Rassegna Stampa. Lunedì 24 Marzo 2014

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1 Rassegna Stampa Lunedì 24 Marzo 2014

2 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Affari & Finanza - supp. la Repubblica PLUS 24 - supp. Il Sole 24 Ore 24/03/ I fondi pensione in forte ascesa e con le nuove leggi c'è più elasticità (Frojo Marco) 1 Fondi sulla via della Borsa ma c'è chi dice «no». D'Agostino: «Stop alle barriere nella distribuzione». Gli effetti del nuovo Fisco su fondi comuni ed Etf (Ursino Gianfranco;D'Angerio Vi) Previdenza Italia Oggi 24/03/ Parasubordinati ai contributi forzati per salvare l'inps. II paradosso dell'accredito contributivo (Cirioli Daniele) Sole 24 Ore (Il) 1 Il governo - Poletti: il taglio del contenzioso primo obiettivo della riforma (Bricco Paolo) Sole 24 Ore (Il) 1 Come cambia il lavoro - Durc consultabile online (Cannioto Antonino;Maccarone Gi) Italia Oggi 1 Facile assumere apprendisti - Apprendisti, assunzioni facili (Cirioli Daniele)

3 Estratto da pag. 31. Ezio Mauro Lunedì 24/03/2014 [ UV SITU AZIONE] I fondi pensione in forte ascesa e con le nuove leggi c'è più elasticità Seppur con dimensioni decisamente inferiori a quelli del mondo occidentale, i fondi pensione sudamericani mostrano una interessante dinamica. I loro numeri sono infatti in rapida ascesa e il loro sviluppo non è solo quantitativo ma anche qualitativo. Le recenti normative emanate dai governi locali consentono toro di investire più liberamente e l'interesse per gli asset occidentali è in crescita. Il mercato dei fondi pensioni ha un valore di 280 miliardi di dollari nel solo Brasile, seguono i 29 miliardi di quello peruviano eilsmiliardidimessicoe Cile. Da un punto di vista normativo è particolarmente interessante il caso del Perù, che ha di recente autorizzato i fondi pensioni locali a investire fino all'80% delle proprie risorse in asset stranieri. Attualmente l'america Latina è il terzo maggior acquirente di fondi Ucits dopo l'europa e l'asia. I fondi Ucits rispettano le norme imposte dall'unione Europea che regolamentano tre aspetti fondamentali: questi strumenti finanziari sottostanno alle stesse regole in ogni Paese dell'unione Europea e sono quindi liberamente distribuibili in Europa; essi possono inoltre investire in numerosi strumenti finanziari, purché previsti dalla legge, e contengono restrizioni agli investimenti, volte a proteggere gli investitori. (m.fr.) O RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 1

4 Estratto da pag. 1 FONDI COMUNI IN PI AZZA AFFARI Rilevazione di Plus24 fra le Sgr: prevalgono i favorevoli Ecco perché la negoziazione può far bene ai risparmiatori ALL'INTERNO DI PLUS24 4 II dilemma quotazione Fondi sulla via della Borsa ma «c'è chi dice no» di Gianfranco Ursino 5 M dilemma quotazione D'Agostino (Consob): «Stop alle barriere nella distribuzione» di D'Angerio e Ursino La variabile Erario Gli effetti del nuovo Fisco su fondi comuni ed Etf di Gianfranco Ursino La variabile Erario Investimenti e imposte: copiamo dagli inglesi di Vitaliano D'Angerio Fondi pensione Pag. 2

5 Estratto da pag. 1 IL DILEMMA QUOTAZIONE Fondi sulla vìa della Borsa ma c'è chi dice «no» Tra i gestori favorevoli all'innovazione molti iscritti ad Assogestioni: Piooner, Aletti Gestielle e Generali compresi Gianfranco Ursino D Quasi un plebiscito. La larghissima maggioranza delle società di gestione che offrono i loro prodotti ai risparmiatori italiani, vede con favore la possibilità di negoziare i fondi comuni in Borsa. Almeno secondo le argomentate risposte di 45 società su 49 che hanno espresso la loro opinione sull'opportunità per l'industria del risparmio gestito di avere un canale di distribuzione aggiuntivo per i loro prodotti. FAVOREVOLI Nell'elenco delle società che ritengono che la negoziazione dei fondi a Piazza Affari possa solo far bene al settore e renderlo più efficiente, figurano soprattutto player di mediopiccole dimensioni prive di proprie reti di distribuzione. Ma tra i favorevoli ci sono anche grandi nomi del risparmio gestito italiano ed estero (Pioneer, Generali, Aletti Gestielle, Amundi e Natixis), che possono comunque già fare affidamento su una o più reti di collocamento, all'interno del loro gruppo di appartenenza. Quasi tutte case d'investimento associate ad Assogestioni. Eppure, i vertici dell'associazione dei gestori un anno fa, quando Borsa Italiana aveva aperto il dossier sulla "quotazione" dei fondi, avevano declinato l'invito a seder si al tavolo di riflessione organizzato per dare voce agli operatori. Persino l'abi, seppur contraria all'iniziativa, aveva partecipato ai lavori. Adesso è quasi tutto pronto, manca solo il via libera definitivo da parte di Banca d'italia, mentre la Consob ha già ritoccato i propri regolamenti per ampliare i canali distributivi ed aiutare il mercato a far emergere non solo i gestori, ma O ONLINE Le singole posizioni delle Sgr Tutte le risposte delle case anche i consulenti di qualità (vedi d'investimento saranno pubblicate integralmente, da intervista a paginas). L'obiettivo è martedì prossimo 25 marzo 2014, in un dossier online sul canale internet di Plus24. Nella sezione di partire entro la fine di saranno pubblicati anche documenti esclusivi di quest'anno. CONTRAI» Ma tra la Borsa Italiana che illustrano nel dettaglio le modalità di compravendita a Piazza Affari delle schiera delle società che non quote di fondi o azioni di Sicav caldeggiano la svolta della negoziazione dei fondi in Borsa, non ci sono solo le quattro Sgr che hanno manifestano apertamente le loro osservazioni critiche sull'argomento (Azimut, Lemanik, La Française e Nemesis). Molte case d'investimento, soprattutto i big del settore di matrice estera (vedi tabella e articolo in basso), hanno preferito trincerarsi dietro un «no comment». Alcuni grandi operatori hanno risposto che non commissioni o, quantomeno, una maggiore hanno ancora affrontato questo tema con il necessario livello di trasparenza con la netta separazione approfondimento o che degli oneri che il risparmiatore sull'argomento proposto sono sostiene per il servizio di gestione e ancora in corso valutazioni e, per il il servizio di consulenza. Tutti, gestori e consulenti, avrebbero modo momento, non vogliono di valorizzare le proprie competenze. esprimersi. Ma tra di loro, la Inoltre la compravendita dei maggioranza è sicuramente contraria. A volte una non risposta fondi in Borsa, potrebbe rendere è più esplicativa di una risposta. più facile l'ingresso degli operatori L'ATTESA EFFICIENZA La italiani all'estero. Una via finora centralità del canale di acquisto e poco battuta dai gestori tricolore. vendita delle quote dei fondi in ATTENTI AL FAI-DA-TE II Borsa rappresenterebbe, quindi, un progetto non è però privo di importante punto di svolta per insidie, come sottolineano un po' l'industria e potrebbe aprire oppor tutti i partecipanti all'inchiesta, ma in particolare coloro che hanno voluto evidenziare con forza qualche riserva e, soprattutto, chi tunità su diversi fronti. Tra chi ha espresso parere contrario. In accoglie favorevolmente la novità, primis, viene evidenziato il rischio quasi tutti tendono a sottolineare il di favorire il fai-da-te e grande salto in avanti che il settore l'investimento nei fondi con può compiere in termini di un'ottica di breve periodo e questo efficienza, maggiore concorrenza e potrebbe diventare molto sostenibilità del business. La Borsa pericoloso e controproducente. faciliterebbe la trasparenza e la competizione dell'offerta favorendo Per tutti resta quindi un punto fermo lo sviluppo del mercato sia sul fronte il valore aggiunto di una consulenza dell'accesso ai prodotti, sia di qualità che deve essere esercitata promuovendo una sorta di selezione dai canali distributivi. I consulenti naturale dei fondi di qualità. Ci devono avere un ruolo sempre più importante nel guidare sarebbe una semplificazione delle l'investitore nella scelta dei prodotti procedure operative, un potenziale più adatti alle sue specifiche allargamento della base clienti e si esigenze e nella definizione delle innesterebbe un circolo virtuoso strategie di asset allocation. nella struttura dei costi, con Ovviamente perché ciò sia possibile il possibile abbattimento delle mercato italiano dell'asset Fondi pensione Pag. 3

6 Estratto da pag. 1 management deve rivedere il avranno il coraggio di accettare tale proprio modello commerciale, al sfida si potrà osservare un momento condizionato da una forte riassestamento del modello ridistribuzione delle commissioni a industriale prima che siano future favore delle reti che svolgono il normative comunitarie a imporlo. È collocamento. Se i grandi player, questa la nuova sfida del risparmio che nel nostro Paese sono legati a gestito, come sottolinea un gestore, doppio filo con i gruppi bancari, nell'evoluzione della Mifid. RIPRODUZIONE RISERVATA Gli esteri preferiscono i promotori Sono già entrati sul mercato e Ma se il segreto del loro successo desiderano mantenere lo status fosse frutto solo della qualità dei quo D Sono soprattutto i colossi loro prodotti, perché le grandi case dell'asset management internazionali temono la competizione in una arena internazionale a non vedere di competitiva, davvero imparziale, che buon occhio la negoziazione dei potrebbe essere rappresentata dalla fondi e dei comparti di Sicav a Borsa L'inchiesta condotta a tappeto Piazza Affari. Non sono, quindi, questa settimana da Plus24, non fa esclusivamente le Sgr italiane di altro che confermare la matrice bancaria a osteggiare la testimonianza raccolta, tra le altre, messa in moto di un'evoluzione da un promotore di Sanpaolo Invest dei modelli distributivi che (vedi Plus24 del 1 febbraio scorso) potrebbe essere innescata dalla che sottoponeva alla nostra compravendita delle quote in attenzione i risultati di una mini- Borsa. A temere la messa a inchiesta che aveva condotto tra le rischio del loro business lungo la case di investimento presenti nella nostra Penisola, ci sono anche gli sua gamma di offerta, dopo aver letto i primi articoli sulla operatori stranieri che negli "quotazione" dei fondi in Borsa ultimi anni so pubblicati su P1US24- «La risposta di Pimco, Templeton, Pictet, Fidelity, etc, è stata pressoché unanime: non ci sognia no già riusciti a penetrare nel mo neanche lontanamente di mercato italiano della distribuzione quotare i nostri fondi. Del resto per dei fondi, adeguandosi alla prassi del loro sarebbe un vero e proprio mercato di riconoscere alte suicidio, dato che la grandissima retrocession! alle reti per far breccia parte della loro raccolta avviene nei portafogli dei risparmiatori italiani (vedi inchiesta di Plus24 di tramite promotori finanziari, i sabato scorso, 15 marzo 2014). quali, a loro volta, sarebbero se Senza considerare i concorsi a premi non spazzati via, molto indeboliti organizzati dalle case d'investimento da un sistema del genere. A che per i collocatori e altre forme di pro tutto ciò» Dichiarazioni che incentivazione che non pongono al lasciano trapelare le for ti centro gli interessi e le esigenze del preoccupazioni e le r esistenze dei cliente. Vedi ad esempio il sempre canali distributivi nei confronti di più diffuso meccanismo di un'iniziativa che andrebbe a remunerazione basato del pre-conto smuovere gli attuali meccanismi di (si tratta di una percentuale di vendita dei fondi comuni, offrendo anticipo commissionale, concordata tuttavia la possibilità ai promotori in specifici contratti di di porre al centro della loro attività collocamento, che la Sgr recupera la tanto decantata consulenza. attraverso una commissione differita G.Ur. RIPRODUZIONE di vendita a carico del RISERVATA sottoscrittore). gianfranco.ursmoisiilsole24ore. com Fondi pensione Pag. 4

7 Estratto da pag. 1 La spaccatura La tabella riassume le posizioni dei gestori e le Se da domani i fondi fossero negoziati in Borsa, 8A+ Investimenti Aberdeen AcomeA Ad va m Aletti Gestielle Algebris AllianceBernstein Alpi Fondi Amundi Anthilia Capital Partners Arc Asset Management Bancoposta Fondi Candriam (ex Dexia) Capital Strategies Partners Comgest Consultinvest Diaman Sicav Duemme Sicav Finlabo Inv. Sicav Generali Investments Europe Hedge Invest J. Lamarck Selectra M&G Investments Italy Natixis Neuberger Berman New Millennium (Banca Finnat) Nextam Partners Pharus Sicav Pioneer Investments Italia Rothschild & Cie Gestion Russell Investments Sella Gestioni Soprarno Swiss&Global Symphonia Union Bancaire Privée Zenit argomentazioni portate a sostegno delle loro tesi. Questa la domanda sottoposta a 90Sgr: secondo voi sarebbe un bene o un male per l'industria del risparmio gestito Più offerta quindi più competizione Lo scambio delle quote dei fondi comuni in Borsa andrebbe nella direzione di una maggiore liberalizzazione del settore e come tale avrebbe ricadute positive per tutta l'industria. Favorisce l'ampliamento dell'offerta e, di conseguenza, la competizione. Inoltre eliminerebbe le barriere all'ingresso rappresentate dagli accordi di distribuzione e dai vincoli operativi connessi Così è il servizio la chiave del successo L'innovazione rende disponibili i fondi ai risparmiatori indipendentemente dall'intermediario di riferimento, rendendo il servizio e non il prodotto il fattore critico di successo nella scelta dell'intermediario. Si darebbe libero accesso a ottimi fondi, anche di nicchia, che oggi retrocedeno meno commissioni alle reti Ci sarà chiarezza sulle commissioni Aiuterebbe a distinguere quale parte delle commissioni, impropriamente dette di gestione, va ai collocatori e quanto ai gestori. Sarebbe opportuno che emergesse anche nei confronti del cliente, l'ammontare di danaro investito nei piani di marketing che le grandi case spendono a favore delle reti bancarie Meno margini ma più volumi Sebbene la negoziazione in Borsa dei fondi può tradursi in una minore marginalità su alcuni prodotti (classi di fondi a costi inferiori), questo dovrebbe esser controbilanciato da un aumento dei volumi e da un maggiore riconoscimento della capacità di generare valore rispetto ai competitor o di esser in grado di creare prodotti accattivanti Perché le azioni sì e i fondi no Non si capisce perché un risparmiatore possa acquistare liberamente un qualsiasi titolo quotato e non possa fare altrettanto con un fondo iperregolato. Tra l'altro, le banche attive nel risparmio gestito, sarebbero obbligate a trattare tutti i fondi disponibili sul mercato, non solo quelli della casa FAVOREVOLI CON RISERVA Bcc Risparmio & Previdenza BNY Mellon Credit Suisse Etica Fondaco Ingim Lombard Odier Petercam CONTRARI Azimut La Française Lemanik Nemesis Agorà, Alkimis, Allianz G.l, Anima, Arca, Axa, BlackRock, Bnpparibas, Carmignac, Deutsche A&WM, Ersel, Edmond De Rothschild, Eurizon Capital, East Capital, Euromobiliare Fidelity, Fideuram, Financière De L'Echiquier, Franklin Templeton, Goldman Sachs Am, Henderson G.l, Ignis, Invesco Am, I nvestec, I nvestitori, J PMorganAm, Janus, Kairos Partners, Legg Mason, Mediolanum, Morgan Stanley Am, Nordea, Pictet, Pimco, Raiffeisen, Schroders, Sofia, State Street G.A, Ubi Pramerica, Ubs G.Am, Vontobel 8 Troppa enfasi sulla performance La possibilità di compravendere direttamente le quote dei fondi in Borsa porrebbe l'accento sulle performance. Ma sarebbe un errore guardare solo ai rendimenti: i fondi si distinguono anche per volatilità, strategie ed esposizione a certe tipologie di rischio. Un'eterogeneità dell'offerta che impone di non sottovalutere il ruolo dei professionisti della consulenza. Spinta al fai-da-te, trappola notorietà La negoziazione in Borsa dei fondi rappresenta una spinta al «fai da te» che potrebbe rivelarsi dannosa e dare adito a politiche di marketing aggressive basate sul prodotto: i fondi più pubblicizzati sarebbero i più venduti e spesso nel mondo del risparmio gestito la qualità non va di pari passo con la notorietà. Pausa di riflessione Alcuni operatori hanno risposto che non hanno ancora affrontato questo tema con il necessario livello di approfondimento o che sull'argomento proposto sono ancora in corso valutazioni e, per il momento, non vogliono esprimersi. FAVOREVOLI CON RISERVA Bcc Risparmio & Previdenza BNY Mellon Credit Suisse Etica Fondaco Ingim Lombard Odier Petercam CONTRARI Azimut La Française Lemanik Nemesis Agorà, Alkimis, Allianz G.l, Anima, Arca, Axa, BlackRock, Bnpparibas, Carmignac, Deutsche A&WM, Ersel, Edmond De Rothschild, Eurizon Capital, East Capital, Euromobiliare Fidelity, Fideuram, Financière De L'Echiquier, Franklin Templeton, Goldman Sachs Am, Henderson G.l, Ignis, Invesco Am, I nvestec, I nvestitori, J PMorganAm, Janus, Kairos Partners, Legg Mason, Mediolanum, Morgan Stanley Am, Nordea, Pictet, Pimco, Raiffeisen, Schroders, Sofia, State Street G.A, Ubi Pramerica, Ubs G.Am, Vontobel 8 Troppa enfasi sulla performance La possibilità di compravendere direttamente le quote dei fondi in Borsa porrebbe l'accento sulle performance. Ma sarebbe un errore guardare solo ai rendimenti: i fondi si distinguono anche per volatilità, strategie ed esposizione a certe tipologie di rischio. Un'eterogeneità dell'offerta che impone di non sottovalutere il ruolo dei professionisti della consulenza. Spinta al fai-da-te, trappola notorietà La negoziazione in Borsa dei fondi rappresenta una spinta al «fai da te» che potrebbe rivelarsi dannosa e dare adito a politiche di marketing aggressive basate sul prodotto: i fondi più pubblicizzati sarebbero i più venduti e spesso nel mondo del risparmio gestito la qualità non va di pari passo con la notorietà. Pausa di riflessione Alcuni operatori hanno risposto che non hanno ancora affrontato questo tema con il necessario livello di approfondimento o che sull'argomento proposto sono ancora in corso valutazioni e, per il momento, non vogliono esprimersi. Fondi pensione Pag. 5

8 Estratto da pag. 1 «Stop alle barriere nella distribuzione» (.ìiuseppe D'Agostino Vicedirettore generale Consob Vi taliano D'Angerio Gianfranco Ursino INTERVISTA O «La Consob ha sempre puntato sull'articolazione dei canali distributivi per i servizi ai risparmiatori. Bisogna non avere rimpianti per l'ambiente "chiuso" di un sistema distributivo a offerta "bloccata" (pochi prodotti finanziari e "della casa") per andare in modo deciso verso forme di architettura aperta. Da parte dei singoli investitori vi deve essere una partecipazione attiva al processo delle scelte d'investimento del proprio risparmio: è importante la piena collaborazione nell'individuare i propri bisogni finanziari e nel fornire all'intermediario tutte le informazioni utili per soddisfarli, anche grazie all'aiuto di un consulente finanziario. È bene chiarire che partecipazione attiva del risparmiatore non vuoi dire in alcun modo "fai da te"». Questo lo stato delle riflessioni della Consob, illustratodal vicedirettore generale Consob, Giuseppe D'Agostino, sul dibattito lanciato da Plus24 sulle modalità di collocamento dei fondi e, più in generale, dei prodotti finanziari. A proposito di compravendita dei fondi in Borsa, a che punto sono i provvedimenti attuativi delle authority Per quanto ci riguarda è tutto pronto e Banca d'italia sta finalizzando le necessarie modifiche regolamentari. È un ulteriore canale distributivo che aiuterà ad aprire il mercato e far emergere il valore del gestore, ma anche dell'intermediario nella sua funzione di assistenza al cliente. aperta, creare un gruppo pilota per Lacompetizione può causare avviare ilprogetto.inltaliaimprimo instabilità, nel breve periodo, ma è un standard motore che genera qualità per il didistribuzioneèstatoapprovatoeim sistema. È la via principale per valorizzare i gestori di qualità che, a Bene l'articolazione dei canali di volte, non riescono a trovare collocamento così emerge la spazio.per emergere, qualità dei gestori plementato da l'assetmanagerbravo deve poter circa 20 società. Se ne sono accedere almercato della distribuzione. aggiunte altre Sì, ma la soluzione Comunque gli attuali frutti sul fronte tecnica individuata deve essere dell'architettura aperta sono il risultato adottata da tutti i partecipanti (a di un lungo lavoro. Cominciato quando vario titolo) al processo Nel 2008, subito dopo la Mifid. distributivo perché il sistema Proponemmo all'industria, assieme a possa beneficiare delle esternalità Bancad'Italia, divalutareladematerializzazione di positive attese. Aquei gruppi di quote e gestione accentrata. Verme lavoro non partecipavano Eurizon anche formato un tavolo di lavoro con e Pioneer. Sì, ma solo Abi, Assogestioni, Assosim, Assoreti e inizialmente, avendo in seguito singoli operatori che portarono anche manifestato la disponibilità ad le esperienze estere. attuare gli standard. In ogni caso, abbiamo registrato la convinta Nello specifico, approfondimmo collaborazione di Abi e l'esperienza degli Usa che fu Assogestioni per finalizzare il illustrata in una testimonianza da un operatore americano. In cosa progetto anche attraverso consiste U sistema Usa È un sistema specifiche forme di supporto su base consortile (Nsec) a cui tecnico-operativo agli operatori in partecipano gestori e distributori di fase diimplementazione. È pur fondi che consente lo scambio delle vero che i tempi originariamente quote e la connessa previsti si sono dilatati. Ora c'è la contabilizzazione delle operazioni di possibilità di acquistare i fondi in sottoscrizione e rimborso. Consente Borsa. Siamo a una svolta Sulla la valorizzazione del gestore questione dei canali di liberandolo dai vincoli determinati distribuzione c'è bisogno dalle specificità informatiche dei certamente di effettuare una distributori prescelti. È una sorta di riflessione strategica, attesa hub di gestori a cui si agganciano l'importanza di valorizzare il tutti i distributori. In Italia non è risparmio in tutte le sue forme. Lo così Le condizioni operative non lo impone la Mifid2 che andrà in consentivano perché, pur in applicazione a fine presenza di processi di gestione RIPRODUZIONE RISERVATA degli ordini automatizzati, le modalità di svolgimento erano segmentate per gruppo bancario. Dopo il forte indirizzo fornito dalle Autorità, l'industria nelle sue varie componenti si sta impegnando in un'operazione di radicale cambiamento operativo che necessita di essere portata rapidamente a compimento. Si riferisce alla piattaforma di Assogestioni, l'italian Fund Hub? C'è ancora molto da fare su questo versante. L'iniziativa cardine è quella portata avanti dal tavolo tecnico guidato da Abi e Assogestioni, che ha prodotto le linee guida per la standardizzazione dei flussi di sottoscrizione e rimborso. All'inizio a noi interessava ampliare il raggio di azione dell'architettura Fondi pensione Pag. 6

9 Estratto da pag. 1 LE MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE «> Scambi al Nav Le transazioni avvengono mediante l'immissione nel book di negoziazione di proposte senza limite di prezzo. Non è prevista la figura del market maker e non c'è un doppio prezzo di acquisto e vendita, il cosiddetto spread denaro-lettera (bid/ask). Vanno solo indicate il numero di quote del fondo che si intende acquistare o vendere al Nav (valore patrimoniale delle quote) del giorno in cui l'ordine viene passato sul circuito elettronico. Ma la valorizzazione non è immediata. «* II livellamento È richiesta comunque la presenza di un operatore incaricato, che si impegna a bilanciare le proposte di acquisto e vendita immesse durante la seduta. In casi eccezionali, qualora l'operatore incaricato non soddisfi il quantitativo differenziale, le proposte ineseguite saranno cancellate. * Latempistica La Sgr deve comunicare la valorizzazione delle quote la entro le ore 17 del giorno successivo (t+1), anche se l'intermediario può dare al cliente conferma del prezzo definitivo anche il giorno successivo (t+2) ed eseguire i contratti in tempo per la liquidazione prevista il terzo giorno successivo a quello della loro conclusione (t+3). Una tempistica che stride un po' con i regolamenti delle authority. Ma questo è un nodo che sta per essere sciolto. «> Tra Sgr e collocatore Del resto già oggi l'investitore quando sottoscrive o cede le quote di un fondo attraverso un collocatore, non conosce il prezzo definitivo della compravendita. Le Sgr riconoscono il valore del giorno di ricezione della domanda e nei prospetti indicano l'orario spartiacque per evadere la richiesta in giornata, di norma entro le 15, ma varia da fondo a fondo. Il problema può sorgere sulla discrezionalità che il collocatore ha nel girare alla Sgr la richiesta ricevuta dal cliente. Banche e promotori sono "obbligati" contrattualmente, ma anche ai sensi dell'ari del C.C., a inoltrare le richieste entro il giorno successivo a quello di ricezione. 9- Più certezze Una tempistica che apre la strada a tre diverse possibilità: il collocatore può trasmettere subito l'ordine ricevuto in mattinata, successivamente nell'arco della giornata, come anche nel pomeriggio del giorno dopo. La richiesta di investimento o disinvestimento può quindi essere evasa ai prezzi di oggi, domani o dopodomani. Negoziando il fondo in Borsa, l'investitore avrà in futuro qualche certezza in più. Fondi pensione Pag. 7

10 Estratto da pag. 1 Gli effetti del nuovo Fisco su fondi comuni ed Etf L'aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie graverà in misura ridotta sui prodotti del risparmio gestito Gianfranco Ursino D Ilrincarofiscaleannunciatodalpremier Renzi, con l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie al 26%, toccherà anche i fondi comuni. Solo i BoI, secondo le prime dichiarazioni governative, resteranno esclusi. Ma le ricadute sui sottoscrittori di fondi comuni, Sicav ed Etf (ma anche polizze vita e gestioni patrimoniali) potranno essere attenuate, anche solo in minima parte, dal particolare regime impositivo previsto questi strumenti. Il precedente riordino della tassazione delle rendite finanziarie, varato da Tremonti ed entrato in vigore a inizio 2012, ha previsto un'aliquota unica del 20% per tutti gli strumenti finanziaria esclusione di titoli di Stato ed equiparati, per i quali è rimasta l'aliquota ridotta del 12,5%. E per non penalizzare l'industria dell'assetmanagement, l'aliquota agevolata del 12,5% è stata mantenuta anche per la parte di rendimento che gli strumenti di risparmio gestito ricavanodainvestimentiintitoligovernaüvi italiani ed esteri. Nel definire le modalità di individuazione della quota di proventi riferibili ai titoli di S tato e il relativo regime agevolato di tassazione, il Tesoro con un decreto attuatìvo ha dato indicazioni di considerare su base forfettaria la percentuale media dell'attivo rilevata sugli ultimi due prospetti contabili (semestrali o annuali) redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione deiproventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote. Una soluzione approssimativa che dissente dal tenore letterale, oltre che dall'iniziale ratio, della norma primaria, ma che consente in qualche modo agli intermediär! di applicarla. Una traccia che le case d'investimento hanno poi seguito più o meno alla lettera. Le Sgr, per esempio, tra fine novembre 2013 e inizio gennaio 2014 hanno comunicato ai collocatori (sostituti d'imposta) la percentuale da utilizzare per tassare, con il più mite regime impositivo del 12,5%, i guadagni/perdite realizzati dal sottoscrittore che esce dal fondo nel primo semestre dell'anno in corso. Solo tra fine maggio e luglio, le Sgr comunicheranno il nuovo valore (una volta approvato il rendiconto di fine 2013) da utilizzare nel secondo semestre Ci sono poi delle particolarità. L'investitore che entra ed esce da un fondo o da un comparto di Sicav appena avviato, che non ha ancora approvato alcun rendiconto, subisce la tassazione piena al 20% (26% dal prossimo 1 maggio se sarà confermato l'aumento). E quando sarà approvato il primo rendiconto annuale/ semestrale, in virtù del valore puntuale dei titoli di Stato presenti nel portafoglio del fondo, sarà possibile definire (senza attendere il secondo rendiconto per fare la media) la percentuale da assoggettare al 12,5%. Se si tratta, invece, solodi una nuova classe di fondi/ comparti già esistenti, allora si applica la percentuale prevista per le classi già in essere. Infine, in caso di fusione tra fondi nel corso del semestre, le società di gestione più efficienti comunicano agli intermediari(anchecondiscretoanticipo) la variazione della percentuale che va tassata al 12,5%. RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 8

11 Estratto da pag. 1 Investimenti e imposte Copiarne dagli inglesi Piani di lungo termine e fondi pensione, Assogestioni punta al modello anglosassone dal "fisco amico" Vi taliano D'Angerio O Investimenti di lungo termine. In francese la traduzione è Plan d'epargne en Actions. In inglese invece ci sono gli Individual Savings Account. Li conoscono anche i lettori di "Plus24" che ci scrivono a riguardo e mostrano interesse. Il minimo comun denominatore di tali strumenti finanziari è un "fisco amico" per i risparmiatori, francesi e inglesi, che detengono per un po' di anni i propri soldi investiti in fondi comuni. Viceversa, in Italia i provvedimenti del Governo Renzi aumenteranno le aliquote dal 20 al 26% sui prodotti di risparmio. Soltanto i titoli di Stato saranno graziati dall'aumento delle imposte. FRANCIA E INGHILTERRA «L'optimum sarebbe avere dei piani di risparmio simili a quelli inglesi - afferma Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, associazione italiana delle società di gestione - in cui i rendimenti sono detassati ed esistono vincoli sia con riferimento all'ammontare delle somme che ogni anno possono essere versate in tali piani, sia riguardo alla tipologia di investimento consentita. La norma d'altronde già esiste dal 2O11, chiediamo al Governo Renzi di definirne i contenuti». Francia e Inghilterra hanno dunque agevolato gli investimenti di lunga gittata e da tempo Assogestioni ha fatto di tale soluzione un cavallo di battaglia. I transalpini hanno posto una serie di paletti (temporali e di asset allocation) per definire quali siano gli "gli investimenti di lungo termine" aiutati dal fisco. Qual è dunque il tempo "giusto" di permanenza in un Piano LA PAROLA CHIAVE Plani individuali dì risparmio Nel Libro Verde della Commissione europea (marzo 2013) venivano individuate nuove regole per f a vori re gì i investimenti di lungo termine, indicando a tutti i Paesi una strada che conducesse all'introduzione di sgravi fiscali per chi decidesse di investire sul lungo periodo. Vanno in questa direzionegli Individual Savings Accounts inglesi e i Plan d'epargne en Actions francesi. Assogestioni ha proposto i Piani Individuali di Risparmio. Si attendono le risposte dal Governo di Risparmio a lungo termine? «Per quanto ci riguarda - ribadisce Galli - pensiamo che un risparmiatore debba rimanere in tale genere di investimento per un determinato arco temporale, ad esempio cinque anni». Vedremo nelle prossime settimane se il pressing delle Sgr italiane riuscirà a far breccia nel ministero dell'economia e più in generale nel Governo Renzi. FONDI PENSIONI E AFFINI A quanto si sa, e salvo colpi di scena, oltre ai titoli di Stato vi dovrebbero essere altre eccezioni. Fondi pensione e altre forme previdenziali dovrebbero restare infatti con una tassazione all'n per cento. Anche su questo punto Assogestioni ha qualcosa da dire: «È necessario che il prelievo dell'ii% passi dal maturato al realizzato - sottolinea il direttore generale di Assogestioni -. In sostanza, le tasse non devono pesare nella fase di accumulo come avviene ora ma quando scatta il momento della pensione e il lavoratore incassa appunto la rendita integrativa». Viene sottolineato, inoltre, che in Gran Bretagna fondi pensione e forme previdenziali simili sono esentati dalla tassazione. A questo punto, l'industria del risparmio attende il dettaglio della nuova tassazione sul risparmio. Incrociando le dita. v.dangerio@ilsole24ore.com RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 9

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