Disciplinare Tecnico per Ambulanze tipo A-B bozza ad uso interno per le Misericordie
|
|
- Maria Teresa Gambino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Disciplinare Tecnico per Ambulanze tipo A-B bozza ad uso interno per le Misericordie Introduzione La Confederazione Misericordie, nell ambito del programma di lavoro sulla Sicurezza in Emergenza, sta predisponendo uno strumento di ausilio per le Misericordie che intendano allestire un mezzo di soccorso in sicurezza e qualità. Lo strumento un disciplinare tecnico per ambulanze di tipo A o B rappresenta un supporto di nuova concezione che si pone tra la norma giuridica di riferimento ed il capitolato d allestimento che ogni associazione adotta, con soluzioni tecniche all avanguardia per favorire al massimo la qualità e soprattutto per elevare ai massimo livelli la sicurezza attiva e passiva per gli occupanti, per gli utenti della strada, e per il veicolo stesso. Il disciplinare che viene qui presentato in bozza, rappresenta uno strumento di supporto che può essere utilizzato congiuntamente al servizio di consulenza gratuita sull allestimento dei mezzi di soccorso che ciascuna associazione può richiedere a Confederazione. Si tratta pertanto di un insieme di iniziative di sviluppo che vogliamo mettere a disposizione delle Misericordie, affinché possano qualificare sempre più il servizio ai fratelli. Gli istruttori autisti sono pregati di leggere con attenzione il disciplinare, affinché possa costituire anzitutto un arricchimento formativo, ma soprattutto un sussidio utile per l attività all interno della Confraternita. Accanto alla norma cogente, sono altresì indicate norme volontarie dettate da condizioni di qualità e sicurezza, che pertanto sono suggerite alle Misericordie. Pur non essendo queste ultime obbligate al rispetto delle norme volontarie (ma senz altro delle norme cogenti), invitiamo a riflettere sulla opportunità di orientare la costruzione e l allestimento del mezzo di soccorso a standard qualitativamente più sicuri. Devono essere applicate in virtù di un obbligo giuridico le seguenti norme di riferimento: D.Lgs 285/1992 DPR 495/1992 DM 553/1987 norma EN 1789 DM Min Trasporti 5/11/1996 Nel corpo del testo in corsivo sono indicate invece le norme volontarie relative ai criteri costruttivi ulteriori suggeriti da Confederazione
2 Dalla normativa tecnica e amministrativa relativa alle ambulanze Decreto Ministero dei Trasporti 17 dicembre 1987, n. 553 Art. 1 Classificazione delle autoambulanze 1. Il presente decreto si applica agli autoveicoli destinati al trasporto di infermi o infortunati, denominati autoambulanze. Essi rientrano nella categoria dei veicoli definiti all art. 26, lettera f), del testo unico citato nelle premesse quali autoveicoli per trasporti specifici destinati al trasporto di persone in particolari condizioni e distinti da una particolare attrezzatura relativa a tale scopo. 2. In relazione alla funzione da assolvere, vengono definiti i seguenti tipi due tipi di autoambulanze: tipo A: con carrozzeria definita autoambulanza di soccorso, attrezzate per il trasporto di infermi o infortunati e per il servizio di pronto soccorso, dotate di specifiche attrezzature di assistenza; tipo B: con carrozzeria definita autoambulanza di trasporto, attrezzate essenzialmente per il trasporto di infermi o infortunati, con eventuale dotazione di semplici attrezzature di assistenza. 3. Ai sensi dell art. 57 del citato testo unico, le autoambulanze definite nel presente articolo sono da considerarsi destinate ad uso privato se in proprietà o in usufrutto di unità sanitarie locali, ospedali, cliniche, associazioni di pubblica assistenza o volontaristiche riconosciute dallo Stato, imprese o altre collettività, che a ciò siano obbligate, per loro necessità, ovvero se da tali soggetti siano acquistate con patto di riservato dominio o prese in locazione con facoltà di compera; sono invece da considerarsi destinate ad uso privato per noleggio con conducente negli altri casi. Art. 2 Rispondenza a norme generali 1. Le autoambulanze, in relazione alla loro massa complessiva a pieno carico, devono essere conformi alle norme applicabili alla data di presentazione delle domande di approvazione, sia ai sensi dell art. 53 che dell art. 54 del testo unico citato nelle premesse, ai veicoli delle seguenti categorie internazionali, di cui al decreto del Ministro dei trasporti 29 marzo 1974, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 105 del 23 aprile 1974: autoambulanze di massa complessiva non superiore a 3,5 t: categoria M 1 o M 2 ; autoambulanze di massa complessiva superiore a 3,5 t ma non superiore a 5t: categoria M 2 autoambulanze di massa complessiva superiore a 5 t: categoria M Se l autoambulanza deriva da un tipo di veicolo già omologato, l appartenenza alla
3 categoria prescritta deve risultare dalla relativa omologazione del veicolo di base. Art. 3 Caratteristiche costruttive 1. Le autoambulanze devono rispondere alle caratteristiche previste nell allegato tecnico al presente decreto, di cui esso costituisce parte integrante. Art. 4 Immatricolazione 1. La direzione generale M.C.T.C. stabilisce i titoli e la documentazione necessari per conseguire l immatricolazione delle autoambulanze ai sensi dell art. 58 del testo unico delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, al fine di determinare la destinazione d uso di cui al comma 3 del precedente art. 1. Art. 5 Norme transitorie e finali 1. Le prescrizioni del presente decreto si applicano a domande di approvazione ai sensi dell art. 53 o 54 del testo unico citato nelle premesse, presentate a decorrere dal 1 luglio A richiesta del costruttore le prescrizioni possono essere applicate anteriormente. 2. A partire dal 1 luglio 1989 non potranno più essere immatricolate per la prima volta in Italia autoambulanze che non rispondano alle prescrizioni del presente decreto. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dalla normativa tecnica e amministrativa relativa alle ambulanze allegato tecnico 1. MASSE 1.1. La tara delle autoambulanze, oltre quanto definito per le generalità degli autoveicoli, comprende anche le barelle di contenuto, ma non comprende le attrezzature specifiche previste per le autoambulanze di tipo A Per l ammissibilità del veicolo deve essere verificato il rispetto dei carichi massimi totali e per asse riconosciuti nonché dei relativi rapporti limite, nell ipotesi di occupazione delle barelle e di tutti i posti a sedere previsti, considerando per ogni trasportato il peso convenzionale di 75 kg.
4 1.3. Per le autoambulanze di tipo A, nell ipotesi di carico dovrà altresì essere previsto, per le specifiche attrezzature, un carico uniformemente distribuito sul pavimento del compartimento sanitario nella misura di 300 kg se a barella unica aumentato di 100 kg per ogni barella supplementare. Nel caso di ubicazione stabile di parte o di tutta l attrezzatura specifica, la verifica dei carichi sugli assi e il loro rapporto potrà essere condotta tenendo conto della reale ubicazione di dette attrezzature e considerando uniformemente ripartita soltanto la residua aliquota del carico previsto al comma precedente. 2. COMPARTIMENTO SANITARIO 2.1. Per le autoambulanze di tipo A le dimensioni minime interne del compartimento sanitario, con esclusione di attrezzature ed arredi sono: lunghezza (ad 1 m dal piano di calpestio): 2,40 m; larghezza (ad 1 m dal piano di calpestio): 1,60 m; altezza (in una fascia centrale ampia almeno 0,90 m, lunga almeno 2,00 m e di superficie non inferiore a 2,4 m 2 ): 1,75 m. Per le autoambulanze di tipo B il compartimento sanitario deve essere capace di contenere, tenuto altresì conto delle esigenze del trasporto, almeno una barella a norma UNI di dimensioni non inferiori a 1,85 x 0,56 m L altezza massima da terra del piano di calpestio è di 40 cm. tale altezza può raggiungere 80 cm con l impiego di opportuni scalini, ovvero nelle autoambulanze di tipo B e può esser, se necessario, più elevata nel caso di veicolo a trazione integrale Il compartimento sanitario deve essere separato dalla cabina di guida mediante divisorio inamovibile. E ammessa la presenza di porta o sportello a chiusura scorrevole a perfetta tenuta. Su tali porte o sportelli è ammessa la presenza di vetri purché di sicurezza. Si consiglia fortemente di alloggiare In cabina guida le bombole dell ossigeno, e più esattamente tra i due sedili (autista e passeggero) in verticale o in orizzontale rispetto al pianale del veicolo. E assolutamente sconsigliabile posizionare bombole in pressione (ossigeno fisso o portatile) in prossimità della parete/fiancata o in prossimità dei cantonali posteriori del veicolo. In qualunque caso, le bombole dovranno sempre essere trattenute da un sistema che garantisca la resistenza ad una forza applicata pari a 10g nelle tre direzioni. E consigliabile che l apertura delle bombole si possa effettuare comunque dal vano sanitario. Nel caso in cui le bombole dell ossigeno trovassero collocazione sotto il sedile del passeggero (sconsigliabile), la rubinetteria delle medesime dovrà essere rivolta verso il conducente e non verso la portiera lato passeggero
5 L impianto dell ossigeno rispetterà quanto previsto dalla normativa europea EN Nel compartimento sanitario devono trovare alloggiamento una o più barelle a norme UNI in posizione longitudinale stabilmente ed adeguatamente ancorabili al veicolo sia longitudinalmente, che trasversalmente e verticalmente, di cui almeno una (barella principale con ancoraggi dotati di una certificazione di resistenza ad una forza applicata pari a 10g nelle tre direzioni) avente dimensioni come previsto al precedente punto 2.1. Nella autoambulanze di tipo A il piano superiore della barella principale, materasso escluso, deve trovarsi a non meno di 40 cm ed a non più di 120 cm dal piano di calpestio. 2.5 Nel compartimento sanitario delle autoambulanze di tipo A devono trovarsi almeno tre sedili, uno dei quali situato in posizione contromarcia in prossimità della testa della o delle barelle. Nelle ambulanze di tipo B è necessario almeno un posto a sedere oltre quello del conducente. I sedili devono comunque essere ancorati al veicolo, avere una larghezza tra i bordi del cuscino di almeno 40 centimetri ed essere previsti di cinture di fissaggio. Sono ammessi sedili ribaltabili. Tutti i sedili in oggetto devono essere omologati in categoria M1, come i sedili del vano guida ed i relativi sistemi di trattenuta degli occupanti, ed essere dotati di poggiatesta e cinture di sicurezza almeno a 3 punti di ancoraggio. E inammissibile, per questioni di sicurezza, la panchetta laterale. l sedili alloggiati nel compartimento sanitario e la barella debbono essere solidamente ancorati al pianale dei veicolo. Gli ancoraggi dei sedili, della barella e dei sistemi di trattenuta degli occupanti debbono poter resistere almeno a forze conseguenti ad accelerazioni di 10 g con direzione longitudinale al veicolo (nei due versi) e di 10 g con direzione trasversale (nei due versi). L'accertamento potrà essere effettuato sperimentalmente o la resistenza verificata con opportune calcolazioni. Tutte le persone e gli oggetti (quali strumenti medici, equipaggiamenti ed altri oggetti senza eccezioni) normalmente trasportati sull'autoambulanza devono essere "trattenuti" per evitare che diventino dei proiettili se soggetti ad una forza pari a 10 g in avanti, indietro, trasversalmente o verticalmente. L'ampiezza del movimento compiuto da una persona o oggetto soggetti a tale forza non deve essere tale da mettere in pericolo la sicurezza delle persone presenti sull'autoambulanza. Dopo essere stato soggetto a tale forza: a) nessun oggetto deve avere angoli taglienti o mettere in pericolo la sicurezza delle persone sull'autoambulanza;
6 b) il paziente, la barella o qualunque altro oggetto attaccato al supporto della barella o alla barella stessa, non devono essere spostati di una distanza superiore a 150 mm; c) tutte le persone sull'autoambulanza devono poter essere liberate senza dover utilizzare attrezzature diverse da quelle trasportate sull'autoambulanza. 2.6 Nel compartimento sanitario deve trovarsi una porta posteriore ad una o due ante di larghezza massima possibile in relazione struttura del veicolo e comunque non inferiore a 120 cm nelle autoambulanze di tipo A. Le autoambulanze di tipo A devono inoltre avere nello stesso compartimento almeno una porta scorrevole sulla fiancata destra con vano libero di larghezza non inferiore a 100 cm. Tutte le porte devono essere apribili sia dall interno che dall esterno. 2.7 Nel compartimento sanitario deve essere prevista almeno una finestra su ogni fiancata apribile solo dall interno. Almeno una delle finestre (molto meglio se ambedue) deve essere facilmente accessibile dall interno e presentare in posizione di apertura un area minima libera di 0,24 m 2 con dimensione assiale non inferiore a 45 cm Il compartimento sanitario deve essere convenientemente illuminato secondo tabelle d unificazione a carattere definitivo (L illuminazione ideale dovrà essere di colore naturale e garantirà un livello di intensità luminosa minima di: 300 lux, nell area dei paziente; 100 lux, nell area circostante con possibilità di abbassare il livello nell area dei paziente ad almeno 150 lux) 2.9 Il compartimento sanitario deve essere insonorizzato secondo tabelle d unificazione acarattere definitivo ( si consiglia di insonorizzare Il compartimento sanitario tramite l interposizione di lana di roccia, di almeno 4 centimetri di spessore, tra il rivestimento interno del vano sanitario e la lamiera che costituisce la fiancata ed il tetto, per tutta l ampiezza. La lana di roccia risulta ottimale anche come termoisolante). 3. SEGNI DISTINTIVI 3.1 Le autoambulanze devono essere dotate del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu (La luce prodotta dal dispositivo supplementare di allarme può essere di tipo alogena, flash stroboscopico o a LED di ultima generazione, purché tassativamente omologato. Si ricorda che l omologazione europea prevede una E maiuscola cerchiata con all interno del cerchio stesso un numero che indica lo Stato europeo che ha seguito il procedimento di omologazione inoltre, questa volta fuori dal cerchio, sarà leggibile
7 anche il numero stesso di omologazione. Stesso dicasi anche per i ripetitori stroboscopici, o a LED, da posizionare normalmente sulla calandra anteriore. Anch essi devono tassativamente essere omologati. L omologazione si riconosce nello stesso modo dei dispositivi supplementari di allarme a luce lampeggiante blu. I mezzi di soccorso sanitari (ambulanze e auto-mediche) dovranno essere dotate di sistemi illuminanti a fari bianchi orientabili, manualmente o elettricamente. Per le ambulanze, i suddetti illuminatori dovranno essere almeno tre, uno posto centralmente nella parte anteriore del rialzo e corrispondenza della sommità degli angoli del mezzo. due posteriori, posizionati in e di quello di allarme (sirena o dispositivo sonoro di allarme che sarà esclusivamente del tipo bitonale italiana omologata, come previsto dal Decreto Ministeriale 17/10/1980 pubblicato su G.U. n. 310 del 12/11/1980. Nel caso in cui si ritenga opportuno dotare l ambulanza di due sirene, che saranno ambedue uguali e sempre del tipo omologato, si renderà obbligatorio impedirne la possibilità di uso contemporaneo, ciò sarà realizzabile elettromeccanicamente ( deviatore 1 0 2) oppure tramite una centralina elettronica che inibisca l attivazione della sirena secondaria una volta inserita la primaria o viceversa Il dispositivo sonoro di allarme deve avere una potenza di uscita di almeno 100w, l altoparlante o speaker sarà dimensionato di conseguenza, per cui 100w 0 superiore. Lo speaker dovrà essere montato all esterno dell autoveicolo e rivolto verso la parte anteriore dello stesso in condizioni di campo libero ossia senza alcun ostacolo, posto anteriormente che ne limiti, distorga o devii in qualche modo il suono). previsti rispettivamente dagli articoli 45 e 46 del testo unico delle norme sulla circolazione stradale. 3.2 Le autoambulanze devono essere di colore bianco (sono tollerate le bande con i colori sociali inerenti l uniformità d immagine confederale) e portare su ogni fiancata nonché anteriormente e posteriormente il simbolo internazionale del soccorso riportato in appendice, con dimensioni minime pari a quelle ivi indicate e con fondo di colore azzurro realizzato in materiale retroriflettente. 3.3 Le autoambulanze devono essere dotate di una fascia di pellicola retroriflettente vinilica autoadesiva di colore arancione, di altezza minima di 20 cm, applicata lungo le fiancate e la parte posteriore nonché nella parte interna delle ante della porta posteriore. tale altezza può essere ridotta a 10 cm nelle autoambulanze di tipo B. 3.4 Nella parte anteriore della autoambulanze di tipo A deve essere riportata, con lo stesso materiale di cui al punto 3.3, la scritta AMBULANZA diritta o rovesciata in immagine speculare con dimensioni complessive minime di 6 x 60 cm. 3.5 Sono ammesse altre indicazioni purché non luminose, retroriflettenti o fosforescenti e che non abbiano nessun loro punto ad una distanza dal simbolo di cui la punto 3.2 inferiore a 50 cm. In particolare, sulle due fiancate delle autoambulanze deve essere riportata, in forma chiaramente individuale, la denominazione dell ente che abbia la proprietà o la disponibilità
8 del veicolo. 4. ACCESSORI I materiali di rivestimento comunque presenti nel compartimento sanitario devono essere ignifughi o autoestinguenti, Certificati in classe 1, ed avere caratteristiche tali da non essere intaccati se sottoposti a disinfezione. Ogni ambulanza deve essere periodicamente disinfettata. Si raccomanda di far dotare il veicolo dall allestitore di un sistema efficace e altrettanto veloce per la disinfezione oppure, in assenza, di servirsi di dispositivi esistenti in commercio, testati e certificati da laboratori riconosciuti e di chiara fama. Le autoambulanze devono essere munite di estintore da conservare nella cabina di guida L estintore in questione, da conservare nella cabina di guida, sarà da almeno 5 chilogrammi se ad Anidride Carbonica o da 4 chilogrammi se a polvere; le autoambulanze di tipo A devono essere munite di un altro estintore da conservare nel comparto sanitario. delle stesse dimensioni di quello in cabina guida. Oltre alla dotazione degli arnesi da scasso (obbligatoria in alcune Regioni d Italia) è opportuno dotare l ambulanza di almeno 2 paia di guanti anticalore e di almeno due mascherine di protezione antifuoco/anticalore. Le caratteristiche dei materiali di rivestimento e degli estintori di cui ai commi precedenti saranno stabilite mediante tabelle d unificazione a carattere definitivo. E importante dotare il mezzo di un dispositivo che consenta l estrazione della chiave dal quadro senza dover necessariamente spegnere il motore. Ciò permette di lasciare inseriti vari utilizzatori elettrici senza il rischio di furto del mezzo o, se spento, senza il rischio di scaricare la batteria. La fornitura di detto sistema deve comunque non interferire con i presupposti di garanzia originale del costruttore. L ambulanza sarà dotata di seconda batteria da minimo da 100ah (oltre a quella di serie, ermetica e sigillata per evitare eventuali fuoriuscite di acido, tossiche all inalazione, all ingestione e corrosive al tatto), per l alimentazione delle utenze relative al comparto sanitario. L ambulanza sarà dotata di presa esterna di ricarica a 220v con inibitore di partenza e relativo caricabatterie per entrambe le batterie. L ambulanza sarà dotata inoltre di inverter 12/220v da minimo 1000w. L ambulanza sarà dotata inoltre di un sistema di ricarica batterie tramite pannelli solari (N.2 da minimo da 50w e 4,5ah/ora cad. per un totale di 100w e 9ah/ora)
9 SISTEMA DI VENTILAZIONE. Il sistema di ventilazione dovrà essere in grado di garantire un ricambio completo d'aria ogni tre minuti primi, a veicolo fermo. SISTEMA DI RISCALDAMENTO. Oltre al sistema di riscaldamento dello scompartimento del conducente, deve essere presente un sistema indipendente regolabile con le caratteristiche seguenti: riscaldamento per le autoambulanze tipo A e B Questo sistema dovrà essere tale che, data una temperatura interna ed esterna pari a - 10 C o - 20 C in zone estremamente fredde, non debbano essere necessari più di 15 minuti per riscaldare fino a raggiungere almeno 5 C. Dopo 30 minuti nello scompartimento del paziente deve essere raggiunta una temperatura di almeno 22 C. La temperatura interna deve essere misurata al centro della barella e nel punto intermedio dello scompartimento rispetto agli erogatori del riscaldamento (se sono presenti più erogatori). Il riscaldamento deve poter essere regolato attraverso un termostato in modo che non vi siano variazioni di temperatura superiori a ± 5 C. SISTEMA DI SOSPENSIONI Si consiglia vivamente di dotare l ambulanza di sistemi di sospensione specifici. Le sospensioni delle ambulanze devono essere idonee all uso. Non sono assolutamente idonee al trasporto di infermi/ammalati le sospensioni montate di serie dei veicoli di provenienza N1(autocarri). Non sono idonee neanche le sospensioni che normalmente equipaggiano i mezzi di categoria M1 (trasporto persone). L ambulanza necessita di sistemi specifici di ammortizzazione, appositamente studiati dalle case costruttrici o, in alternativa, da aziende specialistiche.
10 5. NORME TRANSITORIE In assenza di tabelle d unificazione a carattere definitivo, la Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione stabilisce le modalità di accertamento dei requisiti prescritti. APPENDICE 88G cm 5 cm GARANZIA Il disciplinare è stato elaborato in modo da garantire un allestimento di qualità, per il quale è possibile richiedere dall allestitore di fiducia una garanzia, comprensiva di materiali di ricambio e manodopera, a lungo termine (5 anni o a chilometri delle due scadenze quella che si verifica prima). Sono esclusi da detto termine di garanzia: gli apparati elettromedicali e le attrezzature mediche di bordo, le lampadine, gli illuminatori e tutto ciò che è sottoposto a normale consumo fisiologico come ad esempio l usura dovuta al normale uso della tappezzeria dei sedili. Al fine di mantenere sempre in ordine il mezzo di soccorso, saranno concordati con l allestitore dei tagliandi di verifica delle condizioni del mezzo, essi devono essere previsti almeno con cadenza annuale o ogni chilometri (delle due scadenze quella che si verifica prima), i tagliandi, escluso il primo che potrà essere richiesto che sia totalmente gratuito, saranno a pagamento ma per una misura che riteniamo possa congruamente non superare i 100,00 + IVA cadauno (per il solo tagliando comprensivo di manodopera).
MINISTERO DEI TRASPORTI. Decreto 17 dicembre 1987 n. 553. Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18/1/1988
MINISTERO DEI TRASPORTI Decreto 17 dicembre 1987 n. 553 Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18/1/1988 Normativa tecnica e amministrativa relativa alle autoambulanze IL MINISTRO DEI TRASPORTI Visto il testo unico
DettagliCroce Rossa Italiana - Regione Marche Istruttori PSTI AMBULANZA. Istr. Antonio Murolo
Croce Rossa Italiana - Regione Marche Istruttori PSTI AMBULANZA Istr. Antonio Murolo OBIETTIVI CARATTERISTICHE TECNICHE VANO SANITARIO DOTAZIONI DI BASE AMBULANZA: Autoveicolo destinato al trasporto di
Dettagli(Pubblicato nella G.U. 3 novembre 1987, n. 257.) IL MINISTRO DEI TRASPORTI
Decreto Ministeriale - Ministero dei Trasporti - 2 ottobre 1987. "Caratteristiche funzionali e di approvazione dei tipi unificati di «autobus e minibus destinati al trasporto di persone a ridotta capacità
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. Unificazione segni distintivi e di identificazione su autoambulanze ed automezzi CRI
CROCE ROSSA ITALIANA Unificazione segni distintivi e di identificazione su autoambulanze ed automezzi CRI Allo scopo di garantire una maggiore funzionalità ed al tempo stesso salvaguardare al meglio l
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliPROCEDURA APERTA FINALIZZATA ALLA ACQUISIZIONE DI AMBULANZE PER LE ASL DELLA REGIONE ABRUZZO. G.U.R.I. n. 153 del giorno 30/12/2015.
PROCEDURA APERTA FINALIZZATA ALLA ACQUISIZIONE DI AMBULANZE PER LE ASL DELLA REGIONE ABRUZZO G.U.R.I. n. 153 del giorno 30/12/2015. scadenza giorno 1 0 m a r z o 2 0 1 6 Termine per la ricezione delle
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione Prot. n. 4114/M368 Roma, 4 agosto 2005 OGGETTO: Procedure per l inquadramento
DettagliSpeciale SPECCHI RETROVISORI PER VEICOLI Tutto quello che c è da sapere sui: Dispositivi per la visione indiretta * di Franco MEDRI
Speciale SPECCHI RETROVISORI PER VEICOLI Tutto quello che c è da sapere sui: Dispositivi per la visione indiretta * di Franco MEDRI Con il termine Dispositivi per la visione indiretta (c.d. specchi retrovisori)
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliD.M. su trasporto e soccorso di animali in stato di necessità Decreto Ministero Infrastrutture e trasporti 09.10.2012 n 217, G.U. 12.12.
Pagina 1 di 6 D.M. su trasporto e soccorso di animali in stato di necessità Decreto Ministero Infrastrutture e trasporti 09.10.2012 n 217, G.U. 12.12.2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI,
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliAPPENDICE 1 DISPOSITIVI OBBLIGATORI DISPOSITIVI FACOLTATIVI
APPENDICE 1 M O T O C I C L I A - Luce posizione anteriore; B - Luce posizione posteriore; D - Luce targa; E - Proiettore; G - Luce di arresto; O - Catadiottro rosso. I - Proiettore fendinebbia Tutti i
DettagliLA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI
LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie
DettagliFigura 1 Accesso alle porte di accesso (cfr. allegato 3, punto 7.7.1.) Sagoma di prova 1 Sagoma di prova 2
18.6.2015 L 153/67 ALLEGATO 4 SCHEMI ESPLICATIVI Figura 1 Accesso alle porte di accesso (cfr. allegato 3, punto 7.7.1.) Sagoma di prova 1 Sagoma di prova 2 Classe di veicolo Altezza del pannello superiore
DettagliConoscenza e gestione del vano sanitario dell ambulanza. Ver 0.1
Conoscenza e gestione del vano sanitario dell ambulanza Ver 0.1 Obiettivo della lezione Conoscere le tipologie di ambulanze e i mezzi di soccorso; L equipaggiamento elettromedicale; "un trasporto soddisfacente
Dettagliwww.pneumaticisottocontrollo.it
Settore Lavori Pubblici e Territorio ORDINANZA n. 68 PG. N. 72846 del 04/11/2015 Class. N 2015.011.015.004.5 Oggetto: Disciplina della circolazione stradale in periodo invernale La sottoscritta Barbara
DettagliALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI
ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI Deliberazione 27 settembre 2000, n. 4 Contenuti dell attestazione, a mezzo di perizia giurata, dell idoneità dei mezzi di trasporto di
DettagliRENAULT KANGOO UFFICIO MOBILE FOCACCIA GROUP DRIVE THE CHANGE
RENAULT KANGOO UFFICIO MOBILE FOCACCIA GROUP SCHEDA PRODOTTO Veicolo polivalente, Kangoo mostra un nuovo design ed una modularità senza limiti. In pattuglia, sulla strada, per rappresentanza con Kangoo
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 10 dicembre 2012 Disciplina della prova di controllo delle cognizioni e di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento della
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliCAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER LA FORNITURA DI AUTOVEICOLI (Lotto n. 1)
Comune di Rimini Settore Contratti, Servizi Generali e Attività Economiche Servizio Autoparco Via Della Gazzella n. 27-47900 Rimini tel. 0541 704782 3 fax 0541 704751 www.comune.rimini.it e-mail srossi@comune.rimini.it
Dettagliinstallati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo
DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)
21.12.2004 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 373/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) REGOLAMENTO (CE) N. 2182/2004 DEL CONSIGLIO del 6 dicembre 2004 relativo
DettagliPiù sicuri. www.allegraimpianti.it. Decreto 23 luglio 2009. In ascensore. con la nuova normativa nazionale per la sicurezza
Più sicuri Via C. Perazzi, 54-28100 Novara Tel. 0321 467313 Fax 0321 491434 Mail: info@allegraimpianti.it www.allegraimpianti.it In ascensore con la nuova normativa nazionale per la sicurezza Decreto 23
DettagliINDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie
INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione
Dettagli2 Principali misure di protezione antincendio da adottare
Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1
DettagliDispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI
Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione
DettagliCOMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente
Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE
DettagliProt. n. Canazei, 25 luglio 2012
COMUNE DI CANAZEI PROVINCIA DI TRENTO COMUN DE CIANACEI PROVINZIA DE TRENT Prot. n. Canazei, 25 luglio 2012 AVVISO DI PREINFORMAZIONE PER PARTECIPARE AL CONFRONTO CONCORRENZIALE AI SENSI DELL ARTICOLO
DettagliI vetri di sicurezza. Linee guida per la sicurezza in edilizia
I vetri di sicurezza Linee guida per la sicurezza in edilizia 1 I vetri di sicurezza Premessa Nella progettazione e nella realizzazione delle architetture contemporanee, il vetro è sempre più utilizzato
DettagliPRESS INFO. Dove stoccare le sostanze pericolose? Piccola guida asecos allo stoccaggio
1/5 asecos GmbH Weiherfeldsiedlung 16-18 DE-63584 Gründau Dove stoccare le sostanze pericolose? Piccola guida asecos allo stoccaggio Vi scrive: Manuela Krawetzke Tel. +49 6051 9220 785 Fax +49 6051 9220
Dettagliart. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento
Versione condivisa, del 05/08/04. CENTRI COMMERCIALI (Tipologia dei locali e condizione minima obbligatoria) Per semplificare la lettura della presente scheda, sono stati presi in esame separatamente gli
DettagliMACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE
Disciplinare di Sicurezza 05d.01 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Macchine semoventi per la sterilizzazione a vapore del terreno Revisione: del: 2.0 04/06/2015 Rev.: 2.0 Pagina 2 di 5 Controllo
DettagliQUESITO N. 6 DEL 20/06/2016
QUESITO N. 6 DEL 20/06/2016 1. Nel documento Condizioni Generali di Fornitura numero elaborato MV100P-PE-GZS-0005-19-CO, al punto 2 Norme e Leggi è indicato che la fornitura dovrà essere in accordo alla
DettagliTAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453
TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliPosizione inversa rispetto al senso di marcia. Manuale dell utente. Gruppo Peso Età. 0+ 0-13 kg 0-12 m
Posizione inversa rispetto al senso di marcia Manuale dell utente ECE R44 04 Gruppo Peso Età 0+ 0-13 kg 0-12 m 1 Grazie per aver scelto izi Sleep ISOfix di BeSafe BeSafe ha sviluppato questo seggiolino
DettagliLe problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici
Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del
DettagliAttuazione della direttiva CEE 92/14 in tema di limitazione delle emissioni sonore dei velivoli subsonici a reazione.
D.M. 28 marzo 1995 Attuazione della direttiva CEE 92/14 in tema di limitazione delle emissioni sonore dei velivoli subsonici a reazione. IL MINISTRO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE e IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
DettagliPROGETTARE PER TUTTI SENZA BARRIERE - 10 CORSO DI FORMAZIONE POST LAUREAM A.A. 2001 2002
Titolo: Elevatori per il superamento di barriere architettoniche Ing. David Rossi, Ceteco Elevatori per il superamento di barriere architettoniche Possibili soluzioni Ascensori Apparecchio che collega
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliREGOLAMENTO PARTICOLARE
associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliOggetto: Impiego durante missioni H.E.M.S. della Termoculla Modello Baby
Oggetto: Impiego durante missioni H.E.M.S. della Termoculla Modello Baby Cristina a bordo di elicotteri tipo BK 117. Scopo dell istruzione Operativa Disciplinare, informare, istruire ed uniformare il personale
DettagliRegole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014
Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,
DettagliRISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003
RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui
DettagliEdifici con facciate doppie
Vereinigung Kantonaler Feuerversicherungen Association des établissements cantonaux d assurance incendie Associazione degli istituti cantonali di assicurazione antincendio NOTA ESPLICATIVA ANTINCENDIO
DettagliServizio di documentazione tributaria
Ministero dei Lavori Pubblici Decreto del 02/08/1969 Titolo del provvedimento: (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27/08/1969) Preambolo. Preambolo IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Visto l'art.
DettagliVerifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge
SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico
DettagliNuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014
Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014 Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole sull'acquisizione, conservazione e perdita dello stato di disoccupazione, approvate
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliL attività lavorativa degli autotrasportatori
L attività lavorativa degli autotrasportatori a cura di Franco Medri cronotachigrafo tempi e di riposo PERIODO DI GUIDA GIORNALIERO Si definisce con il termine : «Il complessivo di guida tra il termine
DettagliCOMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.
COMUNE DI VILLABATE Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.it Allegato A Elaborato Tecnico relativo alla gara di appalto per
DettagliRAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima
AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliINDIVIDUAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DURATA minima dei corsi
Pagina1 Verbania 10/12/2012 Prot. 0068 Spett.le Imprese Consulenti Associazioni datoriali di categoria Associazioni sindacali di categoria OGGETTO: La formazione per l abilitazione specifica degli operatori
DettagliRISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015
RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei
DettagliQuestionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto
Questionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto 1 Un allevatore trasporta le proprie scrofe ad un macello distante 40 km dalla fattoria. Una delle scrofe viene caricata
DettagliALLEGATO II Dispositivi di attacco
ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliRecenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di
Commento l Antincendio. Nuove prospettive sull impiego di particolari tipologie di serramenti Le ultime indicazioni dei VVF sulle uscite di emergenza con tornelli o scorrevoli Recenti disposizioni del
DettagliRoma, 24.3.2005. e, p.c.: prot. 302 /MOT1. Al Direttore Generale del SIIT per il Lazio, l Abruzzo e la Sardegna Sede. Alla CUNA.
DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione Generale per la Motorizzazione prot. 302 /MOT1 Al Direttore Generale del SIIT per il Lazio, l Abruzzo e la Sardegna Sede Ai Direttori SIIT settore Trasporti
DettagliALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.
ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale
DettagliOggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.
RISOLUZIONE N. 210/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 18 novembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliLA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliSINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.
SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI
DettagliARTICOLO 172 DEL CODICE DELLA STRADA modificato dal Decreto Legislativo 13 marzo 2006, N. 150 in vigore dal 14.04.2006
ARTICOLO 172 DEL CODICE DELLA STRADA modificato dal Decreto Legislativo 13 marzo 2006, N. 150 in vigore dal 14.04.2006 Con l entrata in vigore, dal 14 aprile 2006, del Decreto Legislativo 13 marzo 2006
DettagliPannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60
Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta
DettagliAntincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche
DettagliP r o d u t tive. Circolare n.
Circolare n. Legge 23 agosto 2004, n. 239 - articoli 53 e 54, recanti modifiche e integrazioni ai requisiti per l accesso ai contributi in favore degli autoveicoli alimentati a GPL e metano di cui al decreto
DettagliVisto il decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1955, n. 547, recante norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
Decreto del Presidente della Repubblica del 22 ottobre 2001, n. 462 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche,
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliCONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -
INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
Dettagli4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.
4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliALLEGATOB alla Dgr n. 179 del 27 febbraio 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 179 del 27 febbraio 2014 pag. 1/6 Allegato B Procedure per l accreditamento provvisorio e l assegnazione del servizio Sezione B1 Definizione delle
DettagliTachigrafo digitale e tolleranze con prospetto esplicativo di *Giorgio BACILIERI e **Franco MEDRI
Tachigrafo digitale e tolleranze con prospetto esplicativo di *Giorgio BACILIERI e **Franco MEDRI La Commissione UE con la nota di orientamento n. 4 relativa alle registrazione dei periodi di guida con
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze
DettagliREGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE
REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE ( art. 46, Legge 27 Dicembre 1997, n. 449. ) Approvato con delibera del Consiglio Comunale
DettagliTRASPORTI ECCEZIONALI Allegato B del Regolamento dei Trasporti Eccezionali
TRASPORTI ECCEZIONALI Allegato B del Regolamento dei Trasporti Eccezionali MARCA DA BOLLO DA 16,00 Se presentata via PEC la marca da bollo non va applicata ma assolta in modo virtuale aggiungendo 16,00
DettagliProt. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE
Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 LETTERA CIRCOLARE -AL SIG. VICE CAPO DIPARTIMENTO VICARIO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliGUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI
GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI INTRODUZIONE Le dimensioni delle cabine degli ascensori devono rispettare valori minimi stabiliti dalle normative vigenti, dipendenti dalla particolare
DettagliVentilazione del locale di carica carrelli elevatori
Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE Ad delibera n. 59 dd. 16.04.2012 ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina la gestione delle missioni e del
Dettagli