Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI
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- Albina Casadei
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1 Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione dell area di lavoro per il rischio di caduta utensili), ed è pertanto adatto ad attività urgenti su facciate, cornicioni, coperture di non eccessiva profondità (per la parte raggiungibile dall operatore agendo dall interno del cestello). Consente la manovrabilità del piano di lavoro, in alcuni casi a 360 gradi (tipologia a braccio articolato) e, comunque la movimentazione del cestello sia in altezza che lateralmente (ad esclusione della piattaforma a pantografo che può avere movimentazione solo verticale). Se non certificato per lo sbarco in quota non può essere impiegato come dispositivo per l accesso alla copertura.
2 Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PONTEGGI FISSI: costituisce il più efficace modo per realizzare in sicurezza lavori sulle facciate degli edifici, per lavorazioni ad una quota superiore ai 2 ml, nonché sulle coperture ed in ogni altro caso che preveda la presenza del rischio di caduta dall alto ). Circolare N. 29 del 27 agosto 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: [... è possibile l impiego di ponteggi di che trattasi come protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi anche in posizione diversa dall ultimo impalcato del ponteggio, a condizione che per ogni singola realizzazione ed a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga eseguito uno specifico progetto. Da tale progetto, eseguito nel rispetto del già citato articolo ]
3 Criteri progettuali PRATICABILITA ogni parte della copertura deve essere raggiungibile per effettuare manutenzione in sicurezza e non necessariamente ogni superficie del tetto deve essere in grado di reggere il peso di un operatore. Naturalmente una copertura interamente transitabile garantisce migliori livelli di sicurezza e, in tal senso, deve essere preferita rispetto una soluzione che individua aree non sicure raggiungibili da percorsi di transito prestabiliti. Copertura interamente praticabile Copertura non interamente praticabile ma dotata di percorsi sicuri in grado di consentire la raggiungibilità dell intera copertura per la manutenzione
4 Criteri progettuali TRATTENUTA - POSIZIONAMENTO - ARRESTO CADUTA La normativa predilige soluzioni che impediscono l accadimento del rischio (dispositivo di trattenuta e posizionamento) rispetto soluzioni che ne limitano gli effetti (dispositivo di arresto della caduta). Una corretta progettazione del posizionamento degli ancoraggi consente di evitare ad un operatore la possibilità di caduta oltre la falda della copertura consentendogli di operare in trattenuta ed evitare l arresto caduta TRATTENUTA, POSIZIONAMENTO Condizione che per effetto del posizionamento dell ancoraggio e della lunghezza del dispositivo di collegamento all imbracatura non consente il raggiungimento delle aree a rischio caduta dall alto. Consente all operatore di avvicinarsi ai bordi della copertura o altre aree a rischio, senza però consentire la caduta (trattenuta).
5 Criteri progettuali ARRESTO CADUTA Condizione che ammette la possibilità di caduta in sicurezza, intendendo come sicura una caduta di un operatore che può essere arrestata portando sul corpo una tensione massima di 600 dan e consentendo di rimanere con i piedi ad almeno 1 metro di distanza da qualsiasi ostacolo. Il sistema consente l accadimento del rischio (caduta dall alto) contenendo gli effetti (arresta la caduta dell operatore prima che possa incontrare ostacoli, es. suolo o sporgenze di facciata). Può essere utilizzata solo dopo aver effettuato una attenta valutazione del tirante d aria minimo ed aver valutato come possibile un intervento di recupero in tempi brevi
6 D.P.I. anticaduta I dispositivi di protezione individuale anticaduta si dividono principalmente in: dispositivi di trattenuta e posizionamento (assolutamente non idonei all arresto della caduta) EN358 cintura - EN813 cosciali dispositivi di arresto della caduta EN 361 imbracatura
7 D.P.I. anticaduta I dispositivi di protezione individuale anticaduta si dividono principalmente in: dispositivi di trattenuta e posizionamento (assolutamente non idonei all arresto della caduta) EN358 cintura - EN813 cosciali dispositivi di arresto della caduta EN 361 imbracatura
8 Criteri progettuali In tutti i casi in cui si renda necessario recuperare persona caduta e sospesa risulta necessario un piano di emergenza. Nelle normali condizioni, qualora si sia in presenza di un presidio dei vigili del fuoco che possono intervenire in un tempo di circa 20 /30 minuti e sia possibile l accesso all area con i mezzi in dotazione al recupero, non si ritiene necessario la redazione di un piano di emergenza da richiedere nell ETC in quanto questo ridurrebbe la possibilità di accesso alle coperture da parte di maestranze fortemente qualificate anche per piccoli lavori manutentivi. Caso diverso è se si ammetta la possibilità di caduta in un contesto difficilmente raggiungibile da mezzi pubblici di soccorso. In tal caso nell ETC le prescrizioni per consentire l acceso alla copertura deve riportare l obbligatorietà di un piano di emergenza e il ricorso a soggetti in grado di attuarle (presenza di lavoratori che posseggano la capacità operativa di garantire autonomamente l intervento di emergenza in aiuto all utilizzatore sospeso al sistema di arresto caduta). Sotto l aspetto progettuale è bene considerare l impossibilità da parte del soccorritore di utilizzare gli ancoraggi sollecitati dalla caduta e di individuare ulteriori ancoraggi in grado di essere utilizzati per le procedure di recupero. Ciò detto è il soggetto responsabile della progettazione dell'elaborato tecnico della copertura che essendo chiamato a rispettare in primis quanto previsto dall art. 15 dlgs 81/08 in merito alla riduzione del rischio alla fonte dovrà effettuare le più idonee scelte progettuali, privilegiando, quando si tratta di soluzioni anticaduta, i sistemi di lavoro in trattenuta rispetto a sistemi in arresto caduta. Nel caso in cui si opti per soluzioni in arresto caduta si dovranno prevedere sistemi di recupero più idonei al contesto specifico dell opera (uso di PLE, sistemi di recupero su funi, ancoraggi supplementari, etc.) e le necessità formative dovranno essere coerenti con il sistema prescelto.
9 AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI USO DEL CORDINO UNI EN 354 DI LUNGHEZZA MAX m Se per la manutenzione è necessario salire sulla copertura stessa, questa deve essere dotata di un sistema che impedisce la caduta di un operatore o di un sistema di arresto caduta, che prevenga la possibilità da parte dell operatore di impattare contro ostacoli. La raggiungibilità non coincide con la possibilità da parte dell operatore di calpestare l intera superficie ma con la possibilità di poterla raggiungere con le mani per effettuare le opere manutentive. Sotto l aspetto della sicurezza è infatti preferibile far lavorare il lavoratore in Trattenuta, impedendogli la caduta oltre il bordo. Prevedendo l uso di un cordino che ha un estensione massima di 2 metri e il posizionamento di un ancoraggio, si possono individuare due distinte aree che permettono di operare in trattenuta: - l area in trattenuta di raggio maggiore di m 2,00 -l area raggiungibile di raggio di m 2,60 circa con l estensione del braccio
10 AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI
11 AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI
12 AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI PROTEZIONE DELLE ESTREMITÀ LATERALI E DELL ANGOLO: In presenza di elementi di criticità, architettonici e non (forti pendenze, canne fumarie, impianti, antenne,ecc.), è opportuno predisporre ad opportuna distanza dei dispositivi di ancoraggio accessori per evitare l impatto accidentale. Normalmente si consiglia di installare il sistema anticaduta principale (UNI en 795 classe C o D) lungo la trave di colmo lasciando uno spazio libero alle estremità di circa 2,00/2,30m. per evitare il pericolo di caduta. La posizione migliore in cui collocare l ancoraggio e consentire il raggiungimento in sicurezza dell angolo di una copertura è quella che consente di ridurre al minimo il rischio di caduta di un lavoratore e di operare in trattenuta. Utilizzare i dispositivi già in dotazione all operatore appare una soluzione semplice ed efficace per conseguire la sua sicurezza.
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