La gestione dei laboratori: le norme tecniche

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1 Gestione dei laboratori e delle sostanze pericolose a scuola 1 SEGMENTO QUALIFICAZIONE di BASE (ex Art.3) Funzionalità e sicurezza nei laboratori

2 La gestione dei laboratori: le norme tecniche I requisiti strutturali e igienici dei laboratori didattici ad uso di discipline quali informatica, educazione artistica, scienze, sono dettati dalla normativa sull edilizia scolastica (DM Lavori pubblici ), mentre per i laboratori utilizzati negli istituti ad indirizzo tecnico-professionale la normativa di riferimento è quella degli ambienti di lavoro. (D.Lgs. 81/08: requisiti dei luoghi di lavoro -All. IV 2mq/10mc-lordi x lavoratore).

3 La gestione dei laboratori: le norme tecniche Norme tecniche di carattere generale: In genere i lab. devono stare fuori terra, ma possono in taluni casi, anche essere siti nei seminterrati, se dotati di opportuni impianti di climatizzazione e ventilazione; Devono avere un altezza di almeno 3m. e le porte devono aprirsi in direzione dell esodo e in base alla valutazione del rischio incendio, possono avere l obbligo di una larghezza min. 1.20m; In base alla valutazione del rischio, in alcuni lab. è necessaria la misurazione strumentale delle attrezzature e dell ambiente al rumore, altrimenti è possibile una dichiarazione del DL sul rischio rumore irrilevante (giustificativo ai sensi dell 81/08).

4 La gestione dei laboratori Oltre a verificare che in tutti i laboratori siano rispettati i requisiti normativi e tecnici relativi alle strutture edili, agli impianti, alle macchine ed attrezzature ivi contenute, il dirigente scolastico ne deve curare la gestione. In primo luogo devono essere messi a disposizione di insegnanti ed allievi dispositivi di protezione individuali ed indumenti per le esercitazioni per le quali sono previsti.

5 La gestione dei laboratori Gli studenti saranno preventivamente informati e formati circa l uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), i docenti devono vigilare sulla loro efficienza, manutenzione e corretto uso.

6 La gestione dei laboratori Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla segnaletica mirata a: sicurezza antinfortunistica (ambientale e sulla macchina) identificazione di prodotti chimici, tubature e/o bombole evacuazione mezzi e dispositivi di emergenza divieti.

7 La gestione dei laboratori Per ogni tipologia di laboratorio ci dovrà essere un regolamento che stabilisca i comportamenti degli allievi e le modalità di utilizzo di attrezzature e prodotti, le competenze e le responsabilità degli insegnanti teorici e di quelli tecnico-pratici, del personale ausiliario, individuando di volta in volta i ruoli di dirigente e preposto.

8 La gestione dei laboratori Norme di Comportamento Generali in un Laboratorio: Non è permesso agli utenti utilizzare le apparecchiature per scopi non collegati all attività didattica. E vietato consumare alimenti e bevande, utilizzare recipienti di laboratorio come contenitori per cibi o bibite, manipolare, annusare e assaggiare qualsiasi reagente o sostanza, utilizzare lettori video, audio MP3 e connessioni Internet per propri interessi. Divieto assoluto di mettere in funzione dispositivi elettrici dove c'è impaludamento d'acqua o altri liquidi. Tutti gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e di collaborazione nei confronti del personale, dei compagni, delle strutture e dell'habitat. Docenti, Discenti e personale A.T.A. sono obbligati a rispettare le norme di sicurezza. L'assistente tecnico è tenuto a custodire le chiavi degli armadi che possono essere aperti solo in sua presenza o dell'insegnante. Gli allievi non possono usare nessuna strumentazione, prelevare o riporre direttamente il materiale dagli armadi senza l'autorizzazione dell'insegnante o dell'assistente tecnico. I Discenti, nel caso avvenisse un guasto, durante l'esercitazione, sono tenuti ad avvisare immediatamente il personale di laboratorio. Nel caso di anomalie di uno strumento l allievo non deve mai intervenire. Lo studente deve richiedere la presenza del docente prima di iniziare un'operazione mai svolta, specie se delicata o pericolosa.

9 La gestione dei laboratori Sarà cura del dirigente scolastico, tramite il SPP, assicurare la stesura di procedure per le principali attività connesse con la gestione del laboratorio: pulizia e manutenzione delle attrezzature, acquisto, sostituzione e smaltimento dei prodotti chimici, registrazione dei rifiuti, autorizzazioni varie (es. emissioni in atmosfera). E opportuno che la formulazione di regolamenti e procedure, coinvolga anche i docenti e i tecnici dei laboratori, nonché gli stessi studenti, configurandosi come un attività didattica in cui il SPP può fungere da committente.

10 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE OBIETTIVO: disporre di un sistema di procedure di gestione (acquisto, stoccaggio, smaltimento) delle sostanze pericolose SOGGETTI COINVOLTI: DS, Ufficio Tecnico, magazziniere, docenti di laboratorio, responsabili di laboratorio, RLS STRUMENTI DISPONIBILI: procedure e modulistica

11 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Le 5 tappe del processo 1. Valutazione del rischio 2. Definizione delle procedure di acquisto e gestione 3. Informazione/formazione dei lavoratori 4. Formalizzazione delle procedure 5. Monitoraggio e valutazione procedure

12 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Valutazione del rischio PRENDERE VISIONE delle schede di sicurezza docenti di laboratorio VALUTARE la pericolosità dei prodotti in uso + la possibilità di sostituire i preparati pericolosi COSTRUIRE l elenco delle sostanze pericolose in uso e la raccolta delle relative schede di sicurezza

13 INDICAZIONI CONTENUTE NELLE SCHEDE TECNICHE DI SICUREZZA (DIRETTIVA CEE 91/155) 1. ELEMENTI IDENTIFICATORI DELLA SOSTANZA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI 3. INDICAZIONE DEI PERICOLI 4. MISURE DI PRONTO SOCCORSO 5. MISURE ANTINCENDIO 6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 7. MANIPOLAZIONE STOCCAGGIO 8. CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE E PROTEZIONE INDIVIDUALE 9. PROPRIETÀ CHIMICHE E FISICHE 10. STABILITÀ E REATTIVITÀ 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE 16. ALTRE INFORMAZIONI

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18 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Definizione delle procedure di acquisto e gestione responsabili di laboratorio, Ufficio Tecnico, magazziniere DEFINIRE procedure, competenze e modulistica di acquisto, stoccaggio e smaltimento delle sostanze pericolose

19 PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI ACQUISTO DI SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Scopo La presente procedura definisce in dettaglio le modalità gestionali degli ordini di acquisto di sostanze e preparati pericolosi dell Istituto. Campo di applicazione La presente procedura operativa viene applicata ogni qual volta si intenda acquistare sostanze e preparati pericolosi (caratterizzati da simboli di pericolosità, frasi di rischio e consigli di prudenza). Riferimenti normativi D.Lgs. 81/08, DM Salute , D.Lgs. 65/03, D.Lgs.152/06 e s.m.i. Scelta delle sostanze e avvio della pratica per il loro acquisto Chiunque (docenti di laboratori e officine, ma non solo) intenda effettuare acquisti di sostanze e preparati pericolosi, al momento della scelta, ne deve valutare le caratteristiche di pericolosità e orientarsi, laddove sia possibile, verso l acquisto di prodotti meno pericolosi. Le caratteristiche di pericolosità si possono facilmente reperire sulle schede di sicurezza dei prodotti nei cataloghi consultati per effettuare gli ordini e su siti web. Gli ordini relativi agli acquisti dei prodotti pericolosi dovranno essere effettuati compilando in ogni sua parte il modulo allegato (allegato 1) reperibile presso l Ufficio Tecnico dell Istituto. Dovranno essere acquistati quantitativi strettamente necessari, evitando scorte ingiustificate. Al ricevimento del modulo per la richiesta di acquisto di sostanza o preparato pericoloso, l Ufficio Tecnico interpella preliminarmente il SPP della scuola. Se il prodotto presenta indicazioni di rischio elevato, il SPP informa la Presidenza che chiederà ai docenti le motivazioni didattiche della scelta e comunque all autore della richiesta di verificare la possibilità di sostituzione dei prodotti Il dirigente scolastico comunicherà all Ufficio Tecnico, al docente di laboratorio, o ad altra figura autore della richiesta, la propria decisione.

20 PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI ACQUISTO DI SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Destinatari e modalità di trasmissione La presente procedura viene trasmessa ai responsabili dei vari laboratori, e a chiunque si ritenga utile, all inizio di ogni anno scolastico, che firmeranno per ricevuta un apposito modulo di consegna (allegato 3). Entrata in vigore La presente procedura entrerà in vigore a partire dal La presente procedura operativa potrà essere sottoposta a revisioni che ne potranno modificare i contenuti. Motivo della revisione N di revisione... Dirigente Scolastico

21 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE Scopo La presente procedura definisce in dettaglio le modalità gestionali per quanto concerne lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti prodotti dalle varie attività che si svolgono presso i laboratori e le officine dell istituto. Campo di applicazione La presente procedura operativa viene applicata a tutti i rifiuti che vengono prodotti durante le normali attività che si svolgono nei laboratori e nelle officine, nonché ai prodotti per i quali risulti scaduto il periodo previsto per la loro conservazione. La presente procedura non si applica ai rifiuti urbani e assimilabili. Riferimenti normativi D.Lgs. 81/08, D.Lgs.152/06 e s.m.i. SISTRI: sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (DM Ambiente 52/11)

22 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE Procedura operativa I rifiuti che devono essere smaltiti in ciascun laboratorio/officina saranno raccolti e stoccati provvisoriamente in modo separato, secondo le diverse tipologie dei rifiuti stessi, in appositi contenitori, quali bottiglie in vetro o in plastica o, in caso di rifiuti solidi, in barattoli idonei. I vari contenitori devono avere le seguenti caratteristiche strutturali: essere compatibili con la natura del materiale con cui vengono in contatto avere una capacità proporzionale alle quantità di rifiuti prodotti avere chiusure tali da non permettere nessun tipo di perdita avere una forma tale da rendere agevole la manipolazione. I vari contenitori di raccolta devono: essere etichettati secondo un modello predisposto di etichettatura essere stoccati all interno di ogni laboratorio/officina in un luogo che ne garantisca la corretta conservazione e in modo da non creare intralcio alle normali attività. In ogni laboratorio è presente una cartella di smaltimento rifiuti contenente le schede relative ad ogni tipologia di rifiuto presente nel laboratorio stesso.

23 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE I responsabili di laboratorio hanno il compito di provvedere, ogni qualvolta risulti riempito un contenitore di rifiuti, al suo trasferimento presso il magazzino di stoccaggio definitivo prima dello smaltimento effettuato da ditta specializzata. Tale operazione deve essere effettuata ogni volta si renda necessaria, e comunque entro un anno da quando i rifiuti sono stati prodotti (o al raggiungimento del volume massimo di 10 metri cubi per rifiuti pericolosi e di 20 metri cubi per rifiuti non pericolosi); in ogni caso il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno (D.Lgs. 152/06, art. 183). I rifiuti devono essere identificati tramite cartelli informativi. Ciascun operatore che smaltisca all interno di uno stesso laboratorio/officina qualsiasi quantità di rifiuto deve annotare tale operazione nell apposita Scheda di smaltimento rifiuto contenuta nella cartella di smaltimento rifiuti. E compito del responsabile di ciascun laboratorio/officina adoperarsi affinché tutto il personale del laboratorio/officina (colleghi, operatori tecnici, studenti, ecc.) adegui i propri comportamenti alla presente procedura. Ogni contenitore di rifiuto conferito, ad opera del responsabile di laboratorio, al magazzino deve essere rigorosamente accompagnato da un documento di identificazione secondo un modello predisposto.

24 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE Consegna dei rifiuti al magazzino e loro registrazione Il responsabile di laboratorio compila la scheda di smaltimento relativa al rifiuto da smaltire e il documento di identificazione. Dopodiché provvede al trasferimento del rifiuto in magazzino. Durante la fase di trasporto dei rifiuti devono essere rispettate le seguenti regole: verificare la corretta tenuta dei contenitori; non lavorare in presenza di fiamme; utilizzare indumenti protettivi; non assumere cibi o bevande. Al momento del ricevimento, gli addetti al magazzino avranno cura di: verificare che i rifiuti siano stati etichettati correttamente, stoccati nei contenitori forniti dal magazzino stesso, ed accompagnati dal documento di identificazione, nonché dalla scheda di smaltimento; registrare i rifiuti annotando sull apposito Registro di carico-scarico quanto è riportato sul documento di accompagnamento; firmare per accettazione la scheda di smaltimento che viene riportata in laboratorio e conservata nell apposita cartella; firmare e consegnare al responsabile di laboratorio la scheda di smaltimento, un contenitore vuoto dove il responsabile stesso apporrà un etichetta di identificazione rifiuto uguale alla precedente; inserire i documenti di accompagnamento dei rifiuti in ingresso in apposita cartella ubicata presso il magazzino stesso, per la conservazione.

25 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE Il responsabile di laboratorio compila la scheda di smaltimento relativa al rifiuto da smaltire e il documento di identificazione. Successivamente provvede al trasferimento del rifiuto in magazzino. Durante la fase di trasporto dei rifiuti devono essere rispettate le seguenti regole: verificare la corretta tenuta dei contenitori utilizzare indumenti protettivi non assumere cibi o bevande. Al momento del ricevimento, gli addetti al magazzino devono avere cura di: verificare che i rifiuti siano stati etichettati correttamente, stoccati nei contenitori forniti dal magazzino stesso, ed accompagnati dal documento di identificazione, nonché dalla scheda di smaltimento registrare i rifiuti annotando sull apposito Registro di carico-scarico quanto è riportato sul documento di accompagnamento firmare per accettazione la scheda di smaltimento che viene riportata in laboratorio e conservata nell apposita cartella firmare e consegnare al responsabile di laboratorio la scheda di smaltimento, un contenitore vuoto dove il responsabile stesso apporrà un etichetta di identificazione rifiuto uguale alla precedente inserire i documenti di accompagnamento dei rifiuti in ingresso in apposita cartella ubicata presso il magazzino stesso, per la conservazione.

26 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI NEI LABORATORI E NELLE OFFICINE Le operazioni di smaltimento devono essere effettuate entro un anno da quando i rifiuti sono stati prodotti (come riportato anche nella presente procedura). N.B.: Il mancato smaltimento entro la scadenze prevista può essere sanzionato per stoccaggio di rifiuti senza autorizzazione! Destinatari e modalità di trasmissione La presente procedura viene trasmessa al personale del magazzino ed ai responsabili dei vari laboratori all inizio di ogni anno scolastico, che firmano per ricevuta un apposito modulo di consegna Entrata in vigore La presente procedura entra in vigore a partire dal... La presente procedura operativa potrà essere sottoposta a revisioni che ne potranno modificare i contenuti. N di revisione... Motivo della revisione... (Bibliografia di riferimento: Manuale Gestione del sistema sicurezza e cultura della prevenzione nella scuola a cura di AA.VV. Ed INAIL-MIUR)

27 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Informazione/formaz dei lavoratori INFORMARE sulle procedure i responsabili di laboratorio, docenti e assistenti di laboratorio, magazziniere RLS

28 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Formalizzazione delle procedure DS INSERIRE le procedure nel piano di gestione della sicurezza della scuola RLS

29 GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE Monitoraggio e valutazione delle procedure responsabili di laboratorio VALUTARE l efficienza delle procedure + APPORTARE eventuali correzioni

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