COMUNE DI CASTELLUCCIO SUPERIORE Provincia di Potenza

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1 COMUNE DI CASTELLUCCIO SUPERIORE Provincia di Potenza PIANO FINANZIARIO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI 1

2 PIANO FINANZIARIO Ad opera dell articolo 14 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 e s.m.i. è stato istituito il tributo sui rifiuti e sui servizi (TARES) a partire dal 1 gennaio A fronte dell entrata in vigore di questo nuovo tributo sono abrogati tutti i precedenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che di natura tributaria. Benché si dovesse trattare di un entrata di natura tributaria, esiste la possibilità ai Comuni di introdurre un entratacorrispettivo, qualora il gestore del servizio sia in grado di determinare, la quantità di rifiuto conferito, riportando ancora una volta l accento sulle problematiche mai risolte di tale tipo di prelievo, in primis la problematica legata all applicazione dell IVA. Contestualmente alle predette abrogazioni, è prevista anche la soppressione dell addizionale per l integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza, mentre rimane applicabile il tributo dovuto per il servizio di gestone dei rifiuti delle istituzioni scolastiche ed il tributo provinciale per l esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell ambiente, di cui all articolo 19, del D.Lgs. n. 504/92. Contestualmente al nuovo tributo è introdotto un ulteriore prelievo, costituito dalla maggiorazione disciplinata dal comma 13 dell articolo 14 in esame, fissata nella misura di 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, i quali possono, con deliberazione del consiglio comunale, modificare in aumento la misura della maggiorazione fino a 0,40 euro, anche graduandola in ragione della tipologia dell'immobile e della zona ove è ubicato. Questa facoltà è però sospesa per l anno Per quanto concerne la riscossione del nuovo prelievo di natura tributaria, è stabilito che il Comune, incassi il tributo unitamente all addizionale ambientale, mentre la maggiorazione è versata direttamente allo Stato. Va rimarcato che la finalità del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi è la copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti avviati allo smaltimento e di quelli inerenti ai servizi indivisibili dei Comuni. In particolare la copertura dei costi del servizio di raccolta e smaltimento riguarda sia la gestione dei rifiuti solidi urbani, sia quella dei rifiuti assimilati, nell intento di accorpare in un unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti da parte di tutti i Comuni del territorio nazionale. Tralasciando in questa sede le nozioni riguardanti i presupposti oggettivi e soggettivi della TARES, si vuole porre l attenzione sui criteri e le modalità da adottare per pervenire all elaborazione delle tariffe. Per determinare la tariffa occorre avere come riferimento l anno solare, a cui corrisponde un autonoma obbligazione tributaria. Pertanto il tributo verrà commisurato a presupposti di fatto tendenzialmente duraturi nel tempo, con la conseguenza che lo stesso presupposto del tributo viene riferito a distinti periodi temporali, caratterizzati appunto da un autonoma obbligazione d imposta e da distinti obblighi formali, strumentali all applicazione del tributo stesso. Il contribuente è quindi obbligato a presentare la dichiarazione per comunicare la propria situazione, ma tale obbligo rimane circoscritto alle sole modifiche sostanziali e cioè alle informazioni che riguardano l inizio/cessazione dell occupazione e quelle relative a variazioni intervenute rispetto alla denuncia originaria o comunque in possesso dell ente comunale. Tornando ad esaminare le modalità di determinazione della misura della tariffa, il legislatore rinvia al D.P.R. 27 aprile 1999, n Obiettivo del legislatore è la realizzazione di un sistema in grado di calcolare una tariffa correlata al conferimento del rifiuto, nell intento di determinare le tariffe medesime facendo riferimento alla quantità e qualità media ordinaria dei rifiuti prodotti per ogni unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia dell attività svolta. Il D.P.R. n. 158/1999 detta appunto gli specifici criteri per l'individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti, utili per la determinazione della tariffa, almeno in via transitoria. L elaborazione delle tariffe, in adesione alle norme del predetto decreto, avviene secondo il cosiddetto metodo normalizzato, già applicato in passato dai Comuni che avevano adottato la TIA e quindi, non sempre, è coerente con il nuovo tributo TARES. Nell individuare i costi da coprire, la nuova entrata, non rispecchia in maniera del tutto fedele i criteri previsti in materia di TIA. Se infatti si esaminano le modalità di determinazione della TARES, è possibile individuare le componenti di costo stabilite dalla norma richiamata. Queste sono: 1. una quota, calcolata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferiti agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti; 2. un altra quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti dagli utenti, al servizio fornito e all entità dei costi di gestione, con la finalità di raggiungere la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio; 2

3 3. è inoltre prevista la copertura dei costi indicati all art. 15 del D. Lgs. 36/2003, che concerne i costi di smaltimento dei rifiuti nelle discariche. Di fatto i costi di cui occorre garantire la copertura devono essere suddivisi in costi fissi, riguardanti la gestione del servizio nella sua parte indivisibile ed i costi variabili, tipici della parte di servizio dedicato alla raccolta ed allo smaltimento e direttamente correlati alla quantità di rifiuto prodotto. In particolare i costi sono così suddivisi: TOTALE COSTI FISSI= CSL + CARC + CGG + CCD +AC + CK TOT CF= Costi Spazzamento e Lavaggio + Costi Amm.vi per Acc.to,Riscossione e Contenzioso +Costi Generali Gestione + altri Costi + Costi d uso del capitale (questo non va considerato per la TARES) TOTALE COSTI VARIABILI= CRT + CTS + CRD + CTR TOT CV= Costi Raccolta e Trasporto + Costi Trattamento e Smaltimento + Costi Raccolta Differenziata per materiale + Costi Trattamento e Riciclo. L articolazione delle tariffe prevede la suddivisione degli utenti in due macroclassi: utenze ed utenze non. Ad ogni categoria vengono attribuiti specifici coefficienti che misurano la potenzialità di produrre rifiuto, sia in rapporto ai costi fissi che in relazione a quelli variabili. I predetti coefficienti sono distinti a seconda che la popolazione residente sia inferiore o superiore a abitanti e per ognuna di queste viene stabilita una suddivisione su base geografica: Nord, Centro e Sud. Cosi per le utenze sono fissati dei coefficienti di adattamento Ka per le determinazione della quota fissa, e dei coefficienti di adattamento Kb per la quantificazione della quota variabile. Analogamente per le utenze non sono attribuiti dei coefficienti Kc che misurano la potenzialità di produrre rifiuto utile per il calcolo della quota fissa, e dei coefficienti Kd in grado di determinare la quota variabile. Le due categorie di utenze sono ulteriormente suddivise: le utenze sono articolate in sei categorie in base al numero dei componenti il nucleo familiare, disponendo che l ultima categoria include, in via residuale, i nuclei con sei o più componenti. Per le utenze non il D.P.R. 158/99 ha riunito le diverse attività in categorie con omogenea potenzialità di produrre rifiuti, fissandone 30 per i Comuni con popolazione superiore a abitanti, e 21 per gli altri Comuni. Pertanto per il nostro Comune si farà riferimento a n. 21 categorie non. Attraverso l applicazione di specifici algoritmi, unitamente ai predetti coefficienti, da scegliere all interno di un intervallo, fra un minimo ed un massimo, sarà possibile pervenire alla determinazione delle tariffe da applicare. Il dettaglio delle operazioni e delle elaborazioni da eseguire sono riportati nel succitato D.P.R. n. 158/99. Per giungere alla determinazione della tassa dovuta da ogni contribuente, le tariffe calcolate con le modalità sopra descritte devono essere rapportate ai parametri di misurazione del rifiuto conferito che, per le utenze sono rappresentati dai componenti del nucleo familiare e dalla superficie tassabile, mentre per le utenze non viene preso a riferimento solamente la superficie imponibile. Questo elemento costituisce un paramento fondamentale per il calcolo della tassa che, tuttavia, evidenzia anche un aspetto di criticità per molti uffici perché per la quasi totalità degli oggetti imponibili occorre fare riferimento alla superficie catastale. Infatti per le disposizioni in materia di TARES la superficie imponibile è data: a) fino all attuazione delle disposizioni di cui al comma 9-bis dell art. 14 del D.L. n. 201/2011 la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati; b) per le altre unità immobiliari la superficie assoggettabile al tributo comunale è costituita da quella calpestabile. Va inoltre ricordato che il contribuente è chiamato, oltre che a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, a versare una quota, pari a 0,30 euro al metro quadrato di superficie, finalizzata a coprire i costi indivisibili. Tale maggiorazione è destinata allo Stato che ne beneficerà mediante versamento diretto in suo favore. E il caso di rilevare che l ente comunale, in applicazione alla potestà regolamentare attribuita dall art. 52 del D.Lgs. n. 446/97, può introdurre specifiche riduzioni tariffarie ed esenzioni. In merito alle riduzioni tariffarie, il legislatore ripropone situazioni già disciplinate con il precedente regime disciplinato dalla TARSU, prevedendo la possibilità di ridurre la tariffa nella misura massima del 30% per: 3

4 - abitazioni con unico occupante, pur risultando superflua una specifica riduzione delle tariffe per questa categoria di utenze, già parametrate alla potenzialità di produrre rifiuto, in ragione del coefficiente di misurazione fissato dal D.P.R. n. 158/99, che attribuisce un rifiuto inferiore ai nuclei familiari con un minor numero di componenti; - abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo; - locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente; - abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all anno, all estero; - fabbricati rurali ad uso abitativo. Possono poi essere previste riduzioni: - per zone in cui non è effettuata la raccolta, con riduzione non superiore al 40% della tariffa, graduando la riduzione in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta; - per la raccolta differenziata delle utenze, modulando la riduzione della tariffa; - per i produttori che dimostrano di aver avviato il rifiuto al recupero, mediante applicazione di un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di detti rifiuti assimilati; - per altre casistiche deliberate dal Consiglio comunale. Per quanto concerne tutte le modalità per eseguire gli adempimenti tributari, si rinvia al regolamento comunale per l applicazione della TARES. Il dettaglio delle elaborazioni tariffarie sono riportate nell allegato alla presente delibera. OBIETTIVI ED INTERVENTI DI IGIENE URBANA Il servizio di spazzamento delle strade, delle piazze e dei vicoli comunali viene effettuato manualmente da due operatori ecologici, uno dei quali si occupa del centro storico, con cadenza giornaliera, e dei vicoli, con cadenza settimanale, mentre l altro si occupa della pulizia delle strade limitrofe all abitato, con cadenza settimanale. Vengono spazzate le aree interessate dal mercato con cadenza quindicinale, mentre viene spazzata l area interessata dalla fiera nel giorno 25 maggio di ogni anno. Lo svuotamento dei cestini presenti nelle aree di proprietà comunale è effettuato con frequenza giornaliera. OBIETTIVI ED INTERVENTI DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RSU ED ORGANIZZAIONE DEL SERVIZIO L obiettivo di riduzione della produzione di RSU dovrà continuare a perseguirsi attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini per una maggiore differenziazione dei rifiuti e mediante il potenziamento dei sistemi già in atto di raccolta dell organico puntuali e separati dall indifferenziato. Il raggiungimento di tale obiettivo, oltre alla riduzione complessiva del rifiuto prodotto dall intera comunità, consentirà all Amministrazione di attuare una più equa applicazione della tassazione. Infatti il servizio di raccolta RSU e differenziata effettuato nel nostro Comune ha subito, nel corso degli ultimi anni una modifica sostanziale, essendo passato dal sistema di raccolta con cassonetti e campane per la differenziata (plastica, carta e vetro) posizionati lungo le strade del centro abitato al sistema porta a porta effettuato nel centro abitato. Per le restanti parti del territorio, contrade e case sparse, la raccolta avviene con il metodo tradizionale dei cassonetti. Sono stati, inoltre, distribuiti circa 30 compost ad altrettanti famiglie, per la raccolta dell umido. La raccolta differenziata si articola come di seguito: il lunedì mercoledì e sabato raccolta umido/indifferenziata; martedì raccolta carta; giovedì raccolta plastica; il 1 venerdì di ogni mese raccolta di materiale ingombrante. La raccolta del vetro e lattine avviene mediante conferimento nelle campane presenti sul territorio comunale, mentre la raccolta di farmaci scaduti e delle pile esauste viene effettuata con contenitori collocati sul territorio comunale. La trasformazione sostanziale, iniziata a partire dal 13 luglio 2010, ha portato ad un incremento notevole delle percentuali di raccolta differenziata, raggiungendo, nel contempo, il risultato di una drastica riduzione del conferimento in discarica. I dati sono evidenti e leggibili nel seguente modo: 4

5 - nell anno 2010, nel corso del quale è entrato in vigore il nuovo sistema di raccolta, si è raggiunta una percentuale di raccolta differenziata pari al 18,75% annua, che si è incrementata dal 13/07/2010 (inizio raccolta differenziata con il sistema porta a porta), fino alla percentuale del 36%. - tale percentuale ha subito, poi, un aumento nel 2011 quando il sistema è entrato a pieno regime e si è mantenuto costante anche per l anno Al 31 Dicembre 2012, le utenze totali servite erano 473, di cui 439 utenze e 34 utenze non. Nel 2013, invece, le utenze totali sono 527, di cui 493 utenze e 34 utenze non. Attualmente, il rifiuto indifferenziato e la frazione umida vengono conferiti presso la discarica ubicata in Sant'Arcangelo o in altro sito individuato dagli enti competenti nel caso di impossibilità tecnica del predetto impianto a ricevere il rifiuto. OBIETTIVO ECONOMICO L obiettivo economico stabilito dalla normativa vigente per l anno 2013, che pertanto l Amministrazione comunale è tenuta a rispettare, è la copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale. Al 31/12/2012, invece, la percentuale di copertura del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani era così suddivisa: 48% a carico degli utenti 52% a carico del Comune MODELLO GESTIONALE Il modello gestionale ed organizzativo adottato dal Comune di Castelluccio Inferiore per la fornitura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani prevede l affidamento in appalto di tutte le attività connesse al ciclo di gestione dei rifiuti solidi urbani, sia in merito alla raccolta dei rifiuti indifferenziata, sia in merito alla raccolta differenziata. Il servizio di igiene ambientale che si concreta nell attività di spazzamento, raccolta e trasporto a discarica degli RSU e degli RSAU, è gestito dalla ditta Ecologic Systems S.r.l. con sede legale in Muro Lucano (PZ), sulla base del contratto stipulato il 17 maggio 2012, del capitolato speciale d oneri e della lettera d invito, approvati con determinazione n. 282 Area tecnica del 30/12/2011. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI E in corso l istruttoria per le procedure del nuovo bando di gara per l affidamento del servizio pluriennale di raccolta dei rifiuti, le cui risultanze verranno utilizzate per eventuali modifiche del Piano Finanziario, qualora l'esito della gara o altri fattori facessero discostare significativamente (in aumento o in riduzione) dalle previsioni di spesa o di entrata con le quali è stata redatta la parte C del presente Piano. CONSUNTIVO DI GESTIONE Il è riuscito negli ultimi anni a diminuire progressivamente il costo dello smaltimento dei rifiuti attraverso una raccolta differenziata come sopra detto. 5

6 PREVISIONE DEI COSTI ANNO 2013 Le procedure connesse alla trasformazione tariffaria comportano l evidenziazione analitica dei costi di gestione rifiuti all interno di bilanci comunali e la loro trasparente attribuzione a voci di costo indicate dal DPR 158/99 che ne impone la copertura totale attraverso la tariffa. Il piano finanziario è articolato seguendo i criteri di aggregazione dei singoli costi, così come proposti dal D.P.R. 158/99, sintetizzati nella successiva tabella. Determinazione costi sostenuti CG Costi di gestione Voci di bilancio: B6 costi per materie di consumo e merci (al netto dei resi,abbuoni e sconti) B7 costi per servizi B8 costi per godimento di beni di terzi B9 costo del personale B11 variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci B12 accontamento per rischi, nella misura ammessa dalle leggi e prassi fiscali B13 altri accantonamenti B14 oneri diversi di gestione CGIND Costi di gestione del ciclo dei servizi RSU indifferenziati CGD Costi di gestione del ciclo di raccolta differenziata CSL costi di lavaggio e spazzamento strade 2.197,36 CRT costi raccolta e trasporto rsu ,68 CTS costi trattamento e smaltimento rsu ,00 AC altri costi (realizzazione ecocentri,campagna informativa, consulenze,sacchetti biodegradabili e quanto non compreso nelle precedenti voci) 0,00 CRD costi per la raccolta differenziata (costi di appalto e/o convenzioni con gestori) ,16 CTR costi di trattamento e riciclo (per umido e verde, costi di compostaggio e trattamenti) 895,50 CC Costi comuni CARC Costi Amministrativi di Accertamento e Riscossione (costi amministrativi del personale, di accertamento, riscossione e contenzioso) 0,00 CGG Costi Generali di Gestione (del personale che segue l'organizzazione del servizio o appalto minimo 50% di B9) ,00 CCD Costi Comuni Diversi (costo del personale a tempo determinato, quote dei costi di materiali e dei servizi come elettricità, gas, acqua, pulizie, materiali di consumo, cancelleria e fotocopie) 0,00 CK Costi d'uso del capitale Amm Ammortamenti 0,00 Acc Accantonamento 0,00 R Remunerazione del capitale R=r(KNn-1+In+Fn) r tasso di remunerazione del capitale impiegato KNn-1 capitale netto contabilizzato dall'esercizio precedente In investimenti programmati nell'esercizio di riferimento Fn fattore correttivo in aumento per gli investimenti programmati e in riduzione per l'eventuale scostamento negativo 0,00 Ipn Inflazione programmata per l'anno di riferimento 0,00 % Xn 0,00 % 6

7 Recupero di produttività per l'anno di riferimento CKn Costi totali ΣT = ΣTF + ΣTV ,70 TF - Totale costi fissi ΣTF = CSL+CARC+CGG+CCD+AC+CK ,36 TV - Totale costi variabili ΣTV = CRT+CTS+CRD+CTR ,34 La ripartizione dei costi tra parte fissa e parte variabile risulta così definita: Costi totali per utenze Costi totali per utenze NON ΣTd = Ctuf + Ctuv ,20 ΣTn = Ctnf + Ctnv ,80 % attribuzione costi a utenze e non % costi attribuibili utenze % costi attribuibili utenze NON 70,00% 30,00% Ctuf - totale dei costi fissi attribuibili utenze Ctuv - totale dei costi variabili attribuibili utenze Ctnf - totale dei costi fissi attribuibili NON utenze Ctnv - totale dei costi variabili attribuibili NON utenze Ctuf = ΣTF x 70,00% Ctuv = ΣTV x 70,00% Ctnf = ΣTF x 30,00% Ctnv = ΣTV x 30,00% , , , ,60 SUDDIVISIONE UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE La Tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica, l ente deve ripartire tra le due categorie l insieme dei costi da coprire e il potenziale dei rifiuti prodotti secondo criteri razionali. Per la ripartizione dei costi è stata considerata l equivalenza Tariffa rifiuti (tassa rifiuti) = costi del servizio ed è stato quantificato il gettito derivante dalle utenze e calcolata l incidenza percentuale sul totale. Per differenza è stata calcolata la percentuale di incidenza delle utenze non. La situazione delle due categorie di utenza nei ruoli Trsu per il 2012 era la seguente: Costi totali utenze ΣTd = Ctuf + Ctuv Costi totali attribuibili alle utenze ,20 Ctuf - totale dei costi fissi attribuibili alle utenze ,80 Ctuv - totale dei costi variabili attribuibili alle utenze ,40 Costi totali utenze non ΣTn = Ctnf + Ctnv Costi totali attribuibili alle utenze non ,80 Ctnf - totale dei costi fissi attribuibili alle utenze non 8.134,20 Ctnv - totale dei costi variabili attribuibili alle utenze non ,60 7

8 TARIFFE UTENZE DOMESTICHE Le tariffe così elaborate sono riportate nella tabella sottostante: Tariffa di riferimento per le utenze KA appl Num uten KB appl Tariffa utenza domestica mq Coeff di adattamento per superficie (per attribuzione parte fissa) Esclusi immobili accessori Coeff proporzionale di produttività (per attribuzione parte variabile) Tariffa fissa Tariffa variabile USO DOMESTICO-UN COMPONENTE USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI USO DOMESTICO-QUATTRO COMPONENTI USO DOMESTICO-CINQUE COMPONENTI USO DOMESTICO-SEI O PIU` COMPONENTI USO DOMESTICO-UN COMPONENTE-70% abitazione ,82 0,75 89,41 0,60 0, , ,37 0,88 75,59 1,40 0, , ,00 1,00 61,00 1,80 0, , ,00 1,08 55,00 2,20 0, , ,00 1,11 15,00 2,90 0, , ,00 1,10 2,00 3,40 0, , ,00 0,75 4,00 0,60 0, , USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI-70% abitazione 1.320,00 0,88 8,00 1,40 0, , USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI-70% abitazione 657,00 1,00 6,00 1,80 0, , USO DOMESTICO-QUATTRO COMPONENTI-70% abitazione 1.059,00 1,08 7,00 2,20 0, , USO DOMESTICO-CINQUE COMPONENTI-70% abitazione 103,00 1,11 1,00 2,90 0, , USO DOMESTICO-SEI O PIU` COMPONENTI-70% abitazione 265,00 1,10 1,00 3,40 0, , USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI-30% Abitazioni a disposizione e stagionale ,03 1,00 213,01 1,80 0, ,

9 TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE I risultati ottenuti sono riportati nella tabella sottostante. Tariffa di riferimento per le utenze non KD appl Tariffa utenza non domestica mq KC appl Coeff potenziale di produzione (per attribuzione parte fissa) Coeff di produzione kg/m anno (per attribuzione parte variabile) Tariffa fissa Tariffa variabile 2.5 ALBERGHI CON RISTORAZIONE 400,00 1,01 8,91 0, , ALBERGHI SENZA RISTORAZIONE 3.390,00 0,85 7,51 0, , UFFICI,AGENZIE,STUDI PROFESSIONALI 955,39 0,90 7,89 0, , NEGOZI ABBIGLIAMENTO,CALZATURE,LIBRERIA,CARTOLERIA 66,00 0,94 8,24 0, , EDICOLA,FARMACIA,TABACCAIO,PLURILICENZE 76,00 1,02 8,98 0, , ATTIVITA` ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE(FALEGNAME,IDRA ATTIVITA` ARTIGIANALI DI PRODUZIONE BENI SPECIFICI 0,00 0,78 6,85 0, , ,00 0,67 5,91 0, , RISTORANTI,TRATTORIE,OSTERIE,PIZZERIE 1.203,00 5,54 48,74 2, , BAR,CAFFE`,PASTICCERIA 534,00 4,38 38,50 2, , SUPERMERCATO,PANE E PASTA,MACELLERIA,SALUMI E FORM ATTIVITA` ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE(FALEGNAME,IDRA-30% attività artigianali 248,00 0,57 5,00 0, , ,00 0,78 6,85 0, ,

10 PREVISIONE TARIFFA SERVIZI INDIVISIBILI Previsione tariffa servizi indivisibili Tariffa servizi Mq rapportati al periodo Importo unitario Mq x tariffa Importo riduzioni Totale tariffa servizi 1.-TRIBUTO SERVIZI ,00 0, , , ,08 TOTALE ,00 0, , , ,08 CONFRONTO TARIFFE SIMULATE E PRECEDENTI Descrizione tariffa 1.1-Uso domestico-un componente 1.2-Uso domestico-due componenti 1.3-Uso domestico-tre componenti 1.4-Uso domestico-quattro componenti 1.5-Uso domestico-cinque componenti 1.6-Uso domestico-sei o piu` componenti 2.5-Uso non domestico-alberghi con ristorazione 2.6-Uso non domestico-alberghi senza ristorazione 2.8-Uso non domestico- Uffici,agenzie,studi professionali 2.10-Uso non domestico-negozi abbigliamento,calzature,libreria,c artoleria 2.11-Uso non domestico- Edicola,farmacia,tabaccaio,plurilic enze 2.12-Uso non domestico-attivita` artigianali tipo botteghe(falegname,idra 2.15-Uso non domestico-attivita` artigianali di produzione beni specifici 2.16-Uso non domestico- Ristoranti,trattorie,osterie,pizzerie 2.17-Uso non domestico- Bar,caffe`,pasticceria 2.18-Uso non domestico- Supermercato,pane e pasta,macelleria,salumi e form - Imposta relativa a immobili non calcolati nell`anno corrente (cessati,sospesi,...) Sup. med. O1 = Imposta precedente O2 = Mag. + Add. Ex Eca prec. O3 = O1+O2 Incasso prececente O4= Add.prov. precedente N1 = Imposta prevista N2=N1-O3 Differenza incasso N3 = % Differenza N4= Add. Prov. prevista N5=N4-O4 Differ. Add. Prov ,20 561, ,32 280, ,11 674,79 10,93% 342,36 61, ,83 789, ,11 394, , ,45 35,67% 588,98 194, , , ,12 866, , ,67 99,01% 1.896, , ,16 567, ,48 283, , ,40 105,59% 641,49 357, ,72 185, ,30 92, , ,45 114,94% 219,39 126, ,62 17,96 197,58 8,98 713,46 515,88 261,09% 35,67 26, ,00 0,00 0,00 0,00 818,79 818,79 0,00% 40,94 40, ,25 146, ,27 73, , ,38 263,98% 292,33 219, ,65 104, ,71 52, ,57 589,86 51,52% 86,73 34, ,90 7,60 83,50 3,80 125,15 41,65 49,88% 6,26 2, ,80 3,68 40,48 1,84 156,89 116,41 287,57% 7,84 6, ,96 316, ,46 158, , ,44 30,54% 227,25 69, ,35 17,14 188,49 8,57 202,31 13,82 7,33% 10,12 1, ,88 609, ,66 304, , ,25 100,96% 674,00 369, ,71 40,78 448,49 20, , ,09 954,11% 236,38 215, ,32 23,54 258,86 11,77 285,28 26,42 10,20% 14,26 2, ,53 128, ,69 64,08 0, ,69 0,00% 0,00-64,08 TOTALI , , , , , ,06 0,00% 5.320, ,74 10

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