombo 0,5 Cadmio 0,1 Antimonio 0,25 Le materie prime usate per prodotti naturali e lavorati non possono contenere amianto. L'uso di resine poliestere nella produzione è limitato al 10 % del peso totale delle materie prime. (L Ecolabel europeo o altro marchio ecologico di tipo 1 può costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale specifica)

15 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO H PRODOTTI VERNICIANTI PER INTERNI Specifiche tecniche di minima I componenti (sostanze o preparati) utilizzati nella formula non devono contenere i seguenti metalli pesanti: cadmio, piombo, cromo VI, mercurio, arsenico. Possono tuttavia contenere tracce o impurità provenienti dalla materia prima. Il prodotto non deve essere classificato come molto tossico, tossico, pericoloso per l ambiente, cancerogeno, tossico per la riproduzione o mutageno ai sensi della direttiva 1999/45/CE. E vietato utilizzare qualsiasi componente (sostanza o preparato) al quale, al momento della richiesta, sia assegnata o possa essere assegnata una delle seguenti frasi di rischio (o una combinazione delle stesse): R23 (tossico per inalazione), R24 (tossico a contatto con la pelle), R25 (tossico per ingestione), R26 (molto tossico per inalazione), R27 (molto tossico a contatto con la pelle), R28 (molto tossico per ingestione), R39 (pericolo di effetti irreversibili molto gravi), R45 (può provocare il cancro), R46 (può provocare alterazioni genetiche ereditarie), R48 (pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata), R60 (può ridurre la fertilità), R61 (può danneggiare il feto), a norma della direttiva 67/548/CEE, del 27 giugno 1967, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alla classificazione, all imballaggio e all etichettatura delle sostanze pericolose, e successive modifiche, o a norma della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 1999, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all imballaggio e all etichettatura dei preparati pericolosi, e successive modifiche. Le sostanze attive utilizzate come conservanti nella formula a cui è assegnata una qualsiasi delle frasi di rischio R23, R24, R25, R26, R27, R28, R39 o R48 (o loro combinazioni) possono comunque essere utilizzate fino ad un massimo dello 0,1 % (m/m = in massa) della formula totale della pittura. Il contenuto di formaldeide libera nel prodotto non può superare i 10 mg/kg. Le sostanze che cedono formaldeide possono essere aggiunte solo in quantità tali da garantire che il contenuto totale di formaldeide libera non superi 10 mg/kg.

16 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ Contenuto massimo di Idrocarburi aromatici volatili (VAH): pitture per pareti (norma EN 13300): 0,15 % del prodotto (m/m = in massa). tutti gli altri prodotti (comprese tutte le altre pitture, vernici, coloranti per legno, rivestimenti e pitture per pavimenti e prodotti correlati): 0,4 % del prodotto (m/m = in massa). In questo contesto per idrocarburo aromatico volatile s intende qualsiasi idrocarburo avente, a normali condizioni di pressione, un punto di ebollizione pari o inferiore a 250 C e almeno un nucleo aromatico nella sua formula strutturale. (L Ecolabel europeo o altro marchio ecologico di tipo 1 può costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale specifica)

17 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO I Criteri ambientali minimi per l acquisto di PRODOTTI TESSILI Obiettivo d acquisto in deroga: l acquisto non è vincolato all obiettivo del 30%, che è meramente orientativo. I criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica devono essere quelli definiti dal Decreto del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 febbraio 2011 (G.U. n. 64 del 19 marzo 2011).

18 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO L AMMENDANTI Per i criteri ambientali minimi da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 12 ottobre 2009 (G.U. n. 269 del 9 novembre 2009).

19 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO M APPARATI PER L ILLUMINAZIONE PUBBLICA Per i criteri ambientali minimi da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica si fa riferimento alle indicazioni di cui al Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 febbraio 2011 (G.U. n. 64 del 19 marzo 2011).

20 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO N SERVIZIO DI DISPENSAZIONE AUTOMATICA DI CIBI E BEVANDE Distributori cibi e bevande fredde Il 10% delle tipologie di cibi e bevande fredde disponibili nei distributori automatici di generi di ristoro deve essere costituito da prodotti dalla rete del commercio equo e solidale a marchio Fairtrade. Inoltre almeno il 30% dei prodotti erogabili deve contenere ingredienti provenienti da coltivazione biologica certificata in conformità al Regolamento (CE) n. 834/2007. Nei distributori automatici devono essere evidenziati e caratterizzati con apposita segnaletica gli spazi in cui saranno collocati i prodotti equo e solidali e biologici. Non sono ammessi contenitori in alluminio con contenuto inferiore a 33 cl Distributori bevande calde Nei siti prestabiliti devono essere installati distributori automatici con doppio macinatore del caffè: caffè di tipo tradizionale, caffè equo e solidale a marchio Fairtrade. Erogatori di acqua potabile Gli erogatori di acqua devono essere collegati direttamente alla rete idrica cittadina. Detti erogatori devono essere posizionati a fianco di ogni distributore di bevande fredde (faranno eccezione i soli edifici risultati non idonei a seguito di verifica tecnica preventiva realizzata dall Amministrazione). Nel caso in cui non sia prevista l installazione del distributore di bevande fredde, l erogatore dell acqua potabile deve essere ubicato in un locale appositamente individuato. Gli erogatori dell acqua potabile devono avere le seguenti caratteristiche: assenza di qualsiasi trattamento di filtrazione o di depurazione dell acqua in entrata; assenza di serbatoi o altri sistemi di accumulo dell acqua in entrata; tre opzioni di scelta da parte dell utente: naturale a temperatura ambiente, refrigerata, gassata con addizione di CO 2 (anidride carbonica); piastra di scarico collegata ad un contenitore di idonee dimensioni (capacità minima:2 litri), non visibile dall esterno ed al quale convogliare gli eventuali sversamenti dell acqua erogata raccolti dalla piastra di scarico; pulsante di erogazione dell acqua (l erogazione deve avvenire solo fintanto che il pulsante rimane premuto dall utente); l erogatore deve avere uno spazio sufficiente per consentire il riempimento anche di caraffe; l erogatore deve fornire bicchieri in materiale compostabile ai sensi della direttiva EN 13432; sull erogatore devono essere apposti cartelli informativi che invitino al riutilizzo dei bicchieri o all utilizzo di bicchieri personali da parte degli utenti. Selezione dei fornitori E possibile selezionare i fornitori ammettendo solo i fornitori dotati di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti fissati dalla norma UNI EN ISO o dal Regolamento EMAS.

21 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO O SERVIZIO DI STAMPA Caratteristiche della tipografia La tipografia deve aver ottenuto una certificazione delle proprie attività secondo lo standard FSC e/o PEFC o altra attestazione equivalente. Consegna delle merci Il fornitore oppure il vettore da lui incaricato devono utilizzare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale per il trasporto delle merci, quali: veicoli, almeno euro 4, veicoli elettrici, vetture ibride, vetture a metano o GPL. Imballaggi L imballaggio (primario, secondario e terziario) deve: a) rispondere ai requisiti di cui all All. F, della parte IV Rifiuti del D.Lgs. 152/2006 in particolare: UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio; UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione- prevenzione per riduzione alla fonte; UNI EN 13429:2005 Imballaggi Riutilizzo; UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali; UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo; UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione -Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi; b) oppure, in alternativa, essere costituito da materiale riciclato per almeno il 90% in peso, se in carta o cartone ovvero per almeno il 60% in peso se in plastica. Selezione dei fornitori E possibile selezionare i fornitori ammettendo solo i fornitori dotati di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti fissati dalla norma UNI EN ISO o dal Regolamento EMAS. Stampa interna all ente Qualora si provveda ad effettuare attività tipografica mediante strutture interne all ente, queste ultime devono attenersi ai criteri ambientali sopra indicati.

22 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO P MATERIALI PER OPERE EDILI, STRADALI E IGIENICO-SANITARIE Campo di applicazione: Le presenti specifiche tecniche si applicano nell ambito di tutti i lavori pubblici nelle seguenti fasi: - programmazione e progettazione, - realizzazione, - manutenzione (ampliamenti e/o ristrutturazioni). Lo strumento di riferimento per l attuazione è l Elenco prezzi provinciale, previsto dall articolo 13 della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 (aggiornato annualmente), nell edizione vigente ed in uso. L Elenco prezzi fornisce gli elementi per le specifiche tecniche dei materiali previsti nelle fasi sopra indicate forniti a piè d opera e delle lavorazioni suddivise nelle diverse categorie d opera. Tipologie di attività: Scavi e rinterri (movimenti materiali) Nelle opere edili (cap. B.2.15 dell Elenco prezzi provinciale) e opere igienico sanitarie (cap. E.2.4 dell Elenco prezzi provinciale) devono essere impiegati almeno il 30% di prodotti riciclati specificati nelle Norme tecniche in vigore (deliberazione della Giunta provinciale n del 24 giugno 2011, Allegato B). Formazione di rilevati (movimenti terra) Nelle opere stradali (cap. D dell Elenco prezzi provinciale) devono essere impiegati almeno il 30% di prodotti riciclati e nelle opere igienico sanitarie (cap. E.1.4 e E.3.4 dell Elenco prezzi provinciale) devono essere impiegati almeno il 30% di prodotti riciclati. Per entrambi gli usi sono impiegati prodotti riciclati specificati nelle Norme tecniche in vigore (deliberazione della Giunta provinciale n del 24 giugno 2011, Allegato B). Preparazione fondazione stradale Nelle opere stradali (cap. D dell Elenco prezzi provinciale) devono essere impiegati almeno il 30% di prodotti riciclati specificati nelle Norme tecniche in vigore (deliberazione della Giunta provinciale n del 24 giugno 2011, Allegato B). Pavimentazione in conglomerato bituminoso Nelle opere stradali (cap. D dell Elenco prezzi provinciale) e nelle opere igienico sanitarie (cap. E.3.7 dell Elenco prezzi provinciale) può essere impiegato fino al 30% di conglomerato bituminoso di recupero (fresato di asfalto), come specificato nelle Norme tecniche per le pavimentazioni vigenti (deliberazione della Giunta provinciale n. 50 del 23 gennaio 2009, e s.m.i).

23 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ Ripristini Nelle opere igienico sanitarie (capp. E.1.7 e E.3.7 dell Elenco prezzi provinciale) devono essere impiegati almeno il 30% di prodotti riciclati specificati nelle Norme tecniche in vigore (deliberazione della Giunta provinciale n del 24 giugno 2011, Allegato B). Le prescrizioni di cui alle precedenti specifiche tecniche valgono anche nel caso in cui siano definite nuove voci (N.V.) equivalenti alle tipologie di attività sopra indicate.

24 Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2012 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vom 21/02/ ALLEGATO Q SERRAMENTI PER ESTERNI I criteri ambientali da applicare per l acquisto di prodotti appartenenti alla presente categoria merceologica devono essere quelli definiti dal Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 25 luglio 2011 (G.U. n. 220 del 21 settembre 2011).

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