Ubicazione immobile. in Progettazione ed Esecuzione. STUDIO TECNICO ing. PAGNINI. P.zza Virgilio, Portoferraio (LI)
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1 COMMITTENTE PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI CAMPO NELL'ELBA INTERVENTO DI REALIZZAZIONE DI MURO SPONDALE E RICAVATURA ALVEO NEL TRATTO TERMINALE DEL FOSSO BOVALICO. PROVINCIA DI LIVORNO SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO E DELLE COSTE INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA NEL COMUNE DI CAMPO NELL'ELBA DI CUI ALL'OPGR N.30/2012 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dr.Geol. Enrico Bartoletti Ubicazione immobile Committente Progetto Direzione Lavori Coordinamento Sicurezza in Progettazione ed Esecuzione Comune di Campo nell'elba(li) Fosso del Bovalico Provncia di Livorno Ing. Paolo Pagnini Ing. Paolo Pagnini Ing. Saverio Ladisa PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA STUDIO TECNICO ing. PAGNINI P.zza Virgilio, Portoferraio (LI) st.pagnini@libero.it COORDINATORE PER LA SICUREZZA Ing. Saverio Ladisa PROGETTAZIONE OPERE STRUTTURALI: Ing. Paolo Pagnini PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO OPERA ARGOMENTO DOC. E PROG. FASE REVISIONE 0 1 CA ME L B 2 0 CARTELLA: FILE NAME: NOTE: PROT. SCALA: REV. DESCRIZIONE DATA
2 1. PREMESSA Il presente documento è conforme alle indicazioni del DPR 5 ottobre 2010, n. 207, art. 17 c. 2. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà essere redatto in conformità a quanto previsto dall art. 100 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e secondo le indicazioni del Decreto Interministeriale I Piani di Sicurezza e Coordinamento sono documenti complementari al progetto esecutivo che prevedono l organizzazione delle lavorazioni atta a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La loro redazione comporterà con riferimento alle varie tipologie di lavorazioni, l individuazione, l analisi e la valutazione e i rischi intrinseci al particolare procedimento di lavorazione. Le prime indicazioni e disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) riguardano principalmente: - Il metodo di redazione; - Gli argomenti da trattare; Per quanto concerne il Fascicolo dell Opera per la manutenzione delle opere previste in progetto, di fatto, i lavori non concretizzano un opera che richieda una specifica manutenzione, salvo la manutenzione del Fosso, e non èp prevista nemmeno la realizzazione di apprestamenti di sicurezza inglobati nell opera realizzando. Per completezza, non si prevede alcuna realizzazione di tipo impiantistico. Il Fascicolo, cokme da norma sarà redatto secondo le indicazioni e i contenuti previsti. Per quanto riguarda l applicazione del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., saranno puntualizzate, in sede di progettazione esecutiva relativamente alle materie di sicurezza, le figure del committente, del responsabile dei lavori, del coordinatore della progettazione e del coordinatore dell esecuzione. Sempre nella fase di progettazione esecutiva, le presenti indicazioni saranno approfondite, fino alla stesura finale del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Fascicolo dell Opera così come previsto dalla vigente normativa. 2. IL METODO Lo schema da utilizzare per redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento è il seguente: 2
3 - Parte prima Prescrizioni e Principi di carattere generale ed elementi per l applicazione e gestione del PSC; - Parte seconda Elementi costitutivi del PSC per fasi di lavoro; Nella prima parte del PSC dovranno essere trattati gli argomenti che riguardano le prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al progetto che si deve realizzare. Queste prescrizioni dovranno essere considerate come un Capitolato Speciale della sicurezza proprio del cantiere e dovranno adattarsi di volta in volta alle specifiche esigenze dello stesso durante l esecuzione. Nella seconda parte del PSC dovranno essere trattati gli argomenti che riguardano il Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro che nasce da un programma di esecuzione dei lavori, che naturalmente va considerato come un ipotesi attendibile ma preliminare di come verranno poi eseguiti i lavori dall impresa. Al crono programma con diagramma di Gantt ipotizzato saranno collegate delle procedure operative per le Fasi più significative dei lavori e delle prescrizioni di sicurezza collegate alle singole fasi lavorative programmate, con l intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti dall eventuale presenza di più imprese e di prevedere l utilizzazione di impianti comuni, mezzi logistici e di protezione collettiva. Il PSC deve contenere, inoltre, tutte le indicazioni necessarie per la corretta redazione dei Piani Operativi di Sicurezza (POS) da parte delle imprese esecutrici e la proposta di adottare delle procedure di sicurezza per l impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno comunque allegate al PSC in forma esemplificativa e non esaustiva, rimandando ai POS per gli aspetti specifici. 3. DESCRIZIONE DELL OPERA L opera riguarda la sistemazione dell asta terminale del fosso del Bovalico nel comune di Campo dell Elba. L intervento può essere descritto secondo le sue fasi principali che si sintetizzano di seguito. a) Fase di allestimento del cantiere, che dovrà prevedere tutti gli interventi atti a favorire l accesso dei mezzi d opera nelle aree interessate dalle lavorazioni, semplificando e rendendo sicure le manovre. b) Bonifica delle aree dagli ordigni bellici, così come previsto dal dlgs 81/2008. L area dei lavori era inglobata nel sistema difensivo costiero dell Isola. Nelle vicinanze, vi era batteria di 3
4 difesa antiaerea e antinave a Capo Poro, oltre che punti di osservazione strategici. È pertanto ragionevole, secondo le indicazioni del citato decreto legislativo, procedere alla bonifica preventiva del sito nel quale è collocato il cantiere. Pertanto occorrerà individuare un impresa specializzata, in possesso dei requisiti di cui all articolo 104, comma 4-bis del medesimo decreto, secondo le modalità esecutive prescritte dalla Norma. c) Interventi di scavo e movimenti terra finalizzati alla realizzazione del muro spondale in sinistra. d) Allestimento logistico e interventi per la realizzazione dei pali di fondazione dei muro. e) Realizzazione del muro in elevazione in c.a.. Realizzazione della rampa in c.a.. f) Lavorazioni di rinterri a tergo del muro, interventi di rivestimento e finiture. g) Lavori di profilatura dell alveo del fosso nel tratto a monte del muro. h) Lavori di profilatura dell alveo del fosso nel tratto adiacente al nuovo muro. i) Lavori di vagliatura dei materiali di scavo e ripascimento dell arenile. j) Ripristino finale dei luoghi e chiusura lavori. 4. REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, secondo il modello semplificato, sarà costituito da una parte introduttiva ed una procedurale, contenente i seguenti punti: Identificazione e descrizione dell opera; Identificazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi; Organigramma del cantiere; Individuazione analisi e valutazione dei rischi relativi all area di cantiere; Organizzazione del cantiere; Planimetria/e del cantiere; Rischi in riferimento alle lavorazioni; Interferenze tra le lavorazioni; Cronoprogramma dei lavori; (eventuali) Procedure complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS; Misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva; Modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento; Disposizioni per la consultazione degli RLS; 4
5 Indicazioni per l organizzazione del servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; Stima dei costi della sicurezza; Il PSC, infine, si completa con: Elenco allegati obbligatori; Il quadro riepilogativo inerente gli obblighi di trasmissione. 5. CARATTERIZZAZIONE DELL AREA DEI LAVORI Figura 1 - vista zenitale dell'area dei lavori L area interessata dai lavori è il tratto terminale del fosso Bovalico, tra il ponte di viale degli Etruschi e il ponte del lungomare Nomellini. L area è densamente popolata durante il periodo turistico, con la presenza, nelle immediate vicinanze, di strutture ricettive, oltre che del litorale sabbioso. Durante il resto dell anno, rimane popolato dagli stanziali, per cui la popolazione si riduce decisamente. Poiché i lavori saranno effettuati nel periodo non turistico, non è previsto che l opera possa determinare rilevante disagio. Il Fosso ha carattere torrentizio. Normalmente il Fosso si presenta secco, mentre, quando si insabbia la foce, come rilevato nel corso del sopralluogo effettuato il , trattiene quantità d acqua in ristagno. Nel tratto finale, interessato dai lavori, sono stati individuati scarichi da aree private, che convoglierebbero solo le acque meteoriche dei piazzali. 5
6 Figura 2 - area di ristagno in prossimità del ponte alla foce L area delle lavorazioni per la realizzazione del muro, con le sue fondazioni, è posta sul lato sinistro idrografico del fosso. 6. ANALISI DEI RISCHI Prima dell inoizio delle opere di allestimento del cantiere dovrà essere effettuata la fase di ricerca e bonifica del sito dalla presenza di ordigni bellici. L esame storico del sito ha evidenziato che in prossimità dell area dei lavori era presente, durante l ultimo conflitto mondiale,i una postazione antiaerea e antinave della Regia Marina. Quindi, nonostante nell autunno del 2011 l area interessata dai lavori fu soggetta a forte erosione a causa del Fosso, non si può escludere la presenza di ordigni sia per la profondità dei pali che per lo scavo d alveo: il movimento delle acque potrebbe aver trascinato e sommerso eventuali ordigni inesplosi. La bonifica dovrà essere effettuata da ditte specializzate e previa autorizzazione e asseveramento da parte degli organi competenti. La realizzazione del sistema di accesso dalla viabilità pubblica del lungomare dovrà precedere l allestimento del cantiere, e la conseguente sistemazione delle aree per la movimentazione dei mezzi; tali attrezzature potrebbero essere costituite, oltre che dalla macchina per i pali (trivellati), da autopompe e l autobetoniere per il confezionamento dei pali, da mezzi di 6
7 trasporto, e da pale ed escavatori. La sistemazione dovrà prevedere l abbattimento di alcuni alberi presenti e la rimozione di strutture provvisorie di confine. In prossimità del ponte di viale degli Etruschi è presente un attraversamento di una linea elettrica, che comunque non dovrebbe essere di interferenza per le lavorazioni, ma dovrà essere tenuto in considerazione per la scelta dei mezzi d opera. Un altra situazione di pericolo è rappresentata dai muri presenti ma che non sono interessati dai lavori: occorrerà effettuare le lavorazioni che interessano la risagomatura d alveo a debita distanza da tali manufatti, per evitare di interessarne le fondamenta, di cui non se ne conosce natura e consistenza. Un altra problematica consiste nella presenza dell acqua che espone i lavoratori al rischio di annegamento, soprattutto nei periodi di piena, visto che il fosso ha carattere torrentizio, e considerando che la foce del canale si presentava, in questo periodo, completamente interrata. La presenza dell acqua, inoltre, impone una attenta valutazione, inoltre, se abbinata alle operazioni di movimento terra previste per la risagomatura dell alveo: infatti, qualora si verifichino cedimenti o franamenti degli accatastamenti che possano far rovinare operai in acqua, la gravità dell evento sarebbe senza dubbio elevata. Questo comporta la necessità di prevedere sia misure di cantierizzazione dei lavori tale da non ingenerare il rischio paventato, e di adottare delle misure di mitigazione come la presenza di un salvagente in prossimità delle aree di lavorazione e di un barchino, o di altro mezzo di natura equivalente, che faciliti eventuali operazioni di soccorso e recupero. Nel materiale che sarà scavato, durante le fasi di risagomatura, sono state visivamente rilevate modeste quantità di rifiuti: se il materiale escavato doverre rilevare la presenza di rifiuti, si dovrà provvedere a smaltire tale materiale nella maniera più idonea, usando la comune prudenza durante la movimentazione. Qualora, nelle medesime ipotesi, siano rinvenuti frammenti di materiale contenente amianto (dalle demolizioni di tubazioni, di lastre di copertura, ecc.), e di cui non se ne può escludere la presenza, trattandosi di materiale umido o inumidito, è trascurabile la possibilità che possa rilasciare fibre in aria. Occorrerà però mantenere umidi detti frammenti e imbustarli con le medesime precauzioni indicate nel DM : trattasi comunque di attività completamente marginale. 7
8 Figura 3 - frammenti di rifiuti Per quanto concerne il cantiere, occorrerà predisporre la viabilità di accesso all area dei lavori, previo smontaggio di parte del guard-rail e sistemazione di una rampetta a colmare il dislivello realizzato dal piano stradale. 8
9 Guard rail da smontare Dislivello da colmare Figura 4 - svincolo di accesso all'area dei lavori Ovviamente, il cantiere sulla strada e le modifiche apportate, potendo costituire pericolo per la circolazione dovranno essere segnalate come prevede la Norma. Le strutture provvisorie presenti dovranno essere rimosse per consentire l accesso dei mezzi all area delle lavorazioni. Inoltre, come anticipato, dovranno essere abbattuti alcuni alberi e rimosse alcune strutture (tale operazione potrebbe essere messa a carico degli attuali proprietari e/o utenti). Occorrerà approfondire, infine, le modalità di accesso dei mezzi per le operazioni di escavo: infatti, attualmente, il franco al di sotto del ponte alla foce risulta pari a circa 160 cm 9
10 sull attuale livello dell acqua. Si valuterà la possibilità del possibile sottopasso del pèonte, oppure, in alternativa, di realizzare una rampa d accesso all alveo appena a monte del ponte, provvedendo a prolungare lo scarico esistente in sinistra al fine di non pregiudicarne la funzionalità. 7. COSTI PER LA SICUREZZA Dalle analisi e dalle valutazioni effettuate, si stima che i costi per la sicurezza, come previste dalla normativa vigente, ammontino ad ,64. Tale cifra non include anche la fase di Bonifica da ordigni bellici (BOB) comunque inclusa nel quadro economico dei lavori. ***** Pisa, Il Coordinatore per la Progettazione ing. Saverio LADISA 10
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