SCALDABAGNO IDRABAGNO 17 AE MANUALE L'INSTALLAZIONE L'USO E LA MANUTENZIONE

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1 SCALDABAGNO IDRABAGNO 17 AE MANUALE L'INSTALLAZIONE L'USO E LA MANUTENZIONE

2 IDRABAGNO AE é conforme ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive: Direttiva Gas 2009/142/CE Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE Direttiva progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all energia 2009/125/CE Direttiva indicazioni del consumo di energia mediante etichettatura 2010/30/UE Regolamento delegato (UE) n. 812/2013 Regolamento delegato (UE) n. 814/ AO82 1 AVVERTENZE E SICUREZZE 3 2 DESCRIZIONE DELL APPARECCHIO Elementi funzionali dell apparecchio Dimensioni d ingombro ed attacchi Dati tecnici INSTALLAZIONE Normative Fissaggio a parete Ubicazione Ventilazione dei locali Collegamento elettrico a batteria Collegamento gas Collegamento acqua Evacuazione dei prodotti della combustione Trasformazione da METANO-GPL o METANO-ARIA PROPANO Trasformazione da GPL- METANO o ARIA PROPANO- METANO AVVERTENZA Questo manuale istruzioni contiene dati e informazioni destinati sia all'utente che all'installatore. Nello specifi co si informa che l'utente, per l'utilizzo dello scaldabagno, deve riferirsi ai capitoli - Avvertenze e sicurezze - Messa in servizio - Manutenzione - Anomalie e rimedi a L'utente non deve intervenire sui dispositivi di sicurezza, sostituire parti del prodotto, manomettere o tentare di riparare l'apparecchio. Queste operazione devono essere demandate esclusivamente a personale professionalmente qualifi cato. b Il costruttore non è responsabile di eventuali danni causati dall inosservanza di quanto sopra riportato e/o dal mancato rispetto delle normative vigenti. 4 MESSA IN SERVIZIO Messa in funzione Funzionamento Diagramma campo di prelievo Uso dell apparecchio Pericolo di gelo Uso dell economizzatore gas MANUTENZIONE 14 6 RIMOZIONE DEL MANTELLO 14 7 ANOMALIE E RIMEDI 15 In alcune parti del libretto sono utilizzati i simboli: b ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare cautela ed adeguata preparazione. a VIETATO = per azioni che NON DEVONO essere assolutamente eseguite. 2

3 1 AVVERTENZE E SICUREZZE b L inserimento di un addolcitore, nel caso in cui la durezza dell acqua sia eccessiva, riduce la frequenza delle pulizie dello scambiatore di calore mantenendo un rendimento ottimale dell apparecchio. b L'installazione dello scaldabagno dev'essere effettuata da personale professionalmente qualifi cato ai sensi del D.M. 37 del 2008 ed in conformità con le normative vigenti. b Gli scaldabagni prodotti nei nostri stabilimenti vengono costruiti facendo attenzione anche ai singoli componenti in modo da proteggere sia l utente che l installatore da eventuali incidenti. Si raccomanda quindi al personale qualifi cato, dopo ogni intervento effettuato sul prodotto, di prestare particolare attenzione ai collegamenti elettrici, soprattutto per quanto riguarda la parte spellata dei conduttori, che non deve in alcun modo uscire dalla morsettiera, evitando così il possibile contatto con le parti vive del conduttore stesso. b Il presente manuale d istruzioni, unitamente a quello dell utente, costituisce parte integrante del prodotto: assicurarsi che sia sempre a corredo dell apparecchio, anche in caso di cessione ad altro proprietario o utente oppure di trasferimento su altro impianto. In caso di suo danneggiamento o smarrimento richiederne un altro esemplare al Centro di Assistenza Tecnica di zona. b Qualsiasi intervento di assistenza e di manutenzione dell'apparecchio deve essere eseguito da personale qualifi cato. b La manutenzione dello scaldabagno deve essere eseguita almeno una volta all anno, programmandola per tempo con il Centro di Assistenza Tecnica. b Gli scaldabagni IDRABAGNO AE devono essere equipaggiati esclusivamente con accessori originali. b Si consiglia all installatore di istruire l utente sul funzionamento dell apparecchio e sulle norme fondamentali di sicurezza. b Questo scaldabagno deve essere destinato all uso per il quale è stato espressamente realizzato. b È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per danni causati a persone, animali o cose, da errori d installazione, di regolazione, di manutenzione e da usi impropri. b Dopo aver tolto l imballo, assicurarsi dell integrità e della completezza del contenuto. In caso di non rispondenza, rivolgersi al rivenditore da cui è stato acquistato l apparecchio. b Smaltire i materiali di imballaggio nei contenitori appropriati presso gli appositi centri di raccolta. b I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salute dell uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare danni all ambiente. b ll prodotto a fine vita non dev essere smaltito come un rifi uto solido urbano ma dev essere conferito ad un centro di raccolta differenziata. b È necessario, durante l installazione, informare l utente che: - in caso di fuoriuscite d acqua deve chiudere l alimentazione idrica; - avvisare con sollecitudine il Centro di Assistenza Tecnica B. b In caso di non utilizzo dello scaldabagno per un lungo periodo è consigliabile l intervento del Servizio Tecnico di Assistenza per effettuare almeno le seguenti operazioni: - posizionare l interruttore principale dell apparecchio e quello generale dell impianto su spento, - chiudere i rubinetti del combustibile e dell acqua, - svuotare l impianto se c è rischio di gelo. b Prima di effettuare operazioni di pulizia, scollegare lo scaldabagno dalla rete di alimentazione elettrica posizionando l interruttore bipolare dell impianto e quello principale del pannello di comando su OFF. Per la sua sicurezza è bene ricordare che: a È vietato l uso dell apparecchio ai bambini ed alle persone inabili non assistite. a È vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici quali interruttori, elettrodomestici, ecc. se si avverte odore di combustibile o di incombusti. In questo caso: - aerare il locale aprendo porte e fi nestre; - chiudere il dispositivo d intercettazione combustibile; - fare intervenire con sollecitudine il Centro Tecnico di Assistenza B oppure personale professionalmente qualifi cato. a È vietato toccare l apparecchio se si è a piedi nudi e con parti del corpo bagnate. a Non toccare la fi nestrella di ispezione della fi amma e le sue immediate vicinanze visto che le temperature che si raggiungono in condizioni di funzionamento normale possono provocare delle scottature. a Non appoggiare alcun oggetto sopra lo scaldabagno. a È vietato modifi care i dispositivi di sicurezza o di regolazione senza l autorizzazione e le indicazioni del costruttore dell apparecchio. a È vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici, fuoriuscenti dell apparecchio, anche se questo è scollegato dalla rete di alimentazione elettrica. a Evitare di tappare o ridurre dimensionalmente le aperture di aerazione del locale di installazione. Le aperture di aerazione sono indispensabili per una corretta combustione. a È vietato lasciare contenitori e sostanze infi ammabili nel locale dov è installato l apparecchio. a È vietato disperdere nell ambiente e lasciare alla portata dei bambini il materiale dell imballo in quanto può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente. a È vietata l utilizzazione dell apparecchio per scopi diversi da quanto specifi cato. a È vietato esporre lo scaldabagno agli agenti atmosferici: non è progettato per funzionare all esterno e non dispone di sistemi antigelo automatici. Se c è pericolo di gelo, lo scaldabagno deve essere svuotato dell acqua in esso contenuta. 3

4 2 DESCRIZIONE DELL APPARECCHIO 2.1 Elementi funzionali dell apparecchio 2.2 Dimensioni d ingombro ed attacchi IDRABAGNO 17 AE A mm 400 B (ø) mm 130 C mm 275 D mm 120 E mm 765 ØB D E 1 Dispositivo di controllo scarico fumi 2 Cappa scarico prodotti della combustione 3 Scambiatore di calore 4 Elettrodo di accensione 5 Bruciatore 6 Presa di pressione gas 7 Vite di regolazione 8 Regolatore di pressione 9 Contenitore per batteria 10 Regolatore di temperatura 11 Entrata gas 12 Valvola idraulica 13 Apparecchiatura elettronica 14 Valvola gas 15 Economizzatore 16 Bruciatore pilota 17 Telaio 18 Dispositivo rompi tiraggio A IDRABAGNO 17 AE H Apparecchio 765 Imballato 815 L Apparecchio 400 Imballato 412 P Apparecchio 275 Imballato 307 Peso Apparecchio 15,7 Imballato 17,8 C 4

5 2.3 Dati tecnici DESCRIZIONE IDRABAGNO 17 AE UM Portata termina nominale 34,00 kw kcal/h Potenza termica nominale 29,92 kw kcal/h Portata termica ridotta 15,00 kw kcal/h Potenza termica ridotta 12,75 kw kcal/h Categoria II2HM3+ Caratteristiche gas G20 34,02 Potere calorifi co inferiore (P.C.I.) G230 43,86 (15 C 1013 mbar) G30 116,09 MJ/m³S G31 88 G20 45,67 Indice di Wobbe inferiore (15 C 1013 mbar) Pressione nominale di alimentazione Portata gas massima Pressione gas massima agli ugelli Ø ugello bruciatore pilota Ø ugello bruciatore principale Portata massica dei fumi G230 38,90 G30 80,58 G31 70,69 G20 20 G G G31 37 G20 3,60 G230 2,79 G30 2,68 G31 2,64 G20 12,00 G230 9,10 G30 28,50 G31 35,50 G20 0,4 G230 0,4 G30 0,26 G31 0,26 G20 1,3 G230 1,4 G30 0,77 G31 0,77 G20 21,887 G230 - G30 20,928 G31-5 MJ/m³S Ugelli 15 n. Ø attacco gas 1/2 Ø tubo scarico fumi 130 mm G Temperatura fumi G230 - G C G31 - Sanitario selettore minimo selettore massimo Campo di prelievo 3,5-8,5 8,5-17 l/min Elevazione di temp. dell acqua circa 50 circa 25 C Pressione minima 0,2 bar Pressione nominale 2 bar Pressione massima 10 bar Ø attacchi acqua 1/2 Campo di selezione temperatura acqua sanitario C Potenza elettrica complessiva 0,2 W Tensione di alimentazione 1,5 Volt mbar Sm³/h kg/h mbar mm mm g/s

6 DESCRIZIONE Simboli IDRABAGNO 17 AE UM Classe di effi cienza energetica di riscaldamento dell acqua - A - Profi lo di carico dichiarato - L - Effi cienza energetica di riscaldamento dell acqua ηwh 77,1 % Consumo giornaliero di combustibile Qfuel 16,145 kwh Consumo annuo di combustibile AFC 12 GJ Consumo giornaliero di energia elettrica Qelec 0,000 kwh Consumo annuo di energia elettrica AEC 0 kwh Livello della potenza sonora all interno LWA 61 db(a) Emissioni di ossidi d azoto NOx 131 mg/ kwh 3 INSTALLAZIONE 3.1 Normative L impiego delle apparecchiature a gas è sottoposto ad una precisa regolamentazione. È pertanto indispensabile osservare le normative UNI-CIG 7129 e Per i gas di petrolio liquefatti (G.P.L.), l installazione dovrà essere conforme alle prescrizioni delle società distributrici e rispondere ai requisiti delle norme sopra citate. 3.2 Fissaggio a parete b Non installare questo apparecchio in un locale che presenti una atmosfera ambiente contenente polveri o vapori grassi e/o corrosivi. - L apparecchio deve essere installato su una parete idonea ed in prossimità di un condotto di evacuazione fumi. - Per consentire le operazioni di manutenzione è indispensabile lasciare intorno all apparecchio le distanze minime. IDRABAGNO 17 AE A entrata acqua fredda B entrata acqua calda C mm 313 D mm 626 E mm ,5 22 C = = E D B A Ventilazione dei locali 3.3 Ubicazione - Lo scaldabagno non deve essere mai chiuso ermeticamente in un mobile o una nicchia ma deve essere previsto un adeguato afflusso d aria. - lo scaldabagno non deve essere posto al di sopra di una cucina o altro apparecchio di cottura al fi ne di evitare la deposizione del grasso dei vapori di cucina e conseguentemente un cattivo funzionamento - in figura vengono indicate le quote dell apparecchio per il suo fissaggio a parete L installazione dello scaldabagno deve sottostare a tutte le prescrizioni contenute nella norma UNI-CIG 7129 e 7131 ed aggiornamenti. b Questo apparecchio può essere installato e funzionare solo in locali permanentemente ventilati secondo la norma UNI Volumi d aria È indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a gas (di tipo B) possa affl uire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale. - è vietata per la sua pericolosità, il funzionamento nello stesso locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente allo scaldabagno - l ambiente in cui è installato lo scaldabagno deve essere provvisto della regolare presa d aria per la ventilazione del locale. 6

7 Afflusso dell aria L afflusso naturale dell aria deve avvenire per via diretta attraverso: - aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l esterno; - condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramifi cati; - l aria di ventilazione deve essere prelevata direttamente dall esterno, in zona lontana da fonti di inquinamento. È consentita anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo dell aria da locali attigui a quello da ventilare, con le avvertenze e le limitazioni di seguito riportati: - il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta; - nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi raccordati a condotti di scarico; - il locale adiacente non sia adibito a camera da letto o non costituisca parte comune dell immobile; - il locale adiacente non sia un ambiente con pericolo di incendio, quali rimesse, garage, magazzini di materiali combustibili, ecc. - il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto al locale da ventilare per effetto di tiraggio contrario (il tiraggio contrario può essere provocato dalla presenza nel locale, sia di altro apparecchio di utilizzazione funzionante a qualsivoglia tipo di combustibile, sia di un caminetto, sia di qualunque dispositivo di aspirazione, per i quali non sia stato previsto un ingresso di aria); - il flusso dell aria dal locale adiacente sino a quello da ventilare possa avvenire liberamente attraverso aperture permanenti. 3.5 Collegamento elettrico a batteria Il corretto funzionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico. COLLEGAMENTO SU SCHEDA 0 Nero 2 Rosso 3 Arancio 4 Giallo 5 Verde 9 Bianco G Terra + Positivo alimentazione W1 Contatto per flussostato acqua W2 Contatto per flussostato acqua Negativo alimentazione A Alla bobina del bruciatore B Alla bobina del pilota EV1 Elettrovalvola bruciatore EV2 Elettrovalvola pilota MS Micro acqua TF Termostato fumi TL Termostato limite acqua 3.6 Collegamento gas Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigenti. b Prima di effettuare l installazione dell apparecchio è opportuno soffi are nella conduttura del gas onde eliminare eventuali residui di lavorazione. Collegare lo scaldabagno alla tubazione gas dell impianto interno e inserire a monte dell apparecchio un rubinetto per la intercettazione e l apertura gas. Gli scaldabagni funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole provviste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le persone e per l ambiente circostante. Attenersi alle prescrizioni di norma. Per la prima messa in funzione dell apparecchio, far effettuare da personale professionalmente qualificato le seguenti verifi che: - il controllo della tenuta interna ed esterna dell impianto di adduzione del gas; - la regolazione della portata del gas secondo la potenza richiesta dall apparecchio; - che l apparecchio sia alimentato dal tipo di gas per il quale è predisposto; - che la pressione di alimentazione del gas sia compresa nei valori riportati in targhetta; - che l impianto di alimentazione del gas sia dimensionato per la portata necessaria all apparecchio e che sia dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti. b In caso di assenza prolungata dell utente dell apparecchio, chiudere il rubinetto principale di adduzione del gas all apparecchio. a Non ostruire le aperture di areazione del locale dove installato un apparecchio a gas per evitare situazioni pericolose quali la formazione di miscele tossiche ed esplosive. a Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici. 3.7 Collegamento acqua Collegare lo scaldabagno alla rete idrica e inserire un rubinetto di intercettazione dell acqua a monte dell apparecchio. Guardando l apparecchio, l entrata acqua fredda è a destra, l uscita acqua calda è a sinistra. b Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano usate come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico. Non sono assolutamente idonee a questo uso. Potrebbero verifi carsi in breve tempo gravi danni alle tubature, ed all apparecchio. 7

8 CIRCUITO IDRAULICO 1 Cappa scarico prodotti della combustione 2 Scambiatore di calore 3 Camera di combustione 4 Bruciatore 5 Filtro gas 6 Entrata gas 7 Apparecchiatura elettronica di controllo 8 Dispositivo di controllo 9 Batteria 10 Uscita acqua calda 11 Entrata acqua fredda 12 Regolatore di pressione acqua 13 Selettore di temperatura 14 Venturi 15 Membrana 16 Microinterruttore 17 Economizzatore 18 Iniettore 19 Elettrodo di rilevazione 20 Elettrodo di accensione 21 Bruciatore pilota 22 Dispositivo di controllo fumi 23 Termostato limite acqua 3.8 Evacuazione dei prodotti della combustione Per l evacuazione dei prodotti della combustione riferirsi alla normativa UNI-CIG 7129 e 7131 ed aggiornamenti. Gli apparecchi a gas, muniti di attacco per il tubo di scarico dei fumi, devono avere un collegamento diretto a camini o canne fumarie di sicura efficienza; solo in mancanza di questi è consentito che gli stessi scarichino i prodotti della combustione direttamente all esterno. Il raccordo degli apparecchi ad un camino o ad una canna fumaria avviene a mezzo di canali da fumo. I canali da fumo devono essere collegati al camino od alla canna fumaria nello stesso locale in cui è installato l apparecchio, o, tutt al più, nel locale contiguo, devono essere a tenuta e realizzati in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense. In qualsiasi punto del canale da fumo e per qualsiasi condizione esterna, la temperatura dei fumi deve essere superiore a quella del punto di rugiada. DISPOSITIVO DI CONTROLLO ALLO SCARICO FUMI L apparecchio è equipaggiato di serie di un dispositivo di controllo allo scarico fumi. Il dispositivo controlla la corretta evacuazione dei prodotti della combustione, cioè il fl usso dei gas combusti verso il condotto di scarico e la canna fumaria. Il dispositivo di controllo è costituito da un termostato collegato alla apparecchiatura elettronica, il suo intervento provoca l interruzione del fl usso del gas sia al bruciatore principale che alla fi amma pilota. L intervento del dispositivo di controllo può essere provocato da un ostruzione totale o parziale del condotto di scarico o della canna fumaria. L ostruzione può essere dovuta sia a cause esterne, che a cause interne, ad esempio: - una confi gurazione del condotto di scarico non adeguata; - riduzione di diametro del condotto di scarico; - eccessivi cambi di direzione (curve); - contropendenze. Tutto questo provoca delle considerevoli perdite di carico che ostacolano il fl usso verso l esterno dei prodotto della combustione. L intervento del dispositivo di controllo blocca il funzionamento dell apparecchio, non permettendo ai gas di scarico di riversarsi nel locale dove l apparecchio è installato. b Per ripristinare il funzionamento dell apparecchio è necessario premere il pulsante del dispositivo, dopo aver atteso almeno 10 minuti. b Nel caso di avaria del dispositivo e dei suoi collegamenti elettrici, l apparecchio non può essere messo in funzione, si garantisce una condizione di sicurezza. b Nell eventualità di una continua messa in sicurezza dell apparecchio, provocato dall intervento del dispositivo di controllo, è necessario richiedere l intervento di un tecnico qualificato ed abilitato ai sensi del D.M. 37 del 2008 per verifi care la corretta evacuazione dei prodotti della combustione e l efficienza del condotto di scarico e/o della canna fumaria, nel rispetto delle normative di istallazione UNI-CIG 7129 e a Si fa espressamente divieto di intervenire sul dispositivo di controllo per modifi care il suo stato od escludere la sua azione; ne va della vostra sicurezza e della sicurezza delle persone che vivono con voi. b Solo ed esclusivamente un tecnico qualifi cato ed autorizzato, facente parte del nostro servizio di assistenza tecnica, può intervenire sul dispositivo di controllo unicamente per verificarne il corretto funzionamento o per la sua sostituzione in caso di avaria. b Se si rendesse necessario sostituire il dispositivo di controllo, si invita ad utilizzare solo un ricambio originale fornito dal costruttore; dato che tale dispositivo è stato progettato, studiato e regolato per essere abbinato all apparecchio. 8

9 3.9 Trasformazione da METANO-GPL o METANO-ARIA PROPANO In caso di trasformazione MTN-GPL effettuare le seguenti operazioni: 1 Sostituzione iniettore pilota 2 Sostituzione iniettori bruciatore 3 Sostituzione valvola di modulazione 4 Messa fuori servizio regolatore di pressione b L apparecchio può funzionare con miscela di Aria Propano (Propano 50% - Aria 50%). In caso di trasformazione MTN-ARIA PROPANO effettuare le seguenti operazioni: 1 Sostituzione iniettore pilota 1 Sostituzione iniettori bruciatore 1 Sostituzione valvola di modulazione 2 Regolazione - sfi lare il bruciatore; L operazione di trasformazione dell apparecchio da un gas di una famiglia ad un gas di un altra famiglia può essere facilmente effettuata anche con apparecchio installato. Si ricorda che l operazione di trasformazione deve essere effettuata da personale abilitato e qualifi cato ai sensi del D.M. 37 del 2008; vanno inoltre rispettate le disposizioni contenute nelle norme UNI CIG 7129 e SOSTITUZIONE INIETTORE PILOTA - svitare la vite (1) che tiene in posizione il bruciatore della fi amma pilota; - togliere il bruciatore della fi amma pilota; - svitare l iniettore (2) della fi amma pilota e sostituirlo con quello reperibile nel kit di trasformazione; - rimontare procedendo in senso inverso. togliere i ponticelli (4) che tengono in posizione la rampa portainiettori (5) svitando le rispettive viti; - sfi lare la rampa portainiettori (5) dalla sua sede; - svitare gli iniettori e sostituirli con quelli reperibili nel kit di trasformazione; - rimontare la rampa ed il bruciatore procedendo in senso inverso; 2 SOSTITUZIONE INIETTORI BRUCIATORE - svitare la vite (3) che tiene in posizione la fiamma pilota - spostare la stessa in avanti; - svitare il dado del bruciatore; 3 SOSTITUZIONE VALVOLA DI MODULAZIONE Per trasformazione MTN-GPL - svitare le viti del supporto porta bruciatore (6); 9

10 - sostituire la valvola di modulazione (7), e la sede di ottone (8) con le corrispondenti reperibili nel kit di trasformazione; 11 6 regolato alla pressione di 30 mbar per il funzionamento a Gas Butano e 37 mbar per il funzionamento a Gas Propano. b I valori sopra indicati devono essere misurati con un manometro la cui presa è collegata alla presa di pressione reperibile all ingresso dell apparecchio. 4 MESSA FUORI SERVIZIO DEL REGOLATORE DI PRESSIONE Per trasformazione MTN-GPL - svitare le viti (9); - togliere il regolatore di pressione sostituendolo con la placchetta reperibile nel kit di trasformazione utilizzando per fissare la stessa le viti in corredo. 7 8 Per trasformazione MTN-GPL e MTN-ARIA PROPANO - Sostituire il componente 11; - rimontare procedendo in senso inverso avendo cura di centrare nelle loro sedi la valvola di modulazione e le molle REGOLAZIONE Per MTN-ARIA PROPANO - Regolare la vite del regolatore di pressione gas in modo che al bruciatore sia rilevata una pressione di PRESSIONE MASSIMA UGELLI (mbar) IDRABAGNO 17 AE G230 9,1 b Si ricorda che per il funzionamento ad aria propano è necessario che la pressione del gas all alimentazione sia di 20 mbar. b Dopo la regolazione bloccare il controdado. 7 b Si consiglia di eseguire questa operazione con l apparecchio in verticale. - rimontare il bruciatore; - rimettere in posizione la fi amma pilota fi ssandola con l apposita vite (3) Trasformazione da GPL- METANO o ARIA PROPANO-METANO Eseguire le stesse operazioni descritte precedentemente ai punti SOSTITUZIONE VALVOLA DI MODULAZIONE - svitare le viti del supporto porta bruciatore (6) - sostituire la valvola di modulazione (7), e la sede di ottone (8) con le corrispondenti reperibili nel kit di trasformazione b Si ricorda che per il funzionamento a GPL è necessario prevedere un regolatore di pressione all alimentazione dell apparecchio, 10

11 Sostituire il componente rimontare procedendo in senso inverso avendo cura di centrare nelle loro sedi la valvola di modulazione e le molle. b Si consiglia di eseguire questa operazione con l apparecchio in verticale. - rimontare il bruciatore - rimettere in posizione la fi amma pilota fi ssandola con l apposita vite (3) di chi ha effettuato l operazione, incollare la stessa in prossimità della targa preesistente. Incollare inoltre l etichetta adesiva Trasformato a Gas... sovrapponendola alla preesistente, sulla parte frontale della cappa. b Si ricorda che per il funzionamento a GPL è necessario prevedere un regolatore di pressione all alimentazione dell apparecchio, regolato alla pressione di 30 mbar per il funzionamento a Gas Butano e 37 mbar per il funzionamento a Gas Propano. I valori sopra indicati devono essere misurati con un manometro la cui presa è collegata alla presa di pressione reperibile all ingresso dell apparecchio. 4 MESSA IN SERVIZIO DEL REGOLATORE DI PRESSIONE - svitare le viti (9); - togliere la placchetta sostituendola con il regolatore di pressione; - effettuare la regolazione della vite di taratura (10) in modo da ottenere al bruciatore la pressione indicata in tabella. IDRABAGNO 17 AE G20 12,0 mbar G230 9,1 mbar b Assicurarsi che la pressione del gas all alimentazione sia di 20 mbar. b Effettuata la regolazione bloccare l apposito controdado. b Effettuata la messa in funzione dell apparecchio, controllare con soluzione saponosa la perfetta tenuta delle parti gas smontate. b Scrivere sulla targa adesiva in dotazione Apparecchio trasformato, la data di avvenuta trasformazione, il nome e la fi rma 11

12 4 MESSA IN SERVIZIO 4.1 Messa in funzione A = finestra di controllo fiamma B = economizzatore gas e acceso/spento C= selettore di temperatura dell acqua A B C 4.2 Funzionamento C Gli scaldabagni sono apparecchi a gas per la produzione istantanea di acqua calda. Il prelievo di acqua calda può essere effettuato da uno o più rubinetti di prelievo. Alla richiesta di acqua calda, con l apertura di un rubinetto di prelievo, il bruciatore principale si accende, e lo scaldabagno scalda l acqua che scorre al suo interno. Questi apparecchi a modulazione di fi amma sono particolarmente idonei per l impiego con moderne rubinetterie, come miscelatori meccanici e termostati. Questo scaldabagno, a differenza dei tradizionali scaldabagni a fi amma fissa, è equipaggiato di una valvola modulatrice, che ottimizza le prestazioni dello scaldabagno, dato che permette il funzionamento dell apparecchio con minor pressione d acqua e minor portata, modulando la fiamma in relazione alla quantità di acqua prelevata, così da mantenere costante la temperatura dell acqua erogata. Gli scaldabagni sono apparecchi a variazione automatica di potenza di tipo PROPORZIONALE, cioè in grado di adeguare il consumo del gas (modulazione di fi amma) ai prelievi di acqua richiesti caso per caso. Questo apparecchio è dotato di una apparecchiatura elettronica alimentato da una batteria da 1,5 V che provvede alla accensione automatica della fiamma pilota e poi del bruciatore, ogni volta che viene richiesta acqua calda. Il controllo della avvenuta accensione e della presenza della fi amma viene effettuato dalla scheda tramite la ionizzazione di fiamma. Per prelievi di acqua da 3,5 a 8,5 l/min la temperatura dell acqua fornita rimane pressoché costante intorno ad un valore di 60 C, (in questa condizione la valvola del gas provvede a fornite al bruciatore la quantità di gas proporzionata alla quantità di acqua richiesta), oltre i 8,5 l/min fino ai 17 l/min la temperatura dell acqua varia dai 60 C ai 40 C. 4.3 Diagramma campo di prelievo Agendo sul settore (C) è possibile preselezionare la temperatura di mandata dell acqua (T = DT + t rete). 12 L intersezione con le curve del campo di lavoro darà i riferimenti per l escursione di portata nell ambito della quale la T rimarrà costante. Esempio di lettura diagramma: - temperatura richiesta in esercizio T 50 C (T = T 35 C + t 15 C rete) - dal punto T selettore = 35 C, tracciare una verticale fino ad intersecare le due curve del campo di lavoro - rilevare i punti A e B - ricercare sulla ordinata la relativa portata minima A1 e massima B1 (lt/1) Nell ambito del campo di portata rilevato la temperatura di esercizio preselezionato rimarrà costante al variare dei prelievi B1 B1 B1 5 A1 2,5 7 A1 2,5 lt/1 17 8,5 A1 A 3,5 TC Selettore Uso dell apparecchio Assicurarsi che il rubinetto del gas e tutti i rubinetti di utilizzazione dell acqua siano chiusi. - Aprire il rubinetto del contatore del gas o della bombola del gas di petrolio liquefatto (G.P.L.). - Aprire il rubinetto gas, non fornito di serie, posto immediatamente prima dello scaldabagno sulla tubazione di arrivo del gas. - Ruotare la manopola B nella posizione fiamma grande (ON ). - Alla richiesta di acqua, il dispositivo di accensione automatica accende la fi amma pilota, rilevata la presenza di fiamma si accende il bruciatore principale. - Al termine della richiesta di acqua (chiudendo il rubinetto) il bruciatore principale si spegne e l apparecchio si dispone pronto per le successive richieste. Nel caso non avvenga l accensione nell arco di un tempo di 60 secondi, il rilevatore di fi amma, riconoscendo l assenza della fiamma stessa interrompe il fl usso di gas e mette l apparecchio nella posizione di blocco. La situazione di blocco richiede un intervento manuale; per rimettere in funzione l apparecchio, chiudere il rubinetto di prelievo dell acqua, quindi riaprirlo, affi nché la sequenza di accensione si riavvii automaticamente. Nel caso di spegnimento accidentale del bruciatore principale, è previsto un tentativo di riavviamento. Se in 60 secondi l apparecchio non si rimette in funzione, si ritorna in posizione di blocco precedentemente descritta. B

13 4.5 Pericolo di gelo Se sussistono probabilità che nell ambiente in cui è installato l apparecchio la temperatura possa scendere al di sotto dello zero è necessario svuotarlo di tutta l acqua contenuta. A tale scopo chiudere il rubinetto di alimentazione acqua fredda e svuotare completamente l apparecchio, agendo sul tappo di scarico. Tappo scarico acqua apparecchio 4.6 Uso dell economizzatore gas L apparecchio è equipaggiato di un dispositivo detto economizzatore gas, che dà la possibilità di selezionare a piacere la temperatura dell acqua calda fornendola alla temperatura più prossima a quella di utilizzo, realizzando nel contempo un interessante risparmio di gas. Il dispositivo economizzatore viene inserito ruotando la manopola (B) fi no al raggiungimento della posizione contrassegnata dalla fiamma piccola (MIN ). B - Nel caso di guasti all elettrodo di accensione si interrompe il flusso di gas, si realizza così la situazione di Sicurezza Positiva. - Gli apparecchi sono costruiti per funzionamento con pressione normale di acqua; inoltre sono provvisti di un selettore di temperatura (C). L inserimento dell economizzatore consente di limitare la massima potenza termica fornita quando le esigenza di utilizzo dovessero essere generalmente contenute (basso salto termico o ridotte portate di prelievo come ad esempio durante il periodo estivo). C Con il selettore di temperatura ruotato completamente a sinistra, si ottiene la massima erogazione di acqua, con lo stesso girato completamente a destra, si ottiene la minima erogazione d acqua. La messa fuori servizio dell apparecchio si ottiene ruotando la manopola B nella posizione ( OFF) disco pieno. Quando sono previsti lunghi periodi di non utilizzazione dello scaldabagno chiudere il rubinetto del gas o nel caso di alimentazione con GPL la valvola (rubinetto) della bombola. - Per ottenere prestazioni ottimali nel tempo, è opportuno far effettuare un controllo dell apparecchio da personale qualifi cato almeno una volta all anno. 13

14 5 MANUTENZIONE Per un uso corretto nel tempo far eseguire un controllo dell apparecchio da personale qualificato almeno una volta l anno. IMPORTANTE: prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione, apertura o smontaggio dei pannelli dello scaldabagno, spegnere l apparecchio chiudendo il rubinetto del gas. In particolare controllare il bruciatore principale e la fi amma pilota, l elettrodo di accensione, la valvola di sicurezza e la tenuta del circuito gas. Verificare che non siano ostruite le sezioni di passaggio fumi dello scambiatore. Per effettuare la pulizia dei pannelli esterni utilizzare un panno imbevuto di acqua e sapone. Non utilizzare solventi, polveri e spugne abrasive. Non effettuare pulizie dell apparecchio e/o delle sue parti con sostanze facilmente infiammabili (esempio: benzina, alcoli, nafta, ecc.). 6 RIMOZIONE DEL MANTELLO Per lo smontaggio del mantello procedere come segue: - togliere la manopola del selettore (A) e la manopola (C), - svitare la ghiera (B) (girare a sinistra), - spostare in avanti il mantello, - spostare verso l alto il mantello allo scopo di liberare i ganci superiori del mantello, - per rimettere il mantello, procedere in maniera inversa. A C B 14

15 7 ANOMALIE E RIMEDI Per un buon funzionamento dello scaldabagno, per prolungare la sua durata e perché funzioni sempre nelle ottimali condizioni di sicurezza, è opportuno, almeno una volta all anno, fare ispezionare l apparecchio da personale qualifi cato. Si tratterà normalmente di effettuare le seguenti operazioni: - rimozione di eventuali ossidazioni dai bruciatori - rimozione di eventuali incrostazioni dall elettrodo della candeletta (solo per i modelli equipaggiati con accensione piezoelettrica) - pulizia della camera di combustione - controllo dell accensione, spegnimento e funzionamento dell apparecchio - controllo della tenuta dei raccordi e tubazioni dei collegamenti gas ed acqua b Le indicazioni seguenti sono indirizzate unicamente a tecnici qualificati ed autorizzati ad interventi sull apparecchio. ANOMALIA Non vi è presenza di scintilla CAUSA Batteria esaurita Cavo elettrico del piezo staccato Scheda elettronica guasta Non vi è suffi ciente pressione di acqua Membrana guasta Vite lenta accensione bloccata in chiusura Elettrodo avariato SOLUZIONE Sostituire Inserire Verifi care, sostituire Intervenire sull impianto per garantire la pressione ruotare il selettore tutto a destra Sostituire Verifi care, svitare e pulire Sostituire Non si accende il pilota in presenza di scintilla Dispositivo di controllo guasto Manca alimentazione gas Aria nella tubazione del gas Sostituire Aprire gas Sfogare gas Non si spegne il bruciatore alla chiusura dell acqua Sporcizia sulla sede dell otturatore gas Pistoncino della valvola acqua bloccato in apertura Verifi care, pulire Smontare, pulire ed eventualmente sostituire Leva micro bloccata in apertura Verifi care Nella versione a GPL controllare la pressione di alimentazione gas Regolare e nel caso sostituire il regolatore di pressione della bombola Le lamelle dello scambiatore si sporcano in breve tempo Cattivo tiraggio o ambiente troppo polveroso Fiamme gialle Eccessivo consumo di gas Controllare effi cienza canna fumaria Controllare tipo di gas e pulire il bruciatore Controllare e regolare Odore di gas È dovuto a perdite nel circuito delle tubazioni, occorre controllare le tubazioni ed individuare la perdita Non attivare interruttori elettrici o qualsiasi oggetto che provochi scintille aerare il locale Odore di gas combusti Possono essere dovuti ad ostruzioni nel circuito dei fumi Consumo eccessivo di gas 15 Controllare l effi cienza della canna fumaria e del condotto fumi Controllare e regolare

16 Rev. 0 (04/2015) Via Risorgimento, Lecco (LC) Servizio Clienti * Assistenza Tecnica Numero Unico * Beretta si riserva di variare le caratteristiche e i dati riportati nel presente fascicolo in qualunque momento e senza preavviso, nell intento di migliorare i prodotti. Questo fascicolo pertanto non può essere considerato come contratto nei confronti di terzi. *Costo della chiamata da telefono fi sso: 0,15 euro/min. IVA inclusa, da lunedì a venerdì dalle alle 18.30, sabato dalle alle Negli altri orari e nei giorni festivi il costo è di 0,06 euro./min. IVA inclusa. Da cellulare il costo è legato all Operatore utilizzato.

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