Breve excursus storico della mediazione civile e commerciale

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1 Torna la mediazione obbligatoria: una opportunità di sviluppo e crescita sociale Breve excursus storico della mediazione civile e commerciale a cura della Dott.ssa Elisabetta Lezzi - Commissione di studio sulla Mediazione Arbitrato e Conciliazione 1

2 Breve excursus storico della mediazione civile e commerciale Dalla riforma del 2010 alla nota pronuncia della Consulta di fine2012,finoagiungereallaconversioneinleggedelcd. Decreto del Fare, la materia della Mediazione ha vissuto mutamenti profondi e sostanziali ed è stata al centro di un'attenzione mai così vasta rispetto al passato. Propulsore di tanta popolarità è stata l'obbligatorietà della mediazione, che ha spiccato il volo nei primi mesi del 2011, epoi havistotarpatelealisolo18 mesipiùtardi. Ma oggi è tornata con diversi cambiamenti, presentandosi come ulteriore opportunità per lo sviluppo e la crescita sociale 2

3 Breve excursus storico della mediazione civile e commerciale Direttiva comunitaria 2008/52/CE Legge delega n. 69 del 18 maggio 2009 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 Decreti interministeriali n. 180/2010 e n. 145/2011 Sentenza Corte Costituzionale n. 272 del 24 ottobre 2012 Decreto del fare n. 69/ convertito in legge n. 98 del 9 agosto

4 Direttiva comunitaria 2008/52/CE Con la direttiva comunitaria n 2008/52/CE del 21 maggio 2008, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno imposto agli Stati membri di facilitare l accesso alla risoluzione alternativa delle controversie e di promuovere la composizione amichevole delle medesime, incoraggiando il ricorso alla mediazione e garantendo un equilibrata relazione tra tale strumento e il procedimento giudiziario 4

5 Direttiva comunitaria 2008/52/CE Nella disposizione comunitaria si indica una sorta di formula del minimo comun divisore in materia di mediazione tra i diversi ordinamenti nazionali degli Stati membri dell Unione Europea. quattro sono gli obiettivi da raggiungere: 1) inquadrare e migliorare l attività di mediazione nel contesto europeo e segnatamente in tema di formazione dei mediatori; 2) consentire che gli accordi transattivi, raggiunti in seguito ad una mediazione, possano essere confermati in sede giudiziale o amministrativa; 3) tutelare il segreto della mediazione; 4) sospendere i termini di prescrizione e decadenza durante la mediazione. 5

6 Legge delega n. 69 del 18 maggio 2009 Il Parlamento italiano con l art. 60 della legge delega n. 69 del 18 giugno 2009 ha conferito al Governo la delega legislativa a regolamentare la mediazione finalizzata alla conciliazione di tutte le controversie in materia civile e commerciale vertenti su diritti disponibili. 6

7 Legge delega n. 69 del 18 maggio 2009 La legge delega non prevede una struttura rigida e predeterminata del procedimento della mediazione, ma è orientata a far assorbire la fattispecie normativa pilota, contenuta negli articoli da 38 a 40 del Dlgs n. 5 del 17/1/2003, che tratta degli organismi per la conciliazione societaria. Tali norme, infatti, verranno in seguito abrogate dal legislatore delegato, che utilizzerà l esperienza stragiudiziale degli organismi di conciliazione come un punto di riferimento per il suo intervento normativo. 7

8 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 In netto anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla direttiva comunitaria, si arriva quindi al 4 marzo 2010, data in cui viene promulgato il decreto legislativo n. 28, contenente la Disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Con l emanazione di tale provvedimento, si è colta l opportunità per rendere omogeneo un settore disorganico e frammentario, quale appunto quello degli organismi che gestivano la conciliazione e la mediazione stragiudiziale, predisponendo un provvedimento minimale, che lascia il massimo spazio alle iniziative di autoregolazione del mondo professionale. 8

9 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 Nella Relazione Illustrativa allo schema del Dlgs 28/2010 si evidenzia che l elemento caratterizzante introdotto dalla nuova disciplina è dato dalla finalità di assistenza delle parti nella ricerca di una composizione non giudiziale di una controversia. Per controversia è da intendersi la crisi di cooperazione tra soggetti privati, risolubile non soltanto attraverso la netta demarcazione tra torti e ragioni di ciascuno, ma anche per mezzo di accordi amichevoli che tendano a rinegoziare e a ridefinire gli obiettivi, i contenuti e i tempi del rapporto di cooperazione, in vista del suo prolungamento, e non necessariamente della sua chiusura definitiva. 9

10 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 la nuova definizione della mediazione : attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formazione di una proposta per la risoluzione della stessa. 10

11 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 La vera novità che si introduce nel nostro ordinamento è la capacità deflattiva dell istituto della mediazione, che dovrà contribuire a dare una soluzione all ingolfamento delle cause giudiziarie presso i Tribunali, che provoca, a sua volta, elevati tempi di attesa ritenuti non più accettabili, con conseguenti spese processuali sempre più cospicue. 11

12 Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 Per rafforzare la capacità di raggiungere le suddette finalità il decreto ha previsto nell art. 5 che l esperimento della mediazione sia condizione di procedibilità del processo civile avente il medesimo oggetto, limitatamente a quelle materie considerate più litigiose e per le quali si intravede la necessità, o l interesse, di un proseguimento del rapporto tra le parti. 12

13 Decreti interministeriali n. 180/2010 e n. 145/2011 Qualche mese dopo la pubblicazione del decreto legislativo n. 28/2010, il quadro normativo della disciplina in materia di mediazione si completa con l emanazione del DM n. 180 del 18 ottobre 2010, entrato in vigore il 5 novembre Con tale decreto interministeriale viene stabilito il Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del Registro degli Organismi di mediazione e dell elenco dei formatori per la mediazione, nonché, l approvazione delle indennità spettanti agli organismi medesimi, ai sensi dell art. 16 del Dlgs 28/

14 Decreti interministeriali n. 180/2010 e n. 145/2011 Le diverse criticità sollevate dall applicazione della nuova disciplina porteranno il 6 luglio 2011 all emanazione del DM n. 145, con il quale viene introdotto l impegno per il mediatore, ad un attività formativa obbligatoria, consistente in un tirocinio assistito, che si esplica nel dover assistere ad almeno 20 casi di mediazioni nell arco di un biennio e si stabilisce un criterio di coerenza tra la formazione accademica e l esperienza del mediatore con l oggetto della controversia affidatagli. 14

15 Sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2012 Con la sentenza n. 272 del 24 ottobre 2012 (pubblicata in GU n. 49 del 12/12/2012) la Consulta dichiara l illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del decreto legislativo 28/2010, limitatamente alla parte in cui prevede il carattere obbligatorio della mediazione nelle materie indicate dall'art. 5 c.1 del citato Dlgs; il tentativo di mediazione non rappresenta più condizione di procedibilità rispetto al processo giudiziale ordinario. 15

16 Sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2012 La mediazione, per propria natura, non è e non può essere, una giustizia minore, come qualcuno ha voluto far credere. Ma il peccato d'origine, che ha poi trascinato la mediazione obbligatoria dinnanzi al banco della Consulta, ha dato modo di alimentare questo falso messaggio. Si è diffusa, volutamente o no, l'errata convinzione che la mediazione sia stata eliminata in toto, mentre era solo quella obbligatoria che veniva cassata 16

17 Il Decreto del fare n.69/13 convertito in Legge n. 98/13 Grazie alle numerose dichiarazioni favorevoli al rilancio e alla promozione della mediazione,, manifestatesi nei mesi successivi alla pronuncia della Corte Costituzionale, il Governo in carica ha inserito, tra le misure urgenti di rilancio economico del Paese, il ripristino dell'obbligatorietà del tentativo di mediazione civile e commerciale quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale. 17

18 Il Decreto del fare n.69/13 convertito in Legge n. 98/13 Tra le novità introdotte si ritiene opportuno segnalare l'art. 84-bis del Decreto del Fare, inserito dalla legge di conversione, il quale ha modificato l'art. 2643, c.1, c.c., inserendo tra gli atti soggetti a trascrizione l'accordo di mediazione che accerti l'usucapione. In tal modo, si è risolto uno dei nodi cruciali che sono venuti ad emergere nel corso della prima fase di funzionamento. Infatti, con la sottoscrizione del processo verbale e l autentica da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato, si rende l'accordo opponibile ai terzi dalla data della trascrizione. 18

19 Libro Verde sulla qualità degli Organismi di Mediazione Durante questa prima fase di gestione della nuova disciplina, la Direzione Generale della Giustizia Civile, a cui è affidata l attività di vigilanza sia sugli Organismi di Mediazione che sugli Enti di Formazione, aveva avvertito l esigenza di individuare una specifica procedura finalizzata, oltre che al controllo sulla regolarità formale circa la sussistenza dei requisiti imposti per l ottenimento dell accreditamento ministeriale, anche alla verifica delle effettive modalità di gestione del servizio di mediazione. 19

20 Libro Verde sulla qualità degli Organismi di Mediazione Con queste motivazioni la Direzione Generale della Giustizia Civile aveva quindi avviato una consultazione pubblica, mirata a raccogliere le opinioni e le esperienze di tutti coloro che hanno preso parte al funzionamento di tale strumento. La consultazione si è conclusa a gennaio del L obiettivo era quello di ottenere una completa ed esaustiva definizione di standard minimi di qualità che ciascun organismo avrebbe dovuto adottare, anche nell ottica di poter pervenire ad una adeguata valutazione del loro operato. 20

21 Prime considerazioni sul ritorno della Obbligatorietà della Mediazione Nonostante le perplessità sollevate per alcune delle modifiche apportate alla disciplina della mediazione dalla conversione in legge del Dl. 69/2013, è senz'altro positivo il fatto che comunque l'obbligatorietà sia stata reintrodotta. 21

22 Prime considerazioni sul ritorno della Obbligatorietà della Mediazione Occorre far conoscere lo strumento della Mediazione alle imprese e alla collettività in genere, al fine di far maturare in loro la consapevolezza che la composizione stragiudiziale delle controversie apre ad una prospettiva più ampia e di lungo periodo e conduce alla armonia sociale, se, opportunamente e correttamente, inserito nell ambito del sistema giustizia. 22

23 Prime considerazioni sul ritorno della Obbligatorietà della Mediazione Il miglior modo per comprendere e valutare il servizio di mediazione è provarlo. Certamente le sue potenzialità non possono che incontrare, ad esempio, il favore degli imprenditori, i quali potranno apprezzarne le qualità di agilità, efficacia e concretezza, le medesime di cui si compone necessariamente lo spirito costruttivo dell'agire imprenditoriale. 23

24 Grazie per l attenzione FINE Dott.ssa Elisabetta Lezzi - Commissione di studio sulla Mediazione Arbitrato e Conciliazione 24

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