DIRITTO E LEGISLAZIONE VETERINARIA: ORIGINI E SIGNIFICATO DEI PROVVEDIMENTI PER IL MEDICO VETERINARIO

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1 DIRITTO E LEGISLAZIONE VETERINARIA: ORIGINI E SIGNIFICATO DEI PROVVEDIMENTI PER IL MEDICO VETERINARIO

2 Tra scienza e normativa dalle 7 righe dedicate alla veterinaria legale in Storia della veterinaria di V. Chiodi, 1957 al corpus disciplinare di oggi non c è ramo dell attività veterinaria che non sia regolamentato dalla legge all insegna della pratica finalità che questo ordine di sapere (la medicina veterinaria) esige un misto di cognizioni mediche e di leggi applicabili ai vari casi (Pozzi, 1807)

3 La Medicina Veterinaria Pubblica tutela l interesse pubblico in tre modi: Collaborando con il potere esecutivo (P.A.) Collaborando con il Giudice Collaborando con il Legislatore e pertanto cureremo l accertamento e l esame dei fatti e dei fenomeni di competenza medico veterinaria per metterli in relazione con le norme giuridiche, scritte o consuetudinarie, ai fini dei diritti civili, commerciali e penali (Ghisleni) apporto di competenza del veterinario sia pubblico che pratico

4 Il veterinario introdotto alla conoscenza degli elementi di: diritto penale diritto civile diritto amministrativo che concernono la professione alla conoscenza della norma veterinaria alla verifica applicabilità dei programmi sanitari all analisi di problematiche sanitarie del territorio al rilevamento dei dati epidemiologici scienza medica trova supporto in elementi giuridici maggiore efficacia Ruolo del veterinario

5 Ruolo del veterinario Rapporto norma/sua applicabilità Dalla nascita della norma veterinaria Dodecalogo di Lancisi (protomedico di Papa Clemente VII, 1700): Prima norma veterinaria scritta e generalizzata, con Disposizioni di facere o non facere che dovevano essere conosciute e applicate La norma veterinaria diviene parte integrante della professione veterinaria L operatore veterinario deve conoscere la norma generale e quella a contenuto tecnico

6 Invadenza della legislazione Proliferano le norme di vario livello (leggi, regolamenti, decreti ) di varia derivazione (nazionale e comunitaria) che disciplinano tutti i settori della professione del medico veterinario, sia pubblico che privato Due conseguenze fondamentali: 1. dubbi interpretativi sempre maggiori, spesso legati a tecniche legislative approssimative ed a dettati normativi non in armonia, se non addirittura contrastanti; 2. aumento esponenziale delle fonti di responsabilità di origine normativa a carico dei medici veterinari

7 L interpretazione della norma non può essere lasciata a studiosi che: non conoscono gli aspetti tecnici del dispositivo di legge non conoscono la peculiarità dell intervento veterinario non conoscono la specificità della terminologia non conoscono i progressi della tecnica Non conoscono quello che devono disciplinare!!

8 Il ruolo della depenalizzazione Nel momento in cui il legislatore sottrae all Autorità giudiziaria alcuni illeciti, assegnandoli alla competenza dell Autorità amministrativa, il tecnico si riappropria della norma a contenuto tecnico Nessuno può correttamente interpretarla meglio del professionista del settore Conosce aspetti di tempo, modo e luogo Oltre alle finalità che la norma si prefigge Circolo di efficienza operativa: il tecnico ispira la norma ed è lui stesso ad applicarla Vale anche per il provvedimento amministrativo

9 Il veterinario (tecnico) ispira la norma Solo lui può recepire correttamente la finalità insita nel dettato legislativo e quindi la sua corretta applicazione Ruolo dell Università Ruolo dei corsi di aggiornamento Qualificare i professionisti Valutare l efficacia normativa e proporre modifiche Conferire alle norme maggiore corrispondenza alla realtà operativa e quindi migliore esecutività Avvicinare anche il cittadino alla legge (< diffidenza)

10 Il veterinario e la legge In epoca di civiltà del diritto il cittadino: rivendica sempre maggiori diritti non soggiace passivamente alle disposizioni, anche se provengono da organi statali ritiene di poter sindacare l attività del pubblico funzionario e del libero professionista E più facile il ricorso nei confronti di chi rappresenta l istituzione pubblica del professionista

11 Per il veterinario: Necessità di approfondire (e aggiornare) la conoscenza di elementi di diritto penale, civile e amministrativo inerenti all esercizio professionale inerenti alla concretezza della professione Diritto Amministrativo Diritto sanitario Diritto Veterinario

12 Il veterinario pubblico e la legge

13 Il servizio veterinario pubblico Inquadramento storico normativo D.P.R. n. 320/54 Regolamento di Polizia Veterinaria è il caposaldo della Sanità Pubblica Veterinaria Individua il ruolo e i compiti del Servizio Veterinario Pubblico: definisce i rapporti con gli organismi istituzionali definisce i rapporti con i cittadini fornisce un primo elenco di attività e compiti propri del servizio stesso

14 Legge 23 dicembre 1978 n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale Esprime il principio fondamentale del diritto alla tutela della salute avvia il percorso che conduce ai nuovi Servizi Veterinari introduce le USL (Unità Sanitarie Locali) come unico centro di riferimento assistenziale, i cui organi hanno rilevanza esterna Art. 16 (Servizi veterinari): La legge regionale stabilisce norme per il riordino dei servizi veterinari a livello regionale nell ambito di ciascuna unità sanitaria locale o in un ambito territoriale più ampio, tenendo conto della distribuzione e delle attitudini produttive ( ) Art. 20 (Attività di prevenzione) Art. 21 (Organizzazione dei servizi di prevenzione) Art. 22 (Presidi e servizi multizonali di prevenzione)

15 D. Lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria prevede la riorganizzazione dei servizi delle unità sanitarie locali che svolgono le funzioni previste dagli artt. 16, 20, 21 e 22 della L. n. 833/78, fatte salve le competenze attribuite dalla legge ad altre autorità, in un apposito Dipartimento per la prevenzione, che deve essere articolato almeno nei servizi di: 1. prevenzione ambientale 2. igiene degli alimenti 3. prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro 4. igiene e sanità pubblica 5. servizi veterinari, articolati nelle 3 aree funzionali a. Sanità animale b. Igiene degli alimenti di o.a. e loro derivati c. Igiene di allevamenti e produzioni zootecniche

16 D. Lgs. n. 502/92 Istituisce un modello di Sanità Pubblica Veterinaria in un programma di prevenzione integrato Il ruolo delle tre aree funzionali è definito nell ambito delle attività del dipartimento di prevenzione 3 Servizi, funzionalmente correlati Servizio di igiene degli Alimenti di Origine Animale e derivati Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche

17 Il Dipartimento di prevenzione art. 7, D. Lgs. 229/99 Le Regioni ne istituiscono uno presso ciascuna A.USL con funzioni di: garantire la tutela della salute collettiva perseguire obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie, miglioramento della qualità della vita supportare le necessità della A.USL per: profilassi delle malattie infettive tutela della collettività dai rischi sanitari e infortunistici sanità pubblica veterinaria, compresa la sorveglianza epidemiologica tutela igienico sanitaria degli alimenti sorveglianza e prevenzione nutrizionale

18 Igiene e sanità pubblica Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Igiene degli alimenti e della nutrizione Dipartimento di prevenzione Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazionecons ervazione e trasporto degli alimenti di o.a. e loro derivati Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Sanità animale I Servizi Veterinari all interno del Dipartimento sono dotati di autonomia organizzativa e tecnico-funzionale e rispondono direttamente delle risorse assegnate

19 Rapporto con gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (D. Lgs. 502/92) L IZS fornisce un supporto all Autorità sanitaria locale. I Servizi Veterinari si avvalgono della collaborazione tecnicoscientifica degli IZS, che operano in stretta collaborazione e coordinamento con le A.USL per la diagnosi e il controllo delle malattie, l igiene e il controllo degli alimenti di o.a. e il controllo dei mangimi per animali (attività di sanità pubblica veterinaria)

20 Il ruolo dei Servizi Veterinari Essenziale nell ambito di: Eradicazione e profilassi delle malattie infettive Sicurezza alimentare Tutela di uomo e animali Organizzazione del Dipartimento di Prevenzione

21 Attività dei Servizi Veterinari Possono essere distinte in: Attività pianificate in senso verticale, per area di intervento Attività trasversali, che interessano contemporaneamente due o più aree Attività di tipo repressivo Attività di tipo preventivo Interconnessione e non dicotomia opera di prevenzione più incisiva opera di repressione più efficace

22 Normative di riferimento: Regionali Nazionali Comunitarie Approccio metodologico evoluto: Controllo dei punti critici (a maggior rischio) rapporto costo beneficio Attività mirata, basata su riscontri epidemiologici per ottimizzare l efficacia degli interventi riducendo i costi Percezione positiva delle prestazioni rese, da parte dell utente Migliorare la comunicazione rivolta verso l esterno, per far conoscere il sistema e la sua efficacia servizi veterinari come cardine del sistema di prevenzione

23 L esercizio professionale del pubblico dipendente Svolgimento di Compiti Funzioni conferiti dalla norma: per l attività veterinaria Art. 14 Legge di riforma sanitaria n. 833/78 (Unità Sanitarie Locali) LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE

24 Art. 14 Legge di riforma sanitaria n. 833/78 Nell'ambito delle proprie competenze, l'unità sanitaria locale provvede in particolare a: a) Profilassi e polizia veterinaria b) Ispezione e vigilanza veterinaria sugli animali destinati ad alimentazione umana c) Ispezione e vigilanza veterinaria sugli impianti di macellazione, di trasformazione e vendita degli alimenti di origine animale d) Ispezione e vigilanza veterinaria sull alimentazione zootecnica e sulle malattie trasmissibili dagli animali all'uomo e) Ispezione e vigilanza sulla riproduzione, f) Ispezione e vigilanza veterinaria su allevamento e sanità animale g) Ispezione e vigilanza veterinaria sui farmaci di uso veterinario; h) Benessere animale

25 Molteplicità di ambiti Molteplicità di normative Moltiplicazione delle responsabilità 1. Considerazione per la rilevanza pubblica del settore oggetto d intervento legislativo (la salute dei pazienti e la salute pubblica); 2. Convinzione che l omessa regolamentazione del settore possa consentire condotte dannose per la collettività (rilevante interesse pubblico dell esercizio della professione veterinaria) bisogno di specifica regolamentazione

26 RESPONSABILITA DELLA PROFESSIONE VETERINARIA CIVILE AMMINISTRATIVA PENALE non sono tra loro alternative ma si possono cumulare, a seconda dei casi, in tutto ovvero anche solo in parte

27 RESPONSABILITA CIVILE RESPONSABILITA DERIVANTE DAL RAPPORTO DI CURA (ipotesi tipica) Responsabilità contrattuale nel caso di errore nella diagnosi o nella terapia. La controparte deve fornire la prova solo dell inadempimento e del conseguente danno patrimoniale, mentre è onere del veterinario provare che l inadempimento non sia ascrivibile a sua colpa. Responsabilità extracontrattuale nel caso di violazione di un diritto soggettivo di un terzo non derivante da un inadempimento contrattuale (es: reazione violenta prevedibile dell animale durante un intervento che provochi danno al proprietario). Il terzo deve fornire la prova della lesione del diritto, del conseguente danno patrimoniale e della colpa del veterinario.

28 RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA RESPONSABILITA DERIVANTE DA VIOLAZIONE DI DOVERI AMMINISTRATIVI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE La conseguenza è l applicazione di sanzioni amministrative. In linea di massima è configurabile solo nei confronti del veterinario pubblico che, quale impiegato pubblico, esercita una funzione amministrativa. Può trovare applicazione anche nei confronti del veterinario libero professionista quando operi per conto della Pubblica Amministrazione (es: veterinario privato convenzionato)

29 RESPONSABILITA PENALE RESPONSABILITA DERIVANTE DA COMMISSIONE DI ILLECITI DI NATURA PENALE Alcuni reati sono ipotizzabili solo nei confronti del veterinario pubblico in quanto richiedono la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio che dalla legge viene ricollegata all esercizio di una pubblica funzione amministrativa ovvero di un pubblico servizio : abuso d ufficio (323 c.p.) rifiuto o omissione di atti d ufficio (328 c.p.) peculato (314 c.p.) concussione, corruzione ( c.p.) Altri reati sono, invece, ipotizzabili nei confronti di qualsiasi veterinario, anche del veterinario libero professionista (es: quelli di cui alla Legge n. 189/04)

30 IL VETERINARIO E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO

31 Potere esecutivo Eseguire e far eseguire il dettame contenuto nella norma giuridica Governo Presidente e Consiglio dei Ministri Pubblica Amministrazione Diritto amministrativo: insieme delle norme che regolano il potere esecutivo dello Stato Pubblica amministrazione per eccellenza è lo Stato, nell'esplicazione del potere esecutivo Interesse della società primario rispetto a quello del singolo

32 l ampiezza dei compiti affidati allo Stato richiede: meno burocrazia modelli più elastici e duttili gestione manageriale dell amministrazione Lo Stato amministrazione, per lo svolgimento della propria attività viene affiancato da altre strutture amministrative distinte dai Ministeri il cui ambito di attività si estende a tutto il territorio dello Stato. Il panorama dei soggetti appartenenti al novero delle pubbliche amministrazioni non si esaurisce al livello centrale. Nel novero degli Enti pubblici, infatti, rientrano soggetti amministrativi aventi una competenza delimitata territorialmente, con compiti attribuiti avendo riguardo alle esigenze locali (federalismo)

33 OBIETTIVO DI REALIZZARE UN MODELLO DI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA EFFICIENTE Procedimento amministrativo Insieme di atti ed operazioni poste in essere dall amministrazione al fine dell emanazione di un atto amministrativo perfetto ed efficace. legge 241 del 1990 l attività amministrativa idonea a: perseguire gli obiettivi individuati dal legislatore per la cura degli interessi pubblici garantire i migliori risultati in relazione ai mezzi a disposizione garantire un immediato e agevole controllo di tutti i momenti e di tutti i passaggi in cui si esplica l operato dell amministrazione

34 Provvedimento amministrativo Mezzo attraverso il quale la P.A. esercita il potere attribuitole dalla legge, finalizzato alla realizzazione di pubblici interessi pubblica funzione Manifestazione di volontà di un Autorità amministrativa nell esercizio della propria potestà amministrativa Riguarda un caso concreto e destinatari determinati o determinabili Dotato di forza giuridica perché destinato a modificare situazioni giuridiche in modo autoritativo

35 DIRITTO AMMINISTRATIVO E DIRITTO VETERINARIO DIRITTO AMMINISTRATIVO Norme che regolano il potere esecutivo dello Stato DIRITTO SANITARIO Norme che regolano la sanità DIRITTO VETERINARIO Studio delle relazioni giuridiche in cui è impegnato il veterinario LP: prevalgono le norme dl comportamento verso il cliente PUBBLICO: prevalgono le norme che regolano la sua posizione di autorità

36 Veterinario LP: Dir. Amm. come potere esecutivo mira a far eseguire Accertare l abilitazione a esercitare Disciplinare la sorveglianza sul personale veterinario, la lotta all esercizio abusivo della professione Salvaguardare la specializzazione professionale Dir. Amm. come potere esecutivo impone obblighi di diritto pubblico Denuncia di fatti inerenti alla salute pubblica Denuncia di malattie infettive Messa a disposizione in caso di calamità Veterinario Pubblico: Dir. Amm. regola il suo rapporto con l amministrazione di appartenenza Dir. Amm. come potere esecutivo gli chiede atti che soddisfino l interesse dello Stato e del cittadino

37 la preparazione del veterinario ufficiale deve comprendere la conoscenza del provvedimento amministrativo: natura e forma elementi e requisiti finalità e destinatari fasi di emanazione Capacità di predisporlo Facoltà di predisporlo (competenza principio di legalità)!

38 Caratteristiche del provvedimento amministrativo I. unilaterale, poiché la manifestazione di volontà in cui esso si concreta proviene dalla pubblica autorità (fini istituzionali) autoritarietà, ha capacità di provocare unilateralmente effetti nella sfera giuridica dei destinatari. con rilevanza esterna, destinato a esplicare i suoi effetti nei confronti di soggetti estranei all organismo da cui promana, quali i privati cittadini (atto amministrativo) differente da atto interno, che invece non ha la capacità di produrre effetti nei confronti dei terzi (Es. circolari, pareri, atti istruttori, proposte di delibera) complesso di attività indispensabili affinché l Ente possa perseguire i propri fini istituzionali, quale, ad esempio, l istruzione di una pratica.

39 II. Esecutorietà, capacità per la stessa amministrazione, di portare direttamente ad esecuzione il provvedimento amministrativo anche contro la volontà del privato destinatario del provvedimento stesso. Non serve l intervento del giudice. incidenza nella sfera del singolo principio di legalità: esecutorietà attribuibile solo ai provvedimenti per i quali sussiste una specifica previsione normativa in tal senso.

40 Elementi del provvedimento amministrativo ELEMENTI ESSENZIALI (sono giuridicamente necessari per dar vita all atto) Agente, autorità emanante ( ) Destinatario, chi deve attenersi alla prescrizione Volontà, di emanare l atto (consapevolmente voluto) Oggetto, contenuto dell atto Forma, essenziale solo quando la legge lo prevede Affinché un atto amministrativo esista è necessario che sia manifestato dall'organo competente a emanarlo, che sia riferibile a esso e indichi di provenire dal suo autore.

41 Agente: deve essere un organo della p.a. munito della competenza relativa alla emanazione dell atto legittimamente investito della funzione che esercita Destinatario: determinato / determinabile mancanza del destinatario nullità dell atto erronea individuazione annullabilità Oggetto: può consistere in un comportamento, un fatto, un bene rappresenta la parte precettiva dell atto. Consiste in ciò che con esso la p.a. intende autorizzare, disporre, ordinare, concedere, attestare, ecc. varia con il variare dell atto, in quanto ogni atto è caratterizzato da un contenuto proprio deve essere determinato, possibile, lecito, deve essere espressione di una potestà amministrativa. Altrimenti è inesistente o nullo

42 Finalità: attiene all aspetto funzionale dell atto, allo scopo che persegue. ogni atto amm. è caratterizzato dalla propria funzione istituzionale e ad essa deve corrispondere. affinchè l atto possa esistere è necessario che l atto sia preordinato ad un compito della p.a., cioè la sua finalità deve essere collegata alla funzione amministrativa

43 Struttura formale dell atto amministrativo INTESTAZIONE indicazione dell autorità da cui promana l atto (legittimata e competente ad emanare l atto) PREAMBOLO parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l atto stesso è stato adottato, nonché le attestazioni relative agli atti preparatori MOTIVAZIONE vi deve essere sempre (art. 3 L. 241/90: trasparenza) parte descrittiva, nella quale la p.a. indica gli interessi coinvolti nel procedimento parte valutativa, nella quale la p.a. valuta comparativamente gli interessi motivando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un interesse in luogo di un altro deve indicare i presupposti di fatto, le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell amministrazione, in relazione alle risultanze dell istruttoria;

44 Struttura formale dell atto amministrativo DISPOSITIVO parte precettiva dell atto e costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria LUOGO indicazione del luogo in cui è stato emanato DATA importante per la vigenza delle leggi rispetto alla contingenza SOTTOSCRIZIONE firma dell autorità che emana l atto o di quella a tal fine delegata

45 COMPOSIZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO intestazione (Autorità che emette l atto) preambolo e motivazione: *(richiamo delle norme dalla generale a quella specifica; leggi che conferiscono la competenza all Autorità Amministrativa) * su parere conforme (richiamo dei pareri se esistenti ) *fatto contingente dispositivo: *ORDINANZA *PRESCRIZIONE *DICHIARAZIONE *DECRETO *CERTIFICAZIONE ECC >contiene: 1) DESTINATARIO; 2) OGGETTO dell Atto luogo e data sottoscrizione. In mancanza l atto è nullo

46 SOTTOSCRIZIONE La firma dell atto può essere delegata DELEGA di Firma: l agente si riserva la competenza per la materia delega un altra persona solo alla firma DELEGA di Funzione: l agente delega la funzione ad un altra persona con un Atto di Delega che deve essere citato nel preambolo del provvedimento Deve risultare atto scritto datato

47 Atto PERFETTO, al termine del suo processo formativo Atto VALIDO, possiede tutti gli elementi Atto INESISTENTE, manca un elemento essenziale Atto INVALIDO, ha un vizio: di legittimità (incompetenza relativa, eccesso di potere, violazione di legge ) di merito (illogicità manifesta, inopportunità) MODIFICA O REVOCA Da parte dell autorità amministrativa che ha emanato l atto o da organi superiori gerarchicamente

48 INESISTENZA DELL ATTO AMMINISTRATIVO È nullo il provvedimento amministrativo che: manca degli elementi essenziali, è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Manca un elemento essenziale dell atto difetto di qualità di organo pubblico del soggetto (atto compiuto dall usurpatore) incompetenza assoluto dell organo volontà viziata da violenza fisica oggetto impossibile, illecito, indeterminato mancanza di forma essenziale mancanza del destinatario

49 INVALIDITA DELL ATTO AMMINISTRATIVO ANNULLABILITA 21 octies. Annullabilità del provvedimento. 1. È annullabile il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza. L atto è annullabile quando uno degli elementi essenziali è viziato I vizi di legittimità sono espressamente contemplati dalla legge e comportano l annullamento dell atto

50 INESISTENZA DELL ATTO AMMINISTRATIVO CASISTICA 1 INESISTENZA DEL SOGGETTO quando l agente che ha emanato l atto non è qualificabile come Organo della p.a. in quanto non esiste con la stessa p.a. alcun rapporto organico, sia di diritto (es. instaurato con atto di assegnazione all organo o all ufficio), sia di fatto (ossia prescindendo da un atto di assegnazione ma concorrendo i presupposti per la configurazione dell agente come funzionario di fatto ) 2 INCOMPETENZA PER TERRITORIO si verifica quando l atto viene emanato da un organo che può essere competente, ma fuori della sua sfera di competenza territoriale (da Asl ad Asl)

51 INESISTENZA DELL ATTO AMMINISTRATIVO CASISTICA 3 INCOMPETENZA ASSOLUTA PER MATERIA l organo amministrativo emana un atto in materia del tutto sottratta alla competenza amministrativa e riservata ad altro potere dello Stato (straripamento di potere o difetto di attribuzione) (emanazione di sanzioni con D.M. mentre il potere legislativo sanzionatorio spetta al Parlamento) l organo amministrativo emana un atto riservato alla competenza di un settore amministrativo completamente diverso (verbale di contestazione di violazioni di norme sanitarie emesso dalle Guardie forestali accertatrici)

52 INESISTENZA DELL ATTO AMMINISTRATIVO CASISTICA 4 INESISTENZA DELL OGGETTO L oggetto designa il destinatario o la res sui quali l atto è destinato ad incidere, ossia produrre effetti giuridici L oggetto è inesistente quando: non esiste in rerum natura è indeterminato o indeterminabile non è idoneo fisicamente o giuridicamente agli effetti che il provvedimento mira a produrre

53 INESISTENZA DELL ATTO AMMINISTRATIVO CASISTICA 5 MANCANZA DI FORMA ESSENZIALE 6 INESISTENZA DEL CONTENUTO manca la parte precettiva la parte precettiva è indeterminabile o indeterminata il precetto è illecito il precetto è impossibile 7 MANCANZA DI FINALITA l atto amministrativo non è preordinato al perseguimento di un interesse pubblico della p.a.

54 ILLEGITTIMITA E ILLICEITA L atto amministrativo che presenti dei vizi di legittimità è illegittimo e, pertanto, è annullabile L annullabilità è esplicitamente dalla legge che ne disciplina gli effetti e nei indica i singoli casi. ILLEGITTIMITA Devesi considerare illegittimo l atto amministrativo quando presenta un vizio di uno dei suoi elementi essenziali e, pertanto risulta difforme dalla normativa giuridica che lo disciplina in merito ai requisiti richiesti per la sua validità L ordinamento giuridico sanziona l atto amministrativo qualificandolo illegittimo e lo annulla. In caso di violazione alla legge, l ordinamento prevede l eliminazione dell atto in quanto illegittimo.

55 ILLEGITTIMITA E ILLICEITA ILLICEITA Tale ipotesi si concretizza nella violazione di norme giuridiche che non disciplinano atti ma sanzionano comportamenti lesivi di diritti soggettivi altrui. L illiceità scaturisce sempre e solo da un comportamento contra ius, e al quale la legge ricollega una responsabilità e una assoggettabilità per l autore dell illecito ad una SANZIONE

56 ILLEGITTIMITA E ILLICEITA VIZI DI LEGITTIMITA R.D n Testo Unico delle leggi del Consiglio di Stato INCOMPETENZA ECCESSO DI POTERE VIOLAZIONE DI LEGGE

57 INCOMPETENZA L incompetenza può essere relativa, ossia per grado e per materia e comporta l annullabilità dell atto, o Assoluta, che comporta la nullità dell atto ECCESSO DI POTERE Sviamento di potere (Consiglio di Stato), ossia l autorità abbia usato un suo potere discrezionale per un fine diverso da quello per il quale potere steso le è stato attribuito Cattivo uso di potere da parte della p.a. Insieme delle violazioni di quei limiti interni della discrezionalità amministrativa, che, pur non essendo consacrati in norme positive sono inerenti alla natura stessa del potere esercitato (pubblico interesse, causa del potere esercitato, osservanza dei precetti di logica e di imparzialità)

58 VIOLAZIONE DI LEGGE Comprende tutte quelle fattispecie che non rientrano nelle categorie dell incompetenza e dell eccesso di potere. La violazione di legge si sostanzia in un contrasto tra l atto e l ordinamento giuridico indipendentemente dal comportamento (di dolo o di colpa) dell agente. Consiste nella mancata applicazione della legge o nella falsa applicazione della legge

59 VIOLAZIONE DI LEGGE Casistica: vizio di forma: inosservanza delle regole prescritte per la manifestazione di volontà difetto di motivazione o motivazione insufficiente (L. n. 241/1990) inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi contenuto illegittimo difetto di presupposti legali disparità di trattamento ed ingiustizia manifesta violazione dei criteri di economicità, efficacia, e pubblicità dell azione amministrativa (L. n. 241/1990)

60 VIOLAZIONE DI LEGGE Individuato il contrasto tra la norma e l atto amministrativo, viene accertata la violazione di legge. Tuttavia l atto esiste ed è efficace fino a quando non viene definitivamente pronunciato l annullamento. L atto illegittimo, è giuridicamente esistente è efficace fino a quando non viene annullato è esecutorio, per cui, se e fino a quando non viene annullato, l atto può essere eseguito dalla p.a. in via diretta e coattivamente. L annullamento ha efficacia retroattiva.

61 Classificazione del provvedimento amministrativo NATURA 1. Atti di amministrazione attiva comprendono le attività con cui la P.A. agisce operativamente per realizzare i propri fini (deliberative ed esecutive) 2. Atti di amministrazione consultiva comprendono le attività dirette a fornire alle autorità, che devono provvedere su un determinato oggetto, i chiarimenti del caso, sotto forma di pareri, consigli, direttive, orientamenti. 3. Atti dell amministrazione di controllo consiste nelle attività dirette a sindacare l operato degli agenti a cui sono demandati i compiti di amministrazione attiva.

62 Atti di amministrazione attiva a) Atti negoziali di volontà Atti di ammissione o esclusione (es. a un concorso) Atti di autorizzazione (rimuovono un limite posto dalla legge è ad personam) Concessioni (creano un diritto nuovo, es. affidamento del servizio di trasporti) Dispense (esonerano da un adempimento, es. non movimentare un animale da una zona infetta) Ordini e Divieti Ordinanze ingiunzioni Nullaosta provvedimenti Espropriazione riduttivi dei diritti dei Requisizione destinatari Revoca (es. di licenza precedentemente rilasciata dalla stessa P.A.) provvedimenti ampliativi della sfera giuridica soggettiva dei singoli

63 Ordinanza Nel diritto amministrativo le Ordinanze consistono in tutti quegli atti che creano obblighi o divieti e impongono ordini Per essere fonti del diritto le ordinanze devono avere carattere normativo, cioè creare delle regole generali ed astratte.

64 Ordinanza di necessità e urgenza Sono emanate da autorità amministrative che sono espressamente investite di tale potere Per fare fronte a situazioni di URGENTE NECESSITA La legge attribuisce il potere a determinati organi ma non prevede i casi concreti in cui deve essere esercitata tale prerogativa Nè pone limiti precisi al contenuto delle odz

65 Ordinanza di necessità e urgenza Le Autorità preposte provvedono a disporre il contenuto per far fronte alla situazione creatasi, Di volta in volta, Al verificarsi della situazione di necessità e finchè questa non perdura Necessità e urgenza costituiscono un presupposto di legittimità

66 IL VETERINARIO PUBBLICO: LA QUALIFICA DI UFFICIALE

67 VETERINARIO PRESTATORE D OPERA INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale 2. Autonomia e discrezionalità 3. Obbligazione di mezzi Art C.C. La prestazione d opera intellettuale è caratterizzata da: impiego dell intelligenza e della cultura in misura prevalente rispetto a lavoro manuale discrezionalità del prestatore d opera nella esecuzione della prestazione il fatto che oggetto della prestazione è il mero compimento dell attività, indipendentemente dal risultato che sarà raggiunto (c.d. obbligazione di mezzi)

68 QUALIFICHE GIURIDICHE DEI MEDICI VETERINARI: Esercente un attività di pubblica necessità (art. 359 C.P) Pubblico ufficiale (art. 357 C.P.) Incaricato di pubblico servizio (art. 358 C.P.) Ufficiale di Polizia giudiziaria (art.55 C.p.p.)

69 Qualifica di persona esercente una attività di pubblica necessità Soddisfa fini di utilità sociale Esercitata da privati dotato di specifici requisiti (iscrizione all Albo) Art.359 C.P. Sono persone che esercitano un servizio di pubblica necessità: i privati che esercitano professioni forensi o sanitarie (o altre), il cui esercizio è vietato senza una speciale abilitazione. lo Stato, imponendo l obbligo di avvalersi di un laureato in medicina veterinaria per la diagnosi e la cura degli animali, si fa carico di accertarsi della sua preparazione pratica applicativa. VETERINARIO LIBERO PROFESSIONISTA

70 Servizio di pubblica necessità: attività socialmente utile che non si riferisce né direttamente né indirettamente allo Stato o altro Ente pubblico, ma viene svolta da liberi professionisti, abilitati ad esercitare la professione libera, alla cui opera ricorre il pubblico in caso di bisogno.

71 VETERINARIO PUBBLICO Qualifica di pubblico ufficiale (P.U.) Definizione di P.U. Agisce manifestando la potestà d imperio dell ente pubblico (lo rappresenta) Art. 357 C.P. Impiegati dello Stato o di altro ente pubblico che esercitano, permanentemente o temporaneamente, una pubblica funzione legislativa, amministrativa o giudiziaria Ogni altra persona che esercita, temporaneamente o permanentemente, gratuitamente o con retribuzione, volontariamente o per obbligo, una pubblica funzione legislativa, amministrativa o giudiziaria

72 Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della Pubblica Amministrazione e dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi ELEMENTI DISTINTIVI: esercizio di una funzione pubblica formare o concorrere a formare la volontà della P.A. Veterinario P.U. Agisce per il raggiungimento dei fini istituzionali dell ente pubblico (sanità animale, sicurezza alimentare ) Es. CTU, ufficiale sanitario

73 La qualifica di pubblico ufficiale deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o semplici privati, possono e debbono quale che sia la loro posizione soggettiva formare e manifestare, nell'ambito di una potestà regolata dal diritto pubblico, la volontà della p.a., ovvero esercitare, indipendentemente da formali investiture, poteri autoritativi, deliberativi o certificativi, disgiuntamente e non cumulativamente considerati. (Cassazione penale 7 giugno 2001) L attività del soggetto pubblico ufficiale non è una semplice attività materiale, ma deve concorrere a formare e rappresentare la volontà dell ente Il potere non deve solo spettare al soggetto, ma anche essere effettivamente e concretamente esercitato.

74 Non serve un investitura formale né duratura Concreto esercizio funzionario di fatto Nella gran parte dei casi il P.U. è anche un pubblico dipendente, ma le due qualifiche non sempre coincidono. Il pubblico ufficiale può infatti essere: 1. Un dipendente pubblico. 2. Un cittadino o un privato professionista incaricato dello svolgimento di compiti espressione di un pubblico potere. 3. Un lavoratore dipendente che nell ambito del proprio rapporto di lavoro espleta funzioni pubbliche nell ambito di attuazione di volontà pubblica. Qualifica rivestita da: Dipendenti allo sportello o a contatto con il pubblico Coloro che effettuano sopralluoghi Coloro che rilasciano certificazioni o pareri richiesti dalla legge

75 INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO La persona incaricata di un pubblico servizio è, dopo il pubblico ufficiale, la seconda qualifica soggettiva pubblicistica penalmente rilevante prevista all interno del codice penale Art. 358 del codice penale: sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale. Tutti i dipendenti che svolgono compiti negli uffici pubblici

76 Pubblica funzione: Esercizio di poteri pubblici decisionali, di formazione della volontà dell Ente pubblico Svolgimento di : Poteri deliberativi Poteri autoritativi Funzioni di rappresentanza Funzioni di direzione d ufficio Funzioni di certificazione

77 In tema di responsabilità del pubblico ufficiale in nostro ordinamento prevede: 1. Specifiche ipotesi di responsabilità penale 2. Responsabilità disciplinare (se il P.U. è anche dipendente) 3. Responsabilità patrimoniale

78 RESPONSABILITA PENALE CODICE PENALE TITOLO SECONDO DEI DELITTI CONTRO LA P.A. CAPO PRIMO DEI DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA P.A. Reati caratterizzati da: la qualifica dell autore Pubblico ufficiale la particolarità degli interessi offesi il corretto funzionamento della P.A. e il suo prestigio I reati devono risultare attinenti all attività affidata dallo Stato al Pubblico Ufficiale

79 Articolo 314 C.P. Peculato: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria ( ) Articolo 317 C.P. Concussione: Il pubblico ufficiale o l incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità ( ) Più grave del peculato perché è illegittima strumentalizzazione dei poteri attribuiti influisce sulla libera determinazione del cittadino Corruzione: Rispetto alla concussione, il privato non subisce l azione di prevaricazione e condizionamento del P.U. ma la concorda o sollecita

80 Articolo 323 C.P. Abuso d ufficio: Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti intenzionalmente procura a sè o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto ( ) 1. Soggetto attivo del reato è il pubblico ufficiale 2. La condotta deve essere inerente alle funzioni svolte dal P.U. 3. La volontà deve essere finalizzata alla violazione di norme di legge e di regolamento. 4. La volontà deve essere finalizzata a procurare ad altri mediante questa condotta un vantaggio o un danno entrambi ingiusti. La caratteristica: manca un vantaggio per il pubblico ufficiale l abuso d ufficio può consistere anche in un conflitto di interessi

81 Art. 324 C.P. Interesse privato in atti d ufficio: fare o contribuire ad emettere atti favorevoli a sé o ai parenti Es. relazione sulle condizioni igieniche di un allevamento di suini di proprietà sua o di un parente

82 Articolo 328 C.P. Rifiuto di atti d ufficio omissione: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo ( ) 1. Soggetto attivo del reato è il pubblico ufficiale 2. La condotta è il rifiuto di compiere un atto (il rifiuto deve essere indebito non è tale se l omissione sia imposta da situazioni di necessità o forza maggiore oppure dove vi siano ordini specifici che la impongono) 3. L atto deve essere un vero e proprio atto amministrativo La caratteristica: È delitto plurioffensivo: la norma tutela sia il cittadino sia la P.A. (buon andamento e trasparenza) Figure particolari di reato: Quando il vet. libero prof. è nominato perito dall Autorità Giudiziaria (art. 366 C.P.)

83 RESPONSABILITA DI POLIZIA GIUDIZIARIA Si configura a carico dei Medici Veterinari dipendenti da pubbliche amministrazioni (ministeriali e S.S.N.)

84 UFFICIALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza Qualifica di origine generale Sono ufficiali di polizia giudiziaria a competenza speciale: nei limiti del servizio cui sono destinati e secondo le rispettive attribuzioni (art. 57 comma 3 c.p.p.) i medici veterinari ai quali le leggi e i regolamenti attribuiscono le funzioni di polizia giudiziaria. Incarico implicito il Pubblico Ministero dirige le indagini e dispone direttamente della Polizia Giudiziaria.

85 L art. 32 della L. 833/1978 (Funzioni di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria) conferisce a tutti gli addetti alla vigilanza veterinaria, sia vigili che veterinari, la qualifica di organi di polizia giudiziaria, nell ambito e/o nello svolgimento delle loro funzioni. Forma limitata di competenza e attribuzione della qualifica, in via eventuale e al verificarsi di una determinata circostanza conferita a tutte le altre persone incaricate di accertare e ricercare determinate specie di reati Sono ufficiali o agenti di p.g. nei limiti del servizio a cui sono destinati, secondo le attribuzioni conferite dalle leggi e dai regolamenti

86 un addetto a un servizio di sanità veterinaria, in tutti i casi in cui, nello svolgimento di un attività di prevenzione dei reati veterinari, rileva elementi di reato, viene investito della qualifica di U.p.g. o a.p.g. igiene degli alimenti difesa dalle malattie infettive diffusive di animali produzione e commercio delle sostanze destinate all alimentazione (art. 3 legge n. 283/1962)

87 l acquisizione della qualità di u.p.g. o a.p.g. si ricollega all insorgenza di un reato occorre che si svolgano determinate funzioni di competenza, che comportino un attività di prevenzione rispetto a reati Funzioni di polizia giudiziaria solo: 1. nei limiti del servizio; 2. secondo le rispettive attribuzioni; 3. attribuzioni individuate da leggi e regolamenti. Notizia di reato: ipotesi concreta, serie di indizi ragionevoli

88 N.B. la depenalizzazione! Ha privato della nozione di reato e ricondotto al rango di violazione amministrativa una serie di condotte (es. TULLSS) meno frequente la possibilità di rivestire la qualifica Eccezioni: Reati previsti dal Codice penale: L. 189/04 presidio alla crescente esigenza di tutela dell animale in quanto essere senziente art. 500 diffusione di una malattia delle piante e degli animali pericolosa all economia rurale o forestale ovvero al patrimonio zootecnico della Nazione ( ) Art. 438 e sgg. epidemia, avvelenamenti di acque e sostanze alimentari, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari contraffatte e adulterate o nocive

89 Art. 515, 516 e 517 frodi in esercizio di commercio, vendita di sostanze non genuine come genuine Art. 467 e sgg. falsità in sigilli o segni e/o strumenti di identificazione o autenticazione (es. in attività di controllo delle carni) Legge n. 283/62 tutela dell igiene degli alimenti Legge n. 833/78, art. 32 attribuisce al Sindaco e al Presidente della Giunta Regionale la facoltà di emettere di ordinanze contingibili e urgenti in materia Art. 650 violazione alle Ordinanze contingibili e urgenti: chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall autorità per ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica, di ordine pubblico o di igiene, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con l arresto fino a tre mesi o con l ammenda fino a lire

90 FUNZIONI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA (UFFICIALI E AGENTI) Art. 55 c.p.p. La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa: prendere notizia dei reati e riferirne all A.G. impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori ricercarne gli autori compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale (accertamenti urgenti, sequestri ) svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall'autorità giudiziaria (atti, accertamenti, notifiche, testimonianza durante la fase dibattimentale). la norma denota carattere di obbligatorietà, è perentoria e non dice ha facoltà, può

91 ATTIVITÀ DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA attività di informazione: acquisizione e comunicazione della notizia di reato al Pubblico Ministero attività di investigazione: ricerca delle fonti di prova attività di assicurazione: mantenere le fonti di prova attività esecutiva e strumentale: assicurare lo svolgimento dei compiti di Polizia Giudiziaria e attuare quindi i provvedimenti scelti dall Autorità Giudiziaria.

92 ATTIVITÀ DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA procedere anche d iniziativa a sequestro probatorio (corpo di reato o cose pertinenti al reato) ovvero a sequestro preventivo (se la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato può aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati)

93 Se vi è pericolo che le cose, le tracce e i luoghi si alterino o si disperdano o comunque si modifichino e il Pubblico Ministero non può intervenire tempestivamente, ovvero non ha ancora assunto la direzione delle indagini, Gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria compiono i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose, procedendo, ove occorra o si rendesse necessario, mediante il sequestro del corpo del reato e delle cose a questo pertinenti. Art.113 norme di attuazione c.p.p. Accertamenti urgenti della polizia giudiziaria 1. Nei casi di particolare necessità e urgenza, gli atti previsti dagli artt. 352 e 354 commi 2 e 3 del Codice possono essere compiuti anche dagli agenti di polizia giudiziaria

94 ART. 331 c.p.p. Denuncia da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio Salvo quanto stabilito dall'articolo 347, i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio che, nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di reato perseguibile di ufficio, devono farne denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito. La denuncia è presentata o trasmessa senza ritardo al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria ( omissis...) Obbligo di riferire senza ritardo la notizia di reato secondo le regole dettate dall art. 347 c.p.p.

95 Art. 347 c.p.p Obbligo di riferire la notizia del reato Acquisita la notizia di reato, la polizia giudiziaria, senza ritardo, riferisce al pubblico ministero, per iscritto, gli elementi essenziali del fatto e gli altri elementi sino ad allora raccolti, indicando le fonti di prova e le attività compiute, delle quali trasmette la relativa documentazione. Comunica, inoltre, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti ( omissis ) entro 48 ore trasmette il verbale delle operazioni compiute (sequestro) informativa e trasmissione dei primi atti all A. G.

96 OSSERVAZIONE: IL VETERINARIO U.P.G. E IL RAPPORTO CON L ORGANIZZAZIONE GERARCHICA DI APPARTENENZA La funzione di polizia giudiziaria non si svolge nell ambito dell organizzazione gerarchica amministrativa di cui fa parte il veterinario pubblico Avviene sotto la direzione dell autorità giudiziaria *, in un ambito di dipendenza funzionale Distacco momentaneo di dipendenza sul piano funzionale dall ambito gerarchico d inserimento Collegamento funzionale con la Magistratura nella sua articolazione di competenze N.B. si può sempre scegliere la via dell informativa al superiore gerarchico, purchè sia garantita l immediatezza dell informazione all A.G. * il Pubblico Ministero dirige le indagini e dispone direttamente della Polizia Giudiziaria

97 Art. 357 C.P. Omessa denuncia di reato da parte del P.U. Il Pubblico Ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da L a 1 milione. La pena è della reclusione fino a un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria (57 c.p.p. ), che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto (347 c.p.p.) Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa (Art. 361 c.p.)

98 Art. 358 Omessa denuncia da parte di un incaricato di pubblico servizio L'Incaricato di un Pubblico Servizio che omette o ritarda di denunciare all'autorità indicata nell'articolo precedente un reato del quale abbia avuto notizia nell'esercizio o a causa del servizio, è punito con la multa fino a L Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato punibile a querela della persona offesa né si applica ai responsabili delle comunità terapeutiche socio riabilitative per fatti commessi da persone tossicodipendenti affidate per l'esecuzione del programma definito da un servizio pubblico (Art. 362 c.p.)

99 Nell ipotesi di compimento di atti od operazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, la Polizia Giudiziaria, che opera di propria iniziativa o a seguito di delega del Pubblico Ministero, potrà avvalersi di persone idonee, che non possono rifiutare la propria opera. ausiliari di P.G.

100 U.P.G. E A.P.G. U.P.G. Sono chiamati per una loro particolare formazione, riconosciuta come tale e non ottenuta su basi volontaristiche e occasionali, a svolgere compiti e indagini che richiedono un intervento di tipo tecnico di una certa complessità e delicatezza, volte all accertamento del reato. Procede ai rilievi, all assunzione di informazioni e testimonianze, operazioni di ispezione Trasmette all A.G. gli atti, le cose sequestrate. Riferisce notizie successive. A.P.G. Hanno compiti di ordine esecutivo o di primo accertamento, di prima percezione dei fatti che possano costituire reato. Effettuano rilievi segnaletici, descrittivi, fotografici; prendono notizie. Anch essi impediscono che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori, assicurano le prove, ricercano i colpevoli. Si assicurano che l A.G. sia messa a conoscenza dell ipotesi di reato.

101 LA GUARDIA ZOOFILA, HA LA QUALIFICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA? L. 189/04, art. 6 comma 2: La vigilanza sul rispetto della presente legge e delle altre norme relative alla protezione degli animali è affidata anche, con riguardo agli animali di affezione, nei limiti dei compiti attribuiti dai rispettivi decreti prefettizi di nomina, ai sensi degli articoli 55 e 57 del Codice di procedura penale, alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute

102 altre norme relative alla protezione degli animali: trasporto, sperimentazione, allevamento a scopi produttivi, caccia, macellazione, ecc.. con riguardo agli animali da affezione 1) con particolare attenzione agli animali da affezione OPPURE 2) esclusivamente nei confronti degli animali d affezione

103 CIRCOLARE DEL 27 FEBBRAIO 2007, PROCURA GENERALE DI ANCONA In definitiva, l'art. 6, comma secondo della legge 189 del 2004 contiene la limitazione dei poteri delle guardie giurate delle associazioni sotto due profili: un primo profilo attiene al fatto che tali guardie possono esercitare i poteri di accertamento dei reati, raccolta delle prove e quant'altro, solo con riferimento agli animali da affezione; un secondo profilo attiene alla nozione di animali da affezione, da intendersi limitata ai soli cani e gatti ( omissis ) Può affermarsi, conclusivamente, che le guardie volontarie (compreso quelle delle associazioni deputate alla vigilanza venatoria previste dalla legge statale sulla caccia), in regola con il decreto prefettizio, con riferimento allo specifico settore concernente la tutela degli animali d'affezione (cani e gatti), possono svolgere attività di vigilanza zoofila e hanno riconosciuta la qualifica di ufficiali o di agenti polizia giudiziaria ai sensi dell'articolo 57, comma terzo, c.p.p.

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